HAMAS 666 MECCA CABA

tecnocrazia lgbtq diritti Satana UE anticristo commercianti degli schiavi: dalit dhimmi(sharjah) e goyim(Spa$Co), Jabull-On e alto tradimento Costituzionale il signoraggio bancario sono alleati tra di loro! CSPBCSSMLNDSMDVRSNSMVSMQLIVB drink your poison made by yourself, BURN SATANA ROCKEFELLER ALLAH IN JESUS’S NAME
Il
capogruppo della Sinistra per Pisapia nel Consiglio di Zona 9 a Milano,
Leonardo Cribio, si è dimesso. Era stato autore sul suo profilo
Facebook, nei giorni scorsi, di alcune frasi incresciose sulle foibe.…

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Foibe, il racconto dell’esule istriana Alida: «Ho lasciato Parenzo a sei mesi per amore dell’Italia»
Gloria Sabatini
13/02/2014
Il
coraggio non le manca e nel nome della verità non risparmia nessuno, si
chiami Luciano Violante – interrotto educatamente durante un convegno –
o Luigi Nieri, vicesindaco della capitale al quale, al termine della
deposizione della corona davanti alla…

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Menia: «Il Giorno del Ricordo resta la più bella vittoria della mia vita. I contestatori? Si qualificano da soli»
Annamaria Gravino
12/02/2014
La
legge che istituisce il Giorno del Ricordo porta il suo nome. E il
triestino Roberto Menia, nel decimo anniversario della ricorrenza,
continua a definirla «la più bella vittoria delle mia vita». Del resto,
in un certo senso, questa è…

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Venditti, scandaloso show a Trieste: «Sarete stufi di sentir parlare delle foibe, lasciamole stare…»
Desiree Ragazzi
12/02/2014
«Lasciamo
stare le foibe, che sarete stufi di sentire nominare». A parlare non è
un ex partigiano, Pisapia o un politico di sinistra – che ancora oggi,
colpiti da rigurgiti ideologici, non accettano di condannare l’eccidio
commesso dai comunisti titini…

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Pagine di storia/La “colpa” di essere italiani: quei giorni dell’esodo e delle foibe…
Antonio Pannullo
11/02/2014
In
questi dieci anni le pagine di storia strappate dal libro dell’Italia
stanno lentamente cominciando a essere reinserite. Piano, piano, ma
sempre più italiani stanno venendo a conoscenza di due delle maggiori
tragedie nazionali: l’esodo giuliano-dalmata e le foibe.…

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Mugnai: «Sulle foibe non possiamo abbassare la guardia, è una questione di dignità nazionale»
Annamaria Gravino
11/02/2014
Per
un attimo, parlando del Giorno del Ricordo, Franco Mugnai dismette i
panni istituzionali di presidente della Fondazione An e spiega: «A
parlare di quella tragedia ancora mi commuovo, per questo mi accaloro».
Poi, dopo esplicita richiesta, racconta: «Alla fine…

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Un
consigliere di Milano su Facebook: nelle foibe c’è ancora posto. Il
post viene cancellato, ma lui lo rivendica e onora il maresciallo Tito

Redazione
11/02/2014
“Nelle
foibe c’è ancora posto”: è il messaggio choc lasciato su Facebook, alla
vigilia del Giorno del Ricordo delle vittime, dal capogruppo della
Sinistra per Pisapia in Consiglio di Zona 9 a Milano, Leonardo Cribio.
“Sono frasi decontestualizzate, non mi…

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La Rai “infoiba” il racconto di Cristicchi sulla tragedia degli esuli: “Magazzino 18” in onda a mezzanotte…
Gloria Sabatini
11/02/2014
“Grazie
mamma Rai, più che seconda serata è un notturno per chi soffre
d’insonnia!!! Va beh…”. “Simone non c’impediranno di vederti nemmeno se
mandano Magazzino 18 alle 3 di notte! Rai ha cercato di calmare le
“acque”, ma l’orario è…

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«Solo i fasci sono nelle foibe»: nel Giorno del ricordo l’ultrasinistra “processa” Cristicchi
Valeria Gelsi
10/02/2014
«Greetings
from Tescaccio», ha scritto Simone Cristicchi sulla sua pagina
facebook. Forse ci sta facendo il callo, forse non vuole dare
soddisfazione. Certo è che anche di fronte all’ennesima contestazione da
quando ha portato in scena Magazzino 18, lo spettacolo…

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http://www.secoloditalia.it/category/speciale-foibe/
Il Giornale radio Rai fa parlare il presidente dell’Anpi sulle Foibe e minimizza la tragedia
Annamaria Gravino
10/02/2014
Ha
scatenato proteste bipartisan il modo in cui il Giornale radio Rai ha
affrontato la tragedia delle Foibe in occasione del Giorno del Ricordo.
Nell’edizione delle 8, alla ricorrenza è stato dedicato solo un servizio
in chiusura di giornale. Inoltre,…

