COMPLOTTI ITALYGATE

tutte le Nazioni naziste NEL MARTIRIO DEI MARTIRI CRISTIANI! LE RELIGIONI dove il demonio è di casa! ] [ MOST CRIMINAL SATANIC COUNTRY North Korea Somalia Syria Iraq Afghanistan Saudi Arabia Maldives Pakistan Iran Yemen Sudan Eritrea Libya Nigeria Uzbekistan Central African Rep. Ethiopia Vietnam Qatar Turkmenistan Laos eypt Myanmar (Burma) Brunei Colombia Jordan Oman India Sri Lanka Tunisia Bhutan Algeria Mali Palestinian Territories United Arab Emirates. Mauritania China Kuwait Kazakhstan Malaysia Bahrain Comoros Kenya Morocco Tajikistan Djibouti Indonesia Bangladesh Tanzania Niger.
C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO:(Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancto. cRoce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
NON CONOSCO QUESTA VICENDA MA IO NON SO CHI SI ASSUME LA RESPONSAILITà DI AVERE PORTATO AL POTERE SHARIAH ERDOGAN SALAFITI WAHHABITI SAUDITI OTTOMANI ISLAMICI FRATELLI MUSULMANI IL NAZISMO ONU SUPER AMNESTY CALIFFATO HAMAS .. E TUTTI I LORO MORTISTRAMORTI BUSH 322 KERRY BILDENBERG CHE HANNO INGUAIATO ISRAELE E TUTTO IL GENERE UMANO!
Premio Sakharov fermata a scalo Cairo
Asmaa Mahfouz doveva partire per Bangkok
tutte le Nazioni naziste NEL MARTIRIO DEI MARTIRI CRISTIANI! LE RELIGIONI dove il demonio è di casa! ] [ MOST CRIMINAL SATANIC COUNTRY North Korea Somalia Syria Iraq Afghanistan Saudi Arabia Maldives Pakistan Iran Yemen Sudan Eritrea Libya Nigeria Uzbekistan Central African Rep. Ethiopia Vietnam Qatar Turkmenistan Laos eypt Myanmar (Burma) Brunei Colombia Jordan Oman India Sri Lanka Tunisia Bhutan Algeria Mali Palestinian Territories United Arab Emirates. Mauritania China Kuwait Kazakhstan Malaysia Bahrain Comoros Kenya Morocco Tajikistan Djibouti Indonesia Bangladesh Tanzania Niger.
C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO:(Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancto. cRoce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
Abdullah Ocalan LO HANNO RIEMPITO DI DROGA! NON ESISTE PIù PER LA TURCHIA UN PROCESSO DEMOCRATICO ED ERDOGAN LAVORERà SEMPRE PER OTTENERE I SUOI GENOCIDI! MA IO NON SO CHI SI ASSUME LA RESPONSAILITà DI AVERE PORTATO AL POTERE SHARIAH ERDOGAN SALAFITI WAHHABITI SAUDITI OTTOMANI ISLAMICI FRATELLI MUSULMANI IL NAZISMO ONU SUPER AMNESTY CALIFFATO HAMAS .. E TUTTI I LORO MORTISTRAMORTI BUSH 322 KERRY BILDENBERG CHE HANNO INGUAIATO ISRAELE E TUTTO IL GENERE UMANO!
ISTANBUL 22 OTT – Il capo dei ribelli curdi del Pkk Abdullah Ocalan in carcere in Turchia si è detto ottimista sul processo di pace avviato con il governo di Ankara che vuole porre fine a una guerra civile costata 40.000 morti dal 1984. “Vorrei dire che siamo entrati dal 15 ottobre in una nuova fase del processo che riguarda l’avvenire democratico della Turchia – ha detto Ocalan secondo un comunicato del Partito curdo Hdp -. La mia speranza di vedere concludere questo processo si è rafforzata”.
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C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO:(Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancto. cRoce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
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STOP ALLA SHARIAH! PER LA SHARIAH IL GENOCIDIO è LA STRADA DI ALLAH INFATTI NON HANNO LA LIBERTà DI UN CAZZO E NON C’è MODO DI SALVARE LA NAZI SHARIAH LEGA ARABA DALLA AGGRESSIONE MONDIALE DI TUTTE LE NAZIONI! stop a questa ipocrisia di massoni Farisei CIA NATO satanisti USA UE ONU! finché la shariah non verrà condannata i maomettani cercheranno sempre il loro genocidio.. perché questa è la tecnica che ha loro insegnato Maometto! Solo che con il genocidio degli amici si devono chiudere gli occhi e anche tutti e due per le loro armi chimiche! ] QUESTA POLITICA DEGLI USA è UNA BOIATA! [
BEIRUT 22 OTT – Ventidue persone di cui 13 bambini e tre donne sono state uccise in un bombardamento dell’aviazione di Damasco la notte scorsa sulla cittadina di Nasib nella provincia meridionale siriana di Daraa. Lo afferma l’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus)! NON ESISTE PIù PER LA TURCHIA UN PROCESSO DEMOCRATICO ED ERDOGAN LAVORERà SEMPRE PER OTTENERE I SUOI GENOCIDI! MA IO NON SO CHI SI ASSUME LA RESPONSAILITà DI AVERE PORTATO AL POTERE SHARIAH ERDOGAN SALAFITI WAHHABITI SAUDITI OTTOMANI ISLAMICI FRATELLI MUSULMANI IL NAZISMO ONU SUPER AMNESTY CALIFFATO HAMAS .. E TUTTI I LORO MORTISTRAMORTI BUSH 322 KERRY BILDENBERG CHE HANNO INGUAIATO ISRAELE E TUTTO IL GENERE UMANO!
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C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO:(Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancto. cRoce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
IL SIGNORAGGIO BANCARIO è DEI POPOLI! QUESTO è ALTO TRADIMENTO! BASTA A TRADIRE I VOSTRI POPOLI ED A SPERGIURARE CONTRO LA COSTITUZIONE CHE NON AMMETTE ASSOCIAZIONI SEGRETE MASSONICHE E LA CESSIONE DI NESSUNA SOVRANITà! VOI SIETE IL REGIME BILDENBERG ROTHSCHILD! STRASBURGO 22 OTT – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato la nuova Commissione Europea guidata da Jean Claude Juncker. 423 sì 209 no 67 astenuti il risultato del voto elettronico.
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C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO:(Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancto. cRoce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/10/22/ok-parlamento-ue-a-commissione-juncker_7128dd0c-0a57-452d-8e1b-f38b5fb02e58.html
QUESTO ORRORE ISLAMICO SHARIAH SAUDITA OTTOMANO NON FINIRà MAI PERCHé ERGOGAN è UN MALATO CHE VUOLE IL CALIFFATO MONDIALE! QUESTI NAZISTI SONO TUTTI DEI MALATI ASSASSINI SERIALI CHE NON HANNO NESSUN RISPETTO PER IL VALORE DELLA VITA UMANA! 1. FINCHé MUSULMANI NON SARANNO TUTTI MORTI O 2. FINCHé NON ACCETTERANNO DI ABOLIRE LA SHARIAH; O 3. FINCHé NON CAPIRANNO CHE A TUTTI GLI EBREI DEL MONDO DEVE ESSERE DATA UNA PATRIA! ] TEL AVIV 22 OTT – Due militari israeliani sono rimasti feriti nell’incidente avvenuto oggi al confine con l’Egitto. Lo rende noto il portavoce militare israeliano. Sono stati dei terroristi a bordo di due veicoli ad aprire il fuoco verso il confine tra Egitto e Israele all’altezza di al Oga nella zona orientale del Sinai prima di darsi alla fuga. Lo riferiscono all’ANSA fonti della sicurezza egiziana. Nella sparatoria sarebbe rimasto ferito un egiziano ma non è chiaro se si tratti di un civile. TEL AVIV 22 OTT – Un incidente a fuoco e’ avvenuto al confine tra l’Egitto e Israele. Lo dice la Radio Militare secondo cui è stato aperto il fuoco contro una pattuglia israeliana all’altezza del monte Harif. L’esercito sta controllando se ci sia stata anche un’infiltrazione in territorio israeliano. Non si ha notizia di vittime.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2014/10/22/scontro-a-fuoco-a-confine-israele-egitto_989872f2-ab38-451e-b7a7-65d3e753288b.html
tutte le Nazioni naziste NEL QUOTIDIANO MARTIRIO DEI MARTIRI CRISTIANI INNOCENTI! LE RELIGIONI dove il demonio è di casa! ] [ MOST CRIMINAL SATANIC COUNTRY North Korea Somalia Syria Iraq Afghanistan Saudi Arabia Maldives Pakistan Iran Yemen Sudan Eritrea Libya Nigeria Uzbekistan Central African Rep. Ethiopia Vietnam Qatar Turkmenistan Laos eypt Myanmar (Burma) Brunei Colombia Jordan Oman India Sri Lanka Tunisia Bhutan Algeria Mali Palestinian Territories United Arab Emirates. Mauritania China Kuwait Kazakhstan Malaysia Bahrain Comoros Kenya Morocco Tajikistan Djibouti Indonesia Bangladesh Tanzania Niger.
