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La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani afferma che “la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società”, e la nostra Costituzione la riconosce in quanto “fondata sul matrimonio” per la sua “potenziale finalità procreativa”. La famiglia è chiamata a generare e proteggere i figli: il nostro futuro! http://www.generazionefamiglia.it info@generazionefamiglia.it La Siria tra la morte del Generale Zahradin e la resa del PKK. il SIONISMO ha tutto il diritto di combattere i satanisti e i satanismi che si oppongono alla realizzazione del Regno di Israele di cui io sono il Re Messiah! ] Alessandro Lattanzio, 19/10/2017Il Maggior-Generale dell’Esercito arabo siriano, Isam Zahradin, cadeva nella provincia di Dayr al-Zur dopo che la sua auto era esplosa su una mina posta dai terroristi del SIIL, ad Huayjah al-Saqr. Il Generale Zahradin era il comandante della 104.ma Brigata aeroportata della Guardia repubblicana che aveva inflitto diverse sconfitte ai terroristi del SIIL mentre assediavano Dayr al-Zur. Cadeva assieme al Generale anche il Capitano Muhamad Aqram Qadr. L’Esercito arabo siriano inviava nella provincia di Dayr al-Zur due Brigate delle Forze speciali, provenienti dalle regioni orientali della provincia di Hama, per condurre un’operazione sulla riva orientale dell’Eufrate, a sud di al-Busayrah. Nel frattempo, le unità dell’Esercito arabo siriano liberavano i quartieri Sahra al-Busaid, Tahtuh, al-Umal, Harabish, Huayjah al-Qata, Islah al-Husayniyah, la cartiera e il villaggio al-Juninah, ad ovest di Dayr al-Zur, mentre ad est liberavano al-Abad e al-Ziban, mentre consolidavano il controllo su al-Bumar, Muhasan, al-Bulayl, al-Salu, al-Zabari, Buqrus Fuqani, Buqrus Tahtani e Mayadin. L’Esercito arabo siriano aveva distrutto 14 tecniche, 3 carri armati e 2 blindati dello SIIL, e catturato un’enorme quantità di armi appartenenti al gruppo terroristico, tra cui mitragliatrici pesanti, autobombe, blindati, artiglieria semovente, droni e diversi tipi di munizioni. I velivoli russi avevano effettuato, nell’arco di una settimana, 83 sortite contro 174 obiettivi del SIIL, tra cui centri di comando e basi logistiche presso Dayr al-Zur, città ora liberata per il 90%. Il Capo di Stato Maggiore Generale dell’Esercito arabo siriano, Generale Ali Abdullah Ayub, nella conferenza stampa tenutasi con la controparte iraniana, Generale Mohammad Hosein Bagheri, a Damasco, dichiarava, “Le esperienze militari accumulate avranno un ruolo chiave nell’eliminazione del terrorismo e siamo sicuri che il ruolo dell’Asse della Resistenza sarà molto più forte e la sua capacità di affrontare diverse sfide ancor più grande”. “Siamo qui a Damasco per migliorare la cooperazione e il coordinamento in caso di aggressione, sia da parte sionista e che dai terroristi”, dichiarava a sua volta il Maggior-Generale Bagheri. “Abbiamo discusso le modalità per rafforzare i rapporti e stabilire linee più ampie per la futura cooperazione”, aggiungeva. Inoltre, il Generale Ayub dichiarava che “Gli Stati Uniti ostacolano l’avanzata dell’Esercito arabo siriano nelle operazioni contro i gruppi terroristici. Gli Stati Uniti ricorrono a terroristi e mercenari per attaccare l’Esercito arabo siriano”. Infine, il capo della sicurezza siriana Ali Mamluq, il Viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov e il leader del PKK Murat Karayilan s’incontravano il 19 ottobre nella città siriana di Qamishli, per discutere del futuro delle YPG, delle basi statunitensi situate nelle aree occupate dalle YPG, e della soluzione politica della questione curda in Siria. Le YPG, in tale quadro, cedevano il controllo della compagnia petrolifera Conoco alle forze russe, nella provincia di Dayr al-Zur. Un consigliere ceceno era presente all’incontro, per discutere dell’estradizione dei terroristi ceceni dalla Siria. Il 19 ottobre, l’Esercito arabo siriano respingeva un pesante attacco dello SIIL su Huayjah al-Saqr, infliggendo gravi perdite ai terroristi. I terroristi dello SIIL si ritiravano da 3 villaggi presso Dayr al-Zur: Muhaymidah, Safirah e Hasan, dopo aver concluso un accordo con le SDF. In precedenza numerosi terroristi dello SIIL furono trasferiti dal campo petrolifero al-Umar, a nord-est di Dayr al-Zur, ad al-Mayadin, allo scopo di rallentare l’avanzata dell’Esercito arabo siriano in accordo con gli Stati Uniti e le SDF, mentre ad altri terroristi dello SIIL veniva permesso, da SDF e forze speciali degli USA, lasciare al-Husayniyah e al-Salahiyah per il campo petrolifero al-Umar. Le forze della coalizione statunitense avevano falsamente riferito che i terroristi dello SIIL erano stati trasferiti presso la prigione di al-Tabaqa, a Raqqa, e ad Ayn al-Arab (Kobani).”Il simbolo della Resistenza di Dayr al-Zur è stato ucciso”, affermava