tecnocrazia lgbtq diritti Satana UE anticristo commercianti degli schiavi: dalit dhimmi(sharjah) e goyim(Spa$Co), Jabull-On e alto tradimento Costituzionale il signoraggio bancario sono alleati tra di loro! CSPBCSSMLNDSMDVRSNSMVSMQLIVB drink your poison made by yourself, BURN SATANA ROCKEFELLER ALLAH IN JESUS’S NAME
se, tu non mi dai la autorità per coordinare tutte le NAZIONI del Mondo: e per ristrutturare le regole del Fondo Monetario Bancario internazionale, che è il primo livello satanico di tutte le nostre istituzioni e religioni, non c’è nulla che potrà impedire a Rothschild ed ai suoi banditi: Salman Obama, Erdogan Bush: di predare tutte le Nazioni del mondo
il problema degli uomini è che, loro sono sostanzialmente egoisti, e si adattano a vivere nelle istituzioni di satana: del Nuovo Ordine Mondiale, S.p.A. sovranità monetaria Rothschild ALTO TRADIMENTO; quindi, se stanno bene loro, ma, gli altri muoiono, si disperano, sono disoccupati: “si, certo dispiace, ma cosa può importare? per fare azioni che possono mettere in pericolo il proprio benessere? non lo faranno!” QUELLO CHE INTERESSA a OBAMA è CHE LE SUE FIGLIE SONO SOTTO LA PROTEZIONE DELLA POLIZIA! ed in realtà, il popolo americano sta vivendo un incubo angosciante, circa la insicurezza generale!
LE Responsabilità POLITICHE NON POSSONO ESSERE DELEGATE ] [ così trasferiscono sulla politica, il comportamento bonario del PAPA verso tutto e tutti, ignorando le sue responsabilità sulla Chiesa Universale, ed ignorando il fatto che lui non è un politico! ] ed è con questo alibi, che, [ che se non lo avessero ne troverebbero un altro ] loro come lo struzzo mettono la testa sotto la sabbia, tanto il problema, la ingiustizia, il degrado, ha sfiorato la loro vita borghese, e non li ha ancora minacciati! Ma Dio ci ha detto che ogni uomo è nostro fratello, ogni donna è nostra sorella: e certo, non sarà la nostra simpatia per il PAPA ( il migliore di noi ) che ci porterà in Paradiso!
io parlo a 8 miliardi di persone ] [ NON HA IMPORTANZA QUANTO GRASSO TI è ENTRATO, IN QUEL TUO CERVELLO DI MAIALE! E QUALI PERVETITE GIUSTIFICAZIONI TU HAI TROVATO, PER ADATTARTI ALLA FOLLIA CRIMINALE DEL MONDO: (al genocidio di 400 cristiani al giorno, ogni giorno, che si perpetua, da più di 25 anni fa) ED AL SISTEMA CHE è INGIUSTO, criminale: massonico esoterico, PERCHé è SATANICO, anche, se, questo sistema: ti piace tanto tanto: che non senti di dover rischiare minacciare la tua vita! ma, Se, le strutture del mondo non verranno riformate ad incominciare dal Fondo Monetario internazionale, S.p.A., e dalla Banca Mondiale S.p.A. tu certo morirai nella Guerra Mondiale imminente, e certo, tu andrai all’inferno! E CREDI A ME: non esiste nessuna pratica religiosa che ti potrà salvare dalla giustizia di Dio!
TU TI SEI VENDUTO, PER AMORE DEI TUOI CONTI BANCARI VIRTUALI! ] [ io parlo a 8 miliardi di persone ] [ quindi, tu ti adatti alla idea: che israeliani e palestinesi devono morire ogni giorno: perché la colpa è la loro e non del sistema? Così la tua bestia si è adattata a tutto il resto: OGNI CRIMINE TU HAI LASCIATO CHE FOSSE! MA DI TUTTI I CRIMINI DEL MONDO TU SEI COMPLICE, Perché, PER TE IL SISTEMA MASSONICO BANCARIO è COMODO: quindi, tu hai fatto soffocare sotto la ipocrisia: TUTTA INTERA la comunità mondiale! ] quando griderai DALL’INFERNO E NON SOLO: “io sto morendo!” nessuno ti potrà soccorrere: perché, è questo il mondo di merda, che, con la tua omertà ed ipocrisia DI VIGLIACCO, tu hai concorso a formare! Perché, HAI Lasciato, CHE DEI MASSONI E USURAI FARISEI s.P.a. fed bce fmi, ROVINASSERO TUTTO IL GENERE UMANO, FINO A GIUNGERE A QUESTO PUNTO DEL NWO TEOSOFIA SATANICA? Perché TI HANNO RIEMPITO DI DENARO VIRTUALE? TUTTO QUELLO CHE LA GUERRA MONDIALE DEVE DISINTEGRARE INSIEME ALLA TUA VITA DI FECCIA? TU TI SEI VENDUTO PER AMORE DEI TUOI CONTI BANCARI!
IO non crederò mai, che esistono: cristiani, ebrei, musulmani, ecc.. ecc.. perché, per un politico onesto: a) esistono le mamme che allattano i bambini, B) i bambini che devono avere i giocattoli, C) ecc.. D) ecc.. VOI RICCHI, VOI AVETE TRASFORMATO QUESTO PIANETA, IN UN INFERNO PER I POVERI, perché, voi avete fatto la massoneria dei ricchi! E non sapete che voi siete quel Pastore: a cui un giorno il Padrone della pecore, dovrà chiedere conto della vostra gestione?
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my JHWH holy ] senti tu, come gridano i predestinati all’inferno: salafiti farisei massoni GENDER DARWIN: regime Bildenberg Merkel troika Maometto, New AGE: Halloween? ma, le loro vittime non hanno una voce, e non hanno avvocati per difendere i loro diritti, loro hanno soltanto le lacrime per piangere! .. e le loro lacrime? noi abbiamo raccolto! Tu per premiarli, io per vendicarli!
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gli israeliani sono troppo prolissi per me! MA, LA Verità è CHE IL LORO SATANA SPA FMI BANCHE CENTRALI TRUFFA ROTHSCHILD MERKEL TROIKA BILDENBERG: VUOLE STERMINARE ED UCCIDERE TUTTI GLI ISRAELIANI! ED ATTRAVERSO ISLAM DEVASTARE IL MONDO INTERO! PIANSE GIOVANNI PAOLO II, CON QUEI MASSONI A DIRE: “SCRIVETE NELLA COSTITUZIONE CHE LE RADICI EUROPEE SONO RADICI EBRAICO CRISTIANE!” MA LORO HANNO DETTO: “FOTTITI! CHI TI CONOSCE? NOI SIAMO IL MITO MARDUK, NOI SIAMO I GENDER DARWIN DI SATANA GUFO ROTHSCHILD TALMUD APOSTASIA!” ] [ Perché il stigmatizzante Israele UE? Vedendo negozi europei etichettare prodotti ebraici risveglia ricordi dolorosi. Da: David Walzer, Politico. Molti israeliani – sia a destra e a sinistra dello spettro politico – guardare in stupore a UE prevede di obbligare gli importatori ei dettaglianti europei di marca prodotti israeliani provenienti dagli insediamenti di nuovo conio, Israele-specifica etichettatura dei consumatori. E sembra queste etichette si applicano solo a Israele, non ad altri paesi o territori coinvolto in dispute territoriali. Si tratta di un passo che rischia di rimodellare le nostre relazioni, e io temere per il meglio. L’Europa è il principale partner di Israele nel commercio e degli affari. Siamo un alleato per l’Europa in Medio Oriente, una regione che ora pone alcune domande molto difficili per l’Europa. Ancora più importante, condividiamo le stesse aspirazioni umaniste per i nostri paesi. Questo ci è parte della stessa famiglia cultura ideali valori, e spero che questo mi permette di parlare apertamente e onestamente. Basandosi su questa parentela, questi ultimi mesi hanno visto un fiorire di incontri diplomatici tra Israele e l’Unione europea. Prima dell’estate, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha incontrato alto rappresentante Federica Mogherini a Gerusalemme e ancora una volta a New York. Il mese scorso, il primo ministro ha ospitato anche il presidente del Consiglio europeo di Donald Tusk a Gerusalemme. Ero lì a testimoniare e lo stato d’animo era looking. professionale e in avanti: Annuncio da Amici di Al-Aqsa chiedono il boicottaggio di prodotti provenienti da Israele “, Cisgiordania (insediamenti) e della Valle del Giordano.” (FirstOneThrough) Il primo ministro era inequivocabile sulla direzione del nostro Paese. Israele continua ad impegnarsi per una soluzione a due stati. Due stati per due popoli, questo continua ad essere il nostro obiettivo finale. Da allora ha più volte espresso il suo desiderio di trovare modi concreti in avanti, in colloqui diretti con la leadership palestinese, che ha detto potrebbe avere luogo a Bruxelles, Gerusalemme o Ramallah sé. A loro volta, i leader dell’UE hanno chiarito la loro forte volontà di far progredire il processo di pace in Medio Oriente. Questo è importante. Accogliamo con favore l’aspirazione dell’Europa e contribuiamo a raggiungere questo obiettivo. Per progredire, tuttavia, è necessaria la forma più vicina di cooperazione, e questo deve essere basato sulla fiducia, trasparenza e imparzialità. L’etichettatura dei prodotti israeliani, non contribuirà a questo fine. Ci viene detto che l’impatto economico di tale etichettatura dovrebbe essere piccolo. E il passo è presumibilmente non inteso come un boicottaggio. Ma vedendo negozi europei etichettare prodotti ebraici riporta alcuni ricordi molto dolorosi per molti israeliani. E punge che ci viene scelto per un trattamento speciale. Mentre noi completamente rispettiamo che l’UE deve applicare la propria acquis, questo lo rende molto difficile sfuggire alla conclusione che si tratta di un passo politico, con il messaggio spiccatamente politico che Israele è da biasimare e punito per la stagnazione del processo di pace. In Israele è difficile spiegare come questo, concettualmente, potrebbe contribuire a colloqui di pace del calcio d’inizio. Né sembra essere un messaggio attuale. Il Medio Oriente è in fiamme, con le guerre infuriano in Siria, Iraq, Libia e Yemen. Queste guerre sono diventate magneti per Daesh e Hezbollah islamici, impegnati nel massacro di civili a caso. Siamo di fronte ad una crisi senza precedenti di rifugiati. E in questi tempi l’Unione europea ritiene opportuno, con il pretesto del diritto del consumo, di schiaffeggiare quasi-sanzioni contro Israele, l’unico stato della regione la cui costituzione abbraccia e difende i valori propri dell’Europa (Cija) Per Israele la chiave per una due-stati-per-due-popoli soluzione sta nell’ottenere garanzie ferree per la sua sicurezza. Quello che speriamo di ricevere dai nostri partner all’estero è un certo aiuto nella ricerca di questi. La sicurezza è e resterà sempre il nostro Gold Standard. Il problema che dobbiamo affrontare è che in una regione piena di sangue e pieno di il settarismo, questo è più difficile da raggiungere. Già, cellule terroristiche ISIL affiliate operano dall’interno della Striscia di Gaza. Ci sono altre sfide che l’UE potrebbe contribuire a far fronte. La leadership palestinese rimane esitante, diviso e non vuole sedersi al tavolo. Netanyahu ha ora offerto più volte di tenere colloqui diretti con il presidente Abbas su un due-stati-per-due-popoli soluzione, senza fissare condizioni preliminari. Lo ha fatto di recente, l’Assemblea generale dell’ONU a New York. Ma quanto è successo? Invece di impegnarsi con noi direttamente, ciò che stiamo ottenendo da parte del presidente Abbas sono dichiarazioni sbandieratori audaci e altri imbrogli unilaterali. Ciò che serve è per l’Unione europea per aiutare convincere il presidente palestinese Mahmoud Abbas di accettare colloqui diretti. Senza tali colloqui non vi può essere alcun progresso, nemmeno un inizio. Ciò che è necessario è che l’UE utilizzare la sua influenza per contribuire a porre fine alla serie di attacchi contro cittadini israeliani delle ultime settimane, tra gli altri ottenendo i leader palestinesi per attenuare la loro retorica di divisione. Ciò che serve è per l’Unione europea a fare di più per aiutare disarmare Gaza, mentre aiutando l’Autorità palestinese a riprendere il controllo della Striscia. Mentre la legislazione sull’etichettatura è un diversivo, una distrazione dolorosa, gli ultimi passaggi aumenterebbe le prospettive di successo in modo tangibile e pratico. Non vi è alcun dubbio l’Europa è in grado di dare un contributo significativo al processo di pace in Medio Oriente. Ma abbiamo bisogno di cogliere l’ortica, non iniziare un altro gioco di fumo e specchi. Spostare la pace in avanti in fase di stallo processo sarà già abbastanza difficile così com’è. David Walzer è l’Ambasciatore di Israele presso la UE e la NATO. Questo articolo è originariamente apparso su http://www.politico.com.
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Arab-Israeli Knesset Members Incite Violence Over Temple Mount. Israel: Arab MKs incite violence over Al Aqsa Mosque Pubblicato il 30 ott 2015. Middle East correspondent Igal Hecht reports for TheRebel.media: Palestinian claims that Israel wants to change the status of the Temple Mount have intensified attacks on Jews in Israel. Also known as the Al Aqsa Mosque, the Temple Mount is sacred to both Muslims and Jews. President Netanyahu says there are no change to alter the status quo, but who is? TheRebel.media crew interviewed leaders of the Joint List (Arab) Party, who Israel accuses of inciting the current violence by focusing on the status of the Al Aqsa Mosque. They insist that it should be accessible to Muslims only. Camera: Lior Cohen Subtitles: Jonathan Dahoah Halevi PLEASE DONATE TO SUPPORT TheRebel.media’s first hand coverage of Israel and the Middle East! http://www.therebel.media/israel_projects_crowdfunding
Our Middle East correspondent Igal Hecht’s fact-based, pro-Israel reports will never air on CTV or CBC– But you can SIGN UP to get them FREE: http://www.therebel.media/IsraelNews ] [ https://youtu.be/KNM9RMRdJOs
Palestinian incitement continues to make use of lies that Israel wants to change the status quo on the Temple Mount. Palestinian terrorists are acting on lies that they are being fed. Prime Minister Netanyahu has said repeatedly that Israel is NOT trying to change the status quo of the Temple Mount. Israeli Arab MK’s have been notorious in inciting violence, especially MK Haneen Zoabi, as is shown here. What’s really happening is the Palestinian leadership is using the Temple Mount as an excuse to murder Jews. So now it’s time for real action.
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https://youtu.be/KNM9RMRdJOs ] tutti dovranno tacere [ Israel: Arab MKs incite violence over Al Aqsa Mosque, quando ISRAELE riconoscerà Il Suo Re Unius REI, poi, sentiranno anche la mia voce: e loro taceranno tutti! Perché la sapienza e la giustizia di Unius REI non può essere affrontata! quando ISRAELE riconoscerà il suo Re Unius REI? taceranno in tutto il mondo! perché, la giustizia di Unius REI non può essere affrontata!
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la LEGA ARABA ONU AMNESTY SPA Rothschild il Gufo: allah akbar morte a tutti gli infedeli: agenda Talmud, JaBullOn massone fariseo S.p.A. Banche centrali… ha deciso di dichiarare guerra al genere umano, con la sua sharia il nazismo degli assassini seriali manici religiosi, ed ovviamente, questo porta ad una ribellione islamica, contro, il santo proposito di Dio: la fratellanza universale! IN QUESTA SITUAZIONE, noi DOVREMO COMBATTERE PER POTER SOPRAVVIVERE: E MISURE ESTREME SARANNO POSTE IN ESSERE per contrastare l’estremismo islamico: ed il progetto dei sacerdoti di satana GENDER OBAMA DARWIN la scimmia! ] Ma, la volontà di JHWH holy, circa, quello che deve, e che, non deve essere fatto, si manifesta soltanto, nella politica del Regno delle 12 Tribù di Israele, tutto il resto è un parlare inutile! [ Rabbi Yehuda Glick, a man who was blessed with a miraculous recovery after an Arab terrorist tried to assassinate him over his activities, explains why it is important to make Jews “part of the scenery” on the Temple Mount.As much as this video shows the incredible miracle of Yehuda Glick’s survival, it shows his overwhelming passion for the Temple Mount.What the world doesn’t understand is the deep-rooted Jewish connection to the Temple Mount, the holiest site in Judaism.Glick’s mission is to bring about a renewed Jewish presence to this site, opposing the controversy and an Arab world that is offended by the presence of a Jew on this holy land.Come and meet this unbelievable man and learn about his holy mission. Rabbi Yehuda Glick, un uomo che è stata benedetta con una miracolosa guarigione dopo un terrorista arabo tentò di assassinare lui sulle sue attività, spiega perché è importante rendere gli ebrei “parte del paesaggio” sul Monte del tempio. Come questo video mostra l’incredibile miracolo di sopravvivenza di Yehuda Glick, Mostra la sua passione travolgente per il Monte del tempio.Quello che il mondo non capisce è la radicata connessione ebraica al Monte del tempio, il luogo più sacro dell’ebraismo. Missione di Glick è quello di portare su una rinnovata presenza ebraica a questo sito, contrapponendo la polemica e un mondo arabo che è offeso dalla presenza di un ebreo su questa terra Santa. Vieni a conoscere quest’uomo incredibile e conoscere la sua sacra missione.
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il nazismo dei FARISEI ROTHSCHILD BILDENBERG ] [ A distanza di 26 anni, purtroppo, l’Europa sembra essere esattamente l’opposto di quello che era nei sogni dei ragazzi del 9 novembre, lontana anni luce da come noi stessi l’avevamo immaginata.
L’Europa è oggi dominata dai peggiori poteri forti e dai burocrati. I governi europei sono piegati al volere degli speculatori finanziari e delle lobby bancarie. Le nuove generazioni di giovani europei, altrimenti
condannate alla disoccupazione, fuggono in cerca del Futuro.
Per questi motivi, Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale celebrano l’anniversario della caduta del Muro di Berlino con l’obiettivo di emulare l’esempio dei ragazzi dell’ ’89 e abbattere i muri invisibili
dell’Europa del nostro tempo.
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io spero che tu rimuovi la mia penalità .. amico, la tua penalità è stata più veloce della mia capacità di girare dentro i miei canali io spero che tu rimuovi la mia penalità. Exodus Revealed part 3
ID video: Z9SonjjPcVI Rivendicato da QuestarEntertainment il 04 nov 2015
Invia contronotifica Exodus Revealed part 1 ID video: QOnOQE-NsK4 Rivendicato da QuestarEntertainment il 04 nov 2015
Invia contronotifica Exodus Revealed part 4 ID video: _gK-yXLdSsY
Rivendicato da QuestarEntertainment il 04 nov 2015 Invia contronotifica
Autore del reclamo QuestarEntertainment Email dell’autore del reclamo breynolds@questarentertainment.com Opera presumibilmente violataWeb “Exodus Revealed” https://www.youtube.com/user/UniusReiOrWarW666IMF
Jewish Volunteer Medic Stabbed in Crown Heights. At around 8:30 Tuesday evening, a 34-year-old Orthodox Jewish man – who happens to be a volunteer for Hatzalah – was stabbed in the back by an assailant who snuck up on him from behind. The incident occurred on Eastern Parkway between Nostrand and Rogers Avenues in Crown Heights. Previous reports that there were two stabbing victims are unfounded. An unrelated emergency medical call to Hatzalah that occurred around the same time appears to have led to the confusion. The victim was walking westbound along Eastern Parkway – about 150 feet before Rogers Ave. – when the incident occurred. Police say the assailant first walked by him going eastbound, and then after they passed each other he turned around and stabbed him in the back. The man radioed for help from his fellow Hatzalah volunteers, and then managed to walk himself to the intersection of Eastern Parkway and Rogers Avenue, leaving a trail of blood behind him. He collapsed just as a Hatzalah ambulance arrived at the scene.
The victim was rushed to Kings County Hospital where he was treated for a deep laceration to his upper back. Sources tell CrownHeights.info that doctors stitched up the wound and expect the victim to be released within twenty-four hours. The assailant escaped from the scene and is still at large. Witness accounts describe the man as wearing a hoodie and a mask covering his face, though this has not been confirmed. There is no word yet from police on whether or not they believe this incident to be terror related, but are treating it as a possible bias incident and detectives from the Hate Crimes Taskforce are investigating. There is currently a level-1 mobilization of police forces in effect. Please beware of your surroundings and be extra cautious when going outside until the assailant is apprehended. Source: Crown Heights Info
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SOSTANZIALMENTE: SE NON VENGONO COMMESSI DELITTI CONTRO PERSONE INNOCENTI? IO NON INTERVERRò! IO CREDO NELLA AUTODETERMINAZIONI: 1. DEI POPOLI, 2. DELLE RELIGIONI 3. DEI SISTEMI IDEOLOGICI, OGNUNO NELLA SUA SPERA DI COMPETENZA SENZA INTERFERIRE IN MANIERA STRUMENTALE: IN ALTRI AMBITI, PERCHé TUTTO CONCORRE AL POSITIVO PRODUTTIVO ED AL RISPETTO DELLE LEGGI: POCHE CHIARE E SEMPLICI: SOPRATTUTTO UGUALI PER TUTTI! IN REALTà IL PIANETA è UNA CITTà E TUTTI SONO CITTADINI CON GLI STESSI DIRITTI E CON GLI STESSI DOVERI!
UniusReiOrWarW666IMF1 ora fa
COSì le leggi di tipo religioso impattano soltanto sulla coscienza del fedele: nella sua relazione con Dio, perché, tutti sono obbligati dalla etica laica: che ovviamente assai meno esigente! COSì ESISTE UN UNIVERSALE METAFISICO A CUI TUTTE LE RELIGIONI E TUTTI I SISTEMI CULTURALI ED IDEOLOGICI FANNO RIFERIMENTO, COME LA FONTE DELLA LORO ISPIRAZIONE, AFFINCHÉ, IL LAVORO DI TUTTI NON RISULTI DANNOSO PER QUALCUNO! NESSUN UOMO PRODUTTIVO, DIGNITOSO ONESTO E VIRTUOSO DEVE SUBIRE INGIURIA PER LA SUA IDENTITà, PERCHé IL LIBERO ARBITRIO è IL FONDAMENTO DELLA VOLONTà DEL SIGNORE NOSTRO DIO: UN DONO UN COMPITO ED UNA RESPONSABILITà PER OGNI UOMO DI QUESTO PIANETA!
UniusReiOrWarW666IMF1 ora fa
quindi esiste una etica politica laica; CHE, a sua volta, viene INTEGRATA CON la morale che è il concetto della virtù e del valore di tipo religioso. LA FORZA STRATEGICA DELLA METAFISICA è CHE LA DEFINIZIONE DI COSA è LA VIRTù è DATA DALLA LEGGE NATURALE RAZIONALE ED UNIVERSALE, c’è quindi un fondamentale metafisico che è comune a tutte le istituzioni e a tutti i sistemi culturali e religiosi: perché la sua natura è esclusivamente universale e razionale: cioè la METAFIsiCA: è questa la energia culturale e valoriale spirituale della FRATELLANZA UNIVERSALE!
UniusReiOrWarW666IMF
in realtà nessuna persona religiosa sarà dedita al potere politico, perché il potere politico è laico, infatti, il compito della religione è quello di educare e di formare le persone alla virtù!
UniusReiOrWarW666IMF
non è che ci sono i miei preziosi Rabbini, e non ci sono i miei preziosi IMAM, ecc.. ecc.. in realtà, un padre non fa distinzione tra i figli! Certo, lui amerà il figlio più virtuoso, quindi se un IMAM è più virtuoso di un Rabbino, poi, io amerò di più questo IMAM, in realtà, la struttura piramidale del potere spinge le persone migliori e più capaci verso l’alto: questa è la meritocrazia.. Il Sistema si accorge sempre della VIRTù, del VALORE e della tua produttività e ti fa avanzare: non c’è una domanda che deve essere fatta: sei notato e sei richiesto! ma, e se un altro produce più di te? poi, tu devi scendere, non esistono posizioni ereditarie, e comunque senza demeriti gravi nessuno cade in disgrazia! LA CARATTERISTICA DELLA STRUTTURA PIRAMIDALE è CHE IL POTERE è CERTO, COME è CERTO IL RESPONSABILE di ogni disservizio, L’INFERIORE CONTRO IL SOPRUSO DEL SUO SUPERIORE PUò ESSERE SEMPRE DIFESO DAI LIVELLI SUPERIORI della piramide, FINO A GIUNGERE A ME!
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devo chiedere scusa ai miei preziosi Rabbini che loro mi chiedevano come doveva essere la MONARCHIA Unius REI in ISRAELE, ed io li ho maltrattati: ma, questo deve essere capito, il potere per me è come una punizione del Signore. E POI, IL POPOLO DEGLI EBREI è MOLTO EVOLUTO E NON HA BISOGNO DI QUALCUNO CHE LO COMANDI! Tuttavia il potere metafisico del REGNO DI DIO è un potere piramidale: GERARCHICO, quindi è un potere assoluto basato sull’amore e sulla condivisione degli intenti e degli ideali: affinché un tale potere sia condiviso e non si possa trasformare in dispotismo tirannico! Pertanto, il fatto che il Parlamento in ISRAELE è consultivo, questo non vuol dire: che io posso non ratificare le sue deliberazioni, se non c’è un impedimento gravissimo! E COME è IN ISRAELE COSì SARà PER TUTTE LE NAZIONI DEL MONDO: PERCHé IO SONO IL RE DI TUTTI, ovviamente, io sono solo e le persone sono 8 miliardi, quindi io di fatto interverrò soltanto se richiesto, per risolvere dispute e contese di un certo rilievo, una forma di struttura di potere, tipo medioevale: mi sembra appropriata
my JHWH ] sul discorso che io ho fatto, io non accetto la cattiva fede dei criminali, che evidente, loro preferiscono morire in una guerra mondiale piuttosto che collaborare con me!
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Dear friend of the persecuted Church, [[ satanic ISLAM brutal criminal mohammed sharia attac ] ] “Africa is bleeding.” This is what John (not his real name) said one morning not so long ago, when our team had the wonderful opportunity to spend some time together in the Word and prayer. John oversees Open Doors’ ministry work in Africa, and that morning he once again reminded us of the brutal reality of persecution on the soil of our very own continent. In Nigeria, Boko Haram is continuing their pursuit of advancing their Islamic cause – irrespective of the damage and destruction they’re causing, as you read in this edition of our Frontline Faith newsletter. Our brothers and sisters in Central African Republic (CAR) – particularly those in the northeast of the country – are still held captive by persistent violence carried out by remnants of the rebellion, which started in 2012. And sadly the ongoing violence threatens the stability which was obtained by the peace agreement set in place in August this year. Since 2012, more than 1 000 Christians have been killed… over 45 000 believers’ homes have been damaged or destroyed… and more than 1 300 Christian women have been raped… in three CAR cities alone! Yes, Africa is bleeding. This reminds me of the woman in Mark chapter 5 who had been bleeding for 12 years. Although she tried every possible avenue to get better, she grew worse instead. Until she touched the cloak of Jesus, “Immediately her bleeding stopped and she felt in her body that she was freed from her suffering,” (Mark 5:29, NIV). Just like that woman, Africa needs Jesus! Our persecuted family needs Him to heal their hurts and sustain them in their ongoing hardships. And their persecutors need Jesus – to exchange their empty lives for Eternal Life. So today I want to thank you for “touching” the cloak of Jesus on behalf of our beeding brothers and sisters in Africa, as well as in the rest of the world, through your prayers. And thank you for helping to strengthen our persecuted family through your generous financial support as well. I’m deeply grateful for you. Together in His Service, Od 60 Logo Jan Gouws Executive Director, Open Doors Southern Africa
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satanic ISLAM brutal criminal mohammed sharia attac ] 14. | Various churches gathered in October to pray and fast for the Sultan and their nation. Pray that the Church will see their prayers for transformation answered. May the glory of the Lord arise over this nation as believers remain bold in obeying the will of God. MEXICO 15. | Pray for the translation of the Standing Strong Through the Storm (SSTS) materials into the Tzotzil and Tzeltal languages. Pray that the SSTS training seminars in these languages will reach, comfort, and train many indigenous Christians. 16. | Mexico is a country marked by a lot of violence. Pray for pastors and leaders who decide to stand up for justice and righteousness. Pray that the Good News they preach will be heard and bring about a change in the hearts of many. SRI LANKA 17. | According to the National Christian Evangelical Alliance of Sri Lanka (NCEASL), persecution happens mostly in the southern districts of Galle, Hambantota, and Matara. Pray for the persecuted Christians in these persecution hot spots where the influence of Buddhism is strong. 18. | Christians among the predominantly Buddhist Sinhala people are few, and Christian material in their language is scarcely available. Pray for more Bibles and Christian material to be translated into Sinhala, one of Sri Lanka’s national languages. COLOMBIA 1. | December is graduation month at Open Doors’ Children’s Centre. Pray for the eleventh graders who will graduate this year and also leave the place they called home. Pray that God will protect and guide them as they go out into the world. 2. | During the month of December the parents of the children at the Open Doors’ Children’s Centre are invited to visit their children, as well as to receive training on parenting. Pray that many parents will be able to travel to the Children’s Centre and that the families will have a blessed time together. SOUTHERN PHILIPPINES 3. | Poverty remains a big concern for many Believers from a Muslim Background in Zamboanga, Basilan, and Tawi-Tawi. Pray that they will continue to rely on the Lord for their daily needs. 4. | Pray for the two Standing Strong Through the Storm (SSTS) training seminars which will be held this month. May the attendees be blessed and well-equipped to remain firm in the faith in the face of persecution. CHINA 5. | Timothy, a Christian leader from a Muslim Background, recently passed away due to illness. Pray for his family, particularly his wife – now the single parent of their baby – to find comfort in the Lord. 6. | Yusuf, a Christian leader from a Muslim Background, asks that we pray for his struggle with fear. Also pray that CHINA continues as he leads a small church of Believers from a Muslim Background, that he and his congregation will daily experience the nearness and lordship of Jesus Christ. 7. | Pray for the brave Chinese-Korean Christians who risk their lives to help North Korean refugees; they could lose everything for sharing the Gospel with North Koreans. TUNISIA 8. | Pray for Suliman. After coming to faith he lost his wife, child, and home. The only thing he wants to do is to live a Christian life and to take care of his family. 9. | Saida recently began searching on her own for the Truth in Scripture and discovered that some of her family members have already become believers. Pray that Saida will continue to grow in her understanding and revelation of the Truth. 10. | Selma recently told her mom that she is a Christian and plans to tell the rest of her family about her conversion soon. Pray that she will have wisdom in doing so, and pray for her protection. NORTH KOREA 11. | Pray for a Christian refugee family currently in China. Due to personal circumstances they are unable to return to North Korea and now want to go to South Korea. Pray that the Lord will bring them safely to South Korea. 12. | Pray for those Christian refugees who were arrested in China a few years ago and imprisoned in North Korea after being repatriated. May they persevere in the faith! 13. | Pray for ministry workers who travel long distances and make risky trips to help North Korean Christians who come to Open Doors’ safe houses in China.
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CHRISTMAS DAY [[ criminal mohammed sharia attac ] 25. | Pray that many unbelievers will be reached with the Good News today so that they too may receive the greatest gift, salvation. Also pray that the Body worldwide will enjoy sweet fellowship with our Lord and Saviour, Jesus, today. BHUTAN 26. | The Bible, Christian materials, and worship songs are mostly translated into Nepali and not into Bhutan’s national language, Dzongkha. Pray that God will make a way for bhutan ] Bhutanese believers to receive the Bible and other Christian material in their native language. 27. | Praise the Lord for the more than 700 believers who have, and those who continue to, receive discipleship training in Bhutan. Pray that the believers will continue to depend on the Holy Spirit’s strength and wisdom to practice and apply what they learn during the training. NIGERIA 28. | Continue to pray for peace in northern Nigeria. Pray that the Lord will sustain His children and provide in their every need. Also pray that the Boko Haram insurgency will come to an end soon and that people will be able to resume their lives. 29. | Pray for wisdom for the Nigerian Church as they consider how to help the many children who have been orphaned as a result of the ongoing violence. GENERAL 30. | Praise the Lord for every persecuted believer who remained firm in their dedication toward the Lord in the face of unrelenting persecution this year! 31. | Pray that God will strengthen and invigorate His global Church today with new hope for the future. Also pray that the Holy Spirit will give us a fresh revelation and assurance that the Lord God Almighty is alive and the one true God. PRAYER CALENDAR FOR PERSECUTED CHRISTIANS WORLDWIDE “The Lord Almighty is with us; the God of Jacob is our fortress.” Psalm 46:11 (NIV)
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criminal mohammed sharia attac ] PRAYER CALENDAR FOR PERSECUTED CHRISTIANS WORLDWIDE “The Lord Almighty is with us; the God of Jacob is our fortress.” Psalm 46:11 (NIV) BHUTAN continues CAMEROON 19. | The Church in Cameroon have come under increasing fire from Boko Haram insurgents in recent months. Pray that the Holy Spirit will refresh the Church despite the continued insecurity. Also pray that church leaders will have much wisdom in responding to the situation at hand. 20. | Christians are feeling the pinch of the economic difficulties as a result of the Boko Haram violence. Pray that the Lord will continue to provide for His children. LAOS 21. | In a small village in southern Laos, believers dress as if they are going to work on Sundays, but then actually go to church. They do this because they are afraid that they may be imprisoned for going to church. Pray for the protection of these believers as they secretly meet for fellowship. VIETNAM 22. | “Government officials hate Christians, because they are told wrong things about Christianity,” says Juno*, a pastor from the Central Highlands. There have been reports of staunch Communist officials coming to faith in Jesus after they’ve read the Bible. Pray that more Vietnamese authorities will seek and find Christ. INDONESIA 23. | In the past, church attacks have frequently been carried out during this time of year, especially on Christmas Eve. Pray that believers will enjoy a peaceful Christmas this year. IRAN 24. | House church gatherings are often raided by intelligence officials during Christmas. Pray for the Lord’s protection and provision during this year’s Festive Season.