C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO:(Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancto. cRoce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2014/10/22/confine-egitto2-militari-israele-feriti_d6a9b2db-b5bb-4019-88d1-d5c4cb82b139.html
quello che dice Stefano Duchemino “Il piacere non è peccato in sè quello che conta è che l’atto sessuale non sia disgiunto dalla procreazione” è LA SOMMATORIA DI OGNI PERFEZIONE beato chi è santo come lui! … ed io ho incontrato un uomo che ha avuto cinque figli e ha fatto solo 5 rapporti sessuali con la moglie! MA QUESTO UOMO di PALO DEL COLLE (BA) SI è ANDATO A SPOSARE CON UN ABITO TUTTO BIANCO ANCHE PER LO SPOSO! QUESTA è VERAMENTE UNA VOCAZIONE CATTOLICA MOLTO SPECIALE! è chiaro invece che per noi bisogna astenersi dalla sodomia impudicizia adulterio pornografia! Affinché l’atto sessuale sia sempre il linguaggio del sacramento del Matrimonio che è il mutuo amore ed il bisogno unitivo se è fatto di comune accordo nel matrimonio non è mai peccato anzi più sesso possono fare gli sposi e sempre di più si santificano reciprocamente ecco perché tutte le volte che si vive l’atto sessuale nel matrimonio si ripresenta il sacramento del matrimonio ogni volta tutte le Volte! Quindi sempre il sesso nel matrimonio è un atto di santificazione! CERTO LA CHIESA INDICA LA SANTITà [e questa non deve essere fraintesa come un obbligo imperativo del tipo “niente preservati!”] CHE DEVE ESSERE RAGGIUNTA drasticamente subito infatti la Chiesa NON FA DEL TERRORISMO SESSUALE PERCHé LASCIA UNA GRANDE LIBERTà ALLA COSCIENZA ED ALLA RESPONSABILITà DEI CONIUGI PER CUI è DETTO PATERNITà E MATERNITà RESPONSABILI! COLUI CHE Ha parlato è un Accolito; Baccelliere in Sacra Teologia e Docente di Religione Cattolica! GLI ASINI CHE CON LA LORO IGNORANZA FANNO DEL TERRORISMO SONO PREGATI DI METTERSI A STUDIARE!
al MIO FRATELLO Abd Allah bin Abd al-Aziz Al Saud Re dell’Arabia Saudita Abdullah. e Benjamin Netanyahu spesso soprannominato Bibi OK! NEL FRATTEMPO METTETEVI DACCORDO TRA VOI CIRCA LA MIA PROPOSTA! che cosa hanno fatto i satanisti della cia datagate entrando nel mio Lorenzojhwh UniusREI
jhwhinri@gmail.com mi hanno disattivato la funzione Impostazioni › Email e cellulare !! QUELLO CHE HANNO OTTENUTO è DI FARMI PERDERE TANTO TEMPO!!!
corpo di cristo
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Il meglio della rete
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Profeta e Scienziato prof. Giacinto Auriti
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A tutte le NAZIONI del MONDO “morte all’usuraio!”
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forze armate
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ora basta!
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monarchia bancaria internazionale assolutistica e parassitaria
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— Associazione per la tutela della democrazia e della sovranità popolare —
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New World Order – Nuovo ordine mondiale
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Jesus il messia viene! Maranatha vieni Signore Gesù!
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FASE TRE – divulgare il nuovo ordine mondiale strategie della PIRAMIDE massonica.
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Satanismo Internazionale del nuovo ordine mondiale!
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signoraggio internazionale
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dignità dell’uomo
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signoraggio S.p.A.
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democrazia estinta perchè camuffata
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PRESTO QUESTO ABOMINIO Islam ABOMINIO FINIRà DI ESISTERE! gli atei evoluzionisti le scimmie GENDER non hanno nessun senso della logica dal momento che condannano a morte Israele e tutto l’Occidente per spianare la strada alla shariah della LEGA ARABA il peggiore nazimo CALIFFATO OTTOMANO della storia! Ma questa non è la agenda di questi coglioni sauditi salafiti spietati assassini.. NO! questa è la agenda Rothschild talmud i satanisti DATAGATE NWO FMI SPA GMOS! Isis lapida uomo per adulterio in Siria. Due giorni dopo notizia su donna che ha subito stessa sorte. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO (Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancto Croce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
PRESTO QUESTO ABOMINIO Islam ABOMINIO FINIRà DI ESISTERE! Quella bambina di tre mesi che è stata uccisa il suo vero nome è Genere Umano! “PRESTO QUESTO ABOMINIO Islam ABOMINIO FINIRà DI ESISTERE!”. TEL AVIV 23 OTT – Lamentava problemi mentali emersi dopo aver scontato un periodo di detenzione in Israele Abdel Rahman al-Shaludi il ventenne palestinese ucciso a Gerusalemme da un agente della polizia israeliana dopo che con la sua auto aveva investito un gruppo di passanti provocando la morte di una bebe’ e il ferimento di altre 8 persone. Secondo la polizia israeliana si e’ trattato di un attentato. La agenzia Maan ha appreso che al-Shaludi aveva fissato un appuntamento con uno psichiatra. LO VANNO DICENDO TUTTI NEL REGNO DI DIO “TUTTI I MUSULMANI HANNO GRAVI PROBLEMI PSICHICI! “
C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Genere Umano” Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satanaMy JHWH Holy — quello che io odio di questi satanisti farisei cabalisti luciferini talmud agenda FMI Banca MOndiale Rothschild.. è che loro si prendono sempre troppo tempo e troppi cadaveri per fare tutte le cose! C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Genere Umano” Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO (Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancto Croce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen! Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO (Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancto Croce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
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http://www.corrispondenzaromana.it/io-non-mi-lascero-dominare-da-nulla/
22 ottobre 2014. «Io non mi lascerò dominare da nulla». Lutero e Melantone(di Cristina Siccardi) La coscienza di ogni individuo che segue i principi del Creatore è quella che segue la Verità portatrice di libertà (Gv 8 32); la «libertà di coscienza» di ogni individuo che segue i propri voleri e i propri piaceri è quella che rende la vita avviluppata di problemi e di infelicità. Tuttavia l’individuo anche cristiano si ribella e vuole imporre la sua volontà sfidando Dio e corrompendo di peccato in peccato la sua splendente innocenza battesimale.
C’è chi pur conducendo una vita licenziosa vuole a tutti i costi vedere legittimati i propri atti dissoluti. Esistono casi eclatanti nella storia come quello di Enrico VIII la cui scelta di divorziare da Caterina d’Aragona per contrarre nuovo matrimonio con Anna Bolena originò uno scisma all’interno della Chiesa.
Tuttavia un fatto similare avvenne anche nel Protestantesimo stesso; mentre quest’ultimo però si piegò alle voglie di Filippo I d’Assia la Santa Sede di Roma non si piegò a quelle di Enrico VIII. Fu così che il Parlamento inglese approvò gli atti che sancirono la frattura con Roma nella primavera del 1534. In particolare l’Act of Supremacy stabilì che il Re è «l’unico Capo Supremo della Chiesa d’Inghilterra» e il Treasons Act dello stesso anno rese alto tradimento punibile con la morte il rifiuto di riconoscere il Sovrano come tale molti martiri persero la vita sul patibolo per tale ragione fra questi san Tommaso Moro.
Alcuni anni prima di tali fatti storici il Langravio Filippo I d’Assia dopo poche settimane dal suo matrimonio con la malaticcia e poco piacente Cristina di Sassonia che probabilmente abusava anche di alcool commise adulterio e nel 1526 iniziò a considerare l’ammissibilità della bigamia. Scrisse quindi a Martin Lutero per chiedergli la sua opinione in merito portando come precedente la pratica della poligamia tra i patriarchi dell’Antico Testamento.
Lutero rispose che per un cristiano non era sufficiente considerare gli atti dei patriarchi ma che come per i patriarchi era necessaria una speciale sanzione divina. Poiché nel caso specifico tale sanzione non esisteva l’eresiarca gli raccomandò di non incorrere in un matrimonio poligamo. Ma Filippo non abbandonò il suo progetto né tantomeno uno stile di vita basato sul libertinaggio che per anni gli impedì di accostarsi alla comunione luterana (memoria dell’ultima cena di Cristo) dove non avviene la transustanziazione poiché Lutero la negò.
Entrò quindi in scena Melantone con il caso di Enrico VIII il riformatore propose che le “difficoltà” del Re venissero risolte prendendo una seconda moglie piuttosto che divorziando dalla prima. Proposta che garbò molto al langravio avvalorata da alcune affermazioni dello stesso Lutero contenute nei suoi sermoni sulla Genesi. Tale soluzione parve a Filippo I l’unico “medicinale misericordioso” per curare la sua coscienza malata di vizi e di peccati. Egli quindi pensò di sposare la figlia di una dama di compagnia di sua sorella Margarethe von der Saale la quale non voleva a lui unirsi se non con l’approvazione dei teologi di Wittenberg approvazione che arrivò sotto le minacce dello stesso langravio d’Assia a Rotenburg an der Fulda dove il 4 marzo 1540 Filippo e Margarethe vennero uniti in matrimonio. La vicenda comunque fu di enorme scandalo per tutta la Germania tanto che alcuni alleati del langravio smisero di servirlo e Lutero si rifiutò di confermare il proprio coinvolgimento nella questione.
Come non ricondurre tali vicende alle proposte avanzate all’interno del Sinodo straordinario sulla famiglia conclusosi da poco? L’uomo contemporaneo tronfio del suo progresso scientifico culturale tecnologico e teologico ripropone gli stessi temi di mezzo millennio fa per andare incontro alle coscienze esigenti non di Verità ma di soggettiva libertà delle persone “diritti” per le proprie incontrollate passioni.
«Chi viene a trovarsi in queste ed in altre situazioni del genere in cui le norme canoniche chiaramente non coincidono con la realtà umana quale si prospetta ad una coscienza deformata ha diritto all’aiuto ed alla comprensione fraterna ed intelligente del prossimo. Ciò significa non solo trattarli come dei fuorilegge ma anche aiutarli a giudicare la loro situazione e l’eventuale dissidio fra la norma da una parte e l’imperativo della coscienza dall’altra. In definitiva si tratta di prestar loro l’attenzione che meritano facendo sentire inoltre la propria partecipazione alla loro fiducia nell’amore di Dio che tutto abbraccia e di tutto finisce per avere ragione. Ciò significa anche non impedir loro senza motivo di accostarsi ai sacramenti. Poiché le attuali norme sembrano non consentirlo e non è possibile trovare una via d’uscita neanche ricorrendo all’epicheia si dovrebbe cercare di riformare queste prescrizioni».
Questo non è un brano tratto dalle discussioni del Sinodo sulla famiglia; non è neppure il passo di un’intervista rilasciata dal Cardinale Kasper e nemmeno una considerazione di Papa Francesco. Questa è una citazione tratta da un libro di Viktor Steininger pubblicato in Germania nel 1968 e tradotto in Italia l’anno seguente con il titolo Divorzio anche per chi accetta il Vangelo? Paradossi dell’indissolubilità matrimoniale (Herder-Morcelliana pp. 174-175).
Lo stratagemma della Misericordia privata della Giustizia (Dio è sia Misericordia che Giustizia) muterebbe non solo la pastorale nei confronti dei peccatori adulteri o omosessuali ma si relazionerebbe a quell’auspicato «sviluppo del dogma» sbandierato dai teologi novatori che aprirono la loro breccia nel Concilio Vaticano II e le cui conseguenze cariche di zolfo oggi i cattolici sono costretti a respirare. Sono in molti nel clero a scalpitare per “soccorrere” le necessità spirituali dei fedeli.
Ma sono così sicuri di voler soccorrere spingendo le loro anime sempre più nelle sabbie mobili del peccato mortale? E quale misericordia userebbero per Nostro Signore? L’anima quando riceve la Comunione diventa Tempio di Dio. Rimembrano ancora i custodi del depositum fidei e coloro che odono più le loro teorie degli imperativi del Signore ciò che scrive san Paolo nella prima lettera ai Corinzi?
«”Tutto mi è lecito!”. Ma non tutto giova. “Tutto mi è lecito!”. Ma io non mi lascerò dominare da nulla […] il corpo poi non è per l’impudicizia ma per il Signore e il Signore è per il corpo. Dio poi che ha risuscitato il Signore risusciterà anche noi con la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! […] non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio e che non appartiene a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!» (1Cor. 6 12-20).
Se tale insegnamento stride alle coscienze nutrite di libertà soggettive e non oggettive non è un problema di san Paolo né di quelli a lui fedeli che continuano tenacemente e con perseveranza a non essere né adulteri né profanatori del Sacramento della Comunione. La Chiesa si è sempre prodigata con carità verso il peccatore ma ha sempre combattuto contro il peccato nemico delle anime. Come né il langravio Filippo I d’Assia né Enrico VIII potranno mai diventare modelli di vita matrimoniale così nessun tipo di concessione al peccato potrà mutare la rotta di coloro che sono coscienti di essere stati comprati a caro prezzo. (Cristina Siccardi) http://www.corrispondenzaromana.it/io-non-mi-lascero-dominare-da-nulla/
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22 ottobre 2014. Ombre inquietanti sulla Relatio Synodi. Relatio Synodi(di Tommaso Scandroglio) La Relatio Synodi della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi presenta sicuramente delle luci ma accanto queste non mancano ampie zone d’ombra. Concentriamo la nostra attenzione su ciò che dice il documento sinodale in merito a coloro i quali hanno contratto il solo matrimonio civile ai divorziati risposati e ai conviventi. Al n. 25 leggiamo «In ordine ad un approccio pastorale verso le persone che hanno contratto matrimonio civile che sono divorziati e risposati o che semplicemente convivono compete alla Chiesa rivelare loro la divina pedagogia della grazia nelle loro vite e aiutarle a raggiungere la pienezza del piano di Dio in loro. Seguendo lo sguardo di Cristo la cui luce rischiara ogni uomo (cf. Gv 1,9; Gaudium et Spes 22) la Chiesa si volge con amore a coloro che partecipano alla sua vita in modo incompiuto riconoscendo che la grazia di Dio opera anche nelle loro vite dando loro il coraggio per compiere il bene per prendersi cura con amore l’uno dell’altra ed essere a servizio della comunità nella quale vivono e lavorano». In questa sezione vi sono almeno due passaggi che fanno problema.
I padri sinodali ci dicono che «la grazia di Dio opera» anche nelle vite di queste persone che vivono condizioni gravemente illecite sotto il profilo morale. Con buona probabilità queste persone vivono in stato di peccato mortale (posto che naturalmente sussistano anche la condizione di piena avvertenza e deliberato consenso). Ora Tommaso D’Aquino – e tutta la tradizione dottrinale – ci insegna che «chi è in peccato mortale è privo della grazia di Dio» (In 4 Sent. d. 16 q. 2 a. 1 sol. 3). Vero è che Dio non cessa di prendersi cura di costoro per farli “tornare all’ovile” ma asserire che vivono in grazia di Dio è scorretto. Infatti una cosa è l’azione salvifica di Dio che agisce dal di fuori a beneficio della persona un’altra è la condizione interiore di quest’ultima che se non accetta l’azione di grazia divina ne rimane ovviamente esclusa. Altro passaggio non proprio limpido la grazia di Dio aiuterebbe i conviventi i coniugi non stretti da vincolo sacramentale e i divorziati risposati a «prendersi cura con amore l’uno dell’altra». Non si comprende come Dio possa incoraggiare l'”amore” dei conviventi delle persone sposate solo civilmente e dei divorziati risposati perché significherebbe che Dio vuole confermare uno stato di vita gravemente immorale rinsaldare un rapporto che ai suoi occhi è intrinsecamente disordinato.
C’è chi però obbietta che da una parte queste persone vivono sì una situazione irregolare – aspetto negativo – però su altro fronte – aspetto positivo – si vogliono bene si amano. Valorizziamo dunque almeno questo fattore positivo. Risposta purtroppo quel bene del “volersi bene” inserito in un contesto di peccato diventa malum. Quell’amore non è tale non è autentico. Ciò appare evidentissimo nel caso dei divorziarti risposati qui il Sinodo incoraggerebbe ad amare l’altra persona che non è il proprio coniuge e quindi incoraggerebbe l’adulterio.
Infine il n. 45 in merito a separazioni e divorzi così si esprime «i Padri sinodali hanno avvertito l’urgenza di cammini pastorali nuovi che partano dall’effettiva realtà delle fragilità familiari sapendo che esse spesso sono più ‘subite’ con sofferenza che scelte in piena libertà». Limitandoci alla realtà italiana però le cose pare che stiano in modo differente. Secondo un report dell’Istat del 2012 i primi tre motivi per cui un matrimonio va a gambe all’aria sono la routine quotidiana (40%) il tradimento (30%) e l’ingerenza dei suoceri (20%). Forse a parte l’ultimo motivo le altre motivazioni che portano alla tomba il matrimonio rimandano a scelte fatte in piena libertà e consapevolezza dai coniugi e non a calamità “naturali” che si abbattono sulla coppia annientandola contro la loro volontà. (Tommaso Scandroglio)
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http://www.corrispondenzaromana.it/verso-il-sinodo-del-2015/ 22 ottobre 2014 – 10:59
Das Drama geht weiter! Verso il sinodo del 2015. Verso il sinodo del 2015(di Roberto de Mattei) «Das Drama geht weiter!» (Lo spettacolo continua) ha dichiarato in un’intervista il cardinale Reinhard Marx arcivescovo di Monaco di Baviera (“La Repubblica” 20 ottobre 2014). Lo spettacolo è quello del Sinodo dei Vescovi che ha visto un imprevisto colpo di scena svolgersi in aula..
La Relatio post disceptationem presentata il 13 ottobre malgrado i rimaneggiamenti a cui è stata sottoposta non ha ottenuto l’attesa maggioranza dei due terzi sui due nodi cruciali l’accesso alla comunione dei divorziati risposati e l’apertura alle coppie omosessuali attestandosi a 104 favorevoli e 74 contrari sul primo punto e a 118 placet e 62 non placet sul secondo. Malgrado l’evidente débâcle il cardinale Marx che è uno dei più accesi esponenti dell’ala progressista si è detto soddisfatto perché il processo rivoluzionario è fatto di tappe successive. Su alcuni temi ha spiegato «abbiamo fatto due passi avanti e poi uno indietro».
L’arretramento però è stato imposto da una resistenza dei Padri sinodali ben più ampia del previsto. Per comprendere la portata dell’evento si può ricordare che al Concilio Vaticano II malgrado l’aspro dibattito in aula i documenti più contestati come la Dignitatis Humanae e la Nostra Aetate vennero approvati con 2.308 voti contro 70 il primo e 2.221 contro 88 il secondo. Se allora si parlò di consenso maggioritario oggi la spaccatura è evidente.
La Chiesa è oggi un campo di battaglia come tante volte lo è stata da Nicea al Vaticano II dove si sono sempre scontrati non conservatori e progressisti ma i cattolici che non vogliono toccare uno iota del deposito divino e coloro che in questo deposito vogliono introdurre delle novità. La frase di papa Francesco secondo cui «Dio non teme ciò che è nuovo» va intesa in un senso diverso da quello che ha voluto attribuirgli il Pontefice può solo voler dire che Dio non ha timore dei “novatores” ne distrugge l’opera e affida il compito di sconfiggerli ai difensori del Magistero immutabile della Chiesa.