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Foibe, il giorno della memoria (e delle amnesie della sinistra). A Roma imbrattato il monumento ai caduti
Antonella Ambrosioni
10/02/2014
Una
giornata per ricordare. Una giornata per mantenere viva la memoria di
una ferita che riguarda tutti gli italiani. Con la cerimonia presso
Foiba di Baisovizza sull’altopiano carsico è iniziata la commemorazione
di un «tragedia che fa parte della storia…

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Magdi Allam: l’Italia può essere islamizzata? Il pericolo c’è e vi spiego come affrontarlo
Priscilla
Del Ninno, 18/09/2014. Il Califfato d’Italia nel 2015: provocazione
letteraria, teoria fantascientifica o realtà futuribile? Sicuramente è
lo spunto servito a Pierfrancesco Prosperi, noto autore italiano di
fantascienza, per ultimare l’ultimo capitolo di una trilogia di romanzi
fantapolitici inaugurata nel 2007 con il profeticamente inquietante La
moschea di San Marco. Proseguita nel 2009 con La Casa dell’Islam, a cui
quest’anno si aggiunge l’antologia Il futuro è passato. La sottile trama
nera che collega i tre volumi è chiaramente la minaccia islamica che,
nel terzo appuntamento editoriale, arriverebbe a concretizzarsi con la
nascita di un Califfato d’Italia già nella prossima primavera.
Un’ipotesi possibile? Lo abbiamo chiesto a Magdi Cristiano Allam,
giornalista e scrittore egiziano naturalizzato italiano.

«Occorre
– ci ha detto – fare due considerazioni fondamentali, la prima di tipo
sociale, la seconda di matrice storica. Partiamo dunque da un dato
rigorosamente demografico secondo il quale gli italiani registrano ad
oggi il triste primato del più basso tasso di natalità in Europa, così
come l’Europa, intesa come Unione Europea, accusa il più basso tasso di
natalità nel mondo. Una verità tradotta in termini percentuali: 1,2% il
tasso di natalità italiano, rispetto all’indice del 2,1% necessario per
garantire l’equilibrio demografico. Potendo invece gli immigrati,
soprattutto gli immigrati di fede musulmana, contare su un tasso di
natalità molto più elevato, non possiamo non tener conto di una
sproporzione che rischia di diventare determinante. Una differenziazione
già teorizzata peraltro nel recente passato da diversi esponenti
politici – dall’allora presidente algerino Boumédiène a Gheddafi – i
quali in diverse occasioni hanno pronosticato come, a loro detta,
l’islamizzazione dell’Europa sarebbe avvenuta grazie al ventre delle
donne musulmane. Detto ciò credo che, in particolare in Italia, siamo
ancora lontani da questa prospettiva.

E la seconda considerazione?
Riguarda
invece un detto attribuito a Maometto secondo il quale, dopo
Costantinopoli, anche Roma verrà islamizzata. Per i musulmani
l’islamizzazione di Roma, ossia del centro della cattolicità, del
cristianesimo, è considerata come un dato certo di là da venire. E come
dicevo poco fa, magari anche pacificamente, semplicemente attraverso
l’andamento demografico. Non è un caso allora se oggi per esempio – come
da me riportato nella parte finale del mio libro Europa Cristiana
Libera – una figura come Yussef Al Qaradawi, noto telepredicatore della
rete televisiva Al Jazeera, oltre che esponente di punta dei Fratelli
musulmani, in una sua predica si ritrova ad affermare con chiarezza:
«Noi conquisteremo Roma senza ricorrere alle armi». E del resto, infine,
anche una celeberrima frase di un esponente islamico turco recita: «Con
le vostre leggi (rivolgendosi all’Europa) noi vi invaderemo. Con le
nostre leggi noi vi sottometteremo».

Quindi come ci si può difendere?
Sono
d’accordo su una considerazione con Papa Francesco: noi oggi stiamo
subendo la terza guerra mondiale. E su due fronti principali: quello
finanziario-economico e quello del terrorismo islamico globalizzato.
Basti pensare che, secondo quanto ha dichiarato il ministro dell’Interno
Alfano, abbiamo all’interno dei nostri confini almeno una cinquantina
di terroristi islamici con cittadinanza italiana, l’80% dei quali
sarebbero italiani convertiti all’Islam: abbiamo il nemico in casa. E
allora dobbiamo difenderci, innanzittutto spezzando la catena della
predicazione dell’odio che nasce all’interno delle moschee e che,
attraverso un pericolosissimo lavaggio di cervello, trasforma le persone
in robot della morte operative ovunque.

E oltre che “bonificare” le moschee?
Sul
fronte esterno dobbiamo militarmente essere presenti nei centri
nevralgici del mondo: bisogna andare in Iraq, in Siria, in Libia, in
Nigeria, in Somalia, e combattere e sconfiggere i terroristi islamici.
Perché o li sconfiggiamo ora, o ce li ritroveremo dentro casa.

E
sul fronte intellettuale, quale potrebbe essere il ruolo degli
intellettuali, compreso quello dei sostenitori dell'”islamicamente
corretto”?

A loro chiederei semplicemente l’atto di umilità di leggere il Corano, di leggere la biografia di Maometto: non chiedo altro… http://www.secoloditalia.it/2014/09/magdi-allam-litalia-puo-essere-islamizzata-il-pericolo-ce-e-vi-spiego-perche/
Europee, domani a Bruxelles l’incontro di Giorgia Meloni con Marine Le Pen
In “Politica”
Marine Le Pen chiama a raccolta gli euroscettici: e ora riportiamo gli Stati sovrani a Bruxelles
In “Politica”
Meloni: con Marine Le Pen abbiamo in comune la difesa della sovranità monetaria
In “Politica”
Da Bruxelles la sfida di Fratelli d’Italia a questa Europa. Meloni: «Sintonia con Le Pen»
Antonio Pannullo
2/04/2014,
Con Marine Le Pen, a cui li accomuna la battaglia anti-euro, o con i
Conservatori, con cui c’è sintonia nella lotta all’euroburocrazia. Tra
questi due gruppi si gioca l’orizzonte europeo di Fratelli
d’Italia-Alleanza Nazionale, formazione politica che ha avviato in
queste ore a Bruxelles i contatti per definire la sua collocazione dopo
le elezioni europee del 22-25 maggio.

«I
Conservatori e la Le Pen – ha spiegato Giorgia Meloni in una conferenza
stampa nella sede del Parlamento Ue – sono le forze che non si sono
piegate ai ricatti dei grandi partiti. Vogliamo fare un’alleanza nel
prossimo Parlamento – ha spiegato ancora Meloni – con chi difende un
nuovo bipolarismo, tra chi fa gli interessi dei poteri forti e chi
difende gli interessi dei cittadini». In quest’ottica la leader del
francese Front National viene vista come «un interlocutore estremamente
importante. Ci sono altri partiti del centro destra italiano – ha
sottolineato la presidente di FdI-AN alludendo a Forza Italia – che
alzano la voce contro questa Europa, contro l’Unione europea a trazione
tedesca, ma poi, stando nel Ppe, fanno ogni giorno gli interessi della
Germania. Lo stesso – ha insistito – fa il Pd che sostiene Martin
Schulz, non certo un amico dell’Italia: l’unico voto utile alle europee è
quello a FdI-AN». Giorgia Meloni non ha escluso interazioni con la Lega
Nord, altro partito che ha già un accordo con Le Pen, sul tema
dell’euro, mentre niente da fare con il Movimento 5 Stelle, che ha
definito «chiuso al dialogo». La presidente del partito sarà quasi
sicuramente candidata alle europee in tutti i collegi, mentre Gianni
Alemanno, Carlo Fidanza e Magdi Allam, tutti presenti alla conferenza di
Bruxelles, si candideranno rispettivamente al Sud, a Nord-Ovest e al
Nord-Est.

http://www.secoloditalia.it/2014/04/meloni-con-marine-le-pen-abbiamo-in-comune-la-difesa-della-sovranita-monetaria/
Meloni: con Marine Le Pen abbiamo in comune la difesa della sovranità monetaria
Gloria
Sabatini, 3/04/2014, Strette di mano, sorrisi, scambi di idee sul
destino dell’eurozona. L’incontro di ieri a Bruxelles tra Giorgia Meloni
e Marine Le Pen è la prima tappa di «un possibile cammino comune» ma
non un preludio al matrimonio. Il leader di Fratelli d’Italia, vento in
poppa con i sondaggi che fotografano una crescita costante, guarda
oltre. «Il lungo colloquio con il numero uno del Front national è solo
l’avvio di una serie di incontri e iniziative comuni con tutte le
formazioni eurocritiche a cominciare dai Conservatori e dai Riformisti
che si oppongono all’euroburocrazia e si sottraggono al monopolio del
tandem Ppe-Pse, entrambi Merkel dipendenti. Ho avviato dei contatti che
mi sembrano interessanti, pur mantenendo ciascuno le proprie diversità».
Insomma se il Front national non è più quello di Jean Marie Le Pen
alcune posizioni oltranziste che ancora permangono non appartengono al
dna di Fratelli d’Italia. Che cosa accomuna il suo movimento al Front
national?

La stessa visione a difesa della
sovranità monetaria contro la gabbia dell’euro, un marco travestito, la
volontà comune di sostituire al bipolarismo destra- sinistra quello,
come lo ha definito la Le Pen tra “alto” e “basso”, cioè interpretare e
rappresentare i disagi del popolo piuttosto che gli interessi della
grande finanza. La convinzione che questa Europa egoista, tecnocratica,
burocratica non possa essere il futuro e la voglia di costruirne una
diversa, fatta di nazioni libere e sovrane. La critica alla moneta unica
è una priorità?

Cambiare i contorni di
questa unione europea e ridisegnare quelli della presenza italiana,
partendo dalla rivendicazione della sovranità monetaria per superare la
sudditanza con la Germania: è la stella polare di Fratelli d’Italia-
alleanza nazionale in sintonia con la sensibilità dei nostri militanti e
simpatizzanti. Non a caso alle primarie delle idee che abbiamo
celebrato in tutta Italia il no all’euro è stato un plebiscito. Noi non
abbiamo una moneta unica, l’euro non è la sintesi delle economie che
compongono l’Europa, abbiamo adottato il marco tedesco cambiandogli nome
con il risultato di rafforzare le economie più forti e indebolire
quelle più deboli. Opinione suffragata da studi approfonditi di noti
economisti “contro corrente”. Nel programma con cui ci presentiamo alle
europee c’è anche la difesa del made in, il sostegno alla natalità e
alla famiglia, il no all’immunità per chi delinque, italiano o immigrato
clandestino che sia, il no alla droga libera.

Si riferisce al via libera della Camera allo svuota-carceri?
L’abolizione
del reato di clandestinità e la depenalizzazione della coltivazione di
marijuana approvate ieri con la complicità di Forza Italia (che dovrebbe
essere il primo partito di centrodestra) sono una vergogna, siamo alla
capitolazione dello Stato davanti ai principi della legalità. Su questo
terreno FdI-An non farà sconti dimostrandosi l’unica formazione
realmente di centrodestra nel panorama politico. È l’unica che sembra
voler difendere gli interessi dell’Italia. È bene che gli elettori lo
sappiano: alle prossime elezioni europee votare per il Nuovo
Centrodestra o per Forza Italia equivale a sostenere lo status quo, dare
ossigeno al governo di Renzi che va dalla Merkel in cerca di pacche
sulle spalle, insomma scegliere la sudditanza a Berlino. Ricordiamo che
nel Ppe comanda la Merkel, votare Fi o Ncd vuol dire dare ancora più
potere alla Germania. Se invece si vota Pd si sceglie automaticamente il
Pse e il tedesco Martin Schulz. Un voto a FdI-An invece è un voto dato a
chi vuol fare gli interessi del popolo italiano e non dei tedeschi.
Dunque è l’unico, vero, voto utile all’Italia.

Oggi Alfano si è candidato a fare il motore dell’alleanza dei moderati e dei riformisti alternativi alla sinistra…
Ho
letto che Il ministro dell’Interno del governo Renzi ha una strana idea
del bipolarismo e delle identità. «Finché Renzi promuoverà politiche
economiche di centrodestra, finché si adopererà per un riassetto
istituzionale che coincide con la nostra visione delle riforme, allora
condivideremo l’obiettivo», ha detto. Lo sfido a dimostrare quali
sarebbero le politiche di centrodestra. È stato complice dei
provvedimenti che svendono la Banca d’Italia, che azzerano il fondo per i
rimpatri e le vittime della mafia per destinare i soldi all’accoglienza
degli immigrati, che fingono di rinnovare il Palazzo con fasulli
restyling del Senato senza tra l’altro mai parlare di presidenzialismo,
che negano la sovranità popolare. Lo stesso, ricordiamolo, che si è
fatto paladino di una legge truffa come l’Italicum peggiore del
porcellum e che non dice una parola sulle pensioni d’oro. La verità è
che la coalizione è tutta da definire. Alfano, governa con la sinistra,
dentro Forza Italia tengono posizioni incomprensibili. Noi siamo rimasti
gli unici a dire e a fare cose di centrodestra. http://www.secoloditalia.it/2014/04/meloni-con-marine-le-pen-abbiamo-in-comune-la-difesa-della-sovranita-monetaria/

Magdi Allam «islamofobo»? Sul web si scatena la campagna “io sto con lui”
Giorgia
Castelli, 29/08/2014, I cristiani nel mondo vengono massacrati,
decapitati, uccisi e perseguitati dai terroristi islamici, ma in Italia
avanzare una critica al pensiero unico filo-islamico è vietato e chi lo
fa rischia un processo. Non davanti ai giudici, ma davanti a colleghi
giornalisti che vogliono sottoporlo a procedimento disciplinare. Come è
successo all’editorialista Magdi Allam messo sotto processo dall’Ordine
dei giornalisti per le sue idee con l’accusa di islamofobia per alcuni
articoli scritti nelle pagine del Giornale nel 2011 in cui criticava la
religione musulmana. Allam, ex editorialista di Repubblica, ex
vicedirettore del Corriere della Sera, ex europarlamentare, è un
intellettuale conosciuto per le sue idee in difesa dell’Occidente, dal
2003 vive sotto scorta e contro di lui gli estremisti islamici di mezzo
mondo hanno emesso più di una fatwa. Le sue uniche colpe sono state
quelle di aver allertato l’Occidente ad essere più cauto con le aperture
ai musulmani e agli integralisti, ma soprattutto di essersi convertito
al Cattolicesimo. Ecco i testi “incriminati” riportati sul Giornale:
«L’Islam ci assedia: abbiamo il dovere di difendere la nostra cultura.
Subiamo ogni giorno gli abusi dei predicatori d’odio che si annidano in
quasi tutte le 900 moschee italiane» (26 aprile 2011); oppure «Milano si
inchina alle moschee ma vieta le chiese» (27 giugno 2011). E ancora, 3
maggio 2011: «Ha ragione il cardinale bolognese Giacomo Biffi quando mi
dice che il nostro vero nemico non sono gli islamici bombaroli, ma i
cosiddetti islamici moderati che ci impongono moschee e scuole
coraniche». Il caso, come riporta il Giornale e come lo ricostruisce
l’atto d’accusa, si apre a giugno del 2012, quando l’associazione
Media&diritto, patrocinata legalmente dall’avvocato Luca
Bauccio, difensore tra l’altro dell’Ucoii, l’Unione delle comunità
islamiche d’Italia, presenta un esposto all’Ordine del Lazio contestando
una serie di articoli di Magdi Allam. I giornalisti del Lazio chiudono
il caso l’11 dicembre del 2013: archiviazione. Ma l’avvocato Bauccio, il
19 febbraio 2014, presenta ricorso. E si arriva così allo scorso 16
luglio, quando il Consiglio di disciplina nazionale si riunisce per
esaminare il caso. Quindi la decisione. Magdi Allam va sottoposto a
procedimento disciplinare. Ora l’editorialista dovrà presentare
documenti e memorie difensive. Dal Giornale è partita una campagna e per
sostenerlo si invitano i lettori a condividere sui social l’hashtag
#iostoconMagdi.