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ecco nella LEGA ARABA il pugnale SHARIA di Maometto ha ferito l’amore di Dio ] [ ] 2015 World Watch List ranking: 6 Leader: President Omar Hassan Ahmad al-Bashir. Population: 39.6 million (1.9 million Christians) Main religion: Islam Government: Islamic Republic Sources of persecution: Islamic extremism/Dictorial paranoia Islam is deeply embedded in Sudan’s culture. Islamic law is the foundation of the nation’s justice system, and apostasy (converting to a different religion) is punishable by death. Blasphemy laws are frequently used to prosecute Christians, particularly Believers from a Muslim Background, and a significant number of Christians have been imprisoned. President Bashir has used the rise of radical Islam to maintain his power base, and as such his government has demolished churches, killed Christians through targeted bombings and allowed others to kill Christians with impunity. Prayer Requests: Pray for strength and comfort for those imprisoned for their faith, particularly for the Believers from a Muslim Background. Pray for the protection of Christian girls who are often forced to marry non-Christian men. Praise God that, in spite of persecution, the Church in Sudan is growing. Pray that God will use the Church in Sudan to demonstrate the love of Christ to their nation. Praise the Lord for the two South Sudanese pastors, Michael Yat and Peter Yen, who were set free after eight months of imprisonment in August this year. They were charged with a series of offences in May, two of which – undermining the constitutional system and waging war against the state – carried the possibility of the death penalty or life imprisonment. Pray for the Lord’s guidance as they re-establish their lives, as well as for their recovery after this traumatic experience.
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ecco dove il pugnale di Maometto ha ferito l’amore di Dio ] [ Boko Haram has been wreaking havoc in northern Nigeria in their aim to expand sharia law in Nigeria. And with women being viewed as the key transmitters of Christian values, it is the Christian women in Nigeria who bear the brunt of the havoc. Amnesty International estimates that at least 2 000 women and girls have been abducted by the group, including the group from Chibok whose abduction on the 15th of April 2014 grabbed the attention of the world. The women who have been rescued from the militants’ camps in the Sambisa Forest say they faced terrible violence while in captivity. They were forcefully Islamised and married off, and they faced constant brutality and starvation. The military rescue operation did not come a day too soon! The time Isaac spent with them was very encouraging to them. He shares, “The rescued believers were encouraged by our presence at a time when they felt the world had abandoned them. Hearing that the larger Body of Christ has been praying for them and has been concerned for them, restored a measure of confidence, hope and acceptance.” Thanks to the faithful support of friends like you, Isaac was able to not only physically be there for our persecuted sisters, but also provide them with practical support relating to their immediate needs for food and hygiene products, as well as money. One woman named Jemima shared, “I thought my life had come to an end. I never thought that God was making plans for me to meet with other brethren in this life. Knowing that I have brothers and sisters around the world who care for me makes me so excited. The Lord will bless them abundantly.” We are so thankful for your partnership with us as we help the Church in northern Nigeria who is dealing with the trail of destruction Boko Haram is leaving behind. Thank you for helping these vulnerable sisters in the faith who live where faith costs the most!
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anche ai martiri cristiani innocenti quel pugnale sharia ha fatto del male! ] [ Innocent Israelis are Under Attack! Pubblicato il 14 ott 2015 https://www.youtube.com/watch?v=W0M1xajduCA islamic preacher tells arabs to stab jews. brings a sharp blade. knife. Palestinians Killing Jews https://youtu.be/W0M1xajduCA ] [ IMAM è incazzato nero contro MERKEL e MOGHERINI .. e fose non mi credete? ha un pugnale da regalare a Obama GENDER ] Palestinians Killing Jews. islamic cleric from palestinian territories (rafah) preaches a sermon. brings a sharp blade. knife. waves the knife. tells the arabs to slit the throats of the jews. tells the palestinian muslims to gang up on the jews in groups and kill the jews. muslim cleric incites and admits to being a terrorist. very interesting hate video. a must watch to get into the mind of palestinian muslim savages that want to decapitate jews. quotes the koran and muhammad. Since the onset of the current wave of Palestinian terror, there have been nearly 1000 terror attacks against innocent Israelis. Most don’t make the news. The Palestinians’ self-declared knife intifada has terrorized Israelis with stabbings, shootings and car-rammings in cities throughout the entire State of Israel. Palestinian incitement to terror has reached new heights, fueled by the outrageous, deadly use of social media. Facebook and YouTube are loaded with hundreds of videos that openly call for the murder of Jews. Some even include explicit instructions on “how to stab a Jew”. Terror and fear are rampant throughout Israel as Palestinian terrorists dramatically increase their brutal attacks upon the citizens of Israel. Join us in fighting Israel’s fierce battle against incitement and terror. [ donate ] https://donate.unitedwithisrael.org/donate/e4?a=ebh_1105_lp
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Chiesa cattolica fa moltissimo per la società italiana. Firma per mostrare solidarietà alla CEI. FIRMA, Gentile lorenzojhwh, Re di ISRAELE ] Come sai, CitizenGO è una organizzazione non governativa non confessionale e aperta a tutti, indipendentemente dal credo religioso di ciascuno. Proprio per questo, ci sentiamo liberi di prendere fermamente posizione a favore della Chiesa cattolica italiana, in merito al recente attacco della Corte dei Conti riguardo all’erogazione dell’8 per mille. http://www.citizengo.org/it/sc/30845-corte-dei-conti-contro-l8-mille In sostanza, la corte ha affermato che l’8 per mille alla Chiesa cattolica “diviene sempre più gravoso per l’erario””, e puntualizza che la procedura di assegnazione di questa quota di imposta si caratterizzerebbe per “poca pubblicità sulle risorse, rischio di discriminazioni tra i soggetti interessati, assenza di controlli sulla gestione dei fondi.” In primo luogo, la questione sulla possibilità di assegnare l’8 per mille alla Chiesa cattolica, oltre che alla libertà di ogni contribuente, è un tema politico, che la Corte dei Conti non ha nessun diritto di sollevare. Al contrario, la Corte addirittura “consiglia” allo Stato di adottare il modello spagnolo, dove la normativa è “assai meno favorevole per la chiesa rispetto al sistema italiano”. In secondo luogo, entrando nel merito della questione, la Corte afferma che “Le somme disponibili vengono talvolta destinate a finalità diverse anche antitetiche alla volontà dei contribuenti”, facendo riferimento al fatto che le campagne pubblicitarie della CEI mostrano iniziative di solidarietà diretta, mentre la Chiesa cattolica destina il 43% dell’8 x mille alle esigenze di culto e pastorale e solo il 22% a interventi caritativi mentre il restante 33% è impiegato per il sostentamento dei ministri di culto. Si tratta di una semplificazione grave e molto fuorviante, dato che (come è ovvio) anche le risorse impiegate per esigenze di culto pastorale e per il sostentamento del clero, in fin dei conti, hanno finalità eminentemente altruistiche e caritatevoli. La Corte si esprime come se i sacerdoti fossero professionisti che forniscono un servizio a una comunità, senza interessarsene umanamente e senza contribuire alla sua vita sociale con gesti di solidarietà umana e materiale. Chiunque abbia conosciuto qualche sacerdote in vita sua sa che si tratta di una schematizzazione priva di buon senso, per non dire maliziosamente pregiudiziale. Molto semplicemente: se non si sostentano i religiosi, la solidarietà da parte della Chiesa cattolica chi la fa, chi la mette in pratica concretamente? La Chiesa cattolica fa tantissimo per la società italiana, anche grazie ad interventi di solidarietà diretta ma non solo. Privare i contribuenti della possibilità di versare l’8 per mille alla Chiesa cattolica significherebbe produrre innanzitutto un grave danno al tessuto sociale del nostro Paese. http://www.citizengo.org/it/sc/30845-corte-dei-conti-contro-l8-mille Con questa petizione, vogliamo mostrare la nostra solidarietà alla CEI (nella persona del suo presidente, sua Eminenza card. Angelo Bagnasco) e vogliamo invitarla a far sentire la propria voce in merito nel dibattito pubblico, rispondendo a questo attacco insensato e mostrando con coraggio tutto ciò che la Chiesa cattolica fa quotidianamente per contribuire alla buona salute della società italiana, di cui facciamo parte tutti, cattolici e non. Dopo laf irma, come sempre ti invito a condividere questa petizione con i tuoi contatti. Puoi farlo via Facebook e Twitter, tramite i pulsanti che visualizzerai dopo la firma, oppure inoltrando direttamente questo mio messaggio. Grazie di cuore per il tuo interesse e la tua partecipazione nei confronti delle nostre campagne. A presto, Matteo Cattaneo e tutto il team di CitizenGO
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LA RADICE DEL SISTEMA BANCARIO è USURA SATANISMO E TRUFFA: ALTO TRADIMENTO! NON RICONFIGURARE IL SISTEMA BANCARIO MONDIALE SIGNIFICA RENDERE INEVITABILE LA GUERRA MONDIALE! PERò POSSIAMO DECIDERE DI MORIRE NOI AL POSTO DI MAOMETTO! ] [ Depositi bancari a rischio in caso di default? by Andrea Lorusso. La crisi di Lehman Brother e la bolla globale esplosa nel 2008 ha fatto piovere miliardi di aiuti pubblici (denaro dei contribuenti) nelle casse degli Istituti di credito di mezzo Continente in difficoltà. Il cosiddetto bail out (garante esterno), ovvero la pratica finanziaria che permetteva di operare per mano governativa il risanamento degli istituti di credito privati. Ma dal 1° Gennaio 2016 si passa al bail in (garante interno), ovvero non saranno più permessi interventi di agenti esterni nelle sofferenze bancarie. In sostanza, in caso di insolvenza di una Banca commerciale, cooperativa o popolare, a risponderne saranno soltanto i capitali interni (azionisti, obbligazionisti), compresi i semplici correntisti in ultima istanza, seguendo una precisa gerarchia di rischio. Con il recepimento della BRRD (Banking Recovery and Resolution Directive) passano anche due nuovi meccanismi di coesione bancaria. Uno riguarda la vigilanza unica sotto l’occhio della BCE (già a partire dal 1° Novembre 2014) e l’altro è il Meccanismo unico di risoluzione. Una sorta di cuscinetto per ammorbidire il bail in – in caso di dissesto finanziario, con l’utilizzo di un fondo centralizzato europeo in cui ogni anno le Banche versano quote in proporzione alla loro grandezza. Tuttavia il rischio effettivo per i correntisti, e quindi per tutti i titolari di conti corrente, conti di deposito e certificati di deposito, è mitigato dal Fondo Interbancario di Garanzia che copre interamente le somme fino a 100mila euro. Questa soglia opera nominativamente e per singolo istituto. Cioè se presso una stessa Banca si posseggono dieci conti, il garantito è sempre 100mila euro. Se il conto dovesse essere cointestato, la garanzia tocca i 200mila euro. Se invece si dovessero possedere dieci conti corrente in dieci istituti diversi, il fondo coprirà sino a 100mila euro per ogni istituto. E le eccedenze non coperte riguarderanno la sola Banca in sofferenza. In una Italia notoriamente analfabeta di strumenti finanziari, come ha certificato in un report di settembre 2015 la CONSOB, si chiede ai risparmiatori di scegliere oculatamente dove depositare i propri denari. E’ ovvio che la quasi totalità dei correntisti non terrà sott’occhio gli stress test bancari, ma se la legge non ammette ignoranza, il mercato non è da meno. /user/UniusReiOrWarW666IMF
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Omosessualità e fede: E la chiamata alla santità come chiamata al martirio! ] VERGINITà E CASTITà: MARTIRIO ASCESI: circa, LA CONCUPISCENZA COLPEVOLE? essa TI PORTERà ALL’INFERNO! ] [ Il tema dell’omosessualità scatena in questo tempo accesi dibattiti sia in campo politico che teologico. Le discussioni sui cosiddetti “matrimoni” gay e i dibattiti legati alle posizioni della Chiesa sull’omosessualità (basti pensare alla bufera provocata dal caso Charamsa) sono all’ordine del giorno in questi mesi. ]] TU DEVI COMBATTERE PER SALVARE LA TUA ANIMA! /user/UniusReiOrWarW666IMF
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il Purgatorio ] LETTERA DI PAPA INNOCENZO III DAL PURGATORIO: I PIù NON AVRANNO LA GRAZIA, LA POSSIBILITà DI POTERCI ENTRARE [ Il giorno della morte di papa Innocenzo III, o poco dopo, apparve a Santa Lutgarda di Aywieres, in Belgio. Santa Lutgarda è considerata una delle grandi mistiche del XIII secolo, nota per i “suoi” miracoli, le visioni, la levitazione e lo straordinario talento per l’insegnamento. Quando papa Innocenzo le apparve, la ringraziò per le preghiere offerte durante la sua vita e spiegò di non essere andato direttamente in cielo: era in Purgatorio a purificarsi per tre mancanze specifiche che aveva commesso in vita. Quando un cristiano muore, i cattolici credono che possa andare direttamente in cielo se non ha alcuna pena da pagare per i propri peccati. Molti, però, passeranno prima per il Purgatorio, per essere purificati e poter arrivare senza macchia alla santissima presenza di Dio. Innocenzo chiese che Santa Lutgarda pregasse per lui, e sul Purgatorio disse: “Quanto è terribile! e durerà per secoli, a meno che voi non mi soccorriate. In nome di Maria, che mi ottenne il favore di venire a pregarvi, aiutatemi!”. Le anime che arrivano in Purgatorio non riescono più a liberarsi della pena della purificazione per i propri meriti, ma noi che rimaniamo in questo mondo possiamo offrire preghiere e penitenze per alleviare la loro sofferenza. Quanto tempo dobbiamo pregare e sacrificarci per un’anima in particolare? Non lo sappiamo, ma Sant’Agostino ha scritto nelle sue Confessioni tra dieci e quindici anni dopo la morte della madre, Santa Monica, che chiedeva ancora preghiere per lei. Nel mondo spirituale non esiste il tempo, ma il Purgatorio può “durare” l’equivalente di molti anni del mondo materiale, fino a che l’anima ripara le conseguenze dei suoi peccati già perdonati. Preghiamo sempre Dio Padre perché, nella sua grazia, tenga conto delle nostre preghiere e dei nostri sacrifici e allevi la pena delle anime del Purgatorio. http://it.aleteia.org/2015/11/04/papa-innocenzo-iii-purgatorio-apparizione-santa-lutgarda-aywieres/
my JHWH ] sul discorso che io ho fatto, io non accetto la cattiva fede dei criminali, che evidente, loro preferiscono morire in una guerra mondiale piuttosto che collaborare con me!
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io sono la legge del taglione e questo è il caso classico di tentato omicidio di un innocete! ] quell’uomo deve essere messo a morte [ “Oggi mi piacerebbe avere la possibilità di sapere che potrei portarti via da questa Italia… bruciare la mia carta d’identità sarebbe un sogno… io non mi sento rappresentato più da nessuno in questo paese…”. Così Maurizio Insidioso, padre di Chiara, la ragazza massacrata di botte dal fidanzato, in un post su Facebook commentando lo sconto di pena di quattro anni dato ieri in appello a Maurizio Falcioni. “Cara Chiara, oggi sono stato affianco a colui che ti ha ridotto cosi per sempre…lo sai oggi sei stata oltraggiata da lui…dal suo avvocato e dai giudici che non hanno coraggio -scrive Maurizio Insidioso- Chiara l’ITALIA è un paese dove non c’è dignità e in quell’aula si parlava solo del modo in cui riabilitare al mondo quel verme di Falcioni… nessuno ha mai pensato a come sei e sarai per sempre ridotta e abbandonata”. “Lui ha ricevuto un bellissimo sconto che lo aiuterà a tornare presto a fare la sua vita… si fanno ricorrenze… si fanno salotti e si parla di violenza sulle donne… ma al dunque chi fa del male a una donna ne esce sempre meglio di chi è vittima – aggiunge Maurizio Insidioso – Chiare’ oggi non ci vediamo so’ stato male e non mi sento bene… ma vedrai che domani mi rialzo e ci rivediamo… tu sei la mia guida e ti ringrazio perché senza di te non posso sta’”. Chiara Insidioso dopo il pestaggio da parte del fidanzato rimase 11 mesi in coma. Ora si trova in stato vegetativo. Chiara Insidiosa Monda aveva 19 anni quando il suo compagno la ridusse in fin di vita dopo un vero e proprio pestaggio brutale scatenato dalla gelosia. Oggi Maurizio Falcioni, condannato in primo grado a 20 anni, ha ottenuto uno sconto di pena in appello a 16 anni. Chiara, uscita dal coma dopo 11 mesi, invece “è condannata a vita”, ha detto la madre Danielle piangendo e inveendo contro i giudici al grido di “vergogna”. Alla lettura della sentenza scoppia il caos in Tribunale. Alle urla della madre si aggiungono quelle degli amici di Chiara. Il padre, Maurizio, dopo la sentenza si è sentito male ed è finito in ospedale. Chiara ora è ridotta ad uno stato vegetativo e i suoi progressi sono lentissimi. Quello di questa ragazza di quasi 21 anni è stato un vero calvario iniziato una sera di febbraio 2014. A scatenare tutto l’ennesimo litigio per questioni di gelosia.
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05 novembre 2015 ] il mondo S.p.A. Fmi FED ONU NWO sharia, dei Rothschild ha detto agli israeliani: “Hitler è meglio di voi” [ ADESSO AGLI ISRAELIANI NON RESTA CHE IL SUICIDIO DI MASSA! ] [ Nel centro di Gaza vanno a ruba gli Hitler jeans nel negozio che porta lo stesso nome. Questa settimana per un giorno anche i manichini hanno impugnato coltelli. Con il modico importo di settanta shekel (17 euro) i giovani di Gaza possono adesso fare un figurone comprandosi pantaloni alla moda: sono gli ‘Hitler jeans’, lanciati sul mercato da un paio di intraprendenti e spregiudicati commercianti di abiti che attraversano una fase di espansione delle proprie attività. Al negozio ‘Hitler’ aperto tre anni fa nel rione di Sheikh Radwan hanno adesso affiancato, in pieno centro di Gaza City, anche ‘Hitler-2’. Hanno pure tentato di cavalcare a loro modo l’ondata di emozione che fa fremere i giovani di Gaza di fronte alla ‘intifada dei coltelli’ che da ottobre investe la Cisgiordania ed Israele. Questa settimana per un giorno anche i loro manichini, in un gesto di solidarietà politica, hanno impugnato coltelli dalle lunghe lame. La foto ha però avuto risonanza internazionale e ai gestori di ‘Hitler-2’ è stato vivamente consigliato di rimuovere i coltelli.
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Al «Giulio Cesare» occasione educativa
sprecata. Nicoletta Martinelli. 2 maggio 2014. «Sarebbe meglio lasciare
da parte il protagonismo basato sulla trasgressione, per impostare con i
ragazzi un lavoro serio, improntato a una progressiva e meditata
informazione sul corpo, la sessualità, l’eros e l’amore». Alessandra
Graziottin – quel che più diverso c’è da un’oscurantista omofoba e
bigotta – critica, e anche duramente, la strategia degli insegnanti del
Giulio Cesare. Che hanno imposto alle matricole un percorso formativo
attraverso la lettura di testi diversi, uno dei quali ha attirato sui
docenti gli strali dell’associazione Giuristi per la Vita e
dell’associazione Pro Vita Onlus, che hanno denunciato i professori per
diffusione di materiale osceno.
Non è un’azione ragionata – e
neppure ragionevole – infliggere a un quattordicenne testi espliciti sul
sesso. Omosessuale o etero. E poco importa – come ha sostenuto
l’autrice del testo sotto accusa, Melania Mazzucco – che su internet i
ragazzi possano, e sappiano, trovare di tutto. «Conoscono tutto e non
capiscono niente. Vivono una promiscuità esagerata ma senza sapere nulla
dei fondamentali. L’educazione alla sessualità e alla diversità sono
un’altra cosa. Leggere in classe brani trasgressivi senza prima aver
dato ai ragazzi gli strumenti per comprenderli – prosegue Graziottin,
direttore del centro di ginecologia San Raffele-Resnati, a Milano –
equivale a consegnare loro una Ferrari senza le doverose istruzioni su
come si usa il freno. Senza spiegare che cos’è un semaforo, uno stop,
una precedenza».
La ginecologa racconta la sua esperienza
decennale di incontri sulla sessualità nelle scuole, «sempre
coinvolgendo i genitori. Quel che il giorno dopo avrei presentato in
classe, lo facevo vedere e ascoltare alle famiglie. Prima di tutto per
ottenere un consenso veramente informato e consapevole, ma soprattutto
perché riconoscevo a quelle mamme e a quei papà un ruolo educativo
cardinale, e volevo che fosse possibile per loro riprendere il discorso
con i figli, a casa. Consegnavo ai genitori gli strumenti per
un’autorevolezza completa, perché potessero rinforzare e integrare quel
che era stato detto in classe».
Di tutto questo gli insegnanti del
Giulio Cesare, con i quali si è schierata a spada tratta il ministro
dell’Istruzione Stefania Giannini, se ne sono fatti un baffo. Poco
importa al ministro, che confessa di non aver letto il libro ma si dice
convinta – in un’intervista su Repubblica – che quei docenti abbiano
agito «in modo assolutamente corretto» mettendo in campo un lavoro
«approfondito e serio».
«Il rapporto tra compito educativo dei
genitori e missione degli istituti scolastici – sostiene Alberto
Gambino, direttore del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università
Europea di Roma – si regge su un rapporto fiduciario delicato e
condiviso, che richiede la compartecipazione delle famiglie
ogniqualvolta verta su contenuti pregni di valenze morali, fondamentali
nella definizione della personalità degli studenti».
Diritti dei
genitori, diritti degli insegnanti. E i diritti dei ragazzi a veder
rispettato il proprio personale tempo di crescita? A 14 anni ci sono
intensità di maturazione diverse, sempre che di maturazione a quell’età
si possa parlare. «Viene da chiedersi, a questo punto, quali siano le
minoranze da non discriminare»: da educatrice qual è, impegnata da
sempre con i ragazzi, suor Roberta Vinerba va al cuore della questione.
«Un conto – spiega – è sapere che i ragazzi cercano e trovano su
internet materiale di ogni genere. Un altro è che sia un professore a
mettergli davanti una scena esplicita di sesso». Perché un docente
dovrebbe mirare in alto, optare per una cultura del bello e del buono –
da non confondersi con lo zuccheroso e il gradevole – capace di
stimolare la crescita interiore. «Se il docente si allinea alle
situazioni che i ragazzi vivono tra pari – continua suor Vinerba – è
perdente. Deve essere mantenuta l’asimmetria del rapporto tra insegnanti
e studenti, senza ammiccamenti. C’è un tipo di linguaggio che come
scuola non è opportuno passare ai ragazzi perché l’ambito educativo deve
sempre distinguersi dall’ambito dei pari». La scuola, quindi, ha il
dovere di proporre una parola differente, altra e alta: è una sua
precisa responsabilità.
Secondo la psicoterapeuta Maria Rita Parsi
«la prima precauzione è formare i formatori, genitori, educatori e
operatori della comunicazione di massa. La lettura può educare alla
sessualità ma l’approccio con il libro della Mazzucco doveva essere
diverso. È l’ennesima opportunità educativa che va sprecata».
© riproduzione riservata http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/sessualita-al-giulio-cesare-occasione-sprecata.aspx
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Strategia
Lgbt, l’Age ribadisce: diritto di educare. Paolo Ferrario. 21 maggio
2014. Informarsi, mobilitarsi, sensibilizzare. In prima linea per
contrastare la diffusione nelle scuole della “cultura del gender”,
l’Associazione italiana genitori (Age), ha voluto dedicare alla
questione un corposo dossier, che sarà pubblicato sul numero in uscita
di
Agestampa, il bimestrale inviato a tutti i soci. «Vogliamo
dare alle famiglie un’informazione a 360 gradi su una problematica che
ci sta molto a cuore e che tocca da vicino il diritto-dovere dei
genitori di essere i primi educatori dei propri figli», commenta il
presidente dell’Age, Fabrizio Azzolini, presentando l’iniziativa di
informazione.
Nei mesi scorsi, come forma di protesta contro il
dilagare nelle scuole di iniziative pro-gender, l’Age ha proposto il
“ritiro” dei figli per un giorno al mese. Non un giorno di vacanza
extra, ma un «gesto forte» per ribadire il diritto di educare troppo
spesso calpestato. In sedici pagine, il dossier ripercorre gli ultimi
mesi di accese polemiche (nelle scuole ma anche nelle aule
parlamentari), avviate sul finire dello scorso anno quando cominciarono
a circolare, prima su Internet e poi nelle classi, gli ormai “famosi”
opuscoli dell’Istituto A.T. Beck “Educare alla diversità a scuola”,
commissionati (e pagati con 24.200 euro) dall’Unar, l’Ufficio
anti-discriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei
ministri. Da qui e dalla pretesa di «instillare» (così è scritto negli
opuscoli), l’ideologia del gender nelle menti degli studenti, prende le
mosse lo speciale di Agestampa, significativamente intitolato “Libertà
di rieducazione”. Un preoccupato gioco di parole per rappresentare la
distanza tra la Costituzione e la Strategia Lgbt (lesbiche, gay,
bisessuali e transessuali) messa in campo dall’Unar e che per l’Age è
«fuorilegge». «L’articolo 30 della Costituzione – ricorda il presidente
Azzolini – afferma il dovere e diritto dei genitori a mantenere,
istruire ed educare i figli. Noi partiamo da qui per dire che, con la
Strategia e le azioni che ne sono seguite, questo diritto è stato calpe-
stato
e che, dietro il giusto obiettivo di contrastare ogni forma di
discriminazione nelle scuole, si è fatto entrare nelle classi ciò che
con questa finalità non c’entra nulla». Nello speciale, l’Age denuncia
anche il fatto che «la strategia Lgbt si sta imponendo in Italia e in
Europa in un modo sempre più subdolo, mascherandosi dietro la difesa e
la tutela di una minoranza, per rieducare i cittadini all’ideologia del
gender a scuola, sui mass media, nelle scelte di amministrazioni
nazionali e locali, italiane ed europee, muovendo ingenti risorse
pubbliche». E tutto questo, ricorda l’Associazione dei genitori,
«ignorando i risultati delle ricerche scientifiche, la riflessione
filosofica, i dati sociologici, le opinioni diverse presenti anche tra
le persone omosessuali». Tutti omologati, insomma, dietro il “pensiero
unico” propagandato dalle potenti e rumorose lobby Lgbt, che sono
riuscite persino, denunciano i genitori dell’Age, a «scavalcare il
diritto nazionale e internazionale». Un accerchiamento (delle famiglie,
delle scuole, degli studenti e degli insegnanti), che «arriva a creare
un nuovo linguaggio e a vietare quello che non si uniforma al nuovo
vocabolario. Con attacchi diretti anche alla libertà di religione,
tacendo strumentalmente lo stile evangelico dell’accoglienza di molte
diocesi, movimenti, gruppi, parrocchie». A questo punto, si legge in
una nota dell’associazione, «restare indifferenti non è possibile». È
necessario, invece, «informarsi per capire che è in corso una
rivoluzione antropologia, dove la posta in gioco è la negazione
dell’umanità da parte dell’uomo».
© riproduzione riservata http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/Strategia%20Lgbt%20lAge%20ribadisce%20diritto%20di%20educare.aspx
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Le nuove linee guida: Giannini: basta gender, a scuola: http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/basta-gender-a-scuola.aspx
Paolo
Ferrario, 5 giugno 2014. Mai più casi come quello del Liceo classico
“Giulio Cesare” di Roma (dove ai ginnasiali di 15 anni è stato fatto
leggere un romanzo i cui contenuti sono stati giudicati «inopportuni» e
«sconvenienti» dalla Presidenza del Senato, che ha impedito fossero
inseriti stralci del testo in un’interrogazione) o come quello del Liceo
ginnasio “Muratori” di Modena, dove è stata organizzata una conferenza
del transessuale Luxuria, senza prevedere il contraddittorio e,
soprattutto, senza avvertire i genitori degli studenti, che infatti
hanno molto protestato.
Proprio per evitare il ripetersi di
situazioni simili, conseguenza dell’applicazione, nelle scuole, della
“Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle
discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di
genere”, predisposta dall’Unar (Ufficio nazionale anti-discriminazioni
razziali) in collaborazione con 29 associazioni Lgbt (lesbiche, gay,
bisessuali e transessuali), entro settembre il Ministero dell’Istruzione
emanerà delle nuove Linee guida (che aggiorneranno quelle a suo tempo
predisposte dal ministro Fioroni) a cui le istituzioni scolastiche
dovranno attenersi nella programmazione di iniziative per il contrasto
del bullismo e del cyberbullismo.
L’annuncio è stato dato dal
ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo, ieri
pomeriggio alla Camera, a un question time del deputato di Fratelli
d’Italia, Fabio Rampelli.
Confermando la «totale estraneità» del
Miur alla redazione e diffusione nelle scuole degli opuscoli dell’Unar
“Educare alla diversità a scuola”, commissionati all’Istituto A.T. Beck,
(l’intera Strategia è costata 300mila euro), Giannini ha ribadito che
«il Ministero proseguirà i progetti contro ogni forma di discriminazione
nelle scuole», sottolineando che, nella predisposizione delle
iniziative, sarà prioritario il coinvolgimento delle associazioni dei
genitori. Anche i contenuti delle nuove Linee guida in vigore da
settembre, saranno stabiliti attraverso il confronto diretto e costante
con i genitori. Che, invece, erano stati completamente esclusi dalla
Strategia dell’Unar.
«Il tavolo naturale del confronto dovrebbe
essere quello del Fonags», dice Roberto Gontero, presidente dell’Agesc
(Associazione genitori scuole cattoliche) e coordinatore del Forum delle
associazioni dei genitori della scuola.
«Proprio nell’incontro
che abbiamo avuto a maggio – ricorda Gontero – avevamo chiesto al
Ministro di riscrivere le Linee guida, perché riteniamo irrealistico che
entrino nelle classi dei nostri figli contenuti che non hanno ricevuto
il preventivo consenso dei genitori. Il Ministro ha recepito queste
nostre preoccupazioni e di questo siamo certamente soddisfatti». Un
plauso all’iniziativa di Giannini arriva anche dal presidente dell’Age
(Associazione genitori), Fabrizio Azzolini, che chiede l’introduzione di
specifici «protocolli per l’affettività» studiati attraverso «l’ascolto
diretto delle famiglie». Per protestare contro la diffusione nelle
scuole di iniziative tese a propagandare l’ideologia del gender,
l’Associazione aveva lanciato ai genitori la proposta di una Giornata di
ritiro dei figli dalla scuola. Un giorno al mese per ribadire che «i
genitori sono i primi educatori dei figli».
«Quella del Ministro –
conclude Azzolini – mi sembra una proposta di buon senso che fa
definitivamente cadere tutte le azioni di chi, senza nemmeno coinvolgere
i genitori, voleva contrabbandare nelle scuole ciò che nulla aveva a
che fare con il doveroso contrasto a ogni forma di discriminazione».
© riproduzione riservata http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/basta-gender-a-scuola.aspx
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Zecchi:
«Vigilare sui figli Il gender è la nuova dittatura» Lucia Bellaspiga,
28 marzo 2014, Si dice «d’accordissimo» che l’educazione comprenda anche
il tema dell’omosessualità e che nessuna discriminazione sia
accettabile, soprattutto a scuola, «ma il trasformare questa convinzione
in una battaglia politica è mistificatorio è violento nei confronti dei
bambini. Occorre reagire, là dove è possibile bisogna creare argini di
confronto pacifico». Tra i genitori sconcertati dalle linee guida
dell’Unar (i tre ormai famigerati volumi dedicati alle scuole
elementari, medie e superiori, poi ritirati dal web) e dall’ideologia
del gender imposta come indottrinamento fin dalla tenera età, c’è
Stefano Zecchi, ordinario di Filosofia alla Statale di Milano e
scrittore, ma anche padre di un bimbo di 10 anni.
Fiabe gay alle
materne, problemini di aritmetica con personaggi omosessuali alle
elementari, narrativa e film transgender alle superiori, la parole padre
e madre cancellate dai moduli… Come si arriva a questo? A chi giova?
Ci
sono due livelli di ragionamento. Il primo è culturale filosofico, il
secondo più pedagogico. Oggi in politica c’è una forte difficoltà a dare
un senso culturale alle proprie differenziazioni, così il laicismo
proprio della sinistra ha trasportato il suo armamentario ideologico nel
tema dell’abolizione dei generi. Dire che i generi non sono più maschio
e femmina ma addirittura 56 tipi diversi diventa la battaglia per
un’identità politica. Come prima credevano sinceramente che il comunismo
salvasse il genere umano e si riconoscevano nella moralità
ineccepibile, così oggi sostengono che il gender salva
dall’abbrutimento. Ma così la politica diventa biologismo, selezione
della specie, darwinismo deteriore. Basta leggere i loro testi.
E sul piano pedagogico? La scuola è particolarmente nel mirino di queste folli ideologie.
È
giusto che l’educazione comprenda anche l’omosessualità e soprattutto
il rispetto delle differenze, ma senza portare il tema sotto le bandiere
mistificatorie che vedo oggi. Una cosa è il dato biologico, altro è la
sovrastruttura culturale: un giorno arriveremo a difendere il pedofilo,
in fondo è un uomo che persegue una sua preferenza sessuale, e
addirittura l’incesto…
La libertà di educazione per i propri
figli è un principio costituzionale. Eppure oggi è minato da una
“educazione di Stato” che gli ideologi del gender vorrebbero imporre.
È
chiaro che più si sa e meglio è, è persino banale dirlo, ma chi deve
sapere? I docenti. Devono essere formati bene per prevenire ogni forma
di bullismo, che crea vere tragedie personali, e fare mediazione tra le
sensibilità della classe. Ma lasciate in pace i bambini: su di loro si
sta esercitando un’ideologia violenta che non dovrebbe nemmeno lambirli.
D’altra parte è tipico dei regimi, che come prima cosa si appropriano
delle scuole: questo sta diventando un regime e infatti tutti hanno
paura di reagire, anche solo dire che il padre è un uomo e la madre una
donna è diventato un atto di “coraggio”. Siamo al grottesco.
EppurE,
alcune scuole si adeguano subito: via le fiabe perché il principe ama
la principessa, via anche la festa del papà (chissà perché della mamma
no)…
È il frutto di una demolizione della figura del padre che
arriva da lontano, dagli anni ’70, quando si è cominciato a distruggere
la famiglia dal “capo”. Sfasciata la famiglia è chiaro che dopo puoi
sfasciare anche i due diversi ruoli di padre e madre, e che oggi sia a
pezzi lo dice la facilità con cui si sciolgono i matrimoni: quando si
accetta una visione così “allegra” di famiglia, aperta, senza legami,
tutto diventa possibile. Annientare la madre è più difficile perché è la
figura biologica, anche se affitti un utero è ancora femminile, finché
almeno la tecnologia non riuscirà in cose mostruose, e allora saremo di
nuovo al nazismo. Ma io non credo si arriverà a tanto.
Lei è ottimista? La storia insegna che nei regimi si cade senza avvedersene.
Ormai
la nostra società ha consolidato un forte individualismo, la teoria del
gender non diventerà un fenomeno di massa, lascerà il tempo che trova:
io non sono terrorizzato, sono disgustato, che è diverso. Tuttavia
bisogna avere delle attenzioni, attrezzarsi perché i nostri figli
possano crescere in una dimensione – religiosa o laica che sia – di
libertà. Mia madre era maestra e per una vita ha insegnato nella scuola
statale, io ho studiato e insegnato sempre nello Stato, lo stesso fa mia
moglie… ma mio figlio studia in una scuola paritaria: lì ho la
garanzia che cresca libero dall’arroganza degli “inappuntabili
moralmente”. Lo ripeto, non voglio crociate, dobbiamo creare argini di
confronto pacifico e informare i docenti, ma non fare violenza sui
piccoli. Chi ha autorità morale – oltre alla Chiesa anche la politica –
si faccia sentire, la buona sinistra parli, dica la sua, ne abbiamo
bisogno.
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La libertà cresce senza omologazioni. Libertà e omologazione, non rassegnarsi all’indifferenza. Giancarlo Ricci
2
aprile 2014. La logica dell’indifferenza, oggi così endemica, sembra
infiltrarsi nei settori più sottili della coscienza dell’uomo
contemporaneo. Il quale, probabilmente, presume di esercitare una sua
piena libertà: quella appunto di attenersi all’indifferenza. E di
potersi accomodare, così, in un gaudente cinismo. Che cos’è
l’indifferenza se non il modo più economico, anestetico e rassicurante
di convivere con l’alterità e la diversità? In realtà, l’umano non si
rassegna all’indifferenza; anzi, la sua natura lo spinge a cercare la
differenza, l’alterità, l’altrove.
Se oggi pare accadere il
contrario è in quanto la società del cosiddetto benessere ha stravolto
l’idea di libertà. Essa si è ripiegata su se stessa fino a diventare
autoreferenziale ed esente da responsabilità. La tendenza
all’individualismo, all’edonismo, alla creazione di una barriera
protezionistica verso il prossimo hanno permesso il trionfo
dell’indifferenza. Si tratta in effetti di un impoverimento, quasi di
una sorta di collasso della soggettività. L’uomo contemporaneo tende a
rinunciare a un’idea grande di libertà per garantirsi piccole felicità
rassicuranti.
Facciamo un esempio, che fa riferimento al fascicolo
– “Educare alla diversità nella scuola” – che il Dipartimento delle
Pari opportunità e il Miur propongono agli insegnanti di tutte le
scuole. Come Avvenire ha ampiamente riferito, troviamo domande,
esercizi, questionari, risposte e suggerimenti intorno alla questione
dell’omofobia e della discriminazione. Vi sono alcune domande
(retoriche) tra cui questa: «Perché alcuni individui sono attratti da
persone dello stesso sesso?». Risposta: «Per la stessa ragione per cui
altri individui sono attratti da persone del sesso opposto» (p. 23).
Sembra l’inizio di una barzelletta, purtroppo non è così. Riuscirà
questa risposta a placare la feconda curiosità degli studenti? Non credo
proprio. Ma non importa.
Quel che conta è che l’individuo,
finalmente libero da pregiudizi, potrà ritenersi esente da ogni omofobia
e discriminazione. Il nostro insegnante prosegue la lettura dello
stesso fascicolo. Si ferma poi, pensoso, su un’altra frase: «L’età
avanzata, la tendenza all’autoritarismo, il grado di religiosità, di
ideologia conservatrice, di rigidità mentale costituiscono fattori
importanti nel delineare il ritratto di un individuo omofobo» (p. 11).
Il nostro si sente attanagliato da frenetici dubbi: quali di queste
cinque caratteristiche potrebbe riguardarmi da vicino? Ben presto, per
ciascuna delle suddette caratteristiche a rischio di omofobia, trova un
rimedio.
E pensa: farò più palestra per combattere l’età avanzata,
sarò più accondiscendente per smussare la tendenza all’autoritarismo,
frequenterò di meno la mia parrocchia per diminuire il grado di
religiosità, sarò un po’ più progressista per addolcire la posizione
conservatrice, rinuncerò a qualche mio principio morale per attenuare la
rigidità mentale. Alla fine, non sarò più omofobo, mai più. Ma appena
giunge a simile conclusione gli viene da constatare che, in effetti, non
lo è mai stato. Non ha mai spinto nessuno a rinunciare alla propria
differenza. E quindi? In lui a questo punto irrompe un barlume di
libertà, di quella libertà che cresce sul terreno di verità calpestate:
non si precipita a chiudere il fascicolo per passare, impassibile,
oltre, ma si prende la libertà di parlarne ad altri, di discuterne, di
confrontarsi, di sentire ulteriori pareri.
Insomma, la libertà che
oggi viene proposta sembra davvero una trappola: se la eviti, sei
considerato un retrivo; se invece la pratichi assiduamente, puoi
compiacerti di fronte al (tuo) modo di essere un uomo illuminato,
all’altezza dei tempi. Ma ti inganni. Infatti, come da sempre gli umani
sanno, la libertà non è gratuità. Non è “all inclusive”, tutto compreso,
e già pronta all’uso. Non è un bene di consumo. Non si lascia consumare
perché ogni volta esige una riconquista. La libertà è una pratica della
differenza.
© riproduzione riservata http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/I%20commenti/Pagine/non-rassegnarsi-all-indifferenza.aspx
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«Decostruiamo
i modelli»: il gender va in classe. Roberto Mazzoli. 21 settembre 2014,
Non ha fatto in tempo a suonare la campanella d’inizio anno che alcune
scuole si trovano già indirizzate in percorsi di lettura di “favole di
genere” per bambini dai tre anni in su. Succede nella provincia di
Pesaro dove è stato avviato il progetto “Adotta l’autore” dal titolo
“Dalla parte delle bambine”. «Vogliamo riflettere – scrivono i promotori
– sugli stereotipi di genere ancora presenti in famiglia e a scuola,
analizzare la letteratura dell’infanzia fornendo agli insegnanti
strumenti utili a “decostruire” i modelli educativi di stampo
discriminatorio ancora esistenti».
L’iniziativa coinvolge 400
insegnanti e quasi 10mila ragazzini e prevede una quota di 5 euro ad
alunno a carico delle famiglie. Il progetto, curato dalla libreria “Le
Foglie d’Oro” di Pesaro, gode del patrocinio dell’Ufficio scolastico
provinciale, Regione, Provincia e vari comuni.
Ma sul percorso
pesarese ci sono numerose perplessità come quella di Paolo Marchionni ed
Emanuela Lulli di “Scienza&Vita” Pesaro, Fano e Urbino, secondo
i quali «dietro un titolo politically correct si intravede l’idea di
sdoganare l’ideologia gender». Per Angelo Crescentini, presidente
provinciale della Federazione italiana scuole materne, «la realizzazione
di progetti come questo deve essere confrontata con i detentori del
diritto ad educare i figli, cioè i genitori». E sta già pensando ad un
incontro pubblico su questi temi Franco Marini, dell’Ufficio Scuola
dell’Arcidiocesi di Pesaro «perché – dice – la maggior parte dei docenti
non conosce questa teoria».
Nel dibattito pesarese emerge la
voce degli insegnanti come Samuele Giombi, preside del liceo “Torelli”
di Fano: «La prevenzione di ogni comportamento prepotente a scuola – si
domanda – passa necessariamente per l’assunzione di tesi gender?». Netta
la posizione dell’A.Ge, Associazione italiana genitori. «Nel mese di
luglio – sottolinea Ivana Staffolani, presidente A.Ge Marche – abbiamo
deciso di approcciare l’argomento della teoria gender in Regione con una
lettera, poiché essendo i progetti sull’affettività extra curricolari,
debbono avere la preventiva approvazione dei genitori. L’Ufficio
Scolastico delle Marche non ci ha risposto».
In un comunicato
stampa alcuni sponsor dell’iniziativa tra i quali Provincia, Comune di
Pesaro e Ufficio scolastico provinciale scrivono: «Il tema è stato
frainteso e non ha nulla a che vedere con la filosofia gender né si
propone di decostruire il maschile e femminile». La replica arriva dal
settimanale interdiocesano Il Nuovo Amico: «Nessun fraintendimento,
piuttosto al convegno di presentazione abbiamo ravvisato un uso
frequente di concetti della “teoria gender”, ad esempio nella
presentazione del progetto “La scuola fa la differenza”,
dell’associazione “Scosse” con tanto di spot del catalogo di fiabe per
“bambin*”. Qui si può leggere la storia di una famiglia voluta da due
mamme, con quattro bambini e tre gatti o il “Catalogo dei genitori” da
cui scegliere una nuova famiglia secondo il proprio gusto».
© riproduzione riservata http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/Decostruiamo%20i%20modelli%20%20E%20il%20gender%20torna%20in%20classe%20.aspx
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Il
direttore risponde. Quei (doppi) sganassoni di parole che si cerca
inutilmente di nobilitare. Marco Tarquinio. 2 maggio 2014. Caro
direttore, dopo l’articolo di “Avvenire” che ha sollevato il caso sulla
stampa nazionale ho voluto leggerne altri pubblicati su vari quotidiani a
proposito della denuncia sporta da due associazioni per il libro di
Melania Mazzucco “Sei come sei” fatto leggere agli studenti ginnasiali
del liceo Giulio Cesare di Roma. Confesso che mi ha colpito il tenore
minimizzante e fuorviante della maggior parte degli articoli a proposito
dei contenuti controversi (fecondazione eterologa, coppie
omogenitoriali etc.) oltre che, in qualche passaggio, francamente osceni
ivi proposti. Tranne un giornalista della “Stampa”, Tosatti, nessuno ha
avuto il coraggio di riportare nella sua crudezza il brano
particolarmente esplicito che descrive in termini compiaciuti il
rapporto orale tra «il muscoloso ruvido stopper della squadra
dell’oratorio» e «Giose». Capisco che è roba forte, ma a mio parere
andrebbe rilanciato senza troppe reticenze per far capire ai buonisti e
agli pseudo-miti fautori del «dialogo inclusivo» che livello di lettura è
stato proposto agli studenti dei primi anni del liceo. È una questione
non certo di pruderie o confessionale né tantomeno partitica (alla larga
dalle tristi e misere manifestazioni di intolleranza dispiegate da
certi estremisti), ma di rispetto delle elementari conoscenze delle fasi
evolutive e di maturazione psico affettiva degli studenti stessi che si
deve reagire con pacata fermezza a quel tipo di proposte. Forse anche i
genitori più “progressisti” di adolescenti liceali, dopo la effettiva
conoscenza di quanto è stato propinato, si farebbero due domande in più
sull’opportunità di far leggere contenuti di quel tipo con la scusa
della educazione alla diversità. Tra l’altro, oltre al rischio di una
mera induzione a comportamenti imitativi di stampo omosessuale, in una
età tipicamente omoaffettiva che nulla ha da spartire con l’orientamento
omosessuale, quel tipo di lettura rischia di innescare vera sessuofobia
piuttosto che omofobia: ragazzi potrebbero reagire davvero con schifo a
certe descrizioni, confondendo i comportamenti con le persone e
comunque non integrando armonicamente la gestione delle inevitabili
pulsioni sessuali con la loro opportuna guida e interpretazione. Queste
considerazioni, per quanto mi riguarda, vanno di pari passo con una
chiara presa di distanza da manifestazioni politiche estremistiche, che
risultano un boomerang facilmente utilizzabile da chi si trincera per
difendersi dalla denuncia dietro al mantra del «razzismo fascista e
omofobico». La natura prepartitica, preconfessionale, puramente
antropologica del convincimento di una realtà dell’essere umano che è
segnato dalla differenza sessuale, chiamato alla relazione e di cui la
sessualità maschile e femminile in comunione stabile e fedele
rappresenta la più luminosa immagine, oltre che la difesa della
sacrosanta libertà educativa dei genitori sono la vera pars construens
da salvaguardare e promuovere in questo momento di gendercrazia
imperante.
Chiara Atzori, medico,
Caro direttore,
sono
insegnante, genitore di 8 figli, nonno di 3 nipoti. Voglio farle sapere
che ho apprezzato molto l’editoriale di Luciano Moia sulla vicenda
della cosiddetta “educazione sessuale” al Liceo “Giulio Cesare” di Roma.
Piena condivisione. Di contro, mi ha lasciato davvero di stucco
l’intervista rilasciata a “Repubblica” dal ministro Giannini, la quale
approva apertamente l’iniziativa dei docenti del liceo romano, pur
ammettendo candidamente di non aver letto il libro in questione. Come
può un ministro dell’Istruzione in modo così leggero di fronte a una
questione di delicatissima rilevanza educativa? Come si può formulare un
giudizio senza la conoscenza dei fatti e delle parole? Pare più una
difesa “a priori”, quindi ideologica. Eppure, mi verrebbe da chiedere al
ministro se ai suoi figli – all’età di 14-15 anni – farebbe davvero
leggere tranquillamente i particolari oggettivamente pornografici
presenti nel testo utilizzato. E voglio ribadire che qui l’omofobia non
c’entra proprio per nulla: poteva anche trattarsi di una scena tra
eterosessuali, il problema è l’opportunità – da parte della Scuola – di
proporre un testo simile a dei quindicenni. Sulla questione della
sessualità oggi noi viviamo un problema drammatico, che ha già ora – ma
avrà ancor più in futuro – ripercussioni antropologiche e sociali
pesantissime: la scissione ormai completa tra sessualità e amore. Se il
ministro dell’Istruzione non comprende questo fenomeno e le sue gravi
implicazioni, se ritiene davvero che si possa educare a una sessualità
matura attraverso racconti con concessioni alla pornografia, io credo
che siamo davvero allo sbando totale. E ne sono molto preoccupato, per i
nostri figli e i nostri nipoti.
Carlo Dionedi, insegnante
Egregio direttore,
chi
scrive è un militante romano di Forza Nuova. Mi sorprende come,
nell’articolo apparso on line su “Avvenire.it” in data 29 aprile sui
fatti del liceo Giulio Cesare di Roma, abbiate additato come “omofobi”
gli striscioni di protesta di Forza Nuova, che ha al secondo punto degli
otto fondamentali che ne costituiscono la dottrina politica la tutela
dell’unico modello di famiglia accettabile, quella naturale, e la
promozione di politiche per la crescita demografica. Liquidare l’azione
pacifica dei nostri ragazzi davanti al liceo Giulio Cesare come
riconducibile a una logica di contrapposizione ideologica e di opposti
estremismi è riduttivo e falso, degno di bassa propaganda da circolo
Mario Mieli. Noi e i nostri militanti più giovani siamo andati lì per
chiedere che nelle nostre scuole si adotti una pedagogia esaltatrice
delle differenze fra maschio e femmina, nei rispettivi ruoli sociali e
spirituali; chiediamo che le nostre scuole non diventino luoghi per
coltivare una gioventù apolide, acefala e sessualmente confusa, a uso e
consumo di un sistema consumistico. La nostra, ovviamente, non era
un’aggressione omofoba (termine tra l’altro dall’incerta etimologia), ma
un grido di appello alle coscienze, anche e soprattutto di quei
cattolici che, talvolta, sembrano essere troppo assopiti e tolleranti
verso quello che è, in tutta evidenza, un piano diabolico per estirpare
definitivamente il rapporto col sacro dalla vita dei nostri giovani.
Francesco Santarelli
http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/I%20commenti/Pagine/quei-doppi-sganassoni-di-parole.aspx
C’è
una stessa domanda che si articola dalla lettera della dottoressa
Atzori a quella del professor Dionedi, entrambe ricche di profonde
riflessioni. La “traduco” così: è ancora possibile in questo Paese, nel
mondo mediatico e persino al Ministero dell’Istruzione, affrontare un
tema per ciò che esso è, e non per ciò che si decide che debba essere? È
possibile che ci si liberi dai recinti di comodo alzati da gruppi di
pressione e maestrini del politicamente corretto e si entri nel merito
delle questioni? La realtà del “caso Giulio Cesare” è, sfrondata delle
chiacchiere inutili, molto semplice: insegnanti ginnasiali hanno
assegnato a dei quindicenni di un liceo romano la lettura un libro che
si segnala per il suo clima e suoi contenuti “forti”, in particolare (ma
non solo) un passaggio che descrive nel dettaglio un rapporto orale
omosessuale maschile (su “Avvenire” pur ponendo sin da domenica scorsa
il problema, cara dottoressa Atzori, abbiamo deciso di non pubblicare il
testo integrale e non me ne pento). Tra questi studenti c’è chi non ci
sta, lo dichiara in classe e ne subisce le conseguenze. Si muovono
alcune famiglie, s’innesca una vicenda di denunce. Sul piano penale, che
non mi appassiona e che non sta a me giudicare. È sul piano civile, che
invece mi appassiona e mi interessa molto. Ma quasi tutti e quasi
ovunque, con rare e felici eccezioni, parlano e scrivono senza fare
riferimento al dato di realtà, e si concentrano su una pretesa volontà
di “censura” e, manco a dirlo, su una necessaria pulsione “omofoba” in
chi osa obiettare di fronte alla discutibile (e ci mancherebbe che non
si potesse discuterla!) iniziativa assunta nella scuola di tutti.
Luciano Moia, ieri, ha già argomentato efficacemente su quest’ultimo
punto e, dunque, non ci torno su. Ma il girare al largo dal cuore della
questione, il risolverla in un peana alla “libera letteratura” è
ridicolo e fuorviante. Qui si parla di educazione. E di appropriatezza
dei mezzi. Faccio solo un esempio, e nulla più (anche perché gli esempi
potrebbero essere diversi e tutti efficaci). Ma parlare di
omosessualità, se proprio di questo si voleva trattare in classe, come
sobriamente toccò anche a me quasi 40 anni fa con un entusiasta e assai
profondo professore, leggendo e studiando di Saffo sarebbe stato così
disdicevole e “vecchio”? O affrontarla attraverso la grandezza e la
sofferenza dell’altissima poesia di García Lorca? Chi è, insomma,
autorizzato ad assestare dalla cattedra “sganassoni di parole” che non
tutti (fortunatamente) accettano? Vengo infine a lei, signor Santarelli,
e alla sua formale protesta. Posso solo confermarle che certi
striscioni e slogan del suo gruppo politico sulle persone omosessuali li
ho trovati e li trovo indecenti. E questo anche e soprattutto per i
grandi valori ai quali si dichiara di voler fare riferimento (famiglia,
vita…). Princìpi che sono sempre radicati – e tanto più per chi si
considera cristiano e cattolico – in una luminosa e accogliente
concezione della persona umana qualunque condizione essa viva.
Considero, tanto per esser chiaro, certe parole d’ordine sinistramente
irridenti di Forza Nuova solo un altro modo per assestare “sganassoni di
parole”. Inaccettabili. E mi creda è davvero inutile – proprio come
quegli altri – provare a nobilitarli. © riproduzione riservata
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Repubblica Ceca: proprietario di hotel multato per aver rifiutato clienti russi.
Il
proprietario dell’Hotel Brioni nella città ceca di Ostrava è stato
multato di 2270 dollari per aver rifiutato di accogliere dei cittadini
russi. La notizia è stata riportata dai media locali.
Il
rappresentante statale dell’ispezione del commercio ha spiegato che il
proprietario dell’hotel discriminava i cittadini in base alla loro
appartenenza a uno Stato piuttosto che ad un altro, e per questo è stato
punito con il massimo della multa. Il suo ricorso contro la decisione
del tribunale è stato respinto. Nel mese di marzo, il proprietario
dell’hotel Brioni aveva appeso sulle porte il cartello con le
informazioni sul divieto di soggiorno nei confronti dei cittadini russi.
In questo modo, aveva voluto esprimere la sua protesta contro
l’annessione della Crimea alla Russia. Il suo atto aveva provocato la
condanna del pubblico.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_06/Repubblica-Ceca-proprietario-di-hotel-multato-per-aver-rifiutato-clienti-russi-6542/
Ancora
bombe su una scuola di Donetsk, uccisi due studenti. Scuola bombardata a
Donetsk, 5 novembre, Scuola bombardata a Donetsk, 5 novembre. Pavel
Astakhov, sottosegretario alla presidenza russa sui diritti dei bambini,
ha definito la politica del presidente dell’Ucraina Petr Poroshenko
“brutale e spietata” dopo il bombardamento di una scuola a Donetsk da
parte delle forze di sicurezza ucraine.
Secondo Astakhov, Poroshenko “si è assicurato un posto all’inferno.”
In
precedenza l’organizzazione internazionale a difesa dei diritti umani
Amnesty International aveva chiesto un’indagine immediata e imparziale
sullo sconcentante accaduto.
Nella giornata di ieri a seguito
dell’esplosione di una granata nel campo sportivo di una scuola, sono
rimasti uccisi 2 studenti, mentre altri 3 sono stati feriti.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_06/Mosca-definisce-disumana-la-politica-di-Poroshenko-dopo-bombardamento-scuola-a-Donetsk-6654/
Per
Mosca l’esercito ucraino è responsabile del bombardamento della scuola
di Donetsk. Gli investigatori russi hanno stabilito che la scuola di
Donetsk è stata bombardata dalle forze di sicurezza ucraine su ordine
del ministero della Difesa e sotto il comando della Guardia Nazionale.
Come
indicato dal Comitato Investigativo della Federazione Russa, che ha
aperto un’indagine penale, a seguito del bombardamento hanno perso la
vita 2 bambini, mentre altri 3 sono rimasti feriti; l’attacco è stato
condotto con armi pesanti.
Con queste azioni sono state violate alcune convenzioni internazionali e il protocollo di pace Minsk.
La
missione speciale di osservazione dell’OSCE ha dichiarato di essere a
conoscenza del bombardamento della scuola e delle vittime ed al momento
sta verificando queste informazioni.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_06/Per-Mosca-lesercito-ucraino-e-responsabile-del-bombardamento-della-scuola-di-Donetsk-1451/
L’hacker
russo Vladimir Drinkman, che è stato estradato dall’Olanda negli Stati
Uniti, [[ è giusto che sia punito! ]] potrebbe essere condannato da un
tribunale degli Stati Uniti al carcere a vita. Lo ha dichiarato il suo
avvocato, secondo cui il Governo ha stimato i danni causati dall’hacker
pari a 80 miliardi di dollari. Secondo gli organi investigativi
americani, quattro cittadini della Russia, Vladimir Drinkman, Alexandr
Kalinin, Roman Kotov e Dmitry Smilyanets, così come il cittadino ucraino
Mikhail Rytikov, hanno rubato 160 milioni di numeri di carte di credito
e di carte di debito.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_06/Stati-Uniti-hacker-russo-rischia-il-carcere-a-vita-3712/
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Grushko: la NATO cerca di rimuovere la responsabilità da Kiev
Le
dichiarazioni della NATO circa l’attività militare russa sono un
tentativo di rimuovere le responsabilità di Kiev per il mancato rispetto
degli accordi di Minsk. Questa opinione è stata espressa dal
rappresentante permanente della Russia presso la NATO Alexander Grushko.
Secondo
Grushko, tali dichiarazioni giustificano anche l’ulteriore espansione
della presenza militare dell’Alleanza in Europa Centrale e Orientale. In
precedenza, il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg aveva
parlato di movimenti da parte delle truppe russe al confine
dell’Ucraina. “Queste dichiarazioni non sono supportate da alcun fatto”
ha detto Grushko. Così l’inviato ha aggiunto che la NATO dovrebbe
incoraggiare Kiev al dialogo con i rappresentanti di Donbass per
mostrare interesse per la stabilizzazione della situazione in Ucraina.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_06/Grushko-la-NATO-cerca-di-rimuovere-la-responsabilita-da-Kiev-0896/
La
Russia non parteciperà alla preparazione del vertice sulla sicurezza
nucleare nel 2016 negli Stati Uniti. Invece, Mosca si concentrerà sul
rafforzamento della cooperazione nel quadro dell’AIEA, l’Associazione
Internazionale per l’Energia Atomica. Lo ha dichiarato il Ministero
degli Esteri russo.
Al Ministero sono preoccupati per il concetto
offerto da Washington riguardante la preparazione del vertice, che
coinvolge i “diritti speciali per Stati Uniti, Corea del Sud e Paesi
Bassi a causa di palese discriminazione nei confronti degli altri
partecipanti, la maggior parte dei quali saranno esclusi dalla
partecipazione allo sviluppo dei documenti finali”.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_06/La-Russia-si-concentrera-sul-lavoro-nell-ambito-dellAIEA-7442/
Le
sanzioni introdotte dall’Unione Europea non hanno portato ai risultati
sperati da Bruxelles. “Lo stato d’animo nella società russa dopo
l’istituzione delle sanzioni ha portato sulla via della solidarietà e
del sostegno alla leadership russa” ha detto in un’intervista a Reuters
il Primo Ministro ceco Bohuslav Sobotka.
Egli ritiene che la UE
debba tornare sulla questione dell’opportunità di cambiare il regime di
sanzioni contro la Russia nella primavera del 2015. Le date dipenderanno
principalmente dallo stato delle relazioni tra Ucraina e Russia.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_06/Sobotka-le-sanzioni-UE-non-hanno-colpito-il-bersaglio-0497/
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Marco Fontana, 5 novembre 2014, L’abbraccio mortale dell’Ue porta l’Italia all’estinzione
Un
altro invidiabile record italiano, comunicato proprio in questi giorni:
si attesta al 49% circa il peso delle tasse e degli oneri parafiscali
sui prezzi di gas ed elettricità. Una delle cifre più elevate d’Europa.
Secondo la Cgia di Mestre a ogni euro di consumo quasi la metà va in
tasse.
E nonostante questa e altre imposizioni fiscali
(sul reddito, sul patrimonio etc.) il debito pubblico continua a
lievitare: la Commissione europea dice che nel 2014 sarà pari al 132,2%
del Pil e raggiungerà il picco nel 2015 con il 133,8%. E allora, quanto
influiscono le decisioni dell’Ue sulla decrescita e sulla crisi infinita
che le famiglie italiane stanno patendo? La Voce della Russia ha
chiesto all’economista Paolo Turati di fornirci lumi al riguardo.
– L’Italia è in caduta libera a livello economico-finanziario; le cause sono internazionali?
–
La crisi dell’Italia è dovuta anzitutto a cause interne. Non si
spiegherebbe altrimenti come mai mercati concorrenti hanno fatto
registrare una crescita, mentre il nostro ha perso il 25% in 10 anni.
Oggi il nostro Paese è in una fase di resistenza e sta dando fondo a
quelle storiche riserve culturali, imprenditoriali, economiche che ci
hanno reso grandi nel passato. I nostri governi preferiscono erodere il
risparmio che dal dopoguerra abbiamo accumulato di generazione in
generazione, invece di intervenire facendo delle vere riforme vere, per
prima quella fiscale. Comunque, l’Unione Europea con la sua
intransigenza concorre ampiamente alla nostra Waterloo finanziaria ed
economica.
– Quanto potrà durare questa crisi?
–
Vi sono numerosi scenari: ad esempio vi potrebbe essere una recessione
prolungata, come quella che sta vivendo il Giappone, in cui la
congiuntura sfavorevole dura da vent’anni e dalla quale i nipponici
stanno tentano solo oggi di uscire grazie a un’aggressiva politica di
autonomia monetaria. Si potrebbe anche scegliere di aggrapparsi alla
speranza di non fare nulla confidando in una ripresa internazionale che
ci traini con sé, ma è un’idea utopistica che forse ci farebbe più male
che bene. La cosa peggiore, credo, è continuare a confidare nell’Unione
europea. Le regole che ci vengono imposte da essa sono così tante e
contradditorie da mettere l’Italia in una condizione pressocché
definitiva di “non ritorno”.
– Il contesto europeo è così dannoso?
–
Basta un esempio: gli stress test che sono stati adottati dall’Ue per
giudicare il sistema bancario europeo. Tutto il sistema bancario è stato
parametrato su criteri esclusivamente tedeschi. Non è che la bocciatura
di Monte Paschi e Carige denoti insolvenza, anzi entrambi gli istituti
bancari rispettano i parametri fissati da Banca d’Italia e Banca Europea
per la percentuale di depositi. Ipotizzare, come è stato fatto, una
crisi economica eccezionale che andasse a sommarsi a quelle del 2008 e
2011 è un controsenso. Sicuramente una nuova crisi di quell’entità non
creerebbe problemi solo s queste due banche, ma più in generale al
sistema del credito nella maggioranza degli Istituti nazionali ed
europei.
– Conseguenze?
– Con lo stress test
abbiamo due grandi banche italiane, ricapitalizzate da pochi mesi
seguendo le disposizioni della Banca d’Italia, che si vedono imposto un
nuovo sacrificio, il quale – sia chiaro – va tutto a danno degli
azionisti da un lato e dei risparmiatori dall’altro. Questi ultimi non
possono che spaventarsi di fronte alla diffusione di tali notizie, non
comprendendo a fondo come il sistema in verità sia solido, molto più
solido di quello di altri Paesi. Se si aggiunge, come detto, che per
venire incontro al rispetto dei parametri europei queste banche
bloccheranno il credito verso terzi, i danni saranno enormi. Purtroppo è
un dato che il sistema del credito italiano oggi sia sovracapitalizzato
di oltre 23 miliardi: denaro sottratto agli investimenti.
– È solo colpa delle decisioni dell’Ue?
–
Come risposta basta un dato: 15 anni fa la Borsa italiana era la quinta
nel mondo, 10 anni fa la decima e oggi la ventesima. In questa
classifica la Germania ha ceduto solo una posto, la Francia due. Quindi
la causa principale è certamente da imputare alle scelte politiche
italiane e in particolare alla tendenza a rincorrere i parametri imposti
dalla Troika anche quando portano danni irreparabili all’economia reale
dell’Italia. Poi a seguire ci sono le responsabilità
dell’euroburocrazia comunitaria.
– Quindi l’Italia ha svenduto la propria sovranità popolare?
–
Molto peggio. Come detto recentemente da Burlando, oggi con un tozzo di
pane un investitore estero può comprarsi due dei nostri più importanti
istituti di credito o fare incetta di imprese. Credo che a questo sarà
difficile porre rimedio, soprattutto perché stiamo giocando una partita
difficilissima con la globalizzazione essendo in netto ritardo rispetto
ad altri Paesi.
– Quale vie di uscita vede?
–
L’unica è creare una sinergia utilitaristica con Spagna e Francia, che
come noi hanno sofferto fortemente le imposizioni tedesche. Una zona di
influenza mediterranea è la sola evoluzione possibile dell’area euro sia
in termini economici che politici. È necessario tutelare le nostre
aziende, tornare all’autodifesa economica. Vorrei ricordare che negli
ultimi 7 anni l’Italia ha perso 500 aziende con grandi brand Made in
Italy, senza trovare contropartite estere dello stesso rilievo. Si
tratta di una situazione raccapricciante che mostra un Paese destinato
all’estinzione.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_11_05/L-abbraccio-mortale-dell-Ue-porta-l-Italia-all-estinzione-1094/
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SE
SARANNO TUTTI DACCORDO? ALLORA SONO PASSATI TUTTI DA JABULLON! ]
Federica Mogherini in Polonia, “cercare canali di contatto con la
Russia”. Federica Mogherini, in visita in Polonia, ha detto che per
cercare una via d’uscita alla crisi in Ucraina, l’Unione Europea non
deve soltanto esercitare pressione sulla Russia, ma anche cercare dei
canali di interazione con lei. [ QUESTO DISCORSO DEL FRUSTINO E DELLA
CAROTA: QUANDO LA GUERRA MONDIALE è STATA DECISA MOLTI DECENNI FA: è
QUALCOSA DI RACCAPRICCIANTE, DI QUELLO CHE, è LA HOLLYWOOD DEI FARISEI
ANGLO-AMERICANI, CHE, HANNO DECRETATO LA DISTRUZIONE DI ISRAELE! ] Nel
corso della conferenza stampa congiunta, condotta con il ministro degli
esteri polacco, Grzegorz Schetyna, la Mogherini ha aggiunto: “Dobbiamo
premere sulla Russia, ma allo stesso tempo cercare un canale di
negoziazione che possa portare a raggiungere una decisione comune e
tuteli l’unità territoriale dell’Ucraina”.
Per quanto riguarda le
nuove sanzioni, la Mogherini ha specificato che la decisione verrà presa
nel corso di un’assemblea a Bruxelles il prossimo 17 novembre e la
decisione se applicare o no altre sanzioni deve incontrare il consenso
di tutti i 28 paesi membri. http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_06/279691767/
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12345
La NATO spinge l’Europa al confronto con la Russia.
La
NATO sta intensificando la propria attività presso i confini
occidentali della Russia. Ciò non renderà Mosca più arrendevole ma
ridurrà l’efficacia della lotta comune contro le minacce reali.
La “Commissione dell’ultima chance” prova a salvare l’Europa.
Jean-Claude
Juncker, capo del supremo organo del potere esecutivo dell’Ue, ha
chiamato il suo team “commissione dell’ultima chance” intendendo il
crescente numero delle sfide sociali e politiche che si trovano di
fronte all’Europa unita.
Il Congresso USA rinuncia ad Obama.
Alle
elezioni intermedie del 4 novembre i repubblicani hanno riconquistato
completamente ad Obama il Congresso USA. Alla propria maggioranza nella
camera dei rappresentanti hanno aggiunto anche la maggioranza al Senato.
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05/11/2014.
PAKISTAN – STOP CRIMINAL SHARIAH STOP CRIMINAL SHARIAH STOP CRIMINAL
SHARIAH ISLAM Vescovo di STOP CRIMINAL SHARIAH STOP CRIMINAL SHARIAH
ISLAMabad: Coppia bruciata viva, una barbarie protetta da un colpevole
silenzio
di Jibran Khan – Shafique Khokhar. Shahzad Masih, di 28
anni, e la moglie Shama, 25enne, avevano quattro figli e la donna era
incinta. A lanciare l’accusa il datore di lavoro di Shahzad; almeno 400
persone hanno assaltato, colpito e dato alle fiamme i corpi dei due
giovani. Attivisti cristiani: ennesimo abuso delle leggi sulla
blasfemia.
Lahore (AsiaNews) – “Un fatto tragico. Attaccare e
bruciare vivi due innocenti sulla base di mere illazioni è una presa in
giro del sistema giudiziario”. Così il vescovo di STOP CRIMINAL SHARIAH
STOP CRIMINAL SHARIAH ISLAMabad/Rawalpindi mons. Rufin Anthony descrive
ad AsiaNews il brutale assassinio di una giovane coppia cristiana,
genitori di quattro figli, lapidati e poi bruciati vivi. I due sono
stati prelevati e giustiziati da una folla inferocita di almeno 350-400
persone, aizzata da un leader religioso locale per una presunta vicenda
di blasfemia. Il fatto è avvenuta ieri in un mattonificio del distretto
di Kasur, a circa 60 km da Lahore, nella provincia pakistana del Punjab;
finora la polizia avrebbe fermato almeno 45 persone per interrogatorio,
ma non vi sono incriminazioni ufficiali. “In passato abbiamo visto
folle – aggiunge il prelato – esercitare pressioni e farsi giustizia da
sé, mentre i leader religiosi si sono ben guardati dall’esprimere parole
di condanna. Anzi, hanno quasi incentivato la vendetta personale. Se
fossero stati presi opportuni provvedimenti in passato, forse questa
barbarie sarebbe stata scongiurata”.
Le vittime sono Shahzad
Masih, di 28 anni, e la moglie Shama, 25enne e incinta, già genitori di
quattro bambini. La coppia si è trasferita quattro anni fa nel villaggio
di Chak 59, perché l’uomo aveva trovato un impiego nella fabbrica di
mattoni di un musulmano, Yousaf Gujjar. A scatenare la follia omicida
una vicenda legata alla famigerata “legge nera”: domenica 2 novembre la
donna avrebbe bruciato alcuni resti e oggetti del padre defunto, fra cui
pezzi di carta. Uno dei lavoratori ha accusato Shama di aver dato alle
fiamme pagine del Corano, accusandola di blasfemia, anche se in realtà
si trattava solo di pagine relative a “incantesimi e formule magiche”.
A
questo si aggiunge anche un piccolo debito che il giovane cristiano
aveva contratto in passato con il datore di lavoro, e che non era ancora
riuscito a saldare poiché nelle ultime settimane era stato ammalato e
non aveva potuto lavorare a tempo pieno. Per questo il 1 novembre il
padrone musulmano, assieme a un piccolo gruppo di amici, aveva fatto
irruzione nella casa di Masih e lo aveva picchiato in modo brutale.
Il
giorno successivo marito e moglie sono stati sequestrati e rinchiusi in
una stanza nei pressi del mattonificio. La mattina del 4 novembre
Yousaf Gujjar ha annunciato alla locale moschea che la coppia cristiana
aveva commesso il reato di blasfemia, innescando la reazione della folla
che ha prima lapidato a colpi di mattone, quindi bruciato i corpi dei
due.
I quattro figli della coppia si trovano al momento in una
località sconosciuta e non si hanno notizie circa la loro sorte. Gli
autori della brutale violenza sono fuggiti, facendo disperdere le
proprie tracce.
Leader religiosi cristiani, attivisti pro diritti
umani e membri della società civile pakistana esprimono orrore e
sconcerto per quanto avvenuto ieri a Lahore. Peter Jacob, già segretario
esecutivo di Giustizia e Pace della Chiesa cattolica pakistana, parla
di “brutalità che getta un’ombra sulla nazione” e manifesta “tutto il
cordoglio alla famiglia delle vittime”, auspicando che il governo
“garantisca una volta per tutte sicurezza alle minoranze”. P. Bonnie
Mendes, sacerdote e attivista di primo piano, avverte: “Fino a che gli
assassini potranno cavarsela impuniti, questi gesti continueranno a
succedere” e lancia un monito all’esecutivo perché compia maggiori
sforzi. “Non è questione di garantire sicurezza – aggiunge – ma di
incriminare per omicidio quanti si sono resi responsabili dell’uccisione
della coppia cristiana”.
Una personalità attiva nel settore dei
diritti umani, dietro anonimato, dopo aver visto la scena del crimine
sottolinea che “ora non c’è più alcun bisogno di prove in merito
all’insicurezza dei cristiani in Pakistan”. Egli afferma inoltre che
“non servono più elementi per dimostrare che vi è un abuso delle leggi
sulla blasfemia. La folla ha ucciso anche il bambino innocente nel
grembo di Shama – conclude – che era incinta. Non posso certo dire di
scorgere un futuro brillante per i cristiani in Pakistan”.
Con più
di 180 milioni di abitanti (di cui il 97% professa l’STOP CRIMINAL
SHARIAH STOP CRIMINAL SHARIAH ISLAM), il Pakistan è la sesta nazione più
popolosa al mondo ed è il secondo fra i Paesi musulmani dopo
l’Indonesia. Circa l’80% è musulmano sunnita, mentre gli sciiti sono il
20% del totale. Vi sono inoltre presenze di indù (1,85%), cristiani
(1,6%) e sikh (0,04%). Decine gli episodi di violenze, fra attacchi
mirati contro intere comunità (Gojra nel 2009 o alla Joseph Colony di
Lahore nel marzo 2013), luoghi di culto (Peshawar nel settembre scorso) o
abusi contro singoli individui (Sawan Masih e Asia Bibi, Rimsha Masih o
il giovane Robert Fanish Masih, anch’egli morto in cella), spesso
perpetrati col pretesto delle leggi sulla blasfemia.
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11/05/2014.
PAKISTAN – STOP CRIMINAL SHARIAH STOP CRIMINAL SHARIAH ISLAM, Bishop of
STOP CRIMINAL SHARIAH STOP CRIMINAL SHARIAH ISLAMabad: Couple burned
alive, barbaric act shrouded by a guilty silence
by Jibran Khan – Shafique Khokhar
Shahzad
Masih, 28, and his wife, Shama, 25, had four children and the woman was
pregnant. Accusation made by Shahzad’s employer; at least 400 people
attacked, shot and burned the bodies of the young couple. Christian
activists: yet another abuse of the blasphemy laws.
Lahore
(AsiaNews) – “A tragic event. Attacking and burning alive two innocent
people on the basis of mere allegations is a mockery of the judicial
system”. So the bishop of STOP CRIMINAL SHARIAH STOP CRIMINAL SHARIAH
ISLAMabad / Rawalpindi Msgr. Rufin Anthony comments to AsiaNews about
the brutal murder of a young Christian couple, parents of four children,
stoned and then burned alive.
The two were dragged away and
executed by an angry mob of at least 350-400 people, incited by a local
religious leader over an alleged episode of blasphemy. The event took
place yesterday in a brickyard in the Kasur district, about 60 km from
Lahore, the Pakistani province of Punjab; so far the police have
detained at least 45 people for questioning, but no official charges
have been laid.
“We have witnessed in the past that mobs have been
pressuring and taking the law in their own hand – adds the prelate -,
such incidents were not condemned by the religious leaders which has
encouraged this mob to take the law in their hands. If some concrete
action would have been taken in the past such barbaric incident could
have been averted”.
The victims are Shahzad Masih, 28, and his
wife, Shama, 25, who was pregnant. The couple were the parents of four
children and had moved four years ago to the village of Chak 59, because
the man had found work in the brick factory of a Muslim Gujjar Yousaf.
The killing spree was sparked by a story related to the infamous “black
law”: On Sunday, November 2 the woman was accussed of having burned the
material that had belonged to her late father, including pieces of
paper. One of the workers accused Shama of having burned pages of the
Koran, accusing her of blasphemy, although in reality it was just some
papers and amulets.
Added to this is a small debt which the young
Christian had contracted in the past with his employer. He was unable
to repay the debt because illness had prevented him from working full
time. This is why on November 1 his Muslim boss, along with a small
group of friends, broke into the Masih house of and beat him brutally.
The
next day the husband and wife were kidnapped and locked up in a room
near the brickyard. On the morning of November 4, Yousaf Gujjar
announced in the local mosque that the Christian couple had committed
the crime of blasphemy, triggering the reaction of the crowd that first
stoned them with bricks, and then burned the bodies.
The couple’s
four children are currently at an unknown location and we have no
information about their fate. The authors of the brutal violence have
fled.
Christian religious leaders, human rights activists and
members of Pakistani civil society have expressed horror and dismay at
what happened yesterday in Lahore.
Peter Jacob, former executive
secretary of the Justice and Peace Commission of the Catholic Church of
Pakistan, speaks of “brutality that casts a shadow over the nation” and
expresses “condolences to all the families of the victims”, expressing
the hope that the government “ensure once and for all security
minorities”. Fr Bonnie Mendes, a priest and prominent activist, warned:
“As long as the murderers go unpunished, these actions will continue to
happen,” and warned the executive to make a greater effort. “It’s not a
question of ensuring security – he adds – but to indict for murder those
who were responsible for the killing of the Christian couple.”
A
personality active in the field of human rights, behind anonymity, after
seeing the crime scene said that “now there is no need for proof of the
insecurity of Christians in Pakistan.” He also states that “we no
longer need evidence to show that there is an abuse of the blasphemy
laws. The mob also killed the innocent child in Shama’s womb – he
concludes – she was pregnant. I can not say I see a bright future for
Christians in Pakistan”.
With a population of more than 180
million people (97 per cent Muslim), Pakistan is the sixth most populous
country in the world, the second largest Muslim nation after Indonesia.
About
80 per cent of Muslims are Sunni, whilst Shias are 20 per cent. Hindus
are 1.85 per cent, followed by Christians (1.6 per cent) and Sikhs (0.04
per cent).
Scores of violent incidents have occurred in recent
years, against entire communities (Gojra in 2009, and Joseph Colony,
Lahore, in March 2013), places of worship (Peshawar, September last
year) and individuals ( Sawan Masih, Asia Bibi, Rimsha Masih and Robert
Fanish Masih, who died in prison), often perpetrated under the pretext
of the country’s blasphemy laws.
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05/11/2014
PAQUISTAN
– STOP CRIMINAL SHARIAH ISLAM. Obispo de STOP CRIMINAL SHARIAH STOP
CRIMINAL SHARIAH ISLAMabad: pareja quemada viva, una barbarie protegida
por un culpable silencio
de Jibran Khan – Shafique Khokhar
Shahzad
Masih, de 28 años y la mujer Shama, de 25, tenían 4 hijos y la mujer
estaba embarazada. Quien los acusó fue el patrón de su trabajo de
Zhahzad; al menos unas 400 personas los han atacado, golpeado y los
quemaron vivos. Los activistas cristianos hablas de un enésimo abuso de
la ley de la blasfemia.
Lahore (AsiaNews)- “Un hecho trágico.
Atacar y quemar vivos a dos personas inocentes sobre la base de meras
ilaciones es una burla al sistema judicial”. Así lo declaró el obispo de
STOP CRIMINAL SHARIAH STOP CRIMINAL SHARIAH ISLAMabad/ Rawalpindi,
mons. Rufin Anthony que describe al atentado a AsiaNews, brutal
asesinato de una joven pareja de cristianos, padres de 4 hijos,
lapidados y luego quemados vivos. Los dos fueron apresados por una
multitud enfurecida de la menos 350-400 personas, guiadas por un líder
religiosos local por una presunta cuestión de blasfemia. El hecho
sucedió ayer en una fábrica de ladrillos del distrito de Kasur, a unos
60 km de Lahore, en la provincia paquistaní del Punjab; hasta ahora la
policía habría detenido a unas 45 personas para interrogarlas, pero no
fueron incriminadas oficialmente. “En el pasado hemos visto gentíos-
agrega el prelado- ejercitar presiones y hacer justicia con sus propias
manos, mientras que los líderes religiosos se cuidaron mucho de emitir
algún tipo de condena. Es más, aumentaron el deseo de venganzas
personales, quizás esta barbarie hubiese podido ser evitada, si se
hubiesen tomado oportunas medidas.
Las víctimas son Shabzad Masih,
de 28 años y su mujer Shama de 25 años que estaba embarazada. La pareja
se había transferido al pueblo de Chak 59, porque el hombre había
encontrado trabajo en la fábrica de ladrillos de un musulmán, Yousaf
Gujfar. La locura homicida se desencadenó por una cuestión que tiene que
ver con la famosa ley sobre la blasfemia (“ley negra”). El domingo 2 de
noviembre, la mujer habría quemado algunas cosas de su padre difunto,
entre los cuales algunos papeles. Uno de los trabajadores acusó a Shama
de haber quemado algunas páginas del Corán, acusándola de blasfemia, si
bien en realidad se trataban de páginas relacionadas con “hechizos y
fórmulas mágicas”.
A esto se agrega que el joven tenía una pequeña
deuda con su patrón, y que todavía no había logrado pagar, porque en
las últimas semanas había estado enfermo y no pudo trabajar. Por esto el
1 de noviembre, el patrón musulmán, junto a un pequeño grupo de amigos,
irrumpió en la casa de Masih y le pegó en modo brutal.
El día
sucesivo el marido y la esposa fueron secuestrados y encerrados en una
habitación cerca de la fábrica. En la mañana del 4 de noviembre, Yousaf
Gujfar anunció en la mezquita que la pareja había cometido el reato de
blasfemia, dando inicio a una reacción de la gente, que antes los
lapidaron con los ladrillos, y luego los quemaron a ambos.
Los 4
hijos de la pareja se encuentran por el momento en una localidad
desconocida y no se conoce la surte de ellos. Los autores de la brutal
violencia escaparon, no dejando huellas.
Líderes religiosos
cristianos, activistas por los derechos humanos y miembros de la
sociedad civil paquistaní han expresado horror y desconcierto por lo
sucedido ayer en Lahore. Peter Jacob, ya secretario ejecutivo de
Justicia y Paz de la Iglesia católica paquistaní, habla de “brutalidad
que ensombrece a la nación” y manifiesta “todo su pésame a la familia de
las víctimas”, esperando que el gobierno “garantice una vez por todas
la seguridad a las minorías”. El p. Mendes, sacerdote y activista de
primer plano, advierte: “Hasta que los autores queden sin castigo, estos
gestos continuarán sucediendo” y hace un pedido al ejecutivo para que
haga mayores esfuerzos. “No es cuestión de garantizar seguridad- agrega-
sino de incriminar a cuántos se han hecho responsables del asesinato de
la pareja cristiana”.
Una personalidad activa en el sector de los
derechos humanos, anónimo, después de haber visto la escena del crimen
subraya que “ahora no hay necesidad de pruebas en relación a la
inseguridad de los cristianos en Paquistán”. Él afirma que “no se
necesitan más elementos para demostrar que se abusa de la ley sobre la
blasfemia. La multitud ha asesinado también a un niño que estaba en el
vientre de la mujer. No puedo ciertamente decir que veo un buen futuro
para los cristianos en Paquistán”.
Con más de 180 millones de
habitantes (el cual profesa el STOP CRIMINAL SHARIAH STOP CRIMINAL
SHARIAH ISLAM 97%), Paquistán es la sexta nación más poblada en el mundo
después de Indonesia. El 80% es musulmán suní, mientras que los chiíes
son el 20%. Hay también hindúes (1,85%), cristianos (1,6%). Decenas los
episodios de violencia, entre los ataques elegidos contra enteras
comunidades (Gojra enel 2009 o la Joseph Colony de Lahore en marzo
2013), lugares de culto Peshawar en septiembre pasado o abusos contra
individuos como Sawan Masih, Asia Bibi, Rimsha Masih o el joven Robert
Fanish Masih, que murió en la celda), a menudo estos crímenes se cometen
usando la famosa “ley negra” sobre la blasfemia.
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06/11/2014. RUSSIA – PAKISTAN. Il patriarca di Mosca scrive al presidente pakistano: “Graziate Asia Bibi”
di Nina Achmatova
In
una lettera a Hussain, Kirill avverte: “C’è il rischio di compromettere
il dialogo e i rapporti tra cristiani e musulmani non solo in Pakistan,
ma in tutto il mondo”.
Mosca (AsiaNews) – Il patriarca ortodosso
di Mosca Kirill ha inviato una lettera al presidente del Pakistan
Mamnoon Hussain chiedendogli di graziare Asia Bibi, la donna cristiana
condannata a morte per blasfemia. La sua esecuzione, scrive il primate
ortodosso russo, “sarebbe una perdita irreparabile per la famiglia, i
suoi vicini e i suoi cari, comporterebbe un grave danno al dialogo tra
cristiani e musulmani e potrebbe, inoltre, aggravare le tensioni tra le
due comunità sia in Pakistan, che nel mondo intero”.
Nella
missiva, pubblicata sul sito del Patriarcato, Kirill si dice convinto
che le autorità politiche di ogni Stato moderno “debbano essere
consapevoli delle loro responsabilità nel destino dei rappresentanti
delle minoranze religiose che confidano in loro”.
“La Chiesa
ortodossa russa – continua la lettera – ha dimostrato grave
preoccupazione per la sentenza emessa dalla Corte. Il nostro gregge,
costituto da milioni di persone, unisce la sua voce a quella di tutta la
gente che nel mondo si è espressa a favore della salvezza di questa
donna cristiana”.
Dopo anni di prigione e in regime di isolamento
“per motivi di sicurezza”, il 16 ottobre scorso l’Alta corte di Lahore
ha confermato la pena capitale comminata in primo grado ad Asia Bibi,
cristiana e madre di cinque figli. E’ accusata di blasfemia per aver
insultato il nome di Maometto, ma si è sempre detta innocente e ha
denunciato di essere perseguitata per la sua fede. Nel 2011 estremisti
islamici hanno massacrato il governatore del Punjab Salman Taseer
(musulmano) e il ministro federale per le Minoranze religiose Shahbaz
Bhatti (cattolico), “colpevoli” di aver difeso la Bibi. I gruppi per i
diritti umani e le minoranze religiose da tempo denunciano che in
Pakistan la famigerata legge sulla blasfemia è spesso usata a scopi
persecutori.
04/12/2010 PAKISTAN
Imam di Peshawar: “Una ricompensa per chi uccide Asia Bibi”
di Jibran Khan
05/03/2011 PAKISTAN
Pakistan: assolto per blasfemia, ucciso per strada. La “legge nera” fa ancora vittime
19/06/2008 PAKISTAN
Sialkot, musulmano condannato a morte per blasfemia
di Qaiser Felix
31/05/2007 PAKISTAN
Senza alcuna prova, un altro cristiano condannato a morte per blasfemia
16/10/2014 PAKISTAN
Vescovo di Islamabad: La condanna di Asia Bibi è straziante, il mondo preghi per lei
di Jibran Khan
11/06/2014
RUSSIA – PAKISTAN
Patriarch of Moscow writes to Pakistani president “pardon Asia Bibi”
by Nina Achmatova
In
a letter to Hussain, Kirill warns: “There is the risk of jeopardizing
the dialogue and relations between Christians and Muslims not only in
Pakistan but all over the world.”
Moscow (AsiaNews) – Patriarch
Kirill of Moscow has sent a letter to the President of Pakistan Himari
Hussain asking him to pardon Asia Bibi, a Christian woman sentenced to
death for blasphemy.
The primate of the Russian Orthodox Church
writes, “it would be an irreparable loss for her family, her near and
dear, cause a great damage to the Muslim-Christian dialogue and could
also aggravate tension between Christians and Muslims both in Pakistan
and in the entire world”.
In the letter, published on the
Patriarchate website, Kirill says he is convinced that the political
authorities of any modern state ” should be aware of their
responsibility for the destiny of representatives of religious
minorities entrusted to them”.
“The Russian Orthodox Church – the
letter continues – has shown serious concern over the judgment delivered
by the court. Our multimillion flock joins their voice to that of the
great number of people throughout the world who advocate for saving the
life of this Christian woman”.
After years in prison and in
solitary confinement “for security reasons”, on October 16th the Lahore
High Court upheld the death sentence imposed at first instance on Asia
Bibi, a Christian mother of five children. She is accused of blasphemy
for insulting the name of Muhammad, but has always claimed innocence and
denounced being persecuted for her faith.
In 2011, Islamic
extremists killed the governor of Punjab Salman Taseer (Muslim) and the
Federal Minister for Minorities Shahbaz Bhatti (Catholic), “guilty” of
having defended Bibi. Human rights groups and religious minorities have
long upheld that Pakistan’s infamous blasphemy law is often used to
persecute purposes.
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06/11/2014 ISRAELE – PALESTINA
Gerusalemme, massima allerta e controlli rafforzati nel timore di nuove violenze
In
poche ore due attacchi portati da palestinesi che, a bordo di auto,
sono piombati contro funzionari della sicurezza e cittadini. Morto un
poliziotto, numerosi i feriti. Oggi alla Spianata delle Moschee è in
programma una marcia promossa dall’estrema destra israeliana.
06/11/2014 VATICANO
Papa: “aperte nuove prospettive” nel rapporto tra cattolici ed evangelici
Ricevendo
una delegazione dell’Alleanza evangelica mondiale Francesco ha
sottolineato che sono stati chiariti “malintesi”, mostrate “vie per
superare pregiudizi” e in diversi Paesi del mondo sono state stabilite
“relazioni di fratellanza e collaborazione”.
06/11/2014 INDIA
India: centinaia di persone in piazza per la “Lady di ferro di Manipur”, da 15 anni in sciopero della fame
Irom
Sharmila digiuna contro la legge marziale in vigore nel suo Stato. Il
provvedimento dà poteri speciali (tra cui la piena immunità legale) alle
forze armate. Questo ha causato vere e proprie violazioni dei diritti
umani. L’attivista è alimentata a forza con un sondino e venne arrestata
con l’accusa di “tentato suicidio”. 06/11/2014 LIBANO
Patriarca Rai: la proroga del Parlamento “è illegale” e “contraria alla Costituzione”
di Paul Dakiki
Con
95 voti favorevoli su 97 presenti, la Camera ha prorogato il proprio
mandato di due anni e sette mesi. C’è chi vi vede un accordo tra le
opposte fazioni per eleggere il capo dello Stato e arrivare a una nuova
legge elettorale. Commenti negativi quelle degli ambasciatori di Usa ed
Europa.
06/11/2014 SRI LANKA
Cattolici dello Sri Lanka al governo: Non strumentalizzate la visita di papa Francesco
di Melani Manel Perera
Il
papa sarà sull’isola dal 13 al 15 gennaio 2015. Nello stesso mese sono
previste le elezioni generali, ma l’amministrazione non ha ancora
fissato le date. Alcuni fedeli: “Le autorità sono a caccia dei voti dei
cattolici”. 06/11/2014 INDONESIA
Dai vescovi indonesiani nuovi “modelli” di Chiesa per la missione e la pastorale
di Mathias Hariyadi
In
corso fino all’11 novembre l’annuale incontro della Conferenza
episcopale indonesiana; presenti i 37 vescovi diocesani. Particolare
attenzione ai “temi sensibili e alle questioni sociali”, e all’invito
alla missione di papa Francesco. Presente anche uno studioso musulmano,
che esalta l’anima multiculturale del Paese.
06/11/2014 CINA
Cina, il governo su Zhou Yongkang: Inchiesta più lunga del previsto, ma sarà processato
Il
vice ministro della Giustizia ammette: “Raccogliere le prove contro
l’ex zar della sicurezza si sta rivelando molto impegnativo, ma andiamo
avanti con perizia e attenzione”. 06/11/2014 MYANMAR
Dall’autopsia segni di torture sul corpo del giornalista ucciso dall’esercito birmano
Aung
Kyaw Naing, negli anni ’80 guardia del corpo di Aung San Suu Kyi,
sarebbe morto per gli abusi subiti dai militari. Egli presenta segni
evidenti di fratture al cranio, alla mascella e due segni di
penetrazione all’altezza del petto. E nono vi sarebbero ferite da arma
da fuoco. Crescono le tensioni fra media e militari.
06/11/2014 RUSSIA – PAKISTAN
Il patriarca di Mosca scrive al presidente pakistano: “Graziate Asia Bibi”
di Nina Achmatova
In
una lettera a Hussain, Kirill avverte: “C’è il rischio di compromettere
il dialogo e i rapporti tra cristiani e musulmani non solo in Pakistan,
ma in tutto il mondo”. 06/11/2014 HONG KONG – CINA
Hong Kong, manifestanti arrestati dopo scontri con la polizia
Vestiti
come Guy Fawkes, il ribelle che cercò di dare fuoco al Parlamento
britannico, i giovani volevano riportare le proteste democratiche del
Territorio all’attenzione della popolazione. Oggi la Federazione degli
studenti deve decidere se partecipare o meno ai nuovi colloqui con il
governo sulla riforma politica.
05/11/2014 GIAPPONE
Giappone, un gioco di carte racconta il Vangelo e va a ruba fra i non cristiani
L’idea
dietro “The Bible Hunter” è quella di avvicinare i giovani alle storie
più famose della vita di Cristo, degli apostoli, dei patriarchi e dei
profeti. Preparato con il sostegno della Società biblica e disegnato in
stile “anime”, il gioco ha già ottenuto due nuove versioni. Il creatore:
“Credo sia utile anche solo diffondere i valori universali del
cristianesimo nella società”. 05/11/2014 VATICANO
Papa: nullità matrimoniali più celeri e la Chiesa “ha tanta generosità per poter fare giustizia gratuitamente”
Non
si può dover aspettare anni per sapere se un matrimonio è valido o no.
“Nel Sinodo straordinario – ha detto – si è parlato delle procedure, dei
processi, e c’è una preoccupazione per snellire le procedure, per un
motivo di giustizia”. “Sempre nel Sinodo alcune proposte hanno parlato
di gratuità, si deve vedere…”.
05/11/2014 INDIA
Contro la crisi delle vocazioni, i gesuiti indiani festeggiano con 21 nuovi sacerdoti
di Nirmala Carvalho
Saranno
ordinati nel 2015, nell’Anno della vita consacrata. P. Errol Fernandes
sj ha diretto un ritiro spirituale con questi novizi. Anche la Chiesa
asiatica “fronteggia numerose sfide, ma con il suo altruismo e la sua
dedizione all’altro ha un messaggio da offrire al mondo”. 05/11/2014
INDONESIA – VATICANO
Collegialità e amicizia: la Conferenza episcopale, vero “volto” della Chiesa indonesiana
di Mathias Hariyadi
La
Kwi festeggia i 90 anni dalla nascita. Il rapporto di collaborazione
rafforzato dall’invio di sacerdoti in “missione” in aree remote. Card.
Darmaatmadja:”Un forum, nel quale tutti possono condividere esperienze e
ricevere sostegno nella propria missione”.
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PENSARE
AD UNA CONVIVENZA CON GLI ISLAMICI SHARIAH NAZI ONU AMNESTY SENZA
DIRITTI UMANI? è PIù CHE UNA UTUPIA IMPOSSIBILE, è CONDANNARE A
GENOCIDIO I POPOLI! ] 06/11/2014 [ ISRAELE – PALESTINA ] Gerusalemme,
massima allerta e controlli rafforzati nel timore di nuove violenze. In
poche ore due attacchi portati da palestinesi che, a bordo di auto, sono
piombati contro funzionari della sicurezza e cittadini. Morto un
poliziotto, numerosi i feriti. Oggi alla Spianata delle Moschee è in
programma una marcia promossa dall’estrema destra israeliana.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Il governo israeliano ha rafforzato
oggi le misure di sicurezza attorno alla tranvia di Gerusalemme, in
seguito all’attacco portato ieri da un palestinese che, a bordo di
un’auto, è piombato contro un gruppo di persone in attesa del mezzo.
L’investimento ha causato la morte di un funzionario della polizia di
confine e il ferimento di altre nove persone, una delle quali in modo
grave. Intanto Tel Aviv conferma che non cambierà lo status quo sulla
Spianata delle Moschee, anche se in Israele monta sempre più forte la
pressione per cambiarne le regole e aprirla anche alle preghiere degli
ebrei.
Autore dell’attacco di ieri il 38enne palestinese Ibrahim
al-Akari, del campo profughi di Shuafat, a Gerusalemme est, che si è
lanciato con il proprio furgone contro tre poliziotti e ha poi investito
alcuni passeggeri in attesa del tram. In seguito, è uscito dal mezzo e
si è scagliato – armato di bastone – contro alcuni passanti, prima di
essere freddato dalla polizia israeliana. Nella notte si è verificato un
altro episodio simile: tre soldati di Te Aviv sono stati feriti, uno
dei quali in modo grave, da un mezzo con targa palestinese, che si è
lanciato contro un posto di controllo nei pressi del campo profughi
palestinese di al-Arroub, a Hebron. L’esercito ha lanciato una imponente
battuta di caccia per identificare il veicolo e risalire al
proprietario. Fin dalla prima mattinata le forze di sicurezza israeliane
hanno predisposto posti di blocco e controlli in diversi quartieri
palestinesi, concentrati nella zona est della città e predisposto
rinforzi nei punti più sensibili. Almeno 16 gli arresti operati da Tel
Aviv, in seguito a scontri divampati in alcuni campi profughi a Issawiya
e Silwan. Gli attentati di ieri giungono a due settimane di distanza
dall’incidente che ha visto protagonista un cittadino palestinese, che
ha perso il controllo della propria auto e investito un gruppo di
persone, uccidendo una donna e un bambino. Da quel momento si è
registrata una escalation della tensione, con almeno 188 arresti operati
dalla polizia israeliana, 71 dei quali minorenni. Ieri intanto i leader
di Palestina e Giordania hanno lanciato un appello al Consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite, perché intervenga contro le “violazioni”
operate da Israele contro i luoghi sacri musulmani a Gerusalemme. Vi è
il rischio concreto di una progressione inarrestabile della crisi, che
con pesanti ripercussioni su tutta l’area mediorientale. Ad esacerbare
la tensione potrebbe contribuire anche la marcia, prevista nel
pomeriggio di oggi, di un gruppo di ebrei legati all’estrema destra che
intendono recarsi al Monte del Tempio (Spianata delle Moschee per i
musulmani) e protestare contro il ferimento del rabbino Yehuda Glick.
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Resta
alta la tensione in Israele, status quo sulla Spianata. MA, Israele non
cambierà lo status quo sulla Spianata delle Moschee.
Elena Mauro · Top Commentator
“Nessun
servizio di sicurezza al mondo”..che paroloni. Aspettate un po’e
vedrete che cosi’come il muro di divisione ha ristretto l’entrata di
persone e materiale in Israele, il che, ha posto fine ai kamikaze
imbottiti di esplosivo (solo perche’non ci possono piu’entrare, se non
passando attraverso 3 check point, in cui vengono registrati, schedati e
perquisiti), presto ci saranno restrizioni, per tutti i guidatori non






Israeliani.
Nel territorio di Israele saranno costretti a muoversi solo su mezzi
pubblici, guidati da Israeliani, e non con mezzi propri.
Questo
tipo di terrorismo finira’ (e ovviamente, ne subentrera’uno nuovo) e
tutto il mondo gridera’: israeliani nazisti, affossatori dell’economia
palestinese, segregazionisti, razzisti, fascisti, etc. etc. tutte cose
che abbiamo gia sentito.
E’sempre la stessa storia. Si giudicano sempre e solo le conseguenze, mai le cause.
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C.
S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti, Croce del Santo Padre Benedetto,
C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux, Croce sacra sii la mia Luce, N.
D. S. M. D. Non draco sit mihi dux, Che il dragone non sia il mio duce,
V. R. S. Vadre Retro satana, Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade
Mihi Vana, Non mi persuaderai di cose vane, S. M. Q. L. Sunt Mala Quae
Libas, Ciò che mi offri è cattivo, I.V. B. Ipsa Venena Bibas, Bevi tu
stesso i tuoi veleni, ESORCISMO: (Al segno + ci si fa il segno della
croce) + In nomine Patris, et Filii et Spiritui Sancto, Croce del Santo
Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone
mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali
le cose che mi offri, bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre,
del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
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