In campo di fede e di morale ogni eccezione introduce una regola e ogni nuova regola apre la strada ad un sistema normativo che capovolge l’antico. La novità ha una portata rivoluzionaria che va colta nel suo momento embrionale. Il cardinale George Pell in un’intervista televisiva al “Catholic New Service” ha definito la richiesta della comunione ai divorziati come un cavallo di Troia che apre la strada al riconoscimento delle unioni omosessuali.
Il numero dei divorziati risposati che chiedono di ricevere la comunione è infatti irrilevante. Ciò che è in gioco è ben altro è l’accettazione da parte della Chiesa dell’omosessualità considerata non come un peccato o come una tendenza disordinata ma come una “tensione” positiva verso il bene degna di accoglienza pastorale e di protezione giuridica. I cardinali Marx e Schönborn sono stati chiari a questo proposito e il segretario aggiunto del Sinodo mons. Bruno Forte allievo della scuola ereticale di Tubinga ne ha eseguito i desiderata rivelandosi come l’autore dei passaggi più scabrosi della prima Relatio.
La larga maggioranza dei padre sinodali ha respinto i paragrafi scandalosi ma ciò che la dottrina non ammette viene ammesso dalla prassi in attesa di essere sancito da un prossimo Sinodo. Per molti laici sacerdoti e vescovi l’omosessualità può essere praticata anche se non accolta di diritto perché non rappresenta un peccato grave. Ciò si collega alla questione delle convivenze extra-matrimoniali. Se la sessualità fuori del matrimonio non è un peccato grave ma un valore positivo purché si esprima in maniera stabile e sincera essa merita di essere benedetta dal sacerdote e legalizzata dallo Stato. Se è un valore è anche un diritto e se esiste il diritto alla sessualità il passo dalla convivenza dei divorziati al matrimonio omosessuale è inevitabile.
Il Magistero dottrinale della Chiesa che non ha mai variato nel corso di duemila anni insegna che la pratica dell’omosessualità va considerata come un vizio contro natura che provoca non solo la dannazione eterna degli individui ma anche la rovina morale della società. Le parole di Sant’Agostino nelle Confessioni riassumono il pensiero dei Padri «I delitti che vanno contro natura ad esempio quelli compiuti dai sodomiti devono essere condannati e puniti ovunque e sempre. Quand’anche tutti gli uomini li commettessero verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina» (Confessioni c. III p. 8).
I Pastori della Chiesa nel corso dei secoli hanno raccolto e ritrasmesso questo insegnamento perenne. Perciò la morale cristiana ha sempre condannato l’omosessualità senza riserve e ha stabilito che questo vizio non può pretendere a nessun titolo di venire legalizzato dall’ordinamento giuridico né promosso dal potere politico. Quando nel 1994 il Parlamento Europeo votò la sua prima risoluzione a favore del pseudo-matrimonio omosessuale Giovanni Paolo II nel suo discorso del 20 febbraio 1994 ribadì che «non è moralmente ammissibile l’approvazione giuridica della pratica omosessuale. (…) Con la risoluzione del Parlamento Europeo si è chiesto di legittimare un disordine morale. Il parlamento ha conferito indebitamente un valore istituzionale a comportamenti devianti non conformi al piano di Dio. (…) Dimenticando la parola di Cristo – “la Verità vi farà liberi” (Gv 8 32) – si è cercato di indicare agli abitanti del nostro continente il male morale la deviazione una certa schiavitù come via di liberazione falsificando l’essenza stessa della famiglia».
Una crepa in questo edificio dottrinale si è aperta il 28 luglio 2013 quando sul volo di ritorno dal Brasile papa Francesco pronunciò le esplosive parole «chi sono io per giudicare!» destinate da allora ad essere utilizzate per giustificare ogni trasgressione. Il giudizio con la conseguente definizione delle verità e condanna degli errori compete per eccellenza al Vicario di Cristo supremo custode e giudice della fede e della morale.
Richiamandosi alle parole di Francesco alcuni vescovi e cardinali dentro e fuori l’aula sinodale hanno espresso la richiesta di cogliere gli aspetti positivi dell’unione contro natura. Ma se uno tra i più gravi peccati cessa di essere tale è il concetto stesso di peccato che viene meno e riaffiora quella concezione luterana della misericordia che è stata anatemizzata dal Concilio di Trento. Nei canoni sulla giustificazione promulgati il 13 gennaio 1547 si legge «Se qualcuno afferma che la fede che giustifica non è altro che la fiducia nella divina misericordia» (can. 12); «che Dio ha dato agli uomini Gesù Cristo come redentore in cui confidare e non anche come legislatore cui obbedire» (can. 21); «che non vi è alcun peccato mortale se non quello della mancanza di fede» (can. 27) «sia anatema».
Si tratta di temi teologici che hanno una ricaduta sociale e che anche i laici hanno il diritto e il dovere di affrontare mentre si avvicina non solo il Sinodo del 2015 ma quel 2017 che vede il quinto centenario della Rivoluzione di Lutero e il primo delle apparizioni di Fatima. Ciò che è in corso non è uno spettacolo giocoso come lascia intendere il cardinale Marx ma un duro conflitto che coinvolge il Cielo e la terra. Gli ultimi atti saranno drammatici ma l’epilogo certamente trionfante secondo la divina promessa confermata dalla Madonna alla Cova da Iria nel 1917.
Che l’Immacolata si degni concedere una perseverante purezza di pensieri e di azioni a tutti coloro che nel calore della lotta difendono con coraggio l’integrità della fede cattolica. (Roberto de Mattei)
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da UNIUS REI A SUO king Saudi Arabia SATANISTI ED ALIENI (BIOLOGIA SINTETICA GMOS DEMONI che sono sempre stati con noi e non vengono da nessul altro pianeta lontano! Questo è il progetto medioevale della Magia Nera GOLEM) SATANISTI ED ALIENI SONO AFFINI il regno di satana! E CIA DATAGATE NON HANNO BISOGNO DI VENIRE NELLA MIA GMAIL PER DIRE “IO DATAGATE,IO SONO QUì perché IO il 666 Nuovo Ordine Mondiale 322 io HO PAURA DEI TUOI BLOGGERS E DI QUELLO CHE TU PUOI scrivere PERCHé I MIEI FILTRI NON FUNZIONANO BENE e perché il mio potere non è ancora un potere assoluto!” è CHIARO IL SISTEMA NASSONICO HA LANCIATO la sua sfida contro di me UNIUS REI perché io rappresento il GENERE UMANO quella FRATELLANZA UNIVERSALE che io rappresento l’ultima risorsa prima del baratro!
Certo tu puoi venire a Roma a tagliare la testa del Papa perché questo piace al tuo dio Allah e soprattutto piace ai Farisei Rothschild ed i massoni Bildenberg che hanno giurato per JaBullOn non hanno una loro opinione da poter esprimere! MA POI DOVE LONTANO TU CREDI DI POTER ARRIVARE? FERMATI COGLIONE CON QUESTA TUA GUERRA DI CIVILTà FERMATI CON QUESTA BLASFEMIA APOSTASIA PEDOFILIA POLIGAMIA O TU FARAI SCRIVERE LA PAROLA “FINE” CONTRO TUTTO IL GENERE UMANO!
ovviamente come tu sai di questi messaggi nella mia posta gmail ce ne sono tanti! https://ssl.gstatic.com/images/logos/google_logo_41.png
Gentile utente Il tuo account (jhwhinri@gmail.com ) ha 2 messaggi in sospeso.
Per ricevere questi messaggi CIicca qui per Re-login http://ow.ly/CEERM e attendere la risposta dal nostro reparto. Tutti QUESTI messaggi SONO PARTE DI UNA STRATEGIA DEL NWO!
IN REALTà EDWARD SNOWDEN [ Edward Joseph Snowden è un informatico statunitense. Ex tecnico della Central Intelligence Agency e fino al 10 giugno 2013 collaboratore della Booz Allen Hamilton,] ha dimostrato come la CIA non ha bisogno di password per accedere a tutti i nostri dati informatici! TUTTO QUESTO POSSIAMO CHIAMARLO IL “GRANDE FRATELLO” oppure “Intelligenza artificiale” oppure GMOS Biologia Sintetica per tecnologia aliena!
Credo che tu avrai sentito parlare di “tecnologia nano” da un cinquantesimo di millimetro!
ed a questo livello così evoluto di tecnologia non ha importanza se possiamo avere dei filamenti neuronali artificiali nel nostro cervello oppure se questa tecnologia può essere occultata in una qualsiasi scheda elettronica del nostro PC come in ogni video camera per poter comporre un sistema integrato elettronico per il controllo globale! OK! QUESTA INTELLIGENZA ELETTRONICA ARTIFICIALE E QUESTO è un GLOBALE CONTROLLO? SONO GIà OPERATIVI!
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Eminenze reverendissime Eccellenze,
cari amici siamo lieti di invitarvi al Simposio internazionale 2014 di AsiaNews che si svolgerà a Roma il 18 novembre 2014 (h. 15 – 20) presso la Pontificia Università Urbaniana Auditorium Giovanni Paolo II Via Urbano VIII 16. Il tema di quest’anno “La missione in Asia da Giovanni Paolo II a papa Francesco” vuole mettere in luce e comprendere la continuità fra lo slancio verso la missione in Asia del papa divenuto santo pochi mesi fa e i primi passi di papa Francesco nel mondo asiatico. Fin dal 1995 a Manila Giovanni Paolo II ha affermato che “l’Asia è il nostro compito per il terzo millennio” e che l’evangelizzazione deve puntare soprattutto verso il continente asiatico. Da questa sua visione è nata l’esperienza di AsiaNews e un crescente interesse della Chiesa verso questo continente.
