Father loves the Son and has placed everything in His hands

Pedofilia: lobby vogliono processare la Chiesa ma promuovono sesso tra bambini
A Ginevra la riunione sulla Convenzione per i diritti del fanciullo, è divenuta teatro di attacchi strumentali alla Santa Sede
La nuova Bussola quotidiana
17.01.2014 
di Riccardo Cascioli

«L’Onu affronta il Vaticano sugli abusi dei minori»: così titolava ieri il sito della BBC quella che per diverse ore è stata la prima notizia, la più importante del giorno. E poi spiegava: «In un’audizione all’Onu a Ginevra, per la prima volta il Vaticano deve rispondere pubblicamente sugli abusi sessuali commessi dal clero». Fossero davvero così le cose, certo che un processo pubblico internazionale alla Santa Sede sarebbe una notiziona. Peccato però che le cose non stiano affatto così: l’audizione di cui si parla è la riunione, attualmente in corso a Ginevra, delle parti contraenti la Convenzione Onu sui diritti del fanciullo, tra cui appunto la Santa Sede (che l’ha firmata nel 1990). Periodicamente ciascun Paese presenta una propria relazione, che viene ovviamente discussa. Il 16 gennaio «toccava a noi», ci dice monsignor Silvano Tomasi, Osservatore vaticano presso l’Onu di Ginevra, in una pausa dei lavori, «e tutto si svolge regolarmente, non c’è proprio nessun processo». Nessun attacco sulla vicenda dei preti pedofili? «Ovviamente si è parlato anche di questo, ma abbiamo chiarito la nostra posizione senza problemi; c’è stato solo qualche intervento velenoso da parte di una Organizzazione non Governativa (Ong) inglese».

Alt. Ecco la chiave di una notizia – che oggi qualche giornale italiano non mancherà di riprendere – costruita ad arte per gettare discredito sulla Chiesa cattolica, nell’ottica di quel documento della Pontificia Commissione Teologica di cui riferiamo a parte (clicca qui). Sì, perché in queste Commissioni dell’Onu non ci sono soltanto i rappresentanti dei singoli Paesi ma anche Organizzazioni non governative che operano in quello specifico settore. E la Ong che ha organizzato il tutto è la britannica CRIN (Child Rights International Network), spalleggiata dalla BBC, che – come noto – non vede mai l’ora di rilanciare notizie che screditano i cattolici e la Chiesa. 

CRIN ha infatti diffuso il 14 gennaio un proprio Rapporto preliminare sugli abusi dei minori da parte della Santa Sede (clicca qui), che doveva servire da base per organizzare il “processo” del 16. E ieri, giorno dell’audizione, sul sito di CRIN è stata trascritta – quasi in tempo reale – la sintesi della seduta, ma raccontata in modo surreale come se fosse davvero un processo. L’aula della riunione era affollata di giornalisti e spettatori, richiamati per l’occasione. Non potevano poi mancare i rappresentanti delle associazioni di vittime degli abusi, abbondantemente intervistati dai giornalisti presenti. Nella cronaca offerta da CRIN, al tono inquisitorio si sommano cifre semplicemente inverosimili, come la stima attribuita a un membro della Commissione secondo cui sarebbero 73 milioni i bambini abusati sessualmente da sacerdoti e religiosi.

In realtà lo stesso Rapporto del CRIN riporta che si tratta di migliaia di casi, non di decine di milioni. Anche uno solo sarebbe troppo, come abbiamo avuto più volte modo di dire, e lo scandalo è stato enorme per la Chiesa, ma sparare quelle cifre non è certo un’operazione innocente. Lo stesso Rapporto del CRIN, ad esempio, riporta che negli Usa dal 1950 al 2002 le vittime di abusi sessuali sono state poco più di 10mila, cifra peraltro ricavata dal rapporto del John Jay College, di cui anche La Nuova BQ ha parlato a suo tempo (clicca qui). Peraltro ieri monsignor Tomasi ha citato invece le stime dei bambini vittime di violenze sessuali nel mondo, secondo il “Rapporto Onu sulla violenza contro i bambini” (2006): 150 milioni di bambine e 73 milioni di bambini sotto i 18 anni sono stati costretti a rapporto sessuali o ad altre forme di violenza sessuale che implicano un contatto fisico.
A proposito di cifre è bene mettere in rilievo un’altra palese falsità del CRIN: lo scopo dichiarato del Rapporto e del resoconto sull’audizione è quello di dimostrare che la Chiesa cattolica è tuttora connivente con i responsabili degli abusi, che ha sempre cercato di coprire la verità, che è reticente nel riconoscere le responsabilità e garantire la trasparenza. Non può poi mancare il riferimento a papa Francesco, unica speranza per cambiare qualcosa nella Chiesa: secondo il CRIN, qualche cambiamento in materia di pedofilia si è avuto soltanto con questo pontificato. Chi ha seguito anche solo distrattamente i fatti sa benissimo che si tratta di una menzogna colossale, visto che è con Benedetto XVI che sono state prese decisioni drastiche sull’argomento, e monsignor Tomasi le ha ricordate nel suo intervento di presentazione della relazione della Santa Sede. Inoltre è lo stesso Rapporto del CRIN a smentire le pretese della Ong: i numeri riportati quanto a vittime e preti responsabili vengono quasi esclusivamente da fonti ecclesiali (studi commissionati dalle singole conferenze episcopali) a dimostrazione della linea della trasparenza adottata dalla Chiesa già da tempo.
In effetti questa è l’ennesima dimostrazione che le accuse di pedofilia sono solo un pretesto per colpire la Chiesa. Convinzione che si fa ancora più certa se si comincia a curiosare per scoprire che cosa è il CRIN e chi lo finanzia. Nel Consiglio di amministrazione troviamo infatti rappresentanti di alcune Ong come Save the Children e Christian Aid (Save the Children è uno stretto partner di Fondazioni, come Bill e Melinda Gates, per la promozione del controllo delle nascite) nonché l’onnipresente Open Society Initiative del finanziere George Soros. Tra i finanziatori troviamo ancora Save the Children, poi i governi svedese e norvegese, il Sigrid Rausing Trust (un fondo britannico che offre aiuti economici per la promozione dei diritti umani, tra cui ovviamente quelli di gay, lesbiche, trans).
Non sorprende quindi che tra i programmi promossi per difendere l’infanzia ci sia la diffusione dell’educazione sessuale fin dalla più tenera età, in perfetta sintonia con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nella pagina del sito del CRIN dedicata all’argomento si nota anche che ad esercitare una cattiva influenza sulla diffusione dell’educazione sessuale – che ovviamente è un traguardo fondamentale per lo sviluppo dei bambini (sic) – siano, tra gli altri, coloro che sono contrari all’aborto. Parte integrante poi dell’educazione sessuale è ovviamente l’ideologia di genere.
E così ci troviamo sempre allo stesso punto: c’è una lobby che spinge per diffondere contraccezione, aborto, diritti di gay e lesbiche e ha individuato nella Chiesa cattolica il suo nemico, e quindi cerca di abbatterlo con ogni mezzo. Arrivando peraltro a esiti paradossali: accusano la Chiesa per gli abusi sui minori e poi promuovono rapporti sessuali a partire dall’infanzia.
Qui l’articolo originale
http://lanuovabq.it/it/articoli-pedofilia-processano-la-chiesama-promuovono-il-sesso-tra-bambini-8221.htm
sources: La nuova Bussola quotidiana

Attacco ONU alla Chiesa: si alza l’asticella di una guerra ideologica e dottrinale
Il rapporto del Comitato per i Diritti del Fanciullo, fondato su osservazioni per lo più superficiali e contraddittorie, è un esempio di ingerenza dottrinale che ha radici profonde
Emanuele D’Onofrio
ALTRO DI QUESTO AUTORE (60)
08.02.2014
© Filippo MONTEFORTE / AFP
Ai tempi della scuola chi non si è imbattuto nei propri libri di storia in lunghi capitoli che raccontavano del “secolarismo” della Chiesa, pronti a combattere gli Stati d’Europa per difendere o ampliare i territori dello Stato Pontificio? Ai giorni nostri, invece, ci siamo abituati ad assistere al fenomeno opposto, e cioè ad un costante assedio da parte del “pensiero unico” laico ai territori che la Chiesa ancora conserva come i propri, quelli ideali della morale e della dottrina. Il rapporto del Comitato per i Diritti del Fanciullo diffuso il 5 febbraio scorso, un documento di sedici pagine che vuole valutare la conformità dello Stato della Città del Vaticano rispetto alla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia, è solo l’ultimo attacco, e di certo il più eclatante, che arriva dal pulpito laico più condiviso del pianeta. Il rapporto giunge in risposta all’audizione tenuta da monsignor Silvano Tomasi il 14 gennaio scorso, che presentava – atto richiesto a tutti gli Stati firmatari – i progressi della Santa Sede nell’applicazione della Convenzione che, ricordiamo la Santa Sede ha firmato nel 1990. Ebbene, il rapporto del Comitato, per la sua durezza costruita soprattutto su pregiudizi, faziosità e lacune, ha indotto molti osservatori a riconoscere un forte elemento di “cattofobia” da parte delle Nazioni Unite. Questo atteggiamento ha radici lontane, e ci chiede di analizzare il documento in profondità.

Se guardiamo la carta d’identità del Comitato per i Diritti del Fanciullo, scopriamo che si tratta di un gruppo di 18 persone elette dai membri firmatari della Convenzione, che lo statuto dell’ONU definisce “indipendenti”, “di carattere altamente morale” e “di riconosciuta competenza nel campo dei diritti umani”. L’aggettivo “indipendente” stabilisce che questi esperti esprimono posizioni personali, non vincolanti e non rappresentative dei Paesi di provenienza (tra questi, va notato, ritroviamo l’Arabia Saudita e la Federazione Russa, nazioni tutt’altro che limpide in tema di diritti umani). La guida di questo comitato è affidata a Susana Villarán, sindaco di Lima, cattolica conosciuta per le sue vivaci campagne condotte contro i vescovi del suo Paese a favore del matrimonio omosessuale, dell’aborto e delle questioni legate al genere, campagne che includono partecipazioni a gay pride e simbolici matrimoni omosessuali (non legali in Perù) celebrati presso il suo comune. Insomma, per comprendere le ragioni di questo atteggiamento anticattolico in seno all’ONU, occorre guardare alle basi del funzionamento dei suoi organismi. In merito a questo il direttore di La Nuova Bussola Quotidiana Riccardo Cascioli, intervistato da Aleteia, ha dichiarato: “In realtà oggi all’ONU il vero potere ce l’hanno in mano le agenzie: queste sono più di 40, vanno dall’UNICEF, all’Organizzazione Mondiale della Sanità, per citare solo le più note. Nel corso degli anni questi programmi, commissioni e agenzie hanno acquisito un potere importante, in quanto agiscono sul territorio delle singole nazioni e avendo in mano una notevole quantità di fondi comandano anche le operazioni. Tanto per fare un esempio, le politiche di controllo delle nascite nei Paesi in via di sviluppo molto si devono al potere di queste agenzie, che sono in grado di negare i fondi a quegli stati che non incoraggiano all’uso dei contraccettivi o all’aborto”.

cattolici tedeschi [tentarono] di frenare l’ascesa del partito nazista. [ma, come tutti sanno, è la massoneria dei farisei anglo-americani, del FMI SPA, che, aveva il controllo della finanza, e quindi, della economia, e quindi, della politica dalla fondazione della Banca di Inghilterra nel 1600.. infatti sono i banchieri FMI, che ogni 50 anni, almeno, hanno bisogno di una guerra mondiale ] Due ricercatori analizzano come il cattolicesimo frenò l’ascesa elettorale del partito nazista durante la Repubblica di Weimar
Aleteia. 04.03.2014 
“Chi vota Hitler dovrà giustificarlo il giorno del giudizio finale. Non c’è peccato peggiore che votarlo!”, dichiarò in un’occasione il parroco di Waldsee, in Renania (Germania). Tra il 1928 e il 1933, anno della nomina di Hitler alla cancelleria, l’NSDAP passò dal 2,6% al 43,9% dei voti nelle elezioni legislative tedesche, ma rimase comparativamente più debole nelle regioni a maggioranza cattolica. È la conclusione dell’ampio studio pubblicato a febbraio da due ricercatori di economia politica, Jörg L. Spenkuch (Northwestern University) e Philipp Tillmann (Università di Chicago).
I due ricercatori hanno voluto verificare se questo rifiuto sia dovuto al cattolicesimo in sé o al fatto che i cattolici tedeschi avessero un profilo economico e geografico diverso da quello di altre confessioni: c’erano più agricoltori ed erano più presenti a sud e lontano dalle grandi città.
Secondo il loro studio, intitolato Religione, economia e ascesa del nazismo, “la religione è il fattore di predizione più importante del voto nazista. Più concretamente, la composizione religiosa delle circoscrizioni spiega la variazione di poco più del 40% del risultato dell’NSDAP nell’ambito di una contea”.
A parità di condizioni, altre confessioni erano all’epoca almeno due volte e mezza più propense a votare per i nazisti rispetto ai cattolici.
I ricercatori si sono concentrati, tra le altre cose, sull’atteggiamento della gerarchia cattolica, allora molto legata allo Zentrum, il partito di centro-destra cattolico.
Quel partito assunse atteggiamenti chiaramente ostili ai nazisti, proibendo anche ai suoi membri di aderire al partito.
Jörg L. Spenkuch e Philipp Tillmann hanno invece osservato una percentuale di voti per i nazisti significativamente superiore nei villaggi i cui parroci mostravano la propria “simpatia” per il partito hitleriano. [Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

scott12ify
 
The Father loves the Son and has placed everything in His hands! Good message, isn’t it!

/watch?v=mvSUlicaJUc [Israel belongs to the Rothschilds vs christian martyr. ] [ carameloxx SAID: Anddddd the arabs and muslims are orginaly from SAUDI ARABIA that not only took israel but also took cartage, ancient egypt, syria, pershia and babylon destroying the spirit and culture…. people only blame america for killing natives and stealing lands dont also forget the spanish empire french russian and portugues….-_…..look it up if you dont believe me and my friend I will tell you that god and his angels are deep out into space…….israek should be for everyone all sons of god not for a battleground. …..magic and the way you learn bout spirituality DOSE NOT EXIST AT ALL…DONT BE A FOOL JUST SAYING……. GOD BLESS AND PLEASE BE RIGHTIOUS. – [ANSWER ] MY BROTHER! I do not argue on the deep truth of your words, all words that are true, but useless, because we’re all going to be killed in a nuclear world war, which the Pharisees Satanists: Illuminati Anglo-Ameicani must do to: 1 . hide, fraud in the financial statements of their IMF, Spa FED ECB. 2. will perfect, the NWO, of Freemasons, which is Satanism ideological and practical .. I do not want the desert of Madiana, from Saudi Arabia, because I have a right to have that desert, I’m asking for love only .. because, if, not solve the problem, of a homeland for, all 12 Tribes of Israel, we all die .. In fact, only love can save the world! — [ANSWER ]- MIO FRATELLO! io non discuto, sulla profonda, verità delle tue parole, tutte parole vere quanto inutili, perché, noi stiamo tutti per essere uccisi, in una guerra mondiale nucleare, che, i satanisti farisei: Illuminati Anglo-Ameicani, devono fare per: 1. nascondere le truffe in bilancio del loro FMI; 2. perfezionare il NWO, dei massoni, che è il satanismo ideologico e pratico.. Io non voglio il deserto della madiana, dalla Arabia Saudita, perché io ho diritto ad avere quel deserto, io lo chiedo per amore.. perché se non risolveremo il problema, di una patria per tutte le 12 Tribù di Israele noi moriremo tutti.. infatti, solo l’amore può salvare il mondo!
 
The Father loves the Son and has placed everything in His hands!
i am news, is why, i am UNIUS REI

[ open letter a tutti i Governi del mondo, oggi, sono: tutti loro, gli schiavi del sistema Bancario, di Farisei anglo-americani, tutti i massoni traditori della Costituzione! ] lo Scienziato Giacinto Auriti, ha detto: “il denaro: è la misura del valore”. cioè, una convenzione, per misurare la ricchezza. Quindi, in se stesso, il denaro, non è la ricchezza, questo è stato: il più grande inganno dei farisei! Quindi, distruggere il Fmi, significa, soltanto distruggere le speculazioni bancarie, e riportare la ricchezza ai Governi, ed ai popoli derubati, assassinati, traditi .. Tutti hanno una stampate, ed un computer, per stampare del nuovo denaro, di proprietà dei popoli! ma, se vi ostinate, e non distruggete, il FMI SPa, con effetto immediato, nessuno di voi potrà salvare la sua vita! perché, il FMi, per tutte le sue truffe, ha disperatamente bisogno, della guerra mondiale, che, 322 Kerry 666 Bush Rothschild, otterranno, con qualche pretesto, prima o poi.
 
my JHWH [] se, israeliani sono rimasti, ancora, degli esseri umani, e non sono pieni di demoni, per avere tradito la legge naturale, ed essere diventati massoni GENDER.. loro devono darmi, oggi stesso, un attacco nucleare, contro, la  LEGA ARABA! Io sono Unius REI, e mi assumo, personalmente, tutte le responsabilità di questa azione militare!
 
[ open letter ] Benjamin Netanyahu. Vladimir Vladimirovič Putin. [ Questa: Amnesty Onu, USA, UE, LEGA ARaBA FMI NWO? ] Questo è il teatro dei furbi serial killer.. ma, in reltà, sono: i più pericolosi assassini seriali: della Storia del Genere umano! infatti, esiste un solo Ordine mondiale: perché: esiste un solo: Fondo monetario internazionale: di proprietà PRIVATA ILLUMINATI, Spa, di Rothschild, che, crea il denaro dal nulla, e lo fa pagare con cambiali al interesse, per una truffa del 200% [ cosa c’è, di più pericoloso, di questo? ] 1°. QUESTION: Quindi, se non distruggerete il FMI spa, le vostre vite non potranno essere salvate! [ DI CONSEGUENZA, ESISTE UNA SOLA PIRAMIDE MASSONICA, E QUESTO RENDE LA POLITICA, UNA ESPERIENZA SOLO AMMINISTRATIVA: DI FATTO! ] Il gioco che, nella stessa famiglia di demoni, ci siano: i buoni: (Germania, Egitto) ed i cattivi: ( Iran Amas, USA 322), questo è parte della stessa strategia criminale omicida! infatti, in Germania la CIA, ecc.. commette 30.000 sacrifici umani sull’altare di satana, ogni anno. ed in Egitto, ogni giorno, si uccide, stupra, rapisce, violenta, deruba, ferisce, ecc.. un cristiano, al giorno! 2°. QUESTION: se, non è possibile risolvere il contenzioso, attraverso, una aggressione nucleare, contro, USA, UE, neanche, in caso, di provocazione nucleare (cioè, un auto attacco nucleare, come, 11-09, che, preveda una risposta nucleare, a cui non si può rispondere in nessun modo), poi, l’unica soluzione possibile è il terrorismo, che, loro hanno usato in Siria, ed in Ucraina, che colpisca a morte, i vertici della Massoneria! 3° QUESTION: tuttavia, questa soluzione nucleare, è possibile e necessaria, oggi stesso, contro, tutta la LEGA ARABA, ad iniziare a distruggere l’Egitto, proprio, per il crimine di sterminio del genere umano che la Sharia rappresenta, infatti, mai, i maniaci religiosi offenderebbero, il loro dio bestia, se, non hanno il coltello alla gola come un evento concreto, perché già accaduto!
1. [ teatrino truffa ] [Ucraina: telefonata Merkel-Obama, sintonia. Usa e Germania, si impegnano a coordinare rispettive mosse. 05 marzo, #BERLINO, La cancelliera Angela Merkel ha avuto un nuovo colloquio con il presidente statunitense Barack Obama, sulla crisi in Ucraina. I due leader si sono trovati d’accordo, secondo Berlino, nella valutazione degli sviluppi più recenti e hanno stabilito di continuare a muoversi su questo dossier consultandosi e in stretta intesa. Lo ha scritto su Twitter il portavoce di Merkel, Steffen Seibert.
2. [ teatrino truffa ] [condanna messa al bando in Egitto, Fonti, decisione contro lotta popolo palestinese

03/04/2014. SRI LANKA. Church calls for an international investigation into war crimes in Sri Lanka. by Melani Manel Perera. Members of the clergy in northern and eastern Sri Lanka send an official letter to the United Nations Council for Human Rights (UNHRC) in which they slam “disappearances, sexual abuse, arrests, detention, torture, restrictions on religious freedom” and other violations that take place in the country.
Colombo (AsiaNews) – Some 205 members of the Catholic Church in northern and eastern Sri Lanka are calling for an international investigation into the crimes that took place during almost 30 years of civil war and for a stop to the human rights violations that are still happening today in Sri Lanka. They made their request to the United Nations Council for Human Rights (UNHRC) in a letter in which they call for concrete answers to the demand among Sri Lankans for peace and reconciliation, especially among Tamils.
Mgr Rayappu Joseph, bishop of Mannar and a prominent figure in the fight for human rights, is among the signatories. “Neither truth, nor justice have come from the investigations conducted by the Sri Lankan government,” the letter says.
“On the other hand, there have been threats and [acts of] intimidation. We are conscious that writing this letter and involving the UNHRC exposes us to risks, and many members of the clergy did not sign [for this reason], even if they agree with us.”
This is not the first time that members of the clergy have had direct contact with the UN in the north and east.This is not the first time that priests and religious have listed some of the most serious violations in the country.
As they write in their latest letter, these violations include “disappearances, sexual abuse, arrests, detention and torture under the Prevention of Terrorism Act, restrictions and attacks on freedom of assembly, expression, association and movement.”
“Collective commemorations in honour of the dead, the disappeared, or for religious freedom have been hindered,” the letter noted. “Anyone who criticises or questions the government on its actions, and those who work with the international community on behalf of human rights are accused of supporting terrorists or of being traitors. Even some of us have been targeted and questioned by authorities.”
Finally, those who signed the letter condemn “the military’s constant interference in civil and economic activities in the north and the east. Attacks and violations are spreading across the country, including attacks against the country’s Muslim and Christian religious minorities.” SRI LANKA. Sri Lanka, la Chiesa chiede un’indagine internazionale sui crimini di guerra. di Melani Manel Perera. Il clero del nordest scrive una lettera ufficiale al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (Unhrc). Nel messaggio denunciano “sparizioni, abusi sessuali, arresti, detenzione, torture, restrizioni alla libertà religiosa” e altre violazioni che avvengono nel Paese. Colombo (AsiaNews) – Un’indagine internazionale per trovare risposte ai crimini avvenuti durante quasi 30 anni di guerra civile e per fermare le violazioni ai diritti umani che avvengono ancora oggi in Sri Lanka. È la richiesta ufficiale presentata da 205 membri della Chiesa cattolica del nord e dell’est del Paese al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (Unhrc), che con una lettera scritta cercano una risposta concreta al bisogno di pace e riconciliazione della popolazione, in particolare quella tamil. Tra i firmatari, anche mons. Rayappu Joseph, vescovo di Mannar, figura di spicco nella lotta per i diritti della popolazione.
“Non è emersa verità, né giustizia – si legge nel messaggio – dalle indagini condotte dal governo dello Sri Lanka. D’altra parte, vi sono state minacce e intimidazioni. Siamo consapevoli che scrivere questa lettera e coinvolgere l’Unhrc ci espone a dei rischi, e molti rappresentanti del clero non l’hanno voluta firmare [per questo motivo], anche se sono d’accordo con noi”. Non è la prima volta che il clero del nord e dell’est cerca un contatto diretto con l’Onu. In questa ultima lettera, sacerdoti e religiosi elencano alcune delle violazioni più gravi che colpiscono il Paese: “Sparizioni, abusi sessuali; arresti, detenzione e tortura in base al Prevention of Terrorism Act; restrizioni e attacchi alla libertà d’assemblea, espressione, associazione e movimento. Le commemorazioni collettive in onore di morti, scomparsi, o per la libertà religiosa vengono intralciate. Chi critica o interroga il governo sulle sue azioni, e quanti lavorano con la comunità internazionale per i diritti umani è accusato di sostenere i terroristi o di essere un traditore. Anche alcuni di noi sono stati interrogati dalle autorità e presi di mira”.
Infine, il clero denuncia “le continue interferenze dell’esercito nelle attività civili ed economiche nel nord e nell’est. Tutti questi attacchi e violazioni si stanno diffondendo in tutto il Paese, causando anche aggressioni contro le minoranze religiosi islamica e cristiana”. 04/03/2014. SRI LANKA Sri Lanka, la Iglesia pide una investigación internacional sobre los crímenes de guerra de Melani Manel Perera. El clero del nordeste escribe una carta oficial al Concejo para los derechos humanos de las Naciones Unidas (Unhrc). En el mensaje denuncian “desapariciones, abusos sexuales, arrestos, detenciones, torturas, restricción de la libertad religiosa” y otras violaciones que suceden en el País. Colombo (AsiaNews)- Una investigación internacional para encontrar respuestas a los crímenes sucedidos durante casi 30 años de guerra civil y para frenar las violaciones de los derechos humanos que suceden aún hoy en Sri Lanka. Es la investigación oficial presentada por 205 miembros de la Iglesia católica del norte y del este del país al Concejo para los derechos humanos de las Naciones Unidas (Unhrc), que con una carta escrita tratan de buscar una respuesta concreta a la necesidad de paz y reconciliación de la población, en particular la tamil. Entre los firmatarios, también está mons. Rayappu Joseph, obispo de Mannar, figura de primer plano en la lucha por los derechos de la población.
“No surgió la verdad, ni la justicia- se lee en el mensaje- en las investigaciones conducidas por el gobierno de Sri Lanka. Por otra parte, fueron muchas las amenazas e intimidaciones. Somos conscientes que escribir esta carta e involucrar a la Unhrc no expone a riesgos, y muchos representantes del clero no la han querido firmar (por este motivo), si bien están de acuerdo con nosotros”. No es la primera vez que el clero del norte y del este tarta de tener contacto directo con la Onu. En esta última carta, sacerdotes y religiosos hacen la lista de las violaciones más graves que golpean al País: “Desapariciones, abusos sexuales, arrestos, detenciones y torturas en base a la Prevention of Terrorism Act: restricciones y ataques a la libertad de asamblea, expresión, asociación y movimiento. Las conmemoraciones colectivas en honor de los muertos, desaparecidos o por la libertad religiosa son obstaculizadas. Quien critica o interroga al gobierno sobre su obrar y cuando trabaja con la comunidad internacional por los derechos humanos es acusado de apoyar a los terroristas y de ser un traidor. También algunos de nosotros fuimos interrogados por las autoridades y estamos en su mira”. En concreto, el clero denuncia “las continuas interferencias del ejército en las actividades civiles y económicas del norte y el este. Todos estos ataques y violaciones se están difundiendo en todo el País, causando también agresiones contra las minorías religiosas islámica y cristiana”.

04/03/2014. INDIA satanica, il nemico del genere umano! Kandhamal, i cristiani “vivono nel terrore per colpa dei fondamentalisti indù” Lo afferma Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic). Un gruppo di estremisti hanno danneggiato una sala di preghiera in costruzione e minacciato otto famiglie cristiane. La polizia ha arrestato due persone, ma liquida il fatto come “dispute familiari”. Mumbai (AsiaNews) – “La vita dei cristiani del Kandhamal è un trauma continuo, perché vivono nel terrore dei gruppi radicali indù”. Lo afferma ad AsiaNews Sajan George presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), dopo l’ennesimo attacco avvenuto nello Stato dell’Orissa contro la minoranza religiosa. Il 27 febbraio scorso diversi militanti del Sangh Parivar (ombrello che raccoglie organizzazioni e movimenti hindutva, ndr) hanno danneggiato una sala di preghiera in costruzione nel villaggio di Pradhanpada, minacciando i 15 cristiani impegnati nei lavori. Dopo l’attacco le autorità hanno dispiegato sul territorio circa 70 agenti delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza. La polizia ha arrestato due persone e ha lanciato una caccia all’uomo per gli altri aggressori. Kunwar Vishal Singh, sovrintendente di polizia del distretto di Kandhamal, spiega che c’è la volontà di risolvere la questione in maniera amichevole, poiché l’incidente è legato a “dispute familiari” legate al terreno su cui sorgerà la sala di preghiera. Il funzionario ha invece negato la matrice religiosa dietro i fatti. Tuttavia, Sajan George definisce l’attacco “vergognoso” e ricorda che “nonostante siano passati cinque anni dai pogrom dell’Orissa, la comunità cristiana continua a non avere giustizia e a sopravvivere a quotidiani atti di discriminazione e boicottaggio. Questo nuovo episodio, a pochi giorni dall’inizio della Quaresima, ha il chiaro obiettivo di intimidire e minacciare la libertà religiosa e di culto nel Kandhamal”. INDIA. Kandhamal Christians “live in fear because of Hindu fundamentalists ” Sajan George, president of the Global Council of Indian Christians (GCIC ) sounds alarm as group of extremists damage a prayer hall under construction and threaten eight Christian families. Police arrest two people, but dismiss case as “family dispute”. Mumbai (AsiaNews ) – “The life of Christians in Kandhamal is an ongoing trauma, because they live in fear of the radical Hindu groups”,  The president of the Global Council of Indian Christians (GCIC ) Sajan George tells AsiaNews, after yet another attack against the religious minority in the State of Orissa. On 27 February, several members of the Sangh Parivar (umbrella group of Hindutva organizations and movements -ed) damaged a prayer hall under construction in the village of Pradhanpada, threatening the 15 Christians engaged in the work. After the attack, authorities have deployed around 70 law enforcement officers to ensure safety. Police arrested two people and launched a manhunt for the other attackers. Kunwar Vishal Singh, Kandhamal district chief of police, explains that there is a willingness to resolve the matter amicably, as the incident is linked to a “family dispute” over the land on which the prayer hall is being built. The Police Chief has instead denied that religious hatred is behind the attack. However, Sajan George calls the attack “shameful” and says that “despite five years having passed since the pogroms in Orissa, the Christian community continues to be denied justice and is still subjected to daily acts of discrimination and intimidation. This latest episode, a few days before the beginning of Lent, clearly intends to intimidate and threaten freedom of religion and worship in Kandhamal”. 04/03/2014. INDIA. Kandhamal, los cristianos “viven en el terror por culpa de los fundamentalistas hindúes”. Lo afirma Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcici). Un grupo de extremistas han dañado una sala de oración en construcción y amenazado a 8 familias cristianas. La policía arrestó a dos personas, pero dice que el hecho son “disputas familiares”. Mumbai (AsiaNews). “La vida de los cristianos de Kandhamal es un trauma continuo, porque viven en el terror de los grupos radicales hindúes”. Lo afirma a AsiaNews sajan George presidente del Global Council of India Christians (Ccici), luego del enésimo ataque sucedido en el Estado de Orissa contra la minoría religiosa. El 27 de febrero pasado, diversos militantes del Sangh Parivar ( pantalla que recoge organizaciones y movimientos hindutva, ndr) han dañado una sala de oración en construcción en el pueblo de Pradhanpada, amenazando a 15 cristianos que estaban trabajando. Después de ataque las autoridades han desplegado en el territorio uno 70 agentes de las fuerzas del orden para garantizar la seguridad. La policía arrestó a dos personas y han empezado la búsqueda de los otros agresores. Kunwar Vishal Singh, sub-comisario del distrito de Kandhamal, explica que hay voluntad de resolver la cuestión en manera amistosa, pues el incidente está ligado a “disputas familiares” relacionadas con el terreno sobre el cual surgirá la sala de oración. El funcionario ha negado en cmabio la matriz religiosa que está detrás de los hechos.
Sin embargo, Sajan George define el ataque “vergonzoso” y recuerda que “no obstante hayan pasado 5 años de los progromos de Orissa, la comunidad cristiana continúa a no obtener justicia y a sobrevivir a continuos actos de discriminación y boicot. Este nuevo episodio, a pocos días de Cuaresma, tiene como claro objetivo el intimidar y amenazar a la libertad religiosa y el culto en Kanddhamal”.
 
 
04/03/2014. EGITTO – PALESTINA. Tribunale egiziano ordina il bando di tutte le attività di Hamas in Egitto. [no! nel modo più assolto, io non accetto, messinscèna (o méssa in scèna) s. f. [dal fr. mise en scène]. – 1. a. Il complesso delle operazioni con cui si allestisce un lavoro teatrale. questa ipocrisia! senza rinunciare alla sharia?, l’Egitto rimane ancora un terrorista da uccidere per me! ] La corte ha anche ordinato la chiusura degli uffici del movimento. Hamas ha contestato la decisione del tribunale egiziano, in quanto “danneggia l’immagine dell’Egitto e del suo ruolo verso la causa palestinese”. Negli ultimi tempi Il Cairo ha distrutto la maggior parte dei 1.200 tunnel esistenti con Gaza. Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) – Un tribunale egiziano ha bandito, oggi, “il lavoro e le attività di Hamas in Egitto” e ha ordinato la confisca dei beni dell’organizzazione al potere nella Striscia di Gaza. Il tribunale ha anche ordinato la chiusura degli uffici di Hamas in Egitto, ma non è arrivato a definire il movimento come gruppo terroristico in quanto, ha detto un magistrato, la corte non aveva la giurisdizione per tale affermazione.
Hamas ha contestato la decisione del tribunale egiziano, in quanto “danneggia – ha dichiarato Sami Abu Zuhri, un portavoce del movimento – l’immagine dell’Egitto e del suo ruolo verso la causa palestinese”. Le motivazioni della sentenza ancora non sono state rese note, ma essa si pone nel quadro dell’atteggiamento assunto dal nuovo governo militare verso il gruppo, che fa riferimento ai Fratelli musulmani, dalle autorità del Cairo dopo la deposizione del presidente Mohamed Morsi. Da allora, le autorità hanno tra l’altro distrutto la maggior parte dei 1.200 tunnel (NELLA FOTO) esistenti tra l’Egitto e Gaza, usati per contrabbandare alimenti, automobili e armi per l’enclave costiera, che si trova sotto il blocco israeliano. Hamas è accusata dall’attuale governo di aver complottato con Morsi per organizzare attacchi terroristici nel Paese. Numerosi militanti di Hamas figurano tra gli imputati del processo contro l’ex presidente. A Hamas si imputa anche il sostegno ai gruppi islamisti vicini ad al Qaeda che operano nel Sinai. Accuse che il movimento ha respinto.
 
04/03/2014 IRAQ. Patriarca caldeo: Fermare l’esodo per preservare le origini e la storia dei cristiani d’Iraq. [ ma è in questo modo che i satana 322 Kerry Bush, e i suoi complici salafiti LEGA ARABA, hanno realizzato il genocio delle comunità cristiane, che, sono i veri padroni della regione! ] Mar Sako sottolinea che il “futuro della comunità è qui, non nelle nazioni della diaspora”. Egli condanna mafia e trafficanti che “incentivano la migrazione”; senza le persone, restano solo chiese vuote e pietre morte. Rafforzare l’istruzione, creare lavoro e abitazioni, favorire gli investimenti i punti dai quali partire per rilanciare la presenza cristiana [ se, non viene abolita, la sharia, non c’è nessuna possibilità, per i cristiani di sopravvivere! ]
 
04/03/2014. RUSSIA – UCRAINA. Putin ferma le manovre lungo il confine con l’Ucraina, mentre Yanukovich gli chiede di invadere il Paese.. [] ma, di questa invasione, non c’è bisogno, perché le elezioni mostreranno il destino della Ucraina. [] La decisione del presidente russo annunciata oggi. Il deposto capo di Stato ucraino chiede l’intervento dell’esercito di Mosca perché “la vita e la sicurezza della popolazione, specialmente nella parte meridionale della Crimea, sono minacciate” e il Paese “è sull’orlo della guerra civile”. New York (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinate alle truppe che stavano prendendo parte alle manovre lungo il confine dell’Ucraina di rientrare nelle loro basi permanenti. La notizia, diffusa stamattina dall’agenzia russa RIA Novosti, che cita il portavoce del presidente, Dmitry Peskov, potrebbe abbassare la tensione internazionale, aggravata, ieri, dalle dichiarazioni dell’inviato di Mosca all’Onu, Vitaly Churkin. Churkin aveva mostrato una lettera del deposto presidente ucraino Viktor Yanukovich che chiede alla Russia un intervento militare in Ucraina per “ristabilire l’ordine”. La decisione presa da Putin oggi, se confermata dai fatti – ufficiali di confine ucraini negano che le truppe russe si stiano ritirando – giunge dopo una giornata che ha visto salire la tensione a cause della notizia, in parte smentita, di un ultimatum ad arrendersi rivolto dall’esercito russo ai comandanti delle basi ucraine in Crimea, che aveva fatto temere l’inizio di uno scontro a fuoco. A diffondere la notizia era stata l’agenzia russa Interfax, secondo la quale, l’ordine di arrendersi era stato dato alle forze ucraine dal comandante della flotta russa in Crimea, Alexander Vitko. La stessa agenzia, poco dopo, riportava la dichiarazione di un ufficiale del comando della flotta che negava l’ultimatum. In questo quadro, ad aggravare la situazione erano giunte le affermazioni di Churkin, per il quale la richiesta di un intervento militare russo in Ucraina veniva “dal rappresentante  legittimamente eletto” di Kiev, secondo il quale il Paese “è sull’orlo della guerra civile”. Yanukovich, secondo l’inviato russo, avrebbe scritto che “la vita e la sicurezza della popolazione, specialmente nella parte meridionale della Crimea, sono minacciate” e che ci sono “chiari atti di terrore e violenza”. Considerazioni non molto lontane dall’affermazione fatta dal ministro degli esteri russo Sergei Lavrov che, parlando al Consiglio Onu per i diritti umani, a Ginevra, aveva spiegato l’intervento in Crimea come un atto per difendere i cittadini russi.
Dagli Stati Uniti, il portavoce del Pentagono da una parte affermava che “non ci sono cambiamenti nel nostro atteggiamento militare in Europa o nel Mediterraneo, e dall’altra annunciava la sospensione degli accordi militari tra Usa e Russia, che comprendono esercitazioni, incontri bilaterali, visite nei porti e conferenze.
 
03/03/2014 [ è un crimine contro, i diritti umani abolire, da un giorno all’altro la lingua russa! non solo, Kerry è andato a buttare benzina sul fuoco. e la NaTO ha un atteggiamento aggressivo.. il Bullismo è il linguaggio di USA e UE, hanno prodotto il risultato del Golpe… ed è questo atto criminale, che, potrebbe produrre la secessione, cioè, la divisione della Ucraina, ] UCRAINA-RUSSIA. Soldati russi contro “le minacce ultranazionaliste”. La piccola speranza di un gruppo di dialogo, Bandiere russe anche sul parlamento regionale di Donetsk. Mezzi blindati sulla riva russa del canale di Crimea. La somiglianza con la guerra in Georgia nel 2008. Le accuse di Stati Uniti, Gran Bretagna e Svezia. Germania e alcuni Paesi della Ue cercano il dialogo con Putin. Anche l’Onu alla ricerca di vie per ridurre la tensione. Kiev (AsiaNews/Agenzie) – Soldati russi o filo-russi hanno ormai il controllo militare della Crimea e secondo alcune fonti hanno occupato anche il parlamento regionale di Donetsk (est dell’Ucraina), base del decaduto presidente Viktor Yanukovych. Anche a Donestk, come a Sebastopoli e Simferopol sono issate bandiere russe. Sergei Lavrov, ministro russo degli esteri, a Ginevra per incontrare il segretario Onu Ban Ki-moon, ha dichiarato che le truppe russe sono necessarie in Ucraina “finchè non si normalizza la situazione politica”. Egli accusa i vincitori del nuovo corso filo-europeo di Kiev di voler usare il loro potere “per attaccare i diritti umani e i diritti fondamentali delle minoranze”, in particolare della popolazione russofona. Su due milioni di abitanti in Crimea, i russi sono il 59% e il 17% di tutta l’Ucraina. “La violenza degli ultra-nazionalisti – ha aggiunto Lavrov – minaccia le vite e gli interessi regionali dei russi e della popolazione che parla russo”. Fino ad ora, però, non sono registrate particolari violenze verso i gruppi filo-russi in Ucraina, concentrati anche nell’est del Paese, oltre  che nella penisola di Crimea, al di là di qualche tafferuglio nei giorni scorsi fra filorussi e tatari, la popolazione musulmana della Crimea (il 12% degli abitanti della penisola) che, perseguitata ai tempi di Stalin, desidera liberarsi dall’influenza di Mosca. Forse la minaccia più evidente è solo la proposta del parlamento di Kiev di cancellare l’uso della lingua russa come lingua nazionale. Proposta che per ora è stata bloccata dal presidente ad interim Oleksandr Turchynov. La mossa è però significativa di un sottrarsi da parte dell’Ucraina al rapporto con la Russia, a cui è legata da trattati economici e militari, quali il passaggio del gasdotto che porta gas all’Europa e le basi navali della marina russa in Crimea. Secondo diversi analisti, per salvaguardare i suoi interessi – oltre che quelli della popolazione russofila – Mosca è pronta a una guerra simile a quella lanciata contro la Georgia nell’agosto 2008, che porterebbe a una divisione del Paese. Il governo di Kiev considera l’occupazione militare russa della penisola di Crimea una vera e propria “dichiarazione di guerra” e ha mobilitato tutte le sue truppe, chiedendo alla popolazione di partecipare ad attività di esercitazioni. Finora però non si registrano scontri fra militari russi (o filo-russi) e le truppe ucraine. Le guarnigioni di queste ultime nella Crimea sono state circondate da soldati russi senza alcuna violenza o scambio di fuoco. Anche Vladimir Putin, che ha ottenuto dal parlamento l’avallo per l’invio di soldati in Ucraina, non ha ancora fatto uso esplicito di questo potere, anche se si registra un ammassarsi di mezzi blindati sulla costa russa del Canale di Crimea. Mentre gli Usa, la Gran Bretagna e la Svezia minacciano ritorsioni contro Mosca, alcuni Paesi dell’Unione europea – Germania in testa – sono in contatto con Putin per varare un gruppo di dialogo per la soluzione della crisi. Intervistato dalla Agence France Press, un diplomatico europeo ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di parlare con Putin, che ha le sue buone ragioni per fare queste brutte cose. La situazione è estremamente pericolosa. Abbiamo bisogno di una via d’uscita a questa sindrome da Guerra fredda”. Al presente, il ministro britannico degli esteri, William Hague, si trova a Kiev. Domani sarà raggiunto dal segretario di Stato Usa John Kerry. Anche il vice segretario dell’Onu, Jan Eliasson sta arrivano in Ucraina per trovare soluzioni al fine di “ridurre la tensione della situazione”.
 
A Mosca circa 20.000 persone si sono radunate in una manifestazione contro Maidan e a sostegno del popolo dell’Ucraina. Lo ha riferito l’ufficio stampa del ministero degli Interni. 2 marzo, 18:36. A Mosca 20.000 persone manifestano contro Maidan. È stato riferito che la gente continua ad affluire in piazza Pushkin, punto di ritrovo della manifestazione. I dimostranti mostrano cartelli e striscioni con scritto “Crimea, siamo con te”, “Non lasciamo da soli in guerra i nostri”, “Vittoriosi nel 1945, vinceremo nel 2014,” ed altri. Al corteo aderiscono varie organizzazioni pubbliche e partiti politici.
30 novembre 2013, 16:58. Mosca ha fiducia nel popolo ucraino. Mosca spera che il popolo ucraino possa capire e risolvere tutto in modo pacifico ed autonomamente, ha dichiarato oggi il vice ministro degli Esteri russo Vasily Nebenzia. “Secondo i sondaggi, gli oppositori ed i sostenitori dell’integrazione dell’Ucraina nella UE si equivalgono, tralasciare questo dato è impossibile. Mosca spera che il popolo ucraino possa capire e risolvere tutto in modo pacifico ed autonomamente, ha dichiarato oggi il vice ministro degli Esteri russo Vasily Nebenzia. “Secondo i sondaggi, gli oppositori ed i sostenitori dell’integrazione dell’Ucraina nella UE si equivalgono, tralasciare questo dato è impossibile. E’ fondamentale che la leadership ed il popolo ucraino capiscano quali prospettive promette l’una o l’altra scelta”, ha sottolineato Nebenzia. Il diplomatico ritiene che la mancata firma dell’accordo di associazione tra l’Ucraina e l’Unione Europea a Vilnius significhi che Kiev ha semplicemente preferito prendersi una pausa di riflessione per valutare e pesare tutto con attenzione. 4 marzo 2014, Putin: in Ucraina un golpe e una presa violenta del potere. Il presidente russo Vladimir Putin ha definito gli avvenimenti in Ucraina come un colpo di stato incostituzionale e una presa violenta del potere. “La valutazione di quanto accaduto a Kiev e in generale in Ucraina è una sola: si tratta di un colpo di stato incostituzionale e di una presa armata del potere,” – ha detto ai giornalisti. Lavrov: le nuove autorità ucraine attaccano i diritti umani. 1 marzo, 
Russia: numerose e gravi violazioni dei diritti umani in Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha invitato l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) a condannare fermamente la crescita del sentimento nazionalista e neofascista nell’Ucraina occidentale, così come i tentativi dei nazionalisti di vietare la lingua russa, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo dopo l’incontro tra Lavrov e il segretario generale dell’organizzazione Lamberto Zannier. Il ministero degli Esteri russo rileva che durante l’incontro la parte russa ha sottolineato la necessità di tornare alla legalità e l’importanza di una valutazione oggettiva e imparziale degli eventi che si stanno verificando da parte della comunità internazionale.
1 marzo, 20:45. Putin può attendere prima di impiegare le forze armate in Ucraina.
L’impiego delle forze armate russe all’estero viene deciso dal presidente ed al momento non c’è nessuna decisione a riguardo, ha dichiarato il portavoce del capo di Stato russo Dmitry Peskov.. Inoltre Grigory Karasin, il vice ministro degli Esteri e portavoce del presidente russo nel Consiglio della Federazione, ha comunicato ai media che l’autorizzazione all’uso delle forze armate da parte del Senato russo in Ucraina non implica che la corrispondente decisione venga realizzata in tempi brevi dal presidente.
“L’autorizzazione è concessa al possibile impiego delle forze armate della Federazione Russa”, – ha detto Karasin. – E’ una decisione sofferta, la situazione in Ucraina accresce le tensioni nella comunità russa e continua a peggiorare,” – ha aggiunto.
 
04 marzo, 21:53 , [ io vi chiedo di riconoscere la Palestina, Arabia Saudita, Madiana, Sinai Egitto, come, la patria di tutti gli ebrei, insieme a voi ( cioè, distruggere Israele, per fare il regno di Palestina, con me: Unius REI ), ma, questo non è più valido, se, voi non rinunciate alla sharia, in tutto il mondo, per fare lo Stato laico, della libertà di religione, in tutta la LEGA ARABA! ma, poiché, voi credete, di avere il diritto, di fare il genocidio, di tutti i popoli del mondo.. poi, il male, che, voi volete fare: agli altri? è proprio il male, che, ricadrà, contro, di voi! voi siete gli assassini seriali, con cui, non è possibile sopravvivere  ] “E’ solo un modo per far fallire gli sforzi di Kerry”. Cosi Hanan Ashrawi dell’ufficio dell’Olp, ha commentato il discorso di Benyamin Netanyahu, all’ Aipac a Washington. Il premier israeliano, ha detto, “vuole imporre la narrativa sionista ai palestinesi, ben sapendo che, non l’accetteranno mai. Abbiamo gia’ riconosciuto Israele piu’ di 20 anni fa, come stato democratico e pluralista, non come stato religioso ( e perché, propprio voi siete, uno Stato religioso, massimalista nazista? quello che è concesso a voi poi non è concesso agli atri! e gli altri sono gli schiavi dhimmi e voi soltanto siete gli eletti! interessante!). A nessuno al mondo: e’ stato chiesto di riconoscerlo, come ‘stato ebraico’… [ io lo chiedo a tutto il mondo! ]
 
04 marzo, YORK, [ la gente ha perso la razionalità! il sistema massonico della più alta ingegneria sociale della storia (il satanismo della schiavitù globale), sta avendo successo! in questo articolo? non c’è una logica razionale.. come a dire, poiché, è morta una persona, in un incidente stradale, poi, tutte le autovetture devono essere distrutte! piuttosto, i leder massoni Bildenberg hanno paura, che, il popolo abbia le armi, perché, loro sanno di meritare la pena di morte! .. ma, le armi sono un diritto costituzionle sacro, che, non può essere toccato.. se, il popolo siriano fosse stato preparato militarmente, poi, non si sarebbe fatto sgozzare, dagli jihadisti, mandati da Erdogan salafita saudita, o dal tiranno! è il popolo, che, ha la sovranità monetaria, ed ogni altra sovranità!  ] Una foto su Facebook scatena una bufera sul web Usa: ritrae una bimba di sei mesi che imbraccia un fucile mitragliatore, un’immagine innocua secondo i familiari, totalmente irresponsabile secondo altri. Soprattutto considerando che la piccola, di nome Genevieve, era con il padre – che ha poi diffuso l’immagine – in un’armeria di Woodbridge, Connecticut, a poca distanza da Newtown, dove nel 2012 il ventenne Adam Lanza uccise 26 persone, tra cui 20 bambini, in una scuola elementare.

[ lettera aperta, a tutti gli omosessuali del mondo] ovviamente, voi siete dei ragazzi e delle ragazze, andati a male (quindi, questa storia del GENDER, è una bugia del demonio, per scaricare la vostra cattiveria sulla società! certo, voi non vorrete, litigare con me.. perché, nessuno potrebbe sopravvivere, ad un litigio, contro di me! ma, questa è la vostra fortuna: “iniziando da me? io non conosco persone normali! in questo, io non sono un ipocrita! ” certo, la Bibbia non condanna, i peccatori.. e certamente, condanna il peccato, ogni peccato. quindi, l’omosessualità ha dei demoni specifici, come, ogni altra tendenza peccaminosa.. ora, nessuno che, non sia libero, dai suoi demoni, o tendenze peccaminose, potrà mai entrare in paradiso, da questo punto di vista, .. un omosessuale, non ha troppi, impedimenti, ad entrare in paradiso, più di chiunque, altro peccatore!

[ lettera aperta, a tutti gli omosessuali del mondo] [ questa mattina, io ho spiegato il concetto, imperialismo GENDER, ad una classe, commentando, l’articolo dell’Osservatore Romano. ] un solo alunno, mi ha contestando, dicendo come, la Chiesa ha fatto del male, ed ha anche ucciso, tanti omosessuali nel passato! .. ma, ovviamene io non ho parlato, in maniera discriminatoria, degli omosessuali, dal punto di vista sociale, e quindi io non mi aspettavo quella reazione! .. tuttavia, io ho capito, che, c’è bisogno di guarigione interiore, nelle comunità di omosessuali, per le violenze subite… quindi, io Unius REI, a nome di tutto il genere umano, io vi chiedo in ginocchio, di essere perdonato, per tutte le violenze, e per tutte le offese, che, voi avete subito, da parte, di tutto il genere umano!

[ lettera aperta a Kerry 322 ] tuttavia, la posizione, che, noi abbiamo verso Dio: è opposta. 1. io sono un suo ministro, 2. tu sei un anima dannata, un suo nemico, qualcuno, che, ha venduto, se stesso alla perdizione.. ora, io posso ribaltare tutto questo, proprio perché, io sono Unius REI, io posso riplasmare il sistema mondiale, del NWO, posso impostare un nuovo Fmi, di proprietà dei popoli, quindi, io posso dare legittimità vera, a tutte le istituzioni, quindi, io posso riscattare le vostre anime, da satana, e posso ridare a voi la innocenza dei bambini, perché, io sono Unius REI, questa operazione: sarebbe una rigenerazione: morale spirituale, universale, mondiale! .. ma, per realizzare questo miracolo, dell’amore di Dio JHWH? io ho bisogno, 1. del Tempio ebraico, e, 2. della riunione di tutte le 12 Tribù di Israele!

[ lettera aperta a Kerry 322 ] questa mattina, Dio mi ha chiamato, ad alzarmi, attraverso, il suono della mia sveglia.. ma, io per pigrizia, sono rimasto a letto, quindi, io ho offeso, disubbidito, contro, l’amore infinito, dello Spirito Santo di Dio, … non solo, inoltre, come i tuoi satanisti CIA sanno.. io non sono riuscito a pubblicare, degli articoli, come, di solito avviene, tutte le mattine, alla stessa ora.. Quindi, avendo disubbidito all’amore infinito, io ho commesso, un peccato infinito.. anche, tu uccidendo, per fame, e per guerre, almeno 100milioni di persone innocenti, anche tu, contro, Dio, come me, tu hai fatto un peccato infinito! .. infatti, nessuno può fare un peccato maggiore, di un peccato infinito, neanche se, uccidesse tutto il genere umano, sarebbe comunque un peccato infinito! Quindi, il livello dei nostri peccati, mio e tuo, nei confronti di Dio, è sempe, un livello identico.. ecco perché: è scritto: “Dio ha sottomesso tutti al peccato, per usare a tutti misericordia! “

Kerry 322 PINOCCHIO bugiardo (le bugie hanno le gambe corte! ): dice: Russia cerca pretesto invasione. “Mosca rischia isolamento politico, economico e diplomatico
04 marzo, 18:12. , “La Russia cerca solo un pretesto per poter invadere l’Ucraina”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry a Kiev. “Con l’invasione della Crimea, la Russia rischia l’isolamento diplomatico, economico e politico – ha aggiunto Kerry -. Gli Stati Uniti confermano il loro impegno per l’integrità territoriale dell’Ucraina. Condanniamo l’atto di aggressione da parte della Russia. Una grande trasformazione, sta avvenendo in Ucraina (in base a quali dati tu dici questo? non mi risulta, che, il popolo ucraino abbia avuto la possibilità di potersi esprimere nelle urne lettorali!  ) e gli Stati Uniti, sono col popolo ucraino”… [no! i satanisti USA, farisei-salafiti, sono soltanto, con i loro crimini! ]

Messico dei massoni: identificati 142 su 1.236 corpi. E’ solo 11% dei cadaveri trovati in 6 anni in fosse clandestine [è la atroce tratta: degli schiavi: e di espinto di organi: che: gestiscono i satanisti americani della CIA! ]

lettera aperta, a tutti gli omosessuali

03/04/2014. SRI LANKA. Church calls for an international investigation into war crimes in Sri Lanka. by Melani Manel Perera. Members of the clergy in northern and eastern Sri Lanka send an official letter to the United Nations Council for Human Rights (UNHRC) in which they slam “disappearances, sexual abuse, arrests, detention, torture, restrictions on religious freedom” and other violations that take place in the country.
Colombo (AsiaNews) – Some 205 members of the Catholic Church in northern and eastern Sri Lanka are calling for an international investigation into the crimes that took place during almost 30 years of civil war and for a stop to the human rights violations that are still happening today in Sri Lanka. They made their request to the United Nations Council for Human Rights (UNHRC) in a letter in which they call for concrete answers to the demand among Sri Lankans for peace and reconciliation, especially among Tamils.
Mgr Rayappu Joseph, bishop of Mannar and a prominent figure in the fight for human rights, is among the signatories. “Neither truth, nor justice have come from the investigations conducted by the Sri Lankan government,” the letter says.
“On the other hand, there have been threats and [acts of] intimidation. We are conscious that writing this letter and involving the UNHRC exposes us to risks, and many members of the clergy did not sign [for this reason], even if they agree with us.”
This is not the first time that members of the clergy have had direct contact with the UN in the north and east.This is not the first time that priests and religious have listed some of the most serious violations in the country.
As they write in their latest letter, these violations include “disappearances, sexual abuse, arrests, detention and torture under the Prevention of Terrorism Act, restrictions and attacks on freedom of assembly, expression, association and movement.”
“Collective commemorations in honour of the dead, the disappeared, or for religious freedom have been hindered,” the letter noted. “Anyone who criticises or questions the government on its actions, and those who work with the international community on behalf of human rights are accused of supporting terrorists or of being traitors. Even some of us have been targeted and questioned by authorities.”
Finally, those who signed the letter condemn “the military’s constant interference in civil and economic activities in the north and the east. Attacks and violations are spreading across the country, including attacks against the country’s Muslim and Christian religious minorities.” SRI LANKA. Sri Lanka, la Chiesa chiede un’indagine internazionale sui crimini di guerra. di Melani Manel Perera. Il clero del nordest scrive una lettera ufficiale al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (Unhrc). Nel messaggio denunciano “sparizioni, abusi sessuali, arresti, detenzione, torture, restrizioni alla libertà religiosa” e altre violazioni che avvengono nel Paese. Colombo (AsiaNews) – Un’indagine internazionale per trovare risposte ai crimini avvenuti durante quasi 30 anni di guerra civile e per fermare le violazioni ai diritti umani che avvengono ancora oggi in Sri Lanka. È la richiesta ufficiale presentata da 205 membri della Chiesa cattolica del nord e dell’est del Paese al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (Unhrc), che con una lettera scritta cercano una risposta concreta al bisogno di pace e riconciliazione della popolazione, in particolare quella tamil. Tra i firmatari, anche mons. Rayappu Joseph, vescovo di Mannar, figura di spicco nella lotta per i diritti della popolazione.
“Non è emersa verità, né giustizia – si legge nel messaggio – dalle indagini condotte dal governo dello Sri Lanka. D’altra parte, vi sono state minacce e intimidazioni. Siamo consapevoli che scrivere questa lettera e coinvolgere l’Unhrc ci espone a dei rischi, e molti rappresentanti del clero non l’hanno voluta firmare [per questo motivo], anche se sono d’accordo con noi”. Non è la prima volta che il clero del nord e dell’est cerca un contatto diretto con l’Onu. In questa ultima lettera, sacerdoti e religiosi elencano alcune delle violazioni più gravi che colpiscono il Paese: “Sparizioni, abusi sessuali; arresti, detenzione e tortura in base al Prevention of Terrorism Act; restrizioni e attacchi alla libertà d’assemblea, espressione, associazione e movimento. Le commemorazioni collettive in onore di morti, scomparsi, o per la libertà religiosa vengono intralciate. Chi critica o interroga il governo sulle sue azioni, e quanti lavorano con la comunità internazionale per i diritti umani è accusato di sostenere i terroristi o di essere un traditore. Anche alcuni di noi sono stati interrogati dalle autorità e presi di mira”.
Infine, il clero denuncia “le continue interferenze dell’esercito nelle attività civili ed economiche nel nord e nell’est. Tutti questi attacchi e violazioni si stanno diffondendo in tutto il Paese, causando anche aggressioni contro le minoranze religiosi islamica e cristiana”. 04/03/2014. SRI LANKA Sri Lanka, la Iglesia pide una investigación internacional sobre los crímenes de guerra de Melani Manel Perera. El clero del nordeste escribe una carta oficial al Concejo para los derechos humanos de las Naciones Unidas (Unhrc). En el mensaje denuncian “desapariciones, abusos sexuales, arrestos, detenciones, torturas, restricción de la libertad religiosa” y otras violaciones que suceden en el País. Colombo (AsiaNews)- Una investigación internacional para encontrar respuestas a los crímenes sucedidos durante casi 30 años de guerra civil y para frenar las violaciones de los derechos humanos que suceden aún hoy en Sri Lanka. Es la investigación oficial presentada por 205 miembros de la Iglesia católica del norte y del este del país al Concejo para los derechos humanos de las Naciones Unidas (Unhrc), que con una carta escrita tratan de buscar una respuesta concreta a la necesidad de paz y reconciliación de la población, en particular la tamil. Entre los firmatarios, también está mons. Rayappu Joseph, obispo de Mannar, figura de primer plano en la lucha por los derechos de la población.
“No surgió la verdad, ni la justicia- se lee en el mensaje- en las investigaciones conducidas por el gobierno de Sri Lanka. Por otra parte, fueron muchas las amenazas e intimidaciones. Somos conscientes que escribir esta carta e involucrar a la Unhrc no expone a riesgos, y muchos representantes del clero no la han querido firmar (por este motivo), si bien están de acuerdo con nosotros”. No es la primera vez que el clero del norte y del este tarta de tener contacto directo con la Onu. En esta última carta, sacerdotes y religiosos hacen la lista de las violaciones más graves que golpean al País: “Desapariciones, abusos sexuales, arrestos, detenciones y torturas en base a la Prevention of Terrorism Act: restricciones y ataques a la libertad de asamblea, expresión, asociación y movimiento. Las conmemoraciones colectivas en honor de los muertos, desaparecidos o por la libertad religiosa son obstaculizadas. Quien critica o interroga al gobierno sobre su obrar y cuando trabaja con la comunidad internacional por los derechos humanos es acusado de apoyar a los terroristas y de ser un traidor. También algunos de nosotros fuimos interrogados por las autoridades y estamos en su mira”. En concreto, el clero denuncia “las continuas interferencias del ejército en las actividades civiles y económicas del norte y el este. Todos estos ataques y violaciones se están difundiendo en todo el País, causando también agresiones contra las minorías religiosas islámica y cristiana”.
 
04/03/2014. INDIA satanica, il nemico del genere umano! Kandhamal, i cristiani “vivono nel terrore per colpa dei fondamentalisti indù” Lo afferma Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic). Un gruppo di estremisti hanno danneggiato una sala di preghiera in costruzione e minacciato otto famiglie cristiane. La polizia ha arrestato due persone, ma liquida il fatto come “dispute familiari”. Mumbai (AsiaNews) – “La vita dei cristiani del Kandhamal è un trauma continuo, perché vivono nel terrore dei gruppi radicali indù”. Lo afferma ad AsiaNews Sajan George presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), dopo l’ennesimo attacco avvenuto nello Stato dell’Orissa contro la minoranza religiosa. Il 27 febbraio scorso diversi militanti del Sangh Parivar (ombrello che raccoglie organizzazioni e movimenti hindutva, ndr) hanno danneggiato una sala di preghiera in costruzione nel villaggio di Pradhanpada, minacciando i 15 cristiani impegnati nei lavori. Dopo l’attacco le autorità hanno dispiegato sul territorio circa 70 agenti delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza. La polizia ha arrestato due persone e ha lanciato una caccia all’uomo per gli altri aggressori. Kunwar Vishal Singh, sovrintendente di polizia del distretto di Kandhamal, spiega che c’è la volontà di risolvere la questione in maniera amichevole, poiché l’incidente è legato a “dispute familiari” legate al terreno su cui sorgerà la sala di preghiera. Il funzionario ha invece negato la matrice religiosa dietro i fatti. Tuttavia, Sajan George definisce l’attacco “vergognoso” e ricorda che “nonostante siano passati cinque anni dai pogrom dell’Orissa, la comunità cristiana continua a non avere giustizia e a sopravvivere a quotidiani atti di discriminazione e boicottaggio. Questo nuovo episodio, a pochi giorni dall’inizio della Quaresima, ha il chiaro obiettivo di intimidire e minacciare la libertà religiosa e di culto nel Kandhamal”. INDIA. Kandhamal Christians “live in fear because of Hindu fundamentalists ” Sajan George, president of the Global Council of Indian Christians (GCIC ) sounds alarm as group of extremists damage a prayer hall under construction and threaten eight Christian families. Police arrest two people, but dismiss case as “family dispute”. Mumbai (AsiaNews ) – “The life of Christians in Kandhamal is an ongoing trauma, because they live in fear of the radical Hindu groups”,  The president of the Global Council of Indian Christians (GCIC ) Sajan George tells AsiaNews, after yet another attack against the religious minority in the State of Orissa. On 27 February, several members of the Sangh Parivar (umbrella group of Hindutva organizations and movements -ed) damaged a prayer hall under construction in the village of Pradhanpada, threatening the 15 Christians engaged in the work. After the attack, authorities have deployed around 70 law enforcement officers to ensure safety. Police arrested two people and launched a manhunt for the other attackers. Kunwar Vishal Singh, Kandhamal district chief of police, explains that there is a willingness to resolve the matter amicably, as the incident is linked to a “family dispute” over the land on which the prayer hall is being built. The Police Chief has instead denied that religious hatred is behind the attack. However, Sajan George calls the attack “shameful” and says that “despite five years having passed since the pogroms in Orissa, the Christian community continues to be denied justice and is still subjected to daily acts of discrimination and intimidation. This latest episode, a few days before the beginning of Lent, clearly intends to intimidate and threaten freedom of religion and worship in Kandhamal”. 04/03/2014. INDIA. Kandhamal, los cristianos “viven en el terror por culpa de los fundamentalistas hindúes”. Lo afirma Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcici). Un grupo de extremistas han dañado una sala de oración en construcción y amenazado a 8 familias cristianas. La policía arrestó a dos personas, pero dice que el hecho son “disputas familiares”. Mumbai (AsiaNews). “La vida de los cristianos de Kandhamal es un trauma continuo, porque viven en el terror de los grupos radicales hindúes”. Lo afirma a AsiaNews sajan George presidente del Global Council of India Christians (Ccici), luego del enésimo ataque sucedido en el Estado de Orissa contra la minoría religiosa. El 27 de febrero pasado, diversos militantes del Sangh Parivar ( pantalla que recoge organizaciones y movimientos hindutva, ndr) han dañado una sala de oración en construcción en el pueblo de Pradhanpada, amenazando a 15 cristianos que estaban trabajando. Después de ataque las autoridades han desplegado en el territorio uno 70 agentes de las fuerzas del orden para garantizar la seguridad. La policía arrestó a dos personas y han empezado la búsqueda de los otros agresores. Kunwar Vishal Singh, sub-comisario del distrito de Kandhamal, explica que hay voluntad de resolver la cuestión en manera amistosa, pues el incidente está ligado a “disputas familiares” relacionadas con el terreno sobre el cual surgirá la sala de oración. El funcionario ha negado en cmabio la matriz religiosa que está detrás de los hechos.
Sin embargo, Sajan George define el ataque “vergonzoso” y recuerda que “no obstante hayan pasado 5 años de los progromos de Orissa, la comunidad cristiana continúa a no obtener justicia y a sobrevivir a continuos actos de discriminación y boicot. Este nuevo episodio, a pocos días de Cuaresma, tiene como claro objetivo el intimidar y amenazar a la libertad religiosa y el culto en Kanddhamal”.
 
 
04/03/2014. EGITTO – PALESTINA. Tribunale egiziano ordina il bando di tutte le attività di Hamas in Egitto. [no! nel modo più assolto, io non accetto, messinscèna (o méssa in scèna) s. f. [dal fr. mise en scène]. – 1. a. Il complesso delle operazioni con cui si allestisce un lavoro teatrale. questa ipocrisia! senza rinunciare alla sharia?, l’Egitto rimane ancora un terrorista da uccidere per me! ] La corte ha anche ordinato la chiusura degli uffici del movimento. Hamas ha contestato la decisione del tribunale egiziano, in quanto “danneggia l’immagine dell’Egitto e del suo ruolo verso la causa palestinese”. Negli ultimi tempi Il Cairo ha distrutto la maggior parte dei 1.200 tunnel esistenti con Gaza. Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) – Un tribunale egiziano ha bandito, oggi, “il lavoro e le attività di Hamas in Egitto” e ha ordinato la confisca dei beni dell’organizzazione al potere nella Striscia di Gaza. Il tribunale ha anche ordinato la chiusura degli uffici di Hamas in Egitto, ma non è arrivato a definire il movimento come gruppo terroristico in quanto, ha detto un magistrato, la corte non aveva la giurisdizione per tale affermazione.
Hamas ha contestato la decisione del tribunale egiziano, in quanto “danneggia – ha dichiarato Sami Abu Zuhri, un portavoce del movimento – l’immagine dell’Egitto e del suo ruolo verso la causa palestinese”. Le motivazioni della sentenza ancora non sono state rese note, ma essa si pone nel quadro dell’atteggiamento assunto dal nuovo governo militare verso il gruppo, che fa riferimento ai Fratelli musulmani, dalle autorità del Cairo dopo la deposizione del presidente Mohamed Morsi. Da allora, le autorità hanno tra l’altro distrutto la maggior parte dei 1.200 tunnel (NELLA FOTO) esistenti tra l’Egitto e Gaza, usati per contrabbandare alimenti, automobili e armi per l’enclave costiera, che si trova sotto il blocco israeliano. Hamas è accusata dall’attuale governo di aver complottato con Morsi per organizzare attacchi terroristici nel Paese. Numerosi militanti di Hamas figurano tra gli imputati del processo contro l’ex presidente. A Hamas si imputa anche il sostegno ai gruppi islamisti vicini ad al Qaeda che operano nel Sinai. Accuse che il movimento ha respinto.
 
04/03/2014 IRAQ. Patriarca caldeo: Fermare l’esodo per preservare le origini e la storia dei cristiani d’Iraq. [ ma è in questo modo che i satana 322 Kerry Bush, e i suoi complici salafiti LEGA ARABA, hanno realizzato il genocio delle comunità cristiane, che, sono i veri padroni della regione! ] Mar Sako sottolinea che il “futuro della comunità è qui, non nelle nazioni della diaspora”. Egli condanna mafia e trafficanti che “incentivano la migrazione”; senza le persone, restano solo chiese vuote e pietre morte. Rafforzare l’istruzione, creare lavoro e abitazioni, favorire gli investimenti i punti dai quali partire per rilanciare la presenza cristiana [ se, non viene abolita, la sharia, non c’è nessuna possibilità, per i cristiani di sopravvivere! ]
 
 
04/03/2014. RUSSIA – UCRAINA. Putin ferma le manovre lungo il confine con l’Ucraina, mentre Yanukovich gli chiede di invadere il Paese.. [] ma, di questa invasione, non c’è bisogno, perché le elezioni mostreranno il destino della Ucraina. [] La decisione del presidente russo annunciata oggi. Il deposto capo di Stato ucraino chiede l’intervento dell’esercito di Mosca perché “la vita e la sicurezza della popolazione, specialmente nella parte meridionale della Crimea, sono minacciate” e il Paese “è sull’orlo della guerra civile”. New York (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinate alle truppe che stavano prendendo parte alle manovre lungo il confine dell’Ucraina di rientrare nelle loro basi permanenti. La notizia, diffusa stamattina dall’agenzia russa RIA Novosti, che cita il portavoce del presidente, Dmitry Peskov, potrebbe abbassare la tensione internazionale, aggravata, ieri, dalle dichiarazioni dell’inviato di Mosca all’Onu, Vitaly Churkin. Churkin aveva mostrato una lettera del deposto presidente ucraino Viktor Yanukovich che chiede alla Russia un intervento militare in Ucraina per “ristabilire l’ordine”. La decisione presa da Putin oggi, se confermata dai fatti – ufficiali di confine ucraini negano che le truppe russe si stiano ritirando – giunge dopo una giornata che ha visto salire la tensione a cause della notizia, in parte smentita, di un ultimatum ad arrendersi rivolto dall’esercito russo ai comandanti delle basi ucraine in Crimea, che aveva fatto temere l’inizio di uno scontro a fuoco. A diffondere la notizia era stata l’agenzia russa Interfax, secondo la quale, l’ordine di arrendersi era stato dato alle forze ucraine dal comandante della flotta russa in Crimea, Alexander Vitko. La stessa agenzia, poco dopo, riportava la dichiarazione di un ufficiale del comando della flotta che negava l’ultimatum. In questo quadro, ad aggravare la situazione erano giunte le affermazioni di Churkin, per il quale la richiesta di un intervento militare russo in Ucraina veniva “dal rappresentante  legittimamente eletto” di Kiev, secondo il quale il Paese “è sull’orlo della guerra civile”. Yanukovich, secondo l’inviato russo, avrebbe scritto che “la vita e la sicurezza della popolazione, specialmente nella parte meridionale della Crimea, sono minacciate” e che ci sono “chiari atti di terrore e violenza”. Considerazioni non molto lontane dall’affermazione fatta dal ministro degli esteri russo Sergei Lavrov che, parlando al Consiglio Onu per i diritti umani, a Ginevra, aveva spiegato l’intervento in Crimea come un atto per difendere i cittadini russi.
Dagli Stati Uniti, il portavoce del Pentagono da una parte affermava che “non ci sono cambiamenti nel nostro atteggiamento militare in Europa o nel Mediterraneo, e dall’altra annunciava la sospensione degli accordi militari tra Usa e Russia, che comprendono esercitazioni, incontri bilaterali, visite nei porti e conferenze.
 