http://www.secoloditalia.it/2014/08/magdi-allam-islamofobo-sul-web-si-scatena-la-campagna-io-sto-con-lui/
L’olocausto silenzioso dei cristiani nel mondo: 20 Paesi nella black list
Paolo
Lami, 6/11/2014, È la religione più perseguitata in assoluto. I suoi
fedeli vengono braccati e sterminati con una frequenza impressionante:
ogni cinque minuti, nel mondo, ne viene ammazzato uno. La XII edizione
del Rapporto 2014 sulla libertà religiosa di “Acs”, la Fondazione di
Diritto Pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre” cristallizza in
maniera drammatica i numeri di un olocausto in crescendo che sembra non
lasciare speranze per il futuro ai cristiani.

Le
conclusioni alle quali giungono gli analisti della Fondazione sono
sconcertanti: la libertà religiosa non è garantita nel 60 per cento del
mondo, i cristiani sono obiettivo di sistematiche persecuzioni
religiose. La mappa redatta sulla base dei dati, che sono un vero e
proprio bollettino di guerra, spiega meglio di tante parole qual’è la
situazione dei cristiani sul pianeta. In 20 Paesi le violazioni sono
particolarmente gravi. Ma vi sono, comunque, 116 Stati – sui 196 Stati
analizzati dall’Acs – nei quali questo diritto trova qualche ostacolo.

Cresce l’intolleranza in Europa, poche speranze per il futuro
Speranze
per il futuro? A guardare il trend di crescita del fenomeno,
tutt’altro: la situazione è notevolmente peggiorata negli ultimi due
anni.

Paradossalmente i cristiani vivono
meglio in Africa e in America Latina che in Europa: se nel continente
africano le diverse religioni convivono abbastanza serenamente, pur
essendoci alcune sacche di estremismo – nella Repubblica Centrafricana e
nel nord della Nigeria, operano gruppi violenti islamici di cui Boko
Haram è il più conosciuto – cresce l’intolleranza in Europa. Stesso
discorso vale per l’America Latina, dove, tutto sommato, i cristiani
sono abbastanza tutelati, certamente più che in Europa.

L’Osservatorio
sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani ha contato 41
leggi nei diversi Paesi europei che «colpiscono sfavorevolmente i
cristiani».

Molto più complessa e drammatica
la situazione in Asia dove, fra le minoranze, sono i cristiani quelli
maggiormente perseguitati.

Di fatto
l’analisi della Fondazione di Diritto Pontificio, che viene riproposta
ogni anno con nuovi aggiornamenti dal 1999, evidenzia che solo in 6
Paesi al mondo la situazione è migliorata. Ma, almeno, tra questi sono
inclusi anche Stati in cui le limitazioni al diritto sono elevate.

Un genocidio sistematico attraverso le conversioni imposte
E in Italia? Gli ostacoli alla fede sono “lievi” ma, comunque, la situazione è in peggioramento.
Nulla
in confronto a quello che succede in Medio Oriente, ovviamente. Lo
ricorda l’irachena Pascale Warda, cristiana, ex-ministro per le
Politiche migratorie e fondatrice della Società irachena per i diritti
umani, che parla esplicitamente di “genocidio”. L’ex-ministro iracheno
racconta di cristiani che continuano ad abbandonare la propria terra, di
conversioni imposte, di chiese distrutte e ricostruite e poi distrutte
di nuovo, come quella di San Giovanni Battista a Baghdad: «Chiediamo
l’aiuto della comunità internazionale – dice – perché noi comunque non
abbiamo perso la speranza».

«La libertà
religiosa è un diritto fondamentale e condizione imprescindibile di ogni
società libera e giusta», scrive nella prefazione al dossier di Acs,
Paul Bhatti, ex-ministro pakistano per l’Armonia nazionale e fratello di
Shahbaz Bhatti, ministro per le Minoranze ucciso nel 2011.

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La nuova persecuzione: ogni cinque minuti viene ucciso un cristiano nel mondo
Aldo
Di Lello, 1/11/2013, C’è un grande emergenza umanitaria nel mondo di
cui poco si parla. È l’emergenza della persecuzione che colpisce le
comunità cristiane in molte aree della Terra. A ricordare questa atroce
realtà ai tanti immemori, ai tanti distratti e ai tanti “struzzi” è
stato, nel giorno di Ognissanti, il cardinale Walter Kasper, presidente
emerito del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani «Dobbiamo
ricordare i moltissimi cristiani che vivono in condizioni disumane di
grande povertà e miseria, i profughi, i migranti, gli incarcerati, gli
isolati e i soli ». La tragedia dei barconi di profughi si spiega anche
con la recrudescenza dell’odio etnico-religioso nel Corno d’Africa e
nell’Africa sub-sahariana, dove imperversano le milizie fondamentaliste
legate ad Al Qaeda e dove le stragi di cristiani sono purtroppo sempre
più frequenti. Come in Nigeria, dove il gruppo integralista di Boko
Haram semina la morte e il terrore. Ma il fenomeno è molto più vasto e
generalizzato. «Ogni cinque minuti viene ucciso un cristiano nel mondo»,
afferma il sociologo delle religioni Massimo Introvigne riferendo i
dati del 2011, dai quali risulta che ogni anno sono 105mila le vittime
cristiane dell’odio religioso.

Laddove non
sono i gruppi terroristici a compiere stragi, provvedono taluni Stati,
soprattutto quelli che applicano in vario modo la Sharia (la legge
islamica), a limitare la libertà religiosa. Anche nel “laico” Pakistan,
uno dei Paesi in cui i cristiani sono peraltro maggiormente colpiti
dall’odio degli islamisti radicali, vigono istituti, come la “legge
antiblasfemia”, che coartano di fatto l’espressione della fede
cristiana. E proprio una giovane donna pakistana, Asia Bibi, colpita da
tale legge, è diventata un delle figure simbolo delle vittime della
persecuzione. Di fede cattolica, Asia vive da nove anni in carcere
perché accusata di aver «offeso» il profeta Maometto. In suo favore si
stanno mobilitando da anni le organizzazioni umanitarie di tutto il
mondo. La campagna per la liberazione della giovane donna ha giù fatto
due illustri vittime in Pakistan: il governatore del Punjab, Salmaan
Taseer, e il ministro per le Minoranze religiose, Shahaz Bhatti,
entrambi assassinati in attentati terroristici per il loro impegno i
favore della perseguitata. Dietro le parole del cardinale Kasper c’è un
mondo di inaudita sofferenza e di intollerabile ingiustizia. E fa
indubbiamente riflettere il richiamo a una ricorrenza storica. L’Editto
di Costantino che pose fine alle persecuzioni contro i cristiani,
garantendone la libertà di culto, è del 313 d. C. , esattamente 1700
anni fa. Dopo 17 secoli, la persecuzione non è finita. Anzi… http://www.secoloditalia.it/2013/11/la-nuova-persecuzione-ogni-cinque-minuti-viene-ucciso-un-cristiano-nel-mondo/

Il terrorista (che recluta adepti in Italia) annuncia la Guerra Santa: «Prenderemo il Vaticano»
28/08/2014,
«Tra i nostri soldati ci sono alcuni con la cittadinanza italiana. Non
mi sorprende. È un dovere di un musulmano essere coinvolto nella jihad».
La dichiarazione di guerra, finita su tutti i principali media
italiani, è di Bilal Bosnic, ritenuto un cacciatore di teste dell’Isis
dalle polizie internazionali, che minaccia l’Italia e il Vaticano in
un’intervista a Repubblica.

«In Italia ho
visitato i centri islamici, ho predicato. Ci sono stato in più
occasioni, fino a qualche mese fa. A Bergamo, a Cremona, ma anche a
Roma. Per noi siete un Paese molto importante», dice Bosnic precisando
di non aver “commesso alcun reato”. Dall’Italia, aggiunge, “so per certo
che arrivano finanziamenti, ma non so da chi”. Per il reclutatore “oggi
l’Occidente e gli sciiti stanno lavorando insieme contro l’Islam, e per
combattere non usano soltanto le armi ma anche e soprattutto le bugie”.
«Per questo è importante il mio lavoro: bisogna diffondere la nostra
verità. Nessuno – osserva – ha mai parlato del terrore americano contro i
musulmani. Quello che ha fatto Bin Laden non è nulla rispetto a quello
che l’America ha fatto al nostro popolo. Per caso Bin Laden ha mai
lanciato una bomba atomica?». In merito alla decapitazione di James
Foley, “era una spia, questo è ampiamente noto. Uccidere in alcuni casi è
giustificato. Nell’Islam è accettabile uccidere un prigioniero se in
qualche maniera questo può fare paura al nemico”, spiega Bosnic.
«’Capisco che può sembrare atroce ma noi stiamo combattendo una guerra, è
quella era una tattica di guerra». Sull’Iraq, «’i cristiani non vengono
massacrati. Il Califfo – dichiara Bosnic – ha offerto loro o di
convertirsi all’Islam, e questo lo hanno rifiutato, oppure di pagare
tasse aggiuntive, e lo hanno accettato. Saranno trattati bene finché
pagheranno». Quanto alla possibilità che la Guerra santa si sposti in
Europa, “noi musulmani crediamo che un giorno il mondo intero sarà uno
Stato islamico. Il nostro obiettivo – afferma – è fare in modo che anche
il Vaticano sarà musulmano. Forse io non riuscirò a vederlo, ma quel
momento arriverà”.

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È
stato scaricato malware che ha infettato il PC e ha modificato, rimosso
o disabilitato file essenziali di Windows, ma, il mio sistema operativo
è stato comprato con il computer! qualcuno ha manomesso il sistema
operativo! ] nessun accordo sarà possibile, se, 1. la usura omicida dei
farisei Banca Mondiale, insieme, 2. alla shariah nazi: non verranno
entrambe condannate! FRA L’INCUDINE ED IL MARTELLO EUROPA E ISRAELE
SARANNO DISINTEGRATI! [ NEW YORK, 10 DIC – Il segretario di Stato Usa
John Kerry partira’ domenica per Roma, per un incontro con il premier
israeliano Benyamin Netanyahu: lo ha reso noto la portavoce Jen Psaki,
precisando che i due “parleranno di diverse questioni, tra cui gli
sviluppi in Israele, Cisgiordania e Gerusalemme e regione”. Secondo
fonti israeliane l’incontro dovrebbe aver luogo lunedi’.

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IN
REALTà, IO HO UN PENSIERO INDIPENDENTE, IO NON HO UN PROBLEMA
PARTITICO, ANCHE SE, GLI ARGOMENTI PIù SENSIBILI, COME LA SOVRANITà
MONETARIA,SONO RISOLTI EFFICACEMENTE DALLA DESTRA! QUESTO NON VUOL DIRE
CHE LA SINISTRA NON HA LE SUE RAGIONI… MA, QUESTA è LA VERITà: IO SONO
LA MONARCHIA UNIUS REI! TEL AVIV, 10 DIC – I laburisti di Isaac Herzog e
i centristi di Tizpi Livni correranno insieme alle prossime elezioni
politiche di marzo 2015. La decisione – secondo i media – sarà
ufficializzata stasera in una conferenza stampa.

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Torture
Cia, musica Queen,Britney Spears, Emerge playlist canzoni usate per far
impazzire detenuti, NEW YORK, 10 DIC – Queen, Metallica, Eminem e
persino Britney Spears: tra le ‘tecniche di interrogatorio avanzate’
della Cia c’era anche l’uso della musica sparata a tutto volume. A
rivelarlo e’ il rapporto della Commissione Intelligence del Senato Usa,
secondo cui i detenuti venivano costretti ad ascoltare brani di ogni
genere a volume molto elevato, poiché per gli esperti il rumore
assordante permetteva di disorientarli creando in loro un “senso di
disperazione”. http://www.ansa.it/webimages/img_700/2014/12/10/073535abae46837ed9cdc6ca9c3ab48.jpg

Daniele Vero · Top Commentator · Milano
Più che una cantante in sta foto mi sembra una p…
  Lorenzo  · Teologico dell’Italia Meridionale
  VOLEVI DIRE PROSTITUTA?.. non so, ma, io non credo che una ragazza cristiana potrebbe spogliarsi in quel modo: in ogni modo! http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2014/12/10/torture-cia-musica-queenbritney-spears_1a279ac2-8ba8-4ef1-a3bb-9864607eadf1.html
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 a
vedere le foto, di come Erdogan shariah: ha sterminato 2 milioni di
Armeni.. e poi, dice che, non è vero quel genocidio: tu lo capisci
subito: sterminare gli islamici della LEGA ARABA shariah: è soltanto una
legittima difesa, non farlo, significherà ricevere noi lo sterminio da
loro! MA, è QUESTA LA VERITà: IL SOLO ERDOGAN IN TURCHIA STA PREPARANDO
UN ESERCITO DI 20 MILIONI DI SOLDATI! WASHINGTON, 10 DICEMBRE. Il
rapporto del Senato Usa sulle torture della Cia scatena la reazione dei
jihadisti, che su Twitter promettono ritorsioni. “Fratelli e sorelle,
vendicatevi del serpente americano”, si legge in uno dei tweet. Lo
rivela Site, il sito di intelligence che monitora l’attività online
degli estremisti islamici.

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STOP
AL NAZISMO ISLAMICI SHARIAH LEGA ARABA NEL MONDO! I think blasphemy act
295c should be for those who follow Quran and those who are not the
followers of Quran how they can be against Quran as they already do not
followers so this act should be only for Muslims because they follow it
and if they do not follow they commit blasphemy.

Really
shocking that the Govt of pakistan blame and punish minorities for
blasphemy and mr junaid jamshaid is run to england a Christian country
to save his life why he went there for shelter ? As the islamic govt is
accusing us but our chtistisn countries are saving there life. Thats the
love of christ which we prrach — con بائبل سچائی کاراستہ , yar main
ne tu bs ye kaha k uk main kion gia kion k bakol in k wo kufar hain. Is
ko islami mulk main jana chahey tha jahan aurtein parda krti hain aur us
ka law islam k mutabiq hai. Bs ye kaha main ne. Aur rahi bt
toheen-e-rasalt k qanon ki tu ye ap bi jantey hain k ab tk is ka shikar
sirf minorities hi bani hain. Mera ishara qanon k amal ki tarf tha na k
is k sahi ya ghalt hone ki tarf. Thanks. Our younger brother is being
martyred and we all know the blood of martyrs is the seed of church i am
sure that one day there will be a church where this young believer is
being hanged and burnt. Amen and i ask peace for the family of this
brother in jesus name. Amen

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REALLY?
MA, IO NEL 2015, IO AVRò GIA DEPORTATO, TUTTI I NAZISTI SHARIAH
MUSULMANI IN SIRIA! ] NEW YORK, 10 DIC – Potrebbe essere votata dal
Consiglio di Sicurezza dell’Onu entro la fine di dicembre la bozza di
risoluzione palestinese nella quale si chiede la fine dell’occupazione
israeliana in Cisgiordania entro il 2016. Lo affermano fonti
diplomatiche interne al Palazzo di Vetro.

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QUEST’ORCA
ASSASSINA DI UN USURAIO ROTHSCHILD L’ANTICRISTO: SI MANGIA I BAMBINI
NEL DONBASS, E PORTARE, A MIALGIAIA DI MIGLIAIA: DI PERSONE A COMMETTERE
IL SUICIDIO PER DISPERAZIONE: IN TUTTA EUROPA.. UNA STRADA ALL’INFERNO,
LA HANNO CHIAMATA STRADA MERKEL.

Torture Cia: Merkel, sono sconvolta
“Credo che l’America farà un procedimento legale”
BERLINO
10 dicembre 2014 BERLINO, “Sono sconvolta esattamente come tanti
americani e tante americane”. Lo ha detto Angela Merkel, rispondendo
alla tv tedesca N24 sui metodi di tortura della Cia.

Egidio Cavallini · Top Commentator · Verona
ipocrita
e falsa…. lo sapevano tutti delle torture, delle prigioni segrete e
di tutto il resto. occorre avere la faccia come il c..lo per fingere
cosi platealmente indignazione e dirsi sconvolta. negli anni ’60 in
vietnam una tecnica di interrogatorio nei confronti dei vietcong
consisteva nel caricarne un certo numero su un elicottero, sorvolare una
foresta e buttarne uno giù, poi prendevano il secondo e gli chiedevano
se preferiva vivere o parlare. se non parlava buttavano giu anche lui e
cosi via. una cosa però va detta, TUTTI GLI ESERCITI TORTURANO solo che
gli usa lo fanno anche in periodo di pace.

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PERCHé
USARE LA VIOLENZA, SE, I CRIMINALI, CHE, MERITANO DI MORIRE SI POSSONO
IPNOTIZZARE E DROGARE? ] CON I CRIMINALI DOBBIAMO ESSERE PRATICI! [
PARIGI, 10 DIC – La leader di estrema destra francese Marine Le Pen
smentisce con un messaggio su Twitter di aver difeso il ricorso alla
tortura da parte della Cia, e accusa chi ha riportato la citazione di
“interpretazione malevola”. “Tutti i mezzi possibili: i mezzi della
legge, evidentemente non la tortura”, spiega, in riferimento alle parole
da lei usate sulla questione e a suo parere mal interpretate.

Eloisa Balestra ha condiviso il suo post.
“Chi
dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò
davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti
agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli”
Mt 10,32-33. Come trarre profitto da questo avvertimento di Gesù? Come
vivere questa sua Parola?

Lo dice lui stesso: «Chi mi riconoscerà…». Decidiamoci allora a riconoscerlo davanti agli uomini con semplicità e franchezza.
Vinciamo
il rispetto umano. Usciamo dalla mediocrità e dal compromesso, che
svuotano di autenticità la nostra vita anche come cristiani. Ricordiamo
che siamo chiamati ad essere testimoni di Cristo: Egli vuole arrivare a
tutti gli uomini col suo messaggio di pace, di giustizia, d’amore,
proprio tramite noi. Testimoniamolo dovunque ci troviamo per motivi di
famiglia, di lavoro, di amicizia, di studio o per le varie circostanze
della vita. Diamo questa testimonianza anzitutto col nostro
comportamento: con l’onestà della vita, con la purezza dei costumi, col
distacco dal denaro, con la partecipazione alle gioie e sofferenze
altrui e mettendo in pratica la Sua Parola con coerenza ed accettando la
persecuzione altrui. Esemplare il comportamento del prefetto
Sig.Pecoraro di Roma. Amen !

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Autore: uniusrei x brotherhood universal

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