Due
documenti che Licio Gelli, «maestro venerabile» della P2 (ricordatevi
però che il vero capo della P2 era Giulio Andreotti) mandò a propria
difesa al Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che attestano
che esistono massoni – PERSONAGGI IMPORTANTISSIMI – che non risultano
essere iscritti nei registri delle obbedienze massoniche, ma che sono a
tutti gli effetti dei massoni. Sono chiamati «massoni a memoria del Gran
Maestro».
Nessuno
si illuda, ancora oggi le cose sono le stesse. Esistono personaggi
IMPORTANTISSIMI – anche in ambito ecclesiastico – che sono massoni ma
non risultano essere iscritti nei registri ufficiali di nessuna
obbedienza massonica. CHIESE, USCITE E SEPARATEVI DALLE DENOMINAZIONI
EVANGELICHE, DALLE FEDERAZIONI EVANGELICHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI,
SONO TUTTE IN MANO AI MASSONI O CONTROLLATE DAI MASSONI. 
(COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SULLA LOGGIA MASSONICA P2 – Doc. XXIII D. 2-quater/6/XIV, pag. 741-742 – http://crowdstorage-flamigni.s3.amazonaws.com/documents/320/09-leg-doc-xxiii-n-2-4quater-6-tomo-14-ocr.pdf)
Questi
documenti fanno parte della documentazione allegata ad una «Lettera
aperta» di Licio Gelli al Presidente della Repubblica, Francesco
Cossiga, in data 3 dicembre 1985, (trasmessa anche, il 17 dicembre 1985,
al Presidente della Camera dei deputati, Nilde Iotti).
Giacinto Butindaro

«Massoni a memoria del Gran Maestro» tutte le proprietà dei Massoni devono essere confiscate