Papa Francesco ha già compiuto un viaggio in Corea del Sud dove ha potuto incontrare milioni di fedeli coreani e di altri Paesi asiatici. Fra poco più di un mese egli andrà in Filippine e in Sri Lanka. Allo studio vi è anche un viaggio in Giappone. Papa Bergoglio sta costruendo sulla scia di Giovanni Paolo II proponendo anche una riformulazione – una conversione – del mondo dell’economia della finanza degli Stati a favore delle popolazioni e degli strati dimenticati dei popoli asiatici. A tale quadro vanno aggiunti i viaggi desiderati e (per ora) incompiuti dei due pontefici l’Iraq e la Cina. Al Simposio partecipano come relatori:
il card. Luis Antonio Tagle di Manila (Filippine)
il card. Joseph Zen Ze-kiun di Hong Kong (Cina)
il Patriarca caldeo Raphael Louis Sako di Baghdad (Iraq)
mons. Joseph Rayappu arcivescovo di Mannar (Sri Lanka)
mons. Lazzaro You Heung-sik vescovo di Daejeon (Corea del Sud)
Alle 17.30 è previsto un coffee-break per tutti i partecipanti. P. Bernardo Cervellera
Direttore AsiaNews Roma 12 ottobre 2014 AsiaNews Via Guerrazzi 11 Roma Italia. segreteria@asianews.it www.asianews.it
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http://www.corrispondenzaromana.it/ecumenismo-chiesta-da-un-vescovo-protestante-la-revoca-della-scomunica-di-lutero/
28 dicembre 2012 Chiesta da un vescovo protestante la revoca della scomunica di Lutero. lutero(di Mauro Faverzani) Che quello della “protestantizzazione” per la Chiesa Cattolica sia ormai più che un rischio lo dimostrano episodi apparentemente marginali eppure drammaticamente sintomatici. Come il sogno della signora Margot Käßmann già “vescovo” protestante di Mannheim ora figura di spicco del consiglio degli evangelici tedeschi l’Ekd è stata lei ad invocare per il 2017 l’annullamento della scomunica inflitta a Martin Lutero da Papa Leone X il 3 gennaio 1521 con la bolla “Decet Romanum Pontificem”.
Quale il motivo della singolare pretesa? A chiederlo ‒ afferma ‒ sarebbero molti “cattolici come Hans Küng”. La signora Käßmann dimentica evidentemente la condanna inflitta proprio a Küng dalla Congregazione per la Dottrina della Fede con revoca della “missio canonica”. Ma il fatto che a Küng vengano concessi credito ed ampi spazi non solo dai mass-media bensì anche presso un certo mondo ecclesiale specie quello fatto da sigle ed associazioni protese verso un malinteso senso dell’ecumenismo spinto evidentemente gli conferisce quell’autorevolezza cui la signora Käßmann fa riferimento. Citando per l’appunto – e non a caso ‒ il fatto che «in molte parrocchie» cattolici e protestanti progettino ormai «assieme gli eventi» nonché il fatto che le tante commissioni ecumeniche abbiano già “mostrato” a suo avviso come la richiesta non sia poi tanto bizzarra anzi sia «teologicamente giustificabile». Insomma una pericolosa omologazione dottrinale prima culturale e spirituale poi così preoccupata di cancellar le differenze da porre le due confessioni sostanzialmente sullo stesso piano.
A dare notizia di questo appello è stato il giornale “Mannheimer Morgen” nell’edizione dello scorso 23 dicembre ma la vicenda è stata ripresa quattro giorni dopo dall’agenzia d’informazione cattolica tedesca “Kath.net”. L’occasione per questa sorta di “rappacificazione” sarebbe data dalla ricorrenza dei 500 anni dall’affissione delle 95 tesi che sancirono la rottura con Roma. Ricorrenza che cade il 31 ottobre del 2017 giorno in cui la signora Käßmann spera «di poter festeggiare tutti insieme la comunione» ritrovata magari con un bel gesto clamoroso e simbolico di “riconciliazione”.
Come un fiume in piena il “vescovo” protestante non si ferma qui. E chiede addirittura che quel giorno venga proclamata una straordinaria festa nazionale in tutta la Germania perché il Paese – afferma ‒ «dev’essere orgoglioso che da qui sia partito un movimento mondiale come quello della Riforma» incurante della divisione e dei mali causati alla Chiesa. D’altra parte prosegue Käßmann «nessuno nel 1984 avrebbe creduto che nel 1989 sarebbe caduto il muro di Berlino». Come se gli eventi politici assolutamente immanenti si potessero accostare a questioni teologiche trascendenti; come se l’ideologia comunista in neanche un secolo di storia fosse paragonabile all’esperienza bimillenaria della fede cattolica nel disperato vano e fuorviante sforzo d’avvicinare ordini di grandezza tra loro incomparabili…
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Non paga Käßmann dopo i riconoscimenti religiosi e civili pretende anche d’incidere sulle usanze popolari chiedendo che «la gente sappia cosa si festeggia il 31 ottobre» e capisca che «non si tratta di Halloween». Già Halloween. La notte in cui i satanisti tengono le loro “messe nere” con tanto di cerimonie di propiziazione per festeggiare il “capodanno di satana” la “notte di sabba” notte che segnerebbe l’inizio del nuovo anno diabolico. “Coincidenze” sinistre quelle che sul calendario avvicinano le 95 tesi di Lutero all’esoterismo infernale. “Coincidenze” che dovrebbero far riflettere. (Mauro Faverzani)
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satana non dorme mai! Quindi la calpa precede la tempesta! Pensa a come potresti essere attaccato la prudenza e d’obbligo ma tu non avere paura noi non ti abbandoneremo!
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08 novembre 2013 – 16:53
Papa Francesco e la legalizzazione del “matrimonio gay” in Illinois
resizer.jsp(di Lupo Glori) L’Illinois è il quindicesimo stato americano a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Procede così a ritmi spediti l’omosessualizzazione degli Stati Uniti sostenuta e promossa dal presidente Barack Obama e avallata lo scorso 26 giugno dalla dichiarazione di incostituzionalità del “Defense of Marriage Act” (Doma) da parte della Corte Suprema americana.
Con 61 voti a favore e 54 contrari la Camera dell’Illinois ha infatti approvato la legge che dopo la scontata firma del Governatore Pat Quinn renderà possibile dal primo giugno del 2014 lo pseudo matrimonio omosessuale. Dopo il Maryland il Maine lo Stato di Washington il Delaware il Rhode Island e il Minnesota una nuova vittoria dunque per i sostenitori dei diritti gay. Come riporta inoltre “La Stampa” a testimonianza di tale dilagante deriva omosessualista a stelle e strisce «a giugno poi la Corte Suprema ha cancellato il bando per i matrimoni gay in California e la stessa cosa si prepara a fare la massima Corte del New Jersey. La settimana scorsa inoltre il Senato federale ha compiuto un passo in avanti già definito da molti `storico´ ha deciso che si voterà sull’Employment Non Discrimination Act (Enda) la legge che vieta nei luoghi di lavoro ogni tipo di discriminazione basata sugli orientamenti sessuali».
Il presidente americano Barack Obama uscito ormai da tempo totalmente allo scoperto in materia di diritti omosessuali festeggia dichiarando come «il nostro viaggio come nazione non è completo fino a quando i nostri fratelli e sorelle gay non saranno trattati come gli altri dalla legge. Gay e le lesbiche d’America devono essere trattati in modo giusto ed equo». Obama ha aggiunto entusiasta come lui e la moglie Michelle siano «contenti per tutte le coppie dell’Illinois che vedono riconoscere il loro amore legale così come lo è il nostro e per i loro amici e le loro famiglie che volevano altro che vedere i loro cari essere trattati giustamente e in modo paritario davanti alla legge».
Il “Chicago Tribune” mette in luce un aspetto particolare della vicenda facendo notare come in Illinois gli attivisti gay abbiano trovato un insolito alleato nel Papa richiamandosi alla sua ormai celebre esternazione rilasciata sul volo di ritorno dalla GMG a Rio de Janeiro quando affermò «se una persona è gay e cerca Dio in buona fede chi sono io per giudicarla?». Secondo il giornale di Chicago tali parole hanno indotto ad un “esame di coscienza” diversi parlamentari cattolici tra cui la democratica Linda Chapa LaVia e il presidente della Camera Michael Madigan. Quest’ultimo ha sottolineato come i commenti del Papa sull’omosessualità abbiano assicurato tra i 5 e i 10 voti decisivi per il passaggio della legge.
Come riporta il sito americano “LifeNews.com” commentando tale notizia Linda Chapa LaVia ha giustificato il proprio voto a favore del matrimonio omosessuale affermando che “come cattolica seguace di Gesù e del Papa Papa Francesco mi è chiaro che la nostra dottrina religiosa cattolica ha al suo centro l’amore la compassione e la giustizia per tutte le persone”. Da parte sua Madigan senza nominare direttamente il Papa ha fatto comunque un chiaro riferimento alle sue osservazioni dichiarando «per quelli a cui capita di essere gay e che vivono le loro relazioni in maniera armoniosa e produttiva ma illegale chi sono io per giudicare che loro dovrebbero essere illegali?».
