COLLISIONE drammatica,gender, lgbt, modernismo,Tunisino, spacciatore, aggredisce, agenti, arrestato,

tecnocrazia lgbtq diritti Satana UE anticristo commercianti degli schiavi: dalit dhimmi(sharjah) e goyim(Spa$Co), Jabull-On e alto tradimento Costituzionale il signoraggio bancario sono alleati tra di loro! CSPBCSSMLNDSMDVRSNSMVSMQLIVB drink your poison made by yourself, BURN SATANA ROCKEFELLER ALLAH IN JESUS’S NAME tecnocrazia lgbtq diritti Satana UE anticristo commercianti degli schiavi: dalit dhimmi(sharjah) e goyim(Spa$Co), Jabull-On e alto tradimento Costituzionale il signoraggio bancario sono alleati tra di loro! CSPBCSSMLNDSMDVRSNSMVSMQLIVB drink your poison made by yourself, BURN SATANA ROCKEFELLER ALLAH IN JESUS’S NAME
Mentre
noi sprechiamo il nostro tempo a comprare panettoni e regali cercando
dove costano un po’ meno, che sono cose che fanno i vivi, altri
utilizzano il loro tempo facendolo fruttare all’interno di una mostruosa
cultura di morte. La top ten dell’orrore non conosce limiti. L’unica
cosa certa è che l’anno prossimo sarà peggio.
Un terrorista
islamico ha sterminato degli islamici considerati meno islamici in
Nigeria facendo saltare una moschea: chi semina vento raccoglie
tempesta, non è che ci consoli, anzi aumenta il nostro orrore. Un afgano
ha ucciso altri afgani che si erano permessi di guardare la pallavolo.
Ma le vittime designate, le vittime preferite sono i cristiani.
Veramente le vittime preferita sarebbero gli ebrei, ma non è così
semplice. Di ebrei se ne uccide qualcuno, ma alla spicciola. Quattro
rabbini sono stati uccisi mentre pregavano e il Senato del Regno di
Giordania, fiore all’occhiello dell’islam moderato, ha commemorato con
due minuti di silenzio il terrorista che li ammazzati. Ma gli ebrei
hanno dato le dimissioni dal ruolo di vittima designata, non sono più
disponibili, vivono dietro muri che li proteggono, come se non bastasse
hanno un micidiale esercito che non ha paura di niente e di nessuno.
E
allora ci sono i cristiani. Tanto l’idiota di turno che ti spiega che
la colpa del terrorismo islamico è di qualcun altro, Stati Uniti e
Israele, lo si trova sempre, quindi chi ammazza i cristiani prende due
piccioni con un’unica fava: elimina i cristiani e aumento l’odio contro,
aspettate, come li chiamano gli imbecilli? Ah, sì, il Grande Satana e
il piccolo Satana.
La top ten forse in questo momento è la
Nigeria. O l’Iraq? O la Siria? Specchio, specchio delle me brame, chi è
il più folle del reame? E quanti bravi ragazzi europei, immigrati di
seconda e terza generazione vanno a letto con l’orsacchiotto e il sogno
di poter diventare anche loro il boia del califfato. Che bello.
Dall’Europa
l’unica voce che si è alzata forte e chiara all’interno della
cristianità è stata quella del vescovo di Ferrara Monsignor Luigi Negri,
che, unico, ha affermato che la volontà dell’islam è cancellare la
cristianità. Non è la volontà di uomini e donne che nell’islam sono nati
e vivono in pace, ma loro non sono l’islam, sono uomini e donne.
L’islam è un’ideologia. Un’ideologia che parte male, fondata da un
generale, un generale particolarmente violento anche rispetto alla media
dei suoi tempi, un generale particolarmente feroce che fa lapidare
l’adultera secoli dopo che era stata graziata, in un’epoca in cui già da
secoli, e parecchi secoli, nessuno le lapidava più, ma per tutta la sua
travagliata storia l’islam non era mai stato una cultura di morte.
Stinchi di santo non lo sono mai stati e dieci secoli di schiavismo non
ce li ha tolti nessuno, era una religione o se preferite un’ideologia
che vietava la filosofia, asserviva i popoli, mancava dell’etica del
lavoro, ma erano sani di mente.
L’islam è diventato cultura di morte negli ultimi sessanta anni.
Il
nazismo ha due anime: tedesca e islamica (Adolf Hitler, 22 novembre
1941). Come i mostruosi horcraxus immaginati in Harry Potter il mostro
si è messo in salvo spaccando la sua anima e cedendola all’islam, che di
anima di suo ne aveva poca. L’islam nell’800 stava già agonizzando.
Senza il petrolio sarebbe già defunto. Una religione compatta e a
struttura militare come l’islam è invincibile in epoca medioevale,
appunto, epoca del suo massimo splendore, dove gli uomini dell’islam
fusero in maniera funzionale e intelligente la loro potenza con le
culture autoctone, siriana, indiana, spagnola, nord africana, persiana e
poi, ciliegia sulla torta, impero romano d’Oriente. È il periodo delle
grandi esplorazioni geografiche, delle scoperte tecnologiche. Dal 1300
l’islam ha sospeso qualsiasi filologia: la conquista di Costantinopoli,
apparente apogeo, è in realtà l’inizio della fine. L’invenzione della
stampa segna il divario invalicabile. In Occidente il costo dei libri
crolla e il loro numero si moltiplica. L’Occidente vince la sua
battaglia contro l’analfabetismo. La stampa fu vietata nel mondo
islamico, in quanto l’unico libro che avesse un senso era il Corano. La
stampa fu poi introdotto in Egitto da Napoleone, in Medio Oriente dai
britannici, nell’impero Ottomano dalla prima guerra mondiale, ma a quel
punto la frattura era insanabile. Nel mondo islamico la stampa fu
proibita agli islamici, non ai cristiani ed agli ebrei, che quindi
(tutti, armeni, copti, eccetera) diventano inevitabilmente gli
intellettuali, coloro che detengono il potere scientifico ed economico,
tra una persecuzione e l’altra. Oggi, in tutto l’islam, dal Senegal
all’Indonesia, per oltre un miliardo di persone il numero di libri
tradotti ogni anno è lo stesso della piccola Grecia.
La causa del terrorismo islamico è un complesso di inferiorità per il divario scientifico e tecnologico .
La ferocia dell’islam è dovuta alla coscienza che l’islam non può reggere il confronto con la modernità.
L’islam
sta agonizzando. Ha al massimo un paio di generazioni. Chi vuole
scommettere? La religione dei faraoni è durata migliaia di anni ed è
scomparsa in meno di due generazioni (e non avevano Internet)
La domanda è: l’islam imploderà prima o dopo aver occupato e distrutto l’Europa?
Prima.
L’Europa sta ricominciando a pensare.
Sta cominciando a capire.
Sta lentamente riscoprendo le proprie radici.
di Silvana De Mari 02/12/2014
==========================
Il
monito di un ex-musulmano: “L’islam concepito come religione è una
trappola mortale, è l’arma principale per l’islamizzazione
dell’Occidente”
Ali di Libertà
Il monito di un ex-musulmano:
“L’islam concepito come religione è una trappola mortale, è l’arma
principale per l’islamizzazione dell’Occidente”
Queste sono le riflessioni di un ex-islamico che ama – in silenzio – la civiltà occidentale.
L’islam,
totalitarismo guerriero aggressivo, usa la “religione” come cavallo di
Troia per tentare la conquista sovversiva dell’Europa, e più in generale
dell’Occidente.
1-Estendere la consapevolezza della minaccia e predisporre una controffensiva
Molti
elementi testimoniano dell’avanzata dell’islam nei Paesi europei, da
quelli in apparenza più insignificanti come la scelta dei nomi di
bambini d’immigrati venuti da Maghreb e Mashreq o il diffondersi di
particolari abitudini alimentari e di vestiario, fino ai più
spettacolari, come la moltiplicazione delle moschee o del “velo” (in
realtà spesso un vero e proprio sudario) prevalentemente imposto alle
donne e di rado scelto liberamente da loro.
2-Siamo di fronte ad una campagna di islamizzazione?
Se
questa ipotesi è vera, chi è che conduce l’offensiva? Chi è che vi
partecipa, oggi? Chi è suscettibile di aderirvi a breve e a lungo
termine? E’ la coesione dei popoli europei minacciata? Esiste un rischio
di frattura in seno alle nazioni occidentali? Di tradimento
dall’interno della società? Di guerra civile? E’ l’avvenire della
“nostra” civiltà messo in discussione o no? Queste sono domande che
dirigenti pubblici, capi di partiti, intellettuali, giornalisti, etc
dovrebbero porsi poiché l’Europa conta sul proprio suolo, una
popolazione / comunità musulmana di oltre venti milioni d’individui, per
giunta in costante crescita, sia per via interna, sia per apporto
esterno: “immigrati” stanziali che -a differenza di tutti gli altri
gruppi etnico/religiosi- rifiutano l’assimilazione ai popoli che li
hanno accolti, e rivendicano sempre più diritti particolari o
addirittura privilegi in contrasto con le leggi locali. Col pretesto di
esercitare la “libertà religiosa”.
Diciamolo apertamente: è
indispensabile cominciare a sbarazzarsi di molti preconcetti a proposito
di islam e di musulmani. Sommarie, spesso false, a volte vere e proprie
tare mentali o deformazioni di percezione ereditate da un passato
lontano, alcune idee sono estremamente nocive non appena si passa alla
realtà. E’ doveroso fare un po’ di pulizia in quella confusione. Largo
alle realtà, anche se turbano la tranquillità intellettuale.
3-L’islam definito solo come “religione” è una trappola mortale.
L’ignoranza
spinge spesso i popoli ad apporre, sopra fenomeni che sono loro
estranei, le proprie idee, il proprio schema di analisi: è l’errore
-grave- di etnocentrismo. E’ ciò che gli Europei hanno fatto e
continuano a fare con l’islam, con una miopia pari solo alla “ignoranza
della ignoranza”: si crede di conoscere bene questa entità che si
contrappone da quindici secoli, che l’Europa ha vinto nel corso dei vari
scontri, e che ora è presente sul territorio. E si definisce l’islam
come una “religione” senza altri approfondimenti. In questo secolo, in
Europa, la parola “religione” ricomprende un culto, dei riti, una
tradizione, ma prima di tutto una fede, cioè qualcosa che attiene alla
sfera individuale (non già privata) al diritto che ha ognuno di noi di
pensare quello che vuole e di credere a ciò che vuole. E si cade nella
trappola.
Affermando “l’islam è una religione” come verità
riconosciuta da tutti e che non merita commenti, di conseguenza, e in
nome dei valori democratici e laici, ci si proibisce di esaminare da
vicino la sua vera natura, la sua ideologia, i suoi modi di espressione,
i suoi mezzi e i suoi fini, astenendosi dall’interferire nelle pratiche
dei suoi fedeli. Ancorché esse pratiche contrastino non tanto coi
“costumi” bensì con le leggi e le finalità di una civiltà evoluta. I
musulmani, i quali ci conoscono bene, approfittano a fondo della nostra
ignoranza soddisfatta, ma anche del nostro rispetto dei “diritti
individuali”, per rivendicare la libera espansione della loro
“religione” in seno alle nazioni occidentali.
L’islam “religione” è
l’arma principale dei promotori dell’islamizzazione dell’Europa. E’ il
cavallo di Troia di un totalitarismo in una guerra di conquista. Un
totalitarismo, a fondamento religioso, opposto alla moderna laicità
raggiunta a prezzo di tante lotte e fatiche e vittime, durante tanto
tempo. Ma l’islam è una cosa molto diversa da ciò che si vuol chiamare
“religione”. In prima analisi, va detto che si tratta di un insieme
indivisibile, che comprende identità (un’identità che prevale su
qualunque altra, alla quale è proibito rinunciare, pena la morte),
religione, diritto, morale, civiltà, cultura (intesa come mentalità),
usando il vocabolario delle lingue indo-europee che definisce in maniera
molto imperfetta i componenti dell’islamismo.
Nell’islam, tutto
ha un contenuto religioso; tutto assolutamente tutto è posto sotto il
segno di Allah, fa riferimento al suo libro (il Corano, immutabile ed
eterno come Allah), al suo Profeta.
L’islam disprezza le
distinzioni tra il politico e il religioso, il sacro e il profano, il
diritto pubblico e il diritto privato, tra il diritto, la morale, i
costumi.
E’ un totalitarismo a fondamento religioso senza dubbio,
ma non certamente una “religione” nel senso che si dà a questa parola
oggi in Occidente.
A proposito di diritti e doveri dell’individuo,
il totalitarismo islamico è di un estremismo e di un rigore senza
equivalenti nella Storia. L’individuo è preso in una trama di divieti e
di doveri per tutte le circostanze della sua vita. D’altra parte, in
ogni momento, si trova collocato in un sistema incrociato di
sorveglianza, delazione e sanzioni affidato, verticalmente, a quadri
superiori: imam, ulema (sapienti-dotti), qadi (giudici-arbitri), etc. e,
orizzontalmente, a parenti, vicini, musulmani ordinari. Solamente il
tenere conto di queste realtà, consente di porre con estrema pertinenza
la questione della compatibilità dell’islam con i principi costitutivi
delle società moderne. Si pensi ad esempio alle “Ronde di Polizia
islamica” che recentemente si sono svolte in Gran Bretagna e in Germania
per intimidire la popolazione, nella pressoché totale inerzia delle
Autorità costituite. Un segnale di grave minaccia per la libertà.