una dichiarazione dell’Esercito arabo siriano. Isam Zahradin era caduto mercoledì 18 ottobre durante un’operazione speciale sull’isola di Saqr (Huayjah al-Saqr) nella provincia di Dayr al-Zur. Zahradin aveva partecipato a più di 80 operazioni della Guardia repubblicana siriana contro i terroristi taqfiri. L’ultima missione si era svolta a Dayr al-Zur. “Il Maggior-Generale Isam Zahradin, responsabile della difesa di Dayr al-Zur, è saltato su una mina ed è morto per le ferite sull’Isola Saqr. Zahradin era stato a capo delle difese di Dayr al-Zor per circa quattro anni”. Il 5 settembre le forze siriane spezzarono l’assedio di Dayr al-Zur entrando dalla zona settentrionale della città. Quattro giorni dopo, le unità siriane comandate dai Generali Isam Zahradin e Souhayl al-Hasan (il Tigre), riconquistavano il controllo dell’aeroporto militare di Dayr al-Zur. Alla fine del 2013, il comandante Zahradin fu inviato a Dayr al-Zur, fu convocato a Damasco nel giugno 2015 per essere inviato ad Hasaqah, sottoposta all’assalto dello SIIL. Nel gennaio 2017, dopo essere tornato a Dayr al-Zur, Isam Zahradin era nuovamente a capo delle difese della città, respingendo un nuovo assalto dello SIIL. MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia br Perché Dio, dopo il diluvio, pose un arcobaleno nel cielo? GIà PERCHé? ] di Haiaty Varotto. Affinché esso servisse da segno del patto che Egli dopo il diluvio fece con Noè e i suoi figli, la loro progenie dopo di essi, e con tutti gli esseri viventi che scamparono con essi nell’arca, patto che consisteva nella promessa che Dio non avrebbe mai più sterminato nessuna carne con le acque del diluvio, che non ci sarebbe stato più diluvio per distruggere la terra (cfr. Gen. 9:8-11). E difatti Dio, dopo avere stabilito il suo patto, disse: “Ecco il segno del patto che io fo tra me e voi e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni a venire. Io pongo il mio arco nella nuvola, e servirà di segno del patto fra me e la terra. E avverrà che quando avrò raccolto delle nuvole al disopra della terra, l’arco apparirà nelle nuvole, e io mi ricorderò del mio patto fra me e voi e ogni essere vivente d’ogni carne, e le acque non diventeranno più un diluvio per distruggere ogni carne. L’arco dunque sarà nelle nuvole, e io lo guarderò per ricordarmi del patto perpetuo fra Dio e ogni essere vivente, di qualunque carne che è sulla terra’. E Dio disse a Noè: ‘Questo è il segno del patto che io ho stabilito fra me e ogni carne che è sulla terra’ (Gen. 9:12-17). [tratto dal sito ‘La nuova via’ di G. Butindaro] MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia Sankara è ancora vivo? di sitoaurora Decrypt 15 ottobre 2017“Se uccidi oggi un Sankara, domani avrai a che fare con mille Sankara”. Trent’anni dopo l’assassinio, il 15 ottobre 1987, al Consiglio dell’intesa, è chiaro che l’ex-presidente del Burkina Faso avesse ragione. Il 30 e 31 ottobre 2014, migliaia di giovani scesero in piazza gridando forte e chiaro l’appartenenza alla generazione di Sankara. Ma se, come lo slogan cittadino risuona ad ogni marcia, “Il nostro numero è forza”, a livello politico non è del tutto corretto. Le politiche basate sui suoi ideali, o che almeno sostengono di essere “sankariste”, sono infatti affette da una malattia apparentemente incurabile. Dall’istituzione del sistema multipartitico nel 1991, i dieci partiti sankaristi che cercano di entrare nella scena politica del Burkina Faso sono sempre più divisi, con una nuova divisione che nasce ad ogni tentativo di ravvicinamento. Dopo l’insurrezione del 2014 che scacciò il presidente Blaise Compaoré dopo ventisette anni di potere, un via gli si aprì comunque. I numerosi giovani scesi in piazza doveva essere la loro forza elettorale per le presidenziali e legislative di fine 2015. Ma l’alternanza passò sotto i loro nasi. In Burkina Faso è sempre questione di mentalità: il numero due della rivoluzione ordinò l’assassinio del numero uno? Quattro giorni dopo l’assassinio, Blaise Compaoré, il cui colpo di Stato lo mise alla testa di un “Fronte popolare”, giustificò il crimine assicurando che fu commesso contro la sua volontà: “Informati in tempo, i rivoluzionari sinceri si ribellarono sconfiggendo la trama in 20 ore ed evitando così una tragedia sanguinosa, un bagaglio di sangue inutile”. Per il fronte popolare, questa operazione dalla “fine inaspettata e improvvisa”, che doveva portare al semplice arresto di Thomas Sankara, era necessaria per salvare la rivoluzione. Secondo loro, “Thom Sank” preparava l’assassinio di Compaore nella riunione prevista lo stesso 15 ottobre alle 8 di sera. Una versione ritenuta inaffidabile dai parenti di Thomas Sankara. “Era così convinto della sua amicizia con Blaise …Non potevamo toglierglielo dalla testa. Il padre di Thomas disse che aveva due figli: Blaise e Thomas, dice Alouna Traoré. I suoi parenti gli dissero che un complotto contro di lui era pronto. Le sue guardie del corpo gli dissero: “Questo gentiluomo, ci brucerà tutti”. Rispose che Blaise non l’avrebbe mai fatto”. Più volte, i suoi collaboratori gli proposero di occuparsi del caso Compaoré. “La mia posizione era non attaccare Blaise, mai sparare per primi, non la condividono. (…) Ma in realtà preparo una risposta istituzionale, non un massacro”, disse pochi giorni prima della morte all’amico Youssouf Diawara, come quest’ultimo racconta nel suo libro “Intervista a Thomas Sankara”. Riorganizzazione e unificazione piuttosto che prendere le armi, Sankara ci credeva. Negli ultimi mesi si ritirò dall’amministrazione del potere per preparare la “risposta istituzionale”. Contava su Compaoré per l’amministrazione, proponendolo primo ministro, ma quest’ultimo rifiutò. Nel 1987, la rivoluzione vacillò. A Ouagadougou, volantini sordidi contro Compaoré e Sankara furono distribuiti alla teppa per mettere l’uno contro l’altro. A tale guerra dei volantini si aggiunse la frattura tra le organizzazioni aderenti al CNR. Da un lato, i sostenitori dell’apertura e dell’unione delle organizzazioni, con Sankara alla testa. Dall’altro gli avversari, sostenitori della “rettifica”, allineati dietro Compaoré. “Tutto questo, per parata. Fu il desiderio di soddisfare ambizioni individuali che uccise Sankara, non una linea politica”, denuncia Basil Guissou, tre volte ministro sotto la rivoluzione. La spiegazione di tale assassinio è chiara: la torta. Più volte disse Sankara al consiglio dei ministri: “Ci sono alcuni che vogliono mangiare, glielo impedisco. Se volete mangiare, dovete prima passare sul mio cadavere. Abbiamo preso il potere per servire il popolo, non per servircene”. Con la sua leggendaria incorruttibilità, Sankara disturbava i rivoluzionari di circostanza. Ai capi impose austerità e l’esemplarità. Al popolo chiese partecipazione, fisica nelle opere e pecuniaria per finanziarle. Il radicalismo di Sankara affascinava quanto irritava. Così, nell’agosto 1987, riconobbe “la necessità di fermare” la rivoluzione, di “convincere e non imporre”, come racconta il biografo Bruno Jaffré nella nuova raccolta dei discorsi, “Thomas Sankara, Libertà contro Destino”. “Preferiamo un passo col popolo che dieci passi senza”, affermò Sankara. La “rettifica” della rivoluzione che, secondo i suoi parenti fu usata come pretesto da Compaoré per giustificare l’opposizione politica di facciata, dietro cui c’erano ambizioni personali motivate dall’irresistibile desiderio di avere il potere. A Youssouf Diawara, Thomas Sankara disse: “Non credo in una soluzione politica con Blaise. Vuole il potere, vuole essere il primo, da sempre”. Lui o il suo entourage? Per alcuni, la svolta di Compaoré contro il fratello in armi va ricercata nella consorte ivoriana. Nel 1985, Blaise sposò Chantal Terrasson de Fougeres, ivoriana vicina a Félix Houphouët-Boigny, allora presidente della Costa d’Avorio, famoso per la vicinanza alla Francia e l’anticomunismo. L’agitazione rivoluzionaria del capitano infastidiva il capo dello Stato, che si descriveva come un “coccodrillo che si nutre di capitani”. “Houphouet non poteva dormire a causa del regime rivoluzionario del vicino, portando idee cattive ai giovani ivoriani”, afferma Fidèle Toé, amico d’infanzia ed ex-ministro del Servizio pubblico di Sankara. Costoro cercavano il collegamento per infiltrarsi nel CNR. Fu Blaise, e cosa meglio di un matrimonio per siglare un’alleanza ad vitam aeternam? Sankara, persuaso che “l’imperialismo sarà sepolto a Ouagadougou”, disturbava all’estero. Durante la visita a Ouagadougou nel novembre 1986, il presidente Francois Mitterrand affermò di “ammirarne le qualità, grandi, ma esagerò, a mio parere, quando andò oltre al dovuto”. Costa d’Avorio e Francia avevano interesse a vederne la caduta. Che ruolo ebbero? Fantasia per certuni, realtà inafferrabile per altri, la questione rimane sospesa. Nel 1987, Sankara capi che la fine vicina era inevitabile. “Mi sento come un ciclista su un crinale e che non può smettere di pedalare, altrimenti cade”, disse. “È l’idealismo che lo rovinò”, dice Alouna Traoré. “Alcuni dissero che era un sognatore, che non aveva i piedi per terra”. Idea condivisa da Fidèle Toé: “Thomas disse di Blaise: “Dormiamo sulla stessa stuoia ma non abbiamo gli stessi sogni”.” Il suo, e quello di milioni di burkinabé, si concluse giovedì 15 ottobre 1987, alle 16.30, al Consiglio d’intesa. Sankara è ancora vivo? “Non un passo senza il popolo”: fu lo slogan elettorale di Bénéwendé Sankara (nessuna parentela), leader dell’Unione per la rinascita – Partito sankarista (UNIR-PS), il partito più sankarista. Una formula che sintetizza la famosa massima di “Thom Sank”: “Preferiamo un passo col popolo, che mille senza”. Il suo programma di “alternativa sankarista”, basato sull’azione rivoluzionaria di Thomas Sankara, fu già testato nelle elezioni presidenziali precedenti. Ma nel 2010, come nel 2015, l’avvocato non convinse raccogliendo solo il 4,9% e il 2,8% dei voti. Nel maggio 2015, al momento della Convenzione per il rinnovamento sankarista, nove parti tuttavia decisero di nominare Bénéwendé Sankara loro candidato. Ma mentre il ballottaggio si avvicinava, le candidature dei sankaristi si moltiplicarono. In discussione c’era il disaccordo sul posizionamento dei vari candidati nelle elezioni legislative. “I sankaristi hanno i difetti che si trovano nei partiti borghesi, come egoismo e follia”, riconosce Bénéwendé Sankara, che da allora è “passato ad altro” abbandonando ogni prospettiva di unione dei partiti sankaristi. Dalla doppia votazione del 2015, la famiglia sembra più disunita di prima. Il colpo di grazia, che portò all’UNIR-PS varie critiche, fu l’adesione alla maggioranza del Movimento Popolare per il Progresso (MPP). “È loro libertà esserne sconvolti, a condizione che non ne siano fulminati”, dice l’avvocato. “Questa è la politica”. Eppure nel 1999, era proprio la vicinanza col partito al potere, il Congresso per la Democrazia e il Progresso (CDP) di Blaise Compaoré, che denunciò. All’epoca, Sankara non aveva ancora un partito, ma era membro della neonata Convenzione dei partiti sankaristi che riuniva la maggior parte delle formazioni affiliate. Per aver “rifiutato di collaborare col regime di Compaore”, lui e i suoi parenti furono indotti ad andarsene. Nel 2000, il suo partito, l’UNIR, appena creato si scisse, dando vita ad una nuova formazione chiamata Convergenza della speranza. “Il problema dei sankaristi è che le loro ambizioni personali hanno la precedenza sulle idee”, dice Jonas Hien, presidente della Fondazione Thomas Sankara per l’Umanità. “Sankarista purosangue” che “non si è mai unito ad alcun partito sankarista”, Jonas Hien fu in diverse occasioni il mediatore che mise a tacere l’ego per unificare la grande famiglia intorno a idee concrete. Ma ogni volta fu una disillusione. L’ultimo tentativo, il più deludente, fu all’inizio del 2014. “Sapevamo che il regime di Compaore sarebbe caduto a breve. Fu il momento per i partiti sankaristi di dimenticare i rancori ed unirsi. Ma l’insurrezione ci precedette”, deplora. Oggi Jonas Hien è realistico: “I burkinabé sono stanchi. Poiché i sankaristi non si sono mai messi d’accordo, gli elettori non vedono come riusciranno a gestire la situazione se vanno al potere”. Per l’economista Ra-Sablga Seydou Ouedraogo, direttore dell’Istituto indipendente di ricerca Free Afrik, c’è un problema fondamentale: “Richiamarsi al più grande uomo nella storia del nostro Paese richiede contenuti. Dove sono? Questa è la domanda! C’è assenza di contenuti strategici rispetto agli ideali di Thomas Sankara. È paradossale: in Burkina Faso Sankara è ovunque, ma in nessun posto”. MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia ===== Indiscutibilmente, le ONG statunitensi sono cadute in disgrazia in Europa negli ultimi anni. Stati come Italia, Ungheria e Repubblica ceca sono abbastanza decisi nel criticare le organizzazioni non governative statunitensi che operano nei rispettivi territori. Anche la Polonia, considerata satellite dichiarato di Washington nell’Europa orientale, non fa eccezione. Quindi giorni duri per i promotori della globalizzazione e della democrazia americana in Europa. Tra chi è finito sotto tiro troviamo George Soros, il cui nome è stato espressamente menzionato negli ultimi decenni in relazione a ogni protesta di massa, colpo di Stato e presenza delle sue ONG nei vari “movimenti rivoluzionari” nel mondo. Miliardario che preferisce farsi chiamare filantropo non solo desideroso di ridisegnare la mappa del mondo, ma anche di riorganizzare ogni sorta di fondazione per raggiungere i suoi obiettivi, Soros è stato accusato ripetutamente di abbattere i governi di numerosi Stati sovrani. Quanto al cosiddetto “sviluppo democratico” dell’Europa dell’Est e dell’ex-Unione Sovietica, Soros ha speso oltre 2 miliardi di dollari per intromettersi nella loro politica interna negli ultimi tre decenni. Destabilizzando economie e società di tali Stati, cerca di creare il cosiddetto caos controllato, permettendogli di distruggere i resti dello Stato. Come osservato dall’ex-viceministro per gli Affari della diaspora della Georgia e capo del movimento Marcia dei georgiani, Sandro Bregadze, nell’intervista a Dalma News, George Soros è il nemico principale dello Stato georgiano. Il fatto che Soros sia una minaccia per Israele e molti altri Paesi è stato recentemente annunciato dal Ministero degli Esteri israeliano. Come notato da diverse fonti, Soros ha svolto un ruolo cruciale nell’organizzazione la crisi migratoria in Europa, che appare un’operazione ben pianificata e generosamente sponsorizzata. Per esempio, i media italiani ricordano che Soros promise apertamente di assegnare mezzo miliardo di dollari alle ONG che aiutano i rifugiati a trasferirsi nel continente europeo. Tali casi di “carità” non sono altro che un tentativo d’incoraggiare la tratta degli esseri umani e di stimolare le attività dei contrabbandieri. Le fondazioni di Soros hanno sponsorizzato le forze politiche che sostengono la secessione della Catalogna. Il mano familiare di Soros si vede nelle strade di Barcellona con proteste di massa, incendi, scontri con la polizia. Queste proteste furono provocate dai numerosi tentativi di convincere la popolazione che non ha nulla in comune coi cosiddetti spagnoli. Sui fondi assegnati da Soros alla sua ONG, avrebbe usato ogni trucco, compreso il sostegno inaspettatamente fornito a movimenti come quello per la legalizzazione delle droghe leggere, anche se sconvolge le fondamenta cattoliche di Barcellona. Nel suo inestinguibile desiderio d’inglobare alle sue aziende private la potenza finanziaria illimitata del Vaticano, idea duramente contestata dall’ex-Papa Benedetto, Soros gli scatenò una guerra legale ampliandola in tutto il mondo. Nelle rivendicazioni contro i ministri delle chiese per molestie e abusi sessuali, Jeff Anderson e Associates, studio legale collegato alle strutture di Soros, è stato scelto quale strumento. A seguito dell’azione accuratamente pianificata, questo studio preparò e sottopose a vari tribunali di molti Paesi cause legali che richiedono il perseguimento penale dei servi della Chiesa Cattolica Romana (RCC). Poi, con l’appoggio dei media internazionali controllati da Soros, un colpo fu inflitto ai capi del Vaticano. Jeff Anderson e Associates fece appello innanzitutto alla Corte Penale Internazionale dell’Aia, e poi alla Corte Suprema degli Stati Uniti con accuse contro Papa Benedetto e subordinati. Nel 2012, con la presenza dei media di Soros, furono pubblicati documenti segreti della Chiesa cattolica romana che rivelavano le frodi finanziarie della Banca Vaticana. A seguito di tale pressione il Papa dovette prendere un passo inaudito dal 1415: nel 2013 Benedetto rinunciò al trono papale e al suo posto salì Francesco, la cui figura era più che adeguata per Soros. Ultimamente, sotto la pressione di Soros è finito l’Ordine di Malta, la cui leadership è stata rimossa per volontà di Papa Francesco. Oggi Soros è stato dichiarato persona non grata in molti Paesi. Inoltre, gli è vietato svolgere attività nelle sue terre patrie, Ungheria e Israele. Quindi non si esagera affermando che George Soros è un tumore che va rimosso. È anche accusato di aver cercato di distruggere lo Stato degli Stati Uniti. L’estate scorsa, hacker di DCLeaks.com rilasciarono centinaia di documenti interni del fondo Soros, tra cui certificati e rapporti sulla partecipazione del fondo nella sponsorizzazione del colpo di Stato in Ucraina. Dopo la caduta di Hillary Clinton, sponsorizzata da Soros, i fondi da lui controllati coordinano il movimento di protesta anti-Trump negli Stati Uniti. Si è scoperto che la manifestazione è organizzata dalla società MoveOn, finanziata da George Soros. Soros si oppose a Donald Trump subito dopo la vittoria, chiamandolo bugiardo, imbroglione e aspirante dittatore. Ma ora non solo critica il presidente, ma assegna mezzo miliardo di dollari al tentativo di abbatterlo, lavorando contro le società che si avvantaggiano delle politiche di Trump, soprattutto le compagnie petrolifere statunitensi. Anche nei recenti scontri razziali negli Stati Uniti, Soros apparentemente ha svolto un ruolo. Pertanto, non sorprende la petizione che chiede al presidente Trump di riconoscere il miliardario George Soros terrorista, pubblicato sul sito web delle petizioni della Casa Bianca. È già stato firmato da più di 150000 statunitensi, ed afferma che: “Noi, il popolo diciamo che Soros ha tentato volontariamente di destabilizzare e commettere atti di sedizione contro gli Stati Uniti e i suoi cittadini. Per raggiungere tali obiettivi, l’autore afferma che Soros ha creato molteplici organizzazioni al solo scopo di praticare la tattica terroristica sul modello Alinsky per distruggere il governo degli Stati Uniti”. Così ora, una volta che il numero di firme richiesto sarà raccolto, la decisione ricadrà sull’amministrazione Trump, ma non è chiaro se Soros e i suoi fondi saranno dichiarati sgraditi sul suolo statunitense. MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia Jerusalem “My name will be great among the nations, from where the sun rises to where it sets.” (Malachi 1:11) Shalom Lorenzo, In Jewish culture, names are not chosen randomly or on a whim. A person’s name is believed to affect their entire spiritual identity and even their destiny. Scripture seems to enforce this idea; for instance, Messiah was named Yeshua (Jesus). That name means salvation, and Matthew 1:21 confirms that it reflects His destiny. “She will give birth to a son, and you are to name Him Yeshua, because He will save His people from their sins.” (Matthew 1:21) Since Yeshua is one with the Father (John 10:30, 14:7; Matthew 11:27), we can expect to find His character revealed in the names of the Father. Variations of the Hebrew name Yeshua (Jesus). The top two arepronounced Yehoshua, and the bottom one is a contraction that ispronounced Yeshua. This spelling and pronunciation was typicalin Jerusalem during the Second Temple period. Discovering the Character of Messiah in the Names of the Father “So I will make My holy name known in the midst of My people Israel…” (Ezekiel 39:7) Father God has, in His mercy, chosen to reveal His Divine character and nature to His people through His Holy name. All of the names we will look at here are compound and begin with the Four Letters of God’s personal, holy name: YHWH. “I appeared to Abraham, Isaac, and Jacob as El Shaddai (God Almighty), but by My name YHWH יְהֹוָה, I did not make myself known to them.” (Exodus 6:3) This four-letter name of God is derived from the Hebrew verb hayah meaning to be. God seems to explain this to Moses when He said, “I Am who I Am [ehyeh aser ehyeh]’” Most Christian Bibles write LORD in place of YHWH. And in the Jewish tradition, the Hebrew word Adonai is said when reading Scripture aloud. Let’s now take a look at Father God and Messiah Yeshua in the names: YHWH El Elyon (Most High), YHWH Nissi (Banner), and YHWH Roi (My Shepherd). The holy name of God, YHWH, was spoken by the High Priest on YomKippur (Day of Atonement). When the Jewish People read Scripture aloud,however, they substitute Adonai (Lord). Lorenzo, Help us take the Name of Messiah Yeshuaand the Lord Most High to the Jewish People click here 1) The LORD Most High God: YHWH El Elyon (יְהֹוָה אֵ֣ל עֶלְי֔וֹן) “For You, O Lord [YHWH], are Most High [Elyon] over all the earth; you are exalted far above all gods.” (Psalm 97:9, see Genesis 14:22) The name Adonai El Elyon (The Lord Most High God) reveals the superiority and supremacy of God. The Hebrew word Elyon, meaning Most High, Uppermost, Lofty or the Supreme, is derived from the Hebrew root A-L-H, meaning to go up or ascend. The implication is that God is high and above any and all created things. This includes the false gods that arise from the imaginations of humankind and all demonic powers. In fact, when God poured out His fury upon Egypt in the form of the ten plagues, He proved Himself to be Elyon — higher than any false Egyptian deity (Exodus 12:12). The Plague of Flies, by James Tissot, depicts the fourth plague and thesupremacy of YHWH over the Egyptian god Khepri, who had the head of a fly. The name El Elyon reveals that God is the absolute Highest Supremacy. He is the Extremely-Exalted, High God who is far superior to anyone or anything. For this reason, we should both revere Him and trust Him. “I cry out to God Most High [Elohim Elyon], to God [El], who fulfills [His purpose] for me.” (Psalm 57:2; see also Psalm 7:17) “How awesome is the LORD Most High [YHWH Elyon], the great King over all the earth!” (Psalm 47:2) The Brit Chadashah (New Covenant) connects this idea of supremacy with Yeshua (Jesus). God has made Him above all (Elyon) by placing all things under His feet. “And God placed all things under His feet and appointed Him to be head over everything for the community of Believers.” (Ephesians 1:22) Believers in Yeshua HaMashiach (Jesus the Messiah) pray at the traditionalsite of the Upper Room in Jerusalem. 2) The Lord My Banner: YHWH Nissi (יְהוָה נִסִּי) “Moses built an altar and called it The LORD [YHWH] is my Banner [Nissi].” (Exodus 17:15) The Lord My Banner or Adonai Nissi (YHWH Nissi) is the name Moses called the altar that he built when he rejoiced over Israel’s victory over the Amalekites. To understand this name, consider that today, military units and even marching bands often rally behind the one carrying the flag that identifies the group. That person is known as the standard bearer. So, too, Moses rallied behind the Lord, his Standard-Bearer, and He led the way to victory. Yet, banner is not an adequate term to describe our Lord. The word Nissi could be derived from nes (miracle, banner, sign); nasa (lifted up), or nus (flee for refuge). So, in addition to being our Leader, YHWH Nissi could also mean that God is our Miracle, our Exalted One, our Refuge. Jews and Gentiles, men and women, gather at the Western (Wailing) Wallat Passover. The Prophet Isaiah refers to the Messiah as a banner (nes) in two of his End-Time Messianic Prophecies. “In that day the Root of Jesse [Messiah] will stand as a banner [nes] for the peoples; the nations [Goyim] will rally to him, and His place of rest will be glorious.” (Isaiah 11:10) Also in Isaiah 49, he uses the word nissi in connection with the end-time restoration of Israel. “See, I will beckon to the Gentiles [Goyim], I will lift up my banner [nissi] to the peoples; they will bring your sons in their arms and carry your daughters on their shoulders.” (Isaiah 49:22) Messiah Yeshua has been sent to the nations, and because of their great love for Him, Gentiles are helping to restore the Jewish People to the land of Israel, just as Isaiah prophesied. A rally in support of Israel in Washington D.C, July 18, 2014 (Photo source:IsraelMFA, Flickr CC BY 2.0) You can stand with Israel and Messiah Yeshua today by helping us complete the Messianic Prophecy Bible – Click here. God’s “banner over us” symbolizes His presence, provision, redemptive power, and love. We no longer need to be out there on our own, gaining the victory through our own might and devices. He is our rallying point and our Banner, and we can confidently look to Him and to Messiah Yeshua for direction and help. “He has taken me to the banquet hall, and His banner [dagal] over me is love [ahava].” (Song of Solomon 2:4) He demonstrates to us His love as a Sherphed does for His sheep. “‘I will feed My flock and I will lead them to rest,’ declares the Lord GOD.” (Ezekiel 34:15) 3) The Lord My Shepherd: YHWH Ro’i (יְהוָה רֹעִי) One of the best known and beloved of the psalms of David begins with these comforting words: “The Lord is my Shepherd [YHWH Roi], I shall not be in want.” (Psalm 23:1) This psalm is traditionally read at many Jewish funeral services because it refers to God walking with us as a good shepherd, through the valley of the shadow of death. The realization that we have a faithful Shepherd to guide and protect us, and that we are not wandering lost and alone in this world, alleviates fear and loneliness, and establishes the safety, purpose, and direction that we can find in Him. Yeshua (Jesus) also called Himself the Good Shepherd, saying that He would even give His life for His sheep. “I am the Good Shepherd; the good shepherd lays down His life for the sheep.” (John 10:11) The Shepherd David, by Elizabeth Jane Gardner (1837–1922) David, the shepherd who became a shepherd king to the people of Israel remained a humble lamb in the face of YHWH Roi, Adonai my Shepherd. While YHWH Roi is our Shepherd, He has appointed a Shepherd of His own to rule and reign over His creation on His behalf. The Hebrew Prophet Ezekiel confirmed that the Messiah, a descendant of King David, would come and, like David, rule Israel as a Shepherd King. “My servant David will be king over them, and they will all have one shepherd.” (Ezekiel 37:24; see also Isaiah 40:11, Micah 5:4) The Hebrew prophets also foretold, however, that the Shepherd would be struck down, and would give His life as an offering for sin as the Lamb of God (Isaiah 53:4–5). “Awake, O sword, against my shepherd, against the man who is close to me! declares the LORD Almighty. Strike the shepherd, and the sheep will be scattered….” (Zechariah 13:7; see Matthew 26:31, Mark 14:27, John 16:32) The Book of Revelation ties these three aspects of the Messiah—the Lamb, the King and the Shepherd—to Yeshua and His soon return as the Shepherd King of Israel. “For the Lamb at the center of the throne will be their shepherd; He will lead them to springs of living water. And God will wipe away every tear from their eyes.” (Revelation 7:17) Orthodox Jewish man and Israeli soldier pray at the Western (Wailing) Wall Although the Jewish People know God as El Elyon (The Most High God), many do not know that all things are under Yeshua’s feet. And although they know that God is their Banner, they do not know that Yeshua is the prophesied Root of Jesse who will stand as a Banner to the peoples. Israel also knows that the Lord is their Shepherd, but many do not yet realize that Yeshua is their Shepherd King who laid down His life for them and will soon return to completely fulfill every Messianic prophecy. As for the world, so few know that the God of Israel is the one true God, and that He loves them and is reaching out to meet their needs and save them. Believers pray for Jerusalem and the Jewish People from the Mount of Olives. Lorenzo, we need your help in bringing the Good News of Yeshua to Israel and the nations through articles like this and the Messianic Prophecy Bible. “Let them know that You, whose name is the LORD [YHWH]—that You alone are the Most High [Elyon] over all the earth.” (Psalm 83:18) Please help us proclaim Yeshua to Israel and the nations with your gift of $100, $50, $250, $500 or $1000 Give a Special Gift Today sponsor Evangelism & Bible Translation sponsor a Chapter of the Bible Give your Tithe “Everyone who was willing and whose heart moved them came and brought an offering to the LORD for the work on the tent of meeting, for all its service, and for the sacred garments.” (Exodus 35:21) ** DO NOT REPLY TO THIS EMAIL *** To UNSUBSCRIBE, please scroll down to the bottom of the screen and click on the unsubscribe link. 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Box 8900Pueblo, CO 81008Unsubscribe MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia = KING the LEVIATHAN In risposta Amadeo( 23:24 17.11.2017 | Amadeo, io ho un certo presentimento che un certo Hitler nei dischi volanti della confederazione galattica, possa essere il moderatore di questo sito di traditore [MENE, MENE, TECHEL e PARSIN] PAX CSPBCSSMLNDSMDVRSNSMVSMQLIVB! comunque per rimanere all’argomento, quello che toglie la lucidità mentale agli ucraino nazisti Merkel pravy sector? è l’invidia! drink your poison made by yoursef. burn Kim Jong-un Satana in Jesus’s name! https://it.sputniknews.com/mondo/201711175292322-crimea-inizia-costruzione-sbarramento-confine-ucraina-sicurezza/ MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia = This is a warning message to alert you that there is action required to bring your AdSense account into compliance with our AdSense program policies. We’ve provided additional details below, along with the actions to be taken on your part. Affected website: humanumgenus.blogspot.nl Example page where violation occurred: https://humanumgenus.blogspot.nl/2016/03/islam-sharia-usa-fed-spa-nwo-nato.html Action required: Please make changes immediately to your site to follow AdSense program policies. MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia br WELCOME in my holy JHWH holy! This is Faith that give the victory it has conquered the world; the Our Faith! 1 Giov 54[MENE TECHEL PERES] PAXCSPBCSSMLNDSMDVRSNSMVSMQLIVB ?”Drink your poisons made by yourself”. Rei Unius King Israel Mahdì C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni. + In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancto Croce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen! MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia ==== google dice che c’é una notifica per me, ma non è vero! se la clicco? arriva subito da me il sacerdote di Satana IHateNewLayout, l’acher della CIA NWO 666 UK Gender.. io non gli spezzo qualche osso soltanto perché io ho compassione dei suoi figli! MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia ==== se nelle fatiche di Ercole mettevano la “fatica Unius REI?” lui non ce la avrebbe mai fatta! MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia == KING the LEVIATHAN 00:10 18.11.2017 | come a dire: “perché voi non riuscite a creare maggiori condizioni per poter scatenare la guerra mondiale? ” Independent: Shengen chiama Ucraina, Georgia e Moldavia MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia in tutta la storia del genere umano non esistono e non possono esistere due persone che hanno di Dio lo stesso concetto, la stessa esperienza e la stessa comprensione, e la stessa rappresentazione grafica! ed è per questo che io sono Unius REI (la creatura più potente di Dio), perché non esiste in tutta la storia del genere umano, e in tutte le schiere angeliche, qualcuno che può, conoscere i misteri di Dio, e che può rappresentare Dio holy JHWH, meglio di me! KING the LEVIATHAN In risposta msan.mr( https://it.sputniknews.com/mondo/201711175292785-minaccia-spaziale-alieni-lasciato-terra-abbandono/ 06:30 18.11.2017 | msan.mr, perché, tu trovi l’ESSERE ovunque (invece del nulla) e poi, non deduci che esiste un creatore? non pensi che l’ateismo possa essere una forma di malattia o turba psichica, una forma di castrazione della intelligenza speculativa e astrattiva? certo che gli alieni-demoni parassiti, ci sono e si guarderanno bene dal farsi vedere da me, proprio perché sono stato io, che li ho cacciati! Gli ufologi hanno detto che non rilevano la presenza degli alieni sulla Terra. MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia = KING the LEVIATHAN 06:51 18.11.2017 | dare da mangiare a 300 prigionieri è un costo che tu non puoi sopportare se devi pagare il signoraggio bancario a Rothschild – Bilderberg. Partecipare alle trattative per lo scambio di prigionieri del conflitto militare nel Donbass: con questa richiesta si è rivolto al presidente russo il rappresentante speciale di Kiev, Viktor Medvedchuk. MENE, TEKEL, PERES: drink your poison made by yourself ] burn Satana in Jesus’s name, amen alleluia br KING the LEVIATHAN 06:38 18.11.2017 | https://it.sputniknews.com/videoclub/201511191571115/ Sono state tra l’altro distrutte numerose autocisterne ISIS shariah dirette in turchia shariah, che trasportavano prodotti petroliferi negli interessi dei terroristi di Erdogan il BOIA ottomano: KING the LEVIATHAN
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