Tali dichiarazioni da un lato testimoniano l’impatto e le conseguenze dannose che possono avere sull’opinione pubblica certe parole strumentalizzate a proprio piacimento dalla stampa; dall’altro denotano la superficialità di alcuni sedicenti politici cattolici che in cerca di consenso tentano di contemperare l’inconciliabile la dottrina cattolica e l’omosessualismo. La posizione tradizionale della Chiesa cattolica in materia è stata ricordata peraltro dall’arcivescovo di Chicago il cardinal Francis George il quale all’indomani dell’approvazione ha puntato il dito contro quella che ha definito “una pessima legge”. Papa Francesco da parte sua nella sua prima enciclica Lumen Fidei pubblicata nel mese di luglio aveva ribadito in maniera netta l’insegnamento della Chiesa che definisce il matrimonio come l’unione di un uomo e una donna. Nel 2009 come arcivescovo di Buenos Aires il futuro Papa aveva inoltre messo in guardia dal matrimonio omosessuale rappresentandolo come “una macchinazione del Padre della Menzogna che cerca di confondere e ingannare i figli di Dio (…) una pretesa distruttiva contro il piano di Dio”. (di Lupo Glori)
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10 settembre 2014. Il cardinal Dolan sarà il “Grand Marshal” del primo “Gay St. Patrick’s Day”. Il cardinal Dolan sarà il “Grand Marshal” del primo “Gay St. Patrick’s Day”(di Lupo Glori) Il St. Patrick’s Day di New York l’antichissima e celebre parata cattolica del 17 marzo in onore del patrono d’Irlanda San Patrizio risalente al 1762 apre ai gruppi omosessuali che da quest’anno saranno ammessi a partecipare alla sfilata con i loro cartelli e striscioni.
Come riporta l’agenzia di stampa “TMNews” infatti «fino a oggi gli omosessuali erano liberi di partecipare alle celebrazioni ma senza mostrare i cartelli che rappresentavano le loro associazioni. Ma il comitato organizzatore della parata ha annunciato che durante la prossima manifestazione il 17 marzo i gruppi che rappresentano diverse comunità gay lesbiche bisessuali e transgender potranno sfilare lungo Fifth Avenue con le proprie insegne». Con tale storica decisione gli organizzatori della manifestazione cedono dunque alle pressioni dei movimenti LGBT divenute sempre più accese e violente negli ultimi decenni. Pressioni che hanno trovato un alleato formidabile e determinante nel nuovo sindaco di New York Bill de Blasio il primo sindaco in 20 anni a non partecipare alla sfilata.
L’anno scorso de Blasio infatti dopo aver preso parte alla cerimonia religiosa che accompagna tradizionalmente l’evento aveva disertato la parata in polemica contro le presunte politiche “omofobe” degli organizzatori. Ma la notizia più importante e sorprendente è un’altra. Gli organizzatori della manifestazione hanno infatti pensato bene di assegnare il titolo onorario di “Grand Marshal” dello storico primo “Gay St. Patrick’s Day” all’Arcivescovo di New York il cardinale Timothy Dolan che ha accettato l’invito di aprire la sfilata sotto le insegne omosessuali dichiarando al “New York Times” «gli organizzatori della Parata hanno la mia fiducia e il mio supporto. I miei predecessori ed io abbiamo sempre lasciato le decisioni su chi potesse marciare agli organizzatori delle singole parate. Come ho fatto ogni anno… prego che la Parata sia una occasione di unità per tutti noi». Patrick J. Hornbeck presidente del dipartimento di teologia alla “Fordham University” giudica la decisone del cardinal Dolan in linea con il pensiero “rivoluzionario” di Papa Francesco «Penso che stiamo vedendo il cattolicesimo di Papa Francesco arrivare fino all’arcidiocesi di New York la dichiarazione del cardinale Dolan è accogliente. Non è lui che prende questa decisione ma vede la sfilata come un’opportunità per l’unità».
Al contrario Pat Archbold giornalista della più antica rivista cattolica degli Stati Uniti il “National Catholic Register” definisce la scelta dell’Arcivescovo di New York di sfilare come “Grand Marshal” una «capitolazione totale ai gruppi gay». La giustificazione del cardinal Dolan circa la non intromissione della chiesa cattolica riguardo la partecipazione dei gruppi omosessualisti alla marcia newyorkese è smentita dai fatti.
IMG_0007Nel 1993 il Cardinale John O’Connor si oppose difatti alla aggressiva campagna della Irish Lesbian and Gay Organization di poter marciare sotto le proprie bandiere affermando risolutamente «I cattolici irlandesi sono stati perseguitati per il solo fatto di aver rifiutato il compromesso con l’insegnamento della Chiesa. Quello che gli altri possono chiamare bigottismo i cattolici irlandesi lo chiamano principio». Il più autorevole rappresentante della chiesa cattolica americana accettando il ruolo di ospite d’onore della prima sfilata omosessuale di san Patrizio cade dunque nella trappola LGBT che utilizzerà tale plateale ed emblematica partecipazione per i suoi evidenti fini ideologici.
In un momento di grave crisi e confusione morale in una società sempre più pericolosamente minacciata dall’ideologia del gender sarebbe stato auspicabile che il cardinal Dolan prendesse esempio dal Cardinale John O’Connor e rifiutasse fermamente tale invito ribadendo la palese inconciliabilità tra dottrina cattolica e omosessualità. (Lupo Glori)
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12 settembre 2014 http://www.corrispondenzaromana.it/conchita-wurst-la-donna-barbuta-proclamata-voce-europea/
Conchita Wurst la “donna barbuta” proclamata “voce europea”. conchita-wrust-gender(di Lupo Glori) La drag queen Conchita Wurst meglio conosciuta come la “donna barbuta” vincitrice dell’ultimo Eurovisione Song Contest il prossimo 8 ottobre canterà davanti al Parlamento Europeo in occasione della sessione plenaria. La a dir poco bizzarra decisione è stata presa congiuntamente da tutti i principali partiti europei. Sul manifesto dell’evento sono infatti presenti i loghi dei Verdi dei Socialisti della Sinistra Europea e anche dei Popolari. Un ampio appoggio trasversale per proclamare all’unanimità «Conchita la voce dell’Europa».
La drag queen incredula di tale investitura e tanta considerazione cavalca l’onda ideologica «Un invito del genere è ovviamente un grande onore (…) quando ci si impegna per amore rispetto e tolleranza si fa parte di un movimento più grande che deve essere portato avanti anche dai cittadini europei e dalla politica».
Daniele Viotti europarlamentare PD tra i promotori dell’iniziativa insieme alla vicepresidente del Parlamento UE Ulrike Lunacek tristemente conosciuta per il suo rivoluzionario rapporto ha commentato «Conchita è la voce dell’Europa attenta alle discriminazioni e ai diritti di tutti il suo concerto qui a Bruxelles forse servirà anche a far smuovere qualcosa in Italia visto che siamo tra gli ultimi Paesi dell’Ue a non tutelare con una legge le coppie omosessuali».
Viotti ha quindi sollecitato il premier italiano a intraprendere una decisa “battaglia culturale” volta ad ottenere gradualmente tutto «I colleghi me lo chiedono spesso “Nemmeno ora che c’è Renzi riuscite a fare cambiare le cose?”. Al premier chiedo di fare una battaglia culturale che porti ad avere tutto. Prendiamoci il tempo necessario spieghiamo bene le cose (anche assieme alle associazioni) e otteniamo tutto. Non subito non in fretta ma tutto».
La scelta di attribuire all’icona LGBTQ Concita Wurst il titolo di “voce europea” invitandola come ospite d’onore al Parlamento Europeo dimostra ancora una volta il prisma ideologico dell’Unione Europea fondato su di un relativismo valoriale che pretende di conciliare qualsiasi tendenza o istinto individuale al di là di ogni giudizio etico.
Giuliano Amato il 23 aprile 2012 nell’ambito di un convegno universitario ha utilizzato un’immagine particolare ed efficace per descrivere l’UE «L’Europa è un sistema ibrido un ermafrodito. Su alcuni temi siamo disposti ad accettare organismi decisionali a livello europeo; su altri rivendichiamo la sovranità nazionale. Questa ibridazione non è negativa ma l’ermafrodito deve diventare più democratico e più efficiente». All’impotenza politica corrisponde una schizofrenia morale. In questo senso la decisione di eleggere la “donna barbuta” a voce europea esprime il carattere ibrido e ermafrodita dell’Unione Europea istituzione rappresentante di un area geografica un tempo culla di forti principi e nobili valori e fulcro propulsore della Civiltà Occidentale oggi ridotta ad un morente corpo scheletrico priva di identità e di un proprio principio fondativo. (di Lupo Glori)
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http://www.corrispondenzaromana.it/le-oche-del-campidoglio/ 22 ottobre 2014. Le oche del Campidoglio. Marino(di Danilo Quinto) Nel 390 a.C. come racconta Tito Livio furono le oche a salvare il Campidoglio dall’assedio dei Galli. Marco Manlio svegliato dal loro starnazzare e dal rumore delle loro ali radunò gli altri soldati e respinse l’assalto dei barbari. Ora al Campidoglio le oche sono scomparse insieme ai soldati che possono difenderlo.