Sul piano concettuale, un islam laico è impensabile perché contrario ai
dogmi più sacri. Totalmente inimmaginabile. Come un cerchio quadrato o
un triangolo a quattro vertici.
– Un musulmano può anche dirsi
“laico”: ma non lo è, non lo può essere. Un musulmano che si pretende
“laico” è un ignorante, un ingenuo, o un cinico dissimulatore, o un
falso musulmano.
– Una varietà d’islam che accetti le leggi e i
costumi di un paese non musulmano, “restituendo a Cesare, ciò che è di
Cesare”, in breve un islam che rispetti la laicità di una nazione è
altrettanto impossibile. Su punti così essenziali come la collocazione
del politico e del religioso o la libertà di coscienza, la scelta è
binaria: o la “apostasia” o l’islam.
– La Storia e l’attualità ci
forniscono la risposta musulmana a questa domanda sulla compatibilità:
non appena ne ha il potere, un’autorità fondata sull’islam ha sempre
ridotto i non-musulmani allo stato di soggetti subordinati e ha loro
proibito ogni propaganda della loro religione o ideologia. Donde
l’importanza della lotta per esigere il rispetto della laicità di fronte
alle tracimazioni dell’islam nello spazio civile. Del resto, la laicità
è un metro insostituibile per giudicare la minaccia islamica su valori e
modi di vita moderni.
Riassumiamo: lasciando che l’islam si
accomodi confortevolmente sul “nostro” territorio, con la vana,
illusoria speranza di controllarlo, di “occidentalizzarlo”, i governanti
non fanno posto a una religione (sfera individuale / privata) tra
tante, ma a un totalitarismo incompatibile con tutto ciò che fonda la
civiltà evoluta.
E questo totalitarismo è costantemente mobilitato per la conquista.
4-L’islam è espansionista.
L’islam nasce e può solo essere espansionista e guerriero.

L’islam, per nascita, geneticamente, in funzione dei suoi dogmi più
sacri, impossibili da riformare, indiscutibili e mai messi in
discussione, ingiunge ai suoi adepti il dovere di espansione.

Tra i mezzi legittimi di tale espansione, figura la guerra (nel Corano,
due sinonimi: jihad, qital, che indicano anche uno “sforzo”) nella forma
violenta, sanguinosa, del confronto armato, ma anche sotto una forma
sovversiva; l’islam ammette, anzi raccomanda, tutti i tipi di mezzi:
dissimulazione, furbizia, menzogna (taqiyya, kitmân, makr …) Allah
garantisce a colui che svolge questo compito, che assolve a
quest’obbligo, le più grandi ricompense: quando è in vita è il bottino
e, se dovesse morire come “martire” (shah?d) sul “cammino di Allah”, è
il paradiso (Corano).
Sin dalla nascita, nel VII secolo della
nostra era, l’islam ha dichiarato guerra al resto dell’umanità, “una
guerra universale e perpetua”, dividendo il mondo in Casa dell’islam
(dâr al-islâm ) e Casa della guerra (dâr al-harb). Ha smesso di
aggredire solo quando è stato dominato o controllato. (In posizione di
forza o di parità, un musulmano può firmare con un potere “infedele”
soltanto una “pausa” (mohla) nella Casa della tregua “dâr al-hudna” o
“dâr al-‘ahd” della durata massima di dieci anni, ciò in riferimento ad
una azione simile di Maometto di fronte agli abitanti della Mecca, nel
628).
Sul ruolo della guerra nella storia dell’islam, gli
specialisti sono unanimi: in ogni epoca, essa fu il mezzo privilegiato
della sua espansione. La sua riforma: impossibile; la dinamica: sempre
involutiva, fondamentalista, reazionaria, oppressiva.
È un’altra
realtà della quale dobbiamo convincerci: l’islam mai ha conosciuto vere
riforme e non può essere riformato. Riformarlo significa annientarlo.
Forse
una riforma fu la preghiera del tarawiih in moschea, durante il mese di
Ramadan, che fu addirittura un’innovazione (bid’ah) accettata
unanimemente, ma limitata alla liturgia.
La riproduzione scritta
del Corano, fu una riforma (dato che era disapprovata dai tempi di
Maometto) ma di tipo strettamente pratico. Effettivamente i Turchi (i
famosi Ottomani) riformarono tanto l’islam da determinarne la fine
storica.
Una delle più grandi e terribili riforme degli Ottomani
fu l’abolizione dell’ijtihad nella giurisprudenza, introducendo il
codice penale. Quasi tutti gli storici islamici sostengono che fu questa
riforma a causare la caduta del Califfato.
Ciò è ampiamente
provato dalla Storia. Fino all’impatto con l’Occidente, tutti i grandi
movimenti intellettuali, tutte le rivolte, tutti i cambi di dinastia si
sono fissati l’obiettivo non di fare tabula rasa del passato, bensì di
ritornare all’islam delle origini, più o meno mitizzato. Si trattava non
già di ispirarsi a quest’islam più “puro”, più rigoroso, ma di
imitarlo. Il peggior crimine-peccato era l’innovazione (bid’ah).
Tali
fatti, evidenti, innegabili, significano tra l’altro che la speranza di
veder sorgere in Europa un “islam illuminato”, ovvero “moderato”,
(moata’dl), un islam tollerante, civile (islam hadhari) è un’utopia
oppure … un mero strumento di propaganda. Anche supponendo che, in uno
dei Paesi europei, un ramo dell’islam sviluppi ramoscelli laicizzanti o
tolleranti verso gli altri, queste stranezze ereticali sarebbero presto o
tardi, ridotte a nulla dall’ortodossia alla quale obbediscono (o per lo
meno non si oppongono) un miliardo e trecento milioni circa di
individui, i quali, ai giorni nostri comunicano tra di loro da un capo
all’altro della Terra, in particolare tramite le televisioni satellitari
grazie a ingenti mezzi economici e ad efficaci organizzazioni più e
meno evidenti.
Per secoli, la legge islamica ha proibito a un
musulmano di stabilirsi durevolmente in un paese non musulmano -salvo
che per compiervi attività specifica di proselitismo (daw’a) o lo
spionaggio (ga sus)-, perché gli sarebbe stato impossibile compiere i
suoi doveri anche quotidiani e perché i suoi costumi rischiavano di
corrompersi stando a contatto con gli infedeli (kuffar) “per oltre
quaranta giorni” (had?th). All’epoca attuale, la costituzione di una
diaspora musulmana in Europa occidentale una novità nella storia è stata
analizzata dai musulmani più attenti verso i loro sacri doveri, come un
colpo di fortuna per riprendere la guerra di espansione. Il continente
nemico è di nuovo a portata dei Credenti (mo’minin).
Ma questa volta la guerra sarebbe stata non convenzionale. La taqiyya avrebbe sostituito la scimitarra.
5-Una tattica precisa.
Una
tattica precisa è stata elaborata ed è attuata sistematicamente. E
continua ad accumulare successi, dimostrando così sia la sua realtà, sia
la sua efficacia.
In una prima fase, le operazioni si articolano su tre assi:

Primo, far arrivare in Europa, il maggior numero di musulmani (o di
migranti suscettibili di essere islamizzati, come i neri d’Africa).

Secondo, reislamizzarli, (“khutbah”, “tawba”) che non significa tanto
insegnargli, o re-insegnargli i dogmi e le leggi dell’islam o incitarli a
frequentare la moschea per “pregare” (masget lel sal?), quanto dotarli
di segni e comportamenti distintivi (più e meno evidenti) della loro
appartenenza alla “ummah”, dunque rendere impossibile la loro
integrazione nel Paese di accoglienza.
 I nomi dei bambini
 Le mutilazioni genitali sui minori
 Il “velo” delle donne
 Gli
usi e costumi alimentari in ambito di prodotti e lavorazioni dei cibi
(“chi”, “come”, “quando” sono ammessi, prescritti, praticati e
consumati, o vietati.)
 Il “Ramadan”
 Le moschee, che sono
ovviamente ben altro che “luoghi di preghiera” = sono allo stesso tempo
municipi, anagrafi, luoghi di riunione per la politica e la propaganda
(tutti i movimenti di opposizione al “modernismo” sono nati nelle
moschee), scuole, biblioteche, centri di formazione permanente, sedi
commerciali, tribunali, eventualmente anche caserme se ritenuto
necessario. E tutto ciò nell’osservanza della pretesa islamista, la
quale tra l’altro afferma come “tutto il territorio che si può
abbracciare con lo sguardo dalla vetta di un minareto -ovunque esso
sorga- è terra islamica” (had?th).
– Terzo, abituare gli Europei
al “fatto musulmano”, portarli a considerare la presenza dell’islam come
“normale”, non disturbante e definitiva, e tanto conduce a lasciare
agli invasori ogni comodità per portare a compimento il loro progetto di
conquista.
I nomi, le mutilazioni, il velo, le moschee, la
preghiera, il Ramadan, i cibi speciali (halal, fard) e quelli proibiti
(haram), etc. devono essere a poco a poco da noi banalizzati sul nostro
territorio. La rivendicazione per “accordi ragionevoli”, in nome della
nostra tolleranza, del diritto dell’uomo, del “rispetto dovuto alle
religioni”, etc sarà metodica, incessante, invasiva: con la separazione
di uomini e donne nelle piscine, palestre, spiagge, scuole e altri
luoghi pubblici; i cimiteri separati; i “locali per pregare” pubblici
vietati ai non islamici, le mense separate; gli abiti imposti, le
“eccezioni” per le fotografie sui documenti di identità e per le divise,
la subordinazione di determinati capitoli dell’insegnamento pubblico
rispetto alla dottrina islamica, le “attenuanti culturali” giudiziarie,
la criminalizzazione della “blasfemia”, etc .
La seconda fase
altrettanto ben programmata sarà la futura la conquista fisica totale
del territorio stesso. Non essendo più necessario separarsi dagli
autoctoni, i guerrieri di Allah, utilizzeranno allora la violenza armata
o quanto meno la minaccia di essa per imporsi.
Gli Europei hanno
consentito che i musulmani, che fanno loro la guerra, sviluppassero la
loro strategia, senza neanche avere coscienza di essere attaccati. C’è
qui un atteggiamento inspiegabile, quasi demenziale, che non è peraltro
senza precedenti nella storia (vedi l’atteggiamento delle democrazie di
fronte al nazismo e al comunismo degli anni 30 del Novecento).
Quello
che c’è di nuovo è che i Paesi europei hanno contribuito attivamente al
radicamento del loro nemico, non solo cedendo alle sue richieste, ma
addirittura precedendo le sue rivendicazioni, applicando la sua tattica
“facendo sempre di piú”: per esempio creare posti da “cappellano”
nell’esercito o nelle carceri (né la funzione, né il termine stesso
esistono nell’islam ancorché l’usanza che un imam vada a trovare in
carcere i musulmani sia molto praticata e rappresenti una pericolosa
arma di indottrinamento; non vi sono nomi speciali per essa e ciò
rientra nella da’wah), o formare degli “imam” (una parola contenitore
che permette furbizie le più svariate) con fondi pubblici.
Nelle
ragioni generatrici di tutto questo in Occidente, c’è la cattiva
coscienza coloniale, la perdita dei valori e degli ideali della civiltà,
l’odio di sé stessi che deriva da qualche senso di colpa collettiva.
Tali ragioni sono certe, ma non sembrano sufficienti per spiegare un
atteggiamento che visto da un osservatore “esterno” -pertanto con un
certo distacco- appare quasi letteralmente suicida. Forse occorre
allegare il mortale torpore di una generazione di gente sazia che vuole
credere ogni guerra oramai impossibile e non ha voglia di combattere,
nemmeno per la propria sopravvivenza in parte considerata sicura e
immune da minacce, in parte ritenuta non meritevole di tutela.
6-Alcuni luoghi comuni da considerare e confutare.
“L’islam è solo una religione tra tante, una religione di tolleranza e di pace”.
Si tratta di pia illusione. La Storia evidenzia il contrario.
“L’islam non ha incoraggiato la schiavitù”.
Affermazione
che fa il paio con la precedente considerazione: si consideri solo come
in arabo la parola “Abd” vuol dire “Schiavo” e il plurale “Abeed” viene
spesso utilizzato per indicare i centro-africani Negri, notoriamente a
lungo schiavizzati dagli islamici. Essi schiavizzarono anche tante delle
popolazioni est-europee, chiamate in arabo “Siqlabi” donde il termine
Slavi = Schiavi, e ciò sia in tempi di guerra che in tempi di pace.
Dovrebbero ricordarselo, oggi, i “Russi” e i loro vicini.
“È errato parlare dell’islam come se fosse un’entità geopolitica unica; esistono molte varietà d’islam”.
Sarà,
ma tutti i musulmani, almeno nei 57 paesi membri dell’Organizzazione
della Cooperazione islamica (munazzamat al-ta’?wun al-isl?m?),
ufficialmente aderiscono agli stessi principi “fondamentali” (cfr. la
“Dichiarazione sui diritti umani delle nazioni islamiche” nota anche
come Dichiarazione del Cairo), tutti leggono lo stesso Corano (in lingua
araba).
Il sentimento di appartenenza dei musulmani ad una
“ummah” radicalmente, ontologicamente diversa dal resto dell’umanità è
costante dal VII secolo.
E non esistono musulmani “moderati”
perché non esiste un Corano “moderato”. Esiste il Corano i cui precetti
vanno applicati alla lettera, e in caso di contraddizione prevale il
precetto cronologicamente più “recente”: guarda caso i più “recenti”
sono i più violenti.
Oggi esistono soltanto “veri” musulmani e
“falsi” musulmani. Quelli “veri” sono coloro che applicano e praticano
la legge coranica in pieno; quelli “falsi” sono coloro che non la
praticano, pur dicendosi musulmani.
Va osservato come, per buona
sorte, la maggior parte del musulmani che troviamo sul territorio
europeo sono tendenzialmente “indifferenti” e quindi meno pericolosi.
In
base a indagini e interviste in vari paesi dell’Europa Occidentale, si è
stimato che solo il 5 % dei musulmani frequenti abitualmente e
regolarmente le moschee, e solo un altro 15 % pratichi e imponga
rigorosamente norme, usi e costumi islamici. Questi ultimi, implementati
anche grazie allo sfruttamento delle reti informatiche globalizzate.
Il
che indica come i musulmani da considerare soggetti incompatibili e
potenzialmente “pericolosi” in Europa siano indicativamente il 20 % del
loro numero totale.
(Ancorché i jihadisti siano esenti
dall’obbligo di frequentare moschee poiché il jihadista in missione -o
dormiente- è come il viaggiatore nella giurisprudenza islamica, e per
ragioni di sicurezza ridurrà al minimo la frequentazione di altri
musulmani: questi in genere sono gli ordini impartiti a un jihadista in
missione in paesi stranieri).
In sintesi, almeno per quanto è dato
percepire attualmente: in molti Paesi islamici vi è l’islam con i
musulmani; in Europa vi sono molti sedicenti musulmani senza islam. Il
che sarebbe potenzialmente un elemento a favore della libertà.
“I moti aggressivi di masse musulmane, sono facilmente spiegabili dalla povertà, dal sottosviluppo”.
Pseudo-spiegazione
semplicistica anzi grossolana, con una male intesa ragione di bassa
economia; mentre i più infidi intellettuali infiltrati in Occidente e i
peggiori terroristi che lo aggrediscono, sono di estrazione
alto-borghese e vengono principalmente dalle petrol-dittature
ricchissime le quali sognano il dominio del mondo, e per i loro
dirigenti le “masse islamiche” sono soltanto carne da cannone utilizzata
come tale per i loro scopi;
ci si rifiuta di vedere che il
problema è identitario forse perché non si sa più cosa sia un’identità, a
cominciare dalla “propria”.
7-Come uscire da un meccanismo di distruzione dell’Europa? Alcune indicazioni.
Laddove l’islam giunge a dominare, le civiltà scompaiono.
L’Europa ha iniziato a giocarsi la sua stessa sopravvivenza.

Imparare l’islam e svelarlo. Riconoscere che si tratta di un
totalitarismo che mai si riformerà. Innanzitutto, uscire dalla trappola
dell’islam-religione. Quella religione maschera un sistema politico,
giuridico, militare e poliziesco spietato, che ignora la libertà
dell’individuo, che rifiuta il diverso, che insegna e raccomanda la
guerra per la propria espansione.
– Possiamo accordare a un tale
sistema, senza alcun controllo, mezzi di propaganda, scuole,
trasmissioni col servizio pubblico, ministri di culto nei ranghi dei
militari e forze dell’ordine, predicatori nelle carceri, nelle scuole,
etc?
– Nulla cedere delle nostre leggi, della nostra etica, dei
nostri valori, dei nostri modi di vita, poiché per l’islam (dove tutto
ciò che costituisce una “civiltà” dipende da una medesima Legge) ogni
cedimento da parte dell’avversario è considerato una vittoria.
La
tattica sopra accennata non potrà non provocare lo sdegno di numerosi
occidentali “progressisti” e “multiculturalisti” che grideranno:
“razzismo! xenofobia! islamofobia!”.
Notiamo tra l’altro che l’islam non è una “razza” e argomentare questioni di “razza” in relazione all’islam è insensato.
Ma come sarà giudicata dai musulmani?
Notiamo
che la certezza della vittoria dei musulmani su di noi, è
principalmente basata sulla nostra attuale incapacità a difendere la
nostra civiltà di fronte alle loro intromissioni. Le nostre debolezze,
le nostre dimissioni davanti all’islam sono per loro incoraggianti prove
della nostra decadenza, della nostra debolezza e persino della nostra
codardia.
Ai miei “nuovi concittadini”, rinnovo il consiglio:
studiate e ricordate la Storia se volete capire l’islam. La strada è
quella ed è una strada lunga. Ma non ci sono scorciatoie, tenete
presente che i dirigenti musulmani ci studiano e ci conoscono bene e da
tempo, a differenza di “noi” che, pur avendolo conosciuto e vinto in
passato, abbiamo prevalentemente dimenticato l’islam.
E forse
siamo fuorviati da reminiscenze di tipo “romantico”. Badate: chi non
ricorda bene il passato sarà costretto a riviverlo. Ma non è detto che
le faccende vadano bene come andarono in precedenza.
Noi (apostati
e occidentali), stando alle cronache recenti, siamo quasi dei “vinti a
priori”, se con il nostro comportamento non facciamo altro che
dimostrare di meritare la sorte che ci attende: quella sorte che ci
riservano gli uomini pii, morali, coraggiosi, che operano nel “cammino
di All?h”.
Riprendiamo in mano il nostro destino di genti libere e
il giudizio dei musulmani nei nostri confronti di tutti i musulmani
cambierà immediatamente. Rispettando noi stessi, avremo il rispetto
dell’altro. Questo vale innanzitutto per coloro che sono di “sinistra” a
vario titolo.
Nel contempo, fermando l’impresa di distruzione
della nostra civiltà, diminuiremo l’aggressività degli invasori
integralisti e libereremo i più tendenzialmente agnostici dall’influenza
micidiale degli agenti del totalitarismo.
In assenza di tutto
ciò, a meno di un’implosione dell’islam che nulla, almeno per ora,
permette di intravedere pur essendo un gigante coi piedi di argilla, ci
condanniamo o ad impegnarci in una “Riconquista” lunga e sanguinosa,
oppure ad accettare il nostro annientamento identitario e la nostra
sottomissione nella “ummah” della barbara tirannia islamica.
di Io amo l’Italia 01/12/2014
http://www.ioamolitalia.it/blogs/verita-e-libeta/il-monito-di-un-ex-musulmano-%E2%80%9Cl%E2%80%99islam-concepito-come-religione-e-una-trappola-mortale-e-l%E2%80%99arma-principale-per-l%E2%80%99islamizzazione-dell%E2%80%99occidente%E2%80%9D.html
====================================
http://www.ioamolitalia.it/editoriale/gerusalemme-6-morti-per-attentato-in-una-sinagoga-hamas–atto-eroico.html
Gerusalemme, 6 morti per attentato in una sinagoga. Hamas: “Atto eroico”
Questa
mattina due hanno perpetrato una
strage dentro una sinagoga a Gerusalemme. Sei morti e 8 i feriti tra cui
alcuni versano in gravi condizioni.
Due terroristi arabi di
sono entrati nella sinagoga “Kehilat Yaakov” di Shimon Agassi
Street, nel quartiere ortodosso di Har Nof a Gerusalemme Ovest, con
pistole, coltelli e aste di metallo avventandosi contro i fedeli alle 7,
l’ora della preghiera mattutina.
Gli attentatori sono
palestinesi di Gerusalemme Est, sono arrivati in auto, e appena entrati
hanno iniziato a sparare con delle pistole gridando «Allah hu-Akbar»
durante l’attacco ai fedeli, che avevano indosso i tradizionali “tallit”
e “tefillin” per le preghiere. Vi sono stati dei corpo a corpo con
alcuni fedeli.
Hamas si è felicitato per l’attentato avvenuto oggi
in una sinagoga di Gerusalemme. Secondo il portavoce di Hamas Mushir
al-Masri “si è trattato di una vendetta eroica e rapida per l’esecuzione
di Yusuf al-Rumani”, un conducente di autobus palestinese trovato ieri
morto a Gerusalemme. L’uomo, secondo le autorità israeliane, si è
suicidato. Ma la famiglia ritiene che sia stato ucciso da ultrà ebrei.
“E’ nostro diritto – ha proseguito al-Masri, da Gaza – vendicare il
sangue dei nostri martiri”. Al-Masri ha aggiunto che l’attentato odierno
è da collegarsi anche alle recenti tensioni nella Spianata delle
Moschee di Gerusalemme. Un messaggio di tono analogo è giunto anche
dalla Jihad islamica. Nel frattempo sul web il braccio armato di Hamas
ha pubblicato un filmato in cui minaccia in arabo e in ebraico una serie
di attentati nella città di Israele. Fra l’altro preannuncia che
passanti saranno investiti da automobili guidate da palestinesi o anche
pugnalati per strada.
Ora basta! Basta con la legittimazione del
terrorismo islamico palestinese sostenendolo quando Israele è costretto a
compiere delle rappresaglie per colpire le basi logistiche dei
terroristi al fine di salvaguardare il diritto alla vita del popolo
ebraico. Basta con il silenzio per le vittime israeliane e
l’indignazione solo per le vittime palestinesi! Ora più che mai io
difendo il diritto di Israele alla vita e a combattere il terrorismo
islamico viene alla vittoria.
di Magdi Cristiano Allam 18/11/2014
=========================================
http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/siria-sigla-umanitaria-nei-guai-dava-i-soldi-allisis/
26 novembre 2014 Siria, sigla umanitaria nei guai: dava i soldi all’Isis
Siria1(su
Nocristianofobia.org) C’è ong e ong. Indubbiamente. Lo ha scoperto a
proprie spese il buon cuore dei Francesi, pronti anche in tempi di
ristrettezze a mettersi una mano al cuore e l’altra al portafoglio,
convinti di portare così un aiuto ai piccoli devastati dalla guerra in
Siria… In realtà, a loro insaputa, hanno soltanto foraggiato la jihad.
Senza nemmeno poterlo sospettare.
E’ accaduto con l’associazione
denominata «Perla della speranza». I suoi manifesti mostravano lo
sguardo grande e triste di un bambino. Lo slogan era chiaro: «La Siria
ha bisogno di te». Secondo i servizi segreti, sotto le mentite spoglie
di una sigla caritativa come tante altre, questo ente raccoglieva in
realtà fondi per armare il terrorismo islamico. Di questo, secondo il
quotidiano Le Monde, sono stati accusati i suoi vertici, il 22enne Nabil
O. e la 34enne Yasmine. Secondo la DSGI-Direzione Generale della
Sicurezza interna, i soldi e gli aiuti umanitari raccolti sarebbero,
nello specifico, arrivati dritti dritti all’Isis, per sostenere
economicamente la sua disumana crudeltà.
E si citano due casi. La
scorsa estate un convoglio partito dalla Francia, carico di medicinali, è
giunto sino nella roccaforte della Brigata dei Falchi di Cham,
affiliata al sedicente Stato Islamico. Il secondo: a settembre era stata
avviata una nuova campagna di sensibilizzazione, denominata «Una pecora
per Eid». Il 9 ottobre i due responsabili sono partiti per la Turchia.
Sono stati controllati alla frontiera di Lione, «ciascuno dei due è
stato trovato in possesso di 9.900 euro in contanti, una somma che ha
consentito loro di sfuggire all’obbligo di legge di una dichiarazione
doganale, obbligo fissato per una cifra pari o superiore a 10 mila
euro». Il quotidiano precisa però come «solo 6 mila euro siano stati
destinati all’acquisto della bestia, il denaro restante sarebbe finito
invece nelle mani dei gruppi dei miliziani islamici».
Secondo Le
Monde, il profilo Facebook di Nabil, originario di Argenteuil, sarebbe
estremamente inquietante: ha postato «foto che lo mostrano armato, altre
che raffigurano decapitazioni, altre ancora che mostrano la bandiera
nera dell’Isis». L’uomo si trova ora in carcere, mentre la donna resta
sotto stretto controllo giudiziario. Ma quante altre ong come la loro
sono ancora attive?
============================
29 ottobre 2014 http://www.corrispondenzaromana.it/una-profetica-visione-di-padre-pio/
Una profetica visione di padre Pio
Padre
Pio(di Cristina Siccardi) Esiste nella storia della Chiesa oltre alla
lettura degli accadimenti, realistica o fasulla che sia, anche un’altra
lettura, quella dei mistici, i quali hanno il privilegio di poter essere
oggetto delle predilezioni divine e, quindi, di essere direttamente
informati dal Cielo sugli eventi, facendosi portavoce di annunci
soprannaturali e profezie.
Negli attuali tempi di confusione,
mistificazione, inganno ed errore della e nella Fede diviene molto
interessante leggere che cosa Padre Pio da Pietrelcina scrisse al suo
confessore, Padre Agostino, il 7 aprile 1913. In questo sofferto scritto
il santo descrive un’apparizione di Cristo, agonizzante a causa del
comportamento degli indegni sacerdoti: «Venerdì mattina ero ancora a
letto, quando mi apparve Gesù. Era tutto malconcio e sfigurato. Egli mi
mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari, fra i
quali diversi dignitari ecclesiastici; di questi, chi stava celebrando,
chi stava parando e chi stava svestendo delle sacre vesti.
La
vista di Gesù in angustie mi dava molta pena, perciò volli domandargli
perché soffrisse tanto. Nessuna risposta n’ebbi. Però il suo sguardo si
riportò verso quei sacerdoti; ma poco dopo, quasi inorridito e come se
fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo ed allorché lo rialzò verso
di me, con grande mio orrore, osservai due lagrime che gli solcavano le
gote. Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande
espressione di disgusto sul volto, gridando: “Macellai!”.
E
rivolto a me disse: “Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata
di tre ore, no; io sarò per cagione delle anime da me più beneficate,
in agonia sino alla fine del mondo. Durante il tempo della mia agonia,
figlio mio, non bisogna dormire.
L’anima mia va in cerca di
qualche goccia di pietà umana, ma ohimè mi lasciano solo sotto il peso
della indifferenza. L’ingratitudine ed il sonno dei miei ministri mi
rendono più gravosa l’agonia. Ohimè come corrispondono male al mio
amore! Ciò che più mi affligge è che costoro al loro indifferentismo,
aggiungono il loro disprezzo, l’incredulità.
Quante volte ero li
per li per fulminarli, se non ne fossi stato trattenuto dagli angioli e
dalle anime di me innamorate… Scrivi al padre tuo e narragli ciò che hai
visto ed hai sentito da me questa mattina. Digli che mostrasse la tua
lettera al padre provinciale…”. Gesù continuò ancora, ma quello che
disse non potrò giammai rivelarlo a creatura alcuna in questo mondo.
Questa apparizione mi cagionò tale dolore nel corpo, ma più ancora
nell’anima, che per tutta la giornata fui prostrato ed avrei creduto di
morirne se il dolcissimo Gesù non mi avesse già rivelato… Gesù purtroppo
ha ragione di lamentarsi della nostra ingratitudine! Quanti disgraziati
nostri fratelli corrispondono all’amore di Gesù col buttarsi a braccia
aperte nell’infame setta della massoneria!
Preghiamo per costoro
acciocchè il Signore illumini le loro menti e tocchi loro il cuore. Fate
coraggio al nostro padre provinciale, che copioso soccorso di celesti
favori ne riceverà dal Signore. Il bene della nostra madre provincia
deve essere la sua continua aspirazione. A questo devono tendere tutti i
suoi sforzi. A questo fine devono essere indirizzate le nostre
preghiere, tutti a ciò siamo tenuti. Nel riordinamento della provincia
non potranno mancare al provinciale le difficoltà, le molestie, le
fatiche; si guardi però dal perdersi d’animo, il pietoso Gesù lo
sosterrà nell’impresa. La guerra di quei cosacci si va sempre più
intensificando, ma non li temerò coll’aiuto di Dio» (Epist. I, 350, in
Padre Pio da Pietrelcina, Epistolario I a cura di Melchiorre da
Pobladura e Alessandro da Ripabottoni, San Giovanni Rotondo 2004, p.
64).
Fra Pio, come si firmava, dimostra, con questo documento,
quanto segue: 1) Nella Chiesa esistono ministri che fanno agonizzare ed
adirare (desiderio di fulminarli) il Figlio di Dio 2) Questi ministri
dimostrano la loro indifferenza e ingratitudine nei confronti di Chi li
ha chiamati a così alto onore; 3) Essi disgustano gravemente il Signore
Gesù, tanto da fargli gridare al loro indirizzo «Macellai!» per come si
accostano, con indifferenza, disprezzo e incredulità al Santissimo
Sacramento; 4) Essi vengono apertamente accusati di entrare a far parte
dell’ infame setta della massoneria; 5) La guerra scatenata dai massoni
nella Chiesa è sempre più incalzante (siamo nel 1913), ma ciò non fa
temere Padre Pio perché si affida all’aiuto dell’Onnipotente.
Ciò
che noi oggi assistiamo nelle nostre parrocchie, nelle nostre diocesi,
nella nostra Roma non può che confermare quello che il Santo di
Pietrelcina scrisse un secolo fa. (Cristina Siccardi)
============================
02 dicembre 2014 http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/la-sinistra-argentina-vuole-un-sussidio-per-trans-e-travestiti/
La Sinistra argentina vuole un sussidio per trans e travestiti
RachidIl
Frente para la Victoria è un partito argentino di sinistra, membro
dell’Internazionale Socialista. E, come tutti i partiti di sinistra,
pare essersi votato a cavalcare tutte le battaglie radicaleggianti
immaginabili.
Ormai anche a danno dei poveri, quelli veri. Pur di
portare avanti l’ideologia del pensiero unico dominante. Per questo, una
deputata della Camera di Buenos Aires, Maria Rachid (nella foto, la
prima a destra), militante in tale formazione politica, ha presentato
una proposta di legge irricevibile, quella per il riconoscimento di un
sussidio pubblico a transessuali e travestiti. Incredibile!
E’ la
prima volta che si invocano privilegi per un comportamento sessuale,
oltre tutto gravemente disordinato e contro natura. Il che sarebbe, a
suo avviso, motivato dal «dovere storico di riparare a tanti anni di
sofferenza».
Prevedibilmente immediate e vaste le polemiche
provocate dall’assurda richiesta. Un’altra onorevole, questa volta del
Frente Renovador, Mirta Tundis, in un’intervista a Cadena 3 ha
evidenziato come simili iniziative dividano la gente, una sorta di
guerra tra tapini: «E’ una proposta indegna verso i pensionati, che da
anni chiedono un bonus per sopravvivere. Gli aumenti strappati,
quest’anno, sono stati subito svalutati ed il loro potere d’acquisto è
diminuito notevolmente».
E che, per una questione di giustizia
sociale, i pensionati debbano venir prima lo ha confermato ai media
“bontà” sua anche il travestito Vanesa Show. Ma lo stesso si potrebbe
dire anche di molte altre categorie come quelle dei disoccupati, degli
invalidi sul lavoro, delle famiglie numerose, che con più motivi e buoni
diritti potrebbero reclamare un aiuto economico dallo Stato.
Tra i
pareri favorevoli, quello di un funzionario kichnerista, attivista
militante gay, Alex Freyre, che ha anzi accusato di «nazismo» chiunque
abbia criticato la proposta Rachid. Compresi quindi i molti esponenti
politici e di vari partiti! -, i quali hanno già espresso la propria
contrarietà. Oggi la richiesta di un sussidio per transessuali e
travestiti pare unanimemente assurda. Ma domani? Tornano alla mente,
qui, le parole scritte dal Prof. Plinio Corrêa de Oliveira in
Rivoluzione e Contro-Rivoluzione: «Si direbbe che i movimenti più veloci
[della marcia della Rivoluzione] siano inutili. Ma non è vero.
L’esplosione di questi estremismi alza una bandiera, crea un punto di
attrazione fisso, che affascina per il suo stesso radicalismo i moderati
e verso cui questi cominciano lentamente a incamminarsi. Il fallimento
degli estremisti è soltanto apparente. Essi danno il loro contributo
indirettamente, ma potentemente, alla Rivoluzione, attirando lentamente
verso la realizzazione dei loro colpevoli ed esasperati vaneggiamenti la
moltitudine innumerevole dei “prudenti”, dei “moderati” e dei
mediocri».
Un po’ quello che han fatto i Radicali in Italia col
divorzio prima, con l’aborto poi, quindi con la fecondazione assistita,
con l’eutanasia e via distruggendo. Se ciò è vero come è vero -, appare
chiaro come “esternazioni” quale quella in questione siano tutt’altro
che da sottovalutarsi.
La stessa Rachid, ora, pare aver iniziato a
far timidamente marcia indietro. Prendendo le distanze dal suo testo:
che dubita possa davvero giungere mai in aula. E che ora precisa esser
stato scritto su pressione ed iniziativa della Federazione Lgbt
Argentina. Nel frattempo, è stata in ogni caso lanciata una
raccolta-firme on line per bloccare l’incredibile iniziativa sul
nascere, rivolgendosi alla Commissione per i Diritti dell’Uomo. Ammesso
di trovarvi un aiuto e non un ostacolo…
=============================
28 novembre 2014 Real Madrid: per soldi, via la croce dal logo e lo stadio cambia nome
Real
Madrid(su Nocristianofobia.org) Inutile star tanto a questionare:
pecunia non olet, rispose Vespasiano a Tito, secondo la tradizione. Per
questo lo scudo del Real Madrid splenderà ad Abu Dhabi senza la consueta
croce, unita alla corona nella parte superiore del logo sin da quando
il Club è stato fondato ovvero 112 anni fa.
E tutto questo per non
urtare la sensibilità islamica. Tanto rispetto umano, benché fuori
luogo, non è gratis: lo si è capito chiaramente alla presentazione delle
nuove carte di credito del Bnad, Banco Nazionale di Abu Dhabi. Sarà
questo, d’ora in poi, a sponsorizzare la squadra iberica. Non a caso: si
tratta del più grande istituto di credito degli Emirati Arabi Uniti.
Così, tra raccattar fondi e ferire la sensibilità cattolica, il famoso
Club calcisitico non ha avuto alcun dubbio: ha scelto i primi,
infischiandosene della seconda.
A diffondere l’incredibile
notizia, è stato il quotidiano sportivo on line Marca. Che ha precisato
come l’accordo sia triennale. Il Presidente del Real Madrid, Florentino
Perez, e l’amministratore delegato di Bnad, Alex Thursby, si son messi
in posa dinanzi ad una targa gigante, ove si vede bene lo scudo
modificato (nella foto). Anche perché l’accordo sottoscritto non
riguarda soltanto la società calcistica, ma si estende allo storico
stadio Santiago Bernabeu.
Nome, che dovremo dimenticare, perché
presto lo cambierà in Ipic Bernabeu oppure in Cepsa Bernabeu in ossequio
al fondo d’investimento firmato con l’islamico IPIC-Petroleum
Investment Company. Incredibile! L’identità è stata svenduta al prezzo
di 400 milioni di euro, erogati nel corso dei prossimi 15, 20 anni al
massimo.
Tra l’altro, il Presidente del Real, Pérez, ha precisato
come non si tratti soltanto di un’intesa, bensì di «un’alleanza
strategica con una delle organizzazioni più prestigiose al mondo. Spero
che tale collaborazione ha aggiunto possa divenire un’alleanza stabile».
Non è la prima volta che il Real Madrid si consegna alla finanza
islamica: era già capitato l’anno scorso, quando intascò 130 milioni di
euro dalla compagnia aerea Fly Emirates. Ma è la prima volta che, per
questo, la società sportiva si è dimostrata disposta anche a mettere tra
parentesi la propria identità ed a tradire la propria storia, le
proprie radici, i propri valori.
==============================
24 novembre 2014 Attivista Lgbt, vicino al Presidente Obama, in carcere per pedofilia
Lgbt(su
Nocristianofobia.org) Un altro leader dell’attivismo gay e pro-choice è
stato arrestato per pedofilia. E’ l’ennesimo caso verificatosi, è
l’ennesimo caso vergognosamente passato sotto silenzio dalla grande
stampa internazionale (quella italiana compresa).
Ancora non si
sono sopite le reazioni per la condanna a 5 anni di galera ed a 60 mila
euro di multa inflitta a Stefan Johansson, il 44enne ex-presidente della
Federazione svedese per l’eguaglianza sessuale di Halland, una Ong
Lgbt, che già è scoppiato un nuovo scandalo. Questa volta nei guai nella
galassia omosessista è caduto Terrence Bean, di 66 anni: è accusato
d’aver violentato un 15enne.
A far scattare le manette ai polsi
dell’uomo ha provveduto l’Unità Crimini Sessuali del Dipartimento di
Polizia di Portland, che lo ha raggiunto nella sua abitazione dopo il
provvedimento emesso nei suoi confronti dal giudice della Contea di Lane
per «presunto abuso ai danni di un adolescente, consumato nel 2013». E’
quanto ha annunciato la televisione locale KOIN6.
Il primo a dar
notizia del drammatico episodio è stato, però, il periodico on line
Willamette Week, che ha specificato come le indagini fossero in corso da
circa sei mesi e fossero state condotte, servendosi anche di sistemi di
rilevazione ambientale, tra cui una telecamera nascosta nella sua
camera da letto. Questo ha consentito agli agenti di tener monitorate le
attività del sospettato ed, al contempo, anche di registrare quelle che
sarebbero poi divenute le prove a suo carico.
Secondo l’avvocato
di Bean, Kristen Winemiller, l’uomo avrebbe collaborato con gli
inquirenti e si sarebbe detto «vittima di un’estorsione». Ciò che
tuttavia non nega le imputazioni, semmai ne azzarda soltanto una
differente spiegazione, tutta da verificare e spunto per nuove indagini.
Il
Viceprocuratore capo distrettuale, Patricia Perlow, non ha rilasciato
ulteriori informazioni in merito, sebbene fonti vicine agli inquirenti
confermerebbero come le accuse possano condurre, in realtà, a più
vittime. Bean è considerato un “pioniere” del mondo Lgbt, nonché
co-fondatore della Human Rights Campaign, promotrice accanita
dell’aborto, ed uno dei principali punti di riferimento per il Partito
Democratico. Ha sostenuto, fattivamente ed anche economicamente, la
campagna del Presidente Obama ed ha spesso accolto in casa propria
personaggi del calibro di Bill Clinton e Al Gore. Per le sue “battaglie”
omosessiste e politiche si è prodigato in un’incessante raccolta fondi
ed ha esercitato forti pressioni sul Congresso, affinché eliminasse
qualsiasi finanziamento federale alle realtà, che educassero i giovani
all’astinenza sessuale.
Bean si è recato più volte alla Casa
Bianca, ha posato col Presidente in carica e con la first lady, Michelle
Obama, nonché con numerosi altri leader democratici. Attualmente Bean,
uscito dal carcere solo versando una cauzione di 5 mila dollari, è in
attesa di processo.
================================
FFI: la CEI scrive ai vescovi…
FFI(di
Marco Tosatti su La stampa) Continua la saga dei Frati Francescani
dell’Immacolata, la Congregazione commissariata e il cui caso non sembra
ancora trovare né una spiegazione chiara (sulle motivazioni del
commissariamento) né sugli sbocchi eventuali, cioè dell’apertura di un
nuovo Capitolo in cui i frati facciano le loro scelte.
Nei giorni
scorsi abbiamo riportato della presenza ad Assisi, all’Assemblea dei
vescovi italiani, di padre Fidenzio Volpi, il Commissario.
Ora ci
giunge notizia che il Segretario Generale della CEI, mons. Galantino,
avrebbe inviato una lettera a tutti i vescovi italiani, ordinari di
diocesi, chiedendo che a fronte di una richiesta di incardinamento nella
loro diocesi da parte di un religioso dell’FFI che voglia uscire
dall’ordine si mettano in contatto con il Commissario.
Un sito che
crediamo sia vicino al Commissario e alla nuova gestione dei FFI,
impersonata dal segretario e portavoce, padre Alfonso Bruno, spiega così
la situazione, attribuendo intenzioni e perplessità a terzi, in un
sostanziale “processo alle intenzioni” che getta qualche luce sul clima
spirituale in cui pare svolgersi il commissariamento.
http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/ffi-la-cei-scrive-ai-vescovi/
“Un
gruppo (25+25) di presbiteri ed ex studenti dei Frati Francescani
dell’Immacolata cerca da mesi accoglienza presso qualche Diocesi. La
richiesta sta suscitando riserve e perplessità nei pastori delle Chiese
locali perché si è rivelata non conforme al naturale disegno di
rimodellare la propria vocazione come prete secolare, ma stratagemma per
sottrarsi intanto all’autorità della Congregazione per gli Istituti di
Vita Consacrata e dello stesso Commissario Apostolico in una fase di
verifica canonica, dottrinale, disciplinare e finanziaria. Lo scopo
finale delle richieste d’incardinazione in Diocesi appare chiaro: è la
costituzione di una piattaforma di lancio, magari off shore come quella
dell’Arcidiocesi di Lipa nelle Filippine o in diocesi di minoranza
cattolica come in Inghilterra, per raggruppare chierici ordinati in
sacris ed ex seminaristi FFI nella speranza di un ribaltone nell’attuale
governo della Chiesa universale che può solo contare su miraggi mentali
ai quali non si sottraggono polemisti come Antonio Socci nel suo
recente e noiosissimo libro “Non è Francesco”.
Come già notato sia
su questo spazio che da altri, il Commissariamento dei Francescani
dell’Immacolata si contraddistingue sia per la vaghezza delle
motivazioni in realtà non è mai stato detto per quali motivi concreti la
Congregazione per i Religiosi abbia deciso il provvedimento, salvo
un’accusa di deriva “criptolefebvrista” sia per il grado di
conflittualità interna che ha provocato, e la severità della reazione,
di cui questo ultimo episodio è un’ulteriore conferma.

Osservando
la questione da un punto di vista laico e civile, non è facile capire
perché un religioso che non si sente più di continuare all’interno di
una congregazione debba essere quasi costretto a rimanere, o ad
abbandonare totalmente il suo cammino spirituale, invece di rimodellare
in una diocesi la sua vita, in un momento in cui le vocazioni, fra
l’altro, sono scarse.
============================
17 novembre 2014 Pannella, Scalfari e Bertinotti si sono convertiti? o è il contrario?
bertinotti
pannella(di Antonio Socci su Libero del 16-11-2014) Insieme a Fausto
Bertinotti e a Eugenio Scalfari è Marco Pannella il più elettrizzato fan
di papa Bergoglio (“viva il Papa!”, “noi radicali lo amiamo molto”,
“vorrei diventare un cittadino del Vaticano”).
Una “stupefacente”
conversione all'”oppio dei popoli”, la religione, come ultimo approdo
consigliabile in vecchiaia, perché non si sa mai di là si potrebbe anche
trovare la sorpresa di Dio?
No. Non c’è traccia di ritorno alla
Chiesa cattolica, né di pentimento, né di cambiamento di vita, in questo
colpo di fulmine che ha investito il leader di Rifondazione comunista e
i due simboli dell’anticlericalismo, del laicismo e della
scristianizzazione dell’Italia.
Anzi. C’è l’esatto contrario. C’è
da parte loro la sensazione di un trionfo inaudito della cultura
radicale e laicista dopo la società italiana addirittura nella Chiesa.
E da parte di Bertinotti c’è l’entusiasmo per un papa che si pone come nuovo leader rivoluzionario e noglobal del mondo.
Ma
è proprio così? Non sarà che Scalfari e Pannella sono semplicemente
gratificati dalle telefonate e dai colloqui, visto il loro Ego da sempre
arroventato?
E Bertinotti non avrà equivocato l’invito alla “lotta” fatto da Bergoglio al Leoncavallo e compagni?
Ricordo
che di intellettuali, giornalisti o politici rimasti folgorati dai papi
ce ne sono state molte anche in precedenza. In particolare per il
carismatico Giovanni Paolo II e per il sapiente Benedetto XVI.
In
quei casi però si trattava di veri e propri ritorni alla fede cattolica o
di “conversioni” culturali che inducevano ad aderire almeno
all’insegnamento culturale ed etico della Chiesa.
Invece, ha
spiegato Sandro Magister, la popolarità di Francesco “non provoca ondate
di convertiti. Anzi, con lui c’è un certo compiacimento nella cultura
estranea o ostile al cristianesimo”.
In che senso? “Nel vedere che
il capo della Chiesa si sposta verso le loro posizioni, che sembra di
comprendere e persino accettare”.
Quindi l’esultanza dei vari
Scalfari, Pannella e Bertinotti non è quella di chi ha ritrovato la
fede, ma di chi ritiene di aver “conquistato” perfino il Vaticano.
DICO E DISDICO
Eppure,
si dirà, Bergoglio ieri ha parlato ai medici cattolici contro l’aborto e
l’eutanasia. Dunque come può essere acclamato dai Pannella e dagli
Scalfari? Non è la prova che han preso un abbaglio?

In realtà il discorso di ieri non raffredderà affatto il loro entusiasmo bergogliano.

Anzitutto
perché gli interventi di Francesco su questi temi sono molto rari,
mentre erano frequenti nei suoi predecessori in quanto volevano suonare
l’allarme per un’umanità che secondo la Chiesa è in piena “emergenza
umana”, avendo smarrito (come ripeteva Madre Teresa di Calcutta) perfino
l’abc dell’umanità.

Bergoglio ha subito avvertito che
non aderiva alla battaglia sui “principi non negoziabili” (la sua è
stata una rottura pesante nel magistero) e ha giudicato addirittura
“ossessionata” questa scelta del magistero precedente.

Ma per quale motivo i discorsi di papa Bergoglio sembrano così contraddittori fra di loro.

Nell’autunno
del 2013 una nota intellettuale cattolica sudamericana, docente
universitaria, Lucrecia Rego de Planas, che conosce bene Bergoglio e ha
collaborato con lui, fece un ritratto dell’uomo dove fra l’altro
scriveva:

“(Bergoglio) ama essere amato da tutti e
piacere a tutti. In tal senso potrebbe un giorno fare un discorso in tv
contro l’aborto e il giorno dopo, nello stesso show televisivo, benedire
le femministe pro-aborto in Plaza de Mayo; potrebbe fare un discorso
meraviglioso contro i massoni e, ore dopo, mangiare e brindare con loro
al Rotary Club… questo è il Card. Bergoglio che ho conosciuto da vicino.
Un giorno intento a chiacchierare animatamente con il vescovo Duarte
Aguer sulla difesa della vita e della liturgia e lo stesso giorno, a
cena, a chiacchierare sempre animatamente con Mons. Ysern e Mons. Rosa
Chávez sulle comunità di base e i terribili ostacoli che rappresentano
‘gli insegnamenti dogmatici’ della Chiesa. Un giorno amico del Card.
Cipriani e del Card. Rodríguez Maradiaga a parlare di etica aziendale e
contro le ideologie del New Age e poco dopo amico di Casaldáliga e Boff a
parlare di lotta di classe e della ‘ricchezza’ che le tecniche
orientali potrebbero donare alla Chiesa”.
Dunque un vuoto di
pensiero teologico e filosofico? Una sorta di peronismo pastorale che
contiene tutto e il suo opposto? Il suo retroterra culturale è davvero
misero (lui stesso lo chiama “pensiero incompleto”), ma la strategia
pastorale c’è ed è molto evidente.
CARNEVALATE
L’incoerenza
dei contenuti è una scelta politica che serve a perseguire uno scopo
preciso. I fans lo acclamano: finalmente questo è un papa moderno e
laico. In effetti la bussola strategica di questo pontificato sembra la
“desacralizzazione”.
E’ questo che spiega oltre all’abbandono dei
“principi non negoziabili” tante piccole e grandi scelte, apparentemente
senza nesso logico fra loro.
Fin dalla prima apparizione sulla
loggia di San Pietro, la sera del 13 marzo 2013, quando rifiutò la stola
sacerdotale e la mozzetta rossa (simbolo del martirio di Pietro e della
giurisdizione) definendole “carnevalate”.
Subito i media
elogiarono la “desacralizzazione” del papato colta anche in altri
segnali, come il “buonasera” anziché “sia lodato Gesù Cristo” e
l’essersi definito quattro volte “vescovo di Roma” e mai papa.
Una
desacralizzazione del papato (mentre iniziava la mitizzazione dell’uomo
Bergoglio) proseguita poi con altre scelte piccole (come il rifiuto
dell’appartamento pontificio) e più gravide di conseguenza (sebbene
ambigue), come la frase “chi sono io per giudicare?”, la condanna del
proselitismo cattolico e della cosiddetta “ingerenza spirituale” (cioè
dell’influenza cristiana nel mondo).
E il Sinodo non è una
clamorosa desacralizzazione della famiglia? E il non genuflettersi
dinanzi al Tabernacolo o durante la consacrazione? E l’ammissione di
tutti all’eucarestia già praticata a Buenos Aires?
E dire che per i cristiani non c’è nessuna “verità assoluta”?
E
le affermazioni sul Bene e sul Male come opinioni soggettive fatte a
Scalfari non “relativizzano” forse l’oggettività della morale?
E annunciare che “non esiste un Dio cattolico” non è un relativizzare la fede? E il discorso di Caserta?
E
insinuare come ha fatto nell’omelia del 20 dicembre 2013 che la Madonna
sotto la Croce “forse aveva voglia di dire: sono stata ingannata”
perché le promesse messianiche le apparivano “bugie”?
Non è una
desacralizzazione della figura della Madre di Dio? La dottrina cattolica
ha sempre affermato che come si legge nel Catechismo “la sua fede non
ha mai vacillato, Maria non ha cessato di credere ‘nell’adempimento’
della parola di Dio. Ecco perché la Chiesa venera in Maria la più pura
realizzazione della fede”.
Si potrebbe continuare con le battute
sarcastiche (e a volte sprezzanti) sui cristiani, su chi prega il
rosario, sui preti in talare, sulle suore che digiunano. Con la
prospettiva di desacralizzazione della liturgia e della vita claustrale.
E
poi i luoghi: l’Imam chiamato a pregare in Vaticano (dove ha invocato
Allah per la vittoria sui miscredenti), la Cappella Sistina concessa
alla Porsche per un evento aziendale, il Leoncavallo (e altre gruppi
marxisti) ricevuti e arringati dal Papa il 28 ottobre scorso
(torneranno), Patty Smith chiamata al concerto di Natale in Vaticano.
Manca solo Vladimir Luxuria a Tv2000 (rimandato). A quando una partita
di basket in San Pietro?
NAUFRAGIO
C’è invece con Bergoglio
una sacralizzazione dei temi sociali, tipici della sinistra. E’ per
questo che la Chiesa sudamericana da decenni è allo sbando, è la più in
crisi del pianeta: gli ultimi dati, appena diffusi, del “Pew Research
Center”, confermano questo crollo verticale dell’appartenenza alla
Chiesa cattolica in America latina.
Ora quella ricetta fallimentare viene applicata a tutta la Chiesa. E presto vedremo le stesse rovine. Effetto Bergoglio.
Antonio Socci
Da “Libero”, 16 novembre 2014
=======================
questo:
COGLIONE DI MAOMETTO: è troppo criminale: per essere divertente: PRIMA
NELLA LEGA ARABA SHARIAH, HANNO FINANZIATO, ARMATO: ADDESTRATO: SHARIAH
AL-NURSA, ISIS SHARIAH, ED ORA: LI BOMBARDANO QUEI RAGAZZI: CHE: SONO
COSì INCAZZATI, DA TAGLIARE LA TESTA A TUTTI… MA, SE LA TEOLOGIA
wahhabita, DELLA ARABIA SAUDITA: NON FOSSE MERDA? LORO NON LO AVREBBERO
MAI FATTO, UN CALIFFATO DI NAZISTI TAGLIAGOLE, CHE, STA PER FINIRE
DRAMMATICAMENTE, IN UNA GUERRA MONDIALE, IN OGNI MODO! … ED INTANTO:
TUTTI I MARTIRI CRISTIANI DI: 2MILIONI DI ARMENI, OTRANTINI, BIZANTINI,
ecc… ecc.. ecc… così, come e perché, si è formata una LEGA ARABA, di
assassini seriali Onu: nuovi dritti pedofili poligami: shariah maniaci
religiosi! SONO ANCORA A CHIEDERE A DIO: LA LORO VENDETTA GENOCIDIO:
quallo che a loro è stato promesso dai profeti: IL VOTO DI STERMINIO! ] [
NEW YORK, 3 DIC – Anche i caccia iraniani sono impegnati in una
campagna di bombardamenti sulle postazioni dell’Isis in Iraq. La
conferma arriva dal Pentagono. http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2014/12/03/isis-pentagonoraid-caccia-iran-in-iraq_0a3989bf-8a15-49e4-b12d-d2bd8ef2f235.html

Stefano Vargiu Top Commentator
Lorenzo  fai di un filo d’erba un un intero fascio, facendo così diventi estremista tanto quanto quelli che condanni.
 8 agosto alle ore 16.27
Lorenzo  Teologico dell’Italia Meridionale
https://www.facebook.com/stefano.vargiu.96
Stefano Vargiu IL TUO PROBLEMA UNICO: è CHE, NON HANNO TAGLIATO LA
TESTA A TE! NEL GIORNO DEL GIUDIZIO: IO CHIEDERò CONTO A TE: DEL SANGUE,
DEI 400 MARTIRI CRISTIANI, CHE, SONO STATI UCCISI OGNI GIORNO, IN
QUESTI ULTIMI 20 ANNI.. NOI ABBIAMO ASSISTITO NELLA INDIFFERENZA AL
MARTIRIO GENOCIDIO DI 1200.000 CRISTIANI DI iRAQ, 2.000.000 DI CRISTIANI
IN SIRIA, ED AL GENOCIDIO DI TUTTI I CRISTIANI DEL KOSOVO: dove 3000,
tra chiese, cimiteri, e monasteri sono stati rasi al suolo, e non ci
hanno detto niente! IN VERITà: I VERI NEMICI DI ISRAELE E DEI CRISTIANI,
SONO I FARISEI ILLUMINATI ROTHSCHILD 322 BUSH, FMI NWO BCE, BANCA
MONDIALE: TUTTI NELLA NATO, USA UE, SONO I MASSONI SATANISTI DEI POTERI
OCCULTI ESOTERICI… per avermi insultato? ora tu avrai dei problemi!
=============================
Qaraqosh
falls, thousands flee. Published: August 08, 2014. Map of IS occupation
in Iraq as of August 7 2014. Courtesy of Open Doors International.
Armed jihadists of the so-called “Islamic State” took over Iraq’s
largest Christian town, Qaraqosh, and nearby Christian settlements early
Thursday, forcing thousands of Christians to flee to Kurdish-controlled
areas. Statements of anguish and calls for intervention have been
issued by Pope Francis and other Christian leaders. The US President
Barack Obama has authorised two operations to prevent genocide in Iraq.
One operation is targeted airstrikes to protect US personnel and the
other is a humanitarian effort to help the thousands of displaced Iraqi
civilians, mostly religious minorities, who have been forced out of
their homes by the Islamic State, IS. In addition to Christians, tens of
thousands of ethnic Yazidis have fled to the mountains outside
Qaraqosh, where they are surrounded by the Sunni militants and exposed
to temperatures well over 100 degrees Fahrenheit (38 Celsius) without
access to water or other supplies. The United Nations’ children -relief
agency, UNICEF, says at least 40 Yazidi children have died. As many as a
quarter of Iraq’s remaining Christians are reported to be on the
run, according to the BBC. Louis Sako, patriarch of the Chaldean Church
in Iraq, told Agence France-Press the advancing Sunni militants have
occupied churches, ripped down crosses and destroyed manuscripts. The
Islamic State, which previously called itself the Islamic State in Iraq
and Syria, IS or ISIS, also has captured Mosul Dam, Iraq’s largest,
after driving off the Peshmerga defense forces of Kurdistan, the
autonomous region of northern Iraq. Qaraqosh, a city of about 50,000
people in Iraq’s Nineveh Province, sits between Mosul, Iraq’s
second-largest city, and Erbil, the capital of the Kurdish region, to
the east. The Islamic State took over Mosul in July, and many of the
city’s remaining Christians fled eastward to Qaraqosh, sometimes called
the Christian capital of Iraq. Kurdish Peshmerga troops had been pushed
back from several points surrounding Mosul during an IS offensive during
the weekend, including the town of Sinjar and Zumar, west of
Mosul. The BBC reported that the Peshmerga commander in Qaraqosh
informed the archbishop late Wednesday that the Kurdish forces would
withdraw. There were reports of mortars being fired into Christian towns
near the front lines east of Mosul, and Qaraqosh fell during the early
hours of Thursday. “I now know that the towns of Qaraqosh, Tal Kayf,
Bartella and Karamlesh have been emptied of their original population
and are now under the control of the militants,” Joseph Thomas, the
Chaldean archbishop of Kirkuk and Sulaimaniyah, told AFP. Following the
capture of Sinjar and Zumar during the weekend, tens of thousands of
residents fled into the hills between the two cities. Many are Yazidi, a
Kurdish group with links to Zoroastrianism, and whose beliefs are
regarded by some Sunni Muslims as satanic. They have been stuck without
food or water. “Many of the displaced are in immediate need of essential
life-saving humanitarian items, including water, food, shelter and
medicine,” said UN spokesman David Swanson. Archbishop Thomas called the
situation a “catastrophe.” “Tens of thousands of terrified people are
being displaced as we speak, it cannot be described,” Thomas told AFP.
Chaldean Patriarch Louis Sako told AFP said the jihadist advance has
touched off a frantic dash for Kurdistan. “There are 100,000 displaced
Christians who have fled with nothing but their clothes, some of them on
foot, to reach the Kurdistan region,” AFP quoted him as saying. “This
is a humanitarian disaster. The churches are occupied, their crosses
were taken down.”
“But fights started in Telkif,” she continued,
“and we jumped out to escape but my husband stumbled and his leg broke
in two more places.” The church members who heard this story told World
Watch Monitor they were thankful the couple had made it to Erbil. “They
were scared when they told their story, but they need others to listen
otherwise they will remain traumatized.” Sources also report an increase
in threatening behaviour, which is frightening Christians and creating a
sense of instability. Before the recent Eid, members of IS sent
messages to monasteries in the Nineveh Plain saying that “we will
celebrate Eid” in your town. IS has turned St Michael’s monastery into a
barn to keep animals. The fourth century building is near the River
Tigris. A young family of five were attempting to flee Mosul when they
were stripped of nearly all their possessions, including clothes for
their children. The mother said: “They stole our car with everything I
had brought for my children their clothes, a washing machine, food,
medicine, jewellery for the girls. I hid my wedding ring in the diaper
of my 10-month-old baby but they took my new phone. “My 80-year-old
father in law got angry and demanded they return our things but they
said to him: ‘Do not speak or we are going to hurt you’. ÄS they were
taking our car I managed to grab two bags of the girls’ clothes and then
we ran away.” The family have now relocated to Erbil and the mother,
who is a graduate Chemist, will try to find work there. They will try to
rent a house and place the children in schools, but she is questioning
whether even Erbil is safe: “Do you think IS will enter Erbil? Is it
safe here because people from Mosul are still afraid?” As well as
valuable items, IS took IDs, marriage certificates and land and property
registration documents as Christians were leaving Mosul. They tore up
these documents. Sources have also revealed that IS had already stated
that any property left empty will become the property of the IS armed
group.
  8 agosto alle ore 16.26

Lorenzo  Teologico dell’Italia Meridionale
Price
rises are foreshadowing economic collapse in Mosul. In July blocks of
ice were selling at 10,000 Iraqi Dinars (8.5 USD or 5 British pounds at
current rates), one litre of car fuel was 2,500 ID. It is feared the
supply of goods will become even worse if routes through Kurdistan are
cut off. Other services are suffering electricity is only on for two
hours each day, water is not available across the city anymore and
medicines are becoming scarce. Early July sources revealed a scam from
estate agents in Baghdad. Christians were receiving letters containing a
bullet and a demand saying “leave you crusaders”. The agents were
exposed and arrested by Iraq’s Ministry of the Interior. They confessed
to wanting to persuade Christians to sell property at a cut price so it
could be bought cheap. The agents also confessed to supplying
home-owners’ details to militants. World Watch Monitor has also been
told that IS had informed Muslims living near the Holy Spirit Church,
east of Mosul, to leave their homes because the church would be bombed.
Families were told to leave their houses after Iftar (eating after a
Muslim fast) for their own protection. The explosions raised the church
building to the ground. Earlier in July IS had set fire to a room
attached to the altar of ‘Noah’s Ark church’, as it was also known
because it is designed to look like a ship. Bishop Faraj Rahho opened
Holy Trinity Church in 2005 but he was killed in 2008 after a widely
publicized kidnapping. When he was ordained Archbishop of Mosul in 2001
he had responsibility for 20,000 Catholics. Rahho had expressed unease
at moves to incorporate Sharia law into the Iraqi constitution. He often
led worship in difficult situations and had been threatened before by
gunmen. One of the demands made by the kidnappers was that Iraqi
Christians form a militia to fight US forces based in Iraq at the time.
The Archbishop’s body was found in a shallow grave in March 2008. On 24
July, many of the Iraqi Christians who had already left Mosul marched in
protest from their refugee camp in Ankawa to the UN base in Erbil. The
demonstrators braved temperatures of 50 degrees centigrade to demand the
UN help protect them against IS militants. Sahar Mansour, a Chaldean
Catholic who fled Mosul in June, told the Catholic News Service that she
had heard horrific accounts of violent forced conversions of Christians
who were unable to flee Mosul because of ill health or disability. “I
did not imagine that one day I would live like this, without human
rights, drinking salty water out of wells, without electricity and a
house, in this heat,” she said. Mansour and her family are among 3,500
Christian families encamped around Ankawa, on the outskirts of Erbil.

Lorenzo  Teologico dell’Italia Meridionale
soltanto
mettendo in stato di accusa, la sharia criminale della LEGA ARABA,
soltanto in questo modo tutto questo orrore finirà! Chi si interessa di
un imminente genocidio in Iraq? In mezzo assordante silenzio
internazionale, decine di migliaia di Yazidi stanno morendo per mano
dello ‘Stato islamico’: 2014/08/07, combattenti ISIS parata carri armati
catturati. ISIS combattenti parata tanksReuters catturato. Un
parlamentare iracheno e membro dell’antica religione yazidi scoppiò in
lacrime all’inizio di questa settimana, come ha descritto il massacro di
migliaia di sua gente all’inizio di questa settimana. Display
straziante di MP Fiyan Dakheel di disperazione ha evidenziato i
progressi allarmanti effettuate dal gruppo “Stato Islamico” (ex ISIS)
nelle ultime settimane, e il silenzio schiacciante dei leader
internazionali e degli organismi per i diritti umani. Un numero
indeterminato di yazidi nel nord dell’Iraq – la maggior parte dei quali
sono di etnia curda e la cui presenza è anteriore sia l’Islam e il
Cristianesimo nella regione – sono stati uccisi da avanzare jihadisti.
Più di 200.000 altre Yazidi sono stati costretti a fuggire in una
campagna di pulizia etnica e, alcuni hanno accusato, tentativo di
genocidio di una delle più antiche comunità irachene. Nel video, Dakheel
si deduce che non meno di un “genocidio” è in fase di perpetua contro
il suo popolo sotto la bandiera dell’Islam. “Parlo qui in nome
dell’umanità! Prego salvaci! Salvaci!” gridò, poco prima di crollare dal
dolore. Alcuni di 147.000 rifugiati hanno reso alle regioni curde
controllata del nord iracheno, ma circa 50.000 sono rimasti bloccati in
Monti Sinjar senza cibo, acqua o forniture mediche, dopo che le forze
curde si ritirarono di fronte islamista avanza. Forze di Stato islamici
hanno circondato il piede della montagna, tagliandoli fuori nel
tentativo di farli morire di fame fuori. Come un risultato, decine
potenzialmente centinaia, sono già morti di sete – soprattutto donne,
bambini, anziani e deboli. E ‘solo l’ultimo episodio tragico nel marzo
dello Stato islamico attraverso l’Iraq e la Siria. L’elenco delle
atrocità è già lunga: sciiti e Allawites che non riescono a fuggire
forze islamiste sono sommariamente giustiziati, i loro santuari e
moschee sistematicamente la dinamite; I cristiani sono stati
completamente espulsi dalle zone sotto controllo “Stato islamico”, più
di recente da Mosul; altri santuari antichi – Sufi, quelle ebraiche e
anche sunniti che sono considerate eretiche dai jihadisti – sono stati
demoliti. E in mezzo a tutto questo, le vittime delle ultime atrocità si
domanda alla indifferenza del mondo. Come un rifugiato, “Karim”, messo
in una recente intervista con The New Yorker: “Non vedo alcuna
attenzione dal resto del mondo,” “, ha detto. “In un giorno, hanno
ucciso più di duemila Yazidi in Sinjar, e il mondo intero dice, ‘Save
Gaza, salvare Gaza.'”
================================
ROMA,
2 DIC – “Destra e mafia. Una coppia di fatto. #MafiaCapitale”. Lo
scrive su twitter Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia
Libertà. ] [ la indignazione, non è lo strumento adeguato per punire:
adeguatamente: un crimine di vilipendio: E DI MASSIMALISMO IDEOLOGICO,
POSTO IN ESSERE, contro, lo Stato di Diritto, CONTRO IL PATTO
DEMOCRATICO: un crimine di queste proporzioni! dove i Prodi, Dalema,
Veltroni: Mario MONTI, ecc.. sono la agenzia italiana, degli Illuminati
Rothschild: gli usurai legalizzati, strozzini: Fmi Bce Spa: che hanno
portato il costo del denaro al 270%(scienziato Giacinto AURITI ), tutti
gli stupratori della costituzione, che, ci hanno rubato la sovranità
monetaria! il PEGGIORE CRIME DI ALTO TRADIMENTO: MASSONICO DI TUTTE LE
FALESE DEMOCRAZIE MASSONICHE SENZA SOVRANITà MONTARIA E POLITICA
DIRETTE, CHE QUESTO SI è UN DELITTO DA PENA DI MORTE! … tutti gli
scellerati, anticristi: che, consciamente hanno rinunciato alla vita
eterna! http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2014/12/02/vendola-destra-e-mafia-coppia-di-fatto_325669f3-8860-4e5f-886d-c6ba39da3aea.html

Marco Kiev Top Commentator Kiev
caro vendola.. io credo che ti prude il culetto….

Giannantonio Zanchetta Schio
Ma che discorsi sono questi? allora sinistra uguale culattoni?iMa dai vendola che cazzo dici? sei a corto di argomenti!

Massimo Angelucci Top Commentator Reggio Calabria
forse non ha letto bene l’elenco completo degli arrestati e degli inquisiti! il solito zuzzerellone superficiale!

Vincenzo Scarano Segui Top Commentator Università degli studi g. d’annunzio
la mafia va ovunque si guadagni e ci sia potere, destra o sinistra…
cmq date le elezioni vicine deve spararla grossa!

Giuseppe Mancini Segui Top Commentator Udine
il
colpo di genio di un coglione…. Vendola, vai a battere sul lungomare
di Bari invece di sparare cazzate… fanculo te e i rossi…

 Libertango Solstitialis Top Commentator Campobasso
 … E i neri e i grigi ed ai rimbecilliti che vanno solo dietro al calcio mentre li riducono alla fame.

Vito Catalano Segui Lavora presso Ministero della Difesa. e mi pare che, qualche problemino, c’e’ l’hai pure te:

Leonardo Scaringi Top Commentator ITC Galileo Galilei Firenze
A parte che Vendola ha detto una stronzata clamorosa, ma allora dei centri sociali cosa dovremmo dire? terroristi?

Angelo Salinitro Top Commentator Lavora presso Me stesso
caro vendola non ti ho mai votato non ti votero’ mai ma sono d’accordo con te.

Minamoto Kobayashi Top Commentator
Anche
sinistra-depravati e’ sempre stata una coppia di fatto. Anche
sinistra-pedofili, sinistra-culirotti, sinistra-assassini,
sinistra-stragisti, sinistra-ipocriti, sinistra-falsi,
sinistra-scimmienere, sinistra-mangiamerdedicammello,
sinistra-carocompagnotivotachemimagno, e via dicendo …

Patrizia Atla Top Commentator
Bene, allora dobbiamo riconoscere loro i diritti delle coppie di fatto, DIRITTI PER I QUALI NICOLETTA SI BATTE DA SEMPRE !

Libertango Solstitialis Top Commentator Campobasso
Non sono mai stato di destra ma temo che facciate tutti parte della stessa mandria di parassiti incapaci.

Davide Mancori Top Commentator Somewhere presso Everywhere I Go
Lo dice quello che utilizzava i voli di stato a spese dei contribuenti. Ladro della sacra corona unita

Luca Leoni Top Commentator Ottimista presso Libero professionista
se lo dice lei siamo tranquilli.
==============================================
oltre,
A REALIZZARE UN GOLPE, ATTRAVERSO, I CECCHINI DELLA CIA, HANNO
ABBATTUTO UN ALTRO AEREO MALESE! QUESTI DELLA CIA MERKEL NATO,
MOGHERINI, ONU SHARIAH, UE USA: SONO UNA MINACCIA TROPPO GRANDE PER LA
SOPRAVVIVENZA DEL GENERE UMANO! 13 LUGLIO! [ SOLTANTO UNIUS REI: PUò
FERMARE LA GUERRA MONDIALE A QUESTO PUNTO ]Mosca ha messo in guardia
l’Ucraina contro “conseguenze irreversibili” di fronte al lancio di una
granata dal territorio ucraino che ha colpito una cittadina di confine
russa provocando un morto. “In Russia consideriamo questa provocazione
come un atto di aggressione aggiuntivo dell’Ucraina”, ha detto il
ministro degli esteri russo.
GLI STURATORI DI OGNI COSTITUZIONE, I
VIOLATORI DELLA SOVANITà MONETARIA, E VIOLATORI: DI OGNI DIRITTO
INTERNAZIONALE, I VERI TERRORISTI DELLA STORIA 322, NWO BUSH LAVEY
KERRY, COME, PROPRIO LORO POSSONO IMPUGNARE LA COSTITUZIONE, CHE HANNO
STUPRATO A KIEV, PER FARE IL GENOCIDIO DEI RUSSOFONI, CHE, SONO SOLTANTO
LORO IL POPOLO SOVRANO DEL DONBASS?
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2014/07/13/mosca-a-kiev-conseguenze-irreversibili_cca0f8a3-b13e-49ba-b4d4-d3917dd12162.html

DA
QUANDO IN GERMANIA SI OTTENGONO: 30.000 SACRIFICI UMANI ALL’ANNO
SULL’ALTARE DI SATANA? POI: è NORMALE CHE SATANISTI PER ESSERE
ACCREDITATI DEBBANO COMETTERE DELITTI, IN MODO GRATUITO, CHE, NON HANNO
NESSUNA CONNESSIONE CON LA CRONACA CRIMINALE! OGNI TANTO IN GERMANIA,
COME NEGLI USA, QUALCUNO VIENE UCCISO SENZA NESSUN MOTIVO REALE! VASTO
(CHIETI), 3 DIC – Un italiano originario della zona di Vasto, nella
provincia di Chieti, Domenico Antonio Battista, 51 anni, è stato ucciso a
colpi di pistola in Germania, davanti al suo ristorante-pizzeria.
L’omicidio sarebbe avvenuto sabato notte a Nieirstein, in Renania vicino
Mainz. La polizia tedesca avrebbe arrestato un 36enne del posto,
sospettato di essere l’assassino. Sul profilo Facebook di Battista
compaiono commenti di cordoglio e foto di chi sul posto ha organizzato
anche una veglia. http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2014/12/03/germania-ucciso-ristoratore-italiano_29e366fe-de26-4bf9-ae1e-16c1b8fe73ba.html


Scopri di più da KING of kings Unius REI

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Avatar di Sconosciuto

Autore: uniusrei x brotherhood universal

KING of kings for uniusrei x brotherhood universal Il tuoi 100 youtube channels, e 110 blogspots sono stati rimossi perché non piacciono al wahhabita lgbt saudita DEM Deep State detto anche MbS sudairio takfirio Nota: questo blog è stato bloccato https://uniusrei3.blogspot.com/ Spiacenti, il blog all'indirizzo jhwhisrael.blogspot.com è stato rimosso. https://uniusreixkingdom.blogspot.com/ L'indirizzo non è disponibile per nuovi blog.

Lascia un commento

Scopri di più da KING of kings Unius REI

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere