fuori della bibbia? i mostri ] [ Al Dirigente Scolastico e
al Comitato di Valutazione Docenti in anno di prova
dell’Istituto … di Bari
Oggetto: Relazione dell’insegnante tutor
In quest’anno scolastico, 2007/2008, la sottoscritta prof.ssa S. C., docente di Religione Cattolica a tempo indeterminato, presso la scuola primaria del suddetto Istituto Comprensivo, è stata incaricata dal Dirigente Scolastico, dott.ssa L. C., a seguire come insegnante tutor nell’anno di prova, il collega di Religione, presso la scuola secondaria di 1° grado il prof. lorenzoJHWH
Il collega, conosciuto dalla sottoscritta in questa occasione, ha dimostrato immediatamente la propria affabilità e serietà nell’affrontare il proprio lavoro di docente di religione.
Ha mostrato le proprie capacità, affinate da un’esperienza lavorativa più che ventennale, e le sue doti carismatiche in quanto uomo di fede che prende il proprio lavoro come una vera e propria missione.
Nei primi incontri ha voluto conoscere l’utenza verso cui avrebbe rivolto il suo insegnamento, chiedendo alla sottoscritta, che opera nel territorio da dieci anni, quali individui e quali problematiche avrebbe dovuto affrontare, provenendo egli da realtà diverse.
Si è reso subito disponibile, inoltre, nell’offrire le proprie capacità di operatore informatico a beneficio del laboratorio d’Istituto, lavorando in orario extrascolastico.
Inoltre, ha collaborato con la prof.ssa B. con l’iniziativa del cineforum “Amici per il Cinema”.
Con tutto il personale scolastico, dagli insegnanti colleghi al personale ATA, ha stabilito dei rapporti più che cordiali e collaborativi nonché di gioiosa convivialità, questo clima è stato motivato dal fatto che egli ha stimato fortemente educativo ogni ruolo esistente nell’Istituto, circondando di dignità ogni operatore.
Negli incontri che abbiamo avuto, il collega mi ha mostrato la sua predilezione per una didattica personale, che pur avendogli portato qualche iniziale difficoltà, tuttavia ha conquistato gli alunni di tutta la scuola e i loro genitori ad un ampio consenso.
Fra gli alunni e il collega si è stabilito un rapporto di feeling, segno evidente di un’ascendente costruito da stima e rispetto, infatti il prof. Scarola si è rivolto a loro valorizzando al meglio le loro capacità e positività.
Di questo, la sottoscritta ne è doppiamente testimone, sia come parte integrante dell’Istituzione che come componente della comunità locale, considerato che tutti gli alunni attuali del collega sono già stati tutti suoi alunni.
Lo strumento principale su cui si fonda la sua attività didattica è la Bibbia, fonte essenziale sia per gli operatori pastorali, ma anche soprattutto per noi docenti di religione.
In questo ci siamo trovati perfettamente d’accordo, in quanto la Bibbia utilizzata a scuola ha pieno diritto di esserci a qualsiasi livello scolastico. Senza di essa infatti la cultura occidentale diventerebbe incomprensibile e non solo.
Recuperare l’uso della Bibbia a scuola ha un triplice valore: essa è sì un “grande codice” della cultura europea, ma è anche un documento storico – letterario eccezionale, ed è anche un testo sapienziale- antropologico incomparabile, prima di essere un testo confessionale è patrimonio della cultura universale.
Tutto ciò premesso, non si può che essere grati e riconoscere il valore di questo insegnante che ha cercato in tutti i modi sia di attuare il recupero di questa fonte, sia di invogliare e conquistare gli alunni alla conoscenza delle radici storico culturali del nostro popolo.
S., 16 giugno 2008
l’insegnate tutor

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