Non ci sono più i barbari ma uomini suadenti sorridenti e giulivi che dicono «Questo è un giorno normale. Cosa c’è di più bello del diritto d’amare?». Trascrivono matrimoni contratti all’estero tra uomini e uomini e donne e donne che si presentano insieme ai loro figli. Declamano versi di Pablo Neruda «Se saprai starmi vicino e potremo essere diversi se il sole illuminerà entrambi senza che le nostre ombre si sovrappongano se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo e insieme al mondo piangere ridere vivere. Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo e non il ricordo di come eravamo se sapremo darci l’un l’altro senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia… Allora sarà amore e non sarà stato vano aspettarsi tanto».
Vengono accolti da ovazioni applausi e grida («Bravo avanti»). Posano per le foto di rito. Si dicono pronti a ricorrere all’Unione europea se qualcuno dovesse azzardarsi ad intervenire su quella scelta definita «atto di stato civile».
Sempre le parole danno un senso alle cose che accadono. Lo stato è civile quando asseconda i desideri più sfrenati. Vuoi eliminare il nascituro? Ti organizzo l’omicidio. Vuoi rompere il matrimonio? Ti abbrevio i tempi d’attesa. Non riesci ad avere bambini? Ti affitto un utero o ti faccio una legge che tratta come spazzatura gli embrioni umani. Vuoi evitare di restare in gravidanza? Ti distribuisco milioni di pillole di uno tre o 5 giorni dopo garantendoti anche la possibilità di farlo da te l’aborto a casa.
Non vuoi più tenere gli anziani malati a casa o in ospedale o i figli portatori di handicap perché sono un peso e ti danno fastidio e non hai il denaro per parcheggiarli in una casa di riposo o di cura? Niente paura ti martello ogni giorno con campagne e sondaggi che promuovono l’eutanasia e il suicidio assistito. Alla fine una legge si farà. Hai un figlio da un rapporto incestuoso? Tolgo il divieto del riconoscimento. Vuoi un figlio “perfetto”? Te lo costruisco in laboratorio e ti do anche la possibilità di scegliertelo come più ti garba con diagnosi prenatali che da strumenti di intervento precoce sulle malattie si trasformano in strumenti di selezione della vita.
Mal sopporti di istruire i tuoi figli sulla sessualità? Te li educo io a scuola così – come sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità – anche i bambini da 0 a 4 anni impareranno il piacere sessuale e quello della masturbazione e quelli un po’ più grandi comprenderanno meglio la normalità di un’identità sessuale fluttuante nel corso della vita.
Il Sindaco di Roma Ignazio Marino cavalca l’onda lunga dei “diritti civili” quelli che per certuni hanno dato un senso alla “nuova modernità”. Questo è il “mondo” che molti cattolici “tiepidi” pronti ai compromessi e al “male minore” hanno contribuito a costruire negli ultimi decenni. Poco consapevoli di quella bellissima “preghiera sacerdotale” di Gesù contenuta nel Vangelo di Giovanni (Gv 17,1-25) dove il Figlio di Dio non prega per il “mondo”. Non gli interessa il “mondo”. Non ama il buonismo. Non è ecumenista.
Prega per coloro che Dio Gli ha dato per coloro ai quali ha dato la parola di Suo Padre per coloro che sono odiati dal mondo «perché essi non sono del mondo come io non sono del mondo». Chiede al Padre di consacrare i Suoi figli nella Verità perché «la tua parola è Verità» e di custodirli da Satana da Mammona dal principe di questo mondo e dalle sue trame. (Danilo Quinto)
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http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/prove-sinodali-di-distruzione-della-fede-la-gradualita-della-legge/ 18 ottobre 2014 – 17:29
Prove sinodali di distruzione della Fede la gradualità della legge (Fonte lafededeinostripadri.blogspot.com) Oramai è molto chiaro che il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia si sta svolgendo in un clima di grande confusione e ambiguità. Come diversi commentatori hanno notato l’assise sembra essere stata rigidamente blindata soprattutto perché non trapelasse la grande opposizione alla “linea misericordiosa” il cui esponente di spicco è il Card. Kasper. Nonostante tale “blindatura” infatti c’è stato un provvidenziale intoppo nel programmato briefing che doveva spiegare la Relazione dopo la discussione del Card. Erdo. Il cardinale ungherese relatore generale al Sinodo ha additato il vescovo Bruno Forte come artefice dei paragrafi ambigui sugli omosessuali (e sulle altre proposte Kasper?). Il briefing è stato rigidamente impostato in modo generico e molto unilaterale. Ma ormai e evidente che l’assise è spaccata e che sono tanti i restii a permettere un’ “innovazione pastorale” che è piuttosto uno stravolgimento della dottrina.
Ciò che più sorprende è il fatto che il Sinodo stesso come ha notato l’arcivescovo Stanisław Gądecki presidente della Conferenza Episcopale Polacca si è emancipato dal concetto di peccato. Non si parla da nessuna parte di peccato mentre si cerca di affrontare con tanta bontà e con uno sguardo detto “misericordioso” le situazioni familiari in cui il primo matrimonio è naufragato nel divorzio rappresentando al contempo le nuove unioni come normali e addirittura con elementi intrinseci di bontà. In modo ilare come in una festa da queste nuove convivenze more uxorio si è passati a vedere la bontà delle unioni tra due uomini o due donne. Certo la bontà di alcuni padri sinodali non conosce limiti nell’errore. Ma ci si chiede che c’entrano le unioni omosessuali con la famiglia? Sono in qualche modo famiglia anche loro?
Per la linea Kasper-Forte sì applicando un principio (scorretto) della gradualità. Di questo argomento abbiamo già qui dato un accenno ecclesiologico dimostrandone le premesse erronee anzi ereticali ossia la confusione ch’essi fanno tra amore naturale e grazia. Ora entriamo nello specifico.
Cos’è questa benedetta gradualità?
Si fa un gran parlare ora di questo principio morale ma evidentemente secondo l’interpretazione della linea sinodale della rottura dottrinale viene interpretato in modo surrettizio al fine di poter guardare con occhi di misericordia chi vive in una situazione disordinata e di peccato. Tale principio secondo i suoi teorici permetterebbe di vedere solo il bene che c’è nel peccato (che non bisogna però dire tale) e così l’approccio misericordioso avrebbe la meglio sulla dottrina rigida e fissista quella dei fondamentalisti della fede che al dire di Mons. Forte “colpisce come una clava”. Lui invece è morbido e umano…e sa accarezzare il mondo. Sta di fatto che la grande reazione dei Padri che si è avuta dopo la Relazione-sintesi della prima settimana di lunedì 13 ottobre indica una cosa la “gradualità” così come è stata concepita e interpretata nel Sinodo è sbagliata.
Infatti nella sintesi degli interventi in aula dopo la Relatio post disceptationem fatta dal Card. Erdo leggiamo «Necessario è approfondire e chiarire il tema della “dicendo gradualità” che può essere all’origine di una serie di confusioni. Per quanto riguarda l’accesso ai sacramenti per i divorziati risposati ad esempio è stato detto che è difficile accogliere delle eccezioni senza che in realtà diventino una regola comune».
Il tema della gradualità era stato già affrontato da S. Giovanni Paolo II nell’Esortazione apostolica post-sindodale Familiaris consortio esortazione di fatto messa in soffitta in questo Sinodo:
«Anche i coniugi nell’ambito della loro vita morale sono chiamati ad un incessante cammino sostenuti dal desiderio sincero e operoso di conoscere sempre meglio i valori che la legge divina custodisce e promuove e dalla volontà retta e generosa di incarnarli nelle loro scelte concrete. Essi tuttavia non possono guardare alla legge solo come ad un punto ideale da raggiungere in futuro ma debbono considerarla come un comando di Cristo Signore a superare con impegno le difficoltà. “Perciò la cosiddetta legge della gradualità o cammino graduale non può identificarsi con la gradualità della legge come se ci fossero vari gradi e varie forme di precetto nella legge divina per uomini e situazioni diverse» (FC 34).
La gradualità della legge indica che la legge stessa sarebbe graduale quindi che si potrebbe scegliere quello che più conviene invece la legge della gradualità o cammino graduale accezione corretta esprime piuttosto l’esigenza di un’opera pedagogica per entrare nel cuore della legge e per osservarla non solo in modo esteriore ma con la mente e il cuore posso cioè essere educato a capire gradualmente il valore della legge che in sé rimane intangibile e comunque la via al bene da perseguire.
L’indissolubilità del matrimonio è un precetto divino è l’essenza del matrimonio e ad un tempo la condizione di partenza per potersi sposare. Ora si può applicare la gradualità della legge a questo precetto divino iscritto nella natura dell’uomo e del matrimonio? Certamente no. Non si può sottoporre l’indissolubilità del matrimonio ad un arrivo graduale; non vale mai come risulta chiaramente in questo caso la gradualità della legge. I divorziati risposati non potrebbero mai capire per gradi la verità dell’indissolubilità perché l’hanno messa in discussione e l’hanno spezzata in partenza. Né tanto meno vale la gradualità per vedere l’amore di due partner come un bene in sé amore folle che arriva fino al sacrificio di sé amore che giustificherebbe così l’unione e pian piano ci permetterebbe di maturare giudizi più misericordiosi verso di loro. Questa è una gradualità nel peccato che è sempre peccato.
In che senso però a livello educativo e pastorale si deve essere pazienti e vedere una legge della gradualità? Solo in chi vuole accostarsi al matrimonio e vuole capire la bellezza dell’unione sponsale indissolubile magari uscendo da una condizione di peccato oggettivo qual è la convivenza è individuabile una legge della gradualità. Per gli omosessuali la gradualità consiste nell’accompagnarli pian piano nel rispetto delle persone a capire che la condizione di vita scelta è contro natura e a farli uscire da quella condizione cominciando ad astenersi dagli atti disordinati e con la preghiera capire le cose più grandi dello spirito.
Si vede chiaramente che il principio della gradualità non può “servire” a vedere un bene in una convivenza o un in matrimonio civile dopo il divorzio come tali procurando magari con un cammino penitenziale un accostamento poi alla Comunione. La gradualità non può essere manipolata per avere uno sguardo misericordioso su chi vive in situazioni non conformi alla legge di Dio.
Il principio della gradualità pertanto non è per se stesso la soluzione ai problemi di chi vive in situazioni matrimoniali difficili o disordinate ma richiede una spiegazione morale giusta altrimenti degenera in un grande equivoco. Il punto chiave dell’equivoco sta qui si vuole utilizzare come appare dal Sinodo un principio morale che è un aiuto a diventare santi passo dopo passo data la difficoltà che noi poveri peccatori possiamo incontrare per vedere invece il bene in una situazione intrinsecamente disordinata. Il bene o qualche elemento di bontà che certamente esiste (non per sé ma in relazione al bene integro) se non è redento da ogni compromesso con il peccato e con il disordine morale non è un bene ma ancora un male. Il bene o è integro o non è bene ma ancora un male cioè l’assenza di un bene che dovrebbe esserci. Il bene o è tutto bene e interamente bene o è un male. L’errore della linea Kasper-Forte parte da un approccio storicistico alla Rivelazione e alla grazia e finisce nel rendere bene un bene non integro dunque ancora un male un peccato. Con il rischio di giustificare con il fine (amore fedeltà aiuto reciproco) i mezzi che sono inquinati (convivenza o divorzio).
Intanto però è da notare con interesse uno scherzo della Provvidenza mentre fino a qualche anno fa i critici di Kasper di Forte e dei vari Baldisseri di turno erano soltanto dei “conservatori con delle fisime” oggi invece tali personaggi sono noti e svelati al pubblico a tutti i fedeli. Tutti ormai sanno perché la linea dei riformatori è in odore di eresia. (Fonte http://lafededeinostripadri.blogspot.com)
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http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/larcidiocesi-di-udine-scende-in-campo-contro-la-linea-kasper/ 22 ottobre 2014 L’arcidiocesi di Udine scende in campo contro la linea Kasper. sinodoL’Arcidiocesi metropolitana di Udine – chiesa patriarcale sub-apostolica in quanto continuazione sotto altro nome dell’antichissimo Patriarcato di Aquileia (la fondazione risale all’evangelista Marco discepolo di san Pietro) di cui l’arcivescovo udinese è erede ne porta ad es. tuttora l’abito rosso patriarchino – ha preso posizione sul tema oggetto del Sinodo ribadendo la Dottrina di sempre e così sconfessando la linea Kasper-Forte. Intervistato da Francesco Dal Mas sul settimanale diocesano La Vita Cattolica monsignor Guido Genero Vicario Generale dell’Arcidiocesi udinese e illustre docente presso il locale Studio teologico ha posizionato la diocesi friulana decisamente nel campo di quanti si oppongono alla linea Kasper.
Riportiamo il testo integrale dell’intervista significativamente intitolata Speciale Sinodo. Adulteri senza Comunione:
Mons. Genero partiamo dal tema più dibattuto in questi giorni la comunione dei separati e dei divorziati. Sono molti a chiederla?
In verità no. Tanti infatti sanno di essere in situazione di peccato e nelle condizioni magari di non porvi rimedio per cui neppure avanzano la richiesta di poter accedere al banchetto eucaristico. È una sofferenza in ogni caso che va compresa.
La comprensione fino a che punto può arrivare? Ossia si può chiudere un occhio sulla verità sulla dottrina?
No se vogliamo rispettare il Vangelo ed il magistero. Ogni sacramento presuppone la freschezza del battesimo e della cresima che si acquista con la santa confessione. Anche quello dell’eucarestia. Ciò che troppo spesso si dimentica. E non soltanto da parte di chi compie adulterio ma anche di chi bestemmia. Il sabato sera in bar si oltraggia Dio la domenica alla Messa ci si accosta all’altare. Si compie un doppio peccato.
Sono norme comportamentali perfino banali che ogni cristiano dovrebbe rispettare. Invece appunto si chiude un occhio talvolta anche due. Lei parla di adulterio. Questa situazione evidentemente di peccato è ormai una prassi. Immaginarsi se viene confessata e quindi se di essa ci si pente.
Un cristiano dovrebbe farlo. Ma per riprendere il tema della comunione ai separati e ai divorziati che è ammessa si pone il passaggio obbligato della purificazione quindi della confessione. La confessione a sua volta presuppone la richiesta di perdono. E il perdono lo si riceve se si volta pagina se si rinuncia alla condizione di peccato. Quindi? Quindi un separato o un divorziato per comunicarsi ha bisogno come qualsiasi altro peccatore di confessarsi e se lo fa vuol dire che è disposto a cambiare vita. Questo che cosa significa? Che deve rinunciare alla convivenza che molto probabilmente ha in atto. Lo fa? Bene. Ritorna da pentito al primo vincolo il matrimonio sacramentale (se lo ha celebrato). O ad una situazione di non vincolo.
Ma di solito non capita. Appunto. Si pretende la comunione e magari l’eventuale assoluzione nell’eventuale confessione continuando nella situazione di peccato.
Nel caso del vincolo sacramentale del matrimonio la situazione si complica perché non siamo in presenza di una colpa solo personale …
Appunto. Non è il caso del peccatore che confessa una colpa solo personale e viene assolto personalmente dopo aver chiesto perdono. Il sacramento del matrimonio è un vincolo che coinvolge due persone. Ed è per questo che fin dalle pagine del Vangelo si sostiene il presupposto dell’unicità della fedeltà e dell’indissolubilità.
In situazione di peccato si trovano anche coloro che convivono? A rigor di logica (evangelica) sì. Anche se non hanno contratto vincolo. Ma lo dovrebbero fare.
Si è molto sentito parlare nei giorni di pre Sinodo di creatività pastorale nell’approccio con le situazioni di sofferenza?
Si è fatto cenno anche autorevolmente alla creatività. Sinceramente non capisco che cosa si intenda affermare nello specifico. Nella testimonianza del Vangelo non è possibile essere molto creativi. Gesù ad esempio condanna per ben cinque volte l’adulterio. Quindi da un punto di vista sacramentale non sono possibili le mediazioni. Sul piano pastorale invece è doverosa la vicinanza con le donne e gli uomini che si trovano in condizioni di sofferenza.
Confidiamo la lettura di questa intervista incoraggi altre diocesi d’Italia d’Europa e del mondo a prendere apertamente posizione in difesa della Dottrina Cattolica contro il tentativo ideologico di capovolgerla purtroppo messo in atto anche da alti e altissimi esponenti della Gerarchia. (N. G.)
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http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/marino-provoca-il-centro-destra-raccoglie/ 20 ottobre 2014 Marino provoca il centro destra raccoglie. Ignazio Marino registra matrimoni gay in CampidoglioIl sindaco di Roma Ignazio Marino ha trascritto sedici matrimoni omosessuali registrati all’estero compiendo un atto moralmente disdicevole oltreché giuridicamente illecito. D’altra parte chi fosse Ignazio Marino e quali fossero i suoi veri obiettivi era noto da tempo ben prima che divenisse il primo cittadino della capitale.
La principale strategia di lotta dei militanti di stampo radicale è sempre la medesima compiere atti altamente simbolici contra legem per costringere la politica a legiferare nel senso da essi auspicato. Dalla loro hanno il vento a favore (mass media e gran parte dell’opinione pubblica) ed una opposizione politica culturale e religiosa debole incerta e dotata di scarso spirito combattivo.
Lo stesso ministro dell’interno Angelino Alfano pur avendo duramente criticato il gesto del sindaco di Roma da egli ironicamente stigmatizzato come un autografo fatto alle coppie e inviato una circolare ai prefetti chiedendo loro di invitare formalmente i sindaci a cancellare tutte le trascrizioni delle unioni tra persone delle stesso sesso contratte all’estero si è dichiarato favorevole ad una legge sulle unioni civili sul modello tedesco a patto che non si contemplino né i matrimoni gay né tantomeno le adozioni dei bambini da parte degli stessi.
Una posizione politico intellettuale bipartisan sostanzialmente condivisa anche dal cattolico Matteo Renzi il quale ha dichiarato che la legge alla tedesca è un buon punto di mediazione e consente alle coppie omosessuali di godere dei diritti civili. Il premier ha altresì aggiunto che la proposta è già pronta e comincerà l’esame al senato.
A ben vedere il semplice riconoscimento a livello civile delle unioni omosessuali costituisce una implicita accettazione della tesi sostenuta dagli ideologi del gender sulla base di cui l’orientamento sessuale non è legato al dato biologico bensì alla scelta individuale. Pertanto la distinzione tra unioni civili e matrimonio oppure ancora peggio tra matrimonio con e senza adozione non demarca alcun confine etico e antropologico ma solamente tappe graduali all’interno del medesimo percorso ideologico.
Una soluzione quella del riconoscimento delle sole unioni civili chiaramente di compromesso che porterà esclusivo giovamento alla causa della controparte ossia dei demolitori della famiglia e della legge naturale.
Il principale errore consiste nel credere che una siffatta soluzione possa smorzare sul nascere i tentativi di equiparare del tutto le unioni innaturali a quelle naturali quando in realtà non sarebbe che il suo logico trampolino di lancio. (A.D.M.)
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Autore: uniusrei x brotherhood universal

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