 
03/03/2014 [ è un crimine contro, i diritti umani abolire, da un giorno all’altro la lingua russa! non solo, Kerry è andato a buttare benzina sul fuoco. e la NaTO ha un atteggiamento aggressivo.. il Bullismo è il linguaggio di USA e UE, hanno prodotto il risultato del Golpe… ed è questo atto criminale, che, potrebbe produrre la secessione, cioè, la divisione della Ucraina, ] UCRAINA-RUSSIA. Soldati russi contro “le minacce ultranazionaliste”. La piccola speranza di un gruppo di dialogo, Bandiere russe anche sul parlamento regionale di Donetsk. Mezzi blindati sulla riva russa del canale di Crimea. La somiglianza con la guerra in Georgia nel 2008. Le accuse di Stati Uniti, Gran Bretagna e Svezia. Germania e alcuni Paesi della Ue cercano il dialogo con Putin. Anche l’Onu alla ricerca di vie per ridurre la tensione. Kiev (AsiaNews/Agenzie) – Soldati russi o filo-russi hanno ormai il controllo militare della Crimea e secondo alcune fonti hanno occupato anche il parlamento regionale di Donetsk (est dell’Ucraina), base del decaduto presidente Viktor Yanukovych. Anche a Donestk, come a Sebastopoli e Simferopol sono issate bandiere russe. Sergei Lavrov, ministro russo degli esteri, a Ginevra per incontrare il segretario Onu Ban Ki-moon, ha dichiarato che le truppe russe sono necessarie in Ucraina “finchè non si normalizza la situazione politica”. Egli accusa i vincitori del nuovo corso filo-europeo di Kiev di voler usare il loro potere “per attaccare i diritti umani e i diritti fondamentali delle minoranze”, in particolare della popolazione russofona. Su due milioni di abitanti in Crimea, i russi sono il 59% e il 17% di tutta l’Ucraina. “La violenza degli ultra-nazionalisti – ha aggiunto Lavrov – minaccia le vite e gli interessi regionali dei russi e della popolazione che parla russo”. Fino ad ora, però, non sono registrate particolari violenze verso i gruppi filo-russi in Ucraina, concentrati anche nell’est del Paese, oltre  che nella penisola di Crimea, al di là di qualche tafferuglio nei giorni scorsi fra filorussi e tatari, la popolazione musulmana della Crimea (il 12% degli abitanti della penisola) che, perseguitata ai tempi di Stalin, desidera liberarsi dall’influenza di Mosca. Forse la minaccia più evidente è solo la proposta del parlamento di Kiev di cancellare l’uso della lingua russa come lingua nazionale. Proposta che per ora è stata bloccata dal presidente ad interim Oleksandr Turchynov. La mossa è però significativa di un sottrarsi da parte dell’Ucraina al rapporto con la Russia, a cui è legata da trattati economici e militari, quali il passaggio del gasdotto che porta gas all’Europa e le basi navali della marina russa in Crimea. Secondo diversi analisti, per salvaguardare i suoi interessi – oltre che quelli della popolazione russofila – Mosca è pronta a una guerra simile a quella lanciata contro la Georgia nell’agosto 2008, che porterebbe a una divisione del Paese. Il governo di Kiev considera l’occupazione militare russa della penisola di Crimea una vera e propria “dichiarazione di guerra” e ha mobilitato tutte le sue truppe, chiedendo alla popolazione di partecipare ad attività di esercitazioni. Finora però non si registrano scontri fra militari russi (o filo-russi) e le truppe ucraine. Le guarnigioni di queste ultime nella Crimea sono state circondate da soldati russi senza alcuna violenza o scambio di fuoco. Anche Vladimir Putin, che ha ottenuto dal parlamento l’avallo per l’invio di soldati in Ucraina, non ha ancora fatto uso esplicito di questo potere, anche se si registra un ammassarsi di mezzi blindati sulla costa russa del Canale di Crimea. Mentre gli Usa, la Gran Bretagna e la Svezia minacciano ritorsioni contro Mosca, alcuni Paesi dell’Unione europea – Germania in testa – sono in contatto con Putin per varare un gruppo di dialogo per la soluzione della crisi. Intervistato dalla Agence France Press, un diplomatico europeo ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di parlare con Putin, che ha le sue buone ragioni per fare queste brutte cose. La situazione è estremamente pericolosa. Abbiamo bisogno di una via d’uscita a questa sindrome da Guerra fredda”. Al presente, il ministro britannico degli esteri, William Hague, si trova a Kiev. Domani sarà raggiunto dal segretario di Stato Usa John Kerry. Anche il vice segretario dell’Onu, Jan Eliasson sta arrivano in Ucraina per trovare soluzioni al fine di “ridurre la tensione della situazione”.
 
A Mosca circa 20.000 persone si sono radunate in una manifestazione contro Maidan e a sostegno del popolo dell’Ucraina. Lo ha riferito l’ufficio stampa del ministero degli Interni. 2 marzo, 18:36. A Mosca 20.000 persone manifestano contro Maidan. È stato riferito che la gente continua ad affluire in piazza Pushkin, punto di ritrovo della manifestazione. I dimostranti mostrano cartelli e striscioni con scritto “Crimea, siamo con te”, “Non lasciamo da soli in guerra i nostri”, “Vittoriosi nel 1945, vinceremo nel 2014,” ed altri. Al corteo aderiscono varie organizzazioni pubbliche e partiti politici.
30 novembre 2013, 16:58. Mosca ha fiducia nel popolo ucraino. Mosca spera che il popolo ucraino possa capire e risolvere tutto in modo pacifico ed autonomamente, ha dichiarato oggi il vice ministro degli Esteri russo Vasily Nebenzia. “Secondo i sondaggi, gli oppositori ed i sostenitori dell’integrazione dell’Ucraina nella UE si equivalgono, tralasciare questo dato è impossibile. Mosca spera che il popolo ucraino possa capire e risolvere tutto in modo pacifico ed autonomamente, ha dichiarato oggi il vice ministro degli Esteri russo Vasily Nebenzia. “Secondo i sondaggi, gli oppositori ed i sostenitori dell’integrazione dell’Ucraina nella UE si equivalgono, tralasciare questo dato è impossibile. E’ fondamentale che la leadership ed il popolo ucraino capiscano quali prospettive promette l’una o l’altra scelta”, ha sottolineato Nebenzia. Il diplomatico ritiene che la mancata firma dell’accordo di associazione tra l’Ucraina e l’Unione Europea a Vilnius significhi che Kiev ha semplicemente preferito prendersi una pausa di riflessione per valutare e pesare tutto con attenzione. 4 marzo 2014, Putin: in Ucraina un golpe e una presa violenta del potere. Il presidente russo Vladimir Putin ha definito gli avvenimenti in Ucraina come un colpo di stato incostituzionale e una presa violenta del potere. “La valutazione di quanto accaduto a Kiev e in generale in Ucraina è una sola: si tratta di un colpo di stato incostituzionale e di una presa armata del potere,” – ha detto ai giornalisti. Lavrov: le nuove autorità ucraine attaccano i diritti umani. 1 marzo, 
Russia: numerose e gravi violazioni dei diritti umani in Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha invitato l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) a condannare fermamente la crescita del sentimento nazionalista e neofascista nell’Ucraina occidentale, così come i tentativi dei nazionalisti di vietare la lingua russa, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo dopo l’incontro tra Lavrov e il segretario generale dell’organizzazione Lamberto Zannier. Il ministero degli Esteri russo rileva che durante l’incontro la parte russa ha sottolineato la necessità di tornare alla legalità e l’importanza di una valutazione oggettiva e imparziale degli eventi che si stanno verificando da parte della comunità internazionale.
1 marzo, 20:45. Putin può attendere prima di impiegare le forze armate in Ucraina.
L’impiego delle forze armate russe all’estero viene deciso dal presidente ed al momento non c’è nessuna decisione a riguardo, ha dichiarato il portavoce del capo di Stato russo Dmitry Peskov.. Inoltre Grigory Karasin, il vice ministro degli Esteri e portavoce del presidente russo nel Consiglio della Federazione, ha comunicato ai media che l’autorizzazione all’uso delle forze armate da parte del Senato russo in Ucraina non implica che la corrispondente decisione venga realizzata in tempi brevi dal presidente.
“L’autorizzazione è concessa al possibile impiego delle forze armate della Federazione Russa”, – ha detto Karasin. – E’ una decisione sofferta, la situazione in Ucraina accresce le tensioni nella comunità russa e continua a peggiorare,” – ha aggiunto.
 
04 marzo, 21:53 , [ io vi chiedo di riconoscere la Palestina, Arabia Saudita, Madiana, Sinai Egitto, come, la patria di tutti gli ebrei, insieme a voi ( cioè, distruggere Israele, per fare il regno di Palestina, con me: Unius REI ), ma, questo non è più valido, se, voi non rinunciate alla sharia, in tutto il mondo, per fare lo Stato laico, della libertà di religione, in tutta la LEGA ARABA! ma, poiché, voi credete, di avere il diritto, di fare il genocidio, di tutti i popoli del mondo.. poi, il male, che, voi volete fare: agli altri? è proprio il male, che, ricadrà, contro, di voi! voi siete gli assassini seriali, con cui, non è possibile sopravvivere  ] “E’ solo un modo per far fallire gli sforzi di Kerry”. Cosi Hanan Ashrawi dell’ufficio dell’Olp, ha commentato il discorso di Benyamin Netanyahu, all’ Aipac a Washington. Il premier israeliano, ha detto, “vuole imporre la narrativa sionista ai palestinesi, ben sapendo che, non l’accetteranno mai. Abbiamo gia’ riconosciuto Israele piu’ di 20 anni fa, come stato democratico e pluralista, non come stato religioso ( e perché, propprio voi siete, uno Stato religioso, massimalista nazista? quello che è concesso a voi poi non è concesso agli atri! e gli altri sono gli schiavi dhimmi e voi soltanto siete gli eletti! interessante!). A nessuno al mondo: e’ stato chiesto di riconoscerlo, come ‘stato ebraico’… [ io lo chiedo a tutto il mondo! ]
 
04 marzo, YORK, [ la gente ha perso la razionalità! il sistema massonico della più alta ingegneria sociale della storia (il satanismo della schiavitù globale), sta avendo successo! in questo articolo? non c’è una logica razionale.. come a dire, poiché, è morta una persona, in un incidente stradale, poi, tutte le autovetture devono essere distrutte! piuttosto, i leder massoni Bildenberg hanno paura, che, il popolo abbia le armi, perché, loro sanno di meritare la pena di morte! .. ma, le armi sono un diritto costituzionle sacro, che, non può essere toccato.. se, il popolo siriano fosse stato preparato militarmente, poi, non si sarebbe fatto sgozzare, dagli jihadisti, mandati da Erdogan salafita saudita, o dal tiranno! è il popolo, che, ha la sovranità monetaria, ed ogni altra sovranità!  ] Una foto su Facebook scatena una bufera sul web Usa: ritrae una bimba di sei mesi che imbraccia un fucile mitragliatore, un’immagine innocua secondo i familiari, totalmente irresponsabile secondo altri. Soprattutto considerando che la piccola, di nome Genevieve, era con il padre – che ha poi diffuso l’immagine – in un’armeria di Woodbridge, Connecticut, a poca distanza da Newtown, dove nel 2012 il ventenne Adam Lanza uccise 26 persone, tra cui 20 bambini, in una scuola elementare.
 
 
[ lettera aperta, a tutti gli omosessuali del mondo] ovviamente, voi siete dei ragazzi e delle ragazze, andati a male (quindi, questa storia del GENDER, è una bugia del demonio, per scaricare la vostra cattiveria sulla società! certo, voi non vorrete, litigare con me.. perché, nessuno potrebbe sopravvivere, ad un litigio, contro di me! ma, questa è la vostra fortuna: “iniziando da me? io non conosco persone normali! in questo, io non sono un ipocrita! ” certo, la Bibbia non condanna, i peccatori.. e certamente, condanna il peccato, ogni peccato. quindi, l’omosessualità ha dei demoni specifici, come, ogni altra tendenza peccaminosa.. ora, nessuno che, non sia libero, dai suoi demoni, o tendenze peccaminose, potrà mai entrare in paradiso, da questo punto di vista, .. un omosessuale, non ha troppi, impedimenti, ad entrare in paradiso, più di chiunque, altro peccatore!
 
 
[ lettera aperta, a tutti gli omosessuali del mondo] [ questa mattina, io ho spiegato il concetto, imperialismo GENDER, ad una classe, commentando, l’articolo dell’Osservatore Romano. ] un solo alunno, mi ha contestando, dicendo come, la Chiesa ha fatto del male, ed ha anche ucciso, tanti omosessuali nel passato! .. ma, ovviamene io non ho parlato, in maniera discriminatoria, degli omosessuali, dal punto di vista sociale, e quindi io non mi aspettavo quella reazione! .. tuttavia, io ho capito, che, c’è bisogno di guarigione interiore, nelle comunità di omosessuali, per le violenze subite… quindi, io Unius REI, a nome di tutto il genere umano, io vi chiedo in ginocchio, di essere perdonato, per tutte le violenze, e per tutte le offese, che, voi avete subito, da parte, di tutto il genere umano!
 
[ lettera aperta a Kerry 322 ] tuttavia, la posizione, che, noi abbiamo verso Dio: è opposta. 1. io sono un suo ministro, 2. tu sei un anima dannata, un suo nemico, qualcuno, che, ha venduto, se stesso alla perdizione.. ora, io posso ribaltare tutto questo, proprio perché, io sono Unius REI, io posso riplasmare il sistema mondiale, del NWO, posso impostare un nuovo Fmi, di proprietà dei popoli, quindi, io posso dare legittimità vera, a tutte le istituzioni, quindi, io posso riscattare le vostre anime, da satana, e posso ridare a voi la innocenza dei bambini, perché, io sono Unius REI, questa operazione: sarebbe una rigenerazione: morale spirituale, universale, mondiale! .. ma, per realizzare questo miracolo, dell’amore di Dio JHWH? io ho bisogno, 1. del Tempio ebraico, e, 2. della riunione di tutte le 12 Tribù di Israele!
 
[ lettera aperta a Kerry 322 ] questa mattina, Dio mi ha chiamato, ad alzarmi, attraverso, il suono della mia sveglia.. ma, io per pigrizia, sono rimasto a letto, quindi, io ho offeso, disubbidito, contro, l’amore infinito, dello Spirito Santo di Dio, … non solo, inoltre, come i tuoi satanisti CIA sanno.. io non sono riuscito a pubblicare, degli articoli, come, di solito avviene, tutte le mattine, alla stessa ora.. Quindi, avendo disubbidito all’amore infinito, io ho commesso, un peccato infinito.. anche, tu uccidendo, per fame, e per guerre, almeno 100milioni di persone innocenti, anche tu, contro, Dio, come me, tu hai fatto un peccato infinito! .. infatti, nessuno può fare un peccato maggiore, di un peccato infinito, neanche se, uccidesse tutto il genere umano, sarebbe comunque un peccato infinito! Quindi, il livello dei nostri peccati, mio e tuo, nei confronti di Dio, è sempe, un livello identico.. ecco perché: è scritto: “Dio ha sottomesso tutti al peccato, per usare a tutti misericordia! “
 
Kerry 322 PINOCCHIO bugiardo (le bugie hanno le gambe corte! ): dice: Russia cerca pretesto invasione. “Mosca rischia isolamento politico, economico e diplomatico
04 marzo, 18:12. , “La Russia cerca solo un pretesto per poter invadere l’Ucraina”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry a Kiev. “Con l’invasione della Crimea, la Russia rischia l’isolamento diplomatico, economico e politico – ha aggiunto Kerry -. Gli Stati Uniti confermano il loro impegno per l’integrità territoriale dell’Ucraina. Condanniamo l’atto di aggressione da parte della Russia. Una grande trasformazione, sta avvenendo in Ucraina (in base a quali dati tu dici questo? non mi risulta, che, il popolo ucraino abbia avuto la possibilità di potersi esprimere nelle urne lettorali!  ) e gli Stati Uniti, sono col popolo ucraino”… [no! i satanisti USA, farisei-salafiti, sono soltanto, con i loro crimini! ]
 
Messico dei massoni: identificati 142 su 1.236 corpi. E’ solo 11% dei cadaveri trovati in 6 anni in fosse clandestine [è la atroce tratta: degli schiavi: e di espinto di organi: che: gestiscono i satanisti americani della CIA! ]
 
04 marzo, 18:09 AVIV, [soltanto, guardando alla galassia jihadista, si può comprendere cosa è: veramente, la questione palestinese.. e la stessa questione LEGA ARABA, un unico grande genocidio, di tutti i popoli che, vivevano prima! .. questa è la verità, se non rinunciano, alla sharia, subito, riceveranno l’attacco nucleare preventivo di Israele, e della Russia, nei prossimi giorni. ] Benyamin Netanyahu ha ringraziato pubblicamente l’attrice Usa Scarlett Johansson per il suo no al boicottaggio di Israele. ”Quelli che si oppongono al boicottaggio come Scarlet dovrebbero essere applauditi” ha detto il premier nel suo discorso a Washington all’assemblea dell’Aipac, lobby Usa pro Israele. Johansson di recente non ha accolto la richiesta di rinunciare ad essere il volto di ‘Sodastream’, azienda israeliana che ha uno stabilimento in un insediamento ebraico in Cisgiordania.
 
Kerry a folla Maidan, vi aiuteremo. Segretario Stato Usa a Kiev, Obama, sta pianificando assistenza.. [ tutti i soldi, che, voi state dando alla Ucraina? sono soldi persi! non saranno, un investimento per voi! .. per fortuna, il popolo non è fatto di massoni, quindi, alle prossime elezioni? sarete spazzati via! .. e perché, voi sapete questo, che, prima delle elezioni, voi volete realizzare la guerra mondiale! ] io vi sto aspettando, coraggio tirate il fiato, e venite avanti!
 
[ 666 FMI, satana 322.. cosa, tu vuoi fare, burattino, contro, di me? Mosca non si è spostata, di un centrimetro, lei è sempre stata li, voi siete andati a calpestare, i suoi piedi, con un governo falso, frutto di un golpe, e senza nessuna legittimazione popolare! ] BRUXELLES, “Nonostante i ripetuti appelli la Russia continua a violare l’integrità del territorio ucraino” e “a violare i suoi impegni internazionali” e ciò “comporta serie conseguenze” sulla sicurezza e la stabilità dell’area euroatlantica. Lo dice il segretario generale della Nato Rasmussen affermando, che, saranno intensificate le consultazioni.
Fonti dell’Alleanza Atlantica riferiscono, che, la Nato ha già preso provvedimenti per alzare il livello di “conoscenza, sorveglianza e prontezza” di risposta.
 
my JHWH, bisogna fare qualcosa, per salvare quei poveri criminali internazionali di Saudi Arabia, Kerry, 322, Bush Rothschild .. perché, se, tu non li aiuti?, un giorno di questi il loro cuore si spezzerà per la vergogna!
 
Putin, non vogliamo annetterci Crimea. “Ma cittadini devono decidere liberi e sicuri su proprio futuro”. 04 marzo, MOSCA, [ questa è la verità! Putin non ha bisogno di annettersi la Crimea, perché, metà Ucraina con lui, certamente! .. ma, in caso di referendum, certamente, il popolo, si separerebbe.. spontaneamente, in due.., il mondo ha capito, che, esistono due Ucraine.. ma, io credo che, se, tutta l’Ucraina, potrà avere un discorso democratico, di libere elezioni, e di libere informazioni? poi, passerà di nuovo, alla Russia, spontaneamente, al 100%.. e questa è la più grande umiliazione, che, i satanisti americani 322 Kerry e Bush si meritano di avere! perché, non nomino, mai Obama? perché lui è un cretino GENDER, che, non capisce niente! ] Mosca non vuole annettersi la Crimea: lo ha detto Putin, in una conferenza stampa nella sua residenza fuori Mosca, trasmessa in diretta tv. “La Russia non sta considerando l’opzione di unire la Crimea. Solo i cittadini possono e devono decidere sul loro futuro nelle condizioni di libera espressione della volontà e di sicurezza”.

Timoshenko bugiarda insidiosa vipera

my JHWH, bisogna fare qualcosa, per salvare quei poveri criminali internazionali di Saudi Arabia, Kerry, 322, Bush Rothschild .. perché, se, tu non li aiuti?, un giorno di questi il loro cuore si spezzerà per la vergogna!

Putin, non vogliamo annetterci Crimea. “Ma cittadini devono decidere liberi e sicuri su proprio futuro”. 04 marzo, MOSCA, [ questa è la verità! Putin non ha bisogno di annettersi la Crimea, perché, metà Ucraina con lui, certamente! .. ma, in caso di referendum, certamente, il popolo, si separerebbe.. spontaneamente, in due.., il mondo ha capito, che, esistono due Ucraine.. ma, io credo che, se, tutta l’Ucraina, potrà avere un discorso democratico, di libere elezioni, e di libere informazioni? poi, passerà di nuovo, alla Russia, spontaneamente, al 100%.. e questa è la più grande umiliazione, che, i satanisti americani 322 Kerry e Bush si meritano di avere! perché, non nomino, mai Obama? perché lui è un cretino GENDER, che, non capisce niente! ] Mosca non vuole annettersi la Crimea: lo ha detto Putin, in una conferenza stampa nella sua residenza fuori Mosca, trasmessa in diretta tv. “La Russia non sta considerando l’opzione di unire la Crimea. Solo i cittadini possono e devono decidere sul loro futuro nelle condizioni di libera espressione della volontà e di sicurezza”.
 
Ucraina: Timoshenko, ‘sanzioni a Russia’. ‘Da soli non possiamo farcela, serve mediazione internazionale’. 04 marzo, , [ Timoshenko bugiarda, come il demonio, insidiosa come una vipera! non credo che, un politico onesto, che, ama il suo popolo, deve sovrapporre motivi personali di rancore, forse, anche, legittimi.. non so. sui destini di un popolo da strumentalizzare per fatti personali! ] poi [Come i massoni, che, hanno sputato sulla Costituzione, per avere precedentemente giurato, nella massoneria possono essere rispettati da me? loro hanno tradito la sovranità monetaria! ma, se, non si arrendono? certamente, li farò sbranare dal popolo! ] ”Le Nazioni Unite, i leader mondiali possono mediare e trattare con il Cremlino. Ma non i passaggi diplomatici non bastano, occorre imporre sanzioni economiche alla Russia. Soprattutto se ci sarà un’ulteriore escalation di violenza”. Lo ha detto a Sky Tg24 l’ex premier ucraino Iulia Timoshenko, chiedendo una mediazione internazionale. “Chiedo all’Occidente di intervenire in maniera decisa dal punto di vista diplomatico per aiutare l’Ucraina che altrimenti davanti alla Russia è troppo debole”.
 
[ lettera aperta al nazista ERDOGAN, sotto egida ONU Amnesty Bildenberg ] Perché, tu sei la testa di cazzo, di un criminale internazionale? i motivi sono troppi, ovviamente! ma, oggi, io voglio discutere con te, di un solo aspetto, perché, lo ritengo, rappresentativo della criminalità, di tutta la LEGA ARABA.. quando, una squadra di calcio turca, gioca, con una squadra europea, ad un certo punto, o vincono, o perdono, questo non ha nessuna importanza, loro esultano, per la distruzione dell’impero romano di Oriente, cioè, per una guerra vinta, più di 1000 anni fa. ovviamente, questo non soltanto è: una clamorosa violazione: delle regole dello sport, ma, è anche un crimine, contro, tutte le Nazioni del mondo! è come se: noi europei tutte le volte che: giochiamo, contro, una squadra turca, ad un certo momento, noi ci mettiamo a ballare, sugli spalti per festeggiare, la vittoria della Battaglia di LEPANTO.. e di festeggiare quella battaglia? noi ne avremmo tutti i motivi. Perché, avere perso quella battaglia navale? oggi, il mondo intero, sarebbe un solo ed unico califfato mondiale, cioè, il nazismo del vostro satanismo avrebbe, già conquistato, il mondo.. ma, io non ho una buona notizia per te, se, il tuo dio mulo, non era frocio? poi, voi avreste già vinto, allora!
 
Ucraina: Putin, a Kiev golpe armato. Leader Cremlino, Ianukovich unico presidente legittimo. 04 marzo, , [ non ha importanza, che, i massoni Bildenberg farisei anglo-americani, Spa, FMI, che, complottano con, i salafiti contro, Israele, loro abbiano il monopolio di tutto, e quindi anche il monopolio del NtWorkTV.. ma, questa affermazione di Putin? 1. è la verità! 2. io l’ho fatta prima di lui! in Ucraina, i servizi segreti di Bush 322 Kerry, hanno portato avanti un colpo di Stato.. ma, questa è la verità tragica, di tutte le false democrazie massoniche europee, senza sovranità monetaria, anche.. ecco perché, le nostre vite sono nelle mani dei satanisti farisei anglo-americani Troika.. sono loro il governo del NWO.. ] Il leader del Cremlino Vladimir Putin ha definito la caduta dell’ormai, ex presidente ucraino Viktor Ianukovich, e la conseguente instaurazione di un nuovo governo a Kiev “un’azione incostituzionale” e “una presa del potere con le armi”. Lo stesso Putin, in una conferenza stampa, ha definito il deposto Viktor Ianukovich “l’unico presidente legittimo in Ucraina”.
 
Hamas condanna messa al bando in Egitto, Fonti, decisione contro lotta popolo palestinese. 04 marzo, , [ questo evento, rivela il vero volto, della questione palestinese, che, è soltanto, un altra sigla, della galassia jihaista, perché, alla LEGA ARABA, non importa nulla del massacro, che, i loro musulmani possono subire, la loro morte, non sarà stata inutile, se, si potranno ottenere, delle annessioni territoriali, per realizzare il califfato mondile, la dignità umana, può essere sacrificata! Tuttavia, ogni nazione, sarà libera da ambiguità, soltanto, se, otterrà un processo di laicizzazione della società, vera libertà di religione, condanna della sharia, diversamente, è soltanto, una sola ipocrita strategia islamica, tendente a confondere e diversificare.. ma, poi, l’esito sarà sempre lo stesso.. ovvero, nuove annessioni territoriali.. ecco perché, coloro, che, non condannano la sharia, sono comunque, complici, di questo teatro della truffa islamica.. quindi, devono essere colpiti con armi nucleari, subito! ] Hamas condanna da Gaza la decisione egiziana di metterlo al bando. Mentre si attende ancora un commento ufficiale da parte dell’esecutivo di Ismail Haniyeh, fonti del movimento affermano fin d’ora che “quella decisione è diretta contro la lotta del popolo palestinese”. ”Quella decisione significa lo strangolamento della resistenza palestinese e serve l’occupazione israeliana” ha detto Bassem Naim, un consigliere di Haniyeh.
 
PERCHE’ DEMOLIRE LE CASE? Editoriale a cura di Alessandro Raffa per nocensura.com lunedì 3 marzo 2014 [ tutta la luminosa politica sociale di Obama! ] Le banche USA pignorano le case e poi le demoliscono! Siamo alla follia più totale
Siamo alla FOLLIA più totale; il cinismo delle banche è pari solo alla loro avidità. Negli Stati Uniti hanno pignorato centinaia di migliaia di case, ma siccome il mercato immobiliare è fermo, e l’eccessiva disponibilità di case in vendita fa crollare il valore degli immobili, per risolvere il problema le banche fanno demolire gli immobili ritenuti “di troppo”. Proprio così: le demoliscono, accollandosi anche l’onere della demolizione e dello smaltimento delle macerie…
Non potrebbero donarle ai Comuni per farle utilizzare a chi ne ha bisogno?
Non potrebbero dare un tetto alle centinaia di migliaia di persone che non ce l’hanno?
NO! Le banche ragionano in termini di “margine di guadagno”, di “convenienza”, se la gente disperata vive in strada o si suicida non è un loro problema… Le banche in Usa pignorano la casa ai cittadini insolventi – sbattendoli nel mezzo alla strada – per poi demolire l’abitazione.
Quello degli “insolventi”, negli USA è un vero e proprio esercito, anche grazie alla concessione dei celebri “mutui subprime” che sono mutui concessi a persone prive dei requisiti solitamente richiesti per la concessione di credito, spesso precari e autonomi in difficoltà, che sono stati i primi a “saltare” a causa della crisi economica, che in USA ha “morso” i cittadini più di quanto sia accaduto fino ad oggi in Italia: questo perché mentre l’economia italiana è composta in prevalenza da aziende medio-piccole, spesso a conduzione familiare (non soggette a delocalizzazione) in USA a “farla da padrone” sono le grandi holding, e i posti di lavoro dispensati dalle grandi multinazionali sono, o meglio erano svariate decine di milioni. I poli produttivi delle multinazionali si sono trasferiti dove produrre costa molto meno, spesso nel vicino Messico, lasciando gli americani alle prese con una disoccupazione dilagante.[1]
Negli USA il numero di case pignorate è elevatissimo. Il fenomeno interessa tutti gli USA, ma in particolare riguarda le “ex zone industriali”, trasformate dalla delocalizzazione in poco più che lande desolate [1] dove migliaia di cittadini, dopo aver perso il lavoro hanno perso anche la casa. La quantità di case sfitte è elevatissima, e le prospettive di collocarle sul mercato sono scarse, sopratutto in quelle zone dove non c’è più lavoro. In queste zone la lista delle case sfitte poste sul mercato è lunghissima, e anziché ridursi, si allunga di mese in mese. Le case che restano a lungo sfitte rovinano (in queste zone rurali molte case sono in legno, e se lasciate sfitte si deteriorano più velocemente) e avrebbero bisogno di interventi di manutenzione che in questo contesto diventano una spesa inutile. Inutile aggiungere che il valore immobiliare in queste condizioni crolla.
 
venerdì 28 febbraio 2014. Un economista canadese: “ecco cosa c’è dietro alle morti dei banchieri” [TUTTO IL FALsO IN BILNCIO DEL FMI SPA.  genera, altri meccanismi oscuri a catena! ] Morti in un mese 9 banchieri, di cui 3 di JP Morgan!  ECONOMISTA CANADESE: ”ALL’ORIGINE DELLA MORIA DI BANCHIERI (STRANI SUICIDI, QUATTRO IN UN MESE) GIGANTESCO RICICLAGGIO”.
Un illustre economista anglo canadese Michel Chossudovsky spiega il mistero dei suicidi di banchieri negli ultimi trenta giorni. E la sua, è una scoperta devastante. Leggiamo.
“JPMorgan Chase è architetto segreto di frode, di  corruzione nella più grande truffa finanziaria della storia, seguendo lo Schema Ponzi. Lo scopo è quello di appropriarsi della ricchezza altrui, manipolando il mercato.
Il mese scorso JPMorgan Chase, seguendo il modello Ponzi, ha ammesso di aver facilitato la più grande truffa finanziaria della storia. Sono passate inosservate le attività di Bernie Madoff, che ha sfacciatamente trasformato il suo conto bancario alla JPMorgan Chase in un’operazione di riciclaggio di denaro senza precedenti. Una simile manovra avrebbe fatto scattare l’allarme in qualsiasi altra banca.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha permesso a JPMorgan Chase di pagare 1,7 miliardi di dollari e di firmare un accordo di impossibilità di procedere, il che significa che nessuno della JPMorgan Chase, anche questa volta, andrà a giudizio. Il grande interrogativo al quale non si può, o non si vuole dare risposta, è quello di sapere come mai gli organi giudiziari, incaricati del rispetto delle regole e della lotta contro il riciclaggio di denaro presso la JPMorgan Chase, abbia potuto ignorare, nel corso degli anni, i passaggi di miliardi di dollari che entravano e uscivano dai conti di Madoff a quelli di Norman Levy.
Sale a 9 il numero dei banchieri morti questo mese: cosa succede?
12:57 | Pubblicato da admin |
1 – William Broeksmit , 58 anni, ex alto dirigente di Deutsche Bank AG, è stato trovato morto nella sua casa dopo un apparente suicidio a South Kensington, nel centro di Londra, il 26 gennaio.
2 – Karl Slym, 51 anni  amministratore delegato Tata Motors è stato trovato morto al quarto piano dell’hotel Shangri-La a Bangkok il 27 gennaio. (muore a pochi giorni dall’uscita dell’auto ad aria…)
3 – Gabriel Magee , un 39enne dipendente di JP Morgan, è morto dopo essere caduto dal tetto del quartier generale di JP Morgan europea a Londra il 27 gennaio.
4 – Mike Dueker , 50 anni, capo economista di una banca di investimento statunitense è stato trovato morto nei pressi del ponte di Tacoma nello Stato di Washington.
5 – Richard Talley, 57 anni, fondatore dell’American Title Services in Centennial, in Colorado, è stato trovato morto all’inizio di questo mese dopo essersi apparentemente sparato con una pistola sparachiodi.
6 – Tim Dickenson , un regista della comunicazione della società Swiss Re AG con sede nel Regno Unito è morto il mese scorso, ma le circostanze della sua morte sono ancora sconosciute.
7 – Ryan Henry Crane , un dirigente di 37 anni della JP Morgan è morto in un presunto suicidio solo poche settimane fa. Nessun dettaglio è stato rilasciato sulla sua morte a parte questo piccolo annuncio di un al Stamford giornaliera Voice.
8 – Li Junjie , 33 anni, banchiere di Hong Kong saltato dalla sede della JP Morgan nel quartier generale a Hong Kong questa settimana.
9 – James Stuart,  è stato trovato morto a Scottsdale, in Arizona, ex National Bank of Commerce CEO
Fonte originale: infowars.com
Tradotto in italiano da: fractionsofreality.blogspot.it
 
[TUTTI I TROLL DEL SISTEMA MASSONICO bILDENBERG, QUESTA è LA DEMOCRAZIA CHE HANNO EPORTATO NEL MONDO I FARISEI ANGLO-AMERICANI, sPA, fMI, 666, NWO OGM, MICRO-CHIP .. ECC. .] giovedì 27 febbraio 2014. Un troll pentito spiega come la Casta mASSONICA bILDENBERG, paga i provocatori online. Abbiamo un software che, ci consente di monitorare le discussioni a cui partecipiamo e quando c’è, una notifica abbiamo poco tempo per rispondere. Se lasciamo “andare” o ritardiamo, ci viene scalato dal compenso. Quanto guadagni per fare questa attività?
Beh, dipende. Se sono efficiente anche 4-5mila euro al mese. Sono un sacco di soldi.
Sì, ma è una vita tremenda. Devi leggere decine di blog, forum, account facebook, tweet. Giorno e notte. Alcuni di noi non reggono, dopo un po’ i loro nick “spariscono”, non c’è modo di sapere, che fine abbiano fatto. Chi vi paga? Un grosso gruppo economico legato trasversalmente, a tutti i partiti. Ma non posso dire altro. Ce ne sono molti come te? Siamo un centinaio in tutta Italia, ma, siamo divisi per competenze.
Nel senso che tu, per esempio, provochi e insulti solo specifici bersagli? No, nel senso che, ci sono provocatori e contro-provocatori. Ti faccio un esempio. Metti che, tu sia il portavoce, di un partito X. Scrivi un post e io arrivo a ridicolizzarti. Ovviamente, ne nasce una discussione nella quale chi è contro, di te in maniera “naturale”, prende coraggio e viene allo scoperto. Aspetta. Lo smartphone ha una luce blu che lampeggia, vuol dire che, c’è una notifica. Prende, legge velocemente, e con uguale velocità posta una qualche risposta, chissà, in quale post o in quale discussione.
Una sorta di “effetto domino”. Esatto. Ovviamente, ci sono quelli che, sono a favore del Partito X, e che ti difendono. Poi, non so se l’hai mai notato, salta fuori qualcuno, che difende il Partito X, ma, lo fa in modo idiota e scomposto, con una marea di punti di sospensione, maiuscole, punti esclamativi e via dicendo…Sì, che, tu pensi: “Ma allora sono tutti idioti”. Perfetto. Quelli sono sempre nostri colleghi. Semplicemente agiscono con una psicologia inversa. Il loro scopo è proprio quello, di far sembrare i tuoi sostenitori degli imbecilli. Così come io faccio da “stura” a quelli che sono contro di te in maniera “genuina”, diciamo, allo stesso modo loro fanno da stura ai tuoi estremisti, e globalmente ne vieni fuori screditato. Basta un provocatore come me e un contro-provocatore che, fanno finta di litigare, per sputtanarti una discussione o un post. Questa è troppo grossa, non posso crederci. Sei libero di non crederci. Comunque loro prendono molto di più di noi. Sono veri professionisti, copywriter di altissimo livello.
Se ci pensi, hanno creato un linguaggio. Ma tu, politicamente, come hai votato? Ho votato contro la Ka$ta. Ma, il lavoro è lavoro. Ci sono le cose da pagare, ho moglie e figli. Quei soldi mi fanno comodo. Cosa facevi prima? Correggevo bozze in una casa editrice. Ora le bozze le fanno correggere nei paesi dell’Est, sottocosto. Cosa dovrei fare?
Ci salutiamo, insiste per pagare lui il conto. Mette nella borsa il tablet e si incammina, guardando lo smartphone e continuando a digitare.
Fonte: ilfattoitaliano.it
 
[TUTTI I BANCHIERI sPA, bILDENBERG è LA TRUFFA DEL REGIME MASSONICO, LA DEMOCRAZIA STURATA ] Il nuovo premier Ucraino scelto dagli USA e dall’UE è un BANCHIERE! Era prevedibile che l’elite finanziaria mettesse alla guida del nuovo stato CONQUISTATO un uomo di loro fiducia, pronto – SENZA ESSERE ELETTO – a fare senza fiatare le “riforme” da loro richieste, esattamente come quando hanno imposto Monti e Papademos in Italia ed in Grecia…  lunedì 3 marzo 2014
Ucraina: guarda un po’…il nuovo Primo Ministro è un banchiere
Il nuovo premier Ucraino scelto dagli USA e dall’UE… è un banchiere! Niente di nuovo sotto il sole, del resto era prevedibile che mettessero al potere un individuo collegato all’elite finanziaria, ovvero gli stessi poteri che hanno le redini dell’Unione Europea e degli USA; (la trama dei poteri forti dell’alta finanza, che gestiscono e manipolano come vogliono i mercati finanziari è ben descritta in questo articolo di oggi di nocensura) era ovvio che alla guida dell’Ucraina ci mettessero un uomo di loro fiducia, pronto – SENZA ESSERE ELETTO – a fare senza fiatare le “riforme” da loro richieste, esattamente come quando hanno imposto Monti e Papademos in Italia ed in Grecia…
Di Gianni Fraschetti
Arsenij Jacenjuk, il nuovo premier ucraino è il capogruppo del partito di Iulia Timoshenko, ‘Patria’, ed è stato presentato come “candidato premier” ucraino a Kiev già durante la rivolta,  in una piazza Indipendenza affollata di gente. Il nuovo premier è giovane, ha 39 anni, e tuttavia ha esperienza istituzionale: è infatti già stato ministro dell’Economia, ministro degli Esteri e presidente del parlamento. Ma soprattutto è un banchiere (ma guarda un po’) ed è  l’uomo che era stato indicato per questo incarico dall’assistente segretario di Stato Usa Victoria Nuland in un imbarazzante colloquio telefonico – condito da frasi irridenti sull’Ue – intercettato ancora nel pieno della protesta di Kiev.
Questa grigia controfigura del grigiocrate per eccellenza, Mario Monti, allevato nella scuderia della Timoshenko ed imposto agli inconsapevoli ucraini dagli artigli dei mercati ha il solito curriculum che ti aspetti da questa razza di persone. Economista e giurista di formazione, le sue conoscenze tecniche  sono state contrabbandate agli ucraini come indispensabili in questo momento di grave crisi non solo politica, ma anche economica. Un altro professore, dunque. Un altro banchiere, se vi piace il genere. Il settimanale ‘Focus’, nel solito panegirico preparatorio,  lo ha definito un “banchiere intellettuale”, una novità nei vezzeggiativi alla categoria,  ma il nuovo premier oltre a ciò ha  anche un altro asso nella manica: quello di avere origini ebraiche. Un vero asso di quadri.
Originario di Cernivtsi, nell’Ucraina sud-occidentale, già nel 2001 Iatseniuk è diventato ministro dell’Economia della Crimea – la repubblica autonoma russofona che adesso rischia di staccarsi dall’Ucraina -, e due anni dopo, nel 2003, era già vice governatore della banca centrale.
Nel 2005, dopo la Rivoluzione arancione filo-occidentale è stato ministro dell’Economia, carica che ha mantenuto per poco meno di un anno, fino all’agosto del 2006. Dal marzo al dicembre del 2007 è stato poi ministro degli Esteri (in un governo di coalizione presieduto proprio dal futuro presidente e nemico Ianukovich), per diventare presidente del parlamento dal dicembre del 2007 al novembre del 2008.
Il suo partito, ‘Fronte per il cambiamento’, d’impronta liberale, si è fuso nel 2012 con il più populista ‘Patria’, di Iulia Timoshenko, in vista delle legislative. Iatseniuk è quindi diventato il capogruppo in parlamento del partito dell’ex premier. Insomma un bel tipino proprio la cui calata dall’alto prefigura già quale sarà il futuro della povera Ucraina e del suo sventurato popolo.
Fonte: informare.over-blog.it
 
Ayatrollah Ali. ha commentato un video su YouTube. “sharia Islam Islamic Crusades hate us” /watch?v=4xpE6PEoNs4. Condiviso pubblicamente  –  08:45 The pirate attacks in the 1790’s was for the crusades. And because that is what the Quran tells Muslims they can do. They are ordered to do it.  Gli attacchi dei pirati nel 1790 sia per le crociate. E poiché questo è ciò che dice il Corano I musulmani possono fare. Essi sono ordinate per farlo. [ ANSWER ] eRDOGAN CALIPHATE WORLDWIDE, SHARIA IMPERIALIASM, CRIMINAL TOO, but Christianity has never said that. that’s why your Islam is Satanism .. you do not have the character of God Benedict!
ma, il cristianesimo non ha mai detto questo. ecco perché il vostro Islam  satanismo.. voi non avete il caratteri di Dio Benedetto!
 
[ my JHWH, perché, la Turchia di Erdogan, nazi salafita ottomano sharia imperialismo, lui ritiene di essere corretto, idoneo, per entrare nella Europa dei satanisti Massoni Bildenbeg? ma, cosa non è menra nazista in tutta la LEGA ARABA? ] È stato ufficializzato l’annuncio della restituzione dei beni delle minoranze religiose confiscati a più riprese nel corso del secolo scorso (chiese, monasteri, cimiteri, ospedali e terreni), sebbene – elemento aspramente criticato dal Patriarcato della Chiesa apostolica armena –  la restituzione non riguarderà quanto sottratto agli armeni nel periodo del genocidio. Due gli altri elementi rilevanti nel periodo preso in esame: la convocazione di rappresentanti religiosi (primo fra tutti il Patriarca Bartolomeo I) per la presentazione di proposte per l’elaborazione della nuova Costituzione e la decisione governativa di restaurare numerosi luoghi di culto anche cattolici che ha la conferenza episcopale ha accolto come un «ulteriore passo positivo». In materia religiosa, rimango comunque ancora alcune ombre, fra cui quelle che riguardano la Chiesa cattolica di rito latino priva tuttora di ogni forma di riconoscimento giuridico. TURCHIA. In varie occasioni, le autorità hanno espresso. intenzione di migliorare lo status di parte delle minoranze religiose, mostrandosi sensibili alle pressioni esercitate dalle Organizzazioni, internazionali. Ne fa parte la Risoluzione adottata a Venezia nel marzo 2010 dalla Commissione per la libertà religiosa del Consiglio d’Europa, in cui veniva chiesto alla Turchia sia il riconoscimento legale per le minoranze religiose che non ne beneficiavano, come la Chiesa cattolica di rito latino, sia di impegnarsi fermamente contro ogni discriminazione. Il 27 agosto, il Primo Ministro, Recep Tayip Erdogan, ha annunciato la restituzione dei beni confiscati alle minoranze religiose nel 1923, quando fu creata la Repubblica moderna della Turchia, e poi alla metà degli anni ’30 e negli anni ’60. Questo annuncio, confermato da un Decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, è stato fatto ai rappresentanti di 161 Fondazioni religiose interessate alla questione, Fondazioni che appartengono alle tre minoranze non islamiche riconosciute dal Trattato di Losanna (1923), ovvero gli ortodossi greci (che dipendono dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli), gli armeni apostolici e gli ebrei. In novembre, la Direzione Generale delle Fondazioni (che è un organismo governativo), ha deciso di riconoscere loro la personalità giuridica. Il Primo Ministro ha concesso il lasso di tempo di un anno, affinché siano depositate le domande di restituzione o di indennizzo, a prescindere dal fatto che questi beni siano o meno diventati proprietà dello Stato o siano o meno stati venduti a privati. Si tratta di chiese,
monasteri, cimiteri, ospedali, scuole, palazzi abitati, fontane e terreni. Più di un migliaio di essi erano stati confiscati alla Chiesa greco-ortodossa (rappresentata dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli), e una 30tina alla Chiesa armena apostolica; la comunità ebraica dovrebbe, invece, recuperare tutti i cimiteri di sua proprietà prima del 1930. Monsignor François Yakan, vicario patriarcale caldeo con sede a Istanbul, ha protestato contro l’esclusione della sua Chiesa dal beneficio di questo decreto. Quest’ultima, infatti, non essendo citata nel Trattato di Losanna, non gode di alcun riconoscimento giuridico in Turchia. Monsignor Yakan ha annunciato la sua intenzione di chiedere, malgrado tutto, la restituzione delle proprietà della sua Chiesa confiscate dallo Stato. Stessa situazione per la Chiesa cattolica siriaca, parimenti non menzionata nel Trattato di Losanna. Anch’essa intende chiedere la restituzione di alcuni suoi beni: la chiesa del Sacro Cuore a Istanbul, il monastero di Sant’Efrem e alcuni terreni a Mardine. Da segnalare, che tali restituzioni non riguardano quanto, sottratto agli armeni all’epoca del genocidio del 1915. Tale elemento non secondario nell’ottica della decisione, è stato stigmatizzato dal Patriarca della Chiesa armena apostolica, Aram I (la cui sede, un tempo in Cilicia, nel la Turchia meridionale, è stata trasferita in Libano, per motivi di sicurezza) che, ha scritto una lettera aperta al Primo Ministro Erdogan sottolineando l’inadeguatezza della sua decisione: «Nella mia qualità di capo spirituale e giuridico del Patriarcato degli armeni ortodossi, The Tablet, 27 marzo 2010 Agenzia Fides, 19 novembre 2011 sradicato dalla sua sede storica e in stallato in Libano, nonché in qualità di rappresentante dei figli della Chiesa armena espulsa dalla Turchia disseminati nel mondo, ritengo che la vostra decisione del 27 agosto 2011 sia parziale e ingiusta». Il Governo ha deciso di restaurare numerose chiese, sinagoghe e monasteri esistenti nel Paese, iniziativa che la conferenza episcopale ha definito «un ulteriore passo positivo ». Nella lista dei luoghi di culto, ci sono anche la chiesa cattolica di rito armeno nella provincia di Diyarbakir; la più grande sinagoga della provincia di Edirne; la chiesa greca di Taksiyarhis sull’isola di Cunda e numerose altre chiese e monasteri greci in quella di Imbro. Ancora, sono citate la chiesa siriana di Antiochia e quella greco-cattolica e Iskenderun. È stato, in oltre, reso noto che, la chiesa greco-ortodossa di san Nicola, che fu demolita nel 1960, sarà ricostruita nella zona turistica di Bodrum (Sud-Ovest della Turchia), secondo un accordo approvato dal sindaco e dai membri della locale Assemblea comunale. Il 21 febbraio 2012, il Patriarca Bartolomeo I, è stato invitato a deporre a porte chiuse davanti alla Commissione parlamentare che elaborerà la proposta della nuova Costituzione (è la prima volta che lo Stato intraprende una simile iniziativa dall’avvento della Repubblica). Il Documento consegnato dal Patriarca è lungo 18 pagine e riassume le richieste dell’insieme delle comunità non-musulmane che contano circa
100mila membri (greco-ortodossa, armena, caldea, siriaca, latina ed ebraica); alla messa a punto del testo, assistiti da alcuni giuristi, hanno lavorato membri di tutte queste Comunità. Lo stesso giorno, anche Kuryakos Ergün, Presidente della Fondazione dei siriaci di san Gabriele, è stato ascoltato dalla citata Commissione parlamentare. Anche alcuni responsabili delle comunità armene ed ebraiche dovrebbero essere ascoltati, ma, nulla è stato annunciato circa, un’eventuale udienza con rappresentanti delle Chiese caldea e latina o delle comunità protestanti presenti in Turchia. Tra le richieste formulate nel Documento consegnato alla Commissione parlamentare, c’è l’aspirazione ad un trattamento egualitario per tutti i cittadini così come all’equa-ripartizione dei fondi pubblici destinati ai servizi religiosi e all’istruzione. Il testo insiste sulla riapertura del seminario armeno di Istanbul e del seminario greco-ortodosso di Halki, chiusi dalle autorità rispettivamente nel 1970 e nel 1971, quando l’insegnamento superiore diventò monopolio di Stato. Al termine dell’incontro, Bartolomeo I ha dichiarato:«Vogliamo che questa sia la Costituzione di tutti. Non vogliamo essere cittadini di seconda categoria. Non vogliamo un trattamento differenziato, bensì l’uguaglianza. Vogliamo la riapertura delle scuole di teologia, la libertà di coscienza e di religione. In passato, ho già reso visita a numerosi ministri e anche al Primo Ministro: siamo stati sempre ricevuti con buone intenzioni, ma le promesse non sempre, vengono mantenute». Da segnalare poi che l’imposizione legislativa che il Patriarca greco, a cui il governo rifiuta il titolo di ” ecumenico ” sia cittadino turco, nato e formatosi in Turchia, creando questo elemento gravi difficoltà per la successione, ha subito un ammorbidimento nel 2010, quando è stato previsto che i metropoliti che risiedono all’estero, potranno acquisire la nazionalità turca. Diversi provvedimenti specifici a favore delle Chiese sono stati presi dallo Stato. Nel settembre 2010, gli armeni apostolici hanno ottenuto l’autorizzazione a celebrare una Messa nella chiesa. Agenzia Fides, 22 ottobre 2011 Agenzia Fides, 6 febbraio 2012. 5 La Croix, 21 febbraio 2012, della Santa Croce, situata sull’isola di Aghtamar (Lago di Van, Turchia orientale); le autorità, tuttavia, hanno vietato la collocazione di una croce sulla cupola di questo santuario che, dopo essere stato chiuso all’epoca del genocidio del 1915, è stato restaurato e trasformato in museo a partire dal 2007. Nei mesi di giugno e luglio 2011, anche i siriaci (non riconosciuti dal Trattato di Losanna) hanno ottenuto l’autorizzazione di tornare a celebrare il culto in due loro chiese, che erano state chiuse all’epoca del genocidio: una ad Alexandrette (Iskanderun in turco), l’altra ad Adiyaman, capitali delle omonime provincie (Adiyaman è sede metropolitana della Chiesa cattolica siriaca ). È la prima volta dall’epoca dell’impero ottomano che i siriaci hanno potuto rientrare in possesso di loro chiese, entrambe, subito riconsacrate. Ciò nonostante, la sorte del monastero siriaco-ortodosso Mar-Gabriel (IV secolo)– situato nella regione di Tour- Abdine (Turchia orientale) e dove vivono tre monaci, 14 religiose e una 40ina di studenti cristiani–non è ancora stata decisa. Dal 2008, si è alle prese con procedure che, contestano alla Chiesa siriaco-ortodossa la proprietà dei luoghi; dopo che nel 2009 il tribunale catastale di Mydiat aveva dato ragione alla Fondazione Mar-Gabriel, la Corte di cassazione di
Ankara, con sentenza del 26 gennaio 2011, ha ordinato la registrazione a nome dell’erario dei terreni che appartengono al monastero. Inoltre, la chiesa di Santa Sofia di Nicea (Iznik in turco), luogo dove si tennero due Concili ecumenici (nel 325 e nel 787), trasformata in moschea nel 1331 e in museo nel 2007, è ridivenuta una moschea nel novembre 2011. La Chiesa cattolica di rito latino non è interessata da queste disposizioni e queste promesse. La sua mancanza di riconoscimento da parte del Trattato di Losanna la priva di ogni forma di esistenza giuridica. Inoltre, talvolta subisce spoliazioni arbitrarie di alcuni suoi beni gestiti da laici: orfanotrofi confiscati, edifici parrocchiali rasi al suolo per far posto ad alberghi. Ecco ciò, che ha dichiarato
in proposito monsignor Louis Pelâtre, vicario apostolico di Istanbul: «Il nostro vero problema restano le proprietà fondiarie: non abbiamo e non abbiamo mai avuto titoli di proprietà. Non è una situazione agevole. Io non sono riconosciuto come vescovo, posso aprire un conto bancario a mio nome ma non a nome della mia diocesi». Va, infine, segnalato che, nel giugno 2011, per la prima volta negli ultimi cinquant’anni, un cristiano è stato eletto in Parlamento: è Erol Dora, protestante evangelico, eletto nella circoscrizione di Mardine (Sud-Est della Turchia)
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6.intervista a L’œuvre d’Orient, 1 luglio 2011
7. Agenzia Fides, 14/06/2011
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 salafita ottomano nazi Erdogan — ovviamente, anche tu sei troppo codardo, dietro al tuo computer, tu sei un criminale internazionale.. e se, tu eri una persona onesta e civile? poi, tu avresti potuto difenderti da me.. ma, questa è la verità: “tu non ti puoi difendere!”
 
[ tanto per incominciare, voi prima, siete andati a giurare, nella Massoneria, e poi, voi siete andati, sputare sulla Costituzione, e contro, la sua sovranità monetaria.. voi non avete nessun futuro, voi siete il più infame regime massonico gender della storia.. io vedo soltanto, i vostri cadaveri! io Unius REI, io sono con: 1. Mosca, 2. Pechino e 3. Gerusalemme! ] Mosca, “nostro intervento è legittimo”. Usa, “è aggressione”. 04 marzo, YORK, Scontro fra, Mosca e Occidente, al Consiglio di sicurezza sull’Ucraina. L’ambasciatore russo all’Onu, Vitaly Churkin, ha giustificato l’intervento nel Paese dicendo, che, l’Ucraina occidentale è in mano, a “estremisti armati e antisemiti (VERISSIMO)” e precisando, che, è stato Viktor Ianukovich, a chiedere aiuto militare a Vladimir Putin. La collega Usa, Samantha Power, ha risposto parlando invece di “aggressione” russa. Per la Francia, si tratterebbe di un bis dell’invasione sovietica della Cecoslovacchia. [ bla, bla, bla, visto che, è la guerra mondiale, che, voi cercate? ok! venitela a prendere! ] Viktor Fëdorovyč Janukovyč è un politico ucraino, Presidente dell’Ucraina dal 2010 al 2014… DESTITUITO DA UN GOLPE CONGIURA MASSONICA,  che ha insediato un governo di traditori, senza legittimazione popolare! AMEN!
 
Ucraina: Obama, Russia fa errore storico [ tutte menzogne! ] Mondo sa che, “diritto è stato violato. Ora sanzioni economiche”. 03 marzo, YORK, [ le armi americane, più sofisticate, sono con una data di scadenza, e possono essere disattivate, a distanza.. ] Il mondo (dei massoni Bildenbeg, jihadisti della galassia califfato sharia nazi, per uccidere Israele, ) e’ unito nell’affermare, che, in Ucraina la Russia ha violato il diritto internazionale, ha affermato il presidente americano Barack Obama, aggiungendo, che, Mosca e’ “dal lato sbagliato della storia” (bla, bla, bla, bla,). Gli Stati Uniti stanno considerando misure economiche, per, isolare la Russia, ha detto ancora Obama, ricevendo alla Casa Bianca, il premier israeliano Benyamin Netanyahu (che, è diventato alleato della Russia!! ).
 
Obama gender .. un ignorante come te? non avrebbe mai dovuto, diventare il Presidente! e perché, tu sei un burattino, che, Bush 322 Kerry ti hanno scelto!
.. cosa dici, se, le tue due figlie, diventano due lesbiche?
pensa, tu darai un buon contributo, per evitare la sovrappolazione!
tutto il male, che, tu hai voluto fare ai nostri figli? cada pure sui tuoi figli!
 
3 marzo 2014. [se, americani non erano satanisti gender bildenberg, tutti i massoni UE, 322, la sinagoga di satana NWO? questo non avrebbe mai potuto accadere! ] [my JHWH, io non voglio la loro conversione, e, io non voglio il loro ravvedimento, non li perdonare! io li voglio vedere morire! ]

lunedì 3 marzo 2014. tutto il crimine della ideologia Gender, dichiarare: 1. Dio, 2. la Bibbia, 3. tutti i credenti in Dio, 4. tutti gli uomini agnostici, di buona volontà, che, credono nella legge naturale, … dichiararli tutti criminali! a tanto: è giunta la perversione: dei pervertiti, Sodoma e Gomorra, .. questo è certo: i Bildenberg, del sistema massonico gli anticristi, colpiti da 666 scomuniche della VERA, Chiesa Cattolica, loro vogliono distruggere il genere umano! [] A proposito della rivoluzione del gender. Tre miti da smascherare. L’Osservatore Romano. (Marguerite Peeters) Cominciamo con lo smascherare tre miti che ci paralizzano nella risposta che siamo chiamati a dare alla rivoluzione del gender. Perché indubbiamente si tratta di una rivoluzione. Molti credono che il gender sia un progetto esclusivamente omosessuale, e dunque minoritario. Ebbene, il gender storicamente ha una duplice origine. E ha oggi una duplice applicazione: femminista radicale e omosessuale. Queste due interpretazioni sono inscindibili. Il loro elemento comune è di considerare l’identità maschile e quella femminile, la complementarietà tra uomo e donna, la vocazione nuziale della persona umana, il matrimonio, tra, un uomo e una donna, la famiglia fondata sul matrimonio, la paternità e la maternità, la vocazione educativa del padre e della madre, la filialità come altrettante costruzioni sociali contrarie all’uguaglianza e alla libertà civili e discriminatorie, in particolare per le donne e gli omosessuali. Occorre dunque decostruire sistematicamente questi supposti stereotipi, che, in realtà sono dati costitutivi fondamentali di ogni persona umana. Bisogna decostruirli con tutti i mezzi, educativi prima di tutto, ma anche politici, legislativi, culturali (mode, musica, film, linguaggio). È questa l’essenza del sovvertimento compiuto dalla rivoluzione del gender. Va ben al di là, è evidente, delle agende femministe radicale e omosessuale. Si tratta di rifondare la società su un'”umanità nuova”, “liberata” dai termini uomo e donna, padre e madre, sposo e sposa, figlio e figlia, matrimonio e famiglia, che non avrebbero più diritto di cittadinanza. Nella società attuale, sessualmente indifferenziata, non resterebbero che cittadini-individui, “liberati” da ciò che sono, vale a dire persone predisposte all’amore e alla felicità. L’amore in effetti non può essere individualista; è sempre personale. L’obiettivo della rivoluzione del gender è di permettere a tutti i cittadini-individui del mondo di accedere al piacere sessuale “senza ostacoli” e al potere di autodeterminarsi al di fuori della propria identità sessuale. Secondo mito: il gender non è una “teoria” stramba, capace di sedurre solo certe popolazioni o maggioranze parlamentari, per esempio in Francia con la legge del matrimonio per tutti. Divenuta norma politica universale alla quarta Conferenza mondiale dell’Onu sulle donne nel 1995, e da allora una delle priorità trasversali del governo mondiale, la prospettiva del gender viene ormai applicata in tutto il mondo e ci riguarda tutti. Benché il suo contenuto sia di una violenza inaudita, aberrante, la rivoluzione del gender utilizza strategie e tecniche di trasformazione sociale dolci, che, la rendono spesso impercettibile, per cui le maggioranze, non ne hanno ancora preso coscienza. Non vogliamo essere montoni, di Panurge, vero? Per seguire passivamente e stupidamente il montone, rifiutandosi di autodeterminarsi liberamente, tutto il gregge si è gettato nell’oceano, ed è affogato. Infine, il gender non è stato tirato fuori dal cappello qualche anno fa: s’innesta su un lungo processo di rivoluzione culturale occidentale di cui è il prolungamento logico. Le sue origini, nella nostra storia, risalgono al XVIII secolo. Non dimentichiamo che il Manifesto del Partito Comunista di Karl Marx è stato pubblicato nel 1848: sessantanove anni prima della rivoluzione bolscevica.
Sono trascorsi cinquant’otto anni da quando l’interpretazione ideologica del termine gender, è apparsa per la prima volta negli Stati Uniti. Ma, più di due secoli e mezzo ci separano dall’epoca, in cui i valori universali di uguaglianza e di libertà, si sono affermati — fortunatamente tra l’altro, avendo favorito lo sviluppo del senso della dignità di ogni persona umana — venendo già allora, mal interpretati dai filosofi e da altri attori influenti, in un modo che, ha segnato la nostra storia fino a oggi, e di cui il gender è l’ultimo frutto. L’ondata assassina di uno tsunami, si percepisce solo quando si avvicina alla costa.
L’Osservatore Romano, 4 marzo 2014. Posted by Il sismografo ore 18:19
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Passaparola: autodeterminazione nazionale! [ questa Europa dei massoni Bildenberg, ideologia gender.. omicidio della civiltà ebraico-cristiana, per pugnalare, alle spalle Israele, dopo tanti sorrisi ipocriti, .. per poi, piangere il morto Israele, vittima eccellente della Sharia nazi… ci trascineranno in guerra, contro, la Russia, ci rubano la sovranità monetaria, traditori assassini complici di Rothschild.. ecc.. ok! questa Europa di Satana? deve finire! ] Il boom della UE di maggio. E. Benetazzo. Le elezioni per il cambio e rinnovo del Parlamento europeo, che, si terranno a maggio, sembrano la principale motivazione, che, potrebbe avere spinto l’establishment sovranazionale, non necessariamente europeo, a chiedere un cambio repentino di veste politica all’esecutivo italiano, cioè, l’avvicendamento, tra, Letta e Renzi. Per le modalità con cui, si è manifestato dovrebbe presupporre un intervento, e una ingerenza, da parte di organismi sovranazionali, che temono per il risultato di maggio. Passaparola: autodeterminazione nazionale!
 
[ King SAUDI satana ARABIA, in nome di Dio benedetto, figlio di un cane satanico, tu fermati! io ti ordino,  tu fermati, nel nome di Gesù! ] [ dire: “”si uccidessero pure, tra, di loro, tutte queste bestie islamiche, di maniaci religiosi!””.. questo è pura malvagità, anche loro sono esseri umani, creture di Dio, devastate dal falso profeta, di una religione corrotta di anticristi! è indispensabile, quindi, condannare la LEGA ARABA, per la sua religione criminale… e se, i satanisti ONU Amnesty, Bildenberg, Bush 322 Kerry, non lo permettono? è soltanto perché, loro vogliono realizzare un clossale massacro! ] Iraq: cinquanta qaedisti uccisi a Ramadi. In 24 ore, scontri con, i governativi in provincia: Al Anbar. 03 marzo, , Cinquanta miliziani dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis), legato ad Al Qaida, sono stati uccisi nelle ultime 24 ore in scontri con le forze governative nella città irachena di Ramadi, nella provincia occidentale di Al-Anbar. Lo hanno riferito i servizi anti-terrorismo di Baghdad. Tra gli uccisi vi è “una figura di spicco dell’Isis, Abu Bakr al Anbari”, hanno detto le autorità alla tv semi-ufficiale Al Iraqiya. Nell’Al-Anbar vi sono oltre 300.000 profughi tra civili.
 
[ ideologia gender è un crimine costituzionale, un pensiero massimalista ed intollerante, una criminalizzazione della civiltà ebraico cristiona, uno stupro della legge naturale.. un abuso contro, la autorità dei genitori [] dalla tolleranza, uguaglianza, rispesto integrazione, al nazismo ideologia gay, questo è il male, che, i comunisti Bildenberg, hanno voluto fare al popolo, dopo avergli rubato la sovranità monetaria! ] [ l’ovvio non ha bisogno di essere dimostrato, i rapporti contro, natura sono delle perversioni sessuali, voi state destabilizzando la società. ] 14 febbraio 2014. Gender in classe: mondo capovolto. «Educare alla diversità a scuola»: tre volumetti prodotti dal Dipartimento per le Pari opportunità (dipende dalla presidenza del Consiglio dei ministri), dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) e dall’Istituto Beck. È diretto alle scuole primarie, alle secondarie di primo grado e a quelle di secondo grado. In teoria dunque tre guide intenzionate a sconfiggere bullismo e discriminazione, garantendo pari diritti a tutti gli studenti. In realtà – a leggerne i contenuti – una serie di assurdità volte a «instillare» (questo il termine usato) nei bambini fin dalla tenera età preconcetti contro la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra un padre e una madre… Al loro posto un relativismo che non lascia scampo ad alcun valore. Il tutto mascherato da rispetto per le diversità (quando invece si cerca di omologare tutto, raccomandando persino di appiattire la preferenza nei maschi per il calcio o la Formula 1 rispetto alle femmine) e per diritto alla propria identità (quando viene negata anche quella di uomo e donna, trattati come pura astrazione). Ma che uso fare dei tre volumi? Quale il loro effettivo destino? C’è il rischio che la dittatura del gender entri prepotentemente – così come auspicato nel testo – nelle aule dei nostri figli e ne influenzi pesantemente la crescita armonica? «Dal punto di vista puramente tecnico si tratta di materiali didattici che l’ufficio delle Pari opportunità mette a disposizione di insegnanti e studenti – spiega Roberto Pellegatta, preside dell’Istituto professionale statale “Meroni” di Lissone (Milano) –, dunque necessita assolutamente del parere concorde di docenti e genitori, come avviene per i libri di testo e per qualsiasi materiale didattico. Poiché va nelle mani dei ragazzini, esige obbligatoriamente il parere del consiglio di classe e la votazione del collegio». Non tocca al preside proporre tali testi, ma all’insegnante, nella piena libertà di insegnamento prevista dalle norme. «Io sono preside alle superiori – aggiunge – ma mi sono confrontato anche con i colleghi delle medie e delle elementari e a nessuno pare materiale appropriato per la scuola: potrebbe essere adottato solo laddove qualche singolo docente volesse agitare posizioni molto ideologiche e usarlo come strumento di battaglia». L’ufficio delle Pari opportunità, infatti, presenta i tre volumetti come ausilio contro il bullismo e la discriminazione, «ma nei contenuti è evidente la battaglia ideologica. Lascia il tempo che trova e io penso che non valga nemmeno la pena contrastare un’operazione tanto lontana dalla realtà. Ciò che preoccupa invece è che sia stato prodotto spendendo soldi dell’Unione Europea: era lì che bisognava contrastare il progetto».
Tutta colpa delle fiabe. «A un bambino è chiaro da subito che, se è maschio, dovrà innamorarsi di una principessa, se è femmina di un principe. Non gli sono permesse fiabe con identificazioni diverse». Così si legge nell’introduzione al volume Educare alla diversità rivolto ai bambini delle elementari. In effetti è vero: sono millenni che gli dei si innamorano delle dee, che i cavalieri combattono per le donzelle, che Cenerentola balla col principe e Biancaneve si risveglia al bacio di un uomo… Siamo tutti cresciuti con queste certezze, e tutto sommato non siamo venuti su male (o non per questo, comunque). Eppure a leggere l’introduzione alle linee guida per “insegnanti rispettosi delle differenze”, nonché le schede di lavoro da svolgere con i bambini, tanta omofobia causa confusione mentale tra i piccoli. «Questi sono gli anni in cui i bambini di solito cominciano a formarsi un’idea di se stessi e delle persone che li circondano», dunque occorre «incoraggiare la diversità»: spesso i genitori e la scuola sono legati agli «stereotipi» della famiglia formata da un padre uomo e una mamma donna e «come risultato molti bambini trascorrono gli anni della scuola elementare senza accenni positivi alle persone LGBT» (lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Ma c’è di peggio, avverte il testo: «Nella nostra società si dà per scontato che l’orientamento sessuale sia eterosessuale e la famiglia, la scuola, gli amici si aspettano, incoraggiano e facilitano un orientamento eterosessuale»… Errori magari compiuti in buona fede, ma proprio per questo ecco pronte le linee guida che rieducano prima gli insegnanti con una serie di esercizi, per poi crescere i bambini nella consapevolezza che i due generi maschio e femmina sono roba vecchia, così come il concetto di famiglia (al singolare), di madre e padre e via andare.
E I DUE RE VISSERO FELICI E CONTENTI
Ecco allora le linee guida per i maestri: attraverso la letteratura, il cinema o invitando ospiti gay o trans, dimostrare ai bambini che ci sono «uomini e donne, così come famiglie, diversi» da quello che viene liquidato non come «stereotipo da pubblicità» (a questo è ridotta la famiglia!). Al bando quindi tutta la letteratura per bambini, dalle fiabe a Pinocchio, ma anche Bambi o gli Aristogatti (materiale chiaramente omofobo)? E ancora: «Non usare analogie che facciano riferimento a una prospettiva eteronormativa», cioè che sottintenda anche involontariamente «che l’eterosessualità sia l’orientamento normale»: insomma, vietato insinuare ad esempio che il re torna a casa dalla regina: «Tale punto di vista può tradursi infatti nell’assunzione che un bambino da grande si innamorerà di una donna e la sposerà» (gravissimo periglio). Guai poi all’insegnante che si aspetti che gli studenti di sesso maschile siano ad esempio più interessati «alla Formula 1»: la parola d’ordine è appiaTtire le differenze, uniformare, negare l’evidenza, incoraggiare le femmine a tirare di pallone e i maschi a parlare intanto «di cucina o di shopping». Il maestro è invitato a combattere l’omofobia in modo interdisciplinare, anche nei problemini di aritmetica: «Rosa e i suoi due papà comprano due lattine, se ogni lattina costa 2 euro quanto hanno speso?». Difficile credere che tutto questo non sia uno scherzo. Incredibili poi le domande-tipo: «Un pregiudizio diffuso nei paesi di natura fortemente religiosa è che il sesso vada fatto solo per avere bambini»… Poiché invece la cosa che conta è il rispetto del partner coinvolto nell’atto sessuale (lo ricordiamo, siamo elle elementari!) «potremmo ribaltare la domanda chiedendoci: i rapporti sessuali eterosessuali sono  naturali?». Gradatamente il mondo è capovolto. Non è chiaro che fine potrebbero fare a questo punto l’Odissea, con Penelope instancabilmente donna, moglie e madre, o I Promessi Sposi, biecamente tradizionali (con l’aggravante della fede, visto che il testo colpisce spesso la religiosità come causa di atteggiamenti chiusi e retrogradi). «Visione di film e documentari a tematica omosessuale» completano il quadro, mentre «cartoncini, pastelli, matite colorate» non servono più agli antichi lavoretti di un tempo (ricordate?) ma per cartelloni del tipo «che cosa fa una famiglia quando ci sono due mamme o due papà?». Per obiettività occorre dire che i passaggi contro il bullismo sono assolutamente condivisibili, ma non si capisce perché solo in tema di omosessualità: e i bimbi presi di mira perché credenti? Derisi perché vanno a Messa e fanno pure il chierichetto? O quelli disabili? Il ministero della Pari opportunità non pensa a delle Linee guida per loro? O non siamo tutti uguali e con pari diritti?
ETERO CIOÈ NON NORMALE. Passando alle scuole medie e alle superiori, «coloro che durante questo periodo di sviluppo si accorgono di essere gay, lesbiche o bisessuali» si trovano a sostenere sfide «peculiari del loro orientamento», dunque i loro insegnanti devono attrezzarsi perché non basta «essere gay-friendly», è necessario «essere gay-informed». E su questo modulare l’insegnamento scolastico. La metodica è sempre quella prevista per le elementari: non proporre mai situazioni in cui si presume che un uomo ami una donna, due genitori siano maschio e femmina, il libro o il film presentino come «normale» un rapporto etero anziché come «solo uno dei possibili orientamenti sessuali». E se di nuovo sono ovvie e condivisibili tutte le raccomandazioni contro violenza e bullismo (e ci mancherebbe pure), il resto è un groviglio di attività e concetti del tutto slegati dalla vita reale e da quella scolastica. Gli autori dimenticano che qualsiasi problematica di un alunno – etero o omosessuale che sia – da che mondo è mondo richiede tutta l’esperienza e la capacità introspettiva del docente, mentre qui sembra che esista esclusivamente la sensibilità del ragazzo omosessuale: gli altri possono tranquillamente crescere e maturare imparando che i due sessi sono un’astrazione, così come la famiglia e tutto ciò che ne consegue (i figli, il matrimonio), che tutto è relativo. Le attività con i ragazzini delle medie (11-14 anni) vanno da “Famiglie in tv” (oggi c’è solo l’imbarazzo della scelta, comunque «l’insegnante consiglia Giudice Amy; Modern family; Tutto in famiglia… »); a “Il gioco delle associazioni di parole” («Cosa vi viene in mente quando dico le parole gay, lesbica, bisessuale, trans?», chiede il prof); al “Gioco dei fatti e delle opinioni”: «Uno studente può dire che due uomini che fanno l’amore sono disgustosi – queste le istruzioni –. A quel punto l’insegnante fa notare che questa è un’opinione, un giudizio personale, derivata dal fatto che siamo poco abituati a questo dal cinema e dalla televisione»: «È un fenomeno che per noi non è stato reso normale», nulla più. Va da sé che «milioni di bambini crescono con genitori omosessuali» e sono beatissimi, (se ne desume che nozze gay e adozione di figli sarebbero sacrosanti): «L’impossibilità di sposarsi può avere un impatto sul benessere dei genitori e conseguentemente dei figli», altrimenti felicissimi di avere due papà o due mamme. Per le superiori il tutto si ripete pressoché identico, e questa sì è un’astrazione, che non tiene conto di quanto un 12enne sia diverso da un 18enne: stessi giochi, stesse attività, persino stessi film proposti. Ad esempio “Kràmpack” (regia di Cesc Gay, e non è un gioco di parole): «Nico e Dani sono due ragazzi 16enni che si apprestano a trascorrere le vacanze insieme. È l’estate della perdita della verginità. I due in passato avevano condiviso giochi di masturbazione reciproca…». Se questa è scuola. Lucia Bellaspiga. © riproduzione riservata
 
[ ideologia gender è un crimine costituzionale, dalla tolleranza, uguaglianza, al nazismo! ] [ l’ovvio non ha bisogno di essere dimostrato, i rapporti contro, natura sono delle perversioni sessuali, voi state destabilizzando la società. ] 25 febbraio 2014. Gender a scuola, i genitori: il governo ritiri. «Sono la mamma di un bambino di 10 anni che frequenta la quinta elementare in una scuola statale di Roma: mi aiuta a capire quali cambiamenti stanno avvenendo nella scuola all’insaputa delle famiglie?». Questa lettera è giunta nei giorni scorsi sul tavolo di Roberto Gontero, coordinatore del Forum delle associazioni dei genitori della scuola (Fonags) e ben rappresenta lo stato d’animo delle famiglie, che si scoprono indifese rispetto all’offensiva delle lobby gay e Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transesessuali) nelle scuole. Questa mamma dà sfogo al «non poco disagio» creato, a lei e al marito, dalle domande del figlio decenne, di ritorno da una “lezione” su sessualità e omosessualità. «Sia io che mio marito – scrive la donna – siamo dell’idea che non sia necessario affrontare tali temi con bambini di quinta elementare. E soprattutto siamo indignati perché non ci è stata richiesta alcuna autorizzazione». Ma chi la doveva richiedere, se la stessa Strategia nazionale messa a punto dall’Unar, cornice istituzionale entro cui si collocano le iniziative nelle scuole, come questa di Roma, è stata messa a punto con il contributo di ben 29 associazioni gay e Lgbt, senza nemmeno coinvolgere il Fonags?
«Il nostro – ricorda Gontero, che è anche presidente dell’Agesc, l’associazione dei genitori della scuola cattolica – è un organismo consultivo del Ministero dell’Istruzione che, per legge, deve essere, appunto, consultato. Ci chiedono pareri su tutto, dal bullismo alla didattica digitale, ma su questa questione siamo stati totalmente tenuti all’oscuro. Come genitori ci siamo sentiti scavalcati». Il coordinatore del Fonags ha così scritto una lettera all’allora ministro Carrozza, sollecitando l’emanazione di una circolare urgente alle scuole per chiedere, qualora ci fosse la necessità di trattare queste tematiche in classe, di farlo solo dopo aver ricevuto il consenso scritto dei genitori.
«Purtroppo – conclude Gontero – fatti come quello raccontato dalla mamma romana e come i tanti che stanno accadendo in altre parti d’Italia, contribuiscono a frantumare il patto educativo tra famiglia e scuola, che si fonda sulla fiducia reciproca. Se i genitori, invece, non si fidano più della scuola, il sistema dell’educazione si avvia verso a propria distruzione. E questo non è accettabile». La preoccupazione di Gontero è la stessa di Fabrizio Azzolini, presidente nazionale dell’Associazione genitori (Age) e membro del Fonags, che chiede un ripensamento del governo circa la Strategia nazionale targata Unar. «Il 5 marzo incontreremo il nuovo ministro Giannini per la presentazione delle linee programmatiche – annuncia Azzolini –. L’auspicio è che il nuovo corso si annunci diverso dal vecchio, che su queste tematiche non ci ha minimamente tenuto in considerazione. Come si fa ad avere fiducia in uno Stato che tratta così chi, come l’Age, è nella scuola da 46 anni, per dare voce soltanto a una parte ben orientata? Forse dovremmo diventare gay per ottenere l’attenzione del governo?». Provocatoria, ma fino a un certo punto, la questione posta da Azzolini. È bene ricordare, infatti, che, soltanto nel 2013 e soltanto dall’Unar, le associazioni gay e Lgbt hanno ricevuto finanziamenti pubblici per 250mila euro. Sulla «totale espropriazione dei genitori della titolarità dell’educazione» dei propri figli, torna il presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, Francesco Belletti, ricordando che il diritto-dovere dell’educazione è sancito dall’articolo 30 della Costituzione. «Ci stupisce – prosegue – come queste associazioni abbiano avuto libero accesso alla scuola, senza che le famiglie ne fossero informate. Così si lede il diritto alla cittadinanza attiva dei genitori nella scuola». Non si stupisce, invece, Simone Pillon, responsabile della Commissione relazioni familiari e diritti del Forum nazionale e presidente del Forum delle famiglie dell’Umbria, autore di un vademecum di difesa per le famiglie. «Da noi lavorano così da anni. Per questo sarebbe bene che il governo ritirasse la Strategia e si aprisse un nuovo confronto con la presenza, questa volta, anche delle associazioni familiari». Paolo Ferrario.© riproduzione riservata
 
[ i padroni del mondo Spa FMI, NWO! ] Ucraina, G7 condanna Russia, e blocca G8 [ e certo, sono i satanisti massoni Bildenberg, quelli che, hanno stuprato la Costituzione, ed hanno rubato ai popoli, la sovranità monetaria,[ sono loro i padroni del mondo! ] uno che è parte, della 322 “teschio con ossa” un massone criminale, che, dovrebbe vergognarsi di essere al mondo! lui deve rappresentare gli USA? ] Oggi incontro tra Putin e la Timoshenko, la Ashton a Kiev [ i padroni del mondo, assassini massoni satanisti Bildenberg! ] 03 marzo, Tensione sempre più alta in Ucraina, con l’avanzamento dell’occupazione russa in Crimea. Kiev parla di disastro imminente, il G7 condanna Mosca, e sospende i preparativi, per il G8 a Sochi, mentre, Kerry si spinge ad affermare che, la Russia rischia il suo posto tra i Grandi otto.

SOS Benjamin Netanyahu, annessione Africa a LEGA ARABA

[lettera aperta a Benjamin Netanyahu,] perché il Re della Arabia SAUDITA, fa con noi la vipera sorda? perché, Rothschild ha promesso a lui, di annettere alla LEGA ARABA,tutta l’Africa.. .. i Bildenberg europei fingono di essere distratti! da questo punto la galassia jihadista. si subbivide in tante sigle diverse, ma è una sola organizzazione dei servizi segreti .. in questo mare islamico? non ci sarà un futuro per Israele! ]. ABUJA. «Guerra a Borno» titolano oggi i quotidiani nigeriani dopo gli attentati e le violenze che si sono rinnovati nel fine settimana nel nord est del Paese, a conferma di come quelle tormentate, regioni siano ormai in balia delle armi. Del resto, già tre giorni fa, il Governo del presidente Goodluck Jonathan aveva ammesso, per la prima volta con un comunicato ufficiale, che, quella contro il gruppo di matrice fondamentalista islamica Boko Haram è ormai una vera e propria guerra. Nel fine settimana, se ne è avuta l’ennesima e tragica conferma, con due stragi perpetrate da Boko Haram, prima a Maiduguri, la capitale dello Stato del Borno, e poi a Mainok, una cittadina a non molti chilometri di distanza, con un bilancio di quasi un centinaio di morti e di decine di feriti. A Maiduguri c’è stato un duplice attentato in un locale pubblico. Due esplosioni avvenute sabato sera a pochi minuti di distanza hanno provocato più di cinquanta morti. Tra le vittime ci sono anche, diversi bambini, che insieme con altri appassionati di calcio stavano guardando una partita in televisione nel locale preso di mira da Boko Haram. Come in casi precedenti, la strage maggiore è stata provocata dalla seconda esplosione tra le persone accorse a prestare soccorso alle vittime della prima. A Mainok, appena un’ora dopo, c’è stato invece l’attacco di un commando di uomini armati con fucili automatici e lanciarazzi che, hanno ucciso 39 persone e hanno dato alle fiamme numerose abitazioni. Da parte sua, l’esercito riferisce di operazioni terrestri e aeree che avrebbero consentito di distruggere basi di Boko Haram a Daggu e Yazza, sempre nel Borno. Come tutte le guerre, anche, quella nel nord est della Nigeria sta provocando un’ondata di profughi. Secondo fonti delle Nazioni Unite sono oltre trecentomila i civili in fuga.

[[ Unicuique suum ]] [ 322 Kerry? Non praevalebunt: AMEN ] Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n. 649004. Copia €1,00. Copia arretrata. €2,00 L’OSSERVATORE ROMANO. GIORNALE QUOTIDIANO [[ Unicuique suum ]] POLITICO RELIGIOSO. [ Non praevalebunt: AMEN ] . Anno CLIV n. 51 (46.593) Città del Vaticano. lunedì-martedì 3-4 marzo 2014. NOSTRE INFORMAZIONI All’Angelus accorato appello del Pontefice alla comunità internazionale per la soluzione della crisi attraverso il dialogo e la concordia. Per la pace in Ucraina. Papa Francesco ha ricordato che fino a quando ognuno cerca di accumulare per sé non ci sarà mai giustizia. Udienza ai vescovi spagnoli in visita «ad limina». [ Nessuno è escluso, dalla vigna del Signore ] [quindi, tutti, di ogni religione, dobbiamo, rinnegare la violenza, intolleranza, ideologie, imperialismi, e lottare, pacificamente, a modo nostro (cioè con un nostro ministero, che, significa servizio al Signore, oppure, per gli agnostici, è servizio al genere umano.. ) per l’avvento del regno politico di Dio sulla terra, cioè, la fratellanza universale. ] [ Nessuno è escluso, dalla vigna del Signore ] [[ Unicuique suum: UNIUS REI ]]

stallo anche nella trattativa per il Kordofan meridionale. Non si sblocca, la crisi in Sud Sudan ADDIS ABEBA. Non si sblocca la crisi nel Sud Sudan precipitato da da metà dicembre nella guerra civile. I ribelli che fanno riferimento all’ex vicepresidente Rijek Machar hanno detto oggi di essere pronti ad accettare in linea di principio la proposta di formare un Governo di transizione, ma solo a condizioni che non ne faccia parte il presidente Salva Kiir Mayardit. Il portavoce di Machar, James Gatdet Dak, è tornato ad accusare il presidente di «leadership dittatoriale e violenta che ha portato a caos e uccisioni». Nel frattempo, ad Addis Abeba sono in stallo anche i negoziati sulla regione sudanese del Kordofan meridionale tra il Governo di Khartoum e i ribelli del Movimento di liberazione del popolo sudanese – Nord (Slpm-N) considerato legato all’omonimo gruppo al governo in Sud Sudan. Mediatori dell’Unione africana hanno comunicato ieri che si è arrivati a un’impasse sulle proposte da loro formulate. In una nota viene specificato che i mediatori, nell’impossibilità di far ottenere subito un confronto diretto tra Khartoum e i ribelli, hanno deciso di rimettere la questione al Consiglio dell’Unione africana per la pace e la sicurezza, invitando nel frattempo le due parti a formulare proposte in vista di un’eventuale ripresa dei negoziati.

Nel Kordofan meridionale, come pure nell’Alto Nilo, gli scontri armati non si sono mai interrotti dopo la dichiarazione d’indipendenza nel Sud Sudan del luglio 2011, così come resta aperta tra Khartoum e Juba la questione della sovranità sulla regione petrolifera contesa dell’Abyei. Il protrarsi delle crisi da una parte e dall’altra della frontiera aggrava di ora in ora l’emergenza umanitaria che vede coinvolte ormai ben oltre un milione di persone.

Ancora bombardamenti sulla città di Beni. Ripresa dei combattimenti in Nord Kivu. KINSHASA. Una ripresa dei combattimenti è stata registrata nel fine settimana nella tormentata regione orientale del Nord Kivu. Colpi di mortaio si sono abbattuti sulla città di Beni, provocando secondo fonti locali il ferimento di almeno tre persone. Il governatore del Nord Kivu, Julien Paluku, ha confermato l’attacco, senza peraltro poter specificare quale gruppo sia da ritenerne responsabile. L’esercito congolese e la Monusco, la missione dell’Onu nella Repubblica Democratica del Congo, sono impegnati in Nord Kivu contro diversi gruppi armati. Dopo la sconfitta militare dei ribelli congolesi del movimento del 23 marzo (M23), sono state avviate in particolare operazioni contro gli ugandesi delle Forze alleate democratiche – Esercito nazionale per la liberazione dell’Uganda (Adf-Nalu), attivi da oltre un decennio proprio nell’area di Beni, e contro i ribelli hutu rwandesi delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda (Fdlr) riparati in territorio congolese dopo il genocidio dei tutsi in Rwanda del 1994. Diverse fonti, comunque, sostengono che oltre alle Asf-Nalu, alle Fdlr e ad altre formazioni minori, anche frange dell’M23 starebbero riarmandosi.

Netanyahu a Washington per incontrare Obama, WASHINGTON, 3. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è oggi a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Le dichiarazioni della vigilia sembrano confermare una divergenza di vedute tra l’Amministrazione statunitense e il Governo israeliano riguardo al processo di pace con i palestinesi e alla questione iraniana. Poco prima di partire, Netanyahu ha detto che intende resistere alle pressioni in merito che gli verranno da Obama. «Discuteremo la questione iraniana e il processo diplomatico con i palestinesi», ha dichiarato Netanyahu mentre si imbarcava sull’aereo, aggiungendo che «negli ultimi anni lo Stato di Israele è stato sottoposto a varie pressioni e le abbiamo respinte. È accaduto e continuerà a essere così». Fonti diplomatiche citate dalla stampa statunitense sostengono che Obama, il quale riceverà tra due settimane, anche il presidente palestinese Abu Mazen, intende insistere affinché Netanyahu accetti l’impostazione per i negoziati di pace che sta mettendo a punto il segretario di Stato americano, John Kerry, in modo da poter prolungare le trattative oltre la scadenza del 29 aprile, ipotesi che vede Netanyahu contrario. Anche l’Autorità palestinese, comunque, ha già fatto sapere di considerare in modo negativo l’allungamento dei tempi della trattativa preventivato da Kerry. Quest’ultimo, peraltro, non ha ancora presentato ufficialmente alle parti il suo piano, conscio delle difficoltà che riguardano tutti i temi in discussione: confini, sicurezza, insediamenti israeliani in Cisgiordania e a Gerusalemme est, rifugiati, reciproco riconoscimento, fine del conflitto. Secondo una delle fonti governative di Washington citate dal «New York Times», per Barack Obama quella di oggi potrebbe comunque essere «la vera opportunità di intervenire» per sbloccare lo stallo.

Rotta la tregua a Yarmuk Scontri, in un campo, di profughi. palestinesi in Siria DAMASCO. Il conflitto siriano si avvita in scontri di tutti contro, tutti e le diverse tregue concordate sui singoli fronti vengono subito infrante. È accaduto nel campo profughi palestinese di Yarmuk, a sud di Damasco, dove si segnalano bombardamenti in violazione del cessate il fuoco in vigore da metà febbraio dopo mesi di violenze sanguinose. Secondo fonti dell’opposizione siriana, a scontrarsi sono le milizie islamiste del Fronte al Nusra, e quelle delFronte popolare palestinese, un gruppo storicamente legato al Governo di Damasco. Un altro gruppo armato islamista, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante, ha distrutto un santuario sufi a Tel Marouf, un villaggio vicino alla città di

Qamishli, nel nord della Siria, in una zona abitata in prevalenza da curdi. Nel darne notizia, il sito d’informazione Al Bawaba precisa che gli aggressori hanno sequestrato circa cinquanta abitanti del villaggio e bruciato le case situate nei pressi dell’edificio religioso. Alla situazione in Siria, oltre che di quella in Corea del Nord, è dedicata la sessione del Consiglio dell’Onu per i Diritti umani

che si tiene oggi e domani a Ginevra. Ai lavori partecipa il Segretario generale dell’Onu, Ban

Ki-moon, che ha in agenda anche un incontro con il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov. Il colloquio tra i due riguarderà soprattutto la crisi in Ucraina, ma anche quella siriana, come conferma la presenza all’incontro dell’inviato per la Siria dell’Onu e della Lega araba, Lakhdar

Brahimi. Intanto il Governo siriano ha consegnato durante il fine settimana il quinto carico di agenti

chimici del proprio arsenale al porto di Latakia, dove è stato imbarcato sul cargo norvegese

Taiko. Secondo fonti dell’O rganizzazione per la prevenzione delle armi chimiche (Opac) citate

dall’agenzia Ansa, si tratta del carico più consistente consegnato finora: 170 tonnellate di materiale

cosiddetto di priorità 2, cioè di sostanze meno pericolose di quelle finora avviate alla distruzione.

Nei prossimi giorni dovrebbero avvenire ulteriori trasporti, a conferma che il Governo di Damasco

ha deciso di accelerare le operazioni del piano di disarmo, sulle quali dovrà dare una valutazione il consiglio esecutivo dell’Opac che si riunirà domani. Sospesi i raid aerei sulle aree tribali per rilanciare i colloqui di pace Islamabad tende la mano ai talebani

Dimostranti assaltano

il Parlamento libico.

TRIPOLI. Una folla inferocita ha

invaso ieri a Tripoli la sede del Congresso generale nazionale, l’Assemblea costituente che al momento è il

massimo organo istituzionale del Paese, aggredendo e ferendo con

colpi d’arma da fuoco due deputati. Lo ha reso noto il portavoce del

Congresso, Omar Hmidane, parlando alla televisione nazionale, precisando che sono state distrutte anche le autovetture di alcuni deputati. I manifestanti hanno fatto irruzione

per protestare contro il prolungamento del mandato del Parlamento,

che doveva sciogliersi il 7 febbraio e indire nuove elezioni, e per il rapimento, poche ore prima, di un loro simpatizzante durante un sit-in all’esterno dell’edificio. Alcuni tra i manifestanti ritengono invece che i rapitori — che hanno anche incendiato le tende dei partecipanti al sit-in — appartengano a, cellule di operazioni di rivoluzionari in Libia, un gruppo di ex ribelli agli

ordini del Congresso. Quest’ultimo e il Governo di transizione, fortemente criticati dagli oppositori per non essere riusciti a portare sicurezza e mettere fine all’anarchia che regna nel Paese dalla caduta del colonnello Gheddafi, nell’ottobre 2011,

hanno suscitato un’ondata di rabbia

con la decisione di prolungare il loro mandato fino alla fine del 2014.

E a Bengasi, nella ancora più turbolenta Cirenaica, un ingegnere francese, che lavorava presso un

centro medico, è stato assassinato a colpi d’arma da fuoco — vicenda, confermata poco dopo dal ministero degli Esteri di Parigi — mentre un ufficiale delle forze speciali è morto per lo scoppio di una bomba piazzata sulla sua automobile. A una quarantina di chilometri dalla città, infine, sono stati rinvenuti i cadaveri di cinque uomini, assassinati a colpi d’arma da fuoco.

KABUL. [Ancora vittime civili in Afghanistan]. Non si fermano le violenze nel territorio afghano. Anche, ieri infatti si sono registrate vittime civili. Quattordici persone, tra cui, due donne e due bambini, sono morte in seguito all’esplosione di un’autobomba a Pul-iAlam, capoluogo della provincia centrale di Logar. Come ha precisato Din Mohammad Darwesh, portavoce del governo provinciale, la vettura carica di esplosivo è deflagrata in un parcheggio. Questo attacco conferma che la situazione nel Paese resta critica, mentre si fanno sempre più pressanti gli interrogativi sul futuro dell’Afghanistan dopo il 2014, ovvero quando sarà stato completato il ritiro del contingente internazionale. Il persistente stallo nei negoziati riguardo alla firma dell’accordo sulla sicurezza getta ombre minacciose su un Paese le cui forze locali saranno chiamate da sole ad arginare

le violenze dei talebani. Il presidente afghano, Hamid Karzai, non arretra di un passo e rimane deciso a firmare l’intesa solo dopo le elezioni presidenziali, fissate per il 5 aprile. Gli Stati Uniti, invece, premono perché la firma sia posta il prima possibile: se ciò non sarà fatto, quasi sicuramente scatterà la cosiddetta opzione zero, ovvero nessun soldato statunitense, anche solo con compiti logistici, rimarrà sul suolo afghano. In questi giorni è scesa in campo anche la Nato: il segretario generale, Anders Fogh Rasmussen, ha detto senza preamboli che se l’accordo sulla sicurezza non sarà firmato, entro l’anno l’Alleanza atlantica lascerà il Paese. Nello stesso, tempo Rasmussen ha invitato Karzai a rivedere, nell’interesse stesso dell’Afghanistan, la sua posizione. Ma per il momento il presidente afghano ha restituito al mittente ogni sollecitazione in merito.

L’OSSERVATORE ROMANO [ GENDER, IMPERIALISMO È un processo rivoluzionario

LA SOVVERSIONE IDEOLOGICA, DELLA LEGGE NATURALE PER LA BIOLOGIA SINTETICA, OGM, UN NUOVO MODO DI PLASMARE IL GENERE UMANO, che, procede attraverso, tecniche partecipative e consensuali. E spesso agisce in modo impercettibile]

lunedì-martedì 3-4 marzo 2014. A proposito della rivoluzione del gender

Tre miti da smascherare

di MARGUERITE PEETERS Cominciamo con lo smascherare tre miti che ci paralizzano nella risposta che siamo chiamati a dare alla rivoluzione del gender.

Perché indubbiamente si tratta di una rivoluzione. Molti credono che il gender sia un progetto

esclusivamente omosessuale, e dunque minoritario. Ebbene, il

gender storicamente ha una duplice origine. E ha oggi una duplice applicazione: femminista

radicale e omosessuale. Queste due interpretazioni sono inscindibili. Il loro elemento comune è

di considerare l’identità maschile e quella femminile, la complementarietà tra uomo e donna, la

vocazione nuziale della persona umana, il matrimonio tra un uomo e una donna, la famiglia fondata sul matrimonio, la paternità e la maternità, la vocazione educativa del padre e della madre, la

filialità come altrettante costruzioni sociali contrarie all’uguaglianza e alla libertà civili e discriminatorie, in particolare per le donne e gli omosessuali. Occorre dunque decostruire sistematicamente questi supposti stereotipi, che in realtà sono dati costitutivi fondamentali di ogni persona umana. Bisogna decostruirli con tutti i mezzi, educativi prima di tutto, ma anche politici, legislativi, culturali (mode, musica, film, linguaggio). È questa l’essenza del sovvertimento compiuto dalla rivoluzione del gender. Va ben al di là, è evidente, delle agende femministe radicale e omosessuale. Si tratta di rifondare la società su un'”umanità nuova”, “liberata” dai termini uomo e donna, padre e madre, sposo e sposa, figlio e figlia, matrimonio e famiglia, che non avrebbero più diritto di cittadinanza. Nella società attuale, sessualmente indifferenziata, non resterebbero che cittadini-individui, “liberati” da ciò che sono, vale a dire persone predisposte all’amore e alla felicità. L’amore in effetti non può essere individualista; è sempre personale. L’obiettivo della rivoluzione del gender, è di permettere a tutti i cittadini individui del mondo di accedere, al piacere sessuale “senza ostacoli” e al potere di autodeterminarsi al di fuori della propria identità sessuale. Secondo mito: il gender non è una “teoria” stramba, capace di sedurre solo certe popolazioni o maggioranze parlamentari, per esempio in Francia con la legge del matrimonio per tutti. Divenuta norma politica universale alla quarta Conferenza mondiale dell’Onu sulle donne nel 1995, e da allora una delle priorità trasversali del governo mondiale, la prospettiva del gender viene ormai applicata in tutto il mondo e ci riguarda tutti. Benché il suo contenuto sia di una violenza inaudita, aberrante, la rivoluzione del gender utilizza strategie e tecniche di trasformazione sociale dolci che la rendono spesso impercettibile, per cui le maggioranze non ne hanno ancora preso coscienza. Non vogliamo essere montoni di Panurge, vero? Per seguire passivamente e stupidamente il montone, rifiutandosi di autodeterminarsi liberamente, tutto il gregge si è gettato nell’oceano ed è affogato. il gender non è stato tirato fuori dal cappello qualche anno fa: s’innesta su un lungo processo di rivoluzione culturale occidentale di cui è il prolungamento logico. Le sue origini, nella nostra storia, risalgono al XVIII secolo. Non dimentichiamo che il Manifesto del Partito Comunista di Karl Marx è stato pubblicato nel 1848: sessantanove anni prima della rivoluzione bolscevica. Sono trascorsi cinquant’otto, anni da quando l’interpretazione ideologica del termine gender è apparsa per la prima volta negli Stati Uniti. Ma più di due secoli, e mezzo ci separano dall’epoca in cui i valori universali di uguaglianza e di libertà si sono affermati — fortunatamente tra l’altro, avendo favorito lo sviluppo del senso della dignità di ogni persona umana — venendo già allora mal interpretati dai filosofi e da altri attori influenti, in un modo che ha segnato la nostra storia fino a oggi, e di cui il gender è l’ultimo frutto. L’ondata assassina di uno tsunami si percepisce solo quando si avvicina

alla costa.

La società occidentale rischia di essere soffocata nel vortice dell’effimero

Quanto è difficile educare, e trasmettere la fede.. quindi, tutti in cerca del fascino di Dio!

All’Angelus il nuovo appello del Pontefice Per la pace in Ucraina. Nuovo «accorato appello» del Papa per l’Ucraina. All’Angelus di domenica 2 marzo, in piazza San Pietro, il Pontefice si è rivolto alla comunità internazionale chiedendo che sia sostenuta ogni iniziativa in favore del dialogo e della concordia per il futuro del Paese. Prima della preghiera il Santo Padre aveva ricordato che «finché ognuno cerca di accumulare per sé, non ci sarà mai giustizia», invitando i fedeli a «vivere con uno stile semplice e sobrio» e «con lo sguardo attento alle necessità dei fratelli più bisognosi». Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

ad Agrigento per persone che vivono in situazioni di marginalità sociale Casa Rahab, per restituire a chi è stato tolto. Si chiama Casa Rahab ed è una struttura di sette mini appartamenti con due posti letto ciascuno destinata a persone in situazioni di marginalità sociale. La nuova realtà di accoglienza è stata realizzata nel centro storico di Agrigento su iniziativa della Caritas diocesana, attraverso la fondazione Mondoaltro. «Non è un gesto di carità — ha spiegato all’agenzia Sir, monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione per le migrazioni della Conferenza episcopale italiana (Cei) —

i documenti raccolti nel fondo intitolato a Eugenio Morreale. Un fascista contro Hitler. rapporti italo-tedeschi come leader del movimento nazionalsocialista, partito strettamente legato al fascismo italiano. La seconda del 3 maggio di Lido Cajani, caporedattore del giornale, in cui si invita Morreale a recarsi «a Monaco e riferire sulle dichiarazioni che Hitler farà sui rapporti tra Italia e Germania». Dal ritrovamento di queste due lettere si può notare da un lato l’interesse del partito nazista nell’accreditarsi presso la stampa italia.a come forza che persegue una politica filo-italiana, sulla base anche della consonanza ideologica col fascismo, dall’altro l’intento del «Popolo d’Italia» di vedere cosa si propone di fare questo leader politico ancora poco noto, accusato di svendere all’Italia «i fratelli tedeschi dell’Alto Adige». Del resto sarà lo stesso Morreale che nel gi… Giornalista e funzionario agli Esteri Espulso da Vienna a ridosso dell’Anschluss — la figlia Margherita ricorda che membri della comunità ebraica andarono a salutarlo in stazione, presaghi forse dei tragici avvenimenti futuri — a Morreale viene affidato il consolato di Baltimore (1937). Da qui, a seguito dell’emanazione delle leggi razziali, egli ironizza su di esse componendo una poesia che invia a Giuseppe Cosmelli, console italiano a Washington («Voi, Signoria, che vi metteste in capo / di scoprire il prepuzio all’impiegato / e, non contento, scriveste

daccapo / per sapere se è celibe o sposato // e se la donna sua fra le antenate / non conti una trisavola israelita, / di grazia, Signori, cos’è? Scherzate? / o è la Vostra ragion che s’è smarrita?…»). Nel 1941 viene cacciato dagli Stati Uniti, a causa della rottura delle relazioni con i Paesi dell’Asse, e diviene console in Malaga. Caduto il fascismo, egli, antinazista di lunga data, decide di rappresentare gli interessi della Repubblica sociale italiana, individuando in essa la continuità della patria. Finita la guerra e restituite le consegne al ministero degli Esteri, Morreale decide di restare in Spagna, dichiarandosi disponibile a subire un regolare processo, qualora vi siano accuse nei suoi confronti. All’inizio degli anni Cinquanta torna alla sua vecchia professione di giornalista e inizia a collaborare con importanti organi di stampa: scrive per la «Gazzetta del Popolo», «La Nazione», il «Corriere d’Informazione», pubblicando articoli dove si occupa principalmente del periodo della guerra. Sulla «Gazzetta del Popolo» del 1° novembre 1953 scrive l’articolo Nell’archivio degli orrori, i documenti di un tragico destino, dove definisce l’Olocausto «una delle più nefande manifestazioni della guerra tedesca. Di ritorno dai Balcani trovai sul mio tavolo un telegramma del mio redattore capo che mi chiedeva di partire subito per Monaco Conobbi il Führer nel 1929. lungo articolo al nazismo: mi riferisco al pezzo scritto da Norimberga (7 agosto), dal titolo Germania, svegliati! L’adunata degli hitleriani a Norimberga. Comprende a pieno le prospettive future del movimento, a prescindere dall’ironia che lo circonda, e anche il suo forte collante antisemita: «Berlino canzona, ironizza o finge di ignorare: arrischia di svegliarsi troppo tardi, se questa diana continua. Pare quindi che della pregiudiziale antisemita Hitler si serva come di barriera insormontabile per impedire eventuali allettamenti alle fusioni. Possibile, invece, egli ritiene la collaborazione in fatto di politica estera ed attende che la logica dei suoi ragionamenti pieghi i più vicini a riconoscere la necessità di un avvicinamento tra la Germania e l’Italia. Ed è uomo tenace: gli insuccessi, mi diceva oggi, non mi hanno mai scoraggiato: sarà questione di tempo!». Se in questi primi articoli si può constatare un atteggiamento “neutrale” di Morreale nei confronti del nazismo, la sua posizione cambia radicalmente con l’ascesa al potere di Hitler e con l’assassinio di Dolfuss, come dimostrano i suoi giudizi impietosi sul Reich in un articolo del 1934: «Nei problemi particolari il nazional-socialismo ha cercato di dar seguito, con fortuna maggiore o minore o addirittura con disgrazia, ad una serie di idee preconcette, ammesse prima e sostenute poi, con quella rigidità che è proprio della gente germanica. Quanto all’Italia, diciamo francamente la nostra opinione avvertendo che si è venuta formando sulla base di comuni osservazioni generali, oltre che in seguito a tre colloqui col Führer tra il 1929 ed il 1930, a Monaco ed a Norimberga, e con persone vicine al Führer. Se sbagliamo, tanto meglio. Il nazional-socialismo ricerca l’amicizia dell’Italia non per quello che essa vale nel consolidamento di un equilibrio europeo, ma per fini più egoisti e meno pacifici: perché esso assume come verità storica l’ostilità dell’Italia per la Francia e ritiene

quindi l’Italia l’unico valido alleato contro il suo vicino d’oltre Reno. L’altro capo di accusa che giunge dal Reich, il presunto terrorismo del governo di Vienna, non ha bisogno di essere confutato: è troppo chiaro ormai e troppo documentato che il governo austriaco si trova nella necessità di doversi difendere da un terrorismo che viene dall’esterno e che non rifugge da nessun mezzo: dalla calunnia al delitto. In direzione dell’Austria, la politica del Reich ha trovato la

massima resistenza perché ha trascurato un attore fondamentale della vita dei

popoli: la storia dell’Austria ha un millennio di storia indipendente

che le fa ancor oggi apprezzare l’indipendenza e le fa agognare la

ripresa di un cammino che, per quanto aspro, è sempre il più diritto. Dalla storia sboccia un’idea di patria: Dolfuss è caduto per essa, ma le idee non si uccidono». Non è possibile affermare che Gonella e Morreale si siano personalmente conosciuti, anche se con ogni verosimiglianza si lessero

reciprocamente. Certo è che testimoniano un modo di fare giornalismo che, oltre ad essere

poco accomodante con le posizioni di politica estera che il fascismo andava assumendo, li

porta a rischiare di persona per quanto scrivono: Gonella fu dapprima sottoposto a vigilanza speciale da parte del regime e nel 1939 perfino arrestato (venne liberato grazie all’intercessione, sembra, di Montini); Morreale fu cacciato da Vienna a seguito delle pressioni

naziste su Ciano. Un duplice esempio di deontologia e di coerenza con le proprie idee

a scapito di vantaggi professionali ed economici.

Come parla Jorge Mario Bergoglio È una favola, un «cuento chino» Quando vi raccontano che è stata abolita la schiavitù non ci credete. Parlava della condizione di tante persone sfruttate

clandestinamente quando gliel’ho sentito dire, o forse, proprio il contesto in cui ha usato la frase ha fatto sì che la notassi. «Quando vi raccontano che nel 1813 è stata abolita la schiavitù nel nostro Paese, non ci credete, sono cuentos chinos (“favole cinesi”). La schiavitù esiste ancora, in quei laboratori clandestini dove gli immigranti sono rinchiusi a lavorare ore e ore e dove mangiano e dormono senza poter uscire. Lì ogni macchinario, ogni giaciglio, ogni bagno sporco è uno strumento di tortura». Era il 23 settembre 2011,

Quel Nietzsche inatteso. Si intitola Con le periferie nel cuore (Cinisello Balsamo,

Edizioni San Paolo, 2014, pagine 148, euro 14) l’ultimo libro di Raffaele Luise, ma potrebbe chiamarsi “cronache dalla primavera della Chiesa”, un risveglio nato da gesti, costumi, atteggiamenti che hanno ridestato l’attenzione del mondo. Luise, vaticanista Rai, ricostruisce alcuni snodi del primo anno di pontificato di Papa Francesco: dalla scelta di abitare a Santa Marta alla visita a Lampedusa. «Tutti — risponde Gustavo Zagrebelski alle domande dell’autore — cattolici e non cattolici, credenti o non credenti in una religione, siamo degli apprendisti, ed essendo degli apprendisti possiamo apprendere l’uno dall’altro». Tra l’altro, il confine tra credenza e non credenza, per sua natura, è spesso assai sottile, come possiamo vedere in questa poesia, praticamente sconosciuta, del non ancora ventenne Friederich Nietzsche, Al Dio ignoto: «Potessi liberarmi, /obbligarmi a servirlo/ Io voglio conoscerti, Ignoto / penetrato nella mia anima / come tormenta che scuote la mia vita / Oh, imprendibile, somigliante a me stesso! / Io voglio conoscerti; di più, servirti». Nel volume La gioia di ogni giorno, (Milano, Mondadori, 2014, pagine 159, euro 14) invece, Giuliano Vigini accompagna il lettore in un viaggio alla scoperta della virtù più sottovalutata, misconosciuta e fraintesa della vita cristiana, la letizia; lungo i trenta capitoli del libro il percorso guidato si snoda attraverso il “sì” che apre alla speranza, fino ad arrivare al pane della vita per sempre dei capitoli finali: un approfondimento sulla figura del pastore e il programma di vita «predicare la verità, fare il bene, rallegrare l’esistenza.

Paesi Ue, libertà di scelta su Ogm [ UNIONE Europea delle banane: satanisti massoni Bildenberg! ma, dopo la notizia ufficiale, con documentazione fotografica di “vocedellarussia” italian.ruvr.ru , dove hanno mostrato la foto di un ibrido tra maiale e donna, che allatta alla pancia quattro cuccioli di umanoidi, noi abbiamo il dovere sacro di fermare questo inquinamento, OGM, poi, il pregetto delle scie chimiche, ecc.. sono tutti programmi per sostituire le specie naturali, del nostro pianeta con piecie di biologia sintetica.. ]

Volontà chiudere entro anno, passi avanti Germania

03 marzo, 20:07. Apertura dei 28 paesi Ue alla proposta legislativa che dà ai singoli stati membri la facoltà di scelta se autorizzare o meno la coltivazione di ogm sul loro territorio.

E’ quanto è emerso nel corso del Consiglio Ue ambiente, dove la stragrande maggioranza dei 28 Italia inclusa, intervenuti in dibattito pubblico, si sono espressi a favore del testo presentato dalla presidenza greca di turno dell’Ue sulla base di quello preparato nel 2010 dalla Commissione Ue. E un passo in avanti significativo è stato quello fatto dalla Germania, finora parte della minoranza di blocco contraria, che ha segnalato la sua “riserva d’esame” in attesa che il governo tedesco adotti “entro giugno” una posizione chiara sulla questione ogm alla luce delle preoccupazioni dei cittadini”.

Solo un paese è rimasto fermamente contrario, il Belgio, e alcuni stati hanno assunto posizioni più sfumate, in particolare Portogallo, Bulgaria e Polonia. E un forte sostegno a favore del testo di compromesso presentato dalla presidenza greca è stato espresso da paesi a favore della coltivazione degli ogm quali Spagna e Gran Bretagna. La Francia ha invece presentato una sua propria proposta che, se pure va nella stessa direzione, per molti paesi prenderla in considerazione costituirebbe un ulteriore rallentamento del processo decisionale. Questa consiste in un sistema di autorizzazione a due livelli, uno Ue basato sul parere scientifico dell’Efsa che definirebbe una ‘lista Ue’ di ogm la cui coltura potrebbe essere autorizzata in Europa, e l’altro a livello nazionale, dove chi vuole coltivare uno degli ogm sulla lista dovrebbe chiedere il permesso allo stato in questione. Secondo Parigi, si tratterebbe di un quadro giuridico “più sicuro” davanti al Wto. In ogni caso, considerata dalla maggioranza dei 28 una “buona base su cui avviare le discussioni per trovare un accordo”, la presidenza greca dell’Ue ha deciso di avviare i lavori tecnici sulla sua proposta, con l’obiettivo di chiudere “entro il 2014”.

3 marzo 2014, 19:09. Avigdor Eskin: Ucraina entra nel periodo dei torbidi. © Foto: «La Voce della Russia» In un’intervista a “La Voce della Russia” il giornalista ed attivista politico israeliano Avigdor Eskin ha espresso il proprio punto di vista sui problemi della democrazia europea e sulle forme in cui si è mutata in Ucraina. – Come si iscrive nel sistema dei valori europei la trasformazione della protesta liberale in Ucraina in crescita dell’influenza dei movimenti e partiti nazionalisti? – Gli avvenimenti in Ucraina hanno messo in evidenza il lato debole della democrazia moderna. L’aspetto tecnico, ossia il voto diretto, è stato eretto al rango di idolo. In Ucraina è stata violata la “sacralità” delle elezioni. Riconoscendo il nuovo governo ucraino l’Occidente firma doppi standard riguardo gli aspetti tecnici: si tratta del riconosimento della destituzione del presidente eletto. Ma non si tratta solo dell’aspetto tecnico del processo democratico. Per la prima volta dopo la fine della Seconda guerra mondiale ad aspirare al potere è un partito che solidarizza apertamente con criminali nazisti. (Non bisogna confonderlo con i radicali in Europa che protestano contro l’immigrazione.) Vediamo che la democrazia non è in grado di porre una barriera alle intenzioni dei neonazisti. È una crisi sistemica, anziché un fallo locale. – Come incideranno sulla condizione dei cittadini russofoni dell’Ucraina, tra cui le comunità ebraiche, i cambiamenti intervenuti nell’Olimpo politico ucraino? Qual è l’atteggiamento della comunità israeliana verso gli avvenimenti ucraini?

– L’Ucraina entra nel periodo dei torbidi. In tali casi soffrono sempre le minoranze, per giunta in seguito alle azioni di ambo le parti del conflitto. L’illustrazione obiettiva degli avvenimenti in Ucraina non è diventata la prima priorità nei paesi occidentali. I messaggi dei corrispondenti erano permeati da una sola idea: gli insorti amanti della libertà chiedono indipendenza da Putin. Si può dire che i media russi hanno lavorato in Ucraina in modo più professionale rispetto ai loro colleghi.

La stampa israeliana si è distinta in senso migliore, ma nessuno cercherà di raccapezzarsi in tutti gli intrecci della politica ucraina, eccetto gli stessi politici in Ucraina. – È logico in risposta alla formazione dei reparti di autodifesa nell’Ucraina Occidentale e a Kiev formare reparti simili in Crimea? – Si doveva già da tempo distribuire armi a tutte le forze che si oppongono al neonazismo. Ciò non può essere definito ingerenza negli affari interni. L’opposizione al nazismo è un obbligo di ciascun uomo e di ciascuno Stato. Auguriamo alla Russia di eliminare con successo questo tumore maligno dal corpo dell’Ucraina e di tutta l’Europa!

Yanukovich (il presidente legittimo) chiede a Putin di inviare l’esercito in Ucraina

Il presidente ucraino Viktor Yanukovich ha inviato a Vladimir Putin una richiesta scritta per usare le forze armate russe a difesa della popolazione dell’Ucraina e per ristabilire la legge e la pace nel Paese, ha dichiarato Vitaly Churkin, il rappresentate della Russia alle Nazioni Unite.

“In qualità di presidente legittimamente eletto dell’Ucraina dichiaro: i fatti di Maidan e la presa illegale del potere a Kiev hanno portato l’Ucraina sull’orlo della guerra civile. Nel Paese regnano il caos e l’anarchia. La vita e la sicurezza delle persone, in particolare nel sud-est del Paese ed in Crimea, sono minacciate. Sotto l’influenza dei Paesi occidentali si è aperta la strada al terrore e alla violenza”, – motiva così la sua richiesta Yanukovich.

La situazione in Ucraina. Il consiglio dei ministri della Crimea aveva deciso di indire un referendum sul futuro della penisola il prossimo 30 marzo. Il 27 febbraio il Parlamento della Crimea aveva nominato primo ministro della penisola Sergey Aksenov, leader del movimento socio-politico locale Unità Russa. Aksenov ha dichiarato di ritenere come legittimo presidente del Paese Viktor Yanukovich e di volergli obbedire. Putin ordina ai militari di ritornare nelle basi. Il comandante supremo delle forze armate, il presidente russo Vladimir Putin, ha ordinato alle truppe e alle unità che hanno preso parte alle esercitazioni militari, di ritornare nelle proprie basi, ha riferito il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov.

L’ordine è stato dato dopo che è stata consegnata a Putin una relazione sull’esito positivo delle esercitazioni militari condotte nel Paese.

Unius REI comanda sul mondo

tanto per incominciare, voi prima, siete andati a giurare, nella Massoneria, e poi, voi siete andati, sputare sulla Costituzione, e contro, la sua sovranità monetaria.. voi non avete nessun futuro, voi siete il più infame regime massonico gender della storia.. io vedo soltanto, i vostri cadaveri! io Unius REI, io sono con: 1. Mosca, 2. Pechino e 3. Gerusalemme! ] Mosca, “nostro intervento è legittimo”. Usa, “è aggressione”. 04 marzo, YORK, Scontro fra, Mosca e Occidente, al Consiglio di sicurezza sull’Ucraina. L’ambasciatore russo all’Onu, Vitaly Churkin, ha giustificato l’intervento nel Paese dicendo, che, l’Ucraina occidentale è in mano, a “estremisti armati e antisemiti (VERISSIMO)” e precisando, che, è stato Viktor Ianukovich, a chiedere aiuto militare a Vladimir Putin. La collega Usa, Samantha Power, ha risposto parlando invece di “aggressione” russa. Per la Francia, si tratterebbe di un bis dell’invasione sovietica della Cecoslovacchia. [ bla, bla, bla, visto che, è la guerra mondiale, che, voi cercate? ok! venitela a prendere! ] Viktor Fëdorovyč Janukovyč è un politico ucraino, Presidente dell’Ucraina dal 2010 al 2014… DESTITUITO DA UN GOLPE CONGIURA MASSONICA, che ha insediato un governo di traditori, senza legittimazione popolare! AMEN!

Ucraina: Obama, Russia fa errore storico [ tutte menzogne! ] Mondo sa che, “diritto è stato violato. Ora sanzioni economiche”. 03 marzo, YORK, [ le armi americane, più sofisticate, sono con una data di scadenza, e possono essere disattivate, a distanza.. ] Il mondo (dei massoni Bildenbeg, jihadisti della galassia califfato sharia nazi, per uccidere Israele, ) e’ unito nell’affermare, che, in Ucraina la Russia ha violato il diritto internazionale, ha affermato il presidente americano Barack Obama, aggiungendo, che, Mosca e’ “dal lato sbagliato della storia” (bla, bla, bla, bla,). Gli Stati Uniti stanno considerando misure economiche, per, isolare la Russia, ha detto ancora Obama, ricevendo alla Casa Bianca, il premier israeliano Benyamin Netanyahu (che, è diventato alleato della Russia!! ).

Obama gender .. un ignorante come te? non avrebbe mai dovuto, diventare il Presidente! e perché, tu sei un burattino, che, Bush 322 Kerry ti hanno scelto! .. cosa dici, se, le tue due figlie, diventano due lesbiche? pensa, tu darai un buon contributo, per evitare la sovrappopolazione!

tutto il male, che, tu hai voluto fare ai nostri figli? cada pure sui tuoi figli!

The Voice of the Martyrs .[se, USA, UE, farisei Illuminati Spa, FMI, non erano satanisti, gender Bildenberg, massoni, ONU Amnesty, 322, la sinagoga di satana NWO? questo non avrebbe mai potuto accadere! ] [ my JHWH, tutta questa feccia di pervertiti, li voglio vedere morire! ] The Voice of the Martyrs Canada. P.O. Box 608. Streetsville, ON L5M 2C1. Phone: 905-670-9721. Toll free: 1-888-298-6423. Fax: 905-670-0246

Email: thevoice@vomcanada.org Website: http://www.persecution.net

Twitter: http://www.twitter.com/vomc. Facebook: http://www.facebook.com/vomcanada

While every effort has been made to ensure the accuracy of the information presented here,VOM is not accountable for errors made in its compilation. The actual number of Christians in prison is higher than we can list. News of arrests and releases can take weeks, if not months, to reach the West and must be verified. There are many prisoners whose names we do not know, but of whom we hear about indirectly or in general reports. Remember to pray for them too. Reproduction of this publication for commercial use is not permissible. For more information, please contact The Voice of the Martyrs. Last Updated: December 16, 2013. The Voice of the Martyrs. Introduction. Letter writing remains a highly effective method of raising awareness, encouraging action and also delivering hope to those who otherwise might feel forgotten. Today, thousands of Christians are languishing in prisons worldwide simply because they have refused to bow a knee to dictatorial governments and ideologies, insisting instead on pledging their allegiance to Christ. As Christians, we have a duty to “remember those who are in prison, as though in prison with them, and those who are mistreated, since you are also in the body”(Heb. 13:3). Pastor Richard Wurmbrand (d. 2001), the founder of The Voice of the Martyrs, spent 14 years in prison in Communist Romania because he refused to deny his Saviour. While in prison, the idea of an organization that would speak up on behalf of the voiceless was born. He wrote in his 1967 book Tortured for Christ: When I was beaten on the bottom of my feet, my tongue cried. Why did my tongue cry? It was not beaten. It cried because the tongue and the feet are both part of the same body. And you free Christians are part of the same Body of Christ that is now beaten in prisons in restricted nations, that even now gives martyrs for Christ. Can you not feel our pain? Please consider taking up your pen and demonstrating in a highly practical and productive way your love and concern towards your brothers and sisters in chains. Become a voice for the voiceless and “do time for God”! Voice of the Martyrs. Writing to Government Officials Letters show officials that there are people who know and care what happens to prisoners. Their conditions may be improved as a result. If the authorities think no one cares, the Christian may be imprisoned with dangerous criminals, abused, deprived of food or denied rights to their mail, parcels and visits. Here are some tips for writing to government officials: Be brief.

•Use the correct honorific (see Appendix A).

•Be yourself.

•Be polite. You are representing Jesus Christ.

•Do not write about politics or criticize governments.

•State a general concern for persecuted believers.

•State a specific concern for one or more prisoners.

(a) Whenever possible, give the full name and hometown of the prisoner(s).

(b) State why you are concerned (perhaps they have been beaten).

(c) State what you would like to see done (released , given medical treatment, etc.).

•Remember to thank them in advance for their positive actions.

•Refrain from quoting Bible verses or preaching. Do NOT mention VOM or other organizations as it may be used against the prisoner. Never underestimate the power of your letter! Irrespective of location or economic situation, governments are extremely concerned about their reputation on the world stage. VOM believes that originality in writing is important. For this reason, we do not generally endorse the use of letter templates other than in occasional cases where repetition might be beneficial (i.e. postcard campaigns, etc.). We have provided a few sample letters to guide you. Please refer to Appendix B. Write to your Senator or M.P. Please consider writing letters to your Senator or Member of Parliament (M.P.). Mail may be sent postage-free to any Senator or M.P. at the following addresses: Name of Senator

The Senate of Canada Ottawa, ON K1A 0A4. The Voice of the Martyrs

Name of M.P. House of Commons. Ottawa, ON K1A 0A6. Find names, email addresses and phone numbers for your Senator or M.P. at http://www.parl.gc.ca/

Write to foreign embassies in Canada and the United States Please consider writing letters to government officials on behalf of prisoners listed in this guide. CHINA. His Excellency Junsai Zhang Ambassador Embassy of the People’s Republic of China. 515 St. Patrick Street Ottawa, ON K1N 5H3. Canada. ERITREA. His Excellency Ghirmai Ghebremariam Abbai Ambassador. Embassy of the State of Eritrea. 1708 New Hampshire Avenue N.W. Washington, D.C., DC 20009. USA. KAZAKHSTAN. His Excellency Konstantin Zhigalov Embassy of the Republic of Kazakhstan 150 Metcalfe Street, Suite 1603-1604. Ottawa, ON K2P 1P1. Canada. NEPAL. Ambassador Bhoj Raj Ghimire Embassy of Nepal 408 Queen Street Ottawa, ON K1R 5A7 Canada. The Voice of the Martyrs. PAKISTAN. His Excellency Akbar Zeb High Commissioner High Commission for the Islamic Republic of Pakistan10 Range Road Ottawa, ON K1N 8J3. Canada UZBEKISTAN. His Excellency Ilhomjon Nematov Ambassador Embassy of the Republic of Uzbekistan 1746 Massachusetts Avenue, N.W. Washington, D.C., DC 20036

USA. VIETNAM. His Excellency Anh Dung To Ambassador. Embassy of the Socialist Republic of Vietnam 55 Mackay Street. Ottawa, ON K1M 2B2

Canada, Find links to regularly updated lists of government

addresses at: http://www.persecution.net/writegovernment.htm

The Voice of the Martyrs. The Voice of the Martyrs. Writing to Newspaper Editors

Writing short, yet concise, letters to newspaper editors is an effective way of raising awareness of current issues in the global Church. What should I write?

• Keep your letter friendly. Remember, you are Christ’s ambassador.

• Keep your letter short. Concise letters with a single point are more likely to be

published.

• Keep your letter clear. State your subject and purpose in the opening paragraph.

• Keep your letter relevant. Editors typically print letters that respond to recent articles in

their papers or that address current issues of interest. What should I NOT write?

• Avoid being confrontational, abusive or offensive.

• Avoid quoting Scripture. A wise and well-balanced biblical perspective, which serves to address a crisis, problem or other evil, can be conveyed without using Scripture.

• Avoid preaching. Readers do not buy newspapers to read a sermon.

Writing to Prisoners. Your words are never wasted when it comes to writing a letter on behalf of the persecuted Church. Mail sent by concerned believers can have a profound impact on those who are suffering and even on their persecutors.

Your letters to prisoners can do five things:

1. Indicate to authorities that you are aware of a Christian’s situation, and you care!

2. Testify of the love and unity found among followers

of Jesus Christ worldwide. This is especially true when letters are opened and censored. God can use your letter to work in the lives of those in authority.

3. Prove our persecuted family is not forgotten. Throuh isolation and loneliness, the devil

can prey on imprisoned Christians’ faith. When a prisoner receives a letter, whether

they can read it or not, they know someone cares.

4. Lead to better treatment of Christian prisoners.

5. Provide tremendous encouragement.

May I write in English?

Yes, you may write in English. Please print or write clearly. Your note must be legible to be translated. Many people study English, so there will likely be someone to translate your letter. VOM’s sister mission in the United States offers

http://www.PrisonerAlert.com , an online resource that provides prisoner names and addresses

along with a translation tool that offers you the ability to write to imprisoned brothers and sisters in their own languages. What should I write?

•Share your name and that you know about the prisoner’s situation.

•Be respectful and encouraging.

•Tell prisoners that they are not forgotten and that, you are praying for them.

•Include a Scripture verse. What should I NOT write?

•Do NOT discuss politics or criticize a government, as this could place prisoners in danger.

•Do NOT include your mailing address. (You may state your name and country.)

•Do NOT send money or respond to requests for money. Unscrupulous individuals,

claiming to be the prisoner or a family member, may steal letters and solicit funds.

•Do NOT mention VOM or any other source of information.

The Voice of the Martyrs. Anything else I need to know?

You can send notes, postcards, bookmarks and Christian greeting cards. Express your

Christian love and mention that you are praying. You may also include a snapshot of

yourself, your family or prayer group.Please do not send your letters to VOM’s office for

mailing. The letters are more effective when officials see persons have sent them from many different parts of Canada. Write letters to imprisoned Christians in their own

language using a translation tool found at: http://www.prisoneralert.com

The Voice of the Martyrs. The Prisoners’ List. CHINA.[se, USA, UE, farisei Illuminati Spa, FMI, non erano satanisti, gender Bildenberg, massoni, ONU Amnesty, 322, la sinagoga di satana NWO? questo non avrebbe mai potuto accadere! ] [my JHWH, li voglio vedere morire! ] more Christians have been and continue to be detained in China than in any other country. government officially recognizes five Catholic. It strictly controls the Church through the state, Movement (TSPM) and the Cath even these submissive structures were banned, and all religious activity was forced underground, giving birth to the house Today, there is much debate related to the current number of Chinese Christians, as the government releases only data from are officially 28.6 million Christians, experts estimate the real number to lie somewhere between 80 and 130 million. You can write to the following prisoners in China: AIQING ZHU Aiqing Zhu was arrested for “illegal evangelist sentenced to a 20-year prison term. Prison address: Aiqing Zhu The Public Security Department Xiang Xiang City Hu Nan Province 411400 China WANG ZHAOMIN Wang Zhaomin has been imprisoned since June 1999. Prison address: Wang Zhaomin Team , Qishan Lao Gai Camp Datong District Huainan City, Anhui Province 232000 China. XU FUMING Mr. Xu Fuming, a member of the South China Church, was sentenced to life in prison in 2002. Prison address: Xu Fuming Jingzhou Prison Jingzhou City, Hubei Province 434020 China. XIAO YANLI AND DENG XIAOLIN Ms. Xiao Yanli, a member of the South China Church, was sentenced to 10 years in prison in 2002. Ms. Deng Xiaolin is in the same jail. Prison address: [Name] No. 2 Division, Section 2. Wuhan Female Prison Wuhan City, Hubei Province 430032 China. GONG BANGKUN. Mr. Gong Bangkun, a member of the South China Church, was sentenced to 15 years in prison, in 2002. Prison address: Gong Bangkun No. 3 Division, Section 6. Jiangling District Jingzhou City, Hubei Province 434110. China. 13. YI CHUANFU Mr. Yi Chuanfu, a member of the South China Church, was sentenced to 10 years in prison in 2002. Prison address: Yi Chuanfu No. 2 Division, Section 6. Jiangling District Jingzhou City, Hubei Province 434110 China. DONG DAOLAI. Mr. Dong Daolai, a member of the South China Church, was sentenced to 10 years in 2002. Prison address: Dong Daolai. No. 1 Division, Section 6. Jiangling District Jingzhou City, Hubei Province 434110. China ALIMUJIANG YIMITI In January 2008, Alimujiang “Alim” Yimiti, a Muslim convert to Christianity, was arrested and accused of “subversion of the national government and endangering national security,” a crime punishable by death. On May 27, 2008, Alim’s case went to trial but it was referred back to the Public Security Bureau’s prosecutors due to insufficient evidence. On October 27, 2009, Alim was handed a 15-year prison sentence for “providing. state secrets to overseas organizations.” In November 2010, the Higher People’s Court of Xinjiang accepted an appeal by Alim’s wife and mother and decided to retry his case. In February 2011, the Higher People’s Court of Xinjiang notified Alim that they upheld the original sentence of 15 years of imprisonment. Prison address: Alimujiang Yimiti Section 11, The Xinjiang No. 3 Prison No.1339, Dongzhan Road, Urumqi City Xinjiang Uyghur Autonomous Region 830013 China. CUI JIAXING Before dawn on Sunday, September 13, 2009, a crowd of 400 government officials, police and hired ruffians launched an attack on the Linfen-Fushan Church in Shanxi. With no warning, members who were sleeping at the church construction site were mercilessly beaten, with more than 30 left in critical condition. Bulldozers razed the factory and church building, and the 14 mob looted any valuables and smashed the remaining property. Cui Jiaxing, 44, served the church by managing church finances and helping with the distribution of funds to members according to need. On November 25, 2009, he was charged with unlawfully occupying land and tax evasion, and was fined and sentenced to five and a half years in prison. Write to Cui, care of his son. Prison address: Cui Jiaxing c/o Cui Zhichao Room #301, No. 3 Building, Home of Cement Factory Yimin Road, Yaodu District Linfen City, Shanxi province 041099 China. GAO ZHISHENG Since 2005, Gao has been repeatedly arrested, imprisoned and severely tortured by Chinese authorities, mostly for his human rights work. In 2006, Gao was sentenced to five years of probation for inciting “subversion of the state.” After serving three years in prison, Gao was supposedly released on probation but he disappeared for extended periods of time. On January 12, 2013, Gao’s brother and his father-in-law were allowed to visit him for 30 minutes during, which they were allowed only to talk about family matters. It was their first meeting in 10 months. Gao’s wife and two children have left China and now live in the USA. Prison address: Gao Zhisheng Shaya Prison Shaya County Aksu Prefecture Xinjiang Uyghur Autonomous Region 842208. China PENG MING Peng Ming is an official UNHCR refugee from China who was resident in the US from 2001. As a Christian he has worked for Chinese democracy, freedom and human rights for many years. In May 2004, while travelling to visit his elderly parents in Thailand, Peng Ming, 52, was lured to Myanmar, abducted and taken to China where he was sentenced to life in prison in October 2005, charged with engaging in terrorism activities. Imprisoned in Han Yang prison, he suffers from serious medical conditions that have been ignored by prison officials. Prison address: Peng Ming No. 4. Branch Hubei Provincial Han Yang Prison Cai Dian District, Wuhan City Hubei Province China. The Voice of the Martyrs 15 LACHENG REN AND WENXI LI Lacheng Ren, a Christian sponsoring a new Christian bookstore in Taiyuan, and Wenxi Li, a Christian bookstore employee, were arrested and sentenced to prison terms for their role in the Enyu Bookstore in Taiyuan. Police raided the business and confiscated hundreds of books that Wenxi had brought with him from Beijing. On Dec. 19, 2012, Wenxi was asked to come to a police station to retrieve the $6,000 worth of books that police had seized. But when he arrived at the police station, he was immediately arrested and sent to prison. Police were quoted as saying Wenxi was denied bail because of the seriousness of his “crime.” On June 17, 2013, Lacheng Ren was sentenced to five years in prison by the court of Xiaodian district of Taiyuan in central China. Wenxi’s wife, Cai Hong Li, said police told her that her husband was arrested because he was involved in an “illegal business.” However, Cai Hong said the bookstore had a legal license to operate and that her husband was not involved with, managing the business. He was “just sent to find a rental place for a new store,” Cai Hong said. Prison address: [Name] 2nd Detention Center Xiaodian District, Beige Town Taiyuan City Shanxi Province China YANG RONGLI. On Nov. 25, 2009, Pastor Yang Rongli and four other Linfen-Fushan church leaders from Shanxi Province were sentenced to criminal detention. The five church leaders were accused of “gathering people to disturb the public order,” because they organized a prayer rally on Sept. 14, the day after 400 military police raided the church’s grounds. During the raid, more than 30 believers were seriously wounded and 17 buildings were destroyed. In August 2013, reports indicated that she is suffering from diabetes, high blood pressure, and hepatitis – she feels dizzy and disoriented all the time. The prison will not provide the medical care she desperately needs. Please pray for her health and that the prison officials will have mercy on her and allow her to receive treatment. Pastor Yang is scheduled to be released in 2017. Prison address: Yang Rongli Women’s Prison Yuci City Shanxi Province 030600 China. The Voice of the Martyrs. ERITREA. [se, ameri-cani farisei Illuminati Spa, FMI, non erano satanisti, gender Bildenberg, tutti i massoni, UE, ONU Amnesty, 322, la sinagoga di satana NWO? questo non avrebbe mai potuto accadere! ] [my JHWH, io non voglio la loro conversione, e non voglio il loro ravvedimento, io li voglio vedere morire, loro non avranno parte, alla nostra eredità! ] There was a general freedom to practice religion in Eritrea until 2002, when the government announced it would recognize only four religious communities: the Orthodox Church of Eritrea, Sunni Islam, the Roman Catholic Church and the Lutheran Eritrea. From 2002 to 2010, the government has jailed, tortured and killed numerous Eritreans for political and religious reasons, and tortured and killed many of them extra estimated that between 2,000 and 3,000 Christians are in Eritrean deplorable conditions, including torture. Many are held in metal shipping containers with no ventilation or toilet facilities. Of thousands of Christians in detention, not one has been charged with a crime or faced trial. You can write to the following prisoners in Eritrea: HAILE NAIZGI Prior to his imprisonment on May 23, 2004, Rev. Haile Naizgi the Full-Gospel Church of Eritrea, the largest Pentecostal church in the nation. Previously, he was a senior accountant with World Vision in Eritrea. Naizgi, who is married with two children, was one the key organizers of the Church’s activities in Eritrea. KIDANE WELDOU Pastor Kidane Weldou was imprisoned on March 18, 2005. He was the senior pastor at Asmara Full-Gospel Church. His wife and children have been unable to visit him in prison, and his exact whereabouts remain unknown. Formerly, he was a high school biology teacher. He was also involved in many gospel-related activities among students and professionals from v churches in the nation. Location Africa Population 6,233,682 (July 2013 est.) Religion (%) Muslim (50.26), Christian (47.31), Non religious (1.87), Ethnoreligionist (0.56) Leader President Isaias Afworki Government type Transitional government There was a general freedom to practice religion in Eritrea until 2002, when the government announced it would recognize only four religious communities: the Orthodox Church of Eritrea, Sunni Islam, the Roman Catholic Church and the Lutheran-affiliated Evangelical Church of From 2002 to 2010, the government has jailed, tortured and killed numerous Eritreans for political and religious reasons, and tortured and killed many of them extra-judicially. Today, it is estimated that between 2,000 and 3,000 Christians are in Eritrean prisons. Believers face deplorable conditions, including torture. Many are held in metal shipping containers with no ventilation or toilet facilities. Of thousands of Christians in detention, not one has been charged rite to the following prisoners in Eritrea: Prior to his imprisonment on May 23, 2004, Rev. Haile Naizgi was the chairman of the board of Gospel Church of Eritrea, the largest Pentecostal church in the nation. Previously, he was a senior accountant with World Vision in Eritrea. Naizgi, who is married with two children, the Church’s activities in Eritrea. Pastor Kidane Weldou was imprisoned on March 18, 2005. He was the senior pastor at Asmara Gospel Church. His wife and children have been unable to visit him in prison, and his exact ain unknown. Formerly, he was a high school biology teacher. He was also related activities among students and professionals from v16 Muslim (50.26), Christian (47.31), Non-religious (1.87), Ethnoreligionist (0.56) There was a general freedom to practice religion in Eritrea until 2002, when the government announced it would recognize only four religious communities: the Orthodox Church of Eritrea, evangelical Church of From 2002 to 2010, the government has jailed, tortu red and killed numerous Eritreans for judicially. Today, it is prisons. Believers face deplorable conditions, including torture. Many are held in metal shipping containers with no ventilation or toilet facilities. Of thousands of Christians in detention, not one has been charged was the chairman of the board of Gospel Church of Eritrea, the largest Pentecostal church in the nation. Previously, he was a senior accountant with World Vision in Eritrea. Naizgi, who is married with two children, Pastor Kidane Weldou was imprisoned on March 18, 2005. He was the senior pastor at Asmara Gospel Church. His wife and children have been unable to visit him in prison, and his exact ain unknown. Formerly, he was a high school biology teacher. He was also related activities among students and professionals from various. The Voice of the Martyrs 17. DR. KIFLU GEBREMESKEL Dr. Kiflu Gebremeskel was the pastor of South-West Full-Gospel Church in Asmara until his imprisonment on May 23, 2004. Dr. Kiflu, a former dean of science and lecturer of mathematics at Asmara University, left his job to serve the Lord as a pastor and Bible teacher in 1999. He has a doctorate in mathematics from the Illinois Institute of Technology in Chicago, Ill. Dr. Kiflu was also the chairman of the Eritrean Evangelical Alliance, a union of all the churches belonging to the Baptist, Mennonite, Presbyterian, Pentecostal and other Charismatic churches. MUSSIE EZAZ Evangelist Mussie Ezaz had a growing ministry with young people in the Kale Hiwot Church before his arrest in 2007. He escaped from custody but was rearrested as he tried to flee to Ethiopia. REV DR TEKLEAB MENGHISTEAB Rev Dr Tekleab, a highly respected physician and a leader of the Medhane Alem Church, was arrested in November 2005. He is insulin-dependent and has been reported to be in poor health. He is married with four children. It is believed that all five of the above Eritrean Christians are being held in Karachele prison, Asmara: Prison Address: [Name] Karsheli Prison 2nd Police Station Zone 7 Northern East Asmara, Zoba Maakel Eritrea. The Voice of the Martyrs. IRAN.[se, americani farisei Illuminati Spa, FMI, non erano satanisti, gender Bildenberg, tutti i massoni, UE, ONU Amnesty, 322, la sinagoga di satana NWO? questo non avrebbe mai potuto accadere! ] [my JHWH, io non voglio la loro conversione, e non voglio il loro ravvedimento, io li voglio vedere morire, loro non avranno parte alla nostra eredità! ] Iran has the largest Shi’a Islam population in the world. Christians comprise one percent of the population. The Iranian attitude toward religion can seem contradictory chaste in public but much less so in private. The courts apostates and life imprisonment for female apostates. Effectively, Iran is a religious dictatorship where little of consequence can occur without the approval of the Guardian Council of Mullahs. Religious persecution of certain minorities has intensified since 2005. This is aimed at the Baha’i, Sufi Muslims and Christians, especially believers from a Muslim background. Almost all Christian activity is illegal, especially when it occurs in Persian languages Bible training to publishing Scripture and Christian books. Yet Christians only further fuels the flames of church growth. You can write to the following prisoners in Iran: ALIREZA SEYYEDIAN Alireza Seyyedian is a 37-year-old former Muslim who has been a Christian since 2006. Last year, security forces confiscated his computer during a raid on his apartment. Authorities then discovered video of Alireza’s baptism in Turkey on the computer. In December 2011 he w sentenced to six years in prison, for crimes against national security and propaganda against the regime. The judge stated that since Alireza was baptized in Turkey, he was trying to express the lack of freedom in Iran and was therefore was propagating holding regular meetings with former Muslims and distributing Bibles among youth. They also said he had communication with Zionist satellite TV channels such as Mohabat TV and Radio Mojde and shared worship hymns he had written with them. The verdict also falsely accused him of being a member of the Jesus Only cult. Location Middle East Population 79,853,900 (July 2013 est.) Religion (%) Muslim (98.64), Christian (0.51), Baha’i (0.40), Other (0.45) Leader Supreme Leader Ali Hoseini- President Hasan Fereidun Ruhani Government type Theocratic republic Islam population in the world. Christians comprise one percent of the population. The Iranian attitude toward religion can seem contradictory chaste in public but much less so in private. The courts can impose the death sentence on male, apostates and life imprisonment for female apostates. Effectively, Iran is a religious dictatorship where little of consequence can occur without the approval of the Guardian Council of Mullahs. ertain minorities has intensified since 2005. This is aimed at the Baha’i, Sufi Muslims and Christians, especially believers from a Muslim background. Almost all Christian activity is illegal, especially when it occurs in Persian languages — from evangelism Bible training to publishing Scripture and Christian books. Yet , the regime’s harsh treatment of Christians only further fuels the flames of church growth. You can write to the following prisoners in Iran: old former Muslim who has been a Christian since 2006. Last year, security forces confiscated his computer during a raid on his apartment. Authorities then discovered video of Alireza’s baptism in Turkey on the computer. In December 2011 he w sentenced to six years in prison, for crimes against national security and propaganda against the The judge stated that since Alireza was baptized in Turkey, he was trying to express the lack of freedom in Iran and was therefore was propagating against the regime. He was also accused of holding regular meetings with former Muslims and distributing Bibles among youth. They also said he had communication with Zionist satellite TV channels such as Mohabat TV and Radio Mojde and he had written with them. The verdict also falsely accused him of being a 18 Muslim (98.64), Christian (0.51), Baha’i -Khamenei uhani Islam population in the world. Christians comprise one -half of 1 percent of the population. The Iranian attitude toward religion can seem contradictory —very impose the death sentence on male apostates and life imprisonment for female apostates. Effectively, Iran is a religious dictatorship where little of consequence can occur without the approval of the Guardian Council of Mullahs. certain minorities has intensified since 2005. This is aimed at the Baha’i, Sufi Muslims and Christians, especially believers from a Muslim background. Almost all from evangelism to the regime’s harsh treatment of old former Muslim who has been a Christian since 2006. Last year, security forces confiscated his computer during a raid on his apartment. Authorities then discovered video of Alireza’s baptism in Turkey on the computer. In December 2011 he was sentenced to six years in prison, for crimes against national security and propaganda against the The judge stated that since Alireza was baptized in Turkey, he was trying to express the lack of against the regime. He was also accused of holding regular meetings with former Muslims and distributing Bibles among youth. They also said he had communication with Zionist satellite TV channels such as Mohabat TV and Radio Mojde and he had wThe Voice of the Martyrs. 19 On March 14, 2012, Alireza was caught seeking to flee Iran for Turkey. He was arrested and transported back to Tehran where he was imprisoned in Evin prison. He was put in Section 350 of the prison, which is where political prisoners are held. Alireza has never been married. Prison address : Alireza Seyyedian Evin Prison Saadat Abad Tehran Islamic Republic of Iran BEHNAM IRANI Behnam Irani, a 41-year-old pastor from Kraj, Iran, was convicted of crimes against national security in January 2011 and sentenced to one year in prison. After voluntarily surrendering to authorities on May 31 to begin his sentence, he learned that he would be forced to serve five years in connection with a previous conviction. Officers from the Ministry of Intelligence and National Security (MOIS) raided Irani’s house church on April 14, 2010, and assaulted him before taking him into custody. Although he was released on bail two months after his arrest, he later received the one-year prison sentence. Irani was first arrested in December 2006 and tried for crimes against national security. He was released in January 2007 but was soon re-arrested, tried and sentenced to five years in prison. Irani was never called to serve the sentence that is now being held against him. Prison address: Behnam Irani Ghezel Hesar Prison Karaj, Albourz State Iran FARSHID FATHI Farshid Fathi was arrested on Dec. 26, 2010 in a wave of arrests of believers in Tehran and other areas. Of the 22 believers arrested by security forces in Tehran, 10 were released after intense questioning and after they signed agreements to refrain from Christian activities. Eleven others were also later released. By the end of April, 2011, only Farshid remained in prison, though his family had paid an enormous bail sum. He spent near ly a year in solitary confinement. Farshid, a Christian convert from Islam, was charge d with “acting against national security through membership of a Christian organization, collection of funds, propaganda against the Islamic Regime by helping spread Christianity in the country,” and sentenced to six years of imprisonment on March 5, 2012. Though the charge is for his Christian work, authorities tried to cast his activities as political offenses. Farshid’s appeal against the charges was rejected in June 2012. He is due to serve the rest of his sentence in Evin Prison. Farshid is married to Leil a, and has two children, Rosana and Bardia. The Voice of the Martyrs 20 Prison address: Farshid Fathi Evin Prison Saadat Abad Tehran Islamic Republic of Iran MEMBERS OF THE ASSEMBLIES OF GOD CHURCH On Dec. 23, 2011, Iranian authorities raided the As semblies of God church of Ahvaz as church members gathered for a service. Everyone at the church was arrested, including children. All those arrested were released several hours later, with the exception of the pastor, Farhad Sabokrouh, his wife, Shahnaz Jayzan, and two church ministers, Davoud Alijani and Naser Zamen-Dezfuli. The four were transferred to a detention center for further interrogation. Shahnaz was released on temporary bail on Jan. 1, 2012, after spending nine days in prison. The pastor and the two men were held until Feb. 21, 2012, when they were also released on temporary bail. Granting prisoners release on temporary bail is a common tactic employed by the government in Iran. It allows the government to recall those previously arrested at any moment for more interrogation or to serve longer prison sentences. Those released on temporary bail live in constant fear of being called back to prison. At his release, Pastor Farhad was denied the right to hold any kind of a church service or visit Christians in Ahvaz, his hometown. He was also banned from living in Ahvaz and forced to move to Tehran. In October 2012, the four were each sentenced to serve a year in prison for the charges of “converting to Christianity, inviting Muslims to convert and acting against state security through evangelistic activities.” On May 1, the court summoned the four. When they appeared, they were each arrested. Davoud Alijani was sent to Karoon prison in Ahvaz. Pastor Farhad, Shahnaz and Naser were transferred to Sepidar prison. After spending 220 days in prison in Ahvaz, Farhad Sabokrouh, the pastor of an Assemblies of God church, and another church member, Naser Zamen-Dezfuli, were released on Dec. 4, 2013. Davoud Alijani Karoon Prison Ahwaz, Islamic Republic of Iran Shahnaz Jayzan Sepidar Prison Ahwaz, Islamic Republic of Iran. The Voice of the Martyrs. [se, americani non erano satanisti, gender Bildenberg, tutti i massoni, UE, ONU Amnesty, 322, la sinagoga di satana NWO? questo non avrebbe mai potuto accadere! ] [my JHWH, io non voglio la loro conversione, e non voglio il loro ravvedimento, io li voglio vedere morire, loro non avranno parte alla nostra eredità! ] KAZAKHSTAN. Kazakhstan declared independence after the Soviet empire collapsed in 1991. Although a multiparty democracy, the only president since 1991 has continued his authoritarian rule and presided over recognizably tainted elections. Under Communism, all religion was suppressed. Kazakhstan’s constitution has provided freedom of religion since 2002, but a prop organizations to register with the government. The law was declared unconstitutional in February 2009, but the president has proposed further amendments to help the law pass. Authorities consistently act as though registration is already required, despite the fact that the law has not yet been passed. Increased Islamist agitation has caused the government to consider increasingly oppressive religion laws. These laws subsequently have an effect on the newe denominations and can be used to limit, restrict and even persecute Christians. Orthodox Christianity is perceived as the religion of Russians, and evangelicals are often regarded as dangerous sects. BAKHYTZHAN KASHKUMBAEV, Pastor Bakhytzhan Kashkumbaev of Astana, Kazakhstan , was arrested on May 17, 2013 after allegations were made that he had harmed the health of one of his church members. Until his retirement in October 2012 at age 66, Pastor Kashkumbaev led the Grace Churc registered protestant church. After his arrest in May, he was freed on Oct. 8, 20. 13 to complete his pre house arrest. However, secret police waiting at the entrance to the prison rearrested the pastor as he left the prison. His family and wife had not seen him in five months. The pastor’s trial was due to take place in November 2013. In July 2011, the mother of a church member asserted that prolonged influenced from the church undermined her daughter’s mental state and resulted in schizophrenia. The church member herself, however, says she was erroneously diagnosed after having a forced mental examination. She has spoken up publically for Pastor Kashkumbaev and stated that the charges of harming her health are unfounded. In a long-running campaign against the church, state officials have accused the church of being involved in espionage, fraud, money laundering, distributing extremist texts and using hallucinogens in communion drink. On Oct. 3, 2012, the church was raided and officials seized valuables such as gold items, computers, DVDs and books that were declared to be “extremist literature.” At the request of officials, church members voluntarily underwent blood tests to demons trate that they were not under the influence of any hallucinogens. The results of the tests were not made known to the church members. After his arrest in May 2013, a court mandated that Pastor Kashkumbaev undergo a psychiatric assessment on Aug. 9. He was then ordered to stay at the psychiatric hospital until Sept. 17. During his time in the hospital, there were grave concerns that the pastor would be subjected to psychotropic drugs and ruled mentally incompetent. While being held in the psychiatric facility, the pastor, who converted from Islam to Christianity in 1995, was repeatedly questioned about why he follow ed Jesus rather than Allah. Nearly a month went by before his transfer back to the Investigative Prison. Prison address: Bakhytzhan Kashkumbaev SI-12 (ETs 166/1) Alash Tas Zhol street 30/1010000 Astana Kazakhstan. The Voice of the Martyrs. NEPAL,[se, americani non erano satanisti, gender Bildenberg, tutti i massoni, UE, ONU Amnesty, 322, la sinagoga di satana NWO? questo non avrebbe mai potuto accadere! ] [my JHWH, io non voglio la loro conversione, e non voglio il loro ravvedimento, io li voglio vedere morire, loro non avanno parte alla nostra eredità! ] Civil unrest in 1990 led to liberalization of government controls, including freedom to profess and practice any religion, but not to evangelize. Despite Christians continued, particularly for those who shared their faith with Hindus. Those who converted to religions other than Hinduism face social rejection and the possibility of violence. In April 2008, Christians welcomed the victory of the Maoist party in elections held for an assembly to rewrite the constitution and make the nation a democratic republic. Many believers saw the Maoist party victory as a step to ward greater religious freedom. With the Prime Minister’s resignation in 2010, the government remains insolvent, and constitutional reform remains delayed. While persecution is less acute than in the past, it remains. You can write to the following prisoners in CHHEDAR BHOTE 37-year-old Pastor Chhedar Bhote Lhomi and his wife were ministering in a remote part of Nepal among Tibetan people. They established a church the re which met regularly. beef is permissible, but in other areas, local Hindus do not eat beef because sacred as symbols of the gods. In October 2012, local villagers discovered that Chhedar and his family had eaten beef. In an uproar, they accused him of killing the cow himself, and they destroyed his home and everything he owned. The l called police and had him arrested. He was given a sentence of 12 years in prison. Prison address: Chhedar Bhote Nakkhu Kargar Sauybu-4 Cod No 44700 GPR Block Kakkhu Lalitpur Kathmandu, Nepal

The Voice of the Martyrs. The Voice of the Martyrs. PAKISTAN. Pakistan is an Islamic republic with a Sunni majority. Despite its infringement of the constitution, Shariah law is increasingly applied areas where Islamist groups have control or influence. While there is a notable degree of religious freedom promised to minorities by law, non Muslims and non-Sunnis must practice their faith cautiously. opposition from militant Islamic groups, including imprisonment, torture Pakistani Christians are falsely accused under the Blasphemy Law, or Law 295 . Law 295a, blaspheming Islam, and Law 295b, blaspheming the Qur’an, are criminal offenses. Law 295c makes blaspheming Mohammed a crime punishable by death. C militants have often pressured judges into returning a guilty verdict or continuing trials indefinitely. Christians are regularly barred from jobs or face troubles from their employers and co-workers. Christian merchants are often har. You can write to the following prisoners in Pakistan: ASIA BIBI Asia Bibi, 38, was arrested by police on allegations of blasphemy in the village of Itta Punjab province . On June 19, 2009, some Muslim women who work with Bibi by a local Muslim engaged in a heated discussion with Bibi about Islam. Bibi told them that, Christ died on the cross for their sins and asked them what Mohammed had done for them. “Our Christ is the true prophet of God and yours is not tru became angry and began to beat her. Some men then locked her in a room. Local Christians urged the police not to file blasphemy charges; how ever, police claim forward due to pressure from local Muslim lea On November 8, 2010, Bibi was sentenced to death. She is the first Pakistani woman ever to receive a death sentence for blasphemy hard-line cleric offered a $6,000 CAD reward to anyone who will k does not put her to death. In January 2011, the governor of Punjab province Location Asia Population 193,238,868 (July 2013 est.) Religion (%) Muslim (95.80), Christian (2.45), Hindu (1.60), Other (0.15) Leader President Mamnoon Hussain Government type Federal republic Pakistan is an Islamic republic with a Sunni majority. Despite its infringement of the constitution, Shariah law is increasingly applied — even to Christians and Hindus areas where Islamist groups have control or influence. While there is a notable degree of religious freedom promised to minorities by law, non Sunnis must practice their faith cautiously. Christians in Pakistan face severe opposition from militant Islamic groups, including imprisonment, torture and even death. Many falsely accused under the Blasphemy Law, or Law 295 . Law 295a, blaspheming Islam, and Law 295b, blaspheming the Qur’an, are criminal offenses. Law 295c makes blaspheming Mohammed a crime punishable by death. Courtrooms packed with militants have often pressured judges into returning a guilty verdict or continuing trials Christians are regularly barred from jobs or face troubles from their employers and workers. Christian merchants are often harassed. You can write to the following prisoners in Pakistan: was arrested by police on allegations of blasphemy in the village of Itta. On June 19, 2009, some Muslim women who work with Bibi on a farm owned by a local Muslim engaged in a heated discussion with Bibi about Islam. Bibi told them that Christ died on the cross for their sins and asked them what Mohammed had done for them. “Our Christ is the true prophet of God and yours is not true,” Bibi said. The Muslim women became angry and began to beat her. Some men then locked her in a room. Local Christians urged the police not to file blasphemy charges; how ever, police claimed that they must go forward due to pressure from local Muslim leaders. , 2010, Bibi was sentenced to death. She is the first Pakistani woman ever to receive a death sentence for blasphemy . Her attorney has filed an appeal. In December 2010, aline cleric offered a $6,000 CAD reward to anyone who will kill Asia Bibi if the government In January 2011, the governor of Punjab province was assassinated 24 Muslim (95.80), Christian (2.45), Hindu (1.60), Pakistan is an Islamic republic with a Sunni majority. Despite its infringement of the even to Christians and Hindus —especially in While there is a notable degree of religious freedom promised to minorities by law, non- Christians in Pakistan face severe and even death. Many falsely accused under the Blasphemy Law, or Law 295. Law 295a, blaspheming Islam, and Law 295b, blaspheming the Qur’an, are criminal offenses. Law 295c ourtrooms packed with militants have often pressured judges into returning a guilty verdict or continuing trials Christians are regularly barred from jobs or face troubles from their employers and was arrested by police on allegations of blasphemy in the village of Ittanwali, on a farm owned by a local Muslim engaged in a heated discussion with Bibi about Islam. Bibi told them that, Christ died on the cross for their sins and asked them what Mohammed had done for them. e,” Bibi said. The Muslim women became angry and began to beat her. Some men then locked her in a room. Local Christians that they must go, 2010, Bibi was sentenced to death. She is the first Pakistani woman ever to In December 2010, a ill Asia Bibi if the government was assassinated by his bodyguard for speaking out against the blasphemy law. In March 2011, Pakistan’s Minister of Minority Affairs, Shahbaz Bhatti, a Christian, was assassinated as he also had spoken out against the country’s blasphemy law. Asia Bibi was transferred to a new prison in June 2013, leaving her five hours away from her family. She was previously only an hour away. Her husband, Ashiq, met her on June 6, 2013. She again requested prayer, and told her husband she’s been sick and in a lot of pain. Asia continues to await word on her appeal against her blasphemy sentence. Prison address: Asia Bibi. Central Jail Multan Multan City-Punjab Pakistan IMRAN GHAFUR On July 1, 2009, Pakistani police arrested Imran Ghafur in Punjab province after Muslims accused him of burning pages of the Qur’an. While cleaning his brother’s retail shop, Imran removed the trash he had collected, intending to burn some of it. While burning the trash, pages of an Islamic book flew into the fire and burned. Imran’s neighbour, Haji Liaqat, saw the burned pages of the Islamic book and alerted other Muslims in the area. Imran and his father were severely beaten before police arrested Imran. Following the arrest, news of the incident spread throughout the city, and angry Muslims threw stones at the police station where Imran was being held. “Give the death sentence to him who disgraces the Holy Qur’an, and hang him who disgraces the Holy Qur’an, ” the Muslims said. On July 2, 2009, Imran. was moved to a jail. Prison address: Imran Ghafur, Central Jail of Faisalabad Faisalabad Pakistan.

The Voice of the Martyrs. UZBEKISTAN,[se, americani non erano satanisti, gender bildenberg, tutti i massoni, UE, 322, la sinagoga di satana NWO? questo non avrebbe mai potuto accadere! ] [my JHWH, io non voglio la loro conversione, e non voglio il loro ravvedimento, io li voglio vedere morire, loro non avanno parte alla nostra eredità! ] Uzbekistan is a secular state, promoting a moderate, tightly controlled form of Islam. The growing Islamist movement is handled with venom by the state. Christians are third victims of this struggle. Ethnic Uzbek Christians, in particular, receive harsh treatment. Religious communities are required to officially register. Only approved religious organizations— Muslim groups, Jews, Russian Orthodox and some Protestant groups registered, and registration is frequently refused or delayed. Police make surprise visits to churches and forcibly close those who cannot immediately produce registration papers. Evangelism, missionary activity and religious ins have been fined, beaten and imprisoned for their faith. You can write to the following prisoners in Uzbekistan: TOHAR HAYDAROV On March 9, 2010, a criminal court in Uzbekistan sentenced 27 years in prison for the “illegal sale of narcotic or psychotropic substances in large quantities.” Members of the Baptist church insist that the charges are fabricat ed and that Haydarov’s sentence was punishment for his religious activity. It is unclear why sentence. Baptists insist that police planted drugs on Haydarov, and church members insist he is “a man with a pure conscience sentence. Prison address: Tohar Haydarov UYa 64/49 Otryad 13. Pos. Shaikh-Ali G. Karshi, Kashkadarya Region Uzbekistan Location Asia, Population 28, 661,637 (July 2013 est.) Religion (%) Muslim (84.93), Non-religious (13.80), Christian (0.75), Other (0.52) Leader President Islom Karimov Government type Republic; authoritarian presidential rule promoting a moderate, tightly controlled form of Islam. The growing Islamist movement is handled with venom by the state. Christians are third Ethnic Uzbek Christians, in particular, receive harsh treatment. nities are required to officially register. Only approved religious Muslim groups, Jews, Russian Orthodox and some Protestant groups registered, and registration is frequently refused or delayed. Police make surprise visits to and forcibly close those who cannot immediately produce registration papers. Evangelism, missionary activity and religious instruction are forbidden by law. Uzbek Christians have been fined, beaten and imprisoned for their faith. following prisoners in Uzbekistan: On March 9, 2010, a criminal court in Uzbekistan sentenced 27 year old Tohar Haydarov llegal sale of narcotic or psychotropic substances in large quantities.” Baptist church insist that the charges are fabricated and that Haydarov’s sentence was punishment for his religious activity. It is unclear why he received a 10 sentence. Baptists insist that police planted drugs on Haydarov, and church members insist he is “a man with a pure conscience & an honest Christian.” Haydarov has appealed his G. Karshi,

The Voice of the Martyrs. VIETNAM. 3 marzo 2014. [se, americani non erano satanisti, gender bildenberg, tutti i massoni, UE, 322, la sinagoga di satana NWO? questo non avrebbe mai potuto accadere! ] [my JHWH, io non voglio la loro conversione, e non voglio il loro ravvedimento, io li voglio vedere morire, loro non avranno parte alla nostra eredità! ] Vietnam is one of the world’s few remaining from France in 1954, 30 years of war were followed by a reunder the Communist Party in 1975. The Communist Party retains supreme control of all state policy and activity, and, government and military are both tied closely to the party. Strong authoritarian rule brooks no dissent, especially not from ethnic or religious minorities. As a result, human rights violations continue to accrue. Though Vietnam’s constitution provide restrict organized activities of many religious groups. Only government organizations are allowed. The Southern Evangelical Church of Vietnam and the smaller, Evangelical Church of Vietnam North are two of the largest officially recognized Protestant churches. Unregistered churches and ethnic minority Christians still suffer harassment, discrimination and, sometimes, outright persecution. You can write to the following prisoners in VNGUYEN VAN LY On Feb. 19, 2007, Father Nguyen Van Ly was arrested in Hue, Vietnam for distributing material “harmful to the state.” In March, he was sentenced to eight years in prison. He has issued statements criticizing the government’s confiscat training and the influence of the state in church teachings and has been a powerful advocate for Christian freedom. On March 15, 2010, Father Nguyen was released on medical parole after he suffered three debilitating strokes. He spent 16 months convalescing before the government demanded he return to complete his sentence. Location Asia Population 92,477,857 (July 2013 est.) Religion (%) Buddhism (52.5), Non-religious (23.3), Christianity (9.4), Ethnic Religions (8.9), Other (0.4) Leader President Truong Tan Sang Government type Communist state Vietnam is one of the world’s few remaining Communist nations. After gaining independence from France in 1954, 30 years of war were followed by a re-unification of the North and South under the Communist Party in 1975. The Communist Party retains supreme control of all state policy and activity, and government and military are both tied closely to the party. Strong authoritarian rule brooks no dissent, especially not from ethnic or religious minorities. As a result, human rights violations Though Vietnam’s constitution provides for freedom of worship, the government continues to restrict organized activities of many religious groups. Only government – controlled religious organizations are allowed. The Southern Evangelical Church of Vietnam and the smaller Vietnam North are two of the largest officially recognized Protestant churches. Unregistered churches and ethnic minority Christians still suffer harassment, discrimination and, sometimes, outright persecution. You can write to the following prisoners in Vietnam: On Feb. 19, 2007, Father Nguyen Van Ly was arrested in Hue, Vietnam for distributing material “harmful to the state.” In March, he was sentenced to eight years in prison. He has issued statements criticizing the government’s confiscation of church property, lack of seminary, training and the influence of the state in church teachings and has been a powerful advocate On March 15, 2010, Father Nguyen was released on medical parole after he suffered three debilitating strokes. He spent 16 months convalescing before the government demanded he return to complete his sentence. The Voice of the Martyrs. Read more about these restricted nations and others at: http://www.persecution.net/restricted-nations.htm

Seriously ill and weak, Father Nguyen was rearrested on July 25, 2011. Prison address: Nguyen Van Ly Nam Ha Prison Team 27. Ba Sao Village Kim Bang District Ha Nam Province Vietnam

3 marzo 2014. [se, americani non erano satanisti gender bildenberg, tutti i massoni UE, 322, la sinagoga di satana NWO? questo non avrebbe mai potuto accadere! ] [my JHWH, io non voglio la loro conversione, e, io non voglio il loro ravvedimento, non li perdonare! io li voglio vedere morire! ] Cristiani perseguitati. Pakistan, uccisa giovane cristiana: aveva aiutato un convertito dall’islam. Una giovane ragazza cristiana è stata uccisa dai talebani pakistani nella regione settentrionale del Pakistan. Come appreso dall’agenzia Fides, la ragazza, conosciuta con lo pseudonimo di Lily, aveva trascorso alcuni mesi in fuga e nel nascondimento con suo cugino, un musulmano convertitosi al cristianesimo alcuni anni fa. Dopo la conversione, l’uomo è considerato “apostata” e da allora è nel mirino dei talebani, che intendono eliminarlo. Nei giorni scorsi alcuni militanti hanno scoperto il nascondiglio dei due: nella fuga la ragazza è stata raggiunta da un proiettile e uccisa, mentre l’uomo, per ora, è riuscito a scappare. In una nota inviata a Fides, la comunità cristiana esprime sdegno e sconcerto, chiedendo l’intervento delle istituzioni per difendere i diritti delle minoranze e di tutti i cittadini contro le violenze talebane. Il Pakistan ha appena annunciato la sospensione dei raid aerei contro i talebani, in risposta al mese di tregua dichiarato dagli “studenti del Corano”. Il governo ha precisato che comunque si riserva il diritto di “rispondere a qualsiasi attività violenta” condotta dai talebani. Il dialogo fra governo e talebani in Pakistan è in una situazione di stallo: nelle scorse settimane i militanti islamici hanno dichiarato al governo che “non vi è alcuna possibilità di pace nel paese a meno che il Pakistan cambi il suo sistema politico e giuridico e adotti ufficialmente la legge islamica”. Il governo del primo ministro Nawaz Sharif sta cercando una “soluzione negoziata” dopo anni di conflitto con i militanti, ma i colloqui si sono interrotti a febbraio dopo una serie di attentati terroristici dei talebani. Di recente il governo pakistano ha presentato un disegno di legge in Parlamento, titolato “Linee di condotta sulla sicurezza nazionale”, che intende porre fine a violenze e terrorismo nel paese. La lotta al terrorismo prevede attività quotidiane di repressione; analisi strategica; operatività sul campo. Presentando la legge, il premier Sharif ha spiegato che “il governo ha promosso il dialogo con i talebani” ma, se questi non dimostreranno di aver adottato e rispettato il “cessate il fuoco”, “l’esercito risponderà in modo adeguato”.© riproduzione riservata

Nigeria, Boko Haram fa strage: 129 morti. Un nuovo attacco causa 29 morti. Un centinaio le vittime di due sanguinosi attentati che sabato hanno colpito civili impegnati nella preghiera serale. Il presidente: «Siamo in guerra». The Voice of the Martyrs. Learn more about released prisoners on this list at www.prisoneralert.com Recently Released Prisoners of Faith

Praise the Lord for the release of his faithful servants! Below is a list of individuals who were

imprisoned for their faith and released. Your letters and prayers make a difference! Remember,

we only know the names of a very small number of Christians who are imprisoned for their faith

and then released. Please continue to lift up all imprisoned believers worldwide. You can find

out more about any of the individuals below at

http://www.prisoneralert.com

Afghanistan: Said Musa (imprisoned 266 days) Azerbaijan: Zaur Balaev (imprisoned 304 days)

China: Li Ying (imprisoned 3,920 days)

Pastor Wang Xiaoguang (imprisoned 1,050 days)

Yang Xuan (imprisoned 1,232 days)

Zhang Huamei (imprisoned 1,116 days)

Iran: Pastor Vahik Abrahamian (imprisoned 360 days)

Mehdi “Petros” Forouton (imprisoned 474 days)

Youcef Nadarkhani (imprisoned 1187 days)

Mostafa Mohammad Bordbar (imprisoned 312 days)

Pakistan: Parvez Masih (imprisoned 1,951 days) Younis Masih Tanzania: Eva Abdullah (imprisoned 373 days)

Turkmenistan: Ilmurad Nurliev (imprisoned 868 days)

Uzbekistan: Pastor Dmitry Shestakov (imprisoned 1,461 days)

Vietnam: Pastor Y Wo Nie (imprisoned 2,652 days)

Persecution and Prayer Alert. “In prayer you align yourselves to the purpose and power of God…. For God has left certain things open to prayer, things which will never be done except as we pray.” E. Stanley Jones. IRAQ: Christians Facing ‘More than Desperate’ Crisis. Sources: Release International, BBC. Canon Andrew White. Canon Andrew White, known as the “Vicar of Baghdad,” has requested urgent prayer for the church in Iraq during this time of intense violence in the country. With frequent bombings and shootings in cities such as Baghdad and Mosul, monthly death tolls have soared recently. January’s toll of more than 1,000 killed was the highest in almost six years. Canon Andrew, a partner of The Voice of the Martyrs, recently shared that some of the young people at the church he leads have been among those tragically killed. His Christian friends are leaving and begging him to leave too. “Hundreds of our people have left the church because they have left the country,” he explains. “The hundreds left are those who cannot afford to leave, so the poverty and needs seem greater than ever. I honestly cannot tell you how terrible things are. We are in more than a desperate crisis. We need your prayers.” Yet Canon Andrew remains resolute. “I will not leave my people here, however bad it is,” he says. “I am not leaving, and neither is God.” Trusting that God is indeed present and at work in Iraq, let us bring this country to Him in prayer. Pray that He will use Canon Andrew and other leaders like him to faithfully shepherd the dwindling Christian population. Through their example, may believers be encouraged to remain steadfast in their faith, despite the instability and the constant risks. May the church there be a vessel of God’s peace, extending love to all their neighbours. Pray, too, for an end to the fighting and bloodshed in Iraq which have been mainly caused by tensions between Sunni militants and the Shia-dominated government. To learn more about Canon Andrew’s ministry and the powerful ways in which God is at work in Iraq, check out VOM’s recent 18-minute documentary at Persecution.TV.

KENYA: Pastor Murdered While Guarding Church. Sources: VOM USA, Morning Star News, World Watch Monitor. Assistant Pastor Lawrence Kazungu Kadenge was murdered in the early morning hours of February 2nd while guarding the Glory of God Ministries Church in Mombasa. Although police are still investigating the murder, it is believed that radical Muslims may have killed the 59-year-old pastor for alerting police about security threats and for preaching the Gospel near a mosque. Pastor Lawrence leaves behind his wife, Lydia, and their 13 children. “It is very hard for me because we worked very closely together,” said the church’s senior pastor. “His family has been hit very hard. All of us, the family and congregants, need prayer as we grieve his loss. We need God’s comfort. Please pray for us.” Several days before Pastor Lawrence’s murder, a controversial mosque in Mombasa was raided by police on the suspicion that the mosque was being used to recruit Muslim youth to engage in terrorist acts against Kenyan civilians. Police arrested 125 young people during the raid. One person was killed, and two police officers were seriously injured. Pastor Lawrence’s death has increased fears among other pastors in the area. Several other church leaders have been murdered, and radical Muslims, who are attempting to create an independent state along the coastal area, have attacked churches. As Lydia and her children, along with members of their Christian community, mourn the loss of Pastor Lawrence, pray that through Christ they will be able to share abundantly in His comfort (2 Corinthians 1:5). Pray for guidance and strength for the church’s senior pastor, as well as the leaders of other area churches. May God grant them boldness to be ‘salt’ and ‘light’ to others of their community, especially to those who oppose them. Finally, intercede on behalf of the mosque leaders and the Muslim youths, asking God to open their hearts to the Gospel of Jesus Christ. To post a prayer of support and encouragement for this grieving family and congregation, please visit our Persecuted Church Prayer Wall.

RECENT PRISONER UPDATE. KAZAKHSTAN: Pastor Receives Suspended Prison Term. Sources: Forum 18 News Service, World Watch Monitor. Bakhytzhan Kashkumbayev. Photo: World Watch Monitor. On February 17th, a retired pastor accused of harming the health of a church member was handed a four-year suspended prison sentence. Bakhytzhan Kashkumbayev was also ordered to pay his alleged victim “moral damages” of two million tenge (approximately $12,000 CAD). The case against Pastor Bakhytzhan dragged on for months after his arrest in May of 2013, when he was charged with the psychological manipulation of Lyazzat Almenova, 34, through the use of a “red-coloured hallucinogenic drink.” In reality, the drink was a harmless, non-alcoholic beverage used as part of the church’s Holy Communion to represent red wine. Although she insists her pastor is “totally innocent,” Pastor Bakhytzhan was arrested after Lyazzat’s mother claimed that her daughter’s mental health had been damaged due to attending the church. (For more information on his arrest, please visit this page.)”In my experience as a lawyer, this is one of the strangest cases I have seen in terms of legality,” said the pastor’s lawyer after the verdict was handed down. “It was not just strange but, from the standpoint of the law, all types of violations occurred when the case was opened, when it was being investigated, and during the trial.” Pastor Bakhytzhan will reportedly appeal the verdict. As Pastor Bakhytzhan and his lawyers work towards appealing this latest verdict, pray that God will grant them wisdom and endurance. May the charges against him soon be dropped! Ask God to strengthen this pastor’s faith, encouraging him to stand strong as he weathers this storm. Pray, too, for Lyazzat and her family. May her understanding and acceptance of the Gospel increase each day, and may her family members come to a saving faith in our Saviour. Finally, bring the country of Kazakhstan to God in prayer, asking that He will enable His church to grow in faithfulness and in number. Countless Christians around the world are persecuted for their faith in Jesus Christ. The Voice of the Martyrs Canada stands alongside persecuted brothers and sisters worldwide. We help Christians who are, or have been, persecuted for their involvement in spreading the gospel; we love and support believers who are willing to invite their fellow men, even their persecutors, to Jesus Christ; and we encourage persecuted Christians by giving their testimony a voice, informing Christians in Canada to know how to help. Join us in raising awareness of and reaching out to the persecuted Church!

tutti i nazi Paesi, senza libertà di religione, da sottoporre al voto di sterminio, il sangue innocente di martiri cristiani innocenti, che, loro hanno versato, o hanno permesso, con il loro silenzio, che, fosse da altri versato, sull’altare di satana Obama gender, 666 Rothschild, 322 Bush senior: “noi vinceremo il cazzo nel culo! ” tutto sotto egida: Onu Amnesty? tutto questo, grida vendetta, continuamente, presso il Trono di Dio: JHWH holy, holy holy. .. ed i miei occhi? non avranno pietà! ] AFGHANISTAN ALGERIA ARABIA SAUDITA AZERBAIGIAN BANGLADESH BHUTAN BRUNEI CINA COMORE COREA DEL NORD, CIPRO CUBA EGITTO INDIA INDONESIA IRAN IRAQ KUWAIT LAOS LIBIA MALAYSIA MALDIVE MAROCCO MAURITANIA BIRMANIA NEPAL NIGERIA OMAN PAKISTAN QATAR SIRIA SOMALIA SRI LANKA SUDAN TAGIKISTAN TIBET TUNISIA TURCHIA TURKMENISTAN UZBEKISTAN VIETNAM YEMEN EMIRATI ARABI,

03/03/2014. . la guerra mondiale è vicina! questi parassiti, vigliacchi, che sconfessano tutti i loro ideali, su una cosa hanno ragione, devono far parte, di una brigata, unicamente dedicata a loro ed unicamente maschile! e questo corpo militare specifico, deve essere realizzato immediatamente! infatti, proprio loro hanno bisogno di dare l’esempio! ] [ Ebrei ultraortodossi manifestano, contro, il servizio militare: “Un attentato alla Torah”. di Joshua Lapide. Almeno 500mila persone, adulti, giovani, bambini, hanno bloccato Gerusalemme per alcune ore. Secondo gli Haredim, il servizio militare blocca gli studi della Bibbia e mette a rischio l’educazione morale dei loro giovani. Ma, il mondo laico israeliano li accusa di essere “parassiti” perchè, vivono con le sovvenzioni statali. Gerusalemme (AsiaNews) – Centinaia di migliaia di ebrei ultraortodossi (Haredim) hanno invaso ieri il centro della città di Gerusalemme, per contestare la bozza di una nuova legge che prevede il servizio militare per un maggior numero di loro studenti e multe e arresti per chi si sottrae. La legge dovrebbe entrare in vigore a metà del 2017. Gli Haredim rifiutano di sottostare al servizio militare perché in tal modo essi “non possono dedicarsi in modo completo allo studio della Torah (la Bibbia ebraica)” e perché la promiscuità della vita di caserma, in una mescolanza di maschi e femmine, mina la loro educazione morale e li espone alle tentazioni. La manifestazione di ieri è stata abbastanza pacifica. Almeno 500 mila persone vi hanno partecipato: rabbini, giovani, adulti e famiglie con i loro numerosi figli. Vi sono stati momenti di preghiera coi salmi e poi la recita della professione di fede ebraica, lo “Shema Israel”. Alla fine si è data lettura ad alcune risoluzioni, chiedendo al governo di non far passare la bozza di legge, in discussione nelle prossime settimane perché essa “potrebbe danneggiare coloro che studiano la Torah, costringendoli a lasciare gli studi fino a gettarli in prigione, ciò che è uno sradicamento della Torah e un sacrilegio contro il Cielo”. Gli Haredim sono esenti dal servizio militare fin dal 1948, data della nascita dello Stato d’Israele. A quel tempo vi erano sono 400 studenti di yeshiva (scuole rabbiniche ortodosse). Al presente, dato anche un alto tasso di crescita demografica al loro interno, gli ultraortodossi sono divenuti il 10% della popolazione. La maggior parte degli uomini, che si dedica allo studio della Bibbia, sono sovvenzionati dallo Stato e da donazioni di privati. Pesando sul bilancio pubblico e non avendo il servizio militare, essi sono invidiati e criticati dalla popolazione laica, costretta a tre anni di ferma obbligatoria e a pagare tasse. Per questo gli Haredim vengono spesso definiti dei “parassiti”. Fino ad ora, alcuni dei partiti ultraortodossi, con pochissimi deputati alla Knesset, sono stati spesso necessari per le alleanze di governo, riuscendo a garantire aiuti governativi alle loro comunità. Con le elezioni dello scorso anno, per la prima volta non vi sono partiti ultraortodossi nel governo e così alcuni partiti stanno spingendo il premier Benjamin Netanyahu a prendere provvedimenti perché anche gli Haredim partecipino a sostenere “gli oneri sociali”.

03/03/2014 CINA e Pyongyang? anche se tardivamente, anche, Pyongyang ha capito, chi è: Unius REI, è lui che comanda sul mondo! ] Strage di Kunming, una veglia per ricordare i 29 morti e gli oltre 130 feriti. Un centinaio di persone si è riunito in modo spontaneo nella stazione dove è avvenuto il massacro. Gli aggressori hanno fatto irruzione armati di machete e mannaia, colpendo in modo indiscriminato i presenti. Per Pechino i responsabili sono “indipendentisti” di etnia uighura, ma non vi sono prove a sostegno di questa tesi.03/03/2014 COREA. Pyongyang libera il missionario australiano John Short: Atto umanitario, ha confessato. Il missionario, 75 anni, era stato arrestato lo scorso 16 febbraio per aver distribuito materiale religioso. Altri due missionari, Kenneth Bae e Kim Jeong-wook, ancora nelle mani del regime.

Unius REI sfida Kerry 322, a colpi di bastone

instillare nei bambini l’ideologia gender
Disney boicotta Boy Scout, esclude gay tra capi. SIAMO ORMAI ALLA CRIMINALIZZAZIONE, della Bibbia e dei cristiani.. Compania ha deciso di non finanziare piu’ organizzazione. Questà è ormai criatianofobia! 02 marzo, 18:01 Topolino boy scout. Disney boicotta Boy Scout, esclude gay tra capi. Walt Disney Company ha deciso di non finanziare piu’ i Boy Scout per punire la loro scelta di non nominare ragazzi gay tra i suoi capi. La Disney ha cosi’ stabilito che non dara’ piu’ soldi alla Boy Scout of America, attraverso il suo programma VoluntEARS che permette ai propri dipendenti di offrire ore di lavoro volontario in cambio di soldi in contanti con cui finanziarie varie iniziative di beneficenza gestite dagli Scout. Insomma, per la multinazionale di Topolino, non e’ bastata la scelta dei ‘lupetti’ di ammettere giovani omosessuali al loro interno, visto che tuttora rimane in piedi la messa al bando per quanto riguarda i vertici dell’organizzazione. Se si manipolano le parole. Come l’ideologia del gender si è insinuata nelle dichiarazioni internazionali violando, tra l’altro lo spirito della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
15 maggio 2012. L’agenda del genere fa divorziare la persona umana da se stessa, dal suo corpo e dalla sua struttura antropologica.
La cultura nella quale viviamo racchiude i frutti positivi di un processo storico segnato dalla decolonizzazione (avendo un potente movimento concesso alle donne uno status sociale mai raggiunto prima) e dalla caduta del marxismo-leninismo. In un tempo di globalizzazione accelerata, essa sembra celebrare, forse più che, in qualsiasi cultura precedente, l’uguaglianza di tutti gli esseri umani. La nostra generazione ha anche, la possibilità di scoprire e di meravigliarsi dell’affascinante diversità dei popoli e delle culture, e del loro contributo specifico e insostituibile all’umanità. Percepiamo però, un pericolo in un processo definibile come globalizzazione che, s’impone dall’alto e che, sotto forma di pari diritti e di non discriminazione, utilizza i canali del governo mondiale per cercare di adattare un consenso a interessi particolari, attraverso un uso manipolatore del linguaggio nel corso del processo di costruzione di tale consenso. Non possiamo negare l’esistenza di una lotta culturale, politica e giuridica, che ha luogo in questo forum riguardo all’identità sessuale, all’orientamento sessuale, al contenuto dei diritti e al senso dell’universalità.
In questa lotta il linguaggio è un fattore critico. Esaminiamo la storia del termine genere nel discorso dell’Onu.
Il termine è entrato nel linguaggio dei testi negoziati, a livello internazionale, attraverso i documenti di consenso non-vincolanti del processo delle conferenze dell’Onu degli anni Novanta.
Ha avuto grande successo nella Piattaforma d’azione di Pechino (1995), dove la prospettiva del genere, è stata al centro e la parità dei sessi è stata l’obiettivo principale. Sulla scia di Pechino, il Segretariato dell’Onu ha subito condotto, con grande efficacia, un esercizio d’integrazione della prospettiva del genere (gender mainstreaming) attraverso tutto il sistema dell’Onu. La parità dei sessi è stata rapidamente identificata come priorità trasversale, del governo mondiale, divenendo in pratica una condizione dell’aiuto allo sviluppo.
Il significato tradizionale del genere si riferisce alle categorie grammaticali maschile, femminile e neutro, nelle lingue antiche e in quelle moderne.
Ma i sociologi e gli psicologi appartenenti all’intellighenzia postmoderna occidentale, dalla metà degli anni Cinquanta, hanno elaborato un significato molto diverso.
Nutrendosi allo stesso tempo del femminismo radicale, e del movimento omosessuale (che hanno entrambi lottato per ottenere l’uguaglianza solo in termini di potere sociale), hanno distinto il genere dal sesso, limitando il sesso alle caratteristiche biologiche, che definiscono uomini e donne, e utilizzando il genere in riferimento a quelli che consideravano essere i ruoli socialmente costruiti dalla società per uomini e donne. In pratica hanno trattato la maternità, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, la complementarietà tra i due, l’identità sponsale della persona umana, la femminilità e la mascolinità, l’eterosessualità, come altrettante costruzioni sociali o stereotipi che sarebbero contrari all’uguaglianza, discriminatori e, pertanto, da decostruire culturalmente.
Al termine del processo rivoluzionario, lo stesso corpo maschile e femminile era considerato come socialmente costruito.
L’agenda del genere fa divorziare la persona umana da se stessa, per così dire dal suo corpo e dalla sua struttura antropologica. Così radicalmente ridefinito, il genere è una pura costruzione intellettuale, difficile da cogliere per le culture non-occidentali.
14 febbraio 2014. Gender in classe: mondo capovolto. “Educare alla diversità a scuola”: tre volumetti prodotti dal Dipartimento per le Pari opportunità (dipende dalla presidenza del Consiglio dei ministri), dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) e dall’Istituto Beck. È diretto alle scuole primarie, alle secondarie di primo grado e a quelle di secondo grado.
In teoria dunque tre guide intenzionate a sconfiggere bullismo e discriminazione, garantendo pari diritti a tutti gli studenti.
[ instillare nei bambini ] In realtà, a leggerne i contenuti, una serie di assurdità volte a “instillare” (questo il termine usato) nei bambini, fin dalla tenera età, preconcetti contro, la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra un padre e una madre…
Al loro posto un relativismo che non lascia scampo ad alcun valore. Il tutto mascherato da rispetto per le diversità (quando invece si cerca di omologare tutto, raccomandando persino di appiattire la preferenza nei maschi per il calcio o la Formula 1 rispetto alle femmine) e per diritto alla propria identità (quando viene negata anche quella di uomo e donna, trattati come pura astrazione).
Ma che uso fare dei tre volumi? Quale il loro effettivo destino? C’è il rischio che la dittatura del gender entri prepotentemente, così come auspicato nel testo, nelle aule dei nostri figli e ne influenzi pesantemente la crescita armonica?
“Dal punto di vista puramente tecnico si tratta di materiali didattici che l’ufficio delle Pari opportunità mette a disposizione di insegnanti e studenti, spiega Roberto Pellegatta, preside dell’Istituto professionale statale “Meroni” di Lissone (Milano),, dunque necessita assolutamente del parere concorde di docenti e genitori, come avviene per i libri di testo e per qualsiasi materiale didattico. Poiché va nelle mani dei ragazzini, esige obbligatoriamente il parere del consiglio di classe e la votazione del collegio”. Non tocca al preside proporre tali testi, ma all’insegnante, nella piena libertà di insegnamento prevista dalle norme.
“Io sono preside alle superiori, aggiunge, ma mi sono confrontato anche, con i colleghi delle medie e delle elementari e a nessuno pare materiale appropriato per la scuola: potrebbe essere adottato solo laddove qualche singolo docente volesse agitare posizioni molto ideologiche e usarlo come strumento di battaglia”. L’ufficio delle Pari opportunità, infatti, presenta i tre volumetti come ausilio contro il bullismo e la discriminazione, “ma nei contenuti è evidente la battaglia ideologica. Lascia il tempo che trova e io penso che non valga nemmeno la pena contrastare un’operazione tanto lontana dalla realtà. Ciò che preoccupa invece è che sia stato prodotto spendendo soldi dell’Unione Europea: era lì che bisognava contrastare il progetto”. Tutta colpa delle fiabe. “A un bambino è chiaro da subito che, se è maschio, dovrà innamorarsi di una principessa, se è femmina di un principe. Non gli sono permesse fiabe con identificazioni diverse”. Così si legge nell’introduzione al volume Educare alla diversità rivolto ai bambini delle elementari. In effetti è vero: sono millenni che gli dei si innamorano delle dee, che i cavalieri combattono per le donzelle, che Cenerentola balla col principe e Biancaneve si risveglia al bacio di un uomo… Siamo tutti cresciuti con queste certezze, e tutto sommato non siamo venuti su male (o non per questo, comunque). Eppure a leggere l’introduzione alle linee guida per “insegnanti rispettosi delle differenze” nonché le schede di lavoro da svolgere con i bambini, tanta omofobia causa confusione mentale tra i piccoli. “Questi sono gli anni in cui i bambini di solito cominciano a formarsi un’idea di se stessi e delle persone che li circondano” dunque occorre “incoraggiare la diversità”: spesso i genitori e la scuola sono legati agli “stereotipi” della famiglia formata da un padre uomo e una mamma donna e “come risultato molti bambini trascorrono gli anni della scuola elementare senza accenni positivi alle persone LGBT” (lesbiche, gay, bisessuali e transgender).
Ma c’è di peggio, avverte il testo: “Nella nostra società si dà per scontato che l’orientamento sessuale sia eterosessuale e la famiglia, la scuola, gli amici si aspettano, incoraggiano e facilitano un orientamento eterosessuale”…
Errori magari compiuti in buona fede, ma proprio per questo ecco pronte le linee guida che rieducano prima gli insegnanti con una serie di esercizi, per poi crescere i bambini nella consapevolezza che i due generi maschio e femmina sono roba vecchia, così come il concetto di famiglia (al singolare), di madre e padre e via andare.
E I DUE RE VISSERO FELICI E CONTENTI
Ecco allora le linee guida per i maestri: attraverso la letteratura, il cinema o invitando ospiti gay o trans, dimostrare ai bambini che, ci sono “uomini e donne, così, come famiglie, diversi” da quello che viene liquidato non come “stereotipo da pubblicità” (a questo è ridotta la famiglia!).
Al bando quindi tutta la letteratura per bambini, dalle fiabe a Pinocchio, ma anche Bambi o gli Aristogatti (materiale chiaramente omofobo)? E ancora: “Non usare analogie che facciano riferimento a una prospettiva eteronormativa” cioè che sottintenda anche involontariamente “che l’eterosessualità sia l’orientamento normale”: insomma, vietato insinuare ad esempio che il re torna a casa dalla regina: “Tale punto di vista può tradursi infatti nell’assunzione che un bambino da grande si innamorerà di una donna e la sposerà” (gravissimo periglio).
Guai poi all’insegnante che si aspetti che gli studenti di sesso maschile siano ad esempio più interessati “alla Formula 1”: la parola d’ordine è appiaTtire le differenze, uniformare, negare l’evidenza, incoraggiare le femmine a tirare di pallone e i maschi a parlare intanto “di cucina o di shopping”.
Il maestro è invitato a combattere l’omofobia in modo interdisciplinare, anche nei problemini di aritmetica: “Rosa e i suoi due papà comprano due lattine, se, ogni lattina costa 2 euro quanto hanno speso?”. Difficile credere che tutto questo non sia uno scherzo. Incredibili poi le domande-tipo: “Un pregiudizio diffuso nei paesi di natura fortemente religiosa è che il sesso vada fatto solo per avere bambini”… Poiché invece la cosa che conta è il rispetto del partner coinvolto nell’atto sessuale (lo ricordiamo, siamo elle elementari!) “potremmo ribaltare la domanda chiedendoci: i rapporti sessuali eterosessuali sono naturali?”. Gradatamente il mondo è capovolto. Non è chiaro che fine potrebbero fare a questo punto l’Odissea, con Penelope instancabilmente donna, moglie e madre, o I Promessi Sposi, biecamente tradizionali (con l’aggravante della fede, visto che il testo colpisce spesso la religiosità come causa di atteggiamenti chiusi e retrogradi). “Visione di film e documentari a tematica omosessuale” completano il quadro, mentre “cartoncini, pastelli, matite colorate” non servono più agli antichi lavoretti di un tempo (ricordate?) ma per cartelloni del tipo “che cosa fa una famiglia quando ci sono due mamme o due papà?”. Per obiettività occorre dire che i passaggi contro il bullismo sono assolutamente condivisibili, ma non si capisce perché solo in tema di omosessualità: e i bimbi presi di mira perché credenti? Derisi perché vanno a Messa e fanno pure il chierichetto? O quelli disabili? Il ministero della Pari opportunità non pensa a delle Linee guida per loro? O non siamo tutti uguali e con pari diritti?
ETERO CIOÈ NON NORMALE. Passando alle scuole medie e alle superiori, “coloro che durante questo periodo di sviluppo si accorgono di essere gay, lesbiche o bisessuali” si trovano a sostenere sfide “peculiari del loro orientamento” dunque, i loro insegnanti devono attrezzarsi, perché non basta “essere gay-friendly” è necessario “essere gay-informed”.
E su questo modulare l’insegnamento scolastico. La metodica è sempre quella prevista per le elementari: non proporre mai situazioni in cui si presume, che un uomo ami una donna, due genitori siano maschio e femmina, il libro o il film presentino come “normale” un rapporto etero, anziché come “solo uno dei possibili orientamenti sessuali”.
E se, di nuovo sono ovvie e condivisibili tutte le raccomandazioni contro violenza e bullismo (e ci mancherebbe pure), il resto è un groviglio di attività e concetti del tutto slegati dalla vita reale e da quella scolastica. Gli autori dimenticano che qualsiasi problematica di un alunno, etero o omosessuale che sia, da che mondo è mondo richiede tutta l’esperienza e la capacità introspettiva del docente, mentre qui sembra che esista esclusivamente la sensibilità del ragazzo omosessuale: gli altri possono tranquillamente crescere e maturare imparando che i due sessi sono un’astrazione, così come la famiglia e tutto ciò che ne consegue (i figli, il matrimonio), che tutto è relativo. Le attività con i ragazzini delle medie (11-14 anni) vanno da “Famiglie in tv” (oggi c’è solo l’imbarazzo della scelta, comunque “l’insegnante consiglia Giudice Amy; Modern family; Tutto in famiglia… “); a “Il gioco delle associazioni di parole” (“Cosa vi viene in mente quando dico le parole gay, lesbica, bisessuale, trans?” chiede il prof); al “Gioco dei fatti e delle opinioni”: “Uno studente può dire che due uomini che fanno l’amore sono disgustosi, queste le istruzioni,. A quel punto l’insegnante fa notare che questa è un’opinione, un giudizio personale, derivata dal fatto che siamo poco abituati a questo dal cinema e dalla televisione”: “È un fenomeno che per noi non è stato reso normale” nulla più. Va da sé che “milioni di bambini crescono con genitori omosessuali” e sono beatissimi, (se ne desume che nozze gay e adozione di figli sarebbero sacrosanti): “L’impossibilità di sposarsi può avere un impatto sul benessere dei genitori e conseguentemente dei figli” altrimenti felicissimi di avere due papà o due mamme. Per le superiori il tutto si ripete pressoché identico, e questa sì è un’astrazione, che non tiene conto di quanto un 12enne sia diverso da un 18enne: stessi giochi, stesse attività, persino stessi film proposti. Ad esempio “Kràmpack” (regia di Cesc Gay, e non è un gioco di parole): “Nico e Dani sono due ragazzi 16enni che si apprestano a trascorrere le vacanze insieme. È l’estate della perdita della verginità. I due in passato avevano condiviso giochi di masturbazione reciproca…”. Se questa è scuola. Lucia Bellaspiga. © riproduzione riservata
[ ideologia gender è un crimine costituzionale, dalla tolleranza, uguaglianza, al nazismo! ] [ l’ovvio non ha bisogno di essere dimostrato, i rapporti contro, natura sono delle perversioni sessuali, voi state destabilizzando la società. ] 25 febbraio 2014. Gender a scuola, i genitori: il governo ritiri. “Sono la mamma di un bambino di 10 anni che frequenta la quinta elementare in una scuola statale di Roma: mi aiuta a capire quali cambiamenti stanno avvenendo nella scuola all’insaputa delle famiglie?”. Questa lettera è giunta nei giorni scorsi sul tavolo di Roberto Gontero, coordinatore del Forum delle associazioni dei genitori della scuola (Fonags) e ben rappresenta lo stato d’animo delle famiglie, che si scoprono indifese rispetto all’offensiva delle lobby gay e Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transesessuali) nelle scuole. Questa mamma dà sfogo al “non poco disagio” creato, a lei e al marito, dalle domande del figlio decenne, di ritorno da una “lezione” su sessualità e omosessualità. “Sia io che mio marito, scrive la donna, siamo dell’idea che non sia necessario affrontare tali temi con bambini di quinta elementare. E soprattutto siamo indignati perché non ci è stata richiesta alcuna autorizzazione”. Ma chi la doveva richiedere, se la stessa Strategia nazionale messa a punto dall’Unar, cornice istituzionale entro cui si collocano le iniziative nelle scuole, come questa di Roma, è stata messa a punto con il contributo di ben 29 associazioni gay e Lgbt, senza nemmeno coinvolgere il Fonags? “Il nostro, ricorda Gontero, che è anche presidente dell’Agesc, l’associazione dei genitori della scuola cattolica, è un organismo consultivo del Ministero dell’Istruzione che, per legge, deve essere, appunto, consultato. Ci chiedono pareri su tutto, dal bullismo alla didattica digitale, ma su questa questione siamo stati totalmente tenuti all’oscuro. Come genitori ci siamo sentiti scavalcati”. Il coordinatore del Fonags ha così scritto una lettera all’allora ministro Carrozza, sollecitando l’emanazione di una circolare urgente alle scuole per chiedere, qualora ci fosse la necessità di trattare queste tematiche in classe, di farlo solo dopo aver ricevuto il consenso scritto dei genitori. “Purtroppo, conclude Gontero, fatti come quello raccontato dalla mamma romana e come i tanti che stanno accadendo in altre parti d’Italia, contribuiscono a frantumare il patto educativo tra famiglia e scuola, che si fonda sulla fiducia reciproca. Se i genitori, invece, non si fidano più della scuola, il sistema dell’educazione si avvia verso a propria distruzione. E questo non è accettabile”. La preoccupazione di Gontero è la stessa di Fabrizio Azzolini, presidente nazionale dell’Associazione genitori (Age) e membro del Fonags, che chiede un ripensamento del governo circa la Strategia nazionale targata Unar. “Il 5 marzo incontreremo il nuovo ministro Giannini per la presentazione delle linee programmatiche, annuncia Azzolini,. L’auspicio è che il nuovo corso si annunci diverso dal vecchio, che su queste tematiche non ci ha minimamente tenuto in considerazione. Come si fa ad avere fiducia in uno Stato che tratta così chi, come l’Age, è nella scuola da 46 anni, per dare voce soltanto a una parte ben orientata? Forse dovremmo diventare gay per ottenere l’attenzione del governo?”. Provocatoria, ma fino a un certo punto, la questione posta da Azzolini. È bene ricordare, infatti, che, soltanto nel 2013 e soltanto dall’Unar, le associazioni gay e Lgbt hanno ricevuto finanziamenti pubblici per 250mila euro. Sulla “totale espropriazione dei genitori della titolarità dell’educazione” dei propri figli, torna il presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, Francesco Belletti, ricordando che il diritto-dovere dell’educazione è sancito dall’articolo 30 della Costituzione. “Ci stupisce, prosegue, come queste associazioni abbiano avuto libero accesso alla scuola, senza che le famiglie, ne fossero informate. Così si lede il diritto alla cittadinanza attiva dei genitori nella scuola”. Non si stupisce, invece, Simone Pillon, responsabile della Commissione relazioni familiari e diritti del Forum nazionale e presidente del Forum delle famiglie dell’Umbria, autore di un vademecum di difesa per le famiglie. “Da noi lavorano così da anni. Per questo sarebbe bene che il governo ritirasse la Strategia e si aprisse un nuovo confronto con la presenza, questa volta, anche delle associazioni familiari”. Paolo Ferrario.© riproduzione riservata
Rincorrendo l’utopia dell’uguaglianza. La teoria del “gender” nega che l’umanità sia divisa tra maschi e femmine. 10 febbraio 2011.
È in corso a Pamplona, fino all’11 febbraio all’Universidad de Navarra, il primo congresso internazionale sull’ideologia del gender. Anticipiamo il contributo che uno dei relatori ha sintetizzato per il nostro giornale.
Negli ultimi decenni del XX secolo nei Paesi occidentali abbiamo assistito a una rivoluzione concettuale fondata su manipolazioni del linguaggio, cioè la sostituzione del concetto di differenza sessuale con il termine indeterminato gender . In sostanza, alcuni intellettuali e politici hanno cercato di rendere concreta e condivisa l’affermazione del famoso libro di Simone de Beauvoir Il secondo sesso : “Donne non si nasce, ma si diventa”.
Le ragioni che hanno permesso e favorito il sorgere di questa nuova ideologia sono molte, e di diversa natura. Da una parte, la caduta del muro di Berlino, a cui è pochi anni dopo seguita la grave recessione economica mondiale, hanno messo in crisi tutti gli apparati ideologici che avevano intessuto la vita politica: crollano infatti tutti i tipi di ideologia comunista e socialista, e poi anche il liberalismo capitalista.
In questo vuoto, la caccia a nuovi valori con cui giustificare le scelte politiche ha portato a una sorta di divinizzazione dei Diritti umani, che da obiettivo che le società si dovevano porre sono diventati i valori guida indiscutibili, anche se spesso manipolati, subendo un ampliamento e una trasformazione. L’utopia dell’uguaglianza, che aveva animato la lotta politica dell’Ottocento e del Novecento, rinasce in settori prima marginali, come il femminismo, che diventa così una forma ideologica centrale, capace di riempire il vuoto lasciato dal fallimento delle ideologie comuniste. Per rafforzarsi, il femminismo doveva costituirsi come ideologia utopica che si richiamava all’utopia dell’uguaglianza, e doveva avere una conferma “scientifica” così come il comunismo di Marx, che si era autodichiarato “socialismo scientifico”.
La teoria del gender è un’ideologia a sfondo utopistico basata sull’idea, già propria delle ideologie socio-comuniste, e fallita miseramente, che l’eguaglianza costituisca la via maestra verso la realizzazione della felicità. Negare che l’umanità è divisa tra maschi e femmine è sembrato un modo per garantire la più totale e assoluta eguaglianza, e quindi possibilità di felicità, a tutti gli esseri umani. Nel caso della teoria del gender, all’aspetto negativo costituito dalla negazione della differenza sessuale, si accompagnava un aspetto positivo: la totale libertà di scelta individuale, mito fondante della società moderna, che può arrivare anche a cancellare quello che veniva considerato, fino a poco tempo fa, come un dato di costrizione naturale ineludibile. La teoria del gender comprende quindi un aspetto politico (la realizzazione dell’uguaglianza e la possibilità senza limiti di scelta individuale), un aspetto storico-sociale (la giustificazione a posteriori della fine del ruolo femminile nelle società occidentali) e un aspetto filosofico-antropologico più generale, cioè la definizione di essere umano e il rapporto fra questo e la natura. L’ideologia del gender è dunque una delle tante derive che ha preso l’utopia dell’uguaglianza. Scrive infatti Michael Walzer: “Alla radice, il significato dell’uguaglianza è negativo” mira a eliminare non tutte le differenze ma un insieme particolare di differenze, che varia secondo l’epoca e il luogo.
La trasformazione sociale in corso sta muovendosi verso la cancellazione di tutte le differenze, anche di quella, fondamentale in tutte le culture, fra donne e uomini, con un ritmo che si è fatto sempre più veloce dopo la diffusione degli anticoncezionali chimici, negli anni Sessanta. La separazione fra sessualità e riproduzione, infatti, ha permesso alle donne di adottare un comportamento sessuale di tipo maschile, che forse non si adatta alla natura femminile, e dunque probabilmente non contribuisce ad aumentare la felicità delle donne, anche se questo è un altro discorso, e quindi di svolgere dei ruoli maschili rimuovendo ogni ostacolo, e cioè abolendo anche la maternità.
La separazione fra sessualità e procreazione ha provocato una separazione fra procreazione e matrimonio, e quindi anche fra sessualità e matrimonio: possiamo cogliere qui le condizioni per l’affermarsi dei “diritti” al matrimonio e al figlio avanzati dai gruppi omosessuali, e strettamente collegati all’idea di gender, cioè alla negazione dell’identità sessuale “naturale”.
Come il filosofo francese Marcel Gauchet ha messo in luce, queste trasformazioni hanno profonde conseguenze sul piano sociale: se la sessualità smette di essere un problema collettivo collegato al prolungamento del gruppo umano nel tempo, e diventa un affare privato ed espressione della propria individualità, ne discende ovviamente una crisi dell’istituto famigliare e un cambiamento nello statuto dell’omosessualità. Mentre una volta, infatti, era la famiglia che produceva il figlio come ovvia conseguenza dell’attività sessuale dei coniugi, oggi sempre più spesso è il figlio desiderato che crea la famiglia. E può essere considerata famiglia quella di chiunque desideri un figlio.
Circa cinquanta anni dopo che la de Beauvoir aveva scritto quella frase, la sua idea sembrava finalmente trionfare. Se le identità sessuali sono solo costruzioni culturali, è possibile decostruirle, ed è quello che si propongono di fare movimenti femministi e omosessuali.
La chiave della rivoluzione del gender è il linguaggio, come si deduce da qualche ordinamento giuridico, dove solo cambiando qualche termine, “genitore” invece di “madre” e “padre” “parentalità” invece di “famiglia”, si è riusciti a cancellare nei documenti la famiglia naturale. Con un’altra operazione artificiosa si sostituiscono “sesso” con “sessualità” e “sessuato” con “sessuale” per confermare che non conta la realtà, ma solo l’orientamento del desiderio. Come però ricorda lo studioso Xavier Lacroix, rimane invece indispensabile “riconoscere l’apporto che il carnale dà al simbolico e al relazionale”: capire cioè che l’ancoraggio fisico della paternità in un corpo maschile e della maternità in un corpo femminile costituisce un dato di fatto irriducibile e strutturante che deve essere recepito non solo come un limite, ma come una fonte di significato. Bisogna ammettere che al di là dello spermatozoo o dell’ovulo c’è qualcuno, mentre il concetto di omoparentalità elimina qualunque leggibilità carnale dell’origine. I diversi sistemi di parentela che esistono al mondo hanno variamente articolato il fisico e il culturale, ma li hanno sempre articolati, perché la sfida centrale della famiglia consiste proprio nel tenere insieme coniugalità e parentalità.
Si tratta quindi di una vera e propria sfida antropologica al fondamento culturale non solo della nostra società ma di tutte le società umane, come dimostra la critica avviata dai teorici del gender (per esempio, dalla filosofa americana Judith Butler) a Lévi-Strauss e a Freud, colpevoli di avere fondato i loro sistemi di pensiero sulla differenza sessuale fra donne e uomini. E la demonizzazione di ogni tipo di differenza non solo si basa su una utopia di uguaglianza proposta come via maestra verso la felicità, un’utopia che senza dubbio ha le sue origini proprio in quella socialista che ha mostrato le sue disastrose realizzazioni nel secolo appena trascorso, ma in questo caso si arriva a un esito estremo del pensiero decostruzionista, e cioè alla negazione dell’esistenza della natura stessa. Se ogni tipo di differenza, sancita da una definizione sociale, è letto come un sistema di potere, sulla scorta di Foucault, si può vedere in ogni superamento di paradigma un momento evolutivo di liberazione, secondo una nuova forma di darwinismo sociale. Le forme più diffuse e più facilmente vivibili di relazioni affettive e sessuali sono così considerate come quelle evolute, che quindi devono imporsi, mentre l'”eterocentrismo” viene considerato un momento della storia dello sviluppo umano ormai non più adatto e da superare.
L’ideologia del gender è stata recepita con entusiasmo soprattutto dalle organizzazioni internazionali, perché corrisponde alla politica di allargamento dei diritti individuali che è considerata il fondamento della libertà democratica: il problema del genere è stato al centro della battaglia politica nelle conferenze Onu del Cairo e di Pechino. È una storia poco conosciuta, cioè come, per esprimersi con le parole dell’Istituto di ricerca per l’avanzamento delle donne (Instraw), “adottare una prospettiva di genere significa (…) distinguere tra quello che è naturale e biologico da quello che è costruito socialmente e culturalmente, e nel processo rinegoziare tra il naturale, e la sua relativa inflessibilità, e il sociale, e la sua relativa modificabilità”. In sostanza, significa negare che le diversità fra donne e uomini siano naturali, e sostenere invece che sono costruite culturalmente, e quindi possono essere modificate a seconda del desiderio individuale. L’adozione di una “prospettiva di genere” è stata la linea ideologica adottata con forza da alcune delle principali agenzie dell’Onu e dalle Ong che si occupano di controllo demografico, con il sostegno della maggior parte delle femministe dei Paesi occidentali, ma con l’opposizione dei molti gruppi nati a difesa della maternità e della famiglia.


Da qui il termine gender (che è più elegante e neutro di “sesso”) non solo è entrato nel nostro linguaggio, ma è usato addirittura nella denominazione di un filone di ricerca accademica, i Gender Studies, spesso però nell’inconsapevolezza del suo rivoluzionario significato ideologico-culturale. Eppure, come gli studi scientifici hanno dimostrato e continuano a dimostrare, parlare di identità maschile e di identità femminile ha senso innanzitutto proprio dal punto di vista biologico. Oltre che infondata, la teoria del gender sottintende una visione politica estremamente pericolosa, facendo credere che la differenza sia sinonimo di discriminazione. Eppure, il principio di uguaglianza non richiede affatto di fingere che tutti siano uguali: solo nella misura in cui l’esistenza della differenza venga effettivamente riconosciuta e considerata, si potrà realmente dare a tutti, allo stesso modo e in pari grado, piena dignità e uguali diritti.


Nulla di nuovo, sia chiaro: è da tempo che il diritto e la filosofia vanno ribadendo come l’autentico significato del principio di uguaglianza risieda non nel disconoscere le caratteristiche individuali, fingendo un’omogeneità che non esiste, ma, al contrario, stia proprio nel dare a tutti le stesse opportunità. Il laico Norberto Bobbio affermava che gli uomini non nascono uguali: è compito dello Stato metterli in condizione di divenirlo. Come ribadiscono, tra gli altri, la Chiesa cattolica e parte del femminismo, la vera uguaglianza si verifica non solo quando soggetti uguali vengono trattati in modo uguale, ma anche quando soggetti diversi vengono trattati in modo uguale. La parità tra i sessi non si ottiene certo facendo entrare le donne in una categoria astratta di individuo (categoria che, tra l’altro, non esiste, essendo tarata sul modello maschile), ma si raggiunge partendo dal presupposto che la società è composta da cittadini e da cittadine.


Una critica radicale dell’ideologia del gender intesa come teoria dell’uguaglianza si è sviluppata infatti all’interno del femminismo: da una parte, nel femminismo americano si è cominciato a individuare una diversa etica, maschile e femminile. Ma da altre intellettuali femministe l’esistenza di una differenza femminile viene negata anche quando questa differenza è proposta in senso positivo, come moralità superiore fondata sull’etica della cura, in contrapposizione alla differenza maschile della giustizia e dei diritti, come ha sostenuto la filosofa Carol Gilligan. Questa tesi, infatti, è stata sottoposta a una critica serrata da un’altra filosofa, Joan Tronto, che considera la predisposizione alla cura solo come una costruzione culturale. Traspare da questa disputa l’ansia di alcune femministe che, nel tentativo di porre fine alla condizione marginale delle donne nella società, preferiscono rinnegare la differenza femminile in cambio di una “neutralità” che sembra loro più rassicurante. Dimenticando, come scrive Sylvane Agacinscki, che “ciò che fonda la parità è l’universale dualità del genere umano” cioè proprio il porre “la differenza sessuale come differenza universale”.
Questa linea critica è stata approfondita da Eva Feder Kittay ( La cura dell’amore, Vita e Pensiero, 2010). L’autrice parte da una delle domande chiave del femminismo: come mai le donne, anche quando hanno ottenuto uguali diritti, non ottengono una uguaglianza di fatto nella società? Perché l’uguaglianza si è dimostrata così irraggiungibile per le donne? Kittay risponde dicendo che l’uguaglianza è possibile solo per le donne che non hanno responsabilità di cura, e forse non è il tipo di uguaglianza che le donne desiderano. Secondo Kittay si può delineare una critica dell’ideale di uguaglianza che chiama “critica della dipendenza”. Tale critica della dipendenza è una critica femminista dell’uguaglianza e sostiene che la concezione della società vista come associazione di eguali maschera o occulta ingiuste dipendenze, legate all’infanzia, alla vecchiaia, alla malattia e alla disabilità. È necessario quindi cercare di chiarire un’idea di uguaglianza tanto radicale da abbracciare la dipendenza, perché nessuna cultura estesa oltre una generazione può considerarsi al sicuro dalle esigenze della dipendenza. La Kittay afferma quindi che l’uguaglianza sarà sempre formale, o addirittura vacua, finché la prospettiva della differenza non sarà riconosciuta e incorporata nel tessuto della teoria e della pratica politica, anche se è ben consapevole della difficoltà di questo, perché l’incontro con la dipendenza è raramente ben accolto tra coloro che si nutrono di libertà ideologica, di autosufficienza e di uguaglianza. Con la creazione delle utopie di uguaglianza e di autonomia individuale, abbiamo costruito delle finzioni che ci danneggiano, perché fondate su un ideale che presuppone indipendenza, ben lontano dalla realtà. Le donne sanno ormai, sostiene Kittay, che la neutralità di genere non farà che perpetuare quelle differenze che sono già in gioco. Se, d’altra parte, mettiamo in evidenza la differenza, corriamo il rischio di ridurre le donne a mere vittime.
È nota la posizione della Chiesa rispetto a questo tema, ben chiarita dalla Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla collaborazione dell’Uomo e della Donna nella Chiesa e nel mondo dell’allora cardinale Ratzinger. È interessante però ritrovare elementi di questa polemica contro il gender anche in molte femministe laiche, che contribuiscono alla creazione di una opinione pubblica critica nei confronti dell’introduzione di questo termine nei testi pubblici e delle leggi che ne derivano. Ci sono inoltre delle contraddizioni interne alla società contemporanea che rendono difficile una vera applicazione della teoria del gender, contro cui si scontrano anche gli organismi internazionali. Come segnala Giulia Galeotti ( Gender Genere, Viverein, 2010), infatti, i nodi irrisolti sono almeno tre: in primo luogo oggi si assiste a un incremento di femminilità e mascolinità nelle donne e negli uomini occidentali, anche nel vestire prevalgono di meno i soggetti indistinti; in secondo luogo la scarsa presenza femminile in Parlamento. La volontà di dividere il potere fra uomini e donne può essere legittima solo se si ammette che il sesso non è un tratto sociale ma un tratto differenziato universale; infine la questione dell’aborto, in cui le legislazioni stabiliscono che solo la donna decide. Ma, se è così, allora le donne esistono!
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Senza fine in Nigeria la violenza di Boko Haram. Oltre trecentomila civili in fuga. 28 febbraio 2014. Civili nigeriani costretti ad abbandonare le loro abitazioni (Reuters). In Nigeria l’efferata violenza dei miliziani islamici di Boko Haram sembra non avere fine. Nelle ultime ore, almeno 33 persone sono state assassinate in tre diversi attacchi del gruppo jihadista nel nord est del Paese africano. Tra i bersagli anche gli allievi di un collegio religioso. Le ripetute violenze hanno costretto alla disperata fuga oltre trecentomila civili. Lo hanno confermato fonti delle nazioni Unite, precisando che più della metà sono bambini. E a causa dei continui attacchi, è sempre più difficile per le organizzazioni umanitarie, fra cui la Croce rossa, provvedere ad aiutare queste persone. Criticato per l’incapacità di arginare le violenze il presidente nigeriano promette una rapida soluzione. In guerra, contro i miliziani di Boko Haram ABUJA, 1. Il presidente della Nigeria, Jonathan Goodluck, ha dichiarato, ieri che il Paese è in guerra contro i miliziani islamisti di Boko Haram, in seguito ai numerosi, efferati attacchi, che negli ultimi giorni hanno provocato decine di vittime. L’amministrazione, del presidente Goodluck, ricordano le agenzie di stampa internazionali, è stata criticata per la sua presunta incapacità di fermare gli attacchi contro i civili indifesi. Dal canto suo il capo di Stato nigeriano ha definito invece «un grande successo ” l’offensiva militare contro Boko Haram nel nord del Paese, aggiungendo, che presto «la situazione tornerà alla normalità”. Al momento, tuttavia, sembra difficile che la situazione possa essere normalizzata in tempi brevi. I miliziani, infatti non danno tregua con i loro attacchi indiscriminati contro, uomini, donne e bambini. Violenze che hanno di conseguenza causato, distruzione e miseria in varie parti del Paese. Nei giorni scorsi un responsabile, dell’amministrazione del distretto di Madagali, Mallam Maina, Ularamu, ha lanciato un allarme riguardo alla situazione nella zona a confine tra gli Stati di Borno e Adamawa. A causa delle violenze, sono giunte nelle ultime settimane migliaia di persone sono giunte nella zona costrette, ad abbandonare la località di Izge dove i miliziani avevano ucciso due donne e un uomo e poi dato alle fiamme alcune abitazioni. Si è trattato di un episodio tra i tanti che, hanno indotto gran parte della popolazione, a temere sempre più per la propria incolumità. Nel maggio scorso il presidente aveva lanciato un’offensiva militare a Borno, Adamawa e nello Stato di Yobe per cercare di arginare le violenze scatenate dai miliziani di Boko Haram, che si battono per rovesciare il Governo federale di Abuja e imporre, la legge islamica nel Paese. Ma finora la lotta non ha dato i risultati sperati. E proprio nello Stato di Yobe, nei giorni scorsi, i miliziani islamisti hanno perpetrato una strage di studenti, nell’attacco contro il collegio Buni Yadi. Nell’azione destabilizzante dei terroristi sono proprio le scuole a essere uno degli obiettivi più, colpiti: molte sono state date alle fiamme, con un conseguente pesante bilancio di vittime. Proprio nella città, di Yobe, nel settembre scorso, erano stati uccisi quaranta studenti durante un attacco compiuto contro un centro per la formazione agraria. Dopo questa strage, il governatore dello Stato, Ibrahim Gaida, ha rivolto critiche al Governo di Abuja perché, le forze di sicurezza sarebbero giunte troppo tardi sul luogo della strage una volta interpellate d’urgenza. «Per ben cinque ore non c’erano agenti in grado di impedire quello, che stava accadendo” ha affermato

in un comunicato il governatore. E in questi giorni si è tenuta ad Abuja una conferenza internazionale sulla pace e la sicurezza in Africa alla quale ha preso parte anche il presidente francese, Fraçois Hollande.

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Chi salvò i tesori di Montecassino. [ma i veri tesori erano gli archici che i farisei Illuminati anglo-americani volevano far sparire, per distruggere la memoria storia dei loro crimini, usura, complotti, sacrifici umani] I documenti che attestano il ruolo del generale tedesco Fridolin von Senger und Etterling . 28 febbraio 2014. Tutto sembrava già detto e già scritto. Un documento che riguarda il generale tedesco Fridolin von Senger und Etterling che comandava le truppe tedesche nell’area di Montecassino tra la fine del 1943 e l’estate del 1944 dimenticato dalla figlia; il trasferimento in una villa vicina a Spoleto da parte della divisione Hermann Goering di centinaia di casse con le opere d’arte dei Musei napoletani e di altre città italiane, degli scavi di Pompei ed Ercolano, del Tesoro di San Gennaro e del Medagliere di Siracusa, custodite nell’abbazia di Montecassino nonché della biblioteca e degli archivi millenari dall’Abbazia; il furto di decine di tele e bronzi tra i più pregiati inviati nel dicembre 1943 come dono al patrono della divisione per il suo compleanno; una drammatica e intrigante trama che si svolge a Roma tra il Vaticano, gli uffici germanici nella capitale, la direzione generale delle Arti, le abbazie benedettine di San Paolo e Sant’Anselmo per cercare di capire prima dove il tesoro di Montecassino è stato nascosto e poi per trasferire tutto negli ospitali depositi della Città del Vaticano. L’abate Gregorio Diamare con, alla sua sinistra, il generale von Senger. Sono questi alcuni elementi di una vicenda di straordinaria rilevanza che, all’interno di una guerra durissima e distruttrice, hanno segnato un periodo drammatico e angoscioso per la sorte di una parte rilevante del patrimonio artistico e culturale d’Italia.
Un altro fronte dietro quello militare, ma non meno complesso, delicato e duro. I misteri dell’Abbazia. Le verità sul tesoro di Montecassino di Benedetta Gentile e Francesco Bianchini (Firenze, Le Lettere, 2014, pagine 196, euro 14) si muove dentro questo secondo fronte e rimette in discussione elementi ritenuti acquisiti come l’attribuzione al colonnello Julius Schlegel della divisione Hermann Goering del merito di aver salvato dalla distruzione centinaia di opere d’arte depositate dietro le mura dell’abbazia che già contenevano preziose raccolte di manoscritti, documenti, libri.
di Francesco Bianchini


Chi fa festa per la guerra, Messa a Santa Marta, 25 febbraio 2014. Scandalizzarsi per i milioni di morti della prima guerra mondiale ha poco senso se non ci si scandalizza anche per i morti nelle tante piccole guerre di oggi. E sono guerre che stanno facendo morire di fame moltissimi bambini nei campi per rifugiati, mentre i mercanti di armi fanno festa. È un appello a non restare indifferenti di fronte ai conflitti che continuano a insanguinare il pianeta quello che il Pontefice ha lanciato nella messa celebrata martedì 25 febbraio nella cappella della Casa Santa Marta.
A offrirgli lo spunto sono state le due letture della liturgia, tratte della lettera di Giacomo (4,1-10) e dal Vangelo di Marco (9,30-37). Proprio il passo evangelico, ha spiegato il Papa, ci fa particolarmente riflettere. In esso si racconta che i discepoli “discutevano” e addirittura “litigavano per la strada. E lo facevano per chiarire chi fosse il più grande fra loro: per ambizione”. Siccome “uno o due di loro volevano essere più grandi, hanno fatto questa discussione: la lite”. Così, ha detto il Pontefice, “il loro cuore si allontanò”. I discepoli avevano “i cuori allontanati” e “quando i cuori si allontanano nasce la guerra”. È proprio questa, ha sottolineato, l’essenza della “catechesi che oggi l’apostolo Giacomo ci offre” ponendo questa domanda diretta nella sua lettera: “Fratelli miei, da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi?”.
Sono parole che “fanno riflettere” per la loro attualità. Infatti, ha fatto notare il Papa, “ogni giorno sui giornali troviamo guerre”. E leggiamo che “in questo posto si sono divisi in due” e ci sono stati “cinque morti” in un altro luogo ci sono state altre vittime e così via. Tanto che ormai “i morti sembrano far parte di una contabilità quotidiana”. E noi ci “siamo abituati a leggere queste cose”. Perciò “se noi avessimo la pazienza di elencare tutte le guerre che in questo momento sono nel mondo, sicuramente riempiremmo vari fogli”.
Ormai “sembra che lo spirito della guerra si sia impadronito di noi”. Così “si fanno atti per commemorare il centenario di quella grande guerra” con “tanti milioni morti” e sono “tutti scandalizzati”; eppure anche oggi avviene “lo stesso: invece di una grande guerra” ci sono “piccole guerre dappertutto”. Ci sono “popoli divisi” che “per conservare il proprio interesse si ammazzano, si uccidono fra loro”.
“Da dove vengono le guerre, liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra?” si chiede Giacomo. Sì, ha risposto il Papa, la guerra nasce “dentro”. Perché “le guerre, l’odio, l’inimicizia non si comprano al mercato. Sono qui, nel cuore”. E ha ricordato che “quando, da bambini, con il catechismo ci spiegavano la storia di Caino e Abele, tutti noi eravamo scandalizzati: questo ha ucciso suo fratello, ma non si può capire!”. Eppure “oggi tanti milioni si uccidono tra fratelli, fra loro. Ma siamo abituati!”. Così “la grande guerra del 1914 ci scandalizza” mentre “questa grande guerra un po’ dappertutto, un po’, dico, nascosta non ci scandalizza”. E intanto “muoiono tanti per un pezzo di terra, per un’ambizione, per un odio, per una gelosia razziale. Muoiono tanti!”. “La passione, ha detto ancora il Pontefice, ci porta alla guerra, allo spirito del mondo”. Così “abitualmente, davanti a un conflitto, ci troviamo in una situazione curiosa” che ci spinge ad “andare avanti per risolverlo litigando, con un linguaggio di guerra”. Dovrebbe invece prevalere “il linguaggio di pace”. E quali sono le conseguenze? La risposta del Papa è stata netta: “Pensate ai bambini affamati nei campi dei rifugiati: pensate e a questo soltanto! Questo è il frutto della guerra!”. Ma la sua riflessione è andata oltre. E ha aggiunto: “E se volete, pensate ai grandi salotti, alle feste che fanno quelli che sono i padroni delle industrie delle armi, che fabbricano le armi”. Le conseguenze della guerra dunque sono, da una parte, “il bambino ammalato, affamato in un campo di rifugiati” e dall’altra “le grandi feste” e la bella vita che fanno i fabbricanti di armi.


“Ma cosa succede nel nostro cuore?” si è domandato il Papa riproponendo l’idea di fondo della lettera di Giacomo. “Il consiglio che ci dà l’apostolo, ha detto, è molto semplice: Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi”. Un consiglio che riguarda ciascuno, perché questo “spirito di guerra che ci allontana da Dio, non è soltanto lontano da noi” ma “è anche a casa nostra”. Come dimostrano, per esempio, le tante “famiglie distrutte perché papà e mamma non sono capaci di trovare la strada della pace e preferiscono la guerra, fare causa”. Davvero “la guerra distrugge”.


Da qui l’invito di Papa Francesco a “pregare per la pace”. Per quella “pace che sembra diventata soltanto una parola e niente di più”. Pregare, dunque, “perché questa parola abbia la capacità di agire”. Pregare e seguire l’esortazione dell’apostolo Giacomo a riconoscere “la vostra miseria”. È da questa miseria, ha avvertito il Papa, che “vengono le guerre: le guerre nelle famiglie, le guerre nei quartieri, le guerre dappertutto”.
Le parole di san Giacomo indicano la strada della vera pace. Si legge nella lettera dell’apostolo: “Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allergia in tristezza”. Parole forti che il Pontefice ha commentato proponendo un esame di coscienza: “Chi di noi ha pianto quando legge un giornale, quando nella tv vede quelle immagini di tanti morti?”.
Ecco allora, secondo Papa Francesco, ciò che “deve fare oggi, oggi eh, 25 febbraio, oggi!, un cristiano davanti a tante guerre, dappertutto”: deve, come scrive Giacomo, umiliarsi “davanti al Signore”; deve “piangere, fare lutto, umiliarsi”. Il Pontefice ha concluso la sua meditazione sulla pace con un’invocazione al Signore perché, ci faccia “capire questo” salvandoci “dall’abituarci alle notizie di guerra”.
Dopo le divisioni all’interno della coalizione di maggioranza, Si è dimesso, il Governo di Cipro Proteste, ad Atene contro i licenziamenti: ATENE, 1. Centinaia di funzionari greci hanno manifestato ieri per le strade di Atene per protestare contro i numerosi licenziamenti nell’ambito della ricostruzione del settore pubblico. Il Governo greco aveva infatti promesso ai rappresentanti della troika (Unione europa, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale) di licenziare, nell’arco del 2014, 11.500 dipendenti per ridurre la spesa pubblica e per poter continuare a beneficiare dei prestiti internazionali.
[ dopo il golpe che è stato consumato in Ucraina, con pericolosi terroristi Bildenberg, servizi segreti, di satanisti, associazioni segrete massoniche, 322 Kerry e salafiti, jihadisti, per il mondo, sott egida ONU Amnesty.. la situazione degli Stati non massonicamente allineatiti. È diventata una situazione delicata.
] I manifestanti si sono radunati di fronte al ministero delle Riforme amministrative per poi essere allontanati dalla polizia in tenuta antisommossa. Successivamente, i dimostranti si sono diretti verso il ministero delle Finanze, dove sono stati nuovamente respinti dalle forze dell’ordine. Tra i lavoratori scesi ieri in piazza vi sono stati anche numerosi insegnanti. Riferiscono i media locali che durante la manifestazioni sono divampati scontri con gli agenti di polizia, che hanno fatto uso di gas lacrimogeni per disperdere la folla. CARACAS, 1. Le Nazioni Unite condannano le violenze in Venezuela. L’alto commissario per i Diritti umani, Navi Pillay, ha espresso viva preoccupazione per gli scontri che hanno causato morti e feriti e per l’uso eccessivo della forza da parte delle autorità. In un comunicato diffuso a Ginevra, Pillay ha esortato il Governo e l’opposizione al dialogo e ha chiesto indagini imparziali su “ogni caso di morte o ferimento”. Pillay si è detta preoccupata anche per l’alto numero di persone arrestate, e per le notizie di persone detenute in isolamento. “Le persone detenute solo per aver esercitato i propri diritti devono essere immediatamente rilasciate” ha affermato. Secondo l’esponente delle Nazioni Unite, “questa crisi sarà risolta solo se i diritti umani di tutti i Venezuelani sono rispettati; la retorica incendiaria delle parti è assolutamente, inutile e rischia di accentuare le tensioni”. È giunto il tempo: “di andare oltre l’aggressione verbale e di approdare al dialogo” ha sottolineato il commissario delle Nazioni Unite. Sulla crisi venezuelana è intervenuto, sempre ieri, il segretario di Stato americano, John Kerry, che, in un incontro con i giornalisti ha anch’egli auspicato il dialogo, tra le parti coinvolte. “Devono, ha detto Kerry, tendersi la mano e avere un dialogo, riunire la gente e risolvere i loro problemi: abbiamo bisogno di dialogo, non di violenze e di arresti”. Sul terreno, comunque, la situazione resta estremamente critica. Tre settimane di scontri politici in Venezuela sono costate la vita ad almeno 17 persone: il bilancio è stato fornito dalla procuratrice generale, Luisa Ortega, secondo la quale durante le proteste ci sono stati anche 261 feriti. Le dimostrazioni organizzate a Caracas e in altre città venezuelane per protestare contro l’aumento della criminalità e la crisi economica, sono degenerate in violenti scontri fra gruppi di giovani e la polizia. A far salire ulteriormente la tensione è stata poi la decisione del Governo di arrestare alcuni esponenti di spicco dell’opposizione. D all’inizio delle proteste, partite il 4 febbraio dalla città di San Cristóbal, capitale dello Stato di Táchira, la polizia ha arrestato circa seicento, persone. E anche ieri, nelle strade di Caracas, la tensione è stata altissima. Sono infatti registrati nuovi scontri tra qualche centinaio di manifestanti e le forze dell’ordine; segnalati lanci di pietre e di bombe molotov. I tafferugli hanno interessato soprattutto il quartiere di Chacao, nella parte est della capitale. Stando a quanto riferiscono le autorità non ci sarebbero vittime né feriti. Per cercare di riportare la calma, il presidente Maduro ha aperto due giorni fa una conferenza per il dialogo nazionale, che tuttavia è stata boicottata dall’opposizione. Nelle intenzioni di Maduro, la conferenza dovrebbe servire per arginare i disordini attraverso ” il dialogo e l’azione per la difesa della Costituzione e della pace”. Uno dei partiti di opposizione Voluntad Popular, il cui leader Leopoldo López è già in carcere, ha visto arrestare anche il proprio coordinatore politico, Carlos Vecchio, provvedimento duramente contestato dalle formazioni contrarie a Maduro.
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NICOSIA, 1. I ministri ciprioti hanno rassegnato ieri le dimissioni per facilitare i cambiamenti nel Governo dopo la decisione del Partito democratico (Diko, di destra, guidato da Nicolas Papadopoulos) di uscire dalla coalizione con Adunata democratica (Disy, di centrodestra, del presidente della Repubblica, Nicos Anastasiades). Diko ha lasciato l’Esecutivo per disaccordi con il capo dello Stato sulla gestione dei negoziati, di recente riavviati con la controparte turco-cipriota, per la riunificazione dell’isola. Lo riferiscono i media. Anastasiades, parlando con i giornalisti durante una conferenza stampa a Nicosia, ha detto di avere chiesto ai ministri di rimanere ai loro posti sino a quando non
verrà effettuato un rimpasto di Governo, che per gli analisti potrebbe avvenire al massimo entro il prossimo 15 marzo. La decisione dei ministri di rassegnare le dimissioni è arrivata anche a poche ore dal voto con cui il Parlamento ha respinto un disegno di legge per la privatizzazione delle aziende a partecipazione statale, previsto nel memorandum firmato l’anno scorso da Nicosia con la troika (Fondo monetario internazionale, Commissione europea e Banca centrale europea) in cambio di aiuti economici per uscire dalla grave crisi finanziaria. Ieri, avevano annunciato le dimissioni entro mercoledì prossimo i quattro ministri del Diko (sugli 11 che formano il Governo): quello dell’Energia, Commercio, Industria e Turismo, Yiorgos Lakkotrypis; dell’Istruzione e della Cultura, Kyriakos Kenevezos; della Salute, Costas Petrides; e della Difesa, Photis Photiou.


NOSTRE INFORMAZIONI. DAMASCO, 1. Sangue in Siria: i combattimenti tra ribelli ed esercito. non conoscono tregua a tre anni dall’inizio delle ostilita. Almeno 17. persone, tra le quali donne e bambini, sono state gravemente ferite, ieri, in seguito a colpi di mortaio sulle zone orientali di Damasco. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Sana, che parla di una ragazza in condizioni critiche dopo essere stata ferita. L’attacco, per il quale la Sana accusa non meglio precisati “gruppi di terroristi”, e avvenuto mentre migliaia di manifestanti erano scesi in piazza nel distretto di Mazzeh, a ovest di Damasco, in sostegno del regime del presidente Bashar Al Assad. La situazione e critica anche al confine con il Libano. Due ragazzi sono morti ieri in un raid effettuato dai caccia dell’esercito siriano sull’area di Arsal, localita libanese al confine con la Siria. Fonti di stampa precisano che nell’attacco cinque persone sono rimaste ferite. Altre fonti riferiscono di due raid: il primo avrebbe colpito la zona di Khirbit Youneen e Wadi Hmayyed, senza provocare vittime, mentre, il secondo avrebbe causato, sempre nella stessa area, due vittime. “Per modalita e per tipologia delle vittime, i crimini commessi in Siria sono assai piu gravi di quelli perpetrati nella ex Jugoslavia” ha dichiarato ieri Carla del Ponte, ex procuratore capo del Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia e ora membro della commissione di inchiesta sulla Siria. “Non esistono buoni e cattivi, e tutte le parti commettono crimini”. Del Ponte e gli altri membri della commissione d’inchiesta Onu sono in questi giorni impegnati in incontri a porte chiuse, nel sud della Turchia, con rifugiati siriani e dissidenti. Il mandato della commissione, presieduta dal brasiliano Paulo Sergio Pinheiro, e gia scaduto e il cinque di questo mese sara presentato a Ginevra il rapporto conclusivo dell’inchiesta. Ma a suscitare le preoccupazioni della comunita internazionale e soprattutto l’emergenza dei profughi. Quello siriano sta diventando il piu grande gruppo di profughi al mondo, superato per il momento solo dagli afghani. Secondo l’Alto commissario per i rifugiati dell’Onu, Antonio Guterres, le persone registrate come profughi causati dalla guerra sono quasi due milioni e mezzo. Se la tendenza attuale dovesse proseguire, ha aggiunto l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, ci si attende che il numero di profughi raggiunga i quattro milioni entro la fine dell’anno. E pochi giorni fa le autorita di Damasco hanno reso noto che intendono cooperare con le Nazioni Unite nell’ambito del “rispetto della sovranita della Siria” per la fine delle violenze e per l’apertura di corridoi umanitari.


Nuova inchiesta truffa di: Kiev contro Ianukovich! Per appelli in conf. stampa a rovesciare ordine costituzionale.. ma l’ordine costituzionale, è il suo perché, è lui che ha subito un golpe.
Ucraina: telefonata Lavrov a collega Cina. Tra Mosca e Cina larga convergenza, oggi a Ginevra incontra Ban. 03 marzo, Ucraina: telefonata Lavrov a collega Cina. MOSCA, [Unius REI sfida Kerry 322, a colpi di bastone! ] Mosca e Pechino constatano la ”larga concordanza” delle loro posizioni sull’attuale situazione dentro e intorno all’Ucraina”: lo rende noto il ministero degli esteri russo Serghiei Lavrov dopo una telefonata con il suo collega cinese Wang Yi. Oggi il ministro degli esteri russo incontrerà il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon a Ginevra, dove entrambi partecipano al Consiglio dei diritti dell’uomo, sullo sfondo della crisi in Ucraina.

ideologia gender è un crimine costituzionale

ideologia gender è un crimine costituzionale, un pensiero massimalista ed intollerante, una criminalizzazione della civiltà ebraico cristiona, uno stupro della legge naturale.. un abuso contro, la autorità dei genitori [] dalla tolleranza, uguaglianza, rispesto integrazione, al nazismo ideologia gay, questo è il male, che, i comunisti Bildenberg, hanno voluto fare al popolo, dopo avergli rubato la sovranità monetaria! ] [ l’ovvio non ha bisogno di essere dimostrato, i rapporti contro, natura sono delle perversioni sessuali, voi state destabilizzando la società. ] 14 febbraio 2014. Gender in classe: mondo capovolto. «Educare alla diversità a scuola»: tre volumetti prodotti dal Dipartimento per le Pari opportunità (dipende dalla presidenza del Consiglio dei ministri), dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) e dall’Istituto Beck. È diretto alle scuole primarie, alle secondarie di primo grado e a quelle di secondo grado. In teoria dunque tre guide intenzionate a sconfiggere bullismo e discriminazione, garantendo pari diritti a tutti gli studenti. In realtà – a leggerne i contenuti – una serie di assurdità volte a «instillare» (questo il termine usato) nei bambini fin dalla tenera età preconcetti contro la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra un padre e una madre… Al loro posto un relativismo che non lascia scampo ad alcun valore. Il tutto mascherato da rispetto per le diversità (quando invece si cerca di omologare tutto, raccomandando persino di appiattire la preferenza nei maschi per il calcio o la Formula 1 rispetto alle femmine) e per diritto alla propria identità (quando viene negata anche quella di uomo e donna, trattati come pura astrazione). Ma che uso fare dei tre volumi? Quale il loro effettivo destino? C’è il rischio che la dittatura del gender entri prepotentemente – così come auspicato nel testo – nelle aule dei nostri figli e ne influenzi pesantemente la crescita armonica? «Dal punto di vista puramente tecnico si tratta di materiali didattici che l’ufficio delle Pari opportunità mette a disposizione di insegnanti e studenti – spiega Roberto Pellegatta, preside dell’Istituto professionale statale “Meroni” di Lissone (Milano) –, dunque necessita assolutamente del parere concorde di docenti e genitori, come avviene per i libri di testo e per qualsiasi materiale didattico. Poiché va nelle mani dei ragazzini, esige obbligatoriamente il parere del consiglio di classe e la votazione del collegio». Non tocca al preside proporre tali testi, ma all’insegnante, nella piena libertà di insegnamento prevista dalle norme. «Io sono preside alle superiori – aggiunge – ma mi sono confrontato anche con i colleghi delle medie e delle elementari e a nessuno pare materiale appropriato per la scuola: potrebbe essere adottato solo laddove qualche singolo docente volesse agitare posizioni molto ideologiche e usarlo come strumento di battaglia». L’ufficio delle Pari opportunità, infatti, presenta i tre volumetti come ausilio contro il bullismo e la discriminazione, «ma nei contenuti è evidente la battaglia ideologica. Lascia il tempo che trova e io penso che non valga nemmeno la pena contrastare un’operazione tanto lontana dalla realtà. Ciò che preoccupa invece è che sia stato prodotto spendendo soldi dell’Unione Europea: era lì che bisognava contrastare il progetto». Tutta colpa delle fiabe. «A un bambino è chiaro da subito che, se è maschio, dovrà innamorarsi di una principessa, se è femmina di un principe. Non gli sono permesse fiabe con identificazioni diverse». Così si legge nell’introduzione al volume Educare alla diversità rivolto ai bambini delle elementari. In effetti è vero: sono millenni che gli dei si innamorano delle dee, che i cavalieri combattono per le donzelle, che Cenerentola balla col principe e Biancaneve si risveglia al bacio di un uomo… Siamo tutti cresciuti con queste certezze, e tutto sommato non siamo venuti su male (o non per questo, comunque). Eppure a leggere l’introduzione alle linee guida per “insegnanti rispettosi delle differenze”, nonché le schede di lavoro da svolgere con i bambini, tanta omofobia causa confusione mentale tra i piccoli. «Questi sono gli anni in cui i bambini di solito cominciano a formarsi un’idea di se stessi e delle persone che li circondano», dunque occorre «incoraggiare la diversità»: spesso i genitori e la scuola sono legati agli «stereotipi» della famiglia formata da un padre uomo e una mamma donna e «come risultato molti bambini trascorrono gli anni della scuola elementare senza accenni positivi alle persone LGBT» (lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Ma c’è di peggio, avverte il testo: «Nella nostra società si dà per scontato che l’orientamento sessuale sia eterosessuale e la famiglia, la scuola, gli amici si aspettano, incoraggiano e facilitano un orientamento eterosessuale»… Errori magari compiuti in buona fede, ma proprio per questo ecco pronte le linee guida che rieducano prima gli insegnanti con una serie di esercizi, per poi crescere i bambini nella consapevolezza che i due generi maschio e femmina sono roba vecchia, così come il concetto di famiglia (al singolare), di madre e padre e via andare.
E I DUE RE VISSERO FELICI E CONTENTI
Ecco allora le linee guida per i maestri: attraverso la letteratura, il cinema o invitando ospiti gay o trans, dimostrare ai bambini che ci sono «uomini e donne, così come famiglie, diversi» da quello che viene liquidato non come «stereotipo da pubblicità» (a questo è ridotta la famiglia!). Al bando quindi tutta la letteratura per bambini, dalle fiabe a Pinocchio, ma anche Bambi o gli Aristogatti (materiale chiaramente omofobo)? E ancora: «Non usare analogie che facciano riferimento a una prospettiva eteronormativa», cioè che sottintenda anche involontariamente «che l’eterosessualità sia l’orientamento normale»: insomma, vietato insinuare ad esempio che il re torna a casa dalla regina: «Tale punto di vista può tradursi infatti nell’assunzione che un bambino da grande si innamorerà di una donna e la sposerà» (gravissimo periglio). Guai poi all’insegnante che si aspetti che gli studenti di sesso maschile siano ad esempio più interessati «alla Formula 1»: la parola d’ordine è appiaTtire le differenze, uniformare, negare l’evidenza, incoraggiare le femmine a tirare di pallone e i maschi a parlare intanto «di cucina o di shopping». Il maestro è invitato a combattere l’omofobia in modo interdisciplinare, anche nei problemini di aritmetica: «Rosa e i suoi due papà comprano due lattine, se ogni lattina costa 2 euro quanto hanno speso?». Difficile credere che tutto questo non sia uno scherzo. Incredibili poi le domande-tipo: «Un pregiudizio diffuso nei paesi di natura fortemente religiosa è che il sesso vada fatto solo per avere bambini»… Poiché invece la cosa che conta è il rispetto del partner coinvolto nell’atto sessuale (lo ricordiamo, siamo elle elementari!) «potremmo ribaltare la domanda chiedendoci: i rapporti sessuali eterosessuali sono naturali?». Gradatamente il mondo è capovolto. Non è chiaro che fine potrebbero fare a questo punto l’Odissea, con Penelope instancabilmente donna, moglie e madre, o I Promessi Sposi, biecamente tradizionali (con l’aggravante della fede, visto che il testo colpisce spesso la religiosità come causa di atteggiamenti chiusi e retrogradi). «Visione di film e documentari a tematica omosessuale» completano il quadro, mentre «cartoncini, pastelli, matite colorate» non servono più agli antichi lavoretti di un tempo (ricordate?) ma per cartelloni del tipo «che cosa fa una famiglia quando ci sono due mamme o due papà?». Per obiettività occorre dire che i passaggi contro il bullismo sono assolutamente condivisibili, ma non si capisce perché solo in tema di omosessualità: e i bimbi presi di mira perché credenti? Derisi perché vanno a Messa e fanno pure il chierichetto? O quelli disabili? Il ministero della Pari opportunità non pensa a delle Linee guida per loro? O non siamo tutti uguali e con pari diritti?
ETERO CIOÈ NON NORMALE. Passando alle scuole medie e alle superiori, «coloro che durante questo periodo di sviluppo si accorgono di essere gay, lesbiche o bisessuali» si trovano a sostenere sfide «peculiari del loro orientamento», dunque i loro insegnanti devono attrezzarsi perché non basta «essere gay-friendly», è necessario «essere gay-informed». E su questo modulare l’insegnamento scolastico. La metodica è sempre quella prevista per le elementari: non proporre mai situazioni in cui si presume che un uomo ami una donna, due genitori siano maschio e femmina, il libro o il film presentino come «normale» un rapporto etero anziché come «solo uno dei possibili orientamenti sessuali». E se di nuovo sono ovvie e condivisibili tutte le raccomandazioni contro violenza e bullismo (e ci mancherebbe pure), il resto è un groviglio di attività e concetti del tutto slegati dalla vita reale e da quella scolastica. Gli autori dimenticano che qualsiasi problematica di un alunno – etero o omosessuale che sia – da che mondo è mondo richiede tutta l’esperienza e la capacità introspettiva del docente, mentre qui sembra che esista esclusivamente la sensibilità del ragazzo omosessuale: gli altri possono tranquillamente crescere e maturare imparando che i due sessi sono un’astrazione, così come la famiglia e tutto ciò che ne consegue (i figli, il matrimonio), che tutto è relativo. Le attività con i ragazzini delle medie (11-14 anni) vanno da “Famiglie in tv” (oggi c’è solo l’imbarazzo della scelta, comunque «l’insegnante consiglia Giudice Amy; Modern family; Tutto in famiglia… »); a “Il gioco delle associazioni di parole” («Cosa vi viene in mente quando dico le parole gay, lesbica, bisessuale, trans?», chiede il prof); al “Gioco dei fatti e delle opinioni”: «Uno studente può dire che due uomini che fanno l’amore sono disgustosi – queste le istruzioni –. A quel punto l’insegnante fa notare che questa è un’opinione, un giudizio personale, derivata dal fatto che siamo poco abituati a questo dal cinema e dalla televisione»: «È un fenomeno che per noi non è stato reso normale», nulla più. Va da sé che «milioni di bambini crescono con genitori omosessuali» e sono beatissimi, (se ne desume che nozze gay e adozione di figli sarebbero sacrosanti): «L’impossibilità di sposarsi può avere un impatto sul benessere dei genitori e conseguentemente dei figli», altrimenti felicissimi di avere due papà o due mamme. Per le superiori il tutto si ripete pressoché identico, e questa sì è un’astrazione, che non tiene conto di quanto un 12enne sia diverso da un 18enne: stessi giochi, stesse attività, persino stessi film proposti. Ad esempio “Kràmpack” (regia di Cesc Gay, e non è un gioco di parole): «Nico e Dani sono due ragazzi 16enni che si apprestano a trascorrere le vacanze insieme. È l’estate della perdita della verginità. I due in passato avevano condiviso giochi di masturbazione reciproca…». Se questa è scuola. Lucia Bellaspiga. © riproduzione riservata

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[ ideologia gender è un crimine costituzionale, dalla tolleranza, uguaglianza, al nazismo! ] [ l’ovvio non ha bisogno di essere dimostrato, i rapporti contro, natura sono delle perversioni sessuali, voi state destabilizzando la società. ] 25 febbraio 2014. Gender a scuola, i genitori: il governo ritiri. «Sono la mamma di un bambino di 10 anni che frequenta la quinta elementare in una scuola statale di Roma: mi aiuta a capire quali cambiamenti stanno avvenendo nella scuola all’insaputa delle famiglie?». Questa lettera è giunta nei giorni scorsi sul tavolo di Roberto Gontero, coordinatore del Forum delle associazioni dei genitori della scuola (Fonags) e ben rappresenta lo stato d’animo delle famiglie, che si scoprono indifese rispetto all’offensiva delle lobby gay e Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transesessuali) nelle scuole. Questa mamma dà sfogo al «non poco disagio» creato, a lei e al marito, dalle domande del figlio decenne, di ritorno da una “lezione” su sessualità e omosessualità. «Sia io che mio marito – scrive la donna – siamo dell’idea che non sia necessario affrontare tali temi con bambini di quinta elementare. E soprattutto siamo indignati perché non ci è stata richiesta alcuna autorizzazione». Ma chi la doveva richiedere, se la stessa Strategia nazionale messa a punto dall’Unar, cornice istituzionale entro cui si collocano le iniziative nelle scuole, come questa di Roma, è stata messa a punto con il contributo di ben 29 associazioni gay e Lgbt, senza nemmeno coinvolgere il Fonags? «Il nostro – ricorda Gontero, che è anche presidente dell’Agesc, l’associazione dei genitori della scuola cattolica – è un organismo consultivo del Ministero dell’Istruzione che, per legge, deve essere, appunto, consultato. Ci chiedono pareri su tutto, dal bullismo alla didattica digitale, ma su questa questione siamo stati totalmente tenuti all’oscuro. Come genitori ci siamo sentiti scavalcati». Il coordinatore del Fonags ha così scritto una lettera all’allora ministro Carrozza, sollecitando l’emanazione di una circolare urgente alle scuole per chiedere, qualora ci fosse la necessità di trattare queste tematiche in classe, di farlo solo dopo aver ricevuto il consenso scritto dei genitori. «Purtroppo – conclude Gontero – fatti come quello raccontato dalla mamma romana e come i tanti che stanno accadendo in altre parti d’Italia, contribuiscono a frantumare il patto educativo tra famiglia e scuola, che si fonda sulla fiducia reciproca. Se i genitori, invece, non si fidano più della scuola, il sistema dell’educazione si avvia verso a propria distruzione. E questo non è accettabile». La preoccupazione di Gontero è la stessa di Fabrizio Azzolini, presidente nazionale dell’Associazione genitori (Age) e membro del Fonags, che chiede un ripensamento del governo circa la Strategia nazionale targata Unar. «Il 5 marzo incontreremo il nuovo ministro Giannini per la presentazione delle linee programmatiche – annuncia Azzolini –. L’auspicio è che il nuovo corso si annunci diverso dal vecchio, che su queste tematiche non ci ha minimamente tenuto in considerazione. Come si fa ad avere fiducia in uno Stato che tratta così chi, come l’Age, è nella scuola da 46 anni, per dare voce soltanto a una parte ben orientata? Forse dovremmo diventare gay per ottenere l’attenzione del governo?». Provocatoria, ma fino a un certo punto, la questione posta da Azzolini. È bene ricordare, infatti, che, soltanto nel 2013 e soltanto dall’Unar, le associazioni gay e Lgbt hanno ricevuto finanziamenti pubblici per 250mila euro. Sulla «totale espropriazione dei genitori della titolarità dell’educazione» dei propri figli, torna il presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, Francesco Belletti, ricordando che il diritto-dovere dell’educazione è sancito dall’articolo 30 della Costituzione. «Ci stupisce – prosegue – come queste associazioni abbiano avuto libero accesso alla scuola, senza che le famiglie ne fossero informate. Così si lede il diritto alla cittadinanza attiva dei genitori nella scuola». Non si stupisce, invece, Simone Pillon, responsabile della Commissione relazioni familiari e diritti del Forum nazionale e presidente del Forum delle famiglie dell’Umbria, autore di un vademecum di difesa per le famiglie. «Da noi lavorano così da anni. Per questo sarebbe bene che il governo ritirasse la Strategia e si aprisse un nuovo confronto con la presenza, questa volta, anche delle associazioni familiari». Paolo Ferrario.© riproduzione riservata

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i padroni del mondo Spa FMI, NWO! ] Ucraina, G7 condanna Russia, e blocca G8 [ e certo, sono i satanisti massoni Bildenberg, quelli che, hanno stuprato la Costituzione, ed hanno rubato ai popoli, la sovranità monetaria,[ sono loro i padroni del mondo! ] uno che è parte, della 322 “teschio con ossa” un massone criminale, che, dovrebbe vergognarsi di essere al mondo! lui deve rappresentare gli USA? ] Oggi incontro tra Putin e la Timoshenko, la Ashton a Kiev [ i padroni del mondo, assassini massoni satanisti Bildenberg! ] 03 marzo, Tensione sempre più alta in Ucraina, con l’avanzamento dell’occupazione russa in Crimea. Kiev parla di disastro imminente, il G7 condanna Mosca, e sospende i preparativi, per il G8 a Sochi, mentre, Kerry si spinge ad affermare che, la Russia rischia il suo posto tra i Grandi otto.

Ucraina: silurato ammiraglio ‘traditore’ [ è del tutto normale per i criminali, chiamare traditore, un eroe.. sapessi cosa hanno detto di me? ]
Berezovski giura fedeltà a filorussi, Haiduk nuovo capo Marina
03 marzo, 00:39

Nigeria: ancora massacri di cristiani [ tutti gli omicidi sotto egida Onu sharia, Bildenberg Amnesty, il sistema nassonico di farisei anglo-americani, i padroni ladri del fondo monetario internazionale, Spa! [Questa è una sola sinagoga di satana, per uccidere Israele ]
 
bella cucciolata di satana!] ONU, troppi criminali sharia nazi, tutti insieme, intorno allo stesso tavolo, dei satanisti americani, massoni Bildenberg, i farisei FMI 666 Spa, OGM micro-chip… bella cucciolata di satana!
Malesia nazi sharia ONU, Corte proibisce ai cristiani l’uso del nome Allah
Bush 322 Kerry.. fottetevi!
 
Ucraina: presto Consiglio Nato-Russia. Lo ha annunciato segretario generale alleanza, Rasmussen. 02 marzo, [ smettetela, con questa, vergognosa pagliacciata, quella, che, è stata aggredita è la Russia! voi avete insediato a Kiev, un governo fantoccio senza nessuna base elettiva, dopo avere ottenuto il vostro colpo di Satato, voi della NATO, siete delle persone pericolose, infatti, voi sostenete jiahdisti in Siria, e sempre voi, trasformate in dhimmi, i cristiani, che, voi fate morire sotto egida ONU, in tutta la LEGA ARABA! ] Un consiglio straordinario, Nato-Russia sarà convocato al più presto sull’emerga Ucraina. “Molti Stati membri lo hanno chiesto” e l’incontro può essere convocato anche a richiesta di uno solo dei 28 Paesi dell’ Alleanza. Lo ha detto stasera il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, precisando peraltro che “nessuno al momento” ha invocato l’articolo 4 che implica l’attivazione dell’Alleanza militare.

Putin, Benjamin Netanyahu, questo, io ho conosciuto degli islamici, loro hanno il demone di religione, più assurdo, irrazionale e tenace.. quindi, non sarà possibile, per noi, di poter salvare le loro vite.. preparatevi al massacro! ] [ L’Egitto mette fuorilegge i Fratelli Musulmani in quanto “organizzazione terroristica”. Ma l’Occidente, Onu, Amnesty, Bush 322 Kerry, li sostiene nonostante, il massacro di civili, Islam-s Newsletter. L’Egitto mette fuorilegge i Fratelli Musulmani, (www.lanuovabq.it) – Il 25 dicembre 2013 il Consiglio dei Ministri egiziano ha dichiarato ufficialmente i Fratelli musulmani “un’organizzazione terroristica”. Ad accelerare la decisione del governo l’attentato a un edificio della polizia nella città di Mansoura avvenuto la Vigilia di Natale. Il contenuto del comunicato illustra chiaramente le motivazioni che affondano le radici nella storia contemporanea dell’Egitto: “L’intero territorio egiziano, dal profondo Nord al profondo Sud è stato sconvolto all’alba di martedì 24 dicembre 2013 dall’atroce crimine commesso dal movimento dei Fratelli musulmani che ha causato l’esplosione di un edificio della sicurezza nella regione di Dahqaliya, provocando sedici martiri e più di centotrenta feriti, la maggior parte dei quali coraggiosi poliziotti egiziani e i restanti pacifici cittadini di Mansoura. Tutto questo è avvenuto in un contesto che ha assistito all’ascesa pericolosa della violenza del movimento [dei Fratelli musulmani] contro l’Egitto e gli egiziani. Questo è avvenuto a seguito di una dichiarazione esplicita della Fratellanza in base alla quale avrebbe continuato, come sempre, a ricorrere solo alla violenza per realizzare i propri fini, a partire dalla uccisione del Primo Ministro Mahmud Fahmi al-Nuqrashi e l’omicidio del giudice al-Khazandar negli anni Quaranta del secolo scorso, sino agli eventi del 2012 e i crimini commessi in piazza Rabia al-Adawiyya, passando per le azioni punitive nei confronti dei membri che abbandonavano il movimento, per il tentato omicidio del presidente Gamal Abd al-Nasser negli anni Cinquanta, l’uccisione dello shaykh al-Dhahabi e del presidente Anwar al-Sadat negli anni Settanta e Ottanta. A tutto ciò si aggiunge la messa al rogo delle chiese che ha caratterizzato la vita del movimento. Il movimento ha superato ogni limite immaginabile con l’attentato di ieri a al-Mansoura, poiché si è trattato di un tentativo triste di riportare indietro il tempo e di fermare il cammino del popolo egiziano verso la costruzione di uno Stato libero, democratico in cui regnano la giustizia sociale e la generosità umana, a partire dal referendum per la costituzione che è alla base di questo nuovo Stato, che annuncia in modo definitivo la fine del passato oscuro e orribile, che rappresenta la prima fase della roadmap che condurrà il nostro popolo e il governo ad adempiere necessariamente tutte le promesse fatte”.
Il documento ribadisce la ferma decisione a non cedere ai ricatti rappresentati da eventuali attentati alla sicurezza pubblica:
“A riguardo, il Consiglio dei Ministri ha stabilito che non vi sarà alcun ritorno al passato, che non è possibile né per l’Egitto in quanto Stato né per l’Egitto in quanto popolo cedere al terrorismo del movimento dei Fratelli musulmani, anche qualora i loro crimini superassero ogni limite posto dall’etica, dalla religione e dall’umanità”.
Per tutte le ragioni appena esposte il Consiglio dei Ministri ha deciso di dichiarare il movimento dei Fratelli musulmani un movimento terroristico e la loro organizzazione un’organizzazione terroristica così come inteso all’articolo 86 del codice penale con tutto ciò che ne consegue:
1. applicazione delle pene previste dalla legge a chiunque partecipi alle attività del movimento o della organizzazione, oppure parla, scrive o appoggia in qualsiasi modo la Fratellanza, e a chiunque ne finanzi le attività;
2. applicazione delle pene previste dalla legge a chiunque si unisca al movimento o alla organizzazione e continui ad essere membro del movimento o della organizzazione dopo la pubblicazione del presente comunicato.
3. Comunicare la presente decisione alle nazioni arabe che hanno sottoscritto gli accordi per la lotta contro il terrorismo nel 1998.
4. Affidare alle forze armate e alle forze di polizia per proteggere i luoghi pubblici, la polizia supervisionerà alla protezione delle università e salvaguarderà i nostri figli studenti dal terrorismo di questo movimento.
Il nostro nobile popolo oggi conosce bene la natura di questo movimento e la realtà dei loro piani, come sa bene che non esiste altra alternativa alla roadmap nonostante si tratti di un’ardua impresa, questo nonostante le vittime tra i suoi figli tra i poliziotti, i soldati dell’esercito che sostengono totalmente il nostro popolo e il governo. Che l’Egitto viva libero, che il suo nobile popolo viva libero… resterà l’Egitto e cadrà il terrorismo.”
Il comunicato, qui tradotto integralmente, è lucido e coraggioso, ma soprattutto è obiettivo poiché ripercorre la storia di sangue della Fratellanza, storia che ha portato per ben tre volte alla loro messa al bando ufficiale. Comunicato obiettivo perché ribadisce quel che molti egiziani, in particolare, e arabi, in generale, ripetono da tempo: la moderazione dei Fratelli musulmani non esiste. Una vignetta del siriano Sahar Burhan, ripubblicata di recente dal Courier International lo scorso ottobre, raffigura una targa con la scritta “Fratelli musulmani. Un’arma a doppio taglio” sovrastata dalle due spade incrociate che figurano nel logo della Fratellanza. Non solo. E’ interessante, ed è sintomo di una profonda conoscenza del movimento, il punto 1 dove si prevede una punizione anche nel caso della connivenza ideologica. Nel novembre 2010 la televisione norvegese mandava in onda un documentario a cura del giornalista di origine irachena Walid al-Qubaisi proprio sui Fratelli musulmani in Europa. Ebbene, quando al-Qubaisi intervista Mahdi Akef, ex Guida Suprema dei Fratelli musulmani, costui dichiara: “Chi crede nell’idea fondamentale dei Fratelli Musulmani, è un fratello musulmano. Questa persona dovrebbe servire il paese nel quale vive. E conformarsi alle leggi e alle regole dai principi dei Fratelli Musulmani. […] Noi diamo alle persone la libertà di esprimere il proprio pensiero, esattamente nel modo che vogliono”. Quindi non è essenziale essere un membro ufficiale del movimento, è sufficiente condividerne l’ideologia e gli obiettivi.
Sarà questa una delle difficoltà che dovrà affrontare il governo egiziano: individuare ogni singolo anello della catena umana che minaccia il paese. Anelli fondamentali di questa catena sono le università, principali luoghi di reclutamento della Fratellanza. Non a caso il 28 dicembre, le università egiziane sono state scenario di scontri violenti tra studenti legati ai Fratelli musulmani, che hanno attaccato, e giovani a favore del rinnovamento. Gli atenei, da al-Azhar alle università statali, sono state letteralmente messe a ferro e fuoco.
Purtroppo, la decisione del governo egiziano dovrà affrontare persino l’ostilità dell’Occidente. Il ministro degli esteri americano John Kerry, pur condannando gli eventi di al-Mansoura, ha dichiarato di essere contrario alla decisione del consiglio dei ministri egiziano e di essere invece favorevole a una soluzione politica. Non stupiscono le sue parole, essendo stati gli USA i principali sostenitori della Fratellanza sin dall’ormai lontano gennaio 2011. Stupiscono invece perché gli USA hanno posto Hamas nella lista delle organizzazioni terroristiche e Hamas all’articolo 2 del proprio Statuto dichiara senza mezze parole di essere la filiale palestinese dei Fratelli musulmani. Anche una portavoce del Home Office britannico ha riferito che la Gran Bretagna non seguirà automaticamente la decisione del governo egiziano. Come biasimarla. Sarebbe alquanto imbarazzante per il suo paese, la cui Chatham House, ovvero la più prestigiosa istituzione di studi internazionali, ha conferito nel 2012 il proprio premio annuale a Rached al-Ghannouchi, leader dei Fratelli musulmani tunisini.
Di fatto, sarà molto difficile e imbarazzante per tutti i governi occidentali prendere atto e applicare la decisione del governo egiziano. L’Europa e gli USA hanno accolto e accolgono ancora oggi molti appartenenti ai Fratelli musulmani sul proprio territorio nella convinzione che si tratti di “estremisti moderati”. La maggior parte delle moschee in Occidente sono gestite da associazioni legate, per lo meno ideologicamente, con i Fratelli musulmani. Riconoscere le decisioni del governo egiziano significherebbe quindi pronunciare un difficile mea culpa, ma soprattutto significherebbe modificare tutte le politiche di sicurezza interna che hanno visto e vedono l’Occidente illudersi di potersi fidare dei più abili camaleonti islamici. Il risultato dell’appeasement nei loro confronti purtroppo si può trasformare solo in una pericolosa arma di ricatto, la stessa arma che oggi i Fratelli musulmani stanno usando per le strade egiziane contro i loro concittadini. L’Egitto ha compreso sulla propria pelle che essere accondiscendenti non serve a nulla e l’Egitto sta agendo senza pietà e con coraggio contro una serpe in seno. Inoltre i Fratelli musulmani stanno già cercando di abbandonare il paese che li ha visti nascere. L’Europa li accoglierà nuovamente? L’Europa sappia però che offrirà riparo a quelli che sarà costretta a definire non più “estremisti moderati”, bensì “terroristi moderati”.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-fratelli-musulmani-messi-al-bando-definitivamente-8077.htm
di Valentina Colombo 30/12/2013

lorenzojhwh UniusREI

Putin, Benjamin Netanyahu, una carateristica dei demoni, e dei loro alleati? è quella, che, loro si stancano facilemte! ma, noi abbiamo l’energia sorgente.. non abbiamo bisogno, di essere tesi e quindi, pur lavorando molto, non cadiamo sotto stress, ma, loro, i nostri nemici, loro vanno sempre, stressati ed esauriti, ecco perché, hanno bisogno di fare ricorso alle droghe!

lorenzojhwh UniusREI

autodeterminazione nazionale e fuori da questa europa, di anticristi imperialismo nazi gender ! ] Carlo Fidanza: Fratelli d’Italia parteciperà da solo alle Elezioni Europee. Pronti a uscire dal Ppe. Elezioni Europee 2014. (affaritaliani.it) – “Alle prossime Europee presenteremo una nostra lista e nel simbolo riprenderemo il logo di Alleanza nazionale”. Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia, con una intervista ad Affaritaliani.it, spiega la scelta di correre in solitaria alle Europee e annuncia la possibile fuoriuscita dal Ppe. “Ci riconosciamo nei valori del Partito popolare, ma negli ultimi anni il Ppe è diventato la guardia bianca dell’austerità tedesca”. FdI si definisce un partito eurocritico, “crediamo nell’Europa, ma non in questa Unione”. Onorevole Fidanza, alle Europee Fratelli d’Italia si presenterà da sola? “Sì, correremo da soli. Presenteremo una nostra lista e nel nostro simbolo ci sarà il logo storico di Alleanza Nazionale. Ne abbiamo infatti ottenuto proprio ieri la disponibilità dell’utilizzo da parte della Fondazione An che è detentrice del patrimonio fisico e simbolico di Alleanza nazionale”. Vista la soglia di sbarramento del 4%, perché non vi siete apparentati con altre formazioni come il Ncd o i Popolari per l’Europa? “Con alcuni partiti abbiamo una posizione di forte dissenso. Le sigle che fanno parte di questa maggioranza sono troppo supine agli interessi dell’Eurocrazia e della Germania e non fanno abbastanza per far valere gli interessi italiani. Noi invece ci candidiamo alle Europee per rafforzare la posizione dell’Italia in Europa, sarebbe un controsenso allearci con loro”. Vi definite eurocritici o euroscettici? “Noi siamo eurocritici. Chi, come me viene da destra, ha una forte vicinanza all’ideale europeo. Dobbiamo però fare i conti oggi con una Ue molto lontana dall’unione politica che vorremmo vedere. Di questa Ue vanno sottolineate le opportunità, che ci sono, ma che spesso, per colpe nostre, l’Italia non sfrutta a dovere. Ma c’è una gabbia di regole, costruita negli anni della crisi, che adesso contrasta l’interesse italiano. Noi vogliamo rinegoziare queste regole che ci stanno strangolando. A partire dal Fiscal compact”.
Fratelli d’Italia uscirà dal Partito popolare europeo che in questo momento ospita FI e il Ncd? “Non abbiamo ancora preso una decisione definitiva, certo non è un tabù la possibilità di uscire. Nella carta dei valori del Ppe mi riconosco, ma adesso il Ppe è la guardia bianca delle politiche di austerità della Germania. Se non c’è la possibilità di cambiarne la rotta dall’interno allora è meglio uscire”. Per andare in quale famiglia?
“Questa è ancora una decisione che dobbiamo prendere. Sottoporremo questo tipo di scelta ad un processo di partecipazione dei nostri quadri e dei nostri elettori”.
Quali sono i vostri rapporti con Marine Le Pen, la leader del Front National che tanto successo sta avendo in Francia? “Alcune posizione etichettate come razziste sono state superate e oggi il partito guidato da Marine è molto diverso da quello del padre. La Le Pen fa una giusta critica ad alcuni aspetti dell’Ue. Ma è ancora magmatica la risposta ai problemi che entrambi riconosciamo. Prima di smontare l’Ue noi vorremmo cambiarla. La loro è solo propaganda, non c’è un progetto”. Come mai avete deciso di candidare Magdi Allam come capolista? “Noi abbiamo costruito con Magdi Allam un percorso durato mesi attraverso l’Officina per l’Italia. Lui, con il suo movimento, ‘Io Amo l’Italia’, ha aderito a questo percorso e noi gli abbiamo offerto la possibilità di guidare le nostre liste nella circoscrizione del Nord Est. In FdI siamo aperti a contributi di personalità che vengono da altri percorsi e da altre storie rispetto a quella di An”.
http://www.affaritaliani.it/affari-europei/europee-fdi-corre-da-sola-pronti-a-lasciare-il-ppe.html
di Tommaso Cinquemani 10/01/2014

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Cortei in Europa contro Russia in Crimea 02 marzo, 19:57 [ Putin, Benjamin Netanyahu, ma, questa è la verità, nessuno pretende, che, satanisti e massonici Bildenberg abbiano il pudore!

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Putin, Benjamin Netanyahu, questo è un teatrino mortale, sono attori, del NWO, molto pericolosi.. il lavoro dei demoni, che, io ho potuto osservare, nelle persone infestate, hanno la tecnica, della dolcezza, e della asprezza, per spezzare l’equilibrio mentale delle persone! non bisogna mai perdere di vista, invece, che, in Germania, dopo, USa, vengono fatti, il maggior numero di sacrifici umani sull’altare di satana, circa, 30.000, ogni anno.. ] Il ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, si é dichiarato scettico sull’eventuale esclusione della Russia dal G8, ventilata dagli Usa, dicendosi invece a favore di una distensione della situazione in Ucraina.
Lo riferisce la tv tedesca ARD. “Il format del G8 é il solo dove noi occidentali parliamo direttamente con la Russia.
Dovremmo davvero sacrificare quel format?”, ha detto Steinmeier.
“I capi di governo discuteranno tra loro su questa questione in settimana”, ha aggiunto.

Ucraina: crolla divisa russa. Domani banco prova per Borsa. 02 marzo, , [se, qualcuno aveva il dubbio, che, il sistema monetario, fosse qualcosa, di assolutamente criminale? uno strumento politico repressivo, punitivo? ora ne ha avuto la certezza! Quindi, è indispensabile, uscire immediatamente dal Fmi, Spa, Rothschild! ] Il rublo crolla sullo sfondo dell’intervento militare russo di fatto già in atto in Crimea: già venerdi’ la divisa russa aveva toccato il record di 50 rubli contro l’euro, chiudendo la giornata a 49,6 (36,18 contro il dollaro). Ma oggi, all’indomani dell’autorizzazione del Senato all’invio di truppe in Ucraina, l’euro è cambiato in alcuni uffici della capitale già a 55 rubli e il dollaro a 40, secondo l’agenzia Rbk. Domani il vero banco di prova anche alla riapertura della Borsa.

ripristina, la autodeterminazione nazionale, distruggi, l’europa dei massoni bildenberg ] Italia Oggi: Magdi Cristiano Allam alle Elezioni Europee per dire No all’Eurocrazia. Dicono di Noi. Italia Oggi: Magdi Cristiano Allam alle Elezioni Europee per dire No all’Eurocrazia. Nel suo peregrinare religioso Magdi Allam è arrivato (dall’Islam) alla Chiesa cattolica (tanto da aggiungere Cristiano al suo nome), nel suo peregrinare politico è invece giunto in questi giorni (dall’Udc) a Fratelli d’Italia. Ha salutato Pierferdinando Casini, alle prese con elezioni europee che si preannunciano ostiche per l’Udc, e si è accasato col movimento di Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa, che pur in un centrodestra affollato e per di più con il debordante Cavaliere ringalluzzito dal flirt con Matteo Renzi, è comunque accreditato di qualche seggio a Strasburgo.
Allam è già parlamentare europeo. Bussò, nel 2009, alla porta di Casini, sostenuto dalla schiera più conservatrice del mondo cattolico. Il leader Udc lo accolse (fu eletto nella circoscrizione Nord-Ovest) ma poi non digerì le bordate estremiste dell’europarlamentare e i rapporti si raffreddarono, anche perché a Strasburgo egli ha abbandonato il Ppe e si è iscritto al gruppo euroscettico «Europa della Libertà e della Democrazia», assieme ad altri europarlamentari della Lega Nord. Adesso, alla vigilia della nuova campagna elettorale Magdi Allam fa outing: meglio con la destra (ex-An) che coi centristi (dell’Udc). Sarà capolista nella circoscrizione del Nord-Est e ha già pronto lo slogan: «Salviamo gli italiani». Un obiettivo impegnativo, che spiega così: «In un momento tragico per gli italiani, in cui ogni giorno muoiono delle imprese, vengono devastate le famiglie, imprenditori e lavoratori vengono istigati al suicidio e i giovani hanno perso la speranza, ho preso l’iniziativa di denunciare sia lo Stato per le conseguenze dell’imposizione del più alto livello di tassazione al mondo, oltre l’80% tra tasse dirette e indirette, sia le banche per le conseguenze della pratica di un tasso d’interesse usuraio legalizzato che arriva al 6000%, considerando che il denaro viene prestato dalla Banca centrale europea al tasso dello 0,25% e le banche commerciali accordano il credito a un interesse anche oltre il 15%». Poiché vuol fare le cose per bene è il primo candidato europeo ad avere già incominciato la campagna elettore. E annuncia una manifestazione a Roma, il 10 maggio, due settimane prima del voto europeo: «consegnerò», dice, «esposti alle Procure in tutt’Italia, supportate dalle firme dei cittadini che incominceremo a raccogliere da metà febbraio. Lancerò una mobilitazione popolare con due parole d’ordine: «Disobbedienza civile», così come la concepirono Gandhi e Martin Luther King, e «No Euro». Vorrei che il voto europeo segnasse il riscatto della nostra sovranità monetaria, legislativa, giudiziaria e nazionale sia per assicurare il diritto inalienabile degli italiani alla vita, alla dignità e alla libertà, sia per promuovere un’autentica riforma dell’Italia libera, sovrana e autonomista». Magdi Allam è nato al Cairo nel 1952, a vent’anni ha ottenuto una borsa di studio dal governo italiano e si è trasferito nel nostro Paese, dove si è laureato in sociologia. Ha tre figli, due da un’unione precedente, e uno da sua moglie, Valentina Colombo, traduttrice di opere dall’arabo. Ha lavorato al Corriere della Sera, arrivando alla vicedirezione. Si è dimesso nel 2008 per fondare il movimento politico Io amo l’Italia, strenuo difensore dell’ortodossia cattolica e fortemente critico verso l’islamismo, tanto che egli è costantemente seguito da una scorta di 6 uomini su tre auto blindate. Recentemente ha solidarizzato col movimento dei forconi, andando all’interno del presidio di Soave, quartier generale del Coordinamento 9 dicembre, attivo soprattutto ai caselli dell’autostrada A4. «Condivido gran parte dei motivi della vostra protesta», ha detto ai forcaioli, «dalla richiesta di uscita da quell’unione di lobby e banchieri che è l’Unione europea all’uscita dall’euro. Sono venuto qui perché questa protesta rappresenta il cuore pulsante dei problemi che affliggono gli italiani. L’Italia ha tutto per ripartire, imprese sane, marchi, mercati, produzione eccellente. Per colpa del sistema bancario manca solo la liquidità ed è un po’ come avere una Ferrari ma senza benzina. Al momento la risposta più veloce è la disobbedienza civile, cioè non pagare le tasse, ma bisogna essere almeno un milione di persone per farlo e dare così un forte segnale allo Stato». Fratelli d’Italia, dopo aver ottenuto l’uso del logo di Alleanza Nazionale dalla fondazione, muove i primi passi verso quella che sarà una nuova fase costituente del partito. Allam si prepara a svolgere un ruolo da protagonista in vista della due giorni del 22 e 23 febbraio che ufficializzerà la struttura del movimento e il ruolo dei nuovi aderenti di peso: oltre ad Allam vi sono Luciano Ciocchetti, Gianni Alemanno, Giulio Terzi, Salvatore Tatarella, Giuliana de’ Medici, figlia dello storico leader del Msi, Giorgio Almirante e segretaria della fondazione a lui dedicata. Della partita potrebbe essere pure Isabella Rauti. Dice Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia: «Abbiamo costruito con Magdi Allam un percorso durato mesi attraverso l’Officina per l’Italia. Lui, con il suo movimento, Io Amo l’Italia, ha aderito a questo percorso e noi gli abbiamo offerto la possibilità di guidare le nostre liste nella circoscrizione del Nord Est».
Da parte sua, Allam preannuncia una campagna elettorale al fulmicotone: «Dobbiamo prendere atto che è in corso una guerra finanziaria. Siamo vittime di un crimine epocale: l’Italia ricca si sta trasformando in un’Italia di poveri». Quindi: «Salviamo gli italiani», ripeterà Allam nella sua campagna elettorale: «Le imprese», spiega, «muoiono paradossalmente non perché hanno dei debiti ma perché vantano dei crediti, in un contesto dove il principale debitore insolvente è lo Stato che deve circa 130 miliardi di euro alle imprese. Questi soldi lo Stato non li ha, gravato da un debito pubblico di oltre 2000 miliardi di euro che impone il pagamento di interessi di circa 80 miliardi di euro all’anno». «L’unica soluzione», conclude Allam, «è il riscatto della sovranità, ridefinendo un modello di sviluppo che metta al centro la persona, la famiglia, le imprese, la comunità locale, i valori, le regole e il bene comune anziché l’euro, le banche, i mercati, il debito, lo spread e il Pil» I sondaggi danno gli euroscettici in ascesa nel consenso elettorale in molti paesi a incominciare dalla Francia dove in prima fila vi è Jean Marie Le Pen. Si vedrà a urne chiuse. Certo è singolare chiedere il voto per andare al parlamento europeo contro l’Europa.
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1861608&codiciTestate=1&titolo=Allam%20vuol%20dare%20fuoco%20alle%20polveri

tutti i bambini cristiani, sgozzati in nome di allah e maometto, sotto egida: Bush Omana Kerry: Onu Amnesty ] L’arcivescovo della Bekaa in Libano: aiutateci ad accogliere decine di migliaia di cristiani siriani in fuga dal massacri!
Ali di Libertà. Carissimo Fratello Cristian Magdi Allam, Sono l’arcivescovo di Zahleh, Furzol e Bekaa (LIBANO) Issam John Darwich, BSO,DD della Chiesa greco-cattolica-melchita. In questi giorni cosi duri e difficili per noi e tutta la comunità cristiana ho pensato di rivolgermi ancora a voi, fratelli cari. Ben 11000 persone in soli due giorni hanno varcato la frontiera che separa la Siria dal Libano con la speranza di vivere. I ribelli, dopo aver distrutto Horns e Aleppo, si sono diretti a Damasco dove stanno distruggendone ii centro. Ii centro di Damasco è il luogo cristiano per eccellenza poiche è ii posto in cui Paolo ha camminato, in cui Paolo è caduto da cavallo, in cui Paolo è sfuggito alla morte facendosi calare in un cesto. I luoghi di Paolo distrutti dalla furia umana. Mi chiedo che senso ha tutto questo….il risultato sangue e distruzione. A breve leggeremo la storia di Erode il quale ha ucciso bambini per garantirsi la sovranità. Noi questa storia la viviamo quotidianamente. Sono centinaia i bambini che vengono feriti, sgozzati, incendiati…sono centinaia i bambini che non vedranno l’alba di domani. Tutto questo continua ininterrottamente nel silenzio: il silenzio dei mass media che non fanno emergere ii massacro di un popolo e di una comunita. Tutto avviene nell’indifferenza del mondo, ma anche la noncuranza ha un grande significato morale ed in questo si assume una notevole responsabilita: chi non si oppone in alcun modo in realta permette che tutto accada, consente che ii progetto di “eliminazione della comunita cristiana dal Medio Oriente” raggiunga il suo scopo. lo, ed il mio collaboratore REV. Padre Nader Jbeil, chiediamo a viva voce aiuto per questa gente, lo chiediamo a tutti, lo chiediamo agli “uomini di buona volonta”. Siamo al limite poiche non abbiamo più strutture disponibili per accogliere chi ci chiede un tetto e non abbiamo medicine, ne vestiti, ne pannolini…tutto cio che a voi sembra ovvio per noi è una vittoria. Vi prego di aiutarci con sostegni economici, con preghiere e con la loquacita intelligente di chi parla senza aver paura di quello che si sta consumando sotto gli occhi distratti del mondo.
Il Signore vi benedica Padre Nader Jbeil
Direttore di Radio Sawt el Sama. di Padre Nader Jbeil 26/11/2012

 
lorenzojhwh UniusREI
666 Kerry, mi vuoi lasciare in pace la ADSL?
 
Benjamin Netanyahu, perché, tu vuoi rendere, così difficile, il lavoro, e la vita a Bush 322 Kerry? su fai il bravo ragazzo, suicidatevi tutti, laggiù in Israele!.. di questo, io sono sicuro, i tuoi falsi amici? sono 1000 volte, più pericolosi dei tuoi nemici!

 
Benjamin Netanyahu, perché, tu vuoi rendere, così difficile, il lavoro, e la vita a Bush 322 Kerry? su fai il bravo ragazzo, suicidatevi tutti, laggiù in Israele!.. di questo, io sono sicuro, i tuoi falsi amici? sono 1000 volte, più pericolosi dei tuoi nemici!

 
Cina: strage Kunming, 2 donne in commando. Uccise 29 persone. Autorità accusano separatisti Xinjiang. 02 marzo, , [ la Cina comunista, ha ucciso, e torturato, milioni di cristiani, ma, i cristiani non hanno mai avuto questa reazione, perché? perché i cristiani sono persone spirituali ed i musulmani sono persone carnali, senza, spiritualità trascendente.. anche, il loro paradiso, è un paradiso: pornografico e materialista! ] Almeno due donne hanno fatto parte del commando che ieri ha seminato il terrore nella stazione ferroviaria di Kunming, nel sudovest della Cina, uccidendo 29 persone e ferendone altre decine a colpi di coltello. Le autorità cinesi hanno accusato dell’attacco terroristico i separatisti del Xinjiang, la tormentata regione del nordovest abitata dalla minoranza etnica degli uighuri, turcofoni e musulmani. Secondo i media, 4 terroristi – tre uomini e una donna – sono stati uccisi dai poliziotti

RE: satanic interpretation of the Koran islamists

Satan is a fag with all its gender ideology imperialism 1. to spread homosexuals, throughout the world, 2. to make criminal the Pope the Jews the Muslims all religions! 3. a small number of broken ass, of Masons Bildenberg Obama, who declared criminals, the whole human race, not just, because they be like them: nazi gender imperialism Sodoma,
4. Nazis dangerous that violate the constitutional prerogatives of freedom of religion, freedom of conscience and freedom of thought, as salafis wahhabis. 5. however, prevents all this evil, no worry, is not illegal, because, it is always under, the aegis of the UN Amnesty, Bildenberg bullying.. and, this is only because they have stolen the banking seigniorage, that is, they have stolen the monetary sovereignty to make slaves of the people, under talmud nazi agenda Rothschild: 322 Bush Kerry NWO, Gmos, microchip, into ass,
[ 666 aliens Ai Abductions, translate.google Traduzione in corso… zzzZZZ zzzz buona notte! ]
 the Satanic Pharisee planner every holocaust to the imminent destruction of Israel in fact, the Taliban maniacs Salafis are full of nuclear weapons! Pharisees are the Anglo-American Illuminati which will destroy Israel! [] Now enough! no never, have to buy, the money from the Rothschilds, Spa IMF, he is not gay but he loves gay people to put it in her ass at all! enough! by lorenzojhwh UniusREI. Good Sunday to all now give a kiss and a hug to all the people of your family! alleluia.. Jesus is the Lord of light and life,

Ucraina: Obama, truppe russe tornino basi. Leader Usa a Putin, non parteciperemo a riunioni preparatorie G8. 01 marzo, YORK, [ ok, allora è arrivato per noi, il momento di rivendicare la nostra sovranità monetaria! basta a comprare ad interessi, il denaro dal satanista Rothschild Spa, FMI, 666 ] Gli Usa invitano la Russia a far rientrare le proprie truppe nelle basi in Crimea in modo da fermare ogni loro interferenza in qualsiasi altro luogo all’interno dell’Ucraina. Lo ha detto Barack Obama a Vladimir Putin nel corso di una telefonata nella quale ha aggiunto che gli Usa non parteciperanno alle prossime riunioni preparatorie per il G8. Violazioni continue da parte della Russia del diritto internazionale porteranno per Obama a un maggiore isolamento politico e economico di Mosca.

satana è frocio, con tutta la sua ideologia imperialismo gender, 1. per diffondere omosessuali, in tutto il mondo, 2. per rendere criminali il Papa, gli ebrei, i musulmani, tutte le religioni! 3. un piccolo numero, di rotti di culo, massoni Bildenberg Obama, che, dichiarano criminali, tutto il genere umano, solo perché non sono come loro, 4. nazisti pericolosi, che, violano le prerogative costituzionali di libertà di religione, libertà di coscenza e libertà di pensiero. 5. ma, qusto non è illegale, perché, è sempre sotto egida ONU BIldenberg Amnesty.. e questo bullismo, è soltanto, perché, loro hanno rubato il signoraggio bancario, cioè, hanno rubato la sovranità monetaria, per fare dei popoli gli schiavi di Rothschiild, il satanista Fariseo, pianificatore di ogni olocausto, per la imminente distruzione di Israele, infatti, i maniaci talebani, salafiti, sono pieni di armi nucleari! sono i farisei anglo-americani, Illuminati, che, faranno distruggere Israele! [] ora, basta! nessuno, mai più, deve comprare, i soldi da Rothschild, Spa, FMI, lui non è gay, ma, ama i gay, per metterla nel culo a tutti! ora basta! by lorenzojhwh UniusREI. buona domenica a tutti, adesso date un bacio ed un abbraccio a tutte le persone della vostra famiglia! alleluia.. Gesù è il Signore della luce e della vita,
 
Ucraina: Obama condanna intervento russo. Presidente russo, proteggeremo nostri interessi. 01 marzo, 23:54 NEW YORK, [ ma, non è Obama Gay ideologia nazi massimalista, Gender, il padrone del mondo? Quindi, Putin non ha interessi in Ucraina! gli unici interessi validi sono quelli FMI 666 Spa ] Gli Stati Uniti condannano l’intervento militare russo nel territorio ucraino. Lo ha detto Barack Obama a Vladimir Putin nel corso della loro telefonata durata 90 minuti. Lo rende noto la Casa Bianca. La Russia dal canto suo, si riserva di proteggere i suoi interessi in Ucraina, Putin al presidente americano.

Narendra sharma, 18:51.[] [ok, between 8 minutes precise, I will publish, on my sites, all 6 pages of the document that you sent me! see: auriti.blogspot.com] son [the problem is not what is written, but what is dramatically, under the eyes of all, about, the holy Islam that, Salafi Wahhabi have corrupted] and, as there is a secret and, satanic Talmud for Pharisees Iluminati of the IMF?, so, there is a satanic interpretation of the Koran in all, islamists against my brothers Muslims.. In fact, the first victims of the Islamists, are secular Muslims… now, “Bites” Erdogan, and Saudi Arabia, have decided to declare war, against, all secular Muslims. [ok, fra 8 minuti precisi, io pubblicherò, sui miei siti, tutto il documento di 6 pagine che mi hai mandato! see: auriti.blogspot.com ] figlio [ il problema non è quello che è scritto, ma, quello che è drammaticamente, sotto gli occhi di tutti, contro, il santo Islam, che, salafiti wahhabiti hanno corrotto ] e come esiste un talmud segreto e satanico per i farisei Iluminati del FMI, così esiste una interpretazione satanica del Corano in tutti gli islamici.. infatti, le prime vittime degli islamici sono i musulmani laici… ora, “Morsi” Erdogan, e Saudi Arabia, hanno deciso di dichiarare guerra, contro, tutti i musulmani laici. ]]

Read this article:- About Sharia law:-The laws for murder in Islam: The sections of this article are: 1- The laws of murder in Islam. 2- It is permissible to slay the murderer the same way he slew his victim(s), or to punish the aggressor the same way he violated his victim. 3- What does “the free for the free, the slave for the slave, the woman for the woman” mean? And can we apply the Noble Verse to the enemy? 4- All people’s lives are equal in Islam. 5- What if the death was accidental? 6- What is the punishment for the Muslim who kills an innocent disbeliever?
– But why didn’t the law just exist in Islam? – What about accidental killing? ecc. ecc. If a Muslim kills a non-Muslim accidentally today, then I believe the law of paying the blood-money or fasting for two consecutive months (only if the murderer is poor and can’t afford the payment determined by the authorities) would apply to him. Please read the “What if the death was accidental?” section above for more details.

king SAUDI ARABIA, [ come, tu sei scettico, per quello che, io ho detto? Quindi, tu dichiari da solo di essere qualcuno che ha fede falsa, del bastardo] 1. tre anni fa, è venuto da me Obama, ed ha detto: “non ti vergogni di me, che, io sono un figlio di schiavi?” io ho detto: “bless you too”.
2. è venuto da me: Benjamin Netanyahu, ed ha detto: “abbandona, gli ebrei, che, hanno tradito, Dio, per 40 anni nel deserto!” io ho risposto: ” che dici? noi al posto loro, avremmo fatto di peggio! “
3. Sono venuti, dal Kuwait, Giordania, Paesi del Golfo, a dire: “tu ami gli ebrei più di noi?” ed io ho detto: ” non c’è distinzione, o, separazione in Unius REI!” 4. poi, sono stato in una tenda nel deserto, e c’erano, con me, tanti miei fratelli musulmani,.. e noi eravamo veramente felici! 5. ecc… 666. questa è la verità, manchi solo tu!

king SAUDI ARABIA, tu sei l’unico, in tutto il mondo, che, non è mai venuto da me, a chiedere, il mio amore! non soltanto, tu hai anche, sottratto te stesso, alle tue responsabilità, facendo finta di morire!.. tu stai facendo scrivere, la parola “fine”, contro il mio Islam.. che, tu sia maledetto, insieme, al tuo falso profeta, in eterno!

Farisei Wahhabiti, il vostro satana, non è contento di voi! voi state uccidendo, così tanti cristiani martiri innocenti, che, state derubando i satanisti, della possibilità, che, per loro è stata prevista, di poter dominare il mondo, a suo tempo.. infatti, voi state decretando la fine della vita di questo pianeta, in anticipo! il vostro odio, contro, Gesù Cristo, il Signore dello Spazio e del tempo, il principio e la fine, di tutte le cose, questo odio, contro, l’amore? vi ha accecato! infatti, ulteriori, 20milioni di cristiani? ci vuole poco a farli morire!

Obama ideologia gender! ] ma, ogni ideologia, ha la ambizione, di un pensiero nazista totalizzante, massimalista.. idiota, tu stai rovinando il genere umano, perché, la via del peccato, è sempre più facile della via della virtù! Quindi, se, c’è una ideologia che lo giustifica, tutti possono diventare gay in qualsiasi momento! tu rischi, seriamente, di non vedere mai, nessun nipotino, nella tua vita da stronzo!

Ucraina: premier illegale dice: “se, Russia attacca? guerra!” Presidente, esercito in allerta, più protezione siti strategici [ questa è la verità: tu Arseni Iatseniuk, tu sei il traditore! tu stai vendendo il popolo ucraino ai massoni Bildenberg farisei anglo-americani, gli strozzini usurai Spa, FMI-NWO.. che tu sia maledetto! ]

Ucraina: Onu, Ban ‘molto preoccupato’. Portavoce, Segretario generale continua a seguire eventi. 01 marzo, YORK, [ faccia di tonno putrefatto, in quale buco di colo wahhabita, tu hai nascoto, i diritti umani, per fare morire i dhimmi, sotto egida sharia nazi ONU Amnesty? ] Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, continua a seguire gli eventi in Ucraina, compresi gli sviluppi in Crimea, ed è “fortemente preoccupato” per il deterioramento della situazione: lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Martin Nesirky.

01 marzo, 20:10 , [ voi del sistema massonico, e della sovranità monetaria rubata, voi siete l’unica vera minaccia, per il genere umano! ] La decisione del Senato russo di autorizzare l’invio di truppe in Ucraina rappresenta “minacce reali all’integrità territoriale e la sovranità” del Paese. Lo afferma il presidente francese, François Hollande, in un comunicato. “Bisogna fare di tutto per evitare un intervento esterno e i rischi di un’escalation pericolosa”, prosegue Hollande dopo un colloquio con il primo ministro polacco Donald Tusk.

Cina: attacco a stazione treni, 27 morti. Nella provincia meridionale dello Yunnan, 109 feriti. 01 marzo, , [ in genere, quando si tratta di terroristi islamici?, il sistema massonico Bildenberg, ha deciso, che, non dovrebbero essere nominati! come e dove, i massoni di merda, troveranno il coraggio di denunciare quella bestia assetata di sangue della ARABIA SAUDITA?] Un attacco compiuto, da un gruppo di uomini armati di coltello, in una stazione ferroviaria a Kunming, nella provincia meridionale cinese dello Yunnan, ha provocato la morte di 27 persone e il ferimento di altre 109. Lo riferisce la Nuova Cina.

Venezuela: Kirchner, tentativo ‘golpe soft’. Presidente Argentina, democrazia è rispetto volontà popolo. 01 marzo, AIRES, [ ai criminali massoni è andata bene, in Siria ed in Ucraia, e quindi, ora ci riprovano in Venezuela, e questo è vero, la Merkel non è responsabile, se, è Bush 322 Kerry, a mandare i suoi satanisti, per realizzare una scintilla di rivoluzione! quello che è importante per lei poi, è sempre, raccoglierne il bottino! ] In Venezuela è in corso un tentativo di “golpe soft”: lo ha detto la presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner. “La mia intenzione non é quella di difendere il governo del Venezuela o il presidente Nicolas Maduro, ma il sistema democratico del paese”, ha sottolineato la presidente aprendo i lavori dell’anno legislativo presso il Parlamento a Buenos Aires. “La democrazia, ha aggiunto, non è di destra o di sinistra. Significa il rispetto della volontà del popolo”.

Ucraina:Ue “deplora”scelta truppe Russia. Ashton, inaccettabile qualsiasi violazione sovranità Paese. 01 marzo, , [@EU, quando io vi vedo, con le stelle, della Madonna Immacolata in testa? voi mi fate ancora più schifo! ma, avreste dovuto, proteggere voi, la unità, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, ma, quando permettevate ai vostri terroristi, di bruciare, incendiare, occupare, devastare e sparare a piacimento, non mantenere gli accordi con il Governo legittimo, così da costringere alle dimissioni il Goverlo legalmente eletto, per fare, realizzare, un colpo di Stato.. questa è la verità, voi non siete credibili.. voi siete andati ad aizzare l’orso nella sua tana! Il vostro problema? è quello che voi non gestite i vostri servizi segreti, che, sono sotto il controllo di Kerry 322 Bush! Obama? lui si è specializzato con i gay, soltanto! ] Il ‘ministro degli Esteri’ Ue Catherine Ashton “deplora” la decisione russa di usare le forze armate in Ucraina, lancia un appello a Mosca affinché ciò non avvenga e giudica “inaccettabile” qualsiasi violazione dell’unità, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina. E’ quanto afferma Ashton in una nota.

Siria: jihadisti amputano mano in piazza. Foto su Twitter. Nuovo orrore dopo decapitazioni e fustigazioni. 01 marzo, , [ è solo per questo, che, la ARABIA SAUDITA, ha mandato gli jihadisti in Siria, decapitare sciiti e cristiani! ma, questo nonn è un problema perché è avvenuto sotto egida ONU Amnesty 322 Kerry Bush ] Dopo decapitazioni e fustigazioni eseguite sulla pubblica piazza, un gruppo jihadista che controlla parte del territorio sottratto alle forze lealiste in Siria ha salito un altro gradino nella scala degli orrori amputando la mano a un uomo riconosciuto colpevole di furto e diffondendo via Twitter le scioccanti immagini dell’esecuzione. La mutilazione e’ stata compiuta a Maskana, nella provincia settentrionale di Aleppo, da miliziani dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis).

L’OSSERVATORE ROMANO [ cosa significa questo articolo?, ogni pakistano, desidera, sogna, ambisce, di essere un talebano, quindi, il Governo, è nemico del suo popolo!.. ed è strano, che, il Pakistan vuole dare le atomiche, alla ARABIA SAUDITA! questo è un solo manicomio criminale, che, i farisei hanno studiato, per rovinare il genere umano! ] domenica 2 marzo 2014. Uccisi cinque talebani, in Afghanistan KABUL. Non si fermano le violenze in Afghanistan, mentre si acuiscono le divergenze tra l’Afghanistan da un lato e gli Stati Uniti e la Nato dall’altro, in merito al mancato accordo sulla sicurezza. Ieri cinque talebani sono morti in un raid di un drone statunitense (velivolo senza pilota) nella provincia di Kunar. Come accade anche in Pakistan, la strategia dei droni è un motivo di contenzioso anche fra Kabul e Washington, con le autorità afghane, che esprimono riserve sui droni perché ritenuti una minaccia per l’incolumità della popolazione. Il Pentagono replica che, fatta salva la volontà di non nuocere ai civili, finora tale strategia ha permesso di distruggere numerosi postazioni talebane.

[ Egitto non vincerà mai, la sua battaglia, contro, il terrorismo, finché la sharia non sarà abolità, in tutto il mondo.. similmente, anche, il problema palestinese, non potrà mai essere risolto! ] Ancora violenze, in Egitto, IL CAIRO. Un manifestante è, morto ieri durante gli scontri al Cairo, tra, sostenitori e oppositori dell’ex presidente Mohammed Mursi, destituito dall’esercito. Lo ha reso noto il ministero della Sanità, aggiungendo che altre sedici persone sono state ferite, nove delle quali in modo grave. Oltre quattromila sostenitori di Mursi hanno manifestato per ore nel quartiere di Ain Shams della capitale, paralizzando il traffico. Manifestazioni simili si sono svolte nelle città di Alessandria, Suez e Ismailia, oltre che nelle province di Ben Sueif e Minya. Ad Alessandria incidenti sono stati segnalati dopo che alcuni cittadini hanno cercato di zittire i manifestanti, in gran parte esponenti dei Fratelli musulmani, che intonavano slogan contro l’esercito e il Governo. Dallo scorso dicembre, i Fratelli musulmani, cui appartiene il deposto presidente, sono stati dichiarati fuorilegge. E in considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza, Italia, Belgio, Olanda e Germania hanno sconsigliato ai propri cittadini di recarsi in Egitto, in particolare nel Sinai e a Sharm el Sheikh, per il timore di attentati.

Netanyahu atteso a Washington. S’infiamma il confine. tra Gaza e Israele [ma quale pace? quando, islamici, avranno conquistato il mondo ( sharia imperilaismo, geopolitica genocidio Boko Haram, Umma, califfato mondiale? poi, si uccideranno tra di loro! ) anche se, Israele rinunciasse, a riunire le 12 tribù, tutta la LEGA ARABA, non smetterà mai, di complottare, contro, Israele! Quella dei palestinesi? è soltanto un cavillo.. gli islamici, non hanno nessun rispetto, per la sacralità della vita umana, e i satanisti americani Kerry 322 Bush? questo lo sanno bene anche loro non hanno nessun rispetto per la sacralità della vita umana! circa, Obama? lui si intende bene, solo di GAY! ] Il principale obiettivo della Casa Bianca è di arrivare a un’intesa generale, su tutti i punti, entro la fine dell’anno. Nonostante le difficoltà, Kerry ha sempre ribadito l’impegno di Washington per una giusta soluzione del conflitto che guardi nella direzione della formazione di due Stati autonomi e sovrani, in pace tra loro.. salafiti farisei [ coglioni ] vi restano, soltanto, altri 20milioni di martiri cristiani, da poter uccidere, poi, il vostro mondo finirà, per sempre!

Coprifuoco nella città libica di Sebha [ voi non potete dire: “noi vogliamo la sharia nazi, senza libertà di religione, e poi, noi non vogliamo il terrorismo, sotto egida: ONU UE USA Amnesty, Spa, NWO, 322 Bush Kerry salafiti saudi arabia? perché non funziona così!” [ tutti quelli che hanno la sharia, dovranno avere anche il terrorismo! è un satanismo che, saudi arabia ha diffuso, e che, ora non può essere fermato!, senza criminalizzare la sharia? poi, è l’Islam, che, verrà criminalizzato! forse, 666, si arrabbierà, contro, di me, perché, io sto facendo di tutto per salvare l’Islam dalla distruzione! ] TRIPOLI. Un coprifuoco in vigore dalle 22 alle 7 nella città libica di Sebha per «bloccare le minacce alla sicurezza» e per «arginare le violenze causate da quanti intendono andare contro la pace». è stato ieri annunciato dal portavoce dell’unità responsabile delle operazioni militari nel sud, Ala Al Huwaik. Dal mese scorso la località di Sebha è teatro di scontri tra esponenti della tribù Awlad Soliman, di origine araba, e quelli di origine africana dei Tabu, che, hanno provocato finora un centinaio di vittime. Oltre ad aver decretato lo stato di emergenza, le autorità libiche hanno dispiegato rinforzi militari a Sebha, bastione dell’ex colonnello Gheddafi. Le violenze hanno finito per avere ripercussioni sul voto per l’Assemblea costituente. Il presidente dell’Alta commissione elettorale nazionale, Nuri Elabbar, ha dichiarato che a causa dell’insicurezza e dei sabotaggi da parte di gruppi etnici, la seconda tornata elettorale non si è potuta tenere, in numerosi seggi. Elabbar ha aggiunto che una terza tornata non sarà organizzata e sarà il Parlamento a decidere che cosa fare degli 11 seggi, su 60, vacanti. I primi 49 seggi sono stati assegnati dal 45 per cento degli aventi diritto andati alle urne il 20 febbraio.

Svolta in Cina, sulla sicurezza informatica. [ questo è il giusto atteggiamento, che, ogni Governo del mondo deve avere, pericolosi satanisti americani ed europei del FMI-NWO, pervertono le menti dei nostri giovani, e tutti vari, molteplici, atti criminali, che, non devono più essere resi possibili, lo Stato ha il dovere di proteggere i suoi cittadini, non li deve spremere come pecore e sfruttare come schiavi per comprare il denaro ad interesse da Rothschild soltanto.. pornografia, perversioni sessuali, ecc.. questo deve essere bloccato, un mio alunno, in classe, oggi, aveva il cellulare pieno di immagini di donne nude, e lui si è scusato dicento, che, qualcuno nel suo gruppo, le condivide su wordzap, allora questo wordzap, non deve avere la autorizzazione a fare circolare immagini, per esempio! ] PECHINO. Il presidente cinese, Xi Jinping, presiederà un gruppo di, lavoro del Partito Comunista Cinese sulla sicurezza cibernetica del Paese. «Senza sicurezza su internet non c’è sicurezza nazionale» ha dichiarato il presidente, secondo i media cinesi. «Senza informatizzazione non c’è modernizzazione» ha aggiunto Xi Jinping. Il presidente ha quindi dichiarato che la Cina, «deve sforzarsi di diventare una potenza cibernetica». Il gruppo di lavoro avrà due vice presidenti, il premier Li Keqiang e il membro dell’ufficio politico comunista Liu Yunshan. In Cina — come sottolineano numerose fonti di stampa, la rete internet è strettamente controllata dal Governo, che impedisce l’accesso del pubblico ai siti considerati pericolos

L’OSSERVATORE ROMANO [ lettera aperta al maniaco religioso, l’assassino seriale, di innocenti cristiani martiri, sharia imperialismo, il mio amico Califfato di satana, King Saudi Arabia, salafita, ma, non vi dovete preoccupare troppo, perché, è tutto legale, infatti, tutto è sempre sotto egida: UE USA ONU Amnesty. ] domenica 2 marzo 2014. Criticato per l’incapacità di arginare le violenze il presidente nigeriano promette una rapida soluzione. In guerra, contro, i miliziani di Boko Haram. ABUJA. Il presidente della Nigeria, Jonathan Goodluck, ha dichiarato ieri che il Paese è in guerra contro i miliziani islamisti di Boko Haram, in seguito ai numerosi, efferati attacchi che negli ultimi giorni hanno provocato decine di vittime. L’amministrazione del presidente Goodluck, ricordano le agenzie di stampa internazionali, è stata criticata per la sua presunta incapacità di fermare gli attacchi contro i civili indifesi. Dal canto suo il capo di Stato nigeriano
ha definito invece «un grande successo» l’offensiva militare contro Boko Haram nel nord del Paese, aggiungendo che presto «la situazione tornerà alla normalità». Al momento, tuttavia, sembra difficile che la situazione possa essere normalizzata in tempi brevi. I miliziani infatti non danno tregua con i loro attacchi indiscriminati contro, uomini, donne e bambini. Violenze, che hanno di conseguenza causato distruzione e miseria in varie parti del Paese. Nei giorni scorsi un responsabile dell’amministrazione del distretto di Madagali, Mallam Maina Ularamu, ha lanciato un allarme riguardo alla situazione nella zona a confine tra gli Stati di Borno e Adamawa. A causa delle violenze, sono giunte nelle ultime settimane migliaia di persone sono giunte nella zona costrette ad abbandonare la località di Izge dove i miliziani avevano ucciso due donne e un uomo e poi dato alle fiamme alcune abitazioni. Si è trattato di un episodio tra i tanti che
hanno indotto gran parte della popolazione a temere sempre più per la propria incolumità. Nel maggio scorso il presidente aveva lanciato un’offensiva militare a Borno, Adamawa e nello Stato di Yobe per cercare di arginare le violenze scatenate dai miliziani di Boko Haram, che si battono per rovesciare, il Governo federale di Abuja e imporre la legge islamica nel Paese. Ma finora la lotta non ha dato i risultati sperati. E proprio nello Stato di Yobe, nei giorni scorsi, i miliziani islamisti hanno perpetrato una strage di studenti, nell’attacco contro il collegio Buni Yadi. Nell’azione destabilizzante dei terroristi sono proprio le scuole a essere uno degli obiettivi più colpiti: molte sono state date alle fiamme, con un conseguente pesante bilancio di vittime. Proprio nella città di Yobe, nel settembre scorso, erano stati uccisi quaranta studenti durante un attacco compiuto contro un centro per la formazione agraria. Dopo questa strage, il governatore dello Stato, Ibrahim Gaida, ha rivolto critiche al Governo di Abuja perché le forze di sicurezza sarebbero giunte troppo tardi sul luogo della strage una volta interpellate d’urgenza. «Per ben cinque ore, non c’erano agenti in grado di impedire quello, che stava accadendo» ha affermato: in un comunicato il governatore. E in questi giorni si è tenuta ad Abuja una conferenza internazionale sulla pace e la sicurezza in Africa alla quale ha preso parte anche il presidente francese, Fraçois Hollande.

Proteste ad Atene contro, i licenziamenti. [ ricordo quando un israeliano, sparò al direttore di una banca, e poi, lui commise il suicidio, per la disperazione… ] [ infatti, rimuovere la sovranità monetaria, contro, il popolo significa condannarlo a morte! ] ATENE. Centinaia di funzionari greci hanno manifestato ieri, per le strade di Atene per protestare contro, i numerosi licenziamenti nell’ambito della ricostruzione del settore pubblico. Il Governo greco aveva infatti promesso ai rappresentanti della troika (Unione europa, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale) di licenziare, nell’arco del 2014, 11.500 dipendenti per ridurre la spesa pubblica e per poter continuare a beneficiare dei prestiti internazionali. I manifestanti si sono radunati di fronte al ministero delle Riforme amministrative per poi essere allontanati dalla polizia in tenuta antisommossa. Successivamente i dimostranti si sono diretti verso il ministero delle Finanze, dove sono stati nuovamente respinti dalle forze dell’ordine. Tra i lavoratori scesi ieri in piazza vi sono stati anche numerosi insegnanti. Riferiscono i media locali che durante la manifestazioni sono divampati scontri, con gli agenti di polizia che hanno fatto uso di gas lacrimogeni per disperdere la folla

Sempre più critica la situazione a Ceuta e a Melilla. Salto nel buio per migliaia di migranti [] la disperazione dei popoli, impoveriti, derubati, da parassiti usurai, massoni satanisti salafiti, hanno rubato loro la sovranità monetaria, ed ora un popolo di disperati, cerca, di sfuggire al suo programmato annientamento.. ma questo, non è un problema perché, il tutto è sotto egida ONU Bildenberg, Amnesty.

[ ma, io ho deciso di volere un mondo, senza geopolitiche e, senza ideologie, io sono Unius REI, il re del mondo. storia di un complotto Occidentale, di Farisei FMI Spa, per la rovina di Israele, per la conquista del mondo, geopolitica di farisei, Illuminati Bildenberg, dalla Rivoluzione Francese, ad oggi, una sola agenda per il NWO, ] Dopo una serie di telefonate con il primo ministro britannico, David Cameron, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente dell’Unione europea, Herman van Rompuy, è stato il presidente russo, Vladimir Putin, rompendo giorni di silenzio, a invitare alla calma per evitare ogni escalation. E in tutto questo, proprio mentre, l’Unione europea definisce legittimo
il nuovo Governo transitorio di Kiev, dicendosi pronta a firmare un accordo di associazione con l’Ucraina, il deposto presidente, Viktor, Ianukovich, è riapparso per la prima volta in pubblico, in Russia. Durante una conferenza stampa a Rostov, sul Don, ha bollato il nuovo Governo rivoluzionario come «neofascista», accusando la «politica irresponsabile dell’Occidente per la crisi e i morti di una sceneggiatura non scritta in Ucraina». Subito dopo, le nuove autorità di Kiev hanno chiesto ufficialmente alla Russia l’estradizione dell’ex capo dello Stato.

Nuovi disordini a Caracas. L’Onu condanna le violenze.. ovviamente, i manifestanti sono liberi di fare ogni violenza! ed in Venezuela, Ucraiana, come altrove, il Governo deve subire, ogni vandalismo.. [ l’Onu è ormai, meramente, uno strumento politico e coercitivo a servizio del Nuovo Ordine Mondiale, non condanna mai, la Lega aRABA, per, il crimine, di genocidio, imperialismo della Sharia Califfato mondiale. al 98%, i suoi occhi sono sempre puntati, contro, coloro, che, rivendicano una sovranità monetaria, e politica, come, in Ucraiana, dove il legittimo governo è stato deposto, con un Golpe, manovrato da forze straniere, 322 Bildenberg, farisei anglo-americani, che hanno rubato la sovranità monetaria, per amore di Rothschid, FMI, NWO, sempre Spa, ovviamente.]

2014-02-28 L’Osservatore Romano lettera al maniaco religioso, l’assassino seriale, di innocenti cristiani martiri, sharia imperialismo, il mio amico Califfato di satana, King Saudi Arabia, salafita sotto egida ONU Amnesty. ] In Nigeria l’efferata violenza dei miliziani islamici di Boko Haram sembra non avere fine. Nelle ultime ore, almeno 33 persone sono state assassinate in tre diversi attacchi del gruppo jihadista nel nord est del Paese africano. Tra i bersagli anche gli allievi di un collegio religioso. Le ripetute violenze hanno costretto alla disperata fuga oltre trecentomila civili. Lo hanno confermato fonti delle nazioni Unite, precisando che più della metà sono bambini. E a causa dei continui attacchi, è sempre più difficile per le organizzazioni umanitarie, fra cui la Croce rossa, provvedere ad aiutare queste persone.

[ lettera al maniaco religioso, l’assassino seriale, di innocenti cristiani martiri, sharia imperialismo, il mio amico Califfato di satana, King Saudi Arabia, salafita sotto egida ONU Amnesty. ] : I militanti dell’#ISIL decapitano l’emiro del fronte , Ali Hamad Saeed al-Hajar nella città di Markadah sobborgo Hasakah
Onore e Gloria ai Martiri della Siria, Caduti in Difesa della Patria
http://youtu.be/6z417_1_hps , Raid siriano su valico che conduce ad Ersal, elimina 2 terroristi ferisce altri 8 trasportati presso ospedale Ersal in .
, Raid dell’aviazione siriana prendi di mira terroristi in valico Zamrani e Maslaha che conducono a Ersal in .
: Nuova imboscata dell’esercito neutralizza 20 terroristi tra la Ghouta Orientale e Qalamoun, in sobborgo
, L’esercito neutralizza decine di terroristi sul monte di Santo Maroun nei pressi di Yabroud in Qalamoun, sobborgo
27 febbraio
, Ritrovata una fosse comune a sud est della città Hasakeh, di civili rapiti 2 mesi fa da terroristi dal villaggio Shaddadi in sobborgo Hasakeh.
 
[ lettera al maniaco religioso, l’assassino seriale, di innocenti cristiani martiri, sharia imperialismo, il mio amico Califfato di satana, King Saudi Arabia, salafita sotto egida ONU Amnesty. ] TG 24 Siria. Dettagli dell’imboscata effettuata dalle Forze Armate Siriane nell’area di Al-‘Utayba (Ghouta orientale damasceno). Circa 200 mercenari neutralizzati, a maggioranza stranieri, che hanno commesso atti di terrorismo in Siria
Maggiori informazioni sull’agguato ad Al – ‘ Utayba. Il numero di carcasse contate finora è 192. Questo numero può crescere nelle prossime ore, appena verranno trovati altri cadaveri che sono stati dispersi nell’attacco. Il numero di feriti o arrestati è di 58, tra cui 2 agenti della CIA confermati. Ancora non si sa con esattezza la nazionalità di tutte le spie. Ci sono, accertati, un gran numero di sauditi e giordani. Al momento non é confermato con esattezza il numero di ceceni identificati. I servizi segreti militari siriani avevano lavorato, per coordinare questo agguato, da circa 2 settimane. Il piano era quello di dare l’impressione ai ratti che ci fosse un varco per fuoriuscire dalla zona Qalamoon, attraverso l’area agricola delle fattorie di Reema. L’idea era che i takfiri scoprissero un canale d’apertura verso l’esterno, dalla zona in cui erano circondati (e dove erano asserragliati usando la popolazione civile siriana come scudo umano, motivo per cui le Forze Armate Siriane non potevano bombardare indiscriminatamente l’area), e che riportassero tale informazione ai loro comandi esterni. E così é stato. Il capo delle forze mercenarie takfire, a nord delle fattorie di Reema, contattó l’aiutante di campo di Abu Muhammad Al- Jawlaani, che comunicó tali informazioni al comando terroristi filo-americano di Al-Mafraq. Il piano a quel punto per i ratti fu di raccogliere quanto più carburante possibile per consentire alla loro carovana di compiere il viaggio di 47 km da Al-Utayba verso i campi d’addestramento e concentrazione di mercenari in Giordania, sotto il comando militare e la protezione USA, senza attirare troppo l’attenzione dei servizi militari siriani. Il carburante, tuttavia, non era sufficiente abbastanza per tutti i veicoli della carovana takfira e l’ultima tappa della fuga sarebbe terminata a piedi. Infatti, un ratto catturato confessó che essi pensavano che percorrere quel tratto a piedi sarebbe stato più sicuro per attirare meno l’attenzione dell’Esercito Siriano.
I ratti hanno quindi deciso di attuare il piano di fuga verso i loro protettori ameri-cani il 26 febbraio 2014, verso mezzanotte. Antecedentemente, i tecnici delle squadre del Genio Militare Siriano avevano piazzato mine lungo tutta l’unica strada sulla quale i ratti terroristi in fuga potessero viaggiare. E ‘stata poi solo una questione di tempo, affinché la colonna di mercenari giungesse l’area prestabilita, per poi far detonare gli esplosivi. Successivamente ci sarebbe stato un fuoco d’inferno, da parte di artiglieria e fanteria delle Forze Armate Siriane, che li avrebbe coperti e sotterrati. I comandi takfiri ordinarono che tutte le apparecchiature di comunicazione venissero spente, in modo da non essere intercettati e allertare cosí le forze dell’intelligence militare siriano. Ma questo significava anche che se i ratti di Al – Mafraq avessero scoperto la trappola, non sarebbero stati in grado di avvertire l’esterno e le loro retrovie, le quali avendo le ricetrasmittenti spente non avrebbero potuto far nulla e sarebbero cadute ugualmente nell’imboscata. Il fatto che i roditori avessero optato per un’opearzione notturna non significava che le Forze Armate Siriane non sarebbe state in grado di controllare il territorio, in gran parte pianeggiante. L’Esercito Arabo Siriano é un vero esercito moderno, tecnologicamente ben attrezzato e aggiornato, le cui forze in campo sono ben addestrate e rifornite delle piú attuali tecniche di combattimento, la cui formazione degli ufficiali é tra le piú elevate a livello internazionale, grazie anche alla collaborazione con altre forze armate alleate. Questo è quello che è successo ad Al-‘Utayba (Ghouta orientale damasceno). I parassiti si muovevano rapidamente e furtivamente, avendo l’illusione di aver oltrepassato diverse basi militari di controllo siriane, non evendo la capacitá di accorgersi della grande sorpresa che li attendeva. Essi non potevano sospettare degli esplosivi piazzati dagli artificeri militari siriani per dar loro una calorosa accoglienza appena giunti a sud del Lago di Otaybah. Circa verso le 03:00, le bande armate mercenarie takfire oltrepassavano il punto (di non ritorno) appena a sud del Lago di Otaybah, dove l’Esercito Arabo Siriano sapeva che (a causa di comunicazioni precedentemente intercettate) essi stavano seguendo esattamente il piano che li avrebbe portati loro in bocca. I ratti furono completamente sconvolti appena si accorserro che il mondo stava scoppiando loro intorno, mentre fanteria e artiglieria siriana gli si avventarono addosso con tale forza che è un quasi miracolo che ci sia stato qualche sopravvissuto. Mentre il sole iniziava a salire, il colonnello del SAA responsabile dell’organizzazione dell’agguato poté trasmettere il messaggio al Comando Militare Siriano che tutti i membri delle bande armate terroristiche mercenarie erano stati annientati, uccisi o feriti e arrestati. Successivamente, appena l’area fu messa completamente in sicurezza, le redazioni giornalistiche di SANA e Al-Mayadin vennero immediatamente informate e sulla scena vennero inviati i loro corrispondenti con la necessaria tecnologia per le trasmissioni. I soldati siriani e delle Forze Speciali rapidamente disarmarono tutti i cadaveri rimasti sul terreno e tutti i feriti, per assicurarsi che nessuno di loro stesse fingendo di essere morto, nel tentativo di fuggire o, peggio ancora, di poter aprire il fuoco sui soldati siriani presenti e ignari. Le carcasse dei criminali takfiri eliminati, un branco di spregevoli traditori della causa e resistenza araba all’occupante sionista e yankee, mercenari terroristi venduti, sono quindi state rimosse e tutte allineate lungo un percorso lontano da tutti quei segni che avrebbero potuto indicare che tipo di tecnologia fosse stata utilizzata per neutralizzarli. (Questo rapporto é una traduzione e adattamento all’originale redatto dal patriota siriano Ziad Fadel) Traduzione di SyrianFreePress.net International Freelancers Patriotic Network
http://syrianfreepress.wordpress.com/2014/02/27/details-of-the-saa-ambush-at-al-utayba-eastern-ghouta-in-which-were-eliminated-about-200-mercenaries-who-committed-acts-of-terrorism-in-syria-a-ziad-fadel-report/

Bush 322 Kerry, 666 Rothschild.. questo è nella storia, voi avete rotto il vaso di pandora in Ucraina, voi avete deposto il suo Governo legittimo, voi avete seminato il veleno del separatismo!… chi ha portato i cecchini a sparare sulla polizia in Ucraina? lui è il responsabile di tutto questo.. e questo è quanto!

Putin, inviare truppe russe in Ucraina, Contro minaccia a vita russi e fino a normalizzazione situazione. 01 marzo, , [ questo è incontestabile, l’attuale governo ucraino, è illegale, un colpo di Stato, sotto, egida USA Bildenberg, masonic system, Ue, Onu, Amnesty Spa, Fmi, 666. 322 Bush: “noi vinceremo il Nwo” ] Vladimir Putin (è un ragazzo saggio, io lo sostengo! ) ha presentato al Consiglio della federazione russa, la camera alta del Parlamento, “una richiesta di utilizzo delle forze armate in territorio ucraino” fino alla “normalizzare della situazione socio-politica in quel Paese, in relazione alla situazione straordinaria che si è creata in Ucraina e ad una minaccia alla vita di cittadini russi”.

[is why, i will kill you all! ] UFO in Italy: 7 in 2013, 56 in 4 years. Boom year 2010: with 22 cases, lower in 2011 (17) and 2010 (10) 01 March, 14:45.. sightings of UFOs, esoteric and scientific.. this phenomenon is directly proportional to the loss of faith in God.. but a nation of gay, without faith in God, does not claim anything, its monetary sovereignty.. because, for this, of liberation from the loan shark, Bildenberg, masonic system, IMF, 666 Spa,of Illuminati, 322 Bush Kerry, criminals Pharisee, I want men free!
[is why, i will kill you all! ] Ufo in Italia: 7 nel 2013, 56 in 4 anni. Anno boom 2010: con 22 casi, calo nel 2011 (17) e nel 2010 (10) 01 marzo, 14:45.. gli avvistamenti degli ufo, questo fenomeno esoterico e scientifico.. è direttamente proporzionale, alle perdita, della fede in Dio… ma, un popolo di gay, senza fede in Dio, non rivendicherà mai, la sua sovranità monetaria.. perché, per questa operazione, di liberazione dallo strozzino fariseo, ci voglio gli uomini liberi! [is why, i will kill you all! ]

Narendra sharma. 07:33. I am not going out side in India,In India Many muslim’s are killed eg:-Assam riot,Gujrat riot,Mujaffar nagar riot.Many muslim are killed,Rape,Burried.Who is responsible for that. [] answer [] my son, the problem is not to change the religion, but, you have to change the hearts of people, and this is a miracle of the Holy Spirit.. but, since Sharia law, is a criminal for the genocide of mankind, then, India, killing Muslims sharia guilty, also, but, too, you kill the Christians innocent dait slaves.. but, while Muslims are guilty of intolerance and racism, however, Christians have chosen not to kill anyone, and they are not racist and intolerant! now, we will not be for sharia killer, to be accomplices of his crimes.. this complaint, every honest Muslim who wishes to enter the Kingdom of God, he should say so! but, those who pretend not to see the innocent martyrs (and no matter what religion, they are), will go to hell.. why are the innocent, who were killed, who, they shall judge the world. [] answer []
 figlio mio, il problema, non è cambiare la religione, ma, bisogna cambiare il cuore delle persone, e questo è un miracolo dello Spirito Santo.. ma, poiché, la sharia è una legge criminale, per il genocidio, del genere umano, poi, l’India, uccide i musulmani ed ovviamente, anche, lei uccidere, i cristiani.. ma, mentre i musulmani sono colpevoli, di intolleranza e razzismo, però, i cristiani hanno scelto di non uccidere nessuno, e loro non sono razzisti e intolleranti! ora, noi non possimo essere per la sharia assassina, per essere complici dei suoi crimini.. questa denuncia, ogni musulmano onesto, che, desidera entrare nel Regno di Dio, lui dovrebbe dirlo! ma, quelli che fanno finta di non vedere i martiri innocenti (e non importa di quale religione), andranno all’inferno.. perché sono gli innocenti, che, sono stati uccisi, che, giudicheranno il mondo, vogliono criminalizzare la Bibbia il Papa e tutti i cristiani!.. ed in verità proprio questo hanno fatto
Narendra sharma. 07:03. Gruppo NDFB è un gruppo terrorista, non è un gruppo musulmano, ma Bodo persone sono mescolati cristiana e altra religione, ma dovete sapere terrorista non ha religione, se dovrebbe essere musulmano, cristiano, Hindusim, corpo Judaisim.Ever vuole la pace. NDFB group is a Terrorist group,It is not a Muslim Group,But Bodo people are mixed of Christian and other religion, But You should know Terrorist have no religion,If it should be muslim, Christian, Hindusim, Judaisim. Ever body want peace. honestly do not think it’s slander generic, that you can do, terrorism, blaming the innocent victims worldwide.. your statement aggravates the evil of the Muslims, because it seeks to justify the crimes of sharia Nazi ideology and the lack of freedom of conscience, which is a crime institutional.. [] non credo sia onesto fare calunnie generiche, di terrorismo, per incolpare le vittime innocenti in tutto il mondo.. la tua affermazione aggrava la malvagità dei musulmani, perché cerca di giustificare i crimini ideologici della sharia nazi e la mancanza di libertà di coscienza, che, è un crimine istituzionale.. no one can say that Islam is not terrorism!
because in all the ARAB LEAGUE there is no freedom of religion..
and this is a gift that Bush 322 Kerry, Satanists, Illuminati IMF, Spa, Gmos Spa, Bildenberg, have done to them under the aegis of the UN, Amnesty International, and in fact totally innocent dhimmi 300 Christian martyrs are killed every day in the world, by Muslims!
I have seen Christian children like rabbits killed by Boko Haram in the name of Sharia.. this closes every discussion about your evil religion!

nessuno può dire che l’Islam non è terrorismo! perché in tutta la LEGA ARABA non esiste la libertà di religione.. e questo è un dono che Bush 322 Kerry, i satanisti hanno fatto a loro sotto egida ONU Bildenberg, Amnesty, ed infatti 300 martiri cristiani dhimmi totalmente innocenti vengono uccisi ogni giorno, nel mondo dai musulmani! io ho visto bambini cristiani uccisi come conigli dai Boko Haram in nome della Sharia.. questo chiude ogni discussione circa la religione! 08 gennaio 2014. Gli studi sul cervello contestano l’ideologia di genere. (di Lupo Glori) Un importante recente studio americano condotto su quasi mille soggetti, da un’équipe guidata da Ragini Verma, neuro-scienziata dell’Università della Pennsylvania a Philadelfia (USA) (http://www.uphs.upenn.edu/news/News_Releases/2013/12/verma/), conferma, attraverso concreti dati scientifici, le differenze biologiche esistenti tra maschi e femmine. I risultati della ricerca, effettuata su 949 volontari (428 maschi e 521 femmine) di età compresa tra gli 8 e i 22 anni, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Proceedings of National Academy of Science. Essi attestano come «le connessioni cerebrali di maschi e femmine sono diversamente distribuite», evidenziando, attraverso avanzate tecniche di neuroimaging, la presenza, nelle donne, di un maggior numero di connessioni tra emisfero destro e sinistro (il primo deputato maggiormente al pensiero intuitivo, il secondo alle elaborazioni logiche) mentre, al contrario, negli uomini si riscontra la presenza di una migliore interconnessione all’interno dei medesimi emisferi. A tale proposito Ragini Verma ha dichiarato: «Ho constatato con stupore che i risultati confermano molti stereotipi che crediamo di avere sul cervello. Per esempio se volessi andare da uno chef o da un parrucchiere, sarebbero più che altro uomini (…) Mentre le donne si dimostrano più efficienti nelle azioni che richiedono il coordinamento di entrambi gli emisferi: sono più intuitive, hanno migliore memoria, sono più emotivamente coinvolte quando ascoltano qualcuno». Solo nel cervelletto, parte del sistema nervoso deputata principalmente al controllo motorio, le cose sembrano andare diversamente: in questa regione, infatti, gli uomini dimostrano una migliore connessione tra un emisfero e l’altro. In tal senso, la neuro-scienziata americana spiega: «Se per esempio voleste imparare a sciare, sarebbe il cervelletto la regione maggiormente coinvolta». Alla medesima conclusione della ricerca di Ragini Verma erano giunti gli studi di Simon Baron-Coehn, professore di psichiatria presso l’università di Cambridge nel Regno Unito ed esperto di autismo, il quale, nel 2004, svolse alcuni innovativi esperimenti sui bambini in fase neonatale dimostrando l’esistenza di importanti differenze tra i cervelli di donne e uomini. Nel suo articolo Autismo: una forma estrema del cervello maschile? (Simon Baron-Coehn, L’autisme: une forme extrême du cerveau masculin?, “Terrain” n°42, marzo 2004), Baron-Cohen aveva distinto i tipi di cervello sulla base di due aspetti fondamentali: la capacità di empatia e la capacità di sistematizzazione. Gli esperimenti da lui condotti tendono a dimostrare che tra le donne la capacità di empatia è più sviluppata rispetto agli uomini. Al contrario, la capacità di “sistematizzare” è più importante negli uomini che nelle donne. A tale proposito egli aveva affermato come, «in uno studio, i ragazzi hanno dimostrato in 50 occasioni spirito più competitivo, mentre le ragazze sono state 20 volte più dei maschi disposte ad attendere il loro turno». Secondo il professore inglese le differenze prendono forma prima della nascita all’interno dell’utero della madre, dove maschi e femmine producono differenti quantità di ormoni e in particolare i maschi producono il doppio del testosterone delle femmine. Il differente livello di produzione ha un impatto determinante sullo sviluppo del cervello a dimostrazione dell’importanza dall’elemento biologico nella crescita e nello sviluppo dei bambini. Tali studi scientifici che mettono in luce il ruolo unico e decisivo svolto dalla natura nel processo biologico di ciascun individuo, costituiscono un’ulteriore smentita delle tesi degli ideologi del gender per i quali la differenza sessuale ha origini e cause puramente socio-culturali. (Lupo Glori)

03 febbraio 2014. Si è finalmente svolto il convegno sul Gender in Campidoglio ( Malgrado il nubifragio che imperversava su Roma, e l’invito del Comune di Roma a non uscire di casa, oltre 200 persone hanno affollato il 31 gennaio la Sala della Protomoteca in Campidoglio, dove si è svolto l’atteso convegno organizzato dall’Associazione Famiglia Domani sul tema Ideologia del gender: quali ricadute sulla famiglia?. Pubblichiamo l’ampio servizio che ha dedicato a questo evento Giuseppe Rusconi su RossoPorpora. Venerdì 31 gennaio l’atteso convegno in Campidoglio: “Ideologia del gender: quali ricadute sulla famiglia?”, promosso da “Famiglia domani”, Pioggia battente ma duecento in sala, oltre a una ventina di membri delle associazioni lgbt, che hanno partecipato a loro modo alla serata (con fischi e muggiti), Relazioni chiare e stringenti nella loro logica di padre Carbone, Dina Nerozzi, Vittorio Lodolo D’Oria e Gianfranco Amato, Si vuole il totalitarismo, servo della grande finanza. Perciò si distrugge la famiglia. A mo’ di premessa evochiamo sinteticamente le ultime gesta di Ignazio Marino, uno che aveva dichiarato di voler essere il “sindaco di tutti i romani” (e che, ad esempio, ha dimezzato i fondi per i viaggi scolastici della memoria della Shoah e addirittura annullato quelli nelle zone che videro esplodere la ferocia comunista titina contro gli italiani di Istria e Dalmazia, infoibati o costretti all’esodo). Allora: non contento di aver prima concesso, poi revocato, di nuovo concesso lo svolgimento in Campidoglio del convegno sul ‘gender’ promosso da “Famiglia domani”; non contento di aver trasformato le tradizionali luminarie natalizie in via del Corso in un arcobaleno di colori; non contento di aver issato la bandiera arcobaleno sul Campidoglio per una settimana a gennaio; non contento di aver dato luce verde al programma di indottrinamento ‘pro-gender’ ( “per contrastare il bullismo omofobico”) in alcuni istituti superiori romani (lecosecambiano@Roma, che prevede anche un concorso “creativo” con premiazione ufficiale il 17 maggio); non contento di aver annullato (per ora in Commissione) l’esenzione dalla tassa dell’asilo nido per il terzo figlio; non contento di aver fatto approvare in commissione l’inutile nei fatti, ma culturalmente importante registro delle ‘unioni civili’ (leggi: ‘gay’), se n’è uscito pochi giorni fa in video, sul suo sito, con un’esortazione degna di uno che tiene la democrazia in grande considerazione. Infatti, nel video, dopo aver parlato di “omofobia”, passando all’approvazione in commissione del ‘registro per le unioni civili’, definita una “vergogna” il fatto che l’Italia non abbia ancora una legge in tal senso (in Europa “unico Paese insieme con la Grecia”, menzogna), il “sindaco di tutti i romani” così si esprime al proposito: “Chi la pensa diversamente, chi ha visioni diverse, davvero dovrebbe ritirarsi dalla vita pubblica, perché vive in un’epoca passata, vive in un secolo che è stato ormai superato (…) Roma davvero non vuole confinarsi al passato, Roma vuole guardare al futuro”. Noteremo qui soltanto che tra coloro cui Ignazio Marino (che vanta sempre i suoi rapporti con il cardinale Martini) vorrebbe negare il diritto di parola ci sono il cardinale vicario Agostino Vallini (chiara e netta, dura nei toni, la recente nota del Vicariato sul registro delle ‘unioni civili’) e lo stesso papa Francesco (di cui il sindaco proclama di essere ammiratore). Veniamo allora al Convegno di venerdì 31 gennaio in Campidoglio, posto sotto il titolo: ” Ideologia del ‘gender’: quali ricadute sulla famiglia?”, promosso dall’associazione “Famiglia domani” con l’aiuto prezioso di Lavinia Mennuni, consigliere comunale di centrodestra e già assessore nella giunta Alemanno. Annunciato per il 3 dicembre nella sala della Protomoteca, rinviato al 31 gennaio dopo la marcia indietro (il 14 novembre) del sindaco Marino pressato dai suoi sponsor delle associazioni lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (lgbt), il Convegno ha visto la partecipazione di circa duecento persone a dispetto del tempo inclemente che da giorni avvolge la capitale. In sala anche una ventina di simpatizzanti lgbt, con triangoli rosa sui maglioni a evocare la reputata (da loro) analogia degli organizzatori con i nazisti che rinchiudevano gli omosessuali nei lager (ha detto il loro portavoce Andrea Maccarone a Repubblica.tv che il convegno “chiaramente di stampo omofobo mirava a sostenere tesi di odio”). I venti hanno alimentato l’atmosfera di tensione latente che si respirava in sala, bueggiando e fischiando in diverse occasioni affermazioni sgradite dei relatori: se ne sono andati nel momento in cui stava prendendo la parola il presidente dei Giuristi cattolici per la vita Gianfranco Amato, forse per spregio oppure sapendo di non riuscire a sopportare con un minimo di contegno quello che avrebbero dovuto ascoltare. Ai duecento partecipanti al Convegno (tra i quali non abbiamo notato sguardi truci, teste rasate, manganelli branditi, ma tanti giovani e anziani tranquilli ed anche alcuni sacerdoti e suore) ha rivolto dapprima un saluto Lavinia Mennuni, che ha espresso “profonda preoccupazione” per la politica del Comune di Roma in materia di famiglia e per l’indottrinamento lgbt, sotto il pretesto di lottare contro il ‘bullismo omofobico’, dilagante nella scuola (vedi il già citato progetto lecosecambiano@roma in alcune scuole medie superiori). In necessaria sintesi le relazioni del Convegno. Padre Giorgio Carbone: ideologia del ‘gender’ funzionale al nuovo totalitarismo Nell’ideologia del ‘gender’ il genere sessuale non è dato una volta per tutte, ma è frutto di scelta, cultura, convinzione: è del resto un ruolo socio-psicologico intercambiabile a volontà, tanto che la stessa ideologia non viene definita precisamente, poiché occorre lasciare aperte possibilità oltre ogni limite. Le origini di tale ideologia si ritrovano nello strutturalismo (metà Anni Cinquanta), che “voleva destrutturare il passato per strutturare il presente”. “Donna non si nasce, si diventa”, scriveva Simone de Beauvoir. E il fine ultimo del successivo femminismo radicale statunitense era quello di cancellare la distinzione tra i sessi. Per fare questo bisognava delegittimare in primo luogo il ruolo maschile e paterno. Come scriveva Joan Scott “il ricorso alla biologia (…) rende più difficili gli appelli all’uguaglianza”. Raddoppiava Mary O’Brien, per la quale “la maternità è una vera e propria trappola”. Insomma l’ ideologia del ‘gender’ “dissocia l’io dal suo corpo”, perché “ciò che conta è la scelta del singolo”. Troviamo così “natura contro cultura”, con la prima considerata come un dato autoritario. Qui ha fatto notare il religioso domenicano che “volenti o nolenti, piaccia o no, ognuno può esercitare il proprio libero arbitrio solo nella dimensione storica in cui vive. Perciò è un’illusione proporre uno sganciamento del corpo dall’io”. Padre Carbone ha poi trattato dei diversi significati di discriminazione (e qui spesso i fautori del ‘gender’ truccano le carte in tavola mescolando disinvoltamente il “distinguere” con l’ “emarginare”) e ha citato Erich Fromm sul tema dell’uguaglianza. Scriveva Fromm nel 1956: “La crescente tendenza all’eliminazione delle differenze è strettamente legata al concetto di uguaglianza”. Uguaglianza degli automi, poiché “tutti obbediscono agli stessi comandi e tuttavia ognuno si illude di seguire i propri desideri”. Ha rilevato qui padre Carbone il moltiplicarsi nella società dei casi di alcoolismo, tossicomania, manie sessuali, suicidio, sintomi tutti del grande vuoto lasciato da tale “uguaglianza”. Il relatore, ordinario di bioetica, ha quindi citato il “Memorandum” dell’11 marzo 1969 redatto dallo statunitense Frederick Jaffe (vicepresidente allora della Planned Parenthood, attivissimo ente americano di derivazione eugenetica e impegnato nella politica di controllo delle nascite). In tale documento, redatto anche per l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Jaffe (fondatore pure del “Guttmacher Institute”) postula la riduzione della fertilità umana attraverso alcune misure precise. Tra le quali si notano: la ristrutturazione della famiglia, posticipando o evitando il matrimonio; l’alterazione dell’immagine della famiglia ideale; l’incremento percentuale dell’omosessualità; l’educazione sessuale obbligatoria dei bambini; politiche di penalizzazione della famiglia con figli. Oggi, ha evidenziato padre Carbone, tale memorandum si esprime con un dilagare di proposte conseguenti a quel preciso disegno. Il risultato è la formazione “di masse di individui che sono automi”, un terreno molto favorevole al formarsi di “movimenti totalitari”. Dina Nerozzi: il tentativo di cancellare le leggi della bioetica, della genetica, delle scienze naturali L’ideologia del ‘gender’, ha subito evidenziato Dina Nerozzi, medico psichiatra, ha dichiarato guerra non solo alla natura, ma anche alla scienza, utilizzando il potere giudiziario che ormai detta l’agenda alla politica. Si sta devastando una civiltà plurimillenaria, a partire dalle teorie della Scuola di Francoforte (anni Venti) che miravano a sovvertire l’ordine sociale con una rivoluzione culturale. Negli Anni Cinquanta nasce il “politicamente corretto” e anche la scienza viene politicizzata: per John Money, “artefice della nuova etica progressista e anche apologeta della pedofilia”, “uomini e donne non si nasce, ma lo si diventa sotto l’influsso ambientale”. Le conseguenze sanitarie della rivoluzione sessuale si incominciano a concretizzare all’inizio degli Anni Ottanta: epidemie di polmonite, di sarcoma kaposi (dal nome dello scopritore, un dermatologo ungherese, patologia tumorale correlata all’Aids), della stessa Aids. Nel 1984, non a caso, vengono chiuse le Terme di San Francisco. Partono i programmi anti-Aids e tuttavia tra il 1992 e il 1996 l’Aids è la prima causa di morte tra i giovani statunitensi. Il business economico correlato è gigantesco: si pensi anche soltanto alle nuove medicine, ai nuovi vaccini, ai nuovi strumenti di cura. Affari grandi dunque per il cuore dell’impero, New York. Perché gli altri ormai contano poco o niente. Vittorio Lodolo D’Oria: nel 1968 attacco alla scuola, nel 2013 alla famiglia. Vittorio Lodolo D’Oria, medico ematologo e vice-presidente dell’Associazione nazionale famiglie numerose cattoliche, premettendo che la famiglia si presenta come un incrocio, verticalmente tra generazioni, orizzontalmente tra generi, ha rilevato le differenze tra il ’68’ e i nostri giorni. Quasi mezzo secolo fa fu attaccata in primo luogo la scuola, oggi è la famiglia nel mirino degli artefici della rivoluzione culturale. Alcuni aspetti del parallelo. Nel ’68’ si volevano indottrinare gli studenti universitari, oggi i minori; la scuola fu l’obiettivo, oggi lo strumento; si voleva il sesso slegato dalla riproduzione, oggi la riproduzione senza sesso; la strategia era di piazza, oggi è subdola; venivano coinvolte le masse, oggi ci sono gruppuscoli ben finanziati; si operava cercando maggioranze parlamentari, oggi attraverso burocrati o funzionari dell’Unione europea; allora si puntava a riforme epocali, oggi si opera attraverso decreti, leggi, circolari; si voleva la distruzione della famiglia patriarcale, oggi si chiedono gli stessi diritti per ogni genere di convivenza. Il relatore, partendo dal ‘Rapporto’ dell’entomologo Kinsey (per il quale la bisessualità era il ‘genere’ migliore), ha poi ricordato i colossali proventi economici derivati dalla commercializzazione della pillola anticoncezionale: “Un business spaventoso, che trasforma i figli in Tamagochi”.E ha evidenziato come le strategie lgbt vengano imposte anche agli italiani, pur non essendo mai state sottoposte a un voto. Ne è un esempio la famigerata “Strategia nazionale” in materia di omofobia elaborate dall’Ufficio nazionale antirazzismo in collaborazione con il dipartimento Pari Opportunità (retto dall’ineffabile viceministro montiano Maria Cecilia Guerra), che sono state trasmesse al Ministero dell’Istruzione, università e ricerca (Miur) per essere travasate nelle scuole italiane, con una spesa di 10 milioni di euro. Un vero e proprio indottrinamento, alla cui elaborazione sono state ammesse 29 associazioni lgbt, ma né le associazioni dei genitori né quelle degli insegnanti. Gianfranco Amato: la legge anti-omofobia è liberticida. Ha concluso gli interventi (cui è seguita la risposta ad alcune domande del pubblico) l’avvocato Gianfranco Amato. Con la consueta, lucida passione il presidente dei Giuristi per la vita ha dapprima rievocato i motivi per cui la legge ‘anti-omofobia’ (ora in Senato, dopo l’approvazione tortuosa alla Camera) è inutile e pericolosa per la libertà di espressione. Una legge proposta solo per “mettere il bavaglio a tutti”, in attesa di raggiungere l’obiettivo finale, di cui gli omosessuali sono semplice strumento: il business di lobby potentissime. Amato ha contestato, dati alla mano, che in Italia ci sia un’ “emergenza omofobia”, come fanno credere i giornaloni e le televisioni asservite alla nota lobby. Secondo una ricerca statunitense l’Italia è fra le dieci nazioni al mondo più ‘amiche’ degli omosessuali; i risultati di un’indagine dell’insospettabile Swg del giugno 2013 mostrano che gli italiani non considerano per niente gli omosessuali come nemici; dai dati forniti dalla polizia per il triennio 2010-2012 emerge che sono stati segnalati (segnalati, non accertati) in Italia 28 casi l’anno di presunta omofobia; da quanto si sa non è stato segnalato un solo caso di discriminazione nel posto di lavoro per ragioni omofobiche… insomma dov’è la fantomatica “emergenza omofobia” in Italia? Già oggi, ha rilevato Amato, “gli omosessuali hanno tutti gli strumenti per tutelare i loro diritti, garantiti dall’articolo 3 della Costituzione”. E invece ecco la legge, “tipica degli Stati totalitari”, perché mette a rischio gli articoli 19 e 21 della Costituzione (libertà religiosa, libertà di pensiero). Nel testo si vuole estendere la legge Reale-Mancino (contro il nazismo e il razzismo) all’omofobia. Un’aberrazione, perché allora non si potrà più dire, senza essere sanzionati, “che un uomo non può sposare un uomo”. A tale proposito, ha detto il presidente dei Giuristi cattolici, il subemendamento Gitti “non salva proprio nessuna libertà d’espressione”, poiché fuori dalle sacristie nessuno potrebbe più esprimere il proprio dissenso in materia. Anche per Gianfranco Amato siamo oggi confrontati con l’invadenza della nota lobby nella scuola. Ricordati i testi dell’Unar (direttive tipo ‘Minculpop’ per i giornalisti, inaccettabile strategia nazionale con cui indottrinare scolari e studenti), il relatore ha comunicato che i Giuristi per la vita hanno diffidato ufficialmente l’Unar, il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, il Miur dal proseguire con tali atti illiberali. Che sono ben sintetizzati nelle poche righe, quelle della legge ‘contro l’omofobia’ che “tende a punire il pensiero prima ancora che si manifesti”. Puntando al ‘bavaglio’ per tutti i dissenzienti. A scanso di sanzioni pecuniarie, prigione e periodi di ‘rieducazione’ presso le sedi lgbt. Dice qualcosa? 11 febbraio 2014. Omofobia o eterofobia? Un nuovo testo contro il gender. (di Fabrizio Cannone) Il battagliero avvocato Gianfranco Amato, non nuovo a pubblicazioni di carattere militante e sanamente aggressivo, ha riunito, nel suo ultimo volume (cfr. G. Amato, Omofobia o eterofobia? Perché opporsi a una legge ingiusta e liberticida, Fede & Cultura, Verona 2014, pp. 210, € 16), tutta una serie di episodi che vedono, contrariamente al noto luogo comune, i gruppi omosessualisti in posizione di attacco e di violenza, e i cattolici in veste di vittime, sapientemente ignorate dal sistema. I Giuristi per la Vita, di cui Amato è presidente nazionale, hanno seguito una triste e crescente casistica, in cui la violenza gay faceva il paio con l’indifferenza o peggio con la connivenza dei mass media del potere. Così vengono ripercorsi dall’Autore, con dovizia di dettagli tecnici e giuridici, i recenti casi Piccinelli, Ronco, Barilla, Ignazio Marino (cfr. pp. 18-64), in cui, costantemente, la tanto decantata libertà di pensiero e di espressione, per i cattolici critici delle teorie astruse del gender e delle nozze gay, è divenuta inesistente o è stata ridotta al lumicino. Secondo Amato, si tratta di «una vera e propria Kulturkampf, attuata in maniera esplicita (ad esempio nelle scuole di Stato) o subliminale attraverso, soprattutto, la potenza mediatica pervasiva degli strumenti di comunicazione di massa, che ha come scopo quello di una rivoluzione antropologica» (p. 83).
Insomma si tenta in ogni modo di far sì che il male, ovvero l’omosessualità, venga chiamato bene, e che il bene, ossia la reazione a tutte le devianze, venga chiamato male. Sta a noi passare al contrattacco e denunciare la grande affabulazione che si nasconde dietro la più mortifera ideologia di tutti i tempi. (Fabrizio Cannone).

05 febbraio 2014. Il Parlamento Europeo promuove l’ideologia LGBTQ. (di Lupo Glori) Martedì 4 febbraio, il Parlamento Europeo ha approvato, con 394 voti a favore, 176 contrari e 72 astensioni, il “rapporto Lunacek ” (“Relazione sulla tabella di marcia dell’UE contro l’omofobia e la discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere”) che chiede alla Commissione Europea, agli Stati membri e alle agenzie UE di «lavorare congiuntamente» per una strategia europea pluriennale «volta a proteggere i diritti fondamentali delle persone LGBTQ». Hanno votato a favore i 5 maggiori gruppi politici: il Partito Popolare Europeo, l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, i Verdi, la Sinistra Unitaria Europea, Sinistra Verde Nordica. Tale risoluzione suggerisce ai 28 Stati europei, dunque, una precisa roadmap globale LGBTQ volta a contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere in tutti i campi della vita sociale, dal lavoro, all’educazione, alla salute, all’accesso a beni e servizi, fino alla libertà di movimento ed espressione. Il rapporto appena approvato ricalca quello già presentato, e bocciato per due volte, dalla eurodeputata portoghese Edite Estrela sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi dei cittadini europei. Ha solo cambiato nome, prendendo quello della sua nuova relatrice, Ulrike Lunacek, eurodeputata austriaca dei Verdi, lesbica e attivista per i diritti omosessuali, Co-Presidente dell’Intergruppo LGBTI al Parlamento Europeo. Il testo, pur non essendo vincolante per gli Stati membri, si propone di dettare le linee guida in materia di promozione dei diritti LGBTI reclamando l’adozione nell’ordinamento giuridico dell’Unione Europea degli ideologici “Principi di Yogyakarta” e l’introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso chiedendo alla Commissione Europea di «presentare in via prioritaria proposte finalizzate al riconoscimento reciproco degli effetti di tutti gli atti di stato civile nell’Unione europea, compresi i matrimoni, le unioni registrate e il riconoscimento giuridico del genere». La relazione Lunacek chiede, inoltre, agli Stati europei di adottare misure penali per combattere l’omofobia esortandogli ad «astenersi dall’adottare leggi che limitino la libertà di espressione in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere e riesaminare quelle già in vigore». Vengono, infine, promossi corsi formativi scolastici sulla «identità di genere» e caldeggiato «lo scambio di buone prassi tra gli Stati membri per quanto riguarda la formazione e l’istruzione delle forze di polizia, della magistratura inquirente, dei giudici e degli operatori dei servizi di assistenza alle vittime». Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, ha dichiarato soddisfatto: «il voto di oggi è particolarmente importante poiché gruppi organizzati di estremisti religiosi e ultra-conservatori avevano orchestrato una campagna di sabotaggio del Rapporto Lunacek, ma sono stati sconfitti da un voto che dimostra come la maggioranza degli europarlamentari aderiscano ai principi fondamentali dell’Unione Europea di uguaglianza, non discriminazione e dignità per tutti. L’ampia maggioranza con cui il Rapporto è stato approvato manda un forte messaggio alla Commissione Europea e agli Stati membri secondo il quale la discriminazione delle persone LGBTI non è accettabile e va combattuta. L’Unione Europea deve fissare degli obiettivi precisi per combattere le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere, raggiungerli ed istituire un efficiente meccanismo di monitoraggio per misurare i progressi in questo campo». Il documento appena approvato dal Parlamento europeo, come abbiamo detto, non è vincolante per gli Stati membri, tuttavia esprime chiaramente la posizione ideologica ufficiale dell’Unione Europea in materia di promozione dei diritti omosessuali e avrà certamente una forte influenza sulle future politiche nazionali dei singoli Stati. Sarà, dunque, il rapporto Lunacek il testo cardine di riferimento a cui si appelleranno nei prossimi mesi le associazioni e gli attivisti impegnati per la promozione dell’omosessualismo e della ideologia del gender nella nostra società. (di Lupo Glori)

26 febbraio 2014. [nazi gender: Society for the protection of unborn children,] 19 febbraio 2014. La strategia ideologica globale delle istituzioni internazionali(di Lupo Glori) Se qualcuno aveva qualche dubbio sul carattere ideologico delle istituzioni internazionali dopo le ultime inequivocabili stoccate messe a segno da quest’ultime si dovrà ricredere. L’approvazione del “rapporto Lunacek” lo scorso 4 febbraio da parte del Parlamento europeo e, con un tempismo sintomatico, l’atto d’accusa dell’ONU nei confronti della Santa Sede per l’abuso sui minori, gettano definitivamente la maschera mostrando, se ce n’era bisogno, il volto ideologico e anti cattolico dei poteri forti internazionali. L’approvazione, alcuni mesi fa, da parte di un’altra delle istituzioni più rappresentative, l'”Organizzazione Mondiale della Sanità” (OMS), del documento sugli Standard per l’educazione sessuale per la pianificazione e l’attuazione di politiche di promozione della salute sessuale e riproduttiva non era stato che la prima avvisaglia di una decisa e pianificata strategia globale finalizzata a promuovere ed calare dall’alto i propri perversi progetti politici. Non è difficile individuare il filo ideologico che accomuna questi tre atti che seppur emanati da entità distinte si propongono il medesimo fine: il sovvertimento dell’ordine naturale e cristiano. Il rapporto ONU contro la Santa Sede sulla questione degli abusi dei minori sembra essere un pretesto per un attacco frontale e più generale rivolto alla Chiesa cattolica e a tutto ciò che essa rappresenta. Le istituzioni internazionali pretendono tappare la bocca all’ultimo e indomito baluardo contro l’attuale dilagante relativismo morale, arrivando ad esigere che rinunci a proclamare la propria millenaria dottrina in campo sociale mettendo la propria autorità al servizio dei loro folli piani ideologici. Nel durissimo atto di accusa in sedici pagine la “Commissione Onu per i diritti dei minori” esorta infatti la Chiesa a «fare pieno uso della sua autorità morale per condannare tutte le forme di molestia, discriminazione o violenza contro bambini sulla base del loro orientamento sessuale o l’orientamento sessuale dei loro genitori e a sostenere gli sforzi a livello internazionale per la depenalizzazione dell’omosessualità». Il rapporto ONU, al punto 53, riprende la Santa Sede anche sul tema dell’aborto. Il Comitato, infatti, «esprime la sua più profonda preoccupazione per il caso di una bambina di 9 anni in Brasile che nel 2009 dovette fare un intervento di aborto salva-vita dopo essere stata stuprata dal suo padre putativo, la cui madre come il dottore che praticò l’aborto furono sanzionati (sic) dal vescovo di Pernambuco, una sanzione che è stata poi approvata dal capo della Congregazione dei Vescovi della Chiesa cattolica». Al punto 55, la Sede Apostolica, viene addirittura esortata a mettere mano al proprio Codice di diritto canonico dichiarando come essa debba «rivedere la sua posizione sull’aborto che pone ovvi rischi sulla vita e la salute delle ragazze incinte e di emendare il canone 1398 relativo all’aborto con una visione che identifichi le circostanze sotto cui l’accesso ai servizi di aborto può essere permesso». Non manca nel documento ONU un esplicito riferimento alla promozione della teoria del gender sulla quale la Chiesa cattolica viene strigliata per le proprie anacronistiche posizioni, leggiamo infatti: «la Santa Sede continua a porre enfasi sulla promozione della complementarietà e dell’eguaglianza in dignità, due concetti che differiscono dall’eguaglianza per legge e per pratica delineata nell’articolo 2 della Convenzione e che sono spesso usati per giustificare legislazioni e politiche discriminatorie». A tale proposito la Commissione «chiede alla Santa Sede di prendere misure attive per rimuovere dai libri di testo delle scuole cattoliche tutti gli stereotipi sul gender che possono limitare lo sviluppo dei talenti e delle abilità di ragazzi e ragazze e minano le loro opportunità educative e di vita». L’ideologia del gender è anche alla base del Rapporto Lunacek, testo che si propone di dettare le linee guida europee in materia di promozione dei diritti LGBTI chiedendo l’adozione nell’ordinamento giuridico dell’Unione Europea degli ideologici “Principi di Yogyakarta” e l’introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso. La relazione Lunacek, dal nome della sua relatrice Ulrike Lunacek, eurodeputata austriaca lesbica, Co-Presidente dell’Intergruppo LGBTI al Parlamento Europeo, chiede, inoltre, agli Stati europei di adottare misure penali per combattere l’omofobia esortandogli ad «astenersi dall’adottare leggi che limitino la libertà di espressione in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere e riesaminare quelle già in vigore». L’educazione alla diversità di genere dovrà essere effettuata attraverso appositi corsi formativi da promuovere negli gli istituti scolastici e, in generale, a tutti i livelli attraverso «lo scambio di buone prassi tra gli Stati membri per quanto riguarda la formazione e l’istruzione delle forze di polizia, della magistratura inquirente, dei giudici e degli operatori dei servizi di assistenza alle vittime». Tali documenti, seppur non vincolanti per gli Stati membri, rivestono un ruolo decisivo per la loro capacità di influenzare i programmi socio-politici dei singoli paesi UE e costituiscono i testi di riferimento a cui si appelleranno in futuro le associazioni LGBTI impegnate nella promozione dei diritti omosessuali. Essi esprimono, inoltre, palesemente la linea ideologica dell’Unione Europea che dettando i principi ispiratori delle politiche nazionali degli Stati membri si rende protagonista di un evidente e curioso paradosso: da un lato chiede alla Chiesa Cattolica di abdicare dal suo “ruolo morale” rinunciando ad affermare verità e principi assoluti in nome di una malintesa tolleranza e di un ambiguo principio di non discriminazione; dall’altro arroga a sé tale autorità morale pretendendo di imporre come unici principi assoluti e universali, questi sì “non negoziabili”, quelli sanciti arbitrariamente dalle lobby internazionali. (Lupo Glori)

26 febbraio 2014. [nazi gender: Society for the protection of unborn children,] Clima arroventato per la mail del Vescovo di Cremona. (di Mauro Faverzani) Chi avesse dubbi sull’arrogante ferocia e sulla violenta protervia della lobby omosessista, li può fugare rapidamente, osservando quanto capitato, suo malgrado, al Vescovo di Cremona, mons. Dante Lafranconi. È bastato che, aderisse alla campagna lanciata dall’associazione irlandese, The Society for the protection of unborn children, e quindi che scrivesse agli eurodeputati, invitandoli a bocciare il rapporto Lunacek, perché «ambiguo e per certi aspetti inaccettabile» in quanto omosessista e pro-gender, per scatenare le ire dell’on. Sonia Alfano dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, una dei destinatari della mail inviata dal prelato. Gesto considerato «gravissimo» dalla parlamentare, che ancora una volta ha citato Papa Francesco col suo «Chi sono io per giudicare?», tentando così di giustificare le proprie posizioni. Le han fatto eco l’on. Franco Bordo del Sel, che ha bollato come «improvvido» l’intervento di mons. Lafranconi, nonché un altro esponente del Sel, peraltro presidente dell’Arcigay di Cremona, Gabriele Piazzoni, il quale ha accusato il prelato di essersi «schierato al fianco degli alfieri dell’intolleranza e della discriminazione». Sbagliando totalmente bersaglio, forse perché impreparato in materia: evidentemente non sa che, se problemi in passato il Vescovo ne ebbe, fu proprio per il motivo opposto ovvero per aver costituito un gruppo d’incontro per «omosessuali cristiani», denominato «Alle querce di Mamre», come ricorda il sito ufficiale della Diocesi, che si affretta anche a precisare come verso i gay mons. Lafranconi nutra «sentimenti di affetto e di vicinanza». Il che non è però bastato: in un altro comunicato, il presidente, questa volta ‒ nazionale di Arcigay, Flavio Romani, ha superato ogni limite ed ogni decenza, definendo il messaggio del Vescovo «un’operazione grave e disonesta, portata avanti da personaggi torbidi, che usano il crocifisso come grimaldello politico, ricattando, mistificando e cercando in tutti i modi di determinare gli esiti dei dibattiti nelle sedi di governo». Accuse grezze, rozze ed immotivate, ai limiti della diffamazione. Strillando all’«ingerenza» ed agitando il bavaglio, Romani se l’è presa contro un’inesistente «lobby clericale cattolica italiana» ed ha poi lanciato sinistri avvertimenti agli europarlamentari, chiamati a votare il rapporto Lunacek: «Ogni voto difforme sarà inevitabilmente interpretato come l’esito di una manipolazione e la prova di un potere occulto, che si insinua nella nostra democrazia». Lasciando presagire, in caso di batosta, lo scatenarsi della lobby omosessista, questa sì reale e potente. Alla fine, cos’ha fatto di tanto grave, mons. Lafranconi? Ha espresso un proprio parere, invitando altri a condividerlo. Tutto qui. Il bailamme scatenato contro di lui dal solito mondo Lgbt è, una volta di più, la riprova della carica liberticida e del potenziale intimidatorio, impliciti nelle feroci rivendicazioni dell’ideologia “gender” tanto in sede locale, quanto nelle sedi nazionale, europea e mondiale. Con una ripercussione politica interessante, tale da render Cremona una sorta di “laboratorio” per l’intero Paese: il Pd, qui, è alleato col Sel ed ha candidato come Sindaco l’ex-presidente diocesano di Azione Cattolica, il prof. Gianluca Galimberti, primarie permettendo. Come Galimberti penserà di gestire il clima arroventato creatosi attorno al rapporto Lunacek? Eviterà di esprimere solidarietà al suo Vescovo, per tenersi buono l’alleato Sel o rischierà di rompere con l’alleato Sel, per esprimere solidarietà al suo Vescovo? (Mauro Faverzani)

satanic interpretation of the Koran islamists

Narendra sharma, 18:51.[] [ok, between 8 minutes precise, I will publish, on my sites, all 6 pages of the document that you sent me! see: auriti.blogspot.com] son [the problem is not what is written, but what is dramatically, under the eyes of all, about, the holy Islam that, Salafi Wahhabi have corrupted] and, as there is a secret and, satanic Talmud for Pharisees Iluminati of the IMF?, so, there is a satanic interpretation of the Koran in all, islamists against my brothers Muslims.. In fact, the first victims of the Islamists, are secular Muslims… now, “Morsi” Erdogan, and Saudi Arabia, have decided to declare war, against, all secular Muslims. [ok, fra 8 minuti precisi, io pubblicherò, sui miei siti, tutto il documento di 6 pagine che mi hai mandato! see: auriti.blogspot.com ] figlio [ il problema non è quello che è scritto, ma, quello che è drammaticamente, sotto gli occhi di tutti, contro, il santo Islam, che, salafiti wahhabiti hanno corrotto ] e come esiste un talmud segreto e satanico per i farisei Iluminati del FMI, così esiste una interpretazione satanica del Corano in tutti gli islamici.. infatti, le prime vittime degli islamici sono i musulmani laici… ora, “Morsi” Erdogan, e Saudi Arabia, hanno deciso di dichiarare guerra, contro, tutti i musulmani laici. ]]
Read this article:- About Sharia law:-The laws for murder in Islam: The sections of this article are:
1- The laws of murder in Islam.
2- It is permissible to slay the murderer the same way he slew his victim(s), or to punish the aggressor the same way he violated his victim.
3- What does “the free for the free, the slave for the slave, the woman for the woman” mean? And can we apply the Noble Verse to the enemy?
4- All people’s lives are equal in Islam.
5- What if the death was accidental?
6- What is the punishment for the Muslim who kills an innocent disbeliever?
– But why didn’t the law just exist in Islam?
– What about accidental killing?
ecc. ecc. … If a Muslim kills a non-Muslim accidentally today, then I believe the law of paying the blood-money or fasting for two consecutive months (only if the murderer is poor and can’t afford the payment determined by the authorities) would apply to him. Please read the “What if the death was accidental?” section above for more details.

1- The laws of murder in Islam:

Let us look at what Allah Almighty said in the Noble Quran:

“O ye who believe! the law of equality is prescribed to you in cases of murder: the free for the free, the slave for the slave, the woman for the woman. But if any remission is made by the brother of the slain, then grant any reasonable demand, and compensate him with handsome gratitude, this is a concession and a Mercy from your Lord. After this whoever exceeds the limits shall be in grave penalty. (The Noble Quran, 2:178)”

The following Sayings of our Prophet Muhammad peace be upon him and other well-respected Islamic Scholars who lived during his time are direct explanations and elaboration to this Noble Verse:

Narrated Ibn ‘Abbas: “For the children of Israel the punishment for crime was Al-Qisas only (i.e., the law of equality in punishment) and the payment of Blood money was not permitted as an alternate. But Allah said to this nation (Muslims): ‘O you who believe! Qisas is prescribed for you in case of murder,…..(up to)…end of the Verse. (2.178)

Ibn ‘Abbas added: Remission (forgiveness) in this Verse, means to accept the Blood-money in an intentional murder. Ibn ‘Abbas added: The Verse: ‘Then the relatives should demand Blood-money in a reasonable manner.’ (2.178) means that the demand should be reasonable and it is to be compensated with handsome gratitude. (Translation of Sahih Bukhari, Blood Money (Ad-Diyat), Volume 9, Book 83, Number 20)”

Narrated Ibn Abbas: “The law of Qisas (i.e. equality in punishment) was prescribed for the children of Israel, but the Diya (i.e. blood money was not ordained for them). So Allah said to this Nation (i.e. Muslims):

“O you who believe! The law of Al-Qisas (i.e. equality in punishment) is prescribed for you in cases of murder: The free for the free, the slave for the slave, and the female for the female. But if the relatives (or one of them) of the killed (person) forgive their brother (i.e. the killers something of Qisas (i.e. not to kill the killer by accepting blood money in the case of intentional murder)—-then the relatives (of the killed person) should demand blood-money in a reasonable manner and the killer must pay with handsome gratitude. This is an alleviation and a Mercy from your Lord, (in comparison to what was prescribed for the nations before you).

So after this, whoever transgresses the limits (i.e. to kill the killer after taking the blood-money) shall have a painful torment.” (2.178) (Translation of Sahih Bukhari, Prophetic Commentary on the Qur’an (Tafseer of the Prophet (pbuh)), Volume 6, Book 60, Number 25)”

In the above narrations, we clearly see that Allah Almighty used to punish to death those who commit intentional murders among the People of Israel. This law is still effective in Islam, and killing the murderer is still a valid law in Islam, but there is however another alternative for punishment, and that is accepting by choice the blood money.

If the relatives of the slain person wish to have an open and forgiving heart, then they can forgive the murderer under the condition that he compensate them with money for their slain son or relative. The demand should be reasonable.

If the relatives do not wish to forgive the murderer, then he is to get executed by the Islamic ruling authority.

2- It is permissible to slay the murderer the same way he slew his victim(s), or to punish the aggressor the same way he violated his victim:

Narrated Anas: “The Prophet said, “The prescribed Law of Allah is the equality in punishment (i.e. Al-Qisas).” (In cases of murders, etc.) (Translation of Sahih Bukhari, Prophetic Commentary on the Qur’an (Tafseer of the Prophet (pbuh)), Volume 6, Book 60, Number 26)”

Narrated Anas bin Malik: “A Jew crushed the head of a girl between two stones. It was said to her. “Who has done this to you, such-and-such person, such-and-such person?” When the name of the Jew was mentioned, she nodded with her head, agreeing. So the Jew was brought and he confessed. The Prophet ordered that his head be crushed with the stones. (Hammam said, “with two stones.”) (Translation of Sahih Bukhari, Blood Money (Ad-Diyat), Volume 9, Book 83, Number 23)”

Narrated Anas bin Malik: “The Prophet killed a Jew for killing a girl in order to take her orna. (Translation of Sahih Bukhari, Blood Money (Ad-Diyat), Volume 9, Book 83, Number 24)”

Narrated Anas: “That his aunt, Ar-Rubai’ broke an incisor tooth of a girl. My aunt’s family requested the girl’s relatives for forgiveness but they refused; then they proposed a compensation, but they refused. Then they went to Allah’s Apostle and refused everything except Al-Qisas (i.e. equality in punishment). So Allah’s Apostle passed the judgment of Al-Qisas (i.e. equality of punishment). Anas bin Al-Nadr said, “O Allah’s Apostle! Will the incisor tooth of Ar-Rubai be broken? No, by Him Who sent you with the Truth, her incisor tooth will not be broken.” Allah’s Apostle said, “O Anas! The prescribed law of Allah is equality in punishment (i.e. Al-Qisas.)” Thereupon those people became satisfied and forgave her. Then Allah’s Apostle said, “Among Allah’s Worshippers there are some who, if they took Allah’s Oath (for something), Allah fulfill their oaths.” (Translation of Sahih Bukhari, Prophetic Commentary on the Qur’an (Tafseer of the Prophet (pbuh)), Volume 6, Book 60, Number 27)”

3- What does “the free for the free, the slave for the slave, the woman for the woman” mean? And can we apply the Noble Verse to the enemy?

Let’s analyze the Noble Verse:

“O ye who believe! the law of equality is prescribed to you in cases of murder: the free for the free, the slave for the slave, the woman for the woman. But if any remission is made by the brother of the slain, then grant any reasonable demand, and compensate him with handsome gratitude, this is a concession and a Mercy from your Lord. After this whoever exceeds the limits shall be in grave penalty. (The Noble Quran, 2:178)”

“Note first that this verse and the next make it clear that Islam has much mitigated the horrors of the pre-Islamic custom of retaliation. In order to meet the strict claims of justice, equality is prescribed, with a strong recommendation for mercy and forgiveness. To translate qisas, therefore, by retaliation, is I think incorrect. The Latin legal term Lex Talionis may come near it, but even that is modified here. In any case it is best to avoid technical terms for things that are very different. “Retaliation” in English has a wider meaning equivalent almost to returning evil for evil, and would more fitly apply to the blood-feuds of the Days of Ignorance. Islam says: if you must take a life for a life, at least there should be some measure of equality in it; the killing of the slave of a tribe should not involve a blood feud where many free men would be killed; but the law of mercy, where it can be obtained by consent, with reasonable compensation, would be better.

Our law of equality only takes account of three conditions in civil society; free for free, slave for slave, woman for woman. Among free men or women, all are equal: you cannot ask that because a wealthy, or high-born, or influential man is killed, his life is equal to two or three lives among the poor or the lowly. Nor, in cases of murder, can you go into the value or abilities of a slave. A woman is mentioned separately because her position as a mother or an economic worker is different. She does not form a third class, but a division in the other two classes. One life having been lost, do not waste many lives in retaliation: at most, let the Law take one life under strictly prescribed conditions, and shut the door to private vengeance or tribal retaliation. But if the aggrieved party consents (and this condition of consent is laid down to prevent worse evils), forgiveness and brotherly love is better, and the door of Mercy is kept open. In Western law, no felony can be compounded.

The jurists have carefully laid down the law of qisas refers to murder only. Qisas is not applicable to manslaughter, due to a mistake or an accident. Then, there would be no capital punishment.

The brother: the term is perfectly general; all men are brothers in Islam. In this, and in all questions of inheritance, females have similar rights to males, and therefore the masculine gender imports both sexes. Here we are considering the rights of the heirs in the light of the larger brotherhood. In (Noble Verses) 2:178-179 we have the rights of the heirs to life (as it were): in (Noble Verses) 2:180-182 we proceed to the heirs to property.

The demand should be such as can be met by the party concerned, i.e., within his means, and reasonable according to justice and good conscience. For example, a demand could not be made effecting the honour of a woman or a man. The whole penalty can be remitted if the aggrieved party agrees, out of brotherly love. In meeting that demand the culprit or his friends should equally be generous and recognise the good will of the other side. There should be no subterfuges, no bribes, no unseemly byplay: otherwise the whole intention of mercy and peace is lost.” [2]

So the answer in regards to whether or not we can apply Noble Verse 2:178 to the enemies is yes, we can. If the enemy is really bad and doesn’t believe in seeking peace, then Noble Verse 2:178 is the best answer to him.

Allah Almighty however did order the Muslims to offer and make peace with the enemy whenever is possible. Please visit My explanation to the “Attack” on the US from the Islamic perspective. See the debate that I made up between pro and anti Sept. 11 attack on the US using the Noble Quran for both sides. You judge for yourself.

4- All people are equal in Islam:

It is important to know that all innocent lives are equal in Islam. There is no difference between the rich and the poor, the man and the woman, the free and the slave. All are equal in the eyes of Allah Almighty: “…if any one slew a person – unless it be for murder or for spreading mischief in the land – it would be as if he slew the whole people: and if any one saved a life, it would be as if he saved the life of the whole people…(Noble Quran 5:32)”

“Those who invoke not, with God, any other god, nor slay such life as God has made sacred except for just cause, nor commit fornication; – and any that does this (not only) meets punishment. (But) the Penalty on the Day Of Judgement will be doubled To him, and he will dwell Therein in ignominy. (The Noble Quran, 25:68-69)”

Here the above Noble Verses, we see that if you kill one innocent soul (whether it was a Muslim soul or not), then it is like committing a crime against all people. We also see that Allah Almighty considers the innocent soul as a “sacred” soul. Notice that Allah Almighty will double the punishment for those who commit murders against any innocent souls.

Let us look at more analysis for Noble Verses 25:68-69 above:

“Here three things are expressly condemned: (1) false worship, which is a crime against Allah; (2) the taking of life; which is a crime against our fellow creatures; and (3) fornication, which is a crime against our self-respect, against ourselves. Every crime is against Allah, His creatures, and ourselves, but some may be viewed more in relation to one than to another. The prohibition against taking life is qualified: “except for just cause”: e.g., in judicial punishment for murder, or in self-preservation, which may include not only self-defense in the legal sense, but also the clearing out of pests, and the provision of meat under conditions of Halal (lawful acts).” [3]

5- What if the death was accidental?

Let us look at what Allah Almighty said in the Noble Quran regarding accidental deaths:

“Never should a believer kill a believer; but (If it so happens) by mistake, (Compensation is due): If one (so) kills a believer, it is ordained that he should free a believing slave, and pay compensation to the deceased’s family, unless they remit it freely. If the deceased belonged to a people at war with you, and he was a believer, the freeing of a believing slave (Is enough). If he belonged to a people with whom ye have treaty of Mutual alliance, compensation should be paid to his family, and a believing slave be freed. For those who find this beyond their means, (is prescribed) a fast for two months running: by way of repentance to God: for God hath all knowledge and all wisdom. (The Noble Quran, 4:92)”

If a believer kills a believer by mistake, then he/she should:

1- If the believer belonged to the same tribe or other Muslim tribes, then free a believing slave, and pay compensation to the family of the deceased unless they remit it freely.

2- If the deceased was a Muslim and belonged to non-Muslims at war with us, then free a believing slave. The reason why his family wouldn’t get compensated is because they are not believers. Unless they are believers, no money shall be paid to them.

3- If the deceased was a Muslim and belonged to non-Muslims who were allies with us, then free a believing slave and pay compensation to his non-Muslim family.

4- If any of the above is not possible for the accidental murderer, then fast for two months consecutively.

6- What is the punishment for the Muslim who kills an innocent disbeliever?

Before I answer the question, I would like for you to read What does Allah Almighty say about Justice for all in an Islamic State? to see how Allah Almighty commanded the Muslims to be just at all time, even if it’s against their own selves and families. This “Islamic Justice” can and does apply today for both Muslims and non-Muslims living under the Islamic Law, where if a Muslim kills a non-Muslim, then his punishment would be the same as the punishment of killing a Muslim.

Continuing with my answer:

No where in the Noble Quran or the Sayings (Hadiths) of Prophet Muhammad peace be upon him do we find a direct punishment to a Muslim who intentionally kills a non-Muslim. I gave this answer up front because I don’t want the reader to think that I am trying to answer away any obvious problem in Islam. However, it is important to know why no such law exists.

1400 years ago, when the Noble Quran was revealed to Prophet Muhammad peace be upon him, it was revealed during times of hostile wars. The Muslims fought almost all of the 360 Pagan Arab tribes and the tribes of the Jews and Christians as well. Fighting the offending disbelievers was part of the Muslims’ routine in dealing with the disbelievers.

Despite all of this hostility between the Muslims and the Pagans and the Jews and Christians, Allah Almighty in the Noble Quran prohibited for the Muslims to violate anyone who wanted peace:

“Fight in the cause of God those who fight you, but do not transgress limits; for God loveth not transgressors. (The Noble Quran, 2:190)”

Fighting in the cause of GOD Almighty those who fight us is what “Jihad” is all about. I can’t go and kill a non-Muslim just because he is a non-Muslim. That is absolutely forbidden in Islam.

Now, it is important to know that the Muslims never had an “Islamic State” or “Islamic Country” while the Noble Quran was revealed. There was never a “Muslim Nation” during Prophet Muhammad’s time. But however, Allah Almighty did recognize the existence of nations:

“O mankind! We created you from a single (pair) of a male and a female, and made you into nations and tribes, that ye may know each other. Verily the most honoured of you in the sight of Allah is the most righteous of you. And Allah has full knowledge and is well-acquainted. (The Noble Quran, 49:13)”

Today, people are entirely divided into countries and nations. There isn’t any land on earth that isn’t under a government’s rulership. All national citizens’ lives in any nation are equal, except with those who oppose the dictators and end up getting killed by them. But the general equality between normal citizens exists today and had existed 1400 years ago when Noble Verse 49:13 was revealed.

So, what did Allah Almighty say about the citizens of any nation? Let us look at the following Noble Verses about the story of Abel and Cain, Adam’s sons in the Noble Quran:

“27. Recite to them the truth Of the story of the two sons Of Adam. Behold! they each Presented a sacrifice (to Allah): It was accepted from one, But not from the other. Said the latter: ‘Be sure I will slay thee.’ ‘Surely,’ Said the former, ‘Allah Doth accept of the sacrifice Of those who are righteous.

28. ‘If thou dost stretch thy hand Against me, to slay me, It is not for me to stretch My hand against thee To slay thee: for I do fear Allah, the Cherisher of the Worlds.

29. ‘For me, I intend to let Thee draw on thyself My sin as well as thine, For thou wilt be among The Companions of the Fire, And that is the reward Of those who do wrong.

30. The (selfish) soul of the other Led him to the murder Of his brother: he murdered Him, and became (himself) One of the lost ones.

31. The Allah sent a raven, Who scratched the ground, To show him how to hide The shame of his brother. ‘Woe is me!’ said he; ‘Was I not even able To be as this raven, And to hide the shame Of my brother?’ Then he became Full of regrets —

32. On that account: We ordained For the Children of Israel That if any one slew a person – unless it be for murder or for spreading mischief in the land – it would be as if he slew the whole people: and if any one saved a life, it would be as if he saved the life of the whole people. The although there came To them Our Messengers With clear Sings, yet, Even after that, many Of them continued to commit Excess in the land. (Noble Quran 5:27-32)”

As we clearly above in Noble Verses 5:32 and 2:190, Allah Almighty prohibits the killing of any innocent person. There are other Noble Verses where Allah Almighty commands the Muslims to honor any peace treaty they make with the enemy in the time of war and to never break it: Noble Verses 4:90 and 9:7. Please visit What is Jihad and the Laws of War in Islam? for more details.

So if there are several instances in the Noble Quran where Allah Almighty clearly prohibits the killing of any innocent non-Muslim, then violating Allah Almighty’s laws would result the offending Muslim in a sever consequence in the Day of Judgement.

But what about the judgement in life? I believe that since Allah Almighty clearly said “That if any one slew a person – unless it be for murder or for spreading mischief in the land – it would be as if he slew the whole people”, then this Noble Verse is referring to all of the people living in the country, hence, treating all citizens equally.

As I said, since no Islamic government and no Islamic nation really existed during Prophet Muhammad’s time 1400 years ago, then the idea of treating all citizens (Muslims and non-Muslims) equally under one country’s law, and executing anyone who kills anyone intentionally would definetly be a supported in Islam. If killing any innocent person is equivalent to killing everyone as clearly mentioned in Noble Verse 5:32 above, then it would definetly be appropriate to apply the conditions that are applied as shown above in the article to the murderer of any Muslim believer.

But why didn’t the law just exist in Islam?

I believe the reason why no law of executing any Muslim who kills an innocent non-Muslim was mentioned 1400 years ago, is because as I said, the hostility between the Muslims and the non-Muslims was very high. Muslims were at constant wars imposed upon them by the offending disbelievers.

But despite all of that hostility, we still find several Noble Verses in the Noble Quran that command the Muslims to not kill innocent non-Muslims as clearly shown above. Today, laws are not run by arrogant tribes any more. Today we have governments and law. The law applies to everybody, Muslims and non-Muslims. The Noble Quran certainly supports such rulership.

As I said, since no Islamic government and no Islamic nation really existed during Prophet Muhammad’s time 1400 years ago, then the idea of treating all citizens (Muslims and non-Muslims) equally under one country’s law, and executing anyone who kills anyone intentionally would definetly be a supported in Islam. If killing any innocent person is equivalent to killing everyone as clearly mentioned in Noble Verse 5:32 above, then it would definetly be appropriate to apply the conditions that are applied as shown above in the article to the murderer of any Muslim believer.

It was just impossible and inappropriate for Muslims to kill a fellow Muslim for intentionally killing a disbeliever even if that Muslim violated Allah Almighty’s Commands to not kill an innocent non-Muslim, because (1) the hostility between the Muslims and the non-Muslims back then as I said was very high, and there was no room for Muslims to lose men for people who didn’t deserve life back then as far as the Muslims were concerned. (2) It was impossible to let the Islam-hating Pagan family of the murdered disbeliever to determine the destiny of the Muslim murderer, because the enmity among the Muslims and the non-Muslims was very high.

What about accidental killing?

If a Muslim kills a non-Muslim accidentally today, then I believe the law of paying the blood-money or fasting for two consecutive months (only if the murderer is poor and can’t afford the payment determined by the authorities) would apply to him. Please read the “What if the death was accidental?” section above for more details.

king SAUDI ARABIA, [ come, tu sei scettico, per quello che, io ho detto? Quindi, tu dichiari da solo di essere qualcuno che ha fede falsa, del bastardo]
1. tre anni fa, è venuto da me Obama, ed ha detto: “non ti vergogni di me, che, io sono un figlio di schiavi?” io ho detto: “bless you too”.
2. è venuto da me: Benjamin Netanyahu, ed ha detto: “abbandona, gli ebrei, che, hanno tradito, Dio, per 40 anni nel deserto!” io ho risposto: ” che dici? noi al posto loro, avremmo fatto di peggio! “
3. Sono venuti, dal Kuwait, Giordania, Paesi del Golfo, a dire: “tu ami gli ebrei più di noi?” ed io ho detto: ” non c’è distinzione, o, separazione in Unius REI!”
4. poi, sono stato in una tenda nel deserto, e c’erano, con me, tanti miei fratelli musulmani,.. e noi eravamo veramente felici!
5. ecc…
666. questa è la verità, manchi solo tu!

king SAUDI ARABIA, tu sei l’unico, in tutto il mondo, che, non è mai venuto da me, a chiedere, il mio amore! non soltanto, tu hai anche, sottratto te stesso, alle tue responsabilità, facendo finta di morire!.. tu stai facendo scrivere, la parola “fine”, contro il mio Islam.. che, tu sia maledetto, insieme, al tuo falso profeta, in eterno!

Farisei Wahhabiti, il vostro satana, non è contento di voi! voi state uccidendo, così tanti cristiani martiri innocenti, che, state derubando i satanisti, della possibilità, che, per loro è stata prevista, di poter dominare il mondo, a suo tempo.. infatti, voi state decretando la fine della vita di questo pianeta, in anticipo! il vostro odio, contro, Gesù Cristo, il Signore dello Spazio e del tempo, il principio e la fine, di tutte le cose, questo odio, contro, l’amore? vi ha accecato! infatti, ulteriori, 20milioni di cristiani? ci vuole poco a farli morire!
[ Obama ideologia gender! ] ma, ogni ideologia, ha la ambizione, di un pensiero nazista totalizzante, massimalista.. idiota, tu stai rovinando il genere umano, perché, la via del peccato, è sempre più facile della via della virtù! Quindi, se, c’è una ideologia che lo giustifica, tutti possono diventare gay in qualsiasi momento! tu rischi, seriamente, di non vedere mai, nessun nipotino, nella tua vita da stronzo!

Ucraina: premier illegale dice: “se, Russia attacca? guerra!” Presidente, esercito in allerta, più protezione siti strategici [ questa è la verità: tu Arseni Iatseniuk, tu sei il traditore! tu stai vendendo il popolo ucraino ai massoni Bildenberg farisei anglo-americani, gli strozzini usurai Spa, FMI-NWO.. che tu sia maledetto! ]

Ucraina: Onu, Ban ‘molto preoccupato’. Portavoce, Segretario generale continua a seguire eventi. 01 marzo, YORK, [ faccia di tonno putrefatto, in quale buco di colo wahhabita, tu hai nascoto, i diritti umani, per fare morire i dhimmi, sotto egida sharia nazi ONU Amnesty? ] Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, continua a seguire gli eventi in Ucraina, compresi gli sviluppi in Crimea, ed è “fortemente preoccupato” per il deterioramento della situazione: lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Martin Nesirky.

01 marzo, 20:10 , [ voi del sistema massonico, e della sovranità monetaria rubata, voi siete l’unica vera minaccia, per il genere umano! ] La decisione del Senato russo di autorizzare l’invio di truppe in Ucraina rappresenta “minacce reali all’integrità territoriale e la sovranità” del Paese. Lo afferma il presidente francese, François Hollande, in un comunicato. “Bisogna fare di tutto per evitare un intervento esterno e i rischi di un’escalation pericolosa”, prosegue Hollande dopo un colloquio con il primo ministro polacco Donald Tusk.
Cina: attacco a stazione treni, 27 morti. Nella provincia meridionale dello Yunnan, 109 feriti. 01 marzo, , [ in genere, quando si tratta di terroristi islamici?, il sistema massonico Bildenberg, ha deciso, che, non dovrebbero essere nominati! come e dove, i massoni di merda, troveranno il coraggio di denunciare quella bestia assetata di sangue della ARABIA SAUDITA?] Un attacco compiuto, da un gruppo di uomini armati di coltello, in una stazione ferroviaria a Kunming, nella provincia meridionale cinese dello Yunnan, ha provocato la morte di 27 persone e il ferimento di altre 109. Lo riferisce la Nuova Cina.

Venezuela: Kirchner, tentativo ‘golpe soft’. Presidente Argentina, democrazia è rispetto volontà popolo. 01 marzo, AIRES, [ ai criminali massoni è andata bene, in Siria ed in Ucraia, e quindi, ora ci riprovano in Venezuela, e questo è vero, la Merkel non è responsabile, se, è Bush 322 Kerry, a mandare i suoi satanisti, per realizzare una scintilla di rivoluzione! quello che è importante per lei poi, è sempre, raccoglierne il bottino! ] In Venezuela è in corso un tentativo di “golpe soft”: lo ha detto la presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner. “La mia intenzione non é quella di difendere il governo del Venezuela o il presidente Nicolas Maduro, ma il sistema democratico del paese”, ha sottolineato la presidente aprendo i lavori dell’anno legislativo presso il Parlamento a Buenos Aires. “La democrazia, ha aggiunto, non è di destra o di sinistra. Significa il rispetto della volontà del popolo”.

Ucraina:Ue “deplora”scelta truppe Russia. Ashton, inaccettabile qualsiasi violazione sovranità Paese. 01 marzo, , [@EU, quando io vi vedo, con le stelle, della Madonna Immacolata in testa? voi mi fate ancora più schifo! ma, avreste dovuto, proteggere voi, la unità, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, ma, quando permettevate ai vostri terroristi, di bruciare, incendiare, occupare, devastare e sparare a piacimento, non mantenere gli accordi con il Governo legittimo, così da costringere alle dimissioni il Goverlo legalmente eletto, per fare, realizzare, un colpo di Stato.. questa è la verità, voi non siete credibili.. voi siete andati ad aizzare l’orso nella sua tana! Il vostro problema? è quello che voi non gestite i vostri servizi segreti, che, sono sotto il controllo di Kerry 322 Bush! Obama? lui si è specializzato con i gay, soltanto! ] Il ‘ministro degli Esteri’ Ue Catherine Ashton “deplora” la decisione russa di usare le forze armate in Ucraina, lancia un appello a Mosca affinché ciò non avvenga e giudica “inaccettabile” qualsiasi violazione dell’unità, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina. E’ quanto afferma Ashton in una nota.
Siria: jihadisti amputano mano in piazza. Foto su Twitter. Nuovo orrore dopo decapitazioni e fustigazioni. 01 marzo, , [ è solo per questo, che, la ARABIA SAUDITA, ha mandato gli jihadisti in Siria, decapitare sciiti e cristiani! ma, questo non è un problema perché è avvenuto sotto egida ONU Amnesty 322 Kerry Bush ] Dopo decapitazioni e fustigazioni eseguite sulla pubblica piazza, un gruppo jihadista che controlla parte del territorio sottratto alle forze lealiste in Siria ha salito un altro gradino nella scala degli orrori amputando la mano a un uomo riconosciuto colpevole di furto e diffondendo via Twitter le scioccanti immagini dell’esecuzione. La mutilazione e’ stata compiuta a Maskana, nella provincia settentrionale di Aleppo, da miliziani dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis).

L’OSSERVATORE ROMANO [ cosa significa questo articolo?, ogni pakistano, desidera, sogna, ambisce, di essere un talebano, quindi, il Governo, è nemico del suo popolo!.. ed è strano, che, il Pakistan vuole dare le atomiche, alla ARABIA SAUDITA! questo è un solo manicomio criminale, che, i farisei hanno studiato, per rovinare il genere umano! ] domenica 2 marzo 2014. Uccisi cinque talebani, in Afghanistan KABUL. Non si fermano le violenze in Afghanistan, mentre si acuiscono le divergenze tra l’Afghanistan da un lato e gli Stati Uniti e la Nato dall’altro, in merito al mancato accordo sulla sicurezza. Ieri cinque talebani sono morti in un raid di un drone statunitense (velivolo senza pilota), nella provincia di Kunar. Come accade anche in Pakistan, la strategia dei droni è un motivo di contenzioso anche fra Kabul e Washington, con le autorità afghane, che esprimono riserve sui droni perché ritenuti una minaccia per l’incolumità della popolazione. Il Pentagono replica che, fatta salva la volontà di non nuocere ai civili, finora tale strategia ha permesso di distruggere numerosi postazioni talebane.

[ Egitto non vincerà mai, la sua battaglia, contro, il terrorismo, finché la sharia non sarà abolità, in tutto il mondo.. similmente, anche, il problema palestinese, non potrà mai essere risolto! ] Ancora violenze, in Egitto, IL CAIRO. Un manifestante è, morto ieri durante gli scontri al Cairo, tra, sostenitori e oppositori dell’ex presidente Mohammed Mursi, destituito dall’esercito. Lo ha reso noto il ministero della Sanità, aggiungendo che altre sedici persone sono state ferite, nove delle quali in modo grave. Oltre quattromila sostenitori di Mursi hanno manifestato per ore nel quartiere di Ain Shams della capitale, paralizzando il traffico. Manifestazioni simili si sono svolte nelle città di Alessandria, Suez e Ismailia, oltre che nelle province di Ben Sueif e Minya. Ad Alessandria incidenti sono stati segnalati dopo che alcuni cittadini hanno cercato di zittire i manifestanti, in gran parte esponenti dei Fratelli musulmani, che intonavano slogan contro l’esercito e il Governo. Dallo scorso dicembre, i Fratelli musulmani, cui appartiene il deposto presidente, sono stati dichiarati fuorilegge. E in considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza, Italia, Belgio, Olanda e Germania hanno sconsigliato ai propri cittadini di recarsi in Egitto, in particolare nel Sinai e a Sharm el Sheikh, per il timore di attentati.

Netanyahu atteso a Washington. S’infiamma il confine. tra Gaza e Israele [ma quale pace? quando, islamici, avranno conquistato il mondo ( sharia imperilaismo, geopolitica genocidio Boko Haram, Umma, califfato mondiale? poi, si uccideranno tra di loro! ) anche se, Israele rinunciasse, a riunire le 12 tribù, tutta la LEGA ARABA, non smetterà mai, di complottare, contro, Israele! Quella dei palestinesi? è soltanto un cavillo.. gli islamici, non hanno nessun rispetto, per la sacralità della vita umana, e i satanisti americani Kerry 322 Bush? questo lo sanno bene anche loro non hanno nessun rispetto per la sacralità della vita umana! circa, Obama? lui si intende bene, solo di GAY! ] Il principale obiettivo della Casa Bianca è di arrivare a un’intesa generale, su tutti i punti, entro la fine dell’anno. Nonostante le difficoltà, Kerry ha sempre ribadito l’impegno di Washington per una giusta soluzione del conflitto che guardi nella direzione della formazione di due Stati autonomi e sovrani, in pace tra loro.
salafiti farisei [ coglioni ] vi restano, soltanto, altri 20milioni di martiri cristiani, da poter uccidere, poi, il vostro mondo finirà, per sempre!

Coprifuoco nella città libica di Sebha [ voi non potete dire: “noi vogliamo la sharia nazi, senza libertà di religione, e poi, noi non vogliamo il terrorismo, sotto egida: ONU UE USA Amnesty, Spa, NWO, 322 Bush Kerry salafiti saudi arabia? perché non funziona così!” [ tutti quelli che hanno la sharia, dovranno avere anche il terrorismo! è un satanismo che, saudi arabia ha diffuso, e che, ora non può essere fermato!, senza criminalizzare la sharia? poi, è l’Islam, che, verrà criminalizzato! forse, 666, si arrabbierà, contro, di me, perché, io sto facendo di tutto per salvare l’Islam dalla distruzione! ] TRIPOLI. Un coprifuoco in vigore dalle 22 alle 7 nella città libica di Sebha per «bloccare le minacce alla sicurezza» e per «arginare le violenze causate da quanti intendono andare contro la pace». è stato ieri annunciato dal portavoce dell’unità responsabile delle operazioni militari nel sud, Ala Al Huwaik. Dal mese scorso la località di Sebha è teatro di scontri tra esponenti della tribù Awlad Soliman, di origine araba, e quelli di origine africana dei Tabu, che, hanno provocato finora un centinaio di vittime. Oltre ad aver decretato lo stato di emergenza, le autorità libiche hanno dispiegato rinforzi militari a Sebha, bastione dell’ex colonnello Gheddafi. Le violenze hanno finito per avere ripercussioni sul voto per l’Assemblea costituente. Il presidente dell’Alta commissione elettorale nazionale, Nuri Elabbar, ha dichiarato che a causa dell’insicurezza e dei sabotaggi da parte di gruppi etnici, la seconda tornata elettorale non si è potuta tenere, in numerosi seggi. Elabbar ha aggiunto che una terza tornata non sarà organizzata e sarà il Parlamento a decidere che cosa fare degli 11 seggi, su 60, vacanti. I primi 49 seggi sono stati assegnati dal 45 per cento degli aventi diritto andati alle urne il 20 febbraio.

Svolta in Cina, sulla sicurezza informatica. [ questo è il giusto atteggiamento, che, ogni Governo del mondo deve avere, pericolosi satanisti americani ed europei del FMI-NWO, pervertono le menti dei nostri giovani, e tutti vari, molteplici, atti criminali, che, non devono più essere resi possibili, lo Stato ha il dovere di proteggere i suoi cittadini, non li deve spremere come pecore e sfruttare come schiavi per comprare il denaro ad interesse da Rothschild soltanto.. pornografia, perversioni sessuali, ecc.. questo deve essere bloccato, un mio alunno, in classe, oggi, aveva il cellulare pieno di immagini di donne nude, e lui si è scusato dicento, che, qualcuno nel suo gruppo, le condivide su wordzap, allora questo wordzap, non deve avere la autorizzazione a fare circolare immagini, per esempio! ] PECHINO. Il presidente cinese, Xi Jinping, presiederà un gruppo di, lavoro del Partito Comunista Cinese sulla sicurezza cibernetica del Paese. «Senza sicurezza su internet non c’è sicurezza nazionale» ha dichiarato il presidente, secondo i media cinesi. «Senza informatizzazione non c’è modernizzazione» ha aggiunto Xi Jinping. Il presidente ha quindi dichiarato che la Cina, «deve sforzarsi di diventare una potenza cibernetica». Il gruppo di lavoro avrà due vice presidenti, il premier Li Keqiang e il membro dell’ufficio politico comunista Liu Yunshan. In Cina — come sottolineano numerose fonti di stampa, la rete internet è strettamente controllata dal Governo, che impedisce l’accesso del pubblico ai siti considerati pericolosi

L’OSSERVATORE ROMANO [ lettera aperta al maniaco religioso, l’assassino seriale, di innocenti cristiani martiri, sharia imperialismo, il mio amico Califfato di satana, King Saudi Arabia, salafita, ma, non vi dovete preoccupare troppo, perché, è tutto legale, infatti, tutto è sempre sotto egida: UE USA ONU Amnesty. ] domenica 2 marzo 2014. Criticato per l’incapacità di arginare le violenze il presidente nigeriano promette una rapida soluzione. In guerra, contro, i miliziani di Boko Haram. ABUJA. Il presidente della Nigeria, Jonathan Goodluck, ha dichiarato ieri che il Paese è in guerra contro i miliziani islamisti di Boko Haram, in seguito ai numerosi, efferati attacchi che negli ultimi giorni hanno provocato decine di vittime. L’amministrazione del presidente Goodluck, ricordano le agenzie di stampa internazionali, è stata criticata per la sua presunta incapacità di fermare gli attacchi contro i civili indifesi. Dal canto suo il capo di Stato nigeriano, ha definito invece «un grande successo» l’offensiva militare contro Boko Haram nel nord del Paese, aggiungendo che presto «la situazione tornerà alla normalità». Al momento, tuttavia, sembra difficile che la situazione possa essere normalizzata in tempi brevi. I miliziani infatti non danno tregua con i loro attacchi indiscriminati contro, uomini, donne e bambini. Violenze, che hanno di conseguenza causato distruzione e miseria in varie parti del Paese. Nei giorni scorsi un responsabile dell’amministrazione del distretto di Madagali, Mallam Maina Ularamu, ha lanciato un allarme riguardo alla situazione nella zona a confine tra gli Stati di Borno e Adamawa. A causa delle violenze, sono giunte nelle ultime settimane migliaia di persone sono giunte nella zona costrette ad abbandonare la località di Izge dove i miliziani avevano ucciso due donne e un uomo e poi dato alle fiamme alcune abitazioni. Si è trattato di un episodio tra i tanti che, hanno indotto gran parte della popolazione a temere sempre più per la propria incolumità. Nel maggio scorso il presidente aveva lanciato un’offensiva militare a Borno, Adamawa e nello Stato di Yobe per cercare di arginare le violenze scatenate dai miliziani di Boko Haram, che si battono per rovesciare, il Governo federale di Abuja e imporre la legge islamica nel Paese. Ma finora la lotta non ha dato i risultati sperati. E proprio nello Stato di Yobe, nei giorni scorsi, i miliziani islamisti hanno perpetrato una strage di studenti, nell’attacco contro il collegio Buni Yadi. Nell’azione destabilizzante dei terroristi sono proprio le scuole a essere uno degli obiettivi più colpiti: molte sono state date alle fiamme, con un conseguente pesante bilancio di vittime. Proprio nella città di Yobe, nel settembre scorso, erano stati uccisi quaranta studenti durante un attacco compiuto contro un centro per la formazione agraria. Dopo questa strage, il governatore dello Stato, Ibrahim Gaida, ha rivolto critiche al Governo di Abuja perché le forze di sicurezza sarebbero giunte troppo tardi sul luogo della strage una volta interpellate d’urgenza. «Per ben cinque ore, non c’erano agenti in grado di impedire quello, che stava accadendo» ha affermato: in un comunicato il governatore. E in questi giorni si è tenuta ad Abuja una conferenza internazionale sulla pace e la sicurezza in Africa alla quale ha preso parte anche il presidente francese, Fraçois Hollande.

Proteste ad Atene contro, i licenziamenti. [ ricordo quando un israeliano, sparò al direttore di una banca, e poi, lui commise il suicidio, per la disperazione… ] [ infatti, rimuovere la sovranità monetaria, contro, il popolo significa condannarlo a morte! ] ATENE. Centinaia di funzionari greci hanno manifestato ieri, per le strade di Atene per protestare contro, i numerosi licenziamenti nell’ambito della ricostruzione del settore pubblico. Il Governo greco aveva infatti promesso ai rappresentanti della troika (Unione europa, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale) di licenziare, nell’arco del 2014, 11.500 dipendenti per ridurre la spesa pubblica e per poter continuare a beneficiare dei prestiti internazionali. I manifestanti si sono radunati di fronte al ministero delle Riforme amministrative per poi essere allontanati dalla polizia in tenuta antisommossa. Successivamente i dimostranti si sono diretti verso il ministero delle Finanze, dove sono stati nuovamente respinti dalle forze dell’ordine. Tra i lavoratori scesi ieri in piazza vi sono stati anche numerosi insegnanti. Riferiscono i media locali che durante la manifestazioni sono divampati scontri, con gli agenti di polizia che hanno fatto uso di gas lacrimogeni per disperdere la folla. Sempre più critica la situazione a Ceuta e a Melilla. Salto nel buio per migliaia di migranti [] la disperazione dei popoli, impoveriti, derubati, da parassiti usurai, massoni satanisti salafiti, hanno rubato loro la sovranità monetaria, ed ora un popolo di disperati, cerca, di sfuggire al suo programmato annientamento.. ma questo, non è un problema perché, il tutto è sotto egida ONU Bildenberg, Amnesty.

[ ma, io ho deciso di volere un mondo, senza geopolitiche e, senza ideologie, io sono Unius REI, il re del mondo. storia di un complotto Occidentale, di Farisei FMI Spa, per la rovina di Israele, per la conquista del mondo, geopolitica di farisei, Illuminati Bildenberg, dalla Rivoluzione Francese, ad oggi, una sola agenda per il NWO, ] Dopo una serie di telefonate con il primo ministro britannico, David Cameron, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente dell’Unione europea, Herman van Rompuy, è stato il presidente russo, Vladimir Putin, rompendo giorni di silenzio, a invitare alla calma per evitare ogni escalation. E in tutto questo, proprio mentre, l’Unione europea definisce legittimo, il nuovo Governo transitorio di Kiev, dicendosi pronta a firmare un accordo di associazione con l’Ucraina, il deposto presidente, Viktor, Ianukovich, è riapparso per la prima volta in pubblico, in Russia. Durante una conferenza stampa a Rostov, sul Don, ha bollato il nuovo Governo rivoluzionario come «neofascista», accusando la «politica irresponsabile dell’Occidente per la crisi e i morti di una sceneggiatura non scritta in Ucraina». Subito dopo, le nuove autorità di Kiev hanno chiesto ufficialmente alla Russia l’estradizione dell’ex capo dello Stato.

Nuovi disordini a Caracas. L’Onu condanna le violenze.. ovviamente, i manifestanti sono liberi di fare ogni violenza! ed in Venezuela, Ucraiana, come altrove, il Governo deve subire, ogni vandalismo.. [ l’Onu è ormai, meramente, uno strumento politico e coercitivo a servizio del Nuovo Ordine Mondiale, non condanna mai, la Lega aRABA, per, il crimine, di genocidio, imperialismo della Sharia Califfato mondiale. al 98%, i suoi occhi sono sempre puntati, contro, coloro, che, rivendicano una sovranità monetaria, e politica, come, in Ucraiana, dove il legittimo governo è stato deposto, con un Golpe, manovrato da forze straniere, 322 Bildenberg, farisei anglo-americani, che hanno rubato la sovranità monetaria, per amore di Rothschid, FMI, NWO, sempre Spa, ovviamente.]
2014-02-28 L’Osservatore Romano lettera al maniaco religioso, l’assassino seriale, di innocenti cristiani martiri, sharia imperialismo, il mio amico Califfato di satana, King Saudi Arabia, salafita sotto egida ONU Amnesty. ] In Nigeria l’efferata violenza dei miliziani islamici di Boko Haram sembra non avere fine. Nelle ultime ore, almeno 33 persone sono state assassinate in tre diversi attacchi del gruppo jihadista nel nord est del Paese africano. Tra i bersagli anche gli allievi di un collegio religioso. Le ripetute violenze hanno costretto alla disperata fuga oltre trecentomila civili. Lo hanno confermato fonti delle nazioni Unite, precisando che più della metà sono bambini. E a causa dei continui attacchi, è sempre più difficile per le organizzazioni umanitarie, fra cui la Croce rossa, provvedere ad aiutare queste persone.

[ lettera al maniaco religioso, l’assassino seriale, di innocenti cristiani martiri, sharia imperialismo, il mio amico Califfato di satana, King Saudi Arabia, salafita sotto egida ONU Amnesty. ] : I militanti dell’#ISIL decapitano l’emiro del fronte , Ali Hamad Saeed al-Hajar nella città di Markadah sobborgo Hasakah. Onore e Gloria ai Martiri della Siria, Caduti in Difesa della Patria
http://youtu.be/6z417_1_hps , Raid siriano su valico che conduce ad Ersal, elimina 2 terroristi ferisce altri 8 trasportati presso ospedale Ersal in .
, Raid dell’aviazione siriana prendi di mira terroristi in valico Zamrani e Maslaha che conducono a Ersal in .
: Nuova imboscata dell’esercito neutralizza 20 terroristi tra la Ghouta Orientale e Qalamoun, in sobborgo . , L’esercito neutralizza decine di terroristi sul monte di Santo Maroun nei pressi di Yabroud in Qalamoun, sobborgo
27 febbraio. , Ritrovata una fosse comune a sud est della città Hasakeh, di civili rapiti 2 mesi fa da terroristi dal villaggio Shaddadi in sobborgo Hasakeh.

[ lettera al maniaco religioso, l’assassino seriale, di innocenti cristiani martiri, sharia imperialismo, il mio amico Califfato di satana, King Saudi Arabia, salafita sotto egida ONU Amnesty. ] TG 24 Siria. Dettagli dell’imboscata effettuata dalle Forze Armate Siriane nell’area di Al-‘Utayba (Ghouta orientale damasceno). Circa 200 mercenari neutralizzati, a maggioranza stranieri, che hanno commesso atti di terrorismo in Siria. Maggiori informazioni sull’agguato ad Al – ‘ Utayba. Il numero di carcasse contate finora è 192. Questo numero può crescere nelle prossime ore, appena verranno trovati altri cadaveri che sono stati dispersi nell’attacco. Il numero di feriti o arrestati è di 58, tra cui 2 agenti della CIA confermati. Ancora non si sa con esattezza la nazionalità di tutte le spie. Ci sono, accertati, un gran numero di sauditi e giordani. Al momento non é confermato con esattezza il numero di ceceni identificati. I servizi segreti militari siriani avevano lavorato, per coordinare questo agguato, da circa 2 settimane. Il piano era quello di dare l’impressione ai ratti che ci fosse un varco per fuoriuscire dalla zona Qalamoon, attraverso l’area agricola delle fattorie di Reema. L’idea era che i takfiri scoprissero un canale d’apertura verso l’esterno, dalla zona in cui erano circondati (e dove erano asserragliati usando la popolazione civile siriana come scudo umano, motivo per cui le Forze Armate Siriane non potevano bombardare indiscriminatamente l’area), e che riportassero tale informazione ai loro comandi esterni. E così é stato. Il capo delle forze mercenarie takfire, a nord delle fattorie di Reema, contattó l’aiutante di campo di Abu Muhammad Al- Jawlaani, che comunicó tali informazioni al comando terroristi filo-americano di Al-Mafraq. Il piano a quel punto per i ratti fu di raccogliere quanto più carburante possibile per consentire alla loro carovana di compiere il viaggio di 47 km da Al-Utayba verso i campi d’addestramento e concentrazione di mercenari in Giordania, sotto il comando militare e la protezione USA, senza attirare troppo l’attenzione dei servizi militari siriani. Il carburante, tuttavia, non era sufficiente abbastanza per tutti i veicoli della carovana takfira e l’ultima tappa della fuga sarebbe terminata a piedi. Infatti, un ratto catturato confessó che essi pensavano che percorrere quel tratto a piedi sarebbe stato più sicuro per attirare meno l’attenzione dell’Esercito Siriano. I ratti hanno quindi deciso di attuare il piano di fuga verso i loro protettori ameri-cani il 26 febbraio 2014, verso mezzanotte. Antecedentemente, i tecnici delle squadre del Genio Militare Siriano avevano piazzato mine lungo tutta l’unica strada sulla quale i ratti terroristi in fuga potessero viaggiare. E ‘stata poi solo una questione di tempo, affinché la colonna di mercenari giungesse l’area prestabilita, per poi far detonare gli esplosivi. Successivamente ci sarebbe stato un fuoco d’inferno, da parte di artiglieria e fanteria delle Forze Armate Siriane, che li avrebbe coperti e sotterrati. I comandi takfiri ordinarono che tutte le apparecchiature di comunicazione venissero spente, in modo da non essere intercettati e allertare cosí le forze dell’intelligence militare siriano. Ma questo significava anche che se i ratti di Al – Mafraq avessero scoperto la trappola, non sarebbero stati in grado di avvertire l’esterno e le loro retrovie, le quali avendo le ricetrasmittenti spente non avrebbero potuto far nulla e sarebbero cadute ugualmente nell’imboscata. Il fatto che i roditori avessero optato per un’opearzione notturna non significava che le Forze Armate Siriane non sarebbe state in grado di controllare il territorio, in gran parte pianeggiante. L’Esercito Arabo Siriano é un vero esercito moderno, tecnologicamente ben attrezzato e aggiornato, le cui forze in campo sono ben addestrate e rifornite delle piú attuali tecniche di combattimento, la cui formazione degli ufficiali é tra le piú elevate a livello internazionale, grazie anche alla collaborazione con altre forze armate alleate. Questo è quello che è successo ad Al-‘Utayba (Ghouta orientale damasceno). I parassiti si muovevano rapidamente e furtivamente, avendo l’illusione di aver oltrepassato diverse basi militari di controllo siriane, non evendo la capacitá di accorgersi della grande sorpresa che li attendeva. Essi non potevano sospettare degli esplosivi piazzati dagli artificeri militari siriani per dar loro una calorosa accoglienza appena giunti a sud del Lago di Otaybah. Circa verso le 03:00, le bande armate mercenarie takfire oltrepassavano il punto (di non ritorno) appena a sud del Lago di Otaybah, dove l’Esercito Arabo Siriano sapeva che (a causa di comunicazioni precedentemente intercettate) essi stavano seguendo esattamente il piano che li avrebbe portati loro in bocca. I ratti furono completamente sconvolti appena si accorserro che il mondo stava scoppiando loro intorno, mentre fanteria e artiglieria siriana gli si avventarono addosso con tale forza che è un quasi miracolo che ci sia stato qualche sopravvissuto. Mentre il sole iniziava a salire, il colonnello del SAA responsabile dell’organizzazione dell’agguato poté trasmettere il messaggio al Comando Militare Siriano che tutti i membri delle bande armate terroristiche mercenarie erano stati annientati, uccisi o feriti e arrestati. Successivamente, appena l’area fu messa completamente in sicurezza, le redazioni giornalistiche di SANA e Al-Mayadin vennero immediatamente informate e sulla scena vennero inviati i loro corrispondenti con la necessaria tecnologia per le trasmissioni. I soldati siriani e delle Forze Speciali rapidamente disarmarono tutti i cadaveri rimasti sul terreno e tutti i feriti, per assicurarsi che nessuno di loro stesse fingendo di essere morto, nel tentativo di fuggire o, peggio ancora, di poter aprire il fuoco sui soldati siriani presenti e ignari. Le carcasse dei criminali takfiri eliminati, un branco di spregevoli traditori della causa e resistenza araba all’occupante sionista e yankee, mercenari terroristi venduti, sono quindi state rimosse e tutte allineate lungo un percorso lontano da tutti quei segni che avrebbero potuto indicare che tipo di tecnologia fosse stata utilizzata per neutralizzarli. (Questo rapporto é una traduzione e adattamento all’originale redatto dal patriota siriano Ziad Fadel) Traduzione di SyrianFreePress.net International Freelancers Patriotic Network
http://syrianfreepress.wordpress.com/2014/02/27/details-of-the-saa-ambush-at-al-utayba-eastern-ghouta-in-which-were-eliminated-about-200-mercenaries-who-committed-acts-of-terrorism-in-syria-a-ziad-fadel-report/

Bush 322 Kerry, 666 Rothschild.. questo è nella storia, voi avete rotto il vaso di pandora in Ucraina, voi avete deposto il suo Governo legittimo, voi avete seminato il veleno del separatismo!… chi ha portato i cecchini a sparare sulla polizia in Ucraina? lui è il responsabile di tutto questo.. e questo è quanto!

Putin, inviare truppe russe in Ucraina, Contro minaccia a vita russi e fino a normalizzazione situazione. 01 marzo, , [ questo è incontestabile, l’attuale governo ucraino, è illegale, un colpo di Stato, sotto, egida USA Bildenberg, masonic system, Ue, Onu, Amnesty Spa, Fmi, 666. 322 Bush: “noi vinceremo il Nwo” ] Vladimir Putin (è un ragazzo saggio, io lo sostengo! ) ha presentato al Consiglio della federazione russa, la camera alta del Parlamento, “una richiesta di utilizzo delle forze armate in territorio ucraino” fino alla “normalizzare della situazione socio-politica in quel Paese, in relazione alla situazione straordinaria che si è creata in Ucraina e ad una minaccia alla vita di cittadini russi”.
[is why, i will kill you all! ] UFO in Italy: 7 in 2013, 56 in 4 years. Boom year 2010: with 22 cases, lower in 2011 (17) and 2010 (10) 01 March, 14:45.. sightings of UFOs, esoteric and scientific.. this phenomenon is directly proportional to the loss of faith in God.. but a nation of gay, without faith in God, does not claim anything, its monetary sovereignty.. because, for this, of liberation from the loan shark, Bildenberg, masonic system, IMF, 666 Spa,of Illuminati, 322 Bush Kerry, criminals Pharisee, I want men free!
[is why, i will kill you all! ] Ufo in Italia: 7 nel 2013, 56 in 4 anni. Anno boom 2010: con 22 casi, calo nel 2011 (17) e nel 2010 (10) 01 marzo, 14:45.. gli avvistamenti degli ufo, questo fenomeno esoterico e scientifico.. è direttamente proporzionale, alle perdita, della fede in Dio… ma, un popolo di gay, senza fede in Dio, non rivendicherà mai, la sua sovranità monetaria.. perché, per questa operazione, di liberazione dallo strozzino fariseo, ci voglio gli uomini liberi! [is why, i will kill you all! ]

Narendra sharma. 07:33. I am not going out side in India,In India Many muslim’s are killed eg:-Assam riot,Gujrat riot,Mujaffar nagar riot.Many muslim are killed,Rape,Burried.Who is responsible for that. [] answer [] my son, the problem is not to change the religion, but, you have to change the hearts of people, and this is a miracle of the Holy Spirit.. but, since Sharia law, is a criminal for the genocide of mankind, then, India, killing Muslims sharia guilty, also, but, too, you kill the Christians innocent dait slaves.. but, while Muslims are guilty of intolerance and racism, however, Christians have chosen not to kill anyone, and they are not racist and intolerant! now, we will not be for sharia killer, to be accomplices of his crimes.. this complaint, every honest Muslim who wishes to enter the Kingdom of God, he should say so! but, those who pretend not to see the innocent martyrs (and no matter what religion, they are), will go to hell.. why are the innocent, who were killed, who, they shall judge the world. [] answer [] figlio mio, il problema, non è cambiare la religione, ma, bisogna cambiare il cuore delle persone, e questo è un miracolo dello Spirito Santo.. ma, poiché, la sharia è una legge criminale, per il genocidio, del genere umano, poi, l’India, uccide i musulmani ed ovviamente, anche, lei uccidere, i cristiani.. ma, mentre i musulmani sono colpevoli, di intolleranza e razzismo, però, i cristiani hanno scelto di non uccidere nessuno, e loro non sono razzisti e intolleranti! ora, noi non possimo essere per la sharia assassina, per essere complici dei suoi crimini.. questa denuncia, ogni musulmano onesto, che, desidera entrare nel Regno di Dio, lui dovrebbe dirlo! ma, quelli che fanno finta di non vedere i martiri innocenti (e non importa di quale religione), andranno all’inferno.. perché sono gli innocenti, che, sono stati uccisi, che, giudicheranno il mondo.
vogliono criminalizzare la Bibbia il Papa e tutti i cristiani!.. ed in verità proprio questo hanno fatto

Narendra sharma. 07:03. Gruppo NDFB è un gruppo terrorista, non è un gruppo musulmano, ma Bodo persone sono mescolati cristiana e altra religione, ma dovete sapere terrorista non ha religione, se dovrebbe essere musulmano, cristiano, Hindusim, corpo Judaisim.Ever vuole la pace. NDFB group is a Terrorist group,It is not a Muslim Group,But Bodo people are mixed of Christian and other religion, But You should know Terrorist have no religion,If it should be muslim, Christian, Hindusim, Judaisim. Ever body want peace. honestly do not think it’s slander generic, that you can do, terrorism, blaming the innocent victims worldwide.. your statement aggravates the evil of the Muslims, because it seeks to justify the crimes of sharia Nazi ideology and the lack of freedom of conscience, which is a crime institutional.. [] non credo sia onesto fare calunnie generiche, di terrorismo, per incolpare le vittime innocenti in tutto il mondo.. la tua affermazione aggrava la malvagità dei musulmani, perché cerca di giustificare i crimini ideologici della sharia nazi e la mancanza di libertà di coscienza, che, è un crimine istituzionale.. no one can say that Islam is not terrorism! because in all the ARAB LEAGUE there is no freedom of religion..
and this is a gift that Bush 322 Kerry, Satanists, Illuminati IMF, Spa, Gmos Spa, Bildenberg, have done to them under the aegis of the UN, Amnesty International, and in fact totally innocent dhimmi 300 Christian martyrs are killed every day in the world, by Muslims!
I have seen Christian children like rabbits killed by Boko Haram in the name of Sharia.. this closes every discussion about your evil religion!

nessuno può dire che l’Islam non è terrorismo! perché in tutta la LEGA ARABA non esiste la libertà di religione.. e questo è un dono che Bush 322 Kerry, i satanisti hanno fatto a loro sotto egida ONU Bildenberg, Amnesty, ed infatti 300 martiri cristiani dhimmi totalmente innocenti vengono uccisi ogni giorno, nel mondo dai musulmani! io ho visto bambini cristiani uccisi come conigli dai Boko Haram in nome della Sharia.. questo chiude ogni discussione circa la religione!
08 gennaio 2014. Gli studi sul cervello contestano l’ideologia di genere. (di Lupo Glori) Un importante recente studio americano condotto su quasi mille soggetti, da un’équipe guidata da Ragini Verma, neuro-scienziata dell’Università della Pennsylvania a Philadelfia (USA) (http://www.uphs.upenn.edu/news/News_Releases/2013/12/verma/), conferma, attraverso concreti dati scientifici, le differenze biologiche esistenti tra maschi e femmine. I risultati della ricerca, effettuata su 949 volontari (428 maschi e 521 femmine) di età compresa tra gli 8 e i 22 anni, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Proceedings of National Academy of Science. Essi attestano come «le connessioni cerebrali di maschi e femmine sono diversamente distribuite», evidenziando, attraverso avanzate tecniche di neuroimaging, la presenza, nelle donne, di un maggior numero di connessioni tra emisfero destro e sinistro (il primo deputato maggiormente al pensiero intuitivo, il secondo alle elaborazioni logiche) mentre, al contrario, negli uomini si riscontra la presenza di una migliore interconnessione all’interno dei medesimi emisferi. A tale proposito Ragini Verma ha dichiarato: «Ho constatato con stupore che i risultati confermano molti stereotipi che crediamo di avere sul cervello. Per esempio se volessi andare da uno chef o da un parrucchiere, sarebbero più che altro uomini (…) Mentre le donne si dimostrano più efficienti nelle azioni che richiedono il coordinamento di entrambi gli emisferi: sono più intuitive, hanno migliore memoria, sono più emotivamente coinvolte quando ascoltano qualcuno». Solo nel cervelletto, parte del sistema nervoso deputata principalmente al controllo motorio, le cose sembrano andare diversamente: in questa regione, infatti, gli uomini dimostrano una migliore connessione tra un emisfero e l’altro. In tal senso, la neuro-scienziata americana spiega: «Se per esempio voleste imparare a sciare, sarebbe il cervelletto la regione maggiormente coinvolta». Alla medesima conclusione della ricerca di Ragini Verma erano giunti gli studi di Simon Baron-Coehn, professore di psichiatria presso l’università di Cambridge nel Regno Unito ed esperto di autismo, il quale, nel 2004, svolse alcuni innovativi esperimenti sui bambini in fase neonatale dimostrando l’esistenza di importanti differenze tra i cervelli di donne e uomini. Nel suo articolo Autismo: una forma estrema del cervello maschile? (Simon Baron-Coehn, L’autisme: une forme extrême du cerveau masculin?, “Terrain” n°42, marzo 2004), Baron-Cohen aveva distinto i tipi di cervello sulla base di due aspetti fondamentali: la capacità di empatia e la capacità di sistematizzazione. Gli esperimenti da lui condotti tendono a dimostrare che tra le donne la capacità di empatia è più sviluppata rispetto agli uomini. Al contrario, la capacità di “sistematizzare” è più importante negli uomini che nelle donne. A tale proposito egli aveva affermato come, «in uno studio, i ragazzi hanno dimostrato in 50 occasioni spirito più competitivo, mentre le ragazze sono state 20 volte più dei maschi disposte ad attendere il loro turno». Secondo il professore inglese le differenze prendono forma prima della nascita all’interno dell’utero della madre, dove maschi e femmine producono differenti quantità di ormoni e in particolare i maschi producono il doppio del testosterone delle femmine. Il differente livello di produzione ha un impatto determinante sullo sviluppo del cervello a dimostrazione dell’importanza dall’elemento biologico nella crescita e nello sviluppo dei bambini. Tali studi scientifici che mettono in luce il ruolo unico e decisivo svolto dalla natura nel processo biologico di ciascun individuo, costituiscono un’ulteriore smentita delle tesi degli ideologi del gender per i quali la differenza sessuale ha origini e cause puramente socio-culturali. (Lupo Glori)

03 febbraio 2014. Si è finalmente svolto il convegno sul Gender in Campidoglio ( Malgrado il nubifragio che imperversava su Roma, e l’invito del Comune di Roma a non uscire di casa, oltre 200 persone hanno affollato il 31 gennaio la Sala della Protomoteca in Campidoglio, dove si è svolto l’atteso convegno organizzato dall’Associazione Famiglia Domani sul tema Ideologia del gender: quali ricadute sulla famiglia?. Pubblichiamo l’ampio servizio che ha dedicato a questo evento Giuseppe Rusconi su RossoPorpora. Venerdì 31 gennaio l’atteso convegno in Campidoglio: “Ideologia del gender: quali ricadute sulla famiglia?”, promosso da “Famiglia domani” – Pioggia battente ma duecento in sala, oltre a una ventina di membri delle associazioni lgbt, che hanno partecipato a loro modo alla serata (con fischi e muggiti) – Relazioni chiare e stringenti nella loro logica di padre Carbone, Dina Nerozzi, Vittorio Lodolo D’Oria e Gianfranco Amato – Si vuole il totalitarismo, servo della grande finanza. Perciò si distrugge la famiglia. A mo’ di premessa evochiamo sinteticamente le ultime gesta di Ignazio Marino, uno che aveva dichiarato di voler essere il “sindaco di tutti i romani” (e che, ad esempio, ha dimezzato i fondi per i viaggi scolastici della memoria della Shoah e addirittura annullato quelli nelle zone che videro esplodere la ferocia comunista titina contro gli italiani di Istria e Dalmazia, infoibati o costretti all’esodo). Allora: non contento di aver prima concesso, poi revocato, di nuovo concesso lo svolgimento in Campidoglio del convegno sul ‘gender’ promosso da “Famiglia domani”; non contento di aver trasformato le tradizionali luminarie natalizie in via del Corso in un arcobaleno di colori; non contento di aver issato la bandiera arcobaleno sul Campidoglio per una settimana a gennaio; non contento di aver dato luce verde al programma di indottrinamento ‘pro-gender’ ( “per contrastare il bullismo omofobico”) in alcuni istituti superiori romani (lecosecambiano@Roma, che prevede anche un concorso “creativo” con premiazione ufficiale il 17 maggio); non contento di aver annullato (per ora in Commissione) l’esenzione dalla tassa dell’asilo nido per il terzo figlio; non contento di aver fatto approvare in commissione l’inutile nei fatti, ma culturalmente importante registro delle ‘unioni civili’ (leggi: ‘gay’), se n’è uscito pochi giorni fa in video, sul suo sito, con un’esortazione degna di uno che tiene la democrazia in grande considerazione. Infatti, nel video, dopo aver parlato di “omofobia”, passando all’approvazione in commissione del ‘registro per le unioni civili’, definita una “vergogna” il fatto che l’Italia non abbia ancora una legge in tal senso (in Europa “unico Paese insieme con la Grecia”, menzogna), il “sindaco di tutti i romani” così si esprime al proposito: “Chi la pensa diversamente, chi ha visioni diverse, davvero dovrebbe ritirarsi dalla vita pubblica, perché vive in un’epoca passata, vive in un secolo che è stato ormai superato (…) Roma davvero non vuole confinarsi al passato, Roma vuole guardare al futuro”. Noteremo qui soltanto che tra coloro cui Ignazio Marino (che vanta sempre i suoi rapporti con il cardinale Martini) vorrebbe negare il diritto di parola ci sono il cardinale vicario Agostino Vallini (chiara e netta, dura nei toni, la recente nota del Vicariato sul registro delle ‘unioni civili’) e lo stesso papa Francesco (di cui il sindaco proclama di essere ammiratore). Veniamo allora al Convegno di venerdì 31 gennaio in Campidoglio, posto sotto il titolo: ” Ideologia del ‘gender’: quali ricadute sulla famiglia?”, promosso dall’associazione “Famiglia domani” con l’aiuto prezioso di Lavinia Mennuni, consigliere comunale di centrodestra e già assessore nella giunta Alemanno. Annunciato per il 3 dicembre nella sala della Protomoteca, rinviato al 31 gennaio dopo la marcia indietro (il 14 novembre) del sindaco Marino pressato dai suoi sponsor delle associazioni lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (lgbt), il Convegno ha visto la partecipazione di circa duecento persone a dispetto del tempo inclemente che da giorni avvolge la capitale. In sala anche una ventina di simpatizzanti lgbt, con triangoli rosa sui maglioni a evocare la reputata (da loro) analogia degli organizzatori con i nazisti che rinchiudevano gli omosessuali nei lager (ha detto il loro portavoce Andrea Maccarone a Repubblica.tv che il convegno “chiaramente di stampo omofobo mirava a sostenere tesi di odio”). I venti hanno alimentato l’atmosfera di tensione latente che si respirava in sala, bueggiando e fischiando in diverse occasioni affermazioni sgradite dei relatori: se ne sono andati nel momento in cui stava prendendo la parola il presidente dei Giuristi cattolici per la vita Gianfranco Amato, forse per spregio oppure sapendo di non riuscire a sopportare con un minimo di contegno quello che avrebbero dovuto ascoltare. Ai duecento partecipanti al Convegno (tra i quali non abbiamo notato sguardi truci, teste rasate, manganelli branditi, ma tanti giovani e anziani tranquilli ed anche alcuni sacerdoti e suore) ha rivolto dapprima un saluto Lavinia Mennuni, che ha espresso “profonda preoccupazione” per la politica del Comune di Roma in materia di famiglia e per l’indottrinamento lgbt – sotto il pretesto di lottare contro il ‘bullismo omofobico’ – dilagante nella scuola (vedi il già citato progetto lecosecambiano@roma in alcune scuole medie superiori). In necessaria sintesi le relazioni del Convegno. Padre Giorgio Carbone: ideologia del ‘gender’ funzionale al nuovo totalitarismo Nell’ideologia del ‘gender’ il genere sessuale non è dato una volta per tutte, ma è frutto di scelta, cultura, convinzione: è del resto un ruolo socio-psicologico intercambiabile a volontà, tanto che la stessa ideologia non viene definita precisamente, poiché occorre lasciare aperte possibilità oltre ogni limite. Le origini di tale ideologia si ritrovano nello strutturalismo (metà Anni Cinquanta), che “voleva destrutturare il passato per strutturare il presente”. “Donna non si nasce, si diventa”, scriveva Simone de Beauvoir. E il fine ultimo del successivo femminismo radicale statunitense era quello di cancellare la distinzione tra i sessi. Per fare questo bisognava delegittimare in primo luogo il ruolo maschile e paterno. Come scriveva Joan Scott “il ricorso alla biologia (…) rende più difficili gli appelli all’uguaglianza”. Raddoppiava Mary O’Brien, per la quale “la maternità è una vera e propria trappola”. Insomma l’ ideologia del ‘gender’ “dissocia l’io dal suo corpo”, perché “ciò che conta è la scelta del singolo”. Troviamo così “natura contro cultura”, con la prima considerata come un dato autoritario. Qui ha fatto notare il religioso domenicano che “volenti o nolenti, piaccia o no, ognuno può esercitare il proprio libero arbitrio solo nella dimensione storica in cui vive. Perciò è un’illusione proporre uno sganciamento del corpo dall’io”. Padre Carbone ha poi trattato dei diversi significati di discriminazione (e qui spesso i fautori del ‘gender’ truccano le carte in tavola mescolando disinvoltamente il “distinguere” con l’ “emarginare”) e ha citato Erich Fromm sul tema dell’uguaglianza. Scriveva Fromm nel 1956: “La crescente tendenza all’eliminazione delle differenze è strettamente legata al concetto di uguaglianza”. Uguaglianza degli automi, poiché “tutti obbediscono agli stessi comandi e tuttavia ognuno si illude di seguire i propri desideri”. Ha rilevato qui padre Carbone il moltiplicarsi nella società dei casi di alcoolismo, tossicomania, manie sessuali, suicidio, sintomi tutti del grande vuoto lasciato da tale “uguaglianza”. Il relatore, ordinario di bioetica, ha quindi citato il “Memorandum” dell’11 marzo 1969 redatto dallo statunitense Frederick Jaffe (vicepresidente allora della Planned Parenthood, attivissimo ente americano di derivazione eugenetica e impegnato nella politica di controllo delle nascite). In tale documento – redatto anche per l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) – Jaffe (fondatore pure del “Guttmacher Institute”) postula la riduzione della fertilità umana attraverso alcune misure precise. Tra le quali si notano: la ristrutturazione della famiglia, posticipando o evitando il matrimonio; l’alterazione dell’immagine della famiglia ideale; l’incremento percentuale dell’omosessualità; l’educazione sessuale obbligatoria dei bambini; politiche di penalizzazione della famiglia con figli. Oggi, ha evidenziato padre Carbone, tale memorandum si esprime con un dilagare di proposte conseguenti a quel preciso disegno. Il risultato è la formazione “di masse di individui che sono automi”, un terreno molto favorevole al formarsi di “movimenti totalitari”. Dina Nerozzi: il tentativo di cancellare le leggi della bioetica, della genetica, delle scienze naturali L’ideologia del ‘gender’, ha subito evidenziato Dina Nerozzi, medico psichiatra, ha dichiarato guerra non solo alla natura, ma anche alla scienza, utilizzando il potere giudiziario che ormai detta l’agenda alla politica. Si sta devastando una civiltà plurimillenaria, a partire dalle teorie della Scuola di Francoforte (anni Venti) che miravano a sovvertire l’ordine sociale con una rivoluzione culturale. Negli Anni Cinquanta nasce il “politicamente corretto” e anche la scienza viene politicizzata: per John Money – “artefice della nuova etica progressista e anche apologeta della pedofilia” – “uomini e donne non si nasce, ma lo si diventa sotto l’influsso ambientale”. Le conseguenze sanitarie della rivoluzione sessuale si incominciano a concretizzare all’inizio degli Anni Ottanta: epidemie di polmonite, di sarcoma kaposi (dal nome dello scopritore, un dermatologo ungherese, patologia tumorale correlata all’Aids), della stessa Aids. Nel 1984, non a caso, vengono chiuse le Terme di San Francisco. Partono i programmi anti-Aids e tuttavia tra il 1992 e il 1996 l’Aids è la prima causa di morte tra i giovani statunitensi. Il business economico correlato è gigantesco: si pensi anche soltanto alle nuove medicine, ai nuovi vaccini, ai nuovi strumenti di cura. Affari grandi dunque per il cuore dell’impero, New York. Perché gli altri ormai contano poco o niente.
Vittorio Lodolo D’Oria: nel 1968 attacco alla scuola, nel 2013 alla famiglia. Vittorio Lodolo D’Oria, medico ematologo e vice-presidente dell’Associazione nazionale famiglie numerose cattoliche, premettendo che la famiglia si presenta come un incrocio, verticalmente tra generazioni, orizzontalmente tra generi, ha rilevato le differenze tra il ’68’ e i nostri giorni. Quasi mezzo secolo fa fu attaccata in primo luogo la scuola, oggi è la famiglia nel mirino degli artefici della rivoluzione culturale. Alcuni aspetti del parallelo. Nel ’68’ si volevano indottrinare gli studenti universitari, oggi i minori; la scuola fu l’obiettivo, oggi lo strumento; si voleva il sesso slegato dalla riproduzione, oggi la riproduzione senza sesso; la strategia era di piazza, oggi è subdola; venivano coinvolte le masse, oggi ci sono gruppuscoli ben finanziati; si operava cercando maggioranze parlamentari, oggi attraverso burocrati o funzionari dell’Unione europea; allora si puntava a riforme epocali, oggi si opera attraverso decreti, leggi, circolari; si voleva la distruzione della famiglia patriarcale, oggi si chiedono gli stessi diritti per ogni genere di convivenza. Il relatore, partendo dal ‘Rapporto’ dell’entomologo Kinsey (per il quale la bisessualità era il ‘genere’ migliore), ha poi ricordato i colossali proventi economici derivati dalla commercializzazione della pillola anticoncezionale: “Un business spaventoso, che trasforma i figli in Tamagochi”.E ha evidenziato come le strategie lgbt vengano imposte anche agli italiani, pur non essendo mai state sottoposte a un voto. Ne è un esempio la famigerata “Strategia nazionale” in materia di omofobia elaborate dall’Ufficio nazionale antirazzismo in collaborazione con il dipartimento Pari Opportunità (retto dall’ineffabile viceministro montiano Maria Cecilia Guerra), che sono state trasmesse al Ministero dell’Istruzione, università e ricerca (Miur) per essere travasate nelle scuole italiane, con una spesa di 10 milioni di euro. Un vero e proprio indottrinamento, alla cui elaborazione sono state ammesse 29 associazioni lgbt, ma né le associazioni dei genitori né quelle degli insegnanti. Gianfranco Amato: la legge anti-omofobia è liberticida. Ha concluso gli interventi (cui è seguita la risposta ad alcune domande del pubblico) l’avvocato Gianfranco Amato. Con la consueta, lucida passione il presidente dei Giuristi per la vita ha dapprima rievocato i motivi per cui la legge ‘anti-omofobia’ (ora in Senato, dopo l’approvazione tortuosa alla Camera) è inutile e pericolosa per la libertà di espressione. Una legge proposta solo per “mettere il bavaglio a tutti”, in attesa di raggiungere l’obiettivo finale, di cui gli omosessuali sono semplice strumento: il business di lobby potentissime. Amato ha contestato, dati alla mano, che in Italia ci sia un’ “emergenza omofobia”, come fanno credere i giornaloni e le televisioni asservite alla nota lobby. Secondo una ricerca statunitense l’Italia è fra le dieci nazioni al mondo più ‘amiche’ degli omosessuali; i risultati di un’indagine dell’insospettabile Swg del giugno 2013 mostrano che gli italiani non considerano per niente gli omosessuali come nemici; dai dati forniti dalla polizia per il triennio 2010-2012 emerge che sono stati segnalati (segnalati, non accertati) in Italia 28 casi l’anno di presunta omofobia; da quanto si sa non è stato segnalato un solo caso di discriminazione nel posto di lavoro per ragioni omofobiche… insomma dov’è la fantomatica “emergenza omofobia” in Italia? Già oggi, ha rilevato Amato, “gli omosessuali hanno tutti gli strumenti per tutelare i loro diritti, garantiti dall’articolo 3 della Costituzione”. E invece ecco la legge, “tipica degli Stati totalitari”, perché mette a rischio gli articoli 19 e 21 della Costituzione (libertà religiosa, libertà di pensiero). Nel testo si vuole estendere la legge Reale-Mancino (contro il nazismo e il razzismo) all’omofobia. Un’aberrazione, perché allora non si potrà più dire – senza essere sanzionati – “che un uomo non può sposare un uomo”. A tale proposito, ha detto il presidente dei Giuristi cattolici, il subemendamento Gitti “non salva proprio nessuna libertà d’espressione”, poiché fuori dalle sacristie nessuno potrebbe più esprimere il proprio dissenso in materia. Anche per Gianfranco Amato siamo oggi confrontati con l’invadenza della nota lobby nella scuola. Ricordati i testi dell’Unar (direttive tipo ‘Minculpop’ per i giornalisti, inaccettabile strategia nazionale con cui indottrinare scolari e studenti), il relatore ha comunicato che i Giuristi per la vita hanno diffidato ufficialmente l’Unar, il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, il Miur dal proseguire con tali atti illiberali. Che sono ben sintetizzati nelle poche righe, quelle della legge ‘contro l’omofobia’ che “tende a punire il pensiero prima ancora che si manifesti”. Puntando al ‘bavaglio’ per tutti i dissenzienti. A scanso di sanzioni pecuniarie, prigione e periodi di ‘rieducazione’ presso le sedi lgbt. Dice qualcosa?

11 febbraio 2014. Omofobia o eterofobia? Un nuovo testo contro il gender. (di Fabrizio Cannone) Il battagliero avvocato Gianfranco Amato, non nuovo a pubblicazioni di carattere militante e sanamente aggressivo, ha riunito, nel suo ultimo volume (cfr. G. Amato, Omofobia o eterofobia? Perché opporsi a una legge ingiusta e liberticida, Fede & Cultura, Verona 2014, pp. 210, € 16), tutta una serie di episodi che vedono, contrariamente al noto luogo comune, i gruppi omosessualisti in posizione di attacco e di violenza, e i cattolici in veste di vittime, sapientemente ignorate dal sistema. I Giuristi per la Vita, di cui Amato è presidente nazionale, hanno seguito una triste e crescente casistica, in cui la violenza gay faceva il paio con l’indifferenza o peggio con la connivenza dei mass media del potere. Così vengono ripercorsi dall’Autore, con dovizia di dettagli tecnici e giuridici, i recenti casi Piccinelli, Ronco, Barilla, Ignazio Marino (cfr. pp. 18-64), in cui, costantemente, la tanto decantata libertà di pensiero e di espressione, per i cattolici critici delle teorie astruse del gender e delle nozze gay, è divenuta inesistente o è stata ridotta al lumicino. Secondo Amato, si tratta di «una vera e propria Kulturkampf, attuata in maniera esplicita (ad esempio nelle scuole di Stato) o subliminale attraverso, soprattutto, la potenza mediatica pervasiva degli strumenti di comunicazione di massa, che ha come scopo quello di una rivoluzione antropologica» (p. 83). Insomma si tenta in ogni modo di far sì che il male, ovvero l’omosessualità, venga chiamato bene, e che il bene, ossia la reazione a tutte le devianze, venga chiamato male. Sta a noi passare al contrattacco e denunciare la grande affabulazione che si nasconde dietro la più mortifera ideologia di tutti i tempi. (Fabrizio Cannone).

05 febbraio 2014. Il Parlamento Europeo promuove l’ideologia LGBTQ. (di Lupo Glori) Martedì 4 febbraio, il Parlamento Europeo ha approvato, con 394 voti a favore, 176 contrari e 72 astensioni, il”rapporto Lunacek ” (“Relazione sulla tabella di marcia dell’UE contro l’omofobia e la discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere”) che chiede alla Commissione Europea, agli Stati membri e alle agenzie UE di «lavorare congiuntamente» per una strategia europea pluriennale «volta a proteggere i diritti fondamentali delle persone LGBTQ».
Hanno votato a favore i 5 maggiori gruppi politici: il Partito Popolare Europeo, l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, i Verdi, la Sinistra Unitaria Europea – Sinistra Verde Nordica. Tale risoluzione suggerisce ai 28 Stati europei, dunque, una precisa roadmap globale LGBTQ volta a contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere in tutti i campi della vita sociale, dal lavoro, all’educazione, alla salute, all’accesso a beni e servizi, fino alla libertà di movimento ed espressione. Il rapporto appena approvato ricalca quello già presentato, e bocciato per due volte, dalla eurodeputata portoghese Edite Estrela sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi dei cittadini europei. Ha solo cambiato nome, prendendo quello della sua nuova relatrice, Ulrike Lunacek, eurodeputata austriaca dei Verdi, lesbica e attivista per i diritti omosessuali, Co-Presidente dell’Intergruppo LGBTI al Parlamento Europeo. Il testo, pur non essendo vincolante per gli Stati membri, si propone di dettare le linee guida in materia di promozione dei diritti LGBTI reclamando l’adozione nell’ordinamento giuridico dell’Unione Europea degli ideologici “Principi di Yogyakarta” e l’introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso chiedendo alla Commissione Europea di «presentare in via prioritaria proposte finalizzate al riconoscimento reciproco degli effetti di tutti gli atti di stato civile nell’Unione europea, compresi i matrimoni, le unioni registrate e il riconoscimento giuridico del genere». La relazione Lunacek chiede, inoltre, agli Stati europei di adottare misure penali per combattere l’omofobia esortandogli ad «astenersi dall’adottare leggi che limitino la libertà di espressione in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere e riesaminare quelle già in vigore». Vengono, infine, promossi corsi formativi scolastici sulla «identità di genere» e caldeggiato «lo scambio di buone prassi tra gli Stati membri per quanto riguarda la formazione e l’istruzione delle forze di polizia, della magistratura inquirente, dei giudici e degli operatori dei servizi di assistenza alle vittime». Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, ha dichiarato soddisfatto: «il voto di oggi è particolarmente importante poiché gruppi organizzati di estremisti religiosi e ultra-conservatori avevano orchestrato una campagna di sabotaggio del Rapporto Lunacek, ma sono stati sconfitti da un voto che dimostra come la maggioranza degli europarlamentari aderiscano ai principi fondamentali dell’Unione Europea di uguaglianza, non discriminazione e dignità per tutti. L’ampia maggioranza con cui il Rapporto è stato approvato manda un forte messaggio alla Commissione Europea e agli Stati membri secondo il quale la discriminazione delle persone LGBTI non è accettabile e va combattuta. L’Unione Europea deve fissare degli obiettivi precisi per combattere le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere, raggiungerli ed istituire un efficiente meccanismo di monitoraggio per misurare i progressi in questo campo».
Il documento appena approvato dal Parlamento europeo, come abbiamo detto, non è vincolante per gli Stati membri, tuttavia esprime chiaramente la posizione ideologica ufficiale dell’Unione Europea in materia di promozione dei diritti omosessuali e avrà certamente una forte influenza sulle future politiche nazionali dei singoli Stati. Sarà, dunque, il rapporto Lunacek il testo cardine di riferimento a cui si appelleranno nei prossimi mesi le associazioni e gli attivisti impegnati per la promozione dell’omosessualismo e della ideologia del gender nella nostra società. (di Lupo Glori)

26 febbraio 2014. [nazi gender: Society for the protection of unborn children,] 19 febbraio 2014. La strategia ideologica globale delle istituzioni internazionali
(di Lupo Glori) Se qualcuno aveva qualche dubbio sul carattere ideologico delle istituzioni internazionali dopo le ultime inequivocabili stoccate messe a segno da quest’ultime si dovrà ricredere. L’approvazione del “rapporto Lunacek” lo scorso 4 febbraio da parte del Parlamento europeo e, con un tempismo sintomatico, l’atto d’accusa dell’ONU nei confronti della Santa Sede per l’abuso sui minori, gettano definitivamente la maschera mostrando, se ce n’era bisogno, il volto ideologico e anti cattolico dei poteri forti internazionali. L’approvazione, alcuni mesi fa, da parte di un’altra delle istituzioni più rappresentative, l'”Organizzazione Mondiale della Sanità” (OMS), del documento sugli Standard per l’educazione sessuale per la pianificazione e l’attuazione di politiche di promozione della salute sessuale e riproduttiva non era stato che la prima avvisaglia di una decisa e pianificata strategia globale finalizzata a promuovere ed calare dall’alto i propri perversi progetti politici. Non è difficile individuare il filo ideologico che accomuna questi tre atti che seppur emanati da entità distinte si propongono il medesimo fine: il sovvertimento dell’ordine naturale e cristiano. Il rapporto ONU contro la Santa Sede sulla questione degli abusi dei minori sembra essere un pretesto per un attacco frontale e più generale rivolto alla Chiesa cattolica e a tutto ciò che essa rappresenta. Le istituzioni internazionali pretendono tappare la bocca all’ultimo e indomito baluardo contro l’attuale dilagante relativismo morale, arrivando ad esigere che rinunci a proclamare la propria millenaria dottrina in campo sociale mettendo la propria autorità al servizio dei loro folli piani ideologici. Nel durissimo atto di accusa in sedici pagine la “Commissione Onu per i diritti dei minori” esorta infatti la Chiesa a «fare pieno uso della sua autorità morale per condannare tutte le forme di molestia, discriminazione o violenza contro bambini sulla base del loro orientamento sessuale o l’orientamento sessuale dei loro genitori e a sostenere gli sforzi a livello internazionale per la depenalizzazione dell’omosessualità». Il rapporto ONU, al punto 53, riprende la Santa Sede anche sul tema dell’aborto. Il Comitato, infatti, «esprime la sua più profonda preoccupazione per il caso di una bambina di 9 anni in Brasile che nel 2009 dovette fare un intervento di aborto salva-vita dopo essere stata stuprata dal suo padre putativo, … ecc..

criminalizzare Bibbia Papa e tutti i cristiani

vogliono criminalizzare la Bibbia il Papa e tutti i cristiani! .. ed in verità proprio questo hanno fatto, ma, quelli che vogliono fare del male alla nostra società rimarranno senza radici e senza frutti, in eterno! ] 19 dicembre 2013, un anno di svolta per l’omosessualizzazione degli Stati Uniti. (di Lupo Glori) Il 2013 è stato un anno di svolta per il movimento omosessuale negli Stati Uniti che, grazie soprattutto a due importanti decisioni prese nel mese di giugno, la rimozione del Defense of Marriage Act (Doma) da parte della Corte Suprema e la sospensione della cosiddetta Proposition 8 nello Stato della California, è riuscito ad imprimere una decisiva accelerazione alle sue rivendicazioni sociali e legislative. L’atto più importante, che ha rappresentato un cambio di passo decisivo, è stato, senza dubbio, la dichiarazione di incostituzionalità con 5 voti contro 4, da parte della Corte Suprema americana, del cosiddetto Defense of Marriage Act (Doma), la legge federale firmata da Clinton nel 1996 che stabiliva ufficialmente il matrimonio come unione tra un uomo e una donna. Tale decisione è stata il passaggio cruciale che aperto e indicato la strada da seguire a tutti gli Stati americani. In tal senso, pochi giorni dopo tale disposizione, lo Stato della California è stato il primo a far sue tali indicazioni della Corte Suprema, attraverso un provvedimento della Corte d’appello del nono circuito, che ha stabilito la sospensione della Proposition 8, la norma che dal 2008 attraverso un referendum aveva messo al bando le nozze gay all’interno Stato, spianando così la strada ai matrimoni omosessuali. Facendo, dunque, un bilancio dell’anno che volge alla sua chiusura, negli Stati Uniti, la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso è stata ottenuta in 6 Stati, Rhode Island, Delaware, Minnesota, New Jersey, Hawaii e Illinois (in quest’ultimo Stato sarà effettivo dal 1 giugno 2014), portando cosi a 16 in totale il numero degli Stati dove è possibile sposarsi per le coppie omosessuali, più altri 4 dove sono, per ora, riconosciute solamente le unioni civili (Oregon, Nevada, Wisconsin e Colorado). Gli attivisti gay statunitensi hanno potuto contare sul determinante appoggio di Barack Obama, che ha fatto dei diritti omosessuali un cavallo di battaglia del proprio operato politico. A tal proposito, nel giugno 2013, all’indomani della sentenza della Corte Suprema di incostituzionalità del Doma, il presidente americano aveva cosi commentato: «Mi congratulo per la decisione assunta dalla Corte Suprema di abrogare il Defense of Marriage Act (Doma). Si trattava di una discriminazione racchiusa nella legge. Trattava le coppie di omosessuali e lesbiche come una classe di persone separata e inferiore. La Corte Suprema l’ha definita sbagliata, e ora il nostro è un paese migliore. Siamo quelli che hanno dichiarato di essere stati creati tutti uguali, e l’amore che dedichiamo al prossimo deve esserlo altrettanto». Inoltre, a partire dallo scorso novembre, dopo la sua rielezione alla Casa Bianca, Obama ha accentuato la sua posizione sul tema dando una spinta ulteriore al processo di omosessualizzazione già in atto negli Stati Uniti. In occasione dell’ultima vittoria del movimento LGBTQ statunitense, il riconoscimento del matrimonio gay nello Stato dell’Illinois, il presidente statunitense ha espresso la sua soddisfazione dichiarando: «Sono davvero orgoglioso che gli uomini e le donne eletti per servire il grande stato dell’Illinois (…) abbiano scelto di fare un passo avanti nel viaggio per perfezionare la nostra unione (…). Il nostro viaggio come nazione non sarà completo fino a quando i nostri fratelli e sorelle gay non saranno trattati come gli altri dalla legge». Il presidente Obama, con la sua azione politica in tema di diritti omosessuali, lega, dunque, inscindibilmente il suo nome alle rivendicazioni LGBTQ e sarà certamente ricordato come colui che ha energicamente promosso e portato a compimento il processo di omosessualizzazione della società americana. (Lupo Glori)

03 febbraio 2014. Si è finalmente svolto il convegno sul Gender in Campidoglio ( Malgrado il nubifragio che imperversava su Roma, e l’invito del Comune di Roma a non uscire di casa, oltre 200 persone hanno affollato il 31 gennaio la Sala della Protomoteca in Campidoglio, dove si è svolto l’atteso convegno organizzato dall’Associazione Famiglia Domani sul tema Ideologia del gender: quali ricadute sulla famiglia?. Pubblichiamo l’ampio servizio che ha dedicato a questo evento Giuseppe Rusconi su RossoPorpora. Venerdì 31 gennaio l’atteso convegno in Campidoglio: “Ideologia del gender: quali ricadute sulla famiglia?”, promosso da “Famiglia domani” – Pioggia battente ma duecento in sala, oltre a una ventina di membri delle associazioni lgbt, che hanno partecipato a loro modo alla serata (con fischi e muggiti) – Relazioni chiare e stringenti nella loro logica di padre Carbone, Dina Nerozzi, Vittorio Lodolo D’Oria e Gianfranco Amato – Si vuole il totalitarismo, servo della grande finanza. Perciò si distrugge la famiglia. A mo’ di premessa evochiamo sinteticamente le ultime gesta di Ignazio Marino, uno che aveva dichiarato di voler essere il “sindaco di tutti i romani” (e che, ad esempio, ha dimezzato i fondi per i viaggi scolastici della memoria della Shoah e addirittura annullato quelli nelle zone che videro esplodere la ferocia comunista titina contro gli italiani di Istria e Dalmazia, infoibati o costretti all’esodo). Allora: non contento di aver prima concesso, poi revocato, di nuovo concesso lo svolgimento in Campidoglio del convegno sul ‘gender’ promosso da “Famiglia domani”; non contento di aver trasformato le tradizionali luminarie natalizie in via del Corso in un arcobaleno di colori; non contento di aver issato la bandiera arcobaleno sul Campidoglio per una settimana a gennaio; non contento di aver dato luce verde al programma di indottrinamento ‘pro-gender’ ( “per contrastare il bullismo omofobico”) in alcuni istituti superiori romani (lecosecambiano@Roma, che prevede anche un concorso “creativo” con premiazione ufficiale il 17 maggio); non contento di aver annullato (per ora in Commissione) l’esenzione dalla tassa dell’asilo nido per il terzo figlio; non contento di aver fatto approvare in commissione l’inutile nei fatti, ma culturalmente importante registro delle ‘unioni civili’ (leggi: ‘gay’), se n’è uscito pochi giorni fa in video, sul suo sito, con un’esortazione degna di uno che tiene la democrazia in grande considerazione. Infatti, nel video, dopo aver parlato di “omofobia”, passando all’approvazione in commissione del ‘registro per le unioni civili’, definita una “vergogna” il fatto che l’Italia non abbia ancora una legge in tal senso (in Europa “unico Paese insieme con la Grecia”, menzogna), il “sindaco di tutti i romani” così si esprime al proposito: “Chi la pensa diversamente, chi ha visioni diverse, davvero dovrebbe ritirarsi dalla vita pubblica, perché vive in un’epoca passata, vive in un secolo che è stato ormai superato (…) Roma davvero non vuole confinarsi al passato, Roma vuole guardare al futuro”. Noteremo qui soltanto che tra coloro cui Ignazio Marino (che vanta sempre i suoi rapporti con il cardinale Martini) vorrebbe negare il diritto di parola ci sono il cardinale vicario Agostino Vallini (chiara e netta, dura nei toni, la recente nota del Vicariato sul registro delle ‘unioni civili’) e lo stesso papa Francesco (di cui il sindaco proclama di essere ammiratore).
Veniamo allora al Convegno di venerdì 31 gennaio in Campidoglio, posto sotto il titolo: ” Ideologia del ‘gender’: quali ricadute sulla famiglia?”, promosso dall’associazione “Famiglia domani” con l’aiuto prezioso di Lavinia Mennuni, consigliere comunale di centrodestra e già assessore nella giunta Alemanno.
Annunciato per il 3 dicembre nella sala della Protomoteca, rinviato al 31 gennaio dopo la marcia indietro (il 14 novembre) del sindaco Marino pressato dai suoi sponsor delle associazioni lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (lgbt), il Convegno ha visto la partecipazione di circa duecento persone a dispetto del tempo inclemente che da giorni avvolge la capitale. In sala anche una ventina di simpatizzanti lgbt, con triangoli rosa sui maglioni a evocare la reputata (da loro) analogia degli organizzatori con i nazisti che rinchiudevano gli omosessuali nei lager (ha detto il loro portavoce Andrea Maccarone a Repubblica.tv che il convegno “chiaramente di stampo omofobo mirava a sostenere tesi di odio”). I venti hanno alimentato l’atmosfera di tensione latente che si respirava in sala, bueggiando e fischiando in diverse occasioni affermazioni sgradite dei relatori: se ne sono andati nel momento in cui stava prendendo la parola il presidente dei Giuristi cattolici per la vita Gianfranco Amato, forse per spregio oppure sapendo di non riuscire a sopportare con un minimo di contegno quello che avrebbero dovuto ascoltare.
Ai duecento partecipanti al Convegno (tra i quali non abbiamo notato sguardi truci, teste rasate, manganelli branditi, ma tanti giovani e anziani tranquilli ed anche alcuni sacerdoti e suore) ha rivolto dapprima un saluto Lavinia Mennuni, che ha espresso “profonda preoccupazione” per la politica del Comune di Roma in materia di famiglia e per l’indottrinamento lgbt – sotto il pretesto di lottare contro il ‘bullismo omofobico’ – dilagante nella scuola (vedi il già citato progetto lecosecambiano@roma in alcune scuole medie superiori). In necessaria sintesi le relazioni del Convegno. Padre Giorgio Carbone: ideologia del ‘gender’ funzionale al nuovo totalitarismo Nell’ideologia del ‘gender’ il genere sessuale non è dato una volta per tutte, ma è frutto di scelta, cultura, convinzione: è del resto un ruolo socio-psicologico intercambiabile a volontà, tanto che la stessa ideologia non viene definita precisamente, poiché occorre lasciare aperte possibilità oltre ogni limite. Le origini di tale ideologia si ritrovano nello strutturalismo (metà Anni Cinquanta), che “voleva destrutturare il passato per strutturare il presente”. “Donna non si nasce, si diventa”, scriveva Simone de Beauvoir. E il fine ultimo del successivo femminismo radicale statunitense era quello di cancellare la distinzione tra i sessi. Per fare questo bisognava delegittimare in primo luogo il ruolo maschile e paterno. Come scriveva Joan Scott “il ricorso alla biologia (…) rende più difficili gli appelli all’uguaglianza”. Raddoppiava Mary O’Brien, per la quale “la maternità è una vera e propria trappola”. Insomma l’ ideologia del ‘gender’ “dissocia l’io dal suo corpo”, perché “ciò che conta è la scelta del singolo”. Troviamo così “natura contro cultura”, con la prima considerata come un dato autoritario. Qui ha fatto notare il religioso domenicano che “volenti o nolenti, piaccia o no, ognuno può esercitare il proprio libero arbitrio solo nella dimensione storica in cui vive. Perciò è un’illusione proporre uno sganciamento del corpo dall’io”. Padre Carbone ha poi trattato dei diversi significati di discriminazione (e qui spesso i fautori del ‘gender’ truccano le carte in tavola mescolando disinvoltamente il “distinguere” con l’ “emarginare”) e ha citato Erich Fromm sul tema dell’uguaglianza. Scriveva Fromm nel 1956: “La crescente tendenza all’eliminazione delle differenze è strettamente legata al concetto di uguaglianza”. Uguaglianza degli automi, poiché “tutti obbediscono agli stessi comandi e tuttavia ognuno si illude di seguire i propri desideri”. Ha rilevato qui padre Carbone il moltiplicarsi nella società dei casi di alcoolismo, tossicomania, manie sessuali, suicidio, sintomi tutti del grande vuoto lasciato da tale “uguaglianza”.
Il relatore, ordinario di bioetica, ha quindi citato il “Memorandum” dell’11 marzo 1969 redatto dallo statunitense Frederick Jaffe (vicepresidente allora della Planned Parenthood, attivissimo ente americano di derivazione eugenetica e impegnato nella politica di controllo delle nascite). In tale documento – redatto anche per l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) – Jaffe (fondatore pure del “Guttmacher Institute”) postula la riduzione della fertilità umana attraverso alcune misure precise. Tra le quali si notano: la ristrutturazione della famiglia, posticipando o evitando il matrimonio; l’alterazione dell’immagine della famiglia ideale; l’incremento percentuale dell’omosessualità; l’educazione sessuale obbligatoria dei bambini; politiche di penalizzazione della famiglia con figli. Oggi, ha evidenziato padre Carbone, tale memorandum si esprime con un dilagare di proposte conseguenti a quel preciso disegno. Il risultato è la formazione “di masse di individui che sono automi”, un terreno molto favorevole al formarsi di “movimenti totalitari”. Dina Nerozzi: il tentativo di cancellare le leggi della bioetica, della genetica, delle scienze naturali L’ideologia del ‘gender’, ha subito evidenziato Dina Nerozzi, medico psichiatra, ha dichiarato guerra non solo alla natura, ma anche alla scienza, utilizzando il potere giudiziario che ormai detta l’agenda alla politica. Si sta devastando una civiltà plurimillenaria, a partire dalle teorie della Scuola di Francoforte (anni Venti) che miravano a sovvertire l’ordine sociale con una rivoluzione culturale. Negli Anni Cinquanta nasce il “politicamente corretto” e anche la scienza viene politicizzata: per John Money – “artefice della nuova etica progressista e anche apologeta della pedofilia” – “uomini e donne non si nasce, ma lo si diventa sotto l’influsso ambientale”. Le conseguenze sanitarie della rivoluzione sessuale si incominciano a concretizzare all’inizio degli Anni Ottanta: epidemie di polmonite, di sarcoma kaposi (dal nome dello scopritore, un dermatologo ungherese, patologia tumorale correlata all’Aids), della stessa Aids. Nel 1984, non a caso, vengono chiuse le Terme di San Francisco. Partono i programmi anti-Aids e tuttavia tra il 1992 e il 1996 l’Aids è la prima causa di morte tra i giovani statunitensi. Il business economico correlato è gigantesco: si pensi anche soltanto alle nuove medicine, ai nuovi vaccini, ai nuovi strumenti di cura. Affari grandi dunque per il cuore dell’impero, New York. Perché gli altri ormai contano poco o niente.
Vittorio Lodolo D’Oria: nel 1968 attacco alla scuola, nel 2013 alla famiglia
Vittorio Lodolo D’Oria, medico ematologo e vice-presidente dell’Associazione nazionale famiglie numerose cattoliche, premettendo che la famiglia si presenta come un incrocio, verticalmente tra generazioni, orizzontalmente tra generi, ha rilevato le differenze tra il ’68’ e i nostri giorni. Quasi mezzo secolo fa fu attaccata in primo luogo la scuola, oggi è la famiglia nel mirino degli artefici della rivoluzione culturale. Alcuni aspetti del parallelo. Nel ’68’ si volevano indottrinare gli studenti universitari, oggi i minori; la scuola fu l’obiettivo, oggi lo strumento; si voleva il sesso slegato dalla riproduzione, oggi la riproduzione senza sesso; la strategia era di piazza, oggi è subdola; venivano coinvolte le masse, oggi ci sono gruppuscoli ben finanziati; si operava cercando maggioranze parlamentari, oggi attraverso burocrati o funzionari dell’Unione europea; allora si puntava a riforme epocali, oggi si opera attraverso decreti, leggi, circolari; si voleva la distruzione della famiglia patriarcale, oggi si chiedono gli stessi diritti per ogni genere di convivenza.
Il relatore, partendo dal ‘Rapporto’ dell’entomologo Kinsey (per il quale la bisessualità era il ‘genere’ migliore), ha poi ricordato i colossali proventi economici derivati dalla commercializzazione della pillola anticoncezionale: “Un business spaventoso, che trasforma i figli in Tamagochi”.E ha evidenziato come le strategie lgbt vengano imposte anche agli italiani, pur non essendo mai state sottoposte a un voto. Ne è un esempio la famigerata “Strategia nazionale” in materia di omofobia elaborate dall’Ufficio nazionale antirazzismo in collaborazione con il dipartimento Pari Opportunità (retto dall’ineffabile viceministro montiano Maria Cecilia Guerra), che sono state trasmesse al Ministero dell’Istruzione, università e ricerca (Miur) per essere travasate nelle scuole italiane, con una spesa di 10 milioni di euro. Un vero e proprio indottrinamento, alla cui elaborazione sono state ammesse 29 associazioni lgbt, ma né le associazioni dei genitori né quelle degli insegnanti.
Gianfranco Amato: la legge anti-omofobia è liberticida
Ha concluso gli interventi (cui è seguita la risposta ad alcune domande del pubblico) l’avvocato Gianfranco Amato. Con la consueta, lucida passione il presidente dei Giuristi per la vita ha dapprima rievocato i motivi per cui la legge ‘anti-omofobia’ (ora in Senato, dopo l’approvazione tortuosa alla Camera) è inutile e pericolosa per la libertà di espressione. Una legge proposta solo per “mettere il bavaglio a tutti”, in attesa di raggiungere l’obiettivo finale, di cui gli omosessuali sono semplice strumento: il business di lobby potentissime. Amato ha contestato, dati alla mano, che in Italia ci sia un’ “emergenza omofobia”, come fanno credere i giornaloni e le televisioni asservite alla nota lobby. Secondo una ricerca statunitense l’Italia è fra le dieci nazioni al mondo più ‘amiche’ degli omosessuali; i risultati di un’indagine dell’insospettabile Swg del giugno 2013 mostrano che gli italiani non considerano per niente gli omosessuali come nemici; dai dati forniti dalla polizia per il triennio 2010-2012 emerge che sono stati segnalati (segnalati, non accertati) in Italia 28 casi l’anno di presunta omofobia; da quanto si sa non è stato segnalato un solo caso di discriminazione nel posto di lavoro per ragioni omofobiche… insomma dov’è la fantomatica “emergenza omofobia” in Italia? Già oggi, ha rilevato Amato, “gli omosessuali hanno tutti gli strumenti per tutelare i loro diritti, garantiti dall’articolo 3 della Costituzione”. E invece ecco la legge, “tipica degli Stati totalitari”, perché mette a rischio gli articoli 19 e 21 della Costituzione (libertà religiosa, libertà di pensiero). Nel testo si vuole estendere la legge Reale-Mancino (contro il nazismo e il razzismo) all’omofobia. Un’aberrazione, perché allora non si potrà più dire – senza essere sanzionati – “che un uomo non può sposare un uomo”. A tale proposito, ha detto il presidente dei Giuristi cattolici, il subemendamento Gitti “non salva proprio nessuna libertà d’espressione”, poiché fuori dalle sacristie nessuno potrebbe più esprimere il proprio dissenso in materia. Anche per Gianfranco Amato siamo oggi confrontati con l’invadenza della nota lobby nella scuola. Ricordati i testi dell’Unar (direttive tipo ‘Minculpop’ per i giornalisti, inaccettabile strategia nazionale con cui indottrinare scolari e studenti), il relatore ha comunicato che i Giuristi per la vita hanno diffidato ufficialmente l’Unar, il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, il Miur dal proseguire con tali atti illiberali. Che sono ben sintetizzati nelle poche righe, quelle della legge ‘contro l’omofobia’ che “tende a punire il pensiero prima ancora che si manifesti”. Puntando al ‘bavaglio’ per tutti i dissenzienti. A scanso di sanzioni pecuniarie, prigione e periodi di ‘rieducazione’ presso le sedi lgbt. Dice qualcosa?

11 febbraio 2014. Omofobia o eterofobia? Un nuovo testo contro il gender. (di Fabrizio Cannone) Il battagliero avvocato Gianfranco Amato, non nuovo a pubblicazioni di carattere militante e sanamente aggressivo, ha riunito, nel suo ultimo volume (cfr. G. Amato, Omofobia o eterofobia? Perché opporsi a una legge ingiusta e liberticida, Fede & Cultura, Verona 2014, pp. 210, € 16), tutta una serie di episodi che vedono, contrariamente al noto luogo comune, i gruppi omosessualisti in posizione di attacco e di violenza, e i cattolici in veste di vittime, sapientemente ignorate dal sistema. I Giuristi per la Vita, di cui Amato è presidente nazionale, hanno seguito una triste e crescente casistica, in cui la violenza gay faceva il paio con l’indifferenza o peggio con la connivenza dei mass media del potere. Così vengono ripercorsi dall’Autore, con dovizia di dettagli tecnici e giuridici, i recenti casi Piccinelli, Ronco, Barilla, Ignazio Marino (cfr. pp. 18-64), in cui, costantemente, la tanto decantata libertà di pensiero e di espressione, per i cattolici critici delle teorie astruse del gender e delle nozze gay, è divenuta inesistente o è stata ridotta al lumicino. Secondo Amato, si tratta di «una vera e propria Kulturkampf, attuata in maniera esplicita (ad esempio nelle scuole di Stato) o subliminale attraverso, soprattutto, la potenza mediatica pervasiva degli strumenti di comunicazione di massa, che ha come scopo quello di una rivoluzione antropologica» (p. 83). Insomma si tenta in ogni modo di far sì che il male, ovvero l’omosessualità, venga chiamato bene, e che il bene, ossia la reazione a tutte le devianze, venga chiamato male. Sta a noi passare al contrattacco e denunciare la grande affabulazione che si nasconde dietro la più mortifera ideologia di tutti i tempi. (Fabrizio Cannone).

05 febbraio 2014. Il Parlamento Europeo promuove l’ideologia LGBTQ. (di Lupo Glori) Martedì 4 febbraio, il Parlamento Europeo ha approvato, con 394 voti a favore, 176 contrari e 72 astensioni, il”rapporto Lunacek ” (“Relazione sulla tabella di marcia dell’UE contro l’omofobia e la discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere”) che chiede alla Commissione Europea, agli Stati membri e alle agenzie UE di «lavorare congiuntamente» per una strategia europea pluriennale «volta a proteggere i diritti fondamentali delle persone LGBTQ».
Hanno votato a favore i 5 maggiori gruppi politici: il Partito Popolare Europeo, l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, i Verdi, la Sinistra Unitaria Europea – Sinistra Verde Nordica. Tale risoluzione suggerisce ai 28 Stati europei, dunque, una precisa roadmap globale LGBTQ volta a contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere in tutti i campi della vita sociale, dal lavoro, all’educazione, alla salute, all’accesso a beni e servizi, fino alla libertà di movimento ed espressione. Il rapporto appena approvato ricalca quello già presentato, e bocciato per due volte, dalla eurodeputata portoghese Edite Estrela sullasalute e i diritti sessuali e riproduttivi dei cittadini europei. Ha solo cambiato nome, prendendo quello della sua nuova relatrice, Ulrike Lunacek, eurodeputata austriaca dei Verdi, lesbica e attivista per i diritti omosessuali, Co-Presidente dell’Intergruppo LGBTI al Parlamento Europeo. Il testo, pur non essendo vincolante per gli Stati membri, si propone di dettare le linee guida in materia di promozione dei diritti LGBTI reclamando l’adozione nell’ordinamento giuridico dell’Unione Europea degli ideologici “Principi di Yogyakarta” e l’introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso chiedendo alla Commissione Europea di «presentare in via prioritaria proposte finalizzate al riconoscimento reciproco degli effetti di tutti gli atti di stato civile nell’Unione europea, compresi i matrimoni, le unioni registrate e il riconoscimento giuridico del genere». La relazione Lunacek chiede, inoltre, agli Stati europei di adottare misure penali per combattere l’omofobia esortandogli ad «astenersi dall’adottare leggi che limitino la libertà di espressione in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere e riesaminare quelle già in vigore». Vengono, infine, promossi corsi formativi scolastici sulla «identità di genere» e caldeggiato «lo scambio di buone prassi tra gli Stati membri per quanto riguarda la formazione e l’istruzione delle forze di polizia, della magistratura inquirente, dei giudici e degli operatori dei servizi di assistenza alle vittime».
Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, ha dichiarato soddisfatto: «il voto di oggi è particolarmente importante poiché gruppi organizzati di estremisti religiosi e ultra-conservatori avevano orchestrato una campagna di sabotaggio del Rapporto Lunacek, ma sono stati sconfitti da un voto che dimostra come la maggioranza degli europarlamentari aderiscano ai principi fondamentali dell’Unione Europea di uguaglianza, non discriminazione e dignità per tutti. L’ampia maggioranza con cui il Rapporto è stato approvato manda un forte messaggio alla Commissione Europea e agli Stati membri secondo il quale la discriminazione delle persone LGBTI non è accettabile e va combattuta. L’Unione Europea deve fissare degli obiettivi precisi per combattere le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere, raggiungerli ed istituire un efficiente meccanismo di monitoraggio per misurare i progressi in questo campo».
Il documento appena approvato dal Parlamento europeo, come abbiamo detto, non è vincolante per gli Stati membri, tuttavia esprime chiaramente la posizione ideologica ufficiale dell’Unione Europea in materia di promozione dei diritti omosessuali e avrà certamente una forte influenza sulle future politiche nazionali dei singoli Stati. Sarà, dunque, il rapporto Lunacek il testo cardine di riferimento a cui si appelleranno nei prossimi mesi le associazioni e gli attivisti impegnati per la promozione dell’omosessualismo e della ideologia del gender nella nostra società. (di Lupo Glori)

26 febbraio 2014. [nazi gender: Society for the protection of unborn children,] 19 febbraio 2014. La strategia ideologica globale delle istituzioni internazionali
(di Lupo Glori) Se qualcuno aveva qualche dubbio sul carattere ideologico delle istituzioni internazionali dopo le ultime inequivocabili stoccate messe a segno da quest’ultime si dovrà ricredere. L’approvazione del “rapporto Lunacek” lo scorso 4 febbraio da parte del Parlamento europeo e, con un tempismo sintomatico, l’atto d’accusa dell’ONU nei confronti della Santa Sede per l’abuso sui minori, gettano definitivamente la maschera mostrando, se ce n’era bisogno, il volto ideologico e anti cattolico dei poteri forti internazionali. L’approvazione, alcuni mesi fa, da parte di un’altra delle istituzioni più rappresentative, l'”Organizzazione Mondiale della Sanità” (OMS), del documento sugli Standard per l’educazione sessuale per la pianificazione e l’attuazione di politiche di promozione della salute sessuale e riproduttiva non era stato che la prima avvisaglia di una decisa e pianificata strategia globale finalizzata a promuovere ed calare dall’alto i propri perversi progetti politici. Non è difficile individuare il filo ideologico che accomuna questi tre atti che seppur emanati da entità distinte si propongono il medesimo fine: il sovvertimento dell’ordine naturale e cristiano. Il rapporto ONU contro la Santa Sede sulla questione degli abusi dei minori sembra essere un pretesto per un attacco frontale e più generale rivolto alla Chiesa cattolica e a tutto ciò che essa rappresenta. Le istituzioni internazionali pretendono tappare la bocca all’ultimo e indomito baluardo contro l’attuale dilagante relativismo morale, arrivando ad esigere che rinunci a proclamare la propria millenaria dottrina in campo sociale mettendo la propria autorità al servizio dei loro folli piani ideologici. Nel durissimo atto di accusa in sedici pagine la “Commissione Onu per i diritti dei minori” esorta infatti la Chiesa a «fare pieno uso della sua autorità morale per condannare tutte le forme di molestia, discriminazione o violenza contro bambini sulla base del loro orientamento sessuale o l’orientamento sessuale dei loro genitori e a sostenere gli sforzi a livello internazionale per la depenalizzazione dell’omosessualità». Il rapporto ONU, al punto 53, riprende la Santa Sede anche sul tema dell’aborto. Il Comitato, infatti, «esprime la sua più profonda preoccupazione per il caso di una bambina di 9 anni in Brasile che nel 2009 dovette fare un intervento di aborto salva-vita dopo essere stata stuprata dal suo padre putativo, la cui madre come il dottore che praticò l’aborto furono sanzionati (sic) dal vescovo di Pernambuco, una sanzione che è stata poi approvata dal capo della Congregazione dei Vescovi della Chiesa cattolica». Al punto 55, la Sede Apostolica, viene addirittura esortata a mettere mano al proprio Codice di diritto canonico dichiarando come essa debba «rivedere la sua posizione sull’aborto che pone ovvi rischi sulla vita e la salute delle ragazze incinte e di emendare il canone 1398 relativo all’aborto con una visione che identifichi le circostanze sotto cui l’accesso ai servizi di aborto può essere permesso».
Non manca nel documento ONU un esplicito riferimento alla promozione della teoria del gender sulla quale la Chiesa cattolica viene strigliata per le proprie anacronistiche posizioni, leggiamo infatti: «la Santa Sede continua a porre enfasi sulla promozione della complementarietà e dell’eguaglianza in dignità, due concetti che differiscono dall’eguaglianza per legge e per pratica delineata nell’articolo 2 della Convenzione e che sono spesso usati per giustificare legislazioni e politiche discriminatorie». A tale proposito la Commissione «chiede alla Santa Sede di prendere misure attive per rimuovere dai libri di testo delle scuole cattoliche tutti gli stereotipi sul gender che possono limitare lo sviluppo dei talenti e delle abilità di ragazzi e ragazze e minano le loro opportunità educative e di vita». L’ideologia del gender è anche alla base del Rapporto Lunacek, testo che si propone di dettare le linee guida europee in materia di promozione dei diritti LGBTI chiedendo l’adozione nell’ordinamento giuridico dell’Unione Europea degli ideologici “Principi di Yogyakarta” e l’introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso. La relazione Lunacek, dal nome della sua relatrice Ulrike Lunacek, eurodeputata austriaca lesbica, Co-Presidente dell’Intergruppo LGBTI al Parlamento Europeo, chiede, inoltre, agli Stati europei di adottare misure penali per combattere l’omofobia esortandogli ad «astenersi dall’adottare leggi che limitino la libertà di espressione in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere e riesaminare quelle già in vigore». L’educazione alla diversità di genere dovrà essere effettuata attraverso appositi corsi formativi da promuovere negli gli istituti scolastici e, in generale, a tutti i livelli attraverso «lo scambio di buone prassi tra gli Stati membri per quanto riguarda la formazione e l’istruzione delle forze di polizia, della magistratura inquirente, dei giudici e degli operatori dei servizi di assistenza alle vittime». Tali documenti, seppur non vincolanti per gli Stati membri, rivestono un ruolo decisivo per la loro capacità di influenzare i programmi socio-politici dei singoli paesi UE e costituiscono i testi di riferimento a cui si appelleranno in futuro le associazioni LGBTI impegnate nella promozione dei diritti omosessuali.
Essi esprimono, inoltre, palesemente la linea ideologica dell’Unione Europea che dettando i principi ispiratori delle politiche nazionali degli Stati membri si rende protagonista di un evidente e curioso paradosso: da un lato chiede alla Chiesa Cattolica di abdicare dal suo “ruolo morale” rinunciando ad affermare verità e principi assoluti in nome di una malintesa tolleranza e di un ambiguo principio di non discriminazione; dall’altro arroga a sé tale autorità morale pretendendo di imporre come unici principi assoluti e universali, questi sì “non negoziabili”, quelli sanciti arbitrariamente dalle lobby internazionali. (Lupo Glori)

26 febbraio 2014. [nazi gender: Society for the protection of unborn children,] Clima arroventato per la mail del Vescovo di Cremona. (di Mauro Faverzani) Chi avesse dubbi sull’arrogante ferocia e sulla violenta protervia della lobby omosessista, li può fugare rapidamente, osservando quanto capitato, suo malgrado, al Vescovo di Cremona, mons. Dante Lafranconi. È bastato che, aderisse alla campagna lanciata dall’associazione irlandese, The Society for the protection of unborn children, e quindi che scrivesse agli eurodeputati, invitandoli a bocciare il rapporto Lunacek, perché «ambiguo e per certi aspetti inaccettabile» in quanto omosessista e pro-gender, per scatenare le ire dell’on. Sonia Alfano dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, una dei destinatari della mail inviata dal prelato. Gesto considerato «gravissimo» dalla parlamentare, che ancora una volta ha citato Papa Francesco col suo «Chi sono io per giudicare?», tentando così di giustificare le proprie posizioni. Le han fatto eco l’on. Franco Bordo del Sel, che ha bollato come «improvvido» l’intervento di mons. Lafranconi, nonché un altro esponente del Sel, peraltro presidente dell’Arcigay di Cremona, Gabriele Piazzoni, il quale ha accusato il prelato di essersi «schierato al fianco degli alfieri dell’intolleranza e della discriminazione». Sbagliando totalmente bersaglio, forse perché impreparato in materia: evidentemente non sa che, se problemi in passato il Vescovo ne ebbe, fu proprio per il motivo opposto ovvero per aver costituito un gruppo d’incontro per «omosessuali cristiani», denominato «Alle querce di Mamre», come ricorda il sito ufficiale della Diocesi, che si affretta anche a precisare come verso i gay mons. Lafranconi nutra «sentimenti di affetto e di vicinanza». Il che non è però bastato: in un altro comunicato, il presidente – questa volta ‒ nazionale di Arcigay, Flavio Romani, ha superato ogni limite ed ogni decenza, definendo il messaggio del Vescovo «un’operazione grave e disonesta, portata avanti da personaggi torbidi, che usano il crocifisso come grimaldello politico, ricattando, mistificando e cercando in tutti i modi di determinare gli esiti dei dibattiti nelle sedi di governo». Accuse grezze, rozze ed immotivate, ai limiti della diffamazione. Strillando all’«ingerenza» ed agitando il bavaglio, Romani se l’è presa contro un’inesistente «lobby clericale cattolica italiana» ed ha poi lanciato sinistri avvertimenti agli europarlamentari, chiamati a votare il rapporto Lunacek: «Ogni voto difforme sarà inevitabilmente interpretato come l’esito di una manipolazione e la prova di un potere occulto, che si insinua nella nostra democrazia». Lasciando presagire, in caso di batosta, lo scatenarsi della lobby omosessista – questa sì reale e potente. Alla fine, cos’ha fatto di tanto grave, mons. Lafranconi? Ha espresso un proprio parere, invitando altri a condividerlo. Tutto qui. Il bailamme scatenato contro di lui dal solito mondo Lgbt è, una volta di più, la riprova della carica liberticida e del potenziale intimidatorio, impliciti nelle feroci rivendicazioni dell’ideologia “gender” tanto in sede locale, quanto nelle sedi nazionale, europea e mondiale. Con una ripercussione politica interessante, tale da render Cremona una sorta di “laboratorio” per l’intero Paese: il Pd, qui, è alleato col Sel ed ha candidato come Sindaco l’ex-presidente diocesano di Azione Cattolica, il prof. Gianluca Galimberti, primarie permettendo. Come Galimberti penserà di gestire il clima arroventato creatosi attorno al rapporto Lunacek? Eviterà di esprimere solidarietà al suo Vescovo, per tenersi buono l’alleato Sel o rischierà di rompere con l’alleato Sel, per esprimere solidarietà al suo Vescovo? (Mauro Faverzani)

il nazi gender, giù le mani dai nostri figli nelle scuole! ] [ 29 gennaio 2014 – 18:07
Il comune di Roma porta l’ideologia del gender tra i banchi di scuola (di Lupo Glori) A Roma l’ideologia gender si insegnerà a scuola. Il Comune di Roma, attraverso l’assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità in collaborazione con l’Università La Sapienza e la casa editrice ISBN, ha, infatti, lanciato la campagna “Lecosecambiano@Roma”, per «sensibilizzare la popolazione scolastica capitolina delle Scuole secondarie di II grado al rispetto e alla valorizzazione delle differenze, contribuendo cosi a contrastare il bullismo omofobico». L’iniziativa, firmata dall’assessore Alessandra Cattoi, si propone di educare i giovani alla cultura di genere e al rispetto dei diversi orientamenti sessuali e si articolerà su più livelli: sono previsti infatti, la compilazione di un questionario, un ciclo di incontri formativi con personaggi dello spettacolo e rappresentanti delle associazioni LGBT nelle vesti di «testimonals contro l’omofobia», un concorso a premi e, infine, un evento finale il 17 maggio nel giorno della giornata internazionale contro l’omofobia promossa dall’Unione Europea nel quale avverrà la premiazione del concorso e saranno presentati i risultati della ricerca. Nella circolare inviata dall’Assessorato a tutte le scuole romane viene sottolineato il ruolo decisivo che spetta all’istruzione per contrastare l’omofobia e la transfobia fin dai banchi di scuola così come indicato dagli organismi internazionali, e in particolare, dall’Unione Europea. Tra gli obiettivi prefissati leggiamo: «rilevare percezioni ed esperienze degli studenti per elaborare adeguati programmi anti-discriminazione; sensibilizzare i ragazzi sul valore delle differenze e sul rispetto delle scelte individuali; promuovere una visione positiva attraverso concrete testimonianze; dare informazione sui servizi presenti a Roma per le persone LGBT; contribuire alla lotta contro “l’omofobia interiorizzata e sociale”, promuovendo un nuovo approccio alla molteplicità degli orientamenti sessuali e delle identità di genere». I corsi formativi, come recita il documento, si terranno, nelle scuole che aderiranno al progetto, nei mesi di febbraio, marzo e aprile. Come detto, la Giunta Marino ha individuato una serie di personaggi pubblici che fungeranno da “testimonials” ufficiali dell’iniziativa, tra questi figurano: la presentatrice Serena Dandini, la scrittrice Dacia Maraini, la regista Maria Sole Tognazzi, che ha inviato personalmente una lettera al sindaco Marino esortandolo «a chiedere agli insegnanti di parlare di omosessualità, di bisessualità e transessualità». Fa parte della “squadra anti omofobia” anche il cantautore Roberto Vecchioni, assieme alla figlia Francesca, che ha avuto due gemelle con la sua compagna grazie alla fecondazione eterologa e racconterà la sua storia davanti ai ragazzi. Altri insegnanti cooptati dal Comune di Roma saranno: Ferzan Ozpetek, Ivan Cotroneo, Umberto Veronesi e Fabrizio Gifuni. Il progetto, che non ha coinvolto in nessun modo le famiglie, ha suscitato, come era prevedibile, vivaci polemiche. A tale proposito l’ex assessore alla famiglia e scuola della Giunta Alemanno, Gianluigi De Paolo, ha dichiarato: «il Campidoglio dimostra di non avere un progetto educativo e preferisce appaltare alle associazioni Lgbt un problema che invece va affrontato senza affermazioni ideologiche. Rifiutando, fra l’altro, di coinvolgere le associazioni familiari e i genitori degli studenti». Dopo l’annullamento improvviso della disponibilità della sala per il convegno, sul gender, lo scorso dicembre organizzato dall’associazione Famiglia Domani, le luminarie arcobaleno, su via del Corso durante il periodo natalizio, il registro sulle unioni civili, in approvazione in queste settimane, la Giunta del sindaco Ignazio Marino, mostra chiaramente il suo volto ideologico, con un’iniziativa, che, calpesta prepotentemente i diritti all’educazione della famiglia, e che, ha come prime vittime gli incolpevoli alunni indottrinati, in una fase decisiva della loro crescita, al pensiero unico omosessualista. Ci auguriamo che, i dirigenti delle scuole romane, utilizzino la ragione e rispediscano al mittente questa folle circolare. (Lupo Glori)

28 febbraio 2014, 18:32. Yanukovich: non ho intimato alcun ordine di spararere
“Non ho intimato alcun ordine alla polizia di sparare. Voi sapete, la polizia è stata disarmata fino all’ultimo momento. Quando c’era il pericolo per la loro vita, quando si è iniziato a sparare, la polizia si è arma ta”, ha detto Viktor Yanukovich alla conferenza stampa a Rostov sul Don.
Yanukovich ha raccontato che ha incontrato i militari delle f orze s peciali Berkut e si è scusato davanti a loro: “Erano bagnati di molotov, brucia ti, sparavano loro addosso e venivano anche uccisi. Ancora una volta voglio ribadire che mi scuso davanti a queste persone coraggiose che soffrivano da innocenti”.

Il dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annullato i visti agli ucraini coinvolti nella repressione violenta dei dimostranti di “euromaidan” nel mese di novembre e dicembre, riporta l’ufficio stampa dell’ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina oggi. “Prenderemo in considerazione ulteriori misure contro i responsabili delle violenze in corso,” – si legge nel comunicato. quindi, gli USA ammettono, che, è buono il colpo di Stato, quando serve ai loro interessi geopolitici!

28 febbraio 2014, [kerry 322, scorpione! mandare i tuoi jihadisti è stato più faciel che poterli controllare! ] Siria, i guerriglieri per due volte hanno tentato di ostacolare il trasporto delle armi chimiche. gli estremisti armati in Siria per due volte hanno attaccato le scorte che trasportavano a Latakia le armi chimiche, ha comunicato il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon nel suo rapporto mensile al Consiglio di Sicurezza. secondo le sue parole, le autorità siriane hanno avvisato la missione congiunta dell’ONU e dell’OPAC che non possono raggiungere due depositi di sostanze velenose a causa dei continui combattimenti. Questa settimana dalla Siria è stata portata via la quarta partita delle sostanze velenose.

Narendra sharma. 23:18. I don’t believe you because my brother killed by Christian Terrorist, Name guljar hussain, Additional Superitended of police officer, Assam, India, Search in google, You find IT. I’m sorry too, for your brother, but, throughout all the article, it is no said, that they were Christians, to kill, you just say it, and, to thy bad word, it seems a slander, to be you a servant of God! . mi dispiace troppo, per tuo fratello, ma, in tutto l’articolo, non si dice, che, sono stati i cristiani, ad uccidere, tu soltanto lo dici, e la tua parola, sembra una calunnia, per essere, tu un servo di Dio!.. Meanwhile, it was tearful tale as Hussain who was believed to be one of the honest and dedicated officer had left behind a 15 day old son and his wife besides the aging parents when outlawed members of National Democratic Front of Bodoland (Songbijit Faction) launched an attack on his team while coming back from an operation at Dhekiajuli in the morning hours of Tuesday.

[ un valido esempio, di indipenenza della magistratura, nel sistema massonico bildenberg, di tutte le false democrazie del signoraggo bancario rubato.. dopotutto, è la massoneria, che, di volta in volta, decide cosa è giusto, e cosa è sbagliato! ]
28 febbraio 2014, 21:28. Cancellate le accuse di truffa finanziaria alla Tymoshenko
La causa penale nei confronti dell’ex Premier ucraina Yulia Tymoshenko sugli abusi finanziari nella corporation “Sistemi energetici uniti dell’Ucraina” (UESU) è stata chiusa perché il fatto non costituisce reato. La sentenza corrispondente è stata approvata oggi dal tribunale di Kiev. Inoltre è stato tolto il sequestro di tutti i beni della Tymoshenko, che negli anni 90′ guidava la corporation.
Il 22 febbraio Yulia Tymoshenko è stata liberata dal carcere, dove scontava la pena di 7 anni, per abuso di potere, durante la sottoscrizione dei contratti di gas, con la Russia nel 2009. Per liberare l’ex Premier, i deputati del Parlamento ucraino hanno approvato la delibera “Sull’adempimento degli impegni internazionali dell’Ucraina per la liberazione di Yulia Tymoshenko”.

Narendra sharma. 23:07. And islam does not teach terror,Rape,Violent,But, You know every action have same and equal reaction. because, must be killed, or deprived of his wife and children, a Muslim, who commits apostasy? you are a satan, full of crimes, lies, slander and lies.. that, make violence the Copts in Egypt?, or, the innocent people in Nigeria? No one can say that Christianity is a violent religion! sharia is satana! perché, deve essere ucciso, o privato di moglie e figli, un musulmano, che commette apostasia? tu sei un satana, pieno di delitti, bugie, calunnie e menzogne.. che, violenza fanno i copti in Egitto, e le persone innocenti in Nigeria? Nessuno può dire che, il cristianesimo è una religione violenta!

L’appello della Verkhovna Rada dell’Ucraina al Consiglio di Sicurezza dell’ONU è un tentativo di legittimare le sue azioni e far pressione sulla popolazione di Crimea, ha dichiarato Aleksej Pushkov, il capo del Comitato per gli Affari Esteri del Parlamento russo. Secondo il politico, il Parlamento ucraino capisce che il popolo ha dubbi sulla legittimità delle decisioni parlamentari. Le nuove leggi “approvate in tutta fretta” e la destituzione di Viktor Yanukovich sono avvenuti con una scusa inventata. Venerdì Kiev si è rivolta al CS dell’ONU con la richiesta di convocare una riunione straordinaria, eseguire il monitoraggio della situazione in Crimea e prendere le misure necessarie in caso di violazione della sua sovranità. [ open letter to 322 Bush, 666 Rothschild ] ammesso che, vi possa convenire una azione di forza, contro, la Crimea, non riuscirete mai, a corrompere la sua popolazione.. voi siete i responsabili, di avere seminato il verme del separatismo! voi avete soffiato sul fuoco!

Siria: Del Ponte, crimini orribili. Secondo commissione d’inchiesta Onu, peggio, che, in ex Jugoslvia. 28 febbraio, (SUD DELLA TURCHIA), [ questo gufo della predazione, e sacerdote della menzogna, deve stare, due giorni, con i suoi amici jihadisti! che, importa a lei, dei genocidi perpetrati sistematicamente, dai suoi amici salafiti sauditi? 322 Kerry ha ammesso pubblicamente, che, nessuna nazione avrebbe potuto resistere, al suo terrorismo jihadista, che ha dovuto subire la Siria! Questa non è una guerra convenzionale, ma, è una guerra di terrorismo salafita, di palestinesi, per, il califfato mondiale, portata avanti dalla comunità mondiale sotto egida, Onu Amnesty!.. voi tutti siete testimoni,.. UE USA, LEGA ARABA SPA, Fmi, stanno cercando a tutti i costi la guerra mondiale! ] Per modalità e per tipologia delle vittime, i crimini commessi in Siria sono assai più gravi di quelli perpetrati nella ex Jugoslavia. Lo ha detto Carla Del Ponte, membro della commissione d’inchiesta Onu sulla Siria. La Del Ponte e gli altri membri della commissione d’inchiesta Onu sono in questi giorni impegnati in incontri a porte chiuse nel sud della Turchia con rifugiati siriani, dissidenti e membri del governo ad interim delle opposizioni in esilio.

Ucraina: Turcinov a Putin,”provocazione”. Pres. interim: “Si provoca un conflitto e si annette territorio”. 28 febbraio, 22:01. , [ l’ipocrisia di questo Governo, abusivo, da colpo di Stato, è qualcosa, di vergognoso, assolutamente criminale, accusano gli altri dei propri stessi delitti! ] Il presidente ucraino ad interim, Aleksandr Turcinov, ha chiesto al leader russo Vladimir Putin di far cessare la “aggressione non dissimulata” in Crimea. Secondo il presidente ad interim, si tratta di una provocazione di Mosca: “Si provoca il conflitto e poi si annette il territorio”, ha detto.

Iran: nove esecuzioni in sole 48 ore. Nessuno tocchi Caino: con Rohani presidente ben 500 giustiziati. 28 febbraio, , [ NON UCCIDERò L’IRAN, PERCHé, UCCIDE CRIMINALI COLPEVOLI DI DELITTI GRAVI, IO SONO LA LEGGE DEL TAGLIONE.. ma, IO UCCIDERò L’IRAN e tutta la Lega ARABA, PER LA SHARIA nazi, E, PER LA MANCANZA DI LIBERTà DI RELIGIONE! ] Nelle ultime 48 ore l’Iran ha impiccato 9 persone di cui 3 in pubblico a Karaj, Nazar Abad e Hashtgerd. Lo denuncia “Nessuno tocchi Caino”, precisando che oltre 500 persone, donne e minorenni compresi, sono state giustiziate da quando il “riformatore” Hassan Rohani è diventato presidente in agosto 2013. “Se la pena capitale può essere un banco di prova, il neo-presidente non solo non ha rotto con il passato ma ha aggravato la posizione dell’Iran, al 1/o posto tra i paesi-boia nel mondo” [ma, è al secondo posto, insieme, alla ARABIA SAUDITA nella worldwatchlist per uccidere e perseguitare i cristiani innocenti.. ma, queste statistiche, non, interessano ai Bildenberg Spa, FMi farisei, omosessuali! ]

Narendra sharma.. no religion, which uses the racism, and violence, it could be true, because when God made man, in his image and likeness, made them free, and, give them free will.. so, no one can deprive men of freedom, a gift from God. no religion, no ideology! I’m Unius REI to kill criminals, in a supernatural way! 300 Christians in the name of sharia? innocent, die, every day, and, this is Satanism! talk about religion?, you do not need, in the midst of so many injustices, crimes, rapes, thefts, lies, etc…!
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Narendra sharma.. nessuna religione, che, utilizza il razzismo, e la violenza, potrebbe essere vera, perché, quando Dio ha fatto gli uomini, a sua immagine e somiglianza, li ha fatti liberi, e con il libero arbitrio.. quindi, nessuno può privare gli uomini, della libertà, dono di Dio.. no religione, no ideologia! io sono Unius REI per uccidere i criminali, in modo soprannaturale! in nome della sharia 300 cristiani innocenti muoiono, ogni giorno e questo è satanismo! ogni discorso, circa la religione, non serve, in mezzo a tante ingiustizie, crimini, stupri, furti, menzogne, ecc.. !
@Narendra sharma — [These verses, which thou hast given to Muhammad, in fact, they are attributed to me: I am Unius REI! and Islam, which, you know, he was sentenced to death by Satanists Pharisees, like the Nazis, therefore, no Islam could live on this planet, outside of my benevolence! ] Isaiah 42:4 “He will not fail, and do not be discouraged, until he has established justice in the earth.” Deuteronomy 18:18 “I will raise them up a Prophet like you (Moses), among their brethren and will put my words in his mouth, and he shall speak unto them all that I shall command him.” [] You do not have the exegetical culture, and, you do not have the Holy Spirit, in order to understand the Bible! I’ll talk with you, nazism of Sharia, the lack of freedom of religion, and all the dhimmi slaves, that, you kill without justice, and truth… criminals religious maniacs like you? should not talk to me like an honest man!
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[ questi versetti, che, tu hai attribuito a Maometto, in realtà, sono attribuiti a me: io sono Unius REI! e l’Islam, che, tu conosci, è stato condannato a morte, dai satanisti farisei, come, il nazismo, quindi, nessun Islam potrebbe vivere, su questo pianeta, al di fuori della mia benevolenza! ] Isaia 42:4 “Egli non verrà meno, e non si abbatterà, finché, non avrà stabilito il diritto sulla terra”. Deuteronomio 18:18 “Ho alzerà per loro un profeta come te (Mosè), tra loro fratelli e porrò le mie parole nella sua bocca, ed egli dirà loro, tutto quello che io gli comanderò”. [] tu non hai la cultura esegetica, e non hai lo Spirito Santo, per poter capire la Bibbia! io con te parlerò del nazismo della Sharia, della mancanza di libertà di religione, e di tutti i dhimmi schiavi, che, voi uccidete senza giustizia, e senza verità… i criminali maniaci religiosi come te? non dovrebbero parlare con un uomo onesto come me!
Narendra sharma. say that Muhammad was a prophet, is like saying that all murderers are also prophets! he had in himself every sin, every lust, every cruel selfishness and wickedness! was an unjust man and a ruthless predator.. no true prophet, has never been a criminal like him! then he was full of demons and sins!
dire che Mohammad era un profeta, è come dire che tutti gli assassini sono anche profeti! lui aveva in se stesso ogni peccato, ogni lussuria, ogni crudele egoismo e malvagità! era un uomo ingiusto e spietato un predatore.. nessun profeta vero, è mai stato criminale come lui! quindi lui era pieno di demoni e di peccati!

But all are corupted except Quran. Because Allah taken care of Quran till judgement day, [] the first 4 copies of the Koran were burned, just like you burned the holy Bibles, and, saints, Christians in the fire.. that’s why, you will be burned in ‘hell, because you have burned the first 4 copies of the Koran! What’s more blasphemous than this? But, Muhammad, is died and, the Qur’an had not been written by him, this is obvious for him was not anything important! [] le prime 4 copie del corano, sono state bruciate, proprio, come voi bruciate le sante Bibbie, e, i santi,cristiani nel fuoco.. ecco perché, voi sarete bruciati nell’inferno, perché, voi avete bruciato le prime 4 copie del Corano! cosa c’è di più blasfemo di questo? Ma Maometto, è morto ed il Corano non era stato scritto, questo è evidente per lui non era qualcosa di importante!

Truchsess Boromir. ha commentato un video su YouTube.
Condiviso pubblicamente Ieri alle ore 12:18. https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=eBu4BkzLJ-Y X-D. Thanks so much for this hillerous parody of a possibel response to potholers video! I’m sure there are many idiots out there who acutally DO think like you do, and don’t just pretend it as you probably do here. I’ll pass it on to potholer, I’m sure he has a lot to say about the complete lack of understanding and misrepresentations here, and given that it is potholer, his response will be entertaining.
Thanks for this! This is too funny 🙂 /watch?feature=player_embedded&v=eBu4BkzLJ-Y
I do not know, what he said this video, because I do not speak English! I am brother to every gay and lesbian each, in mode individually, but I can not realize: the people of the omosessuali “gender” without: to destroy, the family, and society! and, without criminalizing, the whole Bible, and all Christians.. then, are you, that, you have become, the true new Nazis! This is because, the Pharisees Anglo-American Spa, IMF, want to curse, to this point all Peoples, that, they must always continue to rob the bank seigniorage until, Satanism has not won any resistance! and man is the slave, becomes, liabilities, in hand of the government.. while on the contrary it is the government, which must be at the service of the citizen! non so, cosa, ha detto questo video, perché, io non parlo inglese! io sono fratello: di ogni gay: e di ogni lesbica, a livello individuale, ma, io non posso realizzare: il popolo degli omosessuali: “gender” senza: distruggere la famiglia e la società! e senza criminalizzare, tutta la Bibbia e tutti i cristiani.. poi, siete voi, che, siete diventati i veri nuovi nazisti! e questo perché, i farisei anglo-americani Spa, FMI, ci vogliono maledire, a tal punto, che, loro devono, sempre, continuare a rubare il signoraggio bancario, finché, il satanismo non ha vinto ogni resistenza! e l’uomo sia diventato lo schiavo passivo del governo.. mentre, al contrario è il governo, che, deve essere al servizio del cittadino!

ron johnson. ha commentato un video su YouTube.
Condiviso pubblicamente – 05:17 very interesting. yes we all have faith. the difference is that you have faith because you want a reward… then, if you want to reward, your love, he is slavish, you’re a servant.. then you will be paid well!], but if you are a child son, then, you love love and justice, for herself, because, they are worthy to be loved for himself.. so do not you love more, the most reward, but, only one, that is, give, he every reward: YHWH himself ] [allora se tu vuoi una ricompensa il tuo amore è servile, sei un servo.. quindi sarai pagato bene!] ma, se tu sei un figlio, poi, tu ami l’amore e la giustizia per se stessa, perché sono degne di essere amate.. quindi non ami più la ricompensa, ma, soltanto colui, che da ogni ricompensa: JHWH

Narendra sharma. ha commentato un video su YouTube. Condiviso pubblicamente Ieri alle ore 22:03 Not Just the Christians But Hindu Also WAKE uP. Islam is The best and true religion.That is why islam is fasted growing religion in The World. God did not create us for religion, but for himself, then religion is idolatry! Dio non ha fatto noi per le religioni, ma per se stesso, quindi la religione è una idolatria!
Clan Ianukovich indagato per riciclaggio. Governo svizzero blocca intanto conti 20 responsabili ucraini. 28 febbraio, , [ questo mi sembra giusto! la finiranno i criminali di portare, i soldi nella criminale Svizzera, che, si accorge dei suoi criminali, soltanto, quando cadono, in disgrazia! Quindi, le Banche Spa, di Rothschild adesso, sono diventate uno strumento politico, un mezzo per esercitare ostracismo, in favore dei Bildenberg NWO. ] Le autorità giudiziarie di Ginevra hanno annunciato di avere aperto un’inchiesta nei confronti del deposto presidente ucraino Viktor Ianukovich e del figlio Alexandre per “riciclaggio”. Il governo svizzero intanto ha congelato i beni di venti responsabili ucraini, tra cui ex ministri del precedente governo e uomini d’affari. “Un’inchiesta penale per riciclaggio aggravato è attualmente condotta a Ginevra contro Viktor Ianukovich ed il figlio Alexandre”, afferma un breve comunicato. my JHWH, quelli, che, sono gli uomini carnali (e che, non hanno nessun speranza di vita eterna ) sono molto attenti, a conservare il potere, e i beni fugaci, vani, di questo mondo, di tenebre, condannato, dal peccato originale, alla distruzione! ecco perché, la feccia della feccia, di tutta la storia del genere umano: il king Saudi Arabia: e i suoi complici: Bush 322 Kerry: hanno preso il controllo: del Nwo: per fare morire Israele!.. e se, non era per me? ci sarebbero riusciti!

08 gennaio 2014. Gli studi sul cervello contestano l’ideologia di genere. (di Lupo Glori) Un importante recente studio americano condotto su quasi mille soggetti, da un’équipe guidata da Ragini Verma, neuro-scienziata dell’Università della Pennsylvania a Philadelfia (USA) (http://www.uphs.upenn.edu/news/News_Releases/2013/12/verma/), conferma, attraverso concreti dati scientifici, le differenze biologiche esistenti tra maschi e femmine. I risultati della ricerca, effettuata su 949 volontari (428 maschi e 521 femmine) di età compresa tra gli 8 e i 22 anni, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Proceedings of National Academy of Science. Essi attestano come «le connessioni cerebrali di maschi e femmine sono diversamente distribuite», evidenziando, attraverso avanzate tecniche di neuroimaging, la presenza, nelle donne, di un maggior numero di connessioni tra emisfero destro e sinistro (il primo deputato maggiormente al pensiero intuitivo, il secondo alle elaborazioni logiche) mentre, al contrario, negli uomini si riscontra la presenza di una migliore interconnessione all’interno dei medesimi emisferi. A tale proposito Ragini Verma ha dichiarato: «Ho constatato con stupore che i risultati confermano molti stereotipi che crediamo di avere sul cervello. Per esempio se volessi andare da uno chef o da un parrucchiere, sarebbero più che altro uomini (…) Mentre le donne si dimostrano più efficienti nelle azioni che richiedono il coordinamento di entrambi gli emisferi: sono più intuitive, hanno migliore memoria, sono più emotivamente coinvolte quando ascoltano qualcuno». Solo nel cervelletto, parte del sistema nervoso deputata principalmente al controllo motorio, le cose sembrano andare diversamente: in questa regione, infatti, gli uomini dimostrano una migliore connessione tra un emisfero e l’altro. In tal senso, la neuro-scienziata americana spiega: «Se per esempio voleste imparare a sciare, sarebbe il cervelletto la regione maggiormente coinvolta». Alla medesima conclusione della ricerca di Ragini Verma erano giunti gli studi di Simon Baron-Coehn, professore di psichiatria presso l’università di Cambridge nel Regno Unito ed esperto di autismo, il quale, nel 2004, svolse alcuni innovativi esperimenti sui bambini in fase neonatale dimostrando l’esistenza di importanti differenze tra i cervelli di donne e uomini. Nel suo articolo Autismo: una forma estrema del cervello maschile? (Simon Baron-Coehn, L’autisme: une forme extrême du cerveau masculin?, “Terrain” n°42, marzo 2004), Baron-Cohen aveva distinto i tipi di cervello sulla base di due aspetti fondamentali: la capacità di empatia e la capacità di sistematizzazione. Gli esperimenti da lui condotti tendono a dimostrare che tra le donne la capacità di empatia è più sviluppata rispetto agli uomini. Al contrario, la capacità di “sistematizzare” è più importante negli uomini che nelle donne. A tale proposito egli aveva affermato come, «in uno studio, i ragazzi hanno dimostrato in 50 occasioni spirito più competitivo, mentre le ragazze sono state 20 volte più dei maschi disposte ad attendere il loro turno». Secondo il professore inglese le differenze prendono forma prima della nascita all’interno dell’utero della madre, dove maschi e femmine producono differenti quantità di ormoni e in particolare i maschi producono il doppio del testosterone delle femmine. Il differente livello di produzione ha un impatto determinante sullo sviluppo del cervello a dimostrazione dell’importanza dall’elemento biologico nella crescita e nello sviluppo dei bambini. Tali studi scientifici che mettono in luce il ruolo unico e decisivo svolto dalla natura nel processo biologico di ciascun individuo, costituiscono un’ulteriore smentita delle tesi degli ideologi del gender per i quali la differenza sessuale ha origini e cause puramente socio-culturali. (Lupo Glori)

Narendra sharma. 07:03. Gruppo NDFB è un gruppo terrorista, non è un gruppo musulmano, ma Bodo persone sono mescolati cristiana e altra religione, ma dovete sapere terrorista non ha religione, se dovrebbe essere musulmano, cristiano, Hindusim, corpo Judaisim.Ever vuole la pace. NDFB group is a Terrorist group,It is not a Muslim Group,But Bodo people are mixed of Christian and other religion,But You should know Terrorist have no religion,If it should be muslim, Christian, Hindusim, Judaisim. Ever body want peace. honestly do not think it’s slander generic, that you can do, terrorism, blaming the innocent victims worldwide.. your statement aggravates the evil of the Muslims, because it seeks to justify the crimes of sharia Nazi ideology and the lack of freedom of conscience, which, is a crime institutional.. [] non credo sia onesto fare calunnie generiche, di terrorismo, per incolpare le vittime innocenti in tutto il mondo.. la tua affermazione aggrava la malvagità dei musulmani, perché cerca di giustificare i crimini ideologici della sharia nazi e la mancanza di libertà di coscienza, che, è un crimine istituzionale, no one can say that Islam is not terrorism! because in all the ARAB LEAGUE there is no freedom of religion.. and this is a gift that Bush 322 Kerry, Satanists, Illuminati IMF, Spa, Gmos Spa, Bildenberg, have done to them under the aegis of the UN, Amnesty International, and in fact totally innocent dhimmi 300 Christian martyrs are killed every day in the world, by Muslims! I have seen Christian children like rabbits killed by Boko Haram in the name of Sharia.. this closes every discussion about your evil religion! nessuno può dire che l’Islam non è terrorismo! perché in tutta la LEGA ARABA non esiste la libertà di religione.. e questo è un dono che Bush 322 Kerry, i satanisti hanno fatto a loro sotto egida ONU Bildenberg, Amnesty, ed infatti 300 martiri cristiani dhimmi totalmente innocenti vengono uccisi ogni giorno, nel mondo dai musulmani! io ho visto bambini cristiani uccisi come conigli dai Boko Haram in nome della Sharia.. questo chiude ogni discussione circa la religione!