https://www.facebook.com/pages/Fort-Rus/725233754212794?ref=stream
E’ passato un anno dal Maidan di Kiev. I nostri amici del fan club del nazista Stepan Bandera hanno molto da festeggiare. Noi abbiamo voluto ricordare alcune delle straordinarie conquiste democratiche e nel campo dei diritti umani che non sarebbero mai potute accadere se esattamente un anno fa non fosse avvenuto questo colpo di stato
http://rusvesna.su/english/1410115507
Segnaliamo un articolo che la dice lunga sull’opera di propaganda in stile Goebbels del governo golpista ucraino…
Uno dei simboli delle giornate di Maidan, la cantante ucraina Ruslana, si è recata in Donbass a Donetsk e..”ho aperto gli occhi”, come da lei raccontato ha visto i frammenti delle granate e la distruzione (la tv di regime ucraina parla di “esercito liberatore contro gli invasori russi e i terroristi separatisti”).
http://www.internovosti.ru/text/?id=92442
Intanto l’Ucraina sta lentamente morendo, dato che all’Europa e soprattutto agli USA non interessa nulla se la gente (ucraini o popolazione del Donbass) muore di fame, l’obbiettivo di Washington è stato raggiunto (rafforzamento basi NATO in Europa orientale, indebolimento legame Russia-Europa). Ma dopo la Rivoluzione di Maidan e la “liberazione dalla dittatura e dall’influenza russa” non doveva diventare un Paese ricco, senza corruzione e oligarchi e senza visti per l’Europa?… negli ospedali di KIEV (la capitale) iniziano a scarseggiare le medicine e il cibo per i malati.
“Mancano i soldi” la motivazione..però i soldi per pagare i mercenari, i paramilitari, i consulenti militari americani e l’esercito di occupazione del Donbass ci sono
Giornalista ucraina vuole continuare a nascondere la verità su chi bombarda.
Kristina Bondarenko spiega che piccole verità sui crimini dell’esercito ucraino possono possono trapelare nei media minori ma è inaccettabile che si venga a sapere su canali nazionali che l’esercito ucraino colpisce i civili.
=============================
Lorenzo Benjamin Netanyahu–who knows: the crime of Bank seigniorage: the usurocrazia, scam monetary sovereignty, stolen, that is the Satanism of the talmud, Kabbalah, and, the Pharisees Enlightened, then, does not spend his life to combat this: Satan’s Kingdom, shared with Freemasons and Salafis? then, go to the hell, no hope! you have to understand! I yesterday, I have punished the English monarchy, so very fierce, and this for google? It’s very embarrassing! google: have closed to me, to two precious sites, as if to say: “give yourself a calmed down! you want to destroy the google servers, as well as, thou hast done danneggire, also, the youtube server, that he became a jerk that you not talk? “but, this is the truth, how could someone enter paradise, though, if, knows the Satanism of Rothschild, and monetary sovereignty, that, he robbed, without, a fight against, this malefic evil Imf cult satana, and wickedness? all of them go to hell without exception!.. but, and, for one only soul? so Jesus went up on the cross! It is more important than all my sites, put together, one only soul! why I shouldn’t try to save souls, of the English monarchy? because I don’t have to stop the agenda of the talmud, which is the destruction of Israel, during the world war? https://www.youtube.com/user/yitzhak1kaduri/discussion
I giornalisti ucraini scoprono l’acqua calda
http://youtu.be/tt-EbpgboSg
I giornalisti pro-maidan sono in crisi. Nonostante i loro sforzi di spargere la propaganda del regime di Kiev il 90% della popolazione del Donbass continua a sostenere le forze ribelli.
Il sostegno è forte soprattutto nelle aree militarmente occupate dall’esercito ucraino.
Evidentemente distruggere le case delle persone e poi tentare di convincerle che a sparare sono stati i ribelli non aiuta.
================
Il senatore McCain, ora che i repubblicani hanno vinto le elezioni si scatena. Vuole piu armi per tutti: ucraini, terroristi anti-Assad.. https://www.youtube.com/watch?v=bScK1J_tup4#t=95 Onore a Gabriele Carugati, in Novorossiya per difendere il diritto alla sopravvivenza del popolo del Donbass.
In bocca al lupo fratello!
I miei compagni del posto di blocco, Rika dalle rive del Volga e Jarek del Dombass. Oggi abbiamo avuto il primo assaggio di guerra, artiglieria e quei cazzo di razzi che esplodno a mezz aria… fortunatamente non troppo vicini almeno da farci qualche risata dopo. L altro è Ghirza “la stufa”))) (4 foto) https://www.facebook.com/photo.php?fbid=300670586792767&set=pcb.300673336792492&type=1
Manifestazione in solidarietà con il popolo del Donbass e contro la giunta criminale del regime di Kiev.
Milano Sabato 6 Dicembre dalle ore 14 alle 19. Piazza Mercanti (dietro il Duomo).
https://www.facebook.com/events/331534220361177/
Non scordiamoci dei bambini del Donbass. Aiutiamoli!
http://www.aiutateciasalvareibambini.org/sosucraina.html
SOS BAMBINI DEL DONBASS
Dall’inizio della raccolta fondi per i profughi del sudest dell’Ucraina, il loro numero è decuplicato.
All’inizio delle azioni militari contro la popolazione del Donbass e di Lugansk erano circa 40mila, oggi hanno superato il 730mila. Lo sforzo del Governo russo è stato ed è tuttora immenso: l’inizio dell’inverno vede la chiusura dei centri di prima accoglienza ed il trasferimento di tutti i profughi in strutture abitabili, la disponibilità di posti di lavoro e la presa in carico dei servizi delle persone non in età da lavoro (scuole, sanità, anziani, etc).
La risposta verso la nostra raccolta di donazioni è stata grande: sono stati raccolti 6.440,49 euro che sono stati inviati a Rostov na Donu ad un’Associazione russa che interviene sia in favore degli sfollati, che nelle regioni di Donec’k e Lugansk e con la quale abbiamo iniziato un rapporto proficuo.
Le donazioni andranno a beneficio dell’orfanotrofio di Roven’ki, del reparto di neonatologia della città di Sverdlovsk e dell’orfanotrofio di Shachtar’sk.
Un grazie a tutti per la calorosa solidarietà in un tempo in cui la menzogna regna sovrana.
In cui le vittime vengono dipinte come carnefici ed in cui la solidarietà che proviene dall’Italia assume un immenso valore di vicinanza ad un popolo che sta soffrendo oltre che la guerra, l’astio delle istituzioni europee ed italiane.
Un grazie di cuore a tutti. Come nostro costume relazioneremo sui risultati, concreti della nostra azione.
“SOS” Дети Донбасса
С момента начала сбора средств для беженцев с юго-востока Украины их количество увеличилось в десять раз. В период начала военных действий против населения города Донбасс и Луганск число беженцев варьировалось в пределах 40 000, на сегодняшний день – превысило отметку 730 000 человек. Российское правительство, как и ранее, прикладывает все возможные усилия: приближение зимы влечет закрытие пунктов временного размещения беженцев и их дальнейшее направление в жилые помещения,
предоставление рабочих мест, оказание помощи лицам нетрудоспособного возраста (пенсионеры, инвалиды, дети).
Отклик в ответ на нашу просьбу о сборе пожертвований был достаточно широким: собранные денежные средства в размере 6 440, 49 евро были направлены в г. Ростов-на-Дону в адрес Ассоциации, которая оказывает поддержку как эвакуированным, так и находящимся в Донецке и Луганске, и с которой мы установили плодотворное сотрудничество. Пожертвования пойдут в пользу детского приюта в г. Ровеньки и в г. Шахтёрск, а также в отделение неонатологии г. Свердловск.
Выражаем огромную благодарность всем за горячую солидарность во времена, когда ложь правит миром, во времена, когда жертвы изображаются виновными. Именно сейчас солидарность Италии с народом, который страдает не только из-за участия в войне, но и по причине враждебности и ненависти со стороны европейского и итальянского обществ, приобретает огромную значимость как символ близости и сострадания. Большое
сердечное спасибо всем. Как обычно, отчитаемся по конкретным результатам нашей деятельности.
=========================
L’UCRAINA POST MAIDAN – di Mikhail Opanasenko
L’Ucraina di oggi non ha nessuna possibilità di sopravvivenza.
L’analista politico ucraino Mikhail Opanasenko riassume l’Ucraina del post-Maidan.
“Fatalmente infettata da una cancrena del nazismo. Senza alcuna possibilità di sopravvivenza. Questa è l’Ucraina di oggi. Esattamente un anno dopo il Maidan”.
Secondo Opanasenko, è adesso possibile riassumere l’Ucraina del dopo Maidan.
“La stabilità politica avuta con il famigerato “regime” del ladro Yanukovich, tenuta in piedi dagli aiuti della Russia e dalla vendita di prodotti Ucraini nel mercato Russo, ha cessato di esistere, insieme al Paese. Sulle rovine delle libertà civili (la libertà di espressione, di credo, di coscienza e di religione) è stato costruito il regime nazista Ucraino, un regime che perseguita i propri cittadini per la libertà di parola, per la loro idee. Invece di avere un dibattito politico, si spara contro gli avversari. Migliaia di cittadini sono prigionieri politici ed la loro sorte è ignota. Seguendo fedelmente il codice nazista, hanno distrutto la cultura giuridica (l’uomo con la pistola ha più diritti del governo e dello stato di diritto), il Paese è piombato dentro un oscurantismo medievale nel campo dell’istruzione e della cultura. Tutte le infinite sfaccettature relative alla sfera dell’esistenza umana, sono state ridotte all’essenziale e basilare istinto di sopravvivenza” – ha detto l’esperto.
