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In Italia la democrazia è morta
(Il Giornale) – La Storia ricorderà il primo anno del governo Monti per
aver perpetrato tre crimini ai danni della democrazia, dello Stato e
degli italiani. La denuncia di Berlusconi, fatta tardivamente, di essere
stato vittima di una congiura che lo costrinse a rassegnare le
dimissioni, è un dato di fatto oggettivo e documentabile.
In Italia la democrazia sostanziale è morta. La Costituzione che recita
che siamo una Repubblica parlamentare è stata stravolta da un capo
dello Stato che si comporta come se fossimo una Repubblica presidenziale
auto-attribuendosi il potere esecutivo, commissariando il Parlamento e
riducendo il governo a esecutore di direttive presidenziali arbitrarie.
Così come Berlusconi si dimise senza un voto di sfiducia del Parlamento,
ugualmente Monti si è dimesso senza un voto di sfiducia del Parlamento.
Napolitano ha annunciato la data delle elezioni anticipate quando il
Parlamento non era ancora dissolto e il governo era ancora in carica. Il
fatto che le scelte politiche cruciali avvengano senza tener conto del
Parlamento che dovrebbe esprimere la sovranità popolare, conferma che
siamo già in un contesto estraneo alla democrazia sostanziale. L’insieme
delle istituzioni non sono più rappresentative della volontà popolare.
Il Parlamento è formato da deputati e senatori designati, non essendoci
più il voto di preferenza, ciò che fa venir meno il fulcro della
democrazia sostanziale, ovvero il rapporto fiduciario tra l’elettore e
l’eletto. Il capo dello Stato è designato da un Parlamento di designati.
E il capo del governo è stato calato dall’alto dai poteri finanziari
globalizzati.
Quando il 16 novembre 2011 Monti giurò sulla Costituzione di
“esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione”,
giurò il falso. Quel giorno Monti era ancora consulente internazionale
della Goldman Sachs, la più grande e potente banca d’affari al mondo;
membro del Consiglio Direttivo del “Club Bilderberg”, il salotto più
esclusivo dei potenti della finanza e dell’economia nel mondo;
Presidente del Gruppo Europeo della “Commissione Trilaterale”; membro
del “Comitato consultivo di alto livello per l’Europa” di Moody’s, una
delle tre maggiori agenzie di rating al mondo. Soltanto 9 giorni dopo,
il 24 novembre, con un dispaccio dell’Ansa delle 11,36 dal titolo “Monti
lascia la Bocconi e altri incarichi”, abbiamo appreso che “Monti ha
lasciato poi tutti gli incarichi che ha come consulente Goldman Sachs,
presidente europeo della Trilaterale e nel comitato direttivo
Bildelberg”.
Ebbene è del tutto evidente che l’interesse nazionale dell’Italia non
coincide, all’opposto confligge, con quello delle istituzioni
finanziarie globalizzate che hanno creato il cancro dei titoli derivati
tossici, che ammontano a 787 mila miliardi di dollari pari a 12 volte il
Pil mondiale, il cui interesse è di riciclare questo denaro virtuale
mettendo le mani sull’economia reale e sulle imprese che producono beni e
servizi. E se la Mafia, per riciclare il denaro sporco frutto di
attività illecite, le basta avere a disposizione singoli politici,
dirigenti pubblici e imprenditori, la speculazione finanziaria
globalizzata per riciclare un ammontare stratosferico di titoli
spazzatura deve controllare direttamente i governi degli Stati.
Il fatto che Monti sia espressione di queste istituzioni finanziarie è
stato da lui stesso ammesso. Il fatto che queste istituzioni siano
responsabili della speculazione finanziaria è assodato. E’ un dato di
fatto che il primo anno del governo Monti corrisponde alla perpetrazione
del crimine dell’uccisione della democrazia sostanziale. Così come
stiamo assistendo alla perpetrazione del crimine della spogliazione
totale della sovranità dell’Italia vincolando qualsiasi governo a
sottomettersi alle imposizioni del Trattato europeo di stabilità
finanziaria. La conseguenza è che si sta perpetrando il terzo crimine
della trasformazione di uno Stato ricco in una popolazione povera e di
imprese creditrici in imprenditori falliti. Sono questi gli ingredienti
manifesti e indubbi della congiura ai danni non solo di Berlusconi ma
dell’Italia e degli italiani.
twitter@magdicristiano

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