verità e il coraggio di dirla

Enzensberger: il Corano è la radice del terrorismo islamico

di Silvana De Mari 03/05/2013 08:10:31

Un libro imperdibile per chiunque voglia capire la realtà attuale è “Il
perdente radicale”, di Hans Magnus Enzensberger (Einaudi).

Con la forza intellettuale e l’acume che lo hanno reso celebre,
Enzensberger disegna il profilo del perdente radicale di ogni tempo.
Ieri il combattente nazista, oggi il terrorista islamico. Colui che ha
resuscitato la tradizione del nichilismo autolesionista, amalgamando
istanze religiose, politiche e sociali in una strategia di distruzione a
vasto raggio. Contro l’America, contro il capitale internazionale,
contro il sionismo, contro gli infedeli. Perché il perdente radicale non
conosce la soluzione del conflitto, il compromesso. E quanto più è
assurdo il suo progetto, tanto più fanaticamente lo persegue. Come era
accaduto con Hitler, il suo vero obiettivo non è la vittoria ma lo
sterminio, non è il controllo ma il dissolvimento, non è la vita ma il
suicidio collettivo e la fine con orrore. Convinto della propria
superiorità e animato da cieco vittimismo, l’islamista chiede a gran
voce rispetto per sé senza riconoscerlo agli altri. Riservando solo alla
propria minoranza di eletti la salvezza da un mondo che condanna alla
morte.

In questo geniale libricino Enzensberger riporta un’intuizione ovvia.
Per quale motivo i popoli nati nell’islam hanno bruscamente aumentato la
loro ferocia negli ultimi 30 anni? Per quale motivo qualsiasi ragazzo
figlio di immigrati, con la faccia pulita come gli assassini di Boston o
come quelli della metropolitana di Londra, un bravo ragazzo che è
andato a scuola, è andato a sciare oppure a fare incontri di boxe
diventa una belva assetata di sangue.

La risposta l’ha data il filosofo francese Robert Redaeker, con un unico
articolo pubblicato su Le Figaro che gli è costato il lavoro, la casa,
la vita da uomo libero: dopo quell’articolo Robert Redaeker è diventato
un fantasma.

La risposta è il Corano.

La violenza nel Corano è assoluta, obbligatoria, irrisolvibile.

I popoli nati nell’islam hanno conservato gentilezza e buona volontà di
vivere fino a che sono rimasti analfabeti. Tutto qui. I ragazzi islamici
sono come tutti gli altri, e come tutti gli altri vivono una vita
difficile, perché la vita non è facile. Ci sono bocciatura, ragazze che
ti rifiutano, posti di lavoro che non ti danno. La vita è difficile. I
ragazzi islamici sono come tutti gli altri fino a che non incontrano
l’imam che fa loro leggere il Corano. Le frustrazioni vengono
trasformate in odio, distruzione e suicidio.

Dobbiamo studiare il Corano.

Tra le varie possibilità ne consiglio due.

La prima è il Corano con il commento di Robert Spencer, tradotto da
Paolo Mantellini. Robert Spencer è un uomo straordinario, che deve
girare con la scorta per le minacce di morte. Paolo Mantellini era un
amico. Era un medico tisiologo che ha usato la sua vocazione per creare
sanatori in Pakistan.

Trovate il testo qui

http://www.webalice.it/pvmantel/home.html

E’ un testo di facile accesso.

Dopo aver letto il testo di Spencer Mantellini potete passare a  Il
Corano, Compendium Storia critica. E’ il miglior testo esistente del
maggior esperto. L’autore è cristiano, copto, e il suo lavoro è
fondamentale soprattutto per coloro che vogliono una conoscenza a fondo.

Lo trovate qui

http://www.ibs.it/code/9788865955192/ishak-kamal-fawzy/corano-compendium-storia.html

Titolo: Il Corano. Compendium. Storia critica

Autore: Ishak Kamal Fawzy

Dati: 2011, 464 p., (Editore Booksprint) 

Oltre alla conoscenza, ovviamente ci serve il coraggio, la carità,
quella della verità prima di tutto, e non la speranza, ma la certezza
che alla fine tutto andrà bene e la libertà e la luce dell’amore di  Dio
saranno su tutta l’umanità, su tutto il mondo.

Masonic system: Central banks Private: SpA: Corporations IMF-NWO, the
synagogue of Satan, Emma Bonino Bildenberg — you before: you made use
of the Nazis, to chase the Jews from Europe, and, today you are
serving:of Muslims for: if the Jews not expelled from Europe? your
antichrist could never arise! but, do not panic: “It was prophesied,
that, will arise in Europe, between, 300 years!” and in fact, you hate
against, Jesus Christ:is too strong, for not to believe in Him! sistema
massonico: Banche centrali privati: SpA: Corporations FMI-NWO, la
sinagoga di satana: Emma Bonino Bildenberg — voi prima: vi siete
serviti dei nazisti, per cacciare gli ebrei dall’Europa: e oggi vi
state servendo: dei musulmani, perché: se gli ebrei non vengono cacciati
dall’Europa? il vostro anticristo non potrebbe mai sorgere! ma, niente
paura: “è stato profetizzato, che, sorgerà, in Europa, tra, 300 anni!”
ed infatti, voi odiate troppo: Gesù Cristo: per non credere in Lui!

   allxRonPaul 30 minuti fa
@ Emma Bonico Bildenberg – [gays have shown, too many times, to have a
degree of civilization excellent, artistic sensibilities and poetic, and
my love and esteem: for them is ascertained from 50 years of life. My
gay pupils, avvalenti,and not avvalenti: of religion: would estimate me
very good.]. but this is evident: for, dogs and pigs: they can have
children? they are more worthy of the gay, to have the wedding! and
then, Sweden, Norway and Belgium, what, your average Masonic: they are
obscuring? the suburbs Swedish and Stockholm in particular are on fire
again. Statistics is a science. 80% of admissions in prisons in France,
Belgium and Norway are Muslims. We are faced with a deadly threat that
is called Islam. Islam is a totalitarian political-religious movement
founded on freedom-Jihad, with many points in common with Nazism (as
Churchill wrote more than half a century ago).

   allxRonPaul 33 minuti fa
@Emma Bonico Bildenberg –[i gay hanno dimostrato, troppe volte, di
avere un grado di civiltà eccellente, sensibilità artistiche e poetiche,
ed il mio amore: e stima: per loro: è acclarato da 50 anni di vita. I
miei alunni gay, avvalenti e non avvalenti della religione: mi stimano
tutti.]. ma questo è evidente: poiché, cani e porci: possono avere
figli? loro sono più degni dei gay, di avere il matrimonio! e poi,
Svezia, Norvegia e Belgio, cosa, i vostri media massonici: stanno
oscurando? le periferie svedesi e quella di Stoccolma in particolare
sono di nuovo in fiamme. La statistica è una scienza. L’80 % delle
presenze nelle prigioni francesi, belghe e norvegesi sono islamici.
Siamo di fronte a una minaccia mortale che si chiama Islam. L’Islam è un
movimento politico-religioso totalitario e liberticida fondato sul
Jihad, con molti punti in comune col nazismo (come Churchill scriveva
oltre mezzo secolo fa).

   lorenzojhwh 1 ora fa
[is thanks: to you, that: we have a halloween: all year] @ Emma Bonino –
a moment, but, are not you, those (super Masons IMF SpA Corporations
Rothschilds, occult power) that is, those of higher social engineering
of the story? well, you have put, all us, in the shit! 30% of my
students? have the skulls everywhere, and 1%, has strongly pornographic
messages and vulgar (albeit stylized) on T-shirts .. and I, who are the
teacher of religion and that I should speak with some freedom, to
stimulate dialogue, I am slandered and misrepresented in what I say very
easily, and all the classrooms of the institute? only two have the
crucifix, while the crib has become a taboo .. and it is a pity that the
teaching of religion: yet exist, and that: you have not given marriage:
even dogs and pigs! social future that you are planning? has never
worked anywhere!

   lorenzojhwh 1 ora fa
[e grazie a voi, che, noi abbiamo un halloween: tutto l’anno] @Emma
Bonino — un momento, ma, non siete voi, quelli (dei super massoni del
FMI SpA Corporations Rothschild, occult power) cioè, quelli della più
alta ingegneria sociale della storia? bene, ci avete messi nella merda!
il 30% dei miei alunni? hanno i teschi, dappertutto, e un 1%, ha
messaggi fortemente pornografici,e volgari(anche se stilizzati) sulle
magliette.. ed io che sono il docente di religione e che dovrei parlare
con una certa libertà, per stimolare il dialogo, mi trovo calunniato e
travisato in quello che dico con molta facilità, e di tutte le aule
dell’Istituto? soltanto due hanno il Crocifisso, mentre il Presepe è
diventato un tabù.. ed è un vero peccato che, l’insegnamento della
Religione: esiste ancora, e che: non avete dato il matrimonio: anche a
cani e porci! il futuro sociale che voi state pianificando? non ha mai
funzionato da nessuna parte!

   lorenzojhwh 1 ora fa
@youtube 666 — assassini, voi mi avete sbudellato il canale!

   UniusRei3 2 ore fa
[you’re hating Jesus Christ, who has made the crime of loving you!] @
Emma Bonino – what makes you believe that I am the friend of the clergy?
is your fault, only, if I do not, I still have them all removed! you
are, unaware of, almost criminals, you are destroying the Jewish roots
of the Christian, and you’re telling the first Muslim who comes, “we are
children of the whore, without roots and without identity”, you are
handing over Europe to the Arab League but, I do not believe that, for
you, turn with the burca, will make you happy. In contempt of the
current regulations, the crucifixes from classrooms, and: the Christmas
crib? has been replaced by Halloween! the cultural crime that you are
doing? is immense! but, if you can do expose, in all public places,
again, an new crucified, with below, supplemented by the Menorah? then
you will become my friend!

   UniusRei3 2 ore fa
[tu stai odiando Gesù Cristo, che, ha fatto il crimine di volerti
bene!]@Emma Bonino — che cosa ti fa credere, che, io sono l’amico dei
clericali? è colpa, soltanto, tua, se, io non li ho ancora licenziati
tutti! voi siete degli incoscienti, quasi dei criminali, voi state,
distruggendo le radici ebraico cristiane, e state dicendo al primo
musulmano che arriva, “noi siamo figli i puttana, senza radici e senza
identità”, voi state consegnando l’Europa alla Lega Araba, ma, io non
credo, che, per te, girare con il burca, ti renderà felice. In disprezzo
della attuale normativa, i crocifissi dalle aule scolastiche, ed: il
presepe di natale? è stato sostituito da Halloween! il crimine culturale
che voi state facendo? è immenso! ma, se riuscirai a fare esporre, in
tutti i locali pubblici, i nuovi crocifissi: con sotto, integrati, dalla
Menorah? allora, tu diventerai la mia amica

   UniusRei3 3 ore fa
[the destruction of the Jewish-Christian civilization] [the destruction
of the Jewish-Christian civilization] Julian Mangano: Comment on your
video: “YHWH King loving peaceful” SAID: “The Zionists, who, you find
yourself at the top of the system , the Illuminati are worshipers of
Yahweh: it is Their God, Yahweh is the god of Israel! – ANSWER – since
1600 with the founding of the Bank of England, SpA, a private Rothschild
corporations? directors are the hidden history in the Therefore .., are
responsible for, any, the Holocaust, as, they are into: Olympus:
invisible, and in Their state, you can predict well in advance, to the
historical and political phenomena, Which they plan! the worldwide
caliphate of the Arab League, the de-Christianization, are the
inevitable process to disintegrate Israel, as Albe Pike wrote to
Mazzini, then there is a very precise agenda That is the facelift was of
Satan: that is, the NWO

   UniusRei3 3 ore fa
Julian Mangano: Commentaire sur votre vidéo: «YHWH Roi aimer pacifique”,
a déclaré: «Les sionistes, qui, vous vous trouvez au sommet du système,
les Illuminati sont des adorateurs de l’Éternel: il est leur Dieu,
Yahvé est le Dieu d’Israël ! – RÉPONSE – depuis 1600, avec la fondation
de la Banque d’Angleterre, un spa, un Rothschild privé: les entreprises
sont les administrateurs cachés dans l’histoire .. donc, sont
responsables, tout, l’Holocauste, comme ils sont en : Olympus:
invisible, et dans leur état, vous pouvez prévoir bien à l’avance, tous
les phénomènes historiques et politiques, dont ils envisagent le califat
dans le monde de la Ligue arabe, la déchristianisation, sont
l’inévitable processus de désintégrer Israël, comme! Albe Pike a écrit à
Mazzini, alors il ya un ordre du jour très précis qui est la levée de
l’ère de Satan: c’est le NWO

   UniusRei3 3 ore fa
[my Holy JHWH, my Holy Bible] the man was perfect, had infused
knowledge, but it was not an automaton, because without free will there
can not be love … therefore, all of us in the Garden of Eden, we have
betrayed, in a conscious way (do not know why all your comments do not
come in my internal mail) of course, that God has always done miracles,
without no miracles? neither do we, we might be alive today! but God’s
plans, which pass between the wheat and the tares? are not totally
understood by us today, however, we must never doubt God. God has never
said to do usury, wear, against: goyim (but, this was introduced in the
Bible, they also lied about Solomon, who wanted to introduce religious
tolerance), but the Pharisees Illuminati IMF, today they wear, too,
against the Jews themselves, which, for them not: they are Jews,

La violenza islamica dilaga in Europa: la verità dell’ideologia totalitaria e liberticida

di Silvana De Mari 24/05/2013 09:35:40

Non ce lo fanno vedere, ma le periferie svedesi e quella di Stoccolma in
particolare sono di nuovo in fiamme. Prima delle auto e delle centrali
di polizia sono state date alle fiamme le scuole. La Svezia sta pagando a
un prezzo folle il delirio multiculturalista. La terza città della
Svezia, Malmo, è una città dove le auto della polizia entrano solo in
coppia e le ambulanze solo se scortate dalla polizia. Gli ebrei sono
diventati 500: erano duemila. L’antisemitismo islamico cui fa eco quello
svedese li ha messi per sempre in fuga. La Norvegia è ancora peggio. In
Norvegia, come in Belgio, gli autoctoni, gli indigeni vivono in punta
di piedi, cercando di non disturbare. Statistiche clandestine, ma
autentiche, ci informano che l’80% dei delitti contro la persona e in
particolare quelli contro le donne sono commessi da immigrati oppure da
cittadini norvegesi di origine islamica. La dizione corretta sarebbe:
immigrati di origine islamica cui qualche idiota ha regalato uno
cittadinanza. La cittadinanza è una cosa enorme, è un’appartenenza. Deve
essere data dopo un esame serio e durissimo, un esame dove è tutt’altro
che scontato essere promossi, dove si dimostri di conoscere la lingua,
la cultura, la storia del paese e soprattutto di amarlo, di rispettarlo,
di esserne fieri. Questo ci permetterebbe anche di distinguere, di
premiare, di selezionare gli immigratoi che amano la cultura di
accoglienza e che, loro per primi, devono essere protetti. Anche in
Francia la violenza aumenta, le testimonianze sono raccolte nel libro
France, Orange Mécanique, ( Laurent Obertone) non tradotto in Italia
benché sia in testa alle vendite in Francia. L’enorme mole di violenze
nei confronti dei “ bianchi”, per non parlare degli ebrei che vivono nei
quartieri arabi sono spaventosi. Gli stupri sono in numero spaventoso,
le donne libere, non velate, non islamiche sono percepite come prede da
una fetta di uomini islamici che sono una minoranza certo, ma sono
comunque decine di migliaia di uomini e non saltano fuori nelle
statistiche perché si tratta non di immigrati ma di “cittadini
francesi”. D’altra parte gli intelletuali europei non si sono battuti
per le donne islamiche: matrimoni combinati, matrimoni di giovanissime,
obbligo a portare il velo non sono stati, incredibilmente, percepiti
come violazioni apocalittiche dei diritti umani. Chi non combatte per la
libertà degli altri perde la propria. Le donne islamiche sono schiave.
Quelle libere è giusto che siano stuprate. Le storie sono terrificanti.
Besançon, ottobre 2004: una studentessa è raggiunta a poche spanne prima
della sua auto, è scaraventata gli dalle scale, la sua colonna
vertebrale si spezza. Il suo stupratore, Zaccaria, la stupra per tutta
la notte. Se fosse stato un crimine di un francese cristiano e la
vittima un’immigrata i media non avrebbero parlato di altro. Così come
stanno le cose non un solo giornale ha accennato alla cosa. La violenza è
nella scuole: madri di famiglia massacrano di calci i professori che
hanno osato sospendere il loro adorato figlio. Gli arbitri aggrediti
sono un centinaio tutti gli anni. Il calcio è diventato uno sport più
violento della boxe. La tragedia sono gli ospedali. Medici e infermieri 
sono stati massacrati per essersi permessi di toccare e curare donne
islamiche, nei pochi casi in cui un medico donna non era presente. In
Francia sono pochissimi ormai i maschi che fanno ginecologia: può
costare la vita essere l’unico medico di turno. La legge è uguale per
tutti? La cosa atroce è il silenzio sistematico dei media. Chi parla è
accusato di fare il gioco dell’estrema destra. La verità bisogna
raccontare quale essa sia. La cosa atroce sono gli assistenti sociali
che sempre si precipitano in difesa delle belve asserendo che “le
condizioni sociali difficili” generano la necessità degli stupri e della
violenza, gli psicologi che garantiscono che sicuramente la clemenza
garantirà la bontà infinita e i giudici danno pene ridicole.

L’assassino di Tolosa, l’immonda belva che ha assassinato dei bambini,
la bambina più piccola è stata inseguita, presa per i capelli, sollevata
e uccisa facendole esplodere la faccia, aveva una fedina penale
apocalittica, una serie infinita di violenza che decine di assistenti
sociali hanno giustificato e nessun giudice ha punito. Il sangue delle
vittime non era ancora stato sciacquato via che già le litanie
imponevano di “non strumentalizzare”.

La statistica è una scienza. L’80 % delle presenze nelle prigioni
francesi, belghe e norvegesi sono islamici. Delle altre nazioni non
abbiamo le statistiche.

E ora Londra.Il bravo terrorista della porta accanto. Una pentola, dei
chiodi, una lama, si trovano ovunque. Pudicamente, perché se no ci viene
l’islamofobia, dal video sono state tagliate le frasi del corano che
l’attentatore urla.

Tutti noi siamo in pericolo. Chi sarà il prossimo?

Siamo di fronte a una minaccia mortale che si chiama Islam.  L’Islam è
un movimento politico-religioso totalitario e liberticida fondato sul
Jihad, con molti punti in comune col nazismo (come Churchill scriveva
oltre mezzo secolo fa).  Uno dei suoi fondamenti è “territori in cambio
di pace”: cioè se i non musulmani vogliono vivere in pace devono cedere
la sovranità territoriale ai musulmani e in quel caso potranno
continuare a sopravvivere come dhimmi, sebbene alla mercé dei musulmani e
sottomessi alla Sharia. Lo scopo dell’Islam è sottomettere i non
musulmani [Islam in Arabo vuol dire sottomissione, NON VUOL DIRE PACE!],
imporre la legge islamica e la dhimmitudine in tutto il mondo,
attraverso la conquista degli stati con mezzi nascosti ed elettorali
dove possibile, per mezzo del terrorismo dove necessario, e a volte con
una combinazione dei due metodi.  Ci sono centinaia di milioni di
praticanti e credenti dell’Islam, come c’erano decine di milioni di
credenti e praticanti del nazional socialismo. Cercano di
tranquillizzarvi dicendovi che l’Islam è solo una religione, intesa in
senso occidentale, il che è una menzogna, trattandosi di un sistema
totalizzante e totalitario in cui gli elementi giuridico, politico e di
culto sono inseparabili. Per abbindolare il pubblico occidentale parlano
di un’utopica “età d’oro” andalusa di fioritura e crescita, in cui –
sostengono loro – l’Islam avrebbe coabitato pacificamente con
Cristianesimo ed Ebraismo: peccato che tale asserzione non abbia una
base storica ma solo propagandistica e ideologica [vedi, fra gli altri,
il libro: Eurabia, di Bat Yeor, questo è un testo fondamentale].

Il pendolo però sta cominciando a girare.

L’Europa si sta svegliando.

Prende atto del fallimento.

Abbiamo alleati imprevisti. Gli uomini e le donne nati nell’islam che voglio essere liberi.

Alla fine ce la faremo.

Ebraismo, cristianesimo, islam e la libertà delle donne: ecco perché non è lo stesso Dio (Parte prima)

di Silvana De Mari 13/05/2013 11:24:10

Io sono uno scrittore fantasy; e quindi è evidentemente il genere cui
faccio pubblicità: si chiama marketing; ed è sempre una cosa utile,
soprattutto per sbarcare il lunario in periodi come questi.

Il fantasy è normalmente considerato un genere per bambini, per
semi-deficienti e nerd (sono dei tizi un po’ strani che campano in un
sottoscala con i loro computer e di tanto in tanto vanno a vedere Guerre
Stellari).  Non so se avete presente Aldo, Giovanni e Giacomo quando
coi cornoni verso il basso fanno: «Io sono Skrunk figlio di Skronk», il
genere fantasy più o meno è quella roba lì.

In realtà il genere fantasy è un genere straordinario che fonde due generi precedenti: il poema epico e la fiaba.

Il poema epico contiene valori maschili, il coraggio, la lealtà e la
cavalleria, mentre la fiaba contiene valori femminili, il desiderio di
una donna di essere amata, il piacere di un bambino di essere amato, il
dolore dei bambini non amati. La fiaba è l’unico contenitore che per
secoli ha osato contenere la persecuzione dei bambini.

Cominciamo dal poema epico.

La prima parola scritta su questo continente è la parola “ira”. L’ira funesta cantami o diva …

L’Iliade è la storia di un uomo, quest’uomo si chiama Ettore e deve
combattere contro un semidio: Achille. Ettore avrebbe maggiori
probabilità di sopravvivenza se uscito dalle mura di Troia andasse a
battersi contro un carro armato a mani nude. Lui esce dalle porte e sa
che sta andando verso la morte, una morte certa, possiamo immaginarci la
scena, possiamo immaginarci il sole, che batte sul suo elmo, possiamo
immaginarci Ettore che sente l’odore della terra calda e sa che quella è
l’ultima volta che lo sente, e che sa che da lì a pochissimo quella
terra si mischierà al suo sangue e allora ci sarà quell’odore e
arriveranno le mosche, alle sue spalle le porte si chiudono e restano le
mura di Troia. Quelle mura invincibili, lui sa che all’interno di
quelle mura il suo popolo è al sicuro, il suo re è al sicuro, la sua
patria è al sicuro, sono al sicuro sua moglie e i suoi bambini: quello
che lui ha di più sacro al mondo.

L’Iliade termina con il funerale di Ettore, ma dopo la storia continua, narrata in altri poemi.

Ulisse avrà ragione delle mura di Troia grazie alla sua astuzia, e dopo
che la forza dei padri ha ceduto, che fine fanno le donne e i bambini?

Il bambino di Ettore, Astianatte, verrà ucciso buttandolo giù dalle
mura.  Lo uccidono apposta, e questi non sono degli avanzi di galera o
della gente scappata dal manicomio, sono i principi, i generali e i re
dell’esercito greco. La vita del bambino, la vita del figlio dello
sconfitto, non ha alcun valore. E la madre di questo bambino dovrà
diventare la schiava, voleva dire che gli stirava i calzini, voleva dire
anche un’altra cosa per coloro che le hanno assassinato il marito e il
figlio.

Quindi la guerra di Troia finisce con l’assassinio dei bambini e lo
stupro delle loro madri. L’evento è considerato assolutamente lecito,
per cui viene serenamente raccontato. Coloro che, come tutta la miriade
di minuscoli intellettuali laici sostengono che la civiltà europea nasce
con la civiltà greca e non ha come impalcatura portante la spiritualità
biblico evangelica, dimenticano e ignorano che al di fuori di quella
spiritualità il rispetto della donna e del bambino dello sconfitto non
possono esistere, nemmeno sul piano teorico.

Una conclusione del genere, l’assassinio intenzionale del bambino, lo
stupro della donna, sono  impensabili nella Chanson di Roland o nel
Ciclo della Tavola Rotonda.

Perché noi non tolleriamo più che dei personaggi che non siano i serial
killer o il sicario della mafia uccidano un bambino e ne prendano con la
violenza la madre?

L’etica è cambiata.

E quindi il poema epico è cambiato.

Che cosa c’è tra noi e le mura di Troia?

C’è il cristianesimo, c’è l’immagine di una donna con un bambino in braccio.

Sono una donna e un bambino ebrei.

Alle loro spalle c’è un uomo ebreo, Mosè, che nel Sinai ha ricevuto la
Legge. Non uccidere. Non desiderare la donna d’altri, cioè la donna che
non ti ha scelto.

Non desiderare la donna d’altri.

Perché è detto ai maschi? Loro hanno il testosterone. Il testosterone è
dinamite. Noi femminucce abbiamo gli estroprogestinici, che sono una
potenza per l’istinto materno, che è nostro: la maternità è il sogno di
una donna, la sua ossessione, il suo dolore quando non riesce a
realizzarla. Una delle maggiori violenze che si può fare a un bambino è
privarlo della madre biologica, e, dopo che questo per un qualche motivo
è successo, privarlo di una madre adottiva, farlo crescere in un posto
dove la madre non c’è.

Gli estroprogestinici per la libido non sono un granché, niente di
paragonabile al testosterone. Una donna normale pensa al sesso più o
meno due volte al giorno quando abbiamo vent’anni, una volta al giorno
quando ne abbiamo trenta,  dai cinquanta in poi una volta su due abbiamo
mal di testa.

Un maschio normale pensa al sesso tre volte l’ora, quindi è la
sessualità maschile che andava imbrigliata, perché la sessualità
maschile è qualcosa di meraviglioso, il corpo maschile è bellissimo, la
sua potenza, la sua forza sono magnifiche, e quando un uomo e una donna
si uniscono nell’amore è meraviglioso ed è da questa unione che la vita
nasce di nuovo. Ma la sessualità maschile può essere anche la cosa più
terribile e atroce che esista. Non desiderare la donna d’altri, non
desiderare la donna che non ti ha scelto, non desiderarla nemmeno.

Chi sono gli altri? I vicini di casa, certo, ma c’è un altro
significato. Se noi siamo i greci gli altri sono i troiani, se noi siamo
i tedeschi gli altri sono i russi, se noi siamo i russi gli altri sono i
tedeschi. Non desiderare la donna d’altri non sta vietando lo stupro, e
in particolare quello etnico, era già vietato in non commettere atti
impuri, sta proibendo anche solo pensarci.

Quindi in realtà sul suolo europeo noi abbiamo due poemi epici. Il poema
epico precristiano dove i valori sono due: la lealtà e il coraggio, e
il poema epico cristiano dove i valori sono tre: la lealtà, il coraggio e
la cavalleria. La cavalleria, termine oggi ridotto e ridicolizzato, era
in realtà un insieme di imperativi etici ai quali si prendeva impegno
mediante un giuramento religioso durante una cerimonia religiosa.
Cavalleria vuol dire che il soldato proteggerà il figlio dello sconfitto
e per nulla la mondo potrà ucciderlo, cavalleria vuol dire che dopo che
il nemico si è arreso, non può più essere aggredito. Cavalleria vuol
dire che un uomo userà la sua forza fisica maggiore al servizio delle
donne, mai contro di loro.

La religione ebraica e quella cristiana vietano lo stupro, sempre, non
solo contro la donna che fa parte del gruppo, della nazione, ma anche
contro la donna del nemico.

Quando i Crociati conquistano Gerusalemme è vietato toccare le donne
arabe. La pena era la castrazione e il taglio del naso a chi si faceva
pescare con le mani su una donna araba. Certamente molti lo hanno fatto,
il solo fatto che sia stato necessario imporre una regola così severa
dimostra che il problema era sentito, ma se qualcuno lo ha fatto ha
dovuto farlo di nascosto e non lo ha scritto.

Poi siamo usciti dal Medioevo, il cristianesimo e la chiesa hanno perso
potenza, le bolle dei papi contro lo schiavismo (e quindi lo stupro
delle donne africane) sono state disattese, e l’Occidente ha dimenticato
la Legge, ma i semi erano stati messi a dimora e prima o poi sarebbero
germogliati. Nel giro di pochi secoli l’Occidente stesso, l’Occidente
cristiano, ha posto fine allo schiavismo, ne ha affermato l’ignominia,
ha sancito gli inalienabili diritti dell’uomo e della donna.

Dove c’è la Legge, prima o poi la giustizia arriva. Ci vogliono secoli e
ci saranno sempre ricadute perché la norma del cervello umano è la
ferocia, ma la giustizia arriva, salvo scomparire quando la Legge viene
negata, per esempio nella terrificanti religioni atee del XX secolo, il
comunismo sovietico e il nazismo tedesco.

L’islam non vieta lo stupro etnico. E’ vietato lo stupro di una donna dell’islam, ma non delle donne del nemico.

Le ragazze schiave sono proprietà sessuale dei loro padroni maschi. Il
Corano nella sura 4:24 dice: “E vi sono vietate le mogli sposate di
altri popoli a meno che non siano cadute nelle vostre mani” (come
prigionieri di guerra).

“Quando per il favore divino la fortezza fu espugnata, il nemico
perdette ogni forza e fu incapace di reagire. Il popolo fedele non
incontrò più ostacoli e pose mano al saccheggio in piena sicurezza. Si
potrebbe dire che la vista della possibilità di poter fare bottino di
ragazzi e belle donne devastasse i loro cuori e i loro animi. Trassero
fuori da tutti i palazzi, che uguagliavano il palazzo di Salomone e si
avvicinavano alla sfera del cielo, trassero nelle strade strappandole
dai letti d’oro, dalle tende tempestate di pietre preziose, le beltà
greche, franche, russe, ungheresi, cinesi khotanesi, cioè in breve le
belle dai morbidi capelli, uguali alle chiome degli idoli, appartenenti
alle razze più diverse, e i giovinetti che suscitavano turbamento,
incontri paradisiaci.” Questa è la descrizione della presa di
Costantinopoli da parte di Maometto II. Il brano è preso da “Storia del
signore della conquista” di Tarsun Beg Kemal, vale a dire è il racconto
ufficiale, quello su cui i bambini turchi studiano la storia. La storia
della nazione turca, quindi comincia con “Abbiamo stuprato le donne e i
ragazzini, e possiamo essere certi che le donne e i ragazzi destinati
allo stupro per la loro bellezza sono stati infinitamente più fortunati
degli altri, finiti sgozzati, decapitati oppure impalati o crocifissi.

Un bambino che studi la storia su un libro come questo, considererà lo stupro etnico un crimine?

Nessuno  in Turchia, ha ufficialmente criticato le violenze sessuali
sulla donne armene, nemmeno lo sparuto drappello di coraggiosi
intellettuali dissidenti che ha almeno disapprovato lo sterminio di
donne e bambini.

Vi dispiace se esaminiamo di nuovo, con maggiore attenzione i versi del Corano?

“E vi sono vietate le mogli sposate di altri popoli a meno che non siano cadute nelle vostre mani” (come prigionieri di guerra).

Vi sono vietate le mogli a meno che non siano preda di guerra, quindi se
lei ci sta e dice, “sì per favore, ancora,” allora non va bene, è un
peccato mortale.

Se lei è coperta di sangue e tiene tra le braccia il cadavere del figlio
o del marito uccisi, allora secondo il libro della religione di pace,
allora si può fare.

Da questo si deducono due cose.

Il cristianesimo e l’ebraismo vietano lo stupro. Che cosa è il
cristianesimo lo spiega Gesù Cristo e solo lui e lo spiega in maniera
assoluta, mentre i pani e i pesci sono stati moltiplicati. Il
cristianesimo è la Legge di Mosè, e in più l’amore, per Dio, per
l’umanità, per il creato, per sé stessi, certo  anche, noi siamo la
prima creazione di Dio con cui veniamo in contatto.

Il Corano nega la legge di Mosè, cioè non è una religione mosaica.
Maometto, Mosè lo rinnega, il Dio di Abramo lo rinnega e lo nega.

Il Dio di Abramo, Mosè e Cristo che vieta lo stupro etnico e il Dio del
Corano che lo raccomanda non solo non sono lo stesso Dio, ma il secondo è
la negazione del primo. Chi parla delle tre religione monoteiste come
imparentate, sta mentendo.

Dato che l’islam non è una religione mosaica, le sue pretese su
Gerusalemme sono nulle. Gerusalemme non è  mai nominata nel Corano, e
Maometto non c’è mai stato in vita sua. Gerusalemme dovrebbe essere
città santa dell’islam perché l’islam prosegue la predicazione mosaica e
Roma dovrebbe essere città santa dell’islam perché l’islam prosegue la
predicazione cristiana.

Dato che l’islam non prosegue le predicazioni mosaiche e cristiane, ma le nega, le sue pretese sulle due città sono pura follia.

E ora si arriva al punto due: la pericolosità che gli uomini dell’islam
costituiscono per le donne degli infedeli. Possiamo analizzare diverse
situazioni: Pakistan, Siria, Egitto, Nigeria, Europa.

Non è nostro interesse circondarci di islamici: considerano Roma la quarta capitale dell’islam

di Silvana De Mari 10/05/2013 08:48:24

Negli anni 70 e 80 ho viaggiato molto nei paesi islamici, incluso il
Sudan. Erano paesi di gente normale che viveva in maniera normale. Al
Cairo, mentre eravamo in visita le piramidi, mio marito lanciò delle
inequivocabili occhiate di desiderio ai magnifici panini alla melanzana
che una signora stava distribuendo la sua famiglia. La famiglia
insistette per dividere i panini con noi. Il Cairo era un luogo di
gentilezza. Camminavamo per le strade, e quando incrociavamo lo sguardo
delle persone, loro ci sorridevano. Una donna su 10, forse, aveva la
testa coperta da un fazzoletto. Sono inciampata e caduta: tre persone si
sono precipitate a rialzarmi e hanno insistito per offrirmi un tè alla
menta.

Oggi sarebbe impensabile. Sono andata al Cairo l’ultima volta nel 2003 e
ho giurato che non avrebbero visto la mia faccia mai più. I turisti non
possono più camminare per le strade, il rischio di aggressione è troppo
alto.

Sul pullman c’erano guardie armate. Le strade erano sovraffollate di
gente: la delirante politica demografica di cinque o otto figli per
madre evidentemente dava i suoi maledetti frutti. Tutte le donne aveva
una testa coperta, molte avevano coperto il viso. Nessuno sorrideva. Gli
sguardi di odio erano frequenti.

Cos’è successo in trent’anni? L’analfabetismo è diminuito. Questa non è
una notizia bellissima in tutte le civiltà, è causa di miglioramento di
qualsiasi lato della vita civile, meno che nell’islam.

Fino agli anni ’70 la stragrande maggioranza degli uomini semplicemente
non conosceva il Corano. L’onorevole idea di cosa accidenti ci fosse
scritto. Il Corano non lascia scampo. “Uccidi gli infedeli  ovunque si
trovino”, è un ordine tremendo. La predicazione di Khomeini ha
cominciato l’effetto domino e ora ci ha portato al bravo terrorista
della porta accanto, il bravo ragazzo che improvvisamente riempie di
pezzi di ferro una pentola e diventa uno  sterminatore.

Quel ragazzo sta semplicemente ubbidendo al libro sacro, sta uccidendo gli  infedeli dove questi si trovano.

Eppure ci sono persone, incluso il Papa,  che in cima ai loro pensieri
c’è ben altro, guarda caso il conflitto tra israeliani e palestinesi.
Nel discorso di Pasqua questa è stata la prima attenzione del Papa. Io
mi sarei presa il disturbo di ricordare per primi i cristiani nigeriani
bruciati vivi nella loro chiese, e ho trovato agghiacciante che perfino
il capo del cattolicesimo cada nella trappola di ritenere importante,
anzi fondamentale, il più grave del pianeta, un falso problema che
diventerà risolvibile solo quando tutti finalmente smetteranno di
occuparsene. Moltissimi, evidentemente perfino al Papa, sono caduti
nella trappola di pensare che questo sia il primo problema del mondo.
Quindi il mondo potrebbe avere la pace se solo Israele facesse la
cortesia di scomparire: gli israeliani potrebbero abbandonare per
esempio una terra che hanno pagato, che hanno dissodato, che hanno reso
un giardino, che hanno difeso soli contro tutti, e ritornare dei randagi
senza terra, con la sopravvivenza  affidata alle benevolenza o alla
furia  omicida del dittatore di turno. Allora tutti saranno buoni,
l’islam diventerà più il simpatico, i suoi sterminati sudditi non
vorranno più uccidergli fedeli, ma si limiteranno a prenderli  a
martellate sull’alluce.

Sono desolata di dare una delusione a tutti: l’islam deve conquistare il
mondo. Non solo il piccolo stato di Israele che con un coraggio da
leone continua a resistere, ma il mondo: e le prime terre subito dopo
Israele sono l’Andalusia, ma soprattutto Roma.

http://www.youtube.com/watch?v=wWvQ9Yk6_2w&feature=em-uploademail

Contrariamente al nostro Papa, io spero che la pace in Medio Oriente non
ci sia, perché fino a quando i palestinesi non riconosceranno Israele,
fino a quando i paesi islamici resteranno bloccati sui tre No di Khartum
del 1967, no negoziati, no pace, no riconoscimento di Israele, la pace
possibile è la distruzione di Israele.

Quindi  è venuto il momento del coraggio, il momento di riconoscere che
il problema del mondo non è l’esistenza di Israele, ma la violenza
dell’islam.

La conquista di Roma non sarà militare. Sarà sufficiente la demografia.
Esiste una fatwa  che ordina alle donne islamiche di venire a partorire
in Europa, meglio se in Italia.

Il mondo occidentale non ha riconosciuto al popolo d’Israele il diritto di esistere e di avere la propria capitale, Gerusalemme.

Tra trent’anni saremo costretti a combattere per salvaguardare il nostro
diritto ad avere la nostra terra e la nostra capitale sarà messa in
ginocchio, a meno che non rinsaviamo subito, che sarebbe una bella idea.

Tutto questo discorso a cosa porta? A una constatazione banale. Il
compito di un ministro, il ministro di una democrazia, non è di fare le
cose giuste e le cose belle, nemmeno le cose buone, ma di fare gli
interessi dei cittadini del paese. Non è nostro interesse la presenza di
cittadini islamici nel nostro paese. Noi abbiamo Roma, considerata dai
musulmani la quarta città santa dell’islam. Per noi è dannatamente
pericoloso.

Nel giorno della Resistenza resta da sconfiggere il nazismo islamico

di Silvana De Mari 25/04/2013 16:48:57

Oggi è il 25 aprile. Ricordiamo la barbarie, ricordiamo l’orrore e quindi ricordiamo il coraggio.

La nostra gratitudine agli eserciti alleati, all’esercito degli Stati
Uniti, della Gran Bretagna, della Francia libera, la Polonia libera e
alla brigata ebraica, che hanno fatto il miracolo di abbattere la belva
nazista, alle bande partigiane che hanno fatto il miracolo per cui
l’Italia è stata liberata, non occupata, e si è potuta sedere a un
tavolo di trattative.

Ricordiamo le infame vigliaccheria della casa Savoia.

Ricordiamo che Mussolini dopo aver trascinato il popolo italiano di una
guerra folle, durante il quale ci siamo macchiati di crimini, è stato
catturato mentre cercava di scappare, da vigliacco com’era vissuto, ma
ricordiamo anche che il suo linciaggio, suo e della giovane donna che lo
accompagnava,  è stato una barbarie, e che il popolo italiano l’ha
privato dal diritto a un processo.

Ricordiamo la resistenza italiana, ricordiamo i partigiani. Ricordiamoli
sul serio per favore. Ricordiamoci la resistenza come realmente è
stata, usciamo in nome dei morti, in nome della vita, dalla storiografia
fantastica che il Partito comunista italiano si è inventato. La
resistenza italiana ha avuto tre colori, come la nostra bandiera. I
partigiani bianchi,  i monarchici, gli ex militari dell’esercito, sono
quelli che sono stati maggiormente utili anche perché eseguivano gli
ordini del comando alleato. Giustizia e Libertà: i verdi. Di questo
gruppo ne hanno fatto parte Primo Levi e Oriana Fallaci. I partigiani
rossi, quelli comunisti, non hanno avuto una gran parte del punto di
vista militare anche perché il Comando alleato non si fidava di loro. In
compenso avuto una grandissima parte nel lato oscuro della resistenza. A
14 anni Oriana Fallaci era staffetta partigiana per Giustizia e
Libertà. Negli stessi anni Dario Fo combatteva per la Repubblica di Salò
e Gunter Grass era nelle SS, ma loro non sapevano: con tutte quelle
divise credevano fossero boyscout. In quegli stessi anni Pier Paolo
Pasolini, Eugenio Scalfari, Giorgio Napolitano, Norberto Bobbio erano
tutti entusiasticamente fascisti. A casa mia non lo era nessuno, ed è
per questo che da quelle esperienze sul ventennio noi siamo usciti
massacrati.  Chi era antifascista era il fratello di Pier Paolo
Pasolini, che ha combattuto nella brigata Osoppo. I partigiani della
brigata Osoppo hanno tenuto testa ai nazisti , e sono stati interamente
massacrati fino all’ultimo uomo dai partigiani comunisti. Come ci
ricorda George Orwell in “Omaggio alla Catalogna”, il libro dove
racconta la sua esperienza di combattente in Spagna, i partigiani uccisi
dai falangisti, sono meno numerosi dei partigiani uccisi dai partigiani
comunisti di Stalin.

E’ il 25 aprile: che sia la festa della verità

Ricordiamo la storia: l’iniziale e ovvia alleanza tra comunismo
sovietico nazismo tedesco, la perpetua alleanza tra nazismo e l’islam

Il nazismo ha due anime, tedesca e islamica.. Adolf Hitler Berlino 22 novembre 1941.

Il nazismo tedesco è stato battuto, a costo di milioni di morti, dal coraggio di uomini che oggi noi ricordiamo e onoriamo.

Il nazismo islamico e vivo, vegeto e gode ottima salute, accuratamente
protetto dalla vigliaccheria di intellettuali e media occidentali. La
fotografia degli appartenenti ad Hamas e Hezbollah e salutano col
braccio teso e accuratamente sotto censura, come sotto censura è
l’informazione che il libro di Hitler, il Mio Combattimento, il Mein
Kampf , è di gran lunga il libro occidentale più venduto nei paesi
islamici, venduto addirittura nelle edicole. È in questo giorno che noi
ricordiamo il coraggio, che noi  ricordiamo il valore della libertà. È
in questo giorno che noi ricordiamo che ogni essere umano deve essere
libero, l’unico proprietario della sua vita, della sua morte del suo
destino, del suo corpo e che nessun essere umano deve vivere sotto una
dittatura e quindi  sotto una teocrazia, la peggiore delle dittature.

Oggi ricordiamo il coraggio e i morti. Oggi ricordiamo gli uomini che ha
combattuto dalla parte sbagliata della barricata, perché assordati da
una propaganda folle, e li perdoniamo, perché una nazione deve essere
pacificata. Arriva un giorno in cui la guerra deve finire.

Oggi ricordiamo il popolo ebraico sterminato nei campi, i cui superstiti
soli contro tutti hanno creato il piccolo Stato di Israele, fatto della
terra che era stata loro padri, una terra che loro hanno ricomprato e
dissodato, e irrigato perché era stata ridotta a una terra di sassi
scorpioni.

Oggi ricordiamo che combatteremo per la libertà e che lasceremo ai nostri figli un mondo libero.

E oggi ricordiamo lei, che ha combattuto contro tutti i nazismi, staffetta partigiana a 14 anni.

Buonanotte Oriana.

Islamofobia, lo psicoreato del futuro totalitario. Intanto gli islamici si sono infiltrati nell’Amministrazione Obama

di Silvana De Mari 22/04/2013 08:48:26

Ed ecco a voi la risposta alla domanda: cosa succede. Come è stato
possibile che decine di migliaia di giornalisti statunitensi abbiano
obbedito come bravi soldatini, come bravi sudditi di una perfetta
dittatura all’ordine di non parlare mai di terrorismo islamico,
all’ordine di usare la parola ceceno al posto della parola islamico?

Ringraziamo Obama per questo incredibile miracolo: la libertà di parola,
base della democrazia statunitense, base di qualsiasi democrazia da
questo stramaledetto burattino è stata annientata.

Il presidente Obama ha deciso di perseguire l’islamofobia come un crimine.

Il Presidente Obama ha nominato  Arif Alikhan — un musulmano con un
curriculum per opposizione dell’antiterrorismo, — come Segretario
Assistente per lo Sviluppo delle Politiche al Dipartimento della
Sicurezza Interna. Ha nominato  Kare-em Shora al Consiglio Consultivo
della Sicurezza Interna. In qualità di Direttore Esecutivo
dell’American-Arab Anti-Discrimination Committee (ADC), Shora si è unito
cospicuamente al CAIR e altri gruppi per la supremazia islamica nel
fare pressioni contro le iniziative anti-terrorismo.

Il Presidente Obama ha nominato  Dalia Mogahed come suo consulente per
le questioni islamiche. Nell’ottobre 2009, Mogahed ha dichiarato sulle
televisioni britanniche che la maggior parte delle donne musulmane nel
mondo associa la legge islamica alla «giustizia tra i sessi». Obama ha
pure incluso un leader di un gruppo di facciata dei Fratelli Musulmani —
Ingrid Mattson, presidente dell’Islamic Society of North America (ISNA)
— tra il clero che ha nominato per pregare alla

Cattedrale Nazionale il giorno della sua inaugurazione. Obama ha pure
inviato il suo Senior Adviser, Valierie Jarrett, come oratore d’apertura
alla convention nazionale dell’ISNA del 2009. Huma Abedin, vice capo
dello staff per il Segretario di Stato Hillary Clinton, proviene da una
prestigiosa famiglia di Fratelli Musulmani. Inoltre, questi esempi non
esauriscono se non in parte il livello di penetrazione della Fratellanza
ai massimi vertici dell’establishment politico.

Islamofobia e Sicurezza Nazionale

La stigmatizzazione dei critici dell’islam come «islamofobi» non
minaccia soltanto la libertà di parola; causa anche enormi falle nella 
difesa nazionale contro gli attentati terroristici. Nell’aprile 2009,
Barack Obama ha nominato Arif Alikhan, il vicesindaco di Los Angeles,
come Segretario Assistente per lo Sviluppo delle Politiche al
Dipartimento della Sicurezza Interna. Mentre lavorava come vicesindaco
di Los Angeles, Alikhan (che in un occasione definì il gruppo
terroristico jihadista Hezbollah un «movimento di liberazione») bloccò
un progetto del Dipartimento di Polizia di Los Angeles finalizzato a
raccogliere dati sulla ripartizione etnica delle moschee nell’area di
Los Angeles.

Non era un tentativo di condurre sorveglianza poliziesche sulle moschee.

Il Vice capo dell’LAPD, Michael P. Downing, spiegò che semplicemente si
trattava di un programma per la reperibilità: «Vogliamo sapere dove si
trovano i

pachistani, gli iraniani ed i ceceni al fine di poter raggiungere queste comunità».

Ma Alikhan ed altri leader islamici sostennero che il progetto
manifestava razzismo ed «islamofobia,» e infine l’LAPD abbandonò ogni
progetto di studiare le moschee ed ottenere preziosi contatti nella
comunità islamica che avrebbero potuto prevenire attentati terroristici,
incluso quello di Boston. La ricompensa per il disservizio di Alikhan
fu che il Presidente Obama lo nominò per un ruolo chiave nella Sicurezza
Interna, il dipartimento incaricato della gestione della difesa
dell’intero Paese. E nel dicembre 2010, il Consiglio Comunale di Los
Angeles passò un decreto che condanna «l’islamofobia».

L’effetto del furibondo assalto politico da parte di una società
variegata che include associazioni islamiche e sedicenti associazioni
antirazziste e per i diritti civili, intellettuali di sinistra e
imbecilli sfusi contro le analisi critiche sui jihadisti islamici, si è
rivelato un indebolimento delle necessarie difese contro di essi, una
specie di anestesia su un corpo che sta subendo un attacco mortale.

Il 5 novembre 2009, lo psichiatra dell’Esercito Nidal Malik Hasan diede
alla sua vicina una copia del Corano dicendole «Sto per fare un buon
lavoro per Dio».

Più tardi quel giorno, entrò a Fort Hood, Texas, dove i soldati ricevono
visite mediche prima di essere dispiegati oltremare. Urlando «Allah
Akhbar» Hasan tirò fuori una pistola e iniziò a sparare. Prima di essere
fermato uccise tredici soldati americani disarmati e ne ferì 30.

Perché nessuno l’aveva fermato? Da più di un anno quell’uomo diceva che
gli Stati Uniti devono essere puniti per aver osato opporsi all’islam.
Lo diceva apertamente, addirittura aveva organizzato conferenze per
dirlo. Perché chi avesse osato denunciarlo,  si sarebbe beccato l’accusa
di islamofobia, la carriera bloccata e sei mesi di rieducazione
all’antirazzismo, tre sedute alla settimana con una specie di via di
mezzo tra uno psicologo e un sociologo che ti spiegano quanto sei
cattivo. Chi è tacciato di islamofobia in USA, come già in Gran
Bretagna, in Svezia e Norvegia esce dalla società civile. In Norvegia ci
sono 3 anni di prigione. Avete letto bene. La prima ballerina del
teatro lirico di Londra è stata licenziata per aver dichiarato che
l’islam è pericoloso, licenziata per razzismo.

Il primo giornalista che parla di terrorismo islamico rischia l’accusa di islamofobia.

I musulmani «domineranno la terra del Vaticano; noi controlleremo Roma e vi introdurremo l’islam.» Queste sono le parole dello

Sheykhsaudita Muhammad bin Abd Al-Rahman Al-Arifi, imam della moschea

dell’Accademia della Difesa Re Fahd. Il giornalista che le ha riportate alla radio canadese è stato licenziato.

Consiglio a tutti di leggersi il libro “Islamofobia, lo psicoreato del
futuro totalitario”, di Horowitz e Spencer che trovate qui

http://www.islamofobia.info/?s=islamofobia+lo+psicoreato+del+futuro&search=Search.

È un testo fondamentale per la resistenza. La resistenza è semplicemente
la legge: una legge che protegga la libertà di parola e che deve essere
al di sopra di tutto

La mia battaglia contro la legge islamica sulla blasfemia

di Silvana De Mari 17/03/2013 17:52:47

Esistono diritti inalienabili della persona umana, diritti inviolabili
di ogni essere umano: il diritto alla libertà, il diritto alla vita, il
diritto a professare la propria religione. Questi diritti sono sanciti
nella Dichiarazione dei Diritti  dell’Uomo (DDU). Noi rispettiamo
l’individuo e solo l’individuo. L’individuo ha la capacità di provare
dolore, il dolore delle ferite, il dolore della fame, il dolore
dell’imprigionamento. L’individuo ha una coscienza. L’individuo ha il
libero arbitrio e la capacità di assumersi la responsabilità delle sue
azioni e di renderne conto.

Le religioni posso essere rispettate solo se rispettano l’individuo.
Nulla, nemmeno le religioni devono essere al di sopra delle critiche,
perché altrimenti la prima libertà, quella che garantisce tutte le
altre, la libertà di parola, verrà annientata.

Il 2 agosto 1990 l’onu (volutamente con la “o” minuscola) ha equiparato
alla DDU la libertà dell’uomo islamico di seguire la Umma, come sancito
dal congresso de Il Cairo da 54 paesi islamici. Questo è stato un
crimine assoluto, la condanna a morte per tutte le minoranze non
islamiche che vivono in paesi islamici.

La umma riconosce il diritto, quindi il dovere di punire l’apostasia:
chiunque voglia abbandonare la religione islamica per convertirsi al
cristianesimo, al buddismo o al libero pensiero sarà punito.

La umma punisce il proselitismo, che rischia di levare sudditi
all’islam: ma anche semplicemente avere un crocifisso al collo è
considerato tentativo di proselitismo: e il proselitismo deve essere
punito perché leva sudditi all’islam. Ho usato la parola la parola
suddito perché nessuna altra è adatta. Islam vuol dire sottomissione,
niente altro che sottomissione. In tutto il corano non una sola volta
c’è la parola libertà, la parola amore, la parola perdono.

Ma soprattutto la umma ha il diritto, quindi il dovere di punire la
blasfemia, ed è qui che i diritti più elementari vengono calpestati. La
preghiera fondamentale del Cristianesimo è il Padre Nostro, la preghiera
presa dal Discorso della Montagna. Anche pronunciare la preghiera
fondamentale del cristianesimo è blasfemia, perché nell’islam noi siamo
servi di Dio non suoi figli.

Il diritto a perseguitare la blasfemia ha trasformato in un inferno la vita dei cristiani in terra islamica.

L’accusa di blasfemia proferita da un islamico contro un  cristiano non
deve essere provata e causerà la perdita dei beni, della libertà, forse
della vita.

Diceva M.L. King, non sono le grida dei nostri nemici, ma il silenzio
dei nostri amici a ferire il nostro cuore. Da 23 anni l’Occidente tace
davanti a questo abominio e resta indifferente alle sofferenze dei
perseguitati in quanto cristiani.

Non sono disposta a restare indifferente, non sono disposta a non fare nulla.

Amo profondamente la vita, ma non temo la morte.

L’unica cosa che posso fare è battermi per la libertà di parola, è sfidare la legge sulla blasfemia.

Molti diranno che è completamente sbagliato quello che penso dell’islam,
che sia una religione falsa fondata da un uomo crudele. Ma per la
libertà di dirlo sono disposta a morire.

La verità vi renderà liberi.

La verità e il coraggio di dirla.