Opanasenko ritiene che il Paese si disintegrerà anche dal lato economico e finanziario:
“L’economia è sull’orlo del default. Le riserve auree dell’Ucraina durante l’anno sono diminuite di quasi 2 volte. La grivna ha perso 2 volte il valore che aveva. Gli stipendi sono crollati di due volte. Il calo del PIL per l’anno in corso sarà di almeno il 10%, l’inflazione nel solo mese di settembre è stata del 3%, mentre su base annua è del 16%, l’industria è diminuita in 9 mesi dell’8,6%. La maggior parte delle imprese sono sul punto di chiudere (quelle che ancora non lo hanno fatto). Interi settori dell’economia stanno diventando inutili. Nelle città e nei paesi sono state chiuse decine di linee di trasporto pubblico. Treni e autobus tra le città sono stati soppressi – non hanno nessuno da trasportare. C’è banditismo e corruzione”.
Secondo gli esperti, i fanatici ucraini, istigati dall’Occidente per abbattere il precedente governo, non possono costruire niente.
“Sanno solo distruggere, saccheggiare e uccidere. Ma chi uccidono? Uccidono il progetto Ucraina, perseguendo il sogno teneramente e dolcemente coltivato dall’Occidente sin dai tempi dell’impero austro-ungarico, poi dalla Germania nazista e successivamente dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna. Allora, lasciate che questo progetto bruci”- ha detto Opanasenko.
http://novorossia.su/ru/node/9675
Adesso cosa diranno? Che gli osservatori OSCE si sono sparati da soli?
https://fbexternal-a.akamaihd.net/safe_image.php?d=AQCGqr-1CDPVrgPL&w=484&h=253&url=http%3A%2F%2Fcdn.ruvr.ru%2F2014%2F11%2F09%2F1497064539%2FRIAN_02523455.HR.ru.jpg&cfs=1
Tatiana Ryabchenko Diranno che gli hanno sparato i miliziani di Donbass
Giuseppe Schirru almeno quelli dell’OSCE capiscono cosa vuol dire stare vicino ai criminali che difendono, fuoco amico, ahahahah!
Ecco come la giunta ucraina tratta la popolazione del Donbass
http://youtu.be/AoYd8MPka7o
Gennadiy Moskal nominato dalla giunta di Kiev come governatore (de jure ma non de facto) della regione di Lugansk.
Durante la visita nella città di Popasnoye “liberata” dall’esercito ucraino insulta,minaccia e fa portar via un abitante del luogo che ha osato lamentarsi della distruzione che i “liberatori” hanno causato.
Fermate la propaganda! In Ucraina non c’è il fascismo!
http://youtu.be/Pstz04To0fI
Il giornalista ucraino Anatoly Sharij ha fatto un video-denuncia contro i movimenti nazifascisti che dopo il colpo di stato del maidan si sentono padroni del paese.
Inoltre pone un accento sulla loro massiccia presenza tra le fila dell’esercito ucraino nella cosiddetta “operazione antiterrorismo” del regime di Kiev contro la popolazione del Donbass.
Motorola è tornato!
Il leggendario “Motorola”, Comandante dell’unità “Sparta” delle Forze Armate Novorusse, è tornato a combattere per difendere il suo popolo dall’attacco dei punitori di Kiev.
Domenica scorsa Motorola era rimasto ferito in battaglia, colpito al petto dalla scheggia di una granata.
La battaglia contro i terroristi della giunta continua.
I caduti di Donetsk negli ultimi giorni
Negli ultimi giorni l’esercito della Novorossiya ha avuto 5 combattenti caduti e 10 feriti.
Dal 1° al 18 Novembre, tra i civili di Donetsk ci sono stati 43 morti e 91 feriti. Tra questi, vi sono 6 bambini morti e 11 feriti, 7 donne morte e 17 ferite.
http://novorossia.today/novorossia-news/casualties-in-donetsk.html
Per Poroshenko ed i sostenitori del regime stragista di Kiev: ci ricorderemo di ognuna di queste vittime.
CRIMEA E DONBASS: PERCHE’ SE NE SONO ANDATI
Un articolo del giornalista di Donetsk Vladislav Breeg
Molte persone ancora non riescono a capire perché la Crimea ed il Donbass se ne siano andati. Alcuni di loro non sono in grado di comprenderlo a causa dei propri schemi mentali o per aver avuto una difficile infanzia.
Nel 1980 in Quebec, la Corte Suprema ha adottato una risoluzione in materia di diritti autonomi di questa provincia del Canada. Ecco alcune linee guida che vi sono contenute: “La lingua è l’anima di una nazione; la consapevolezza di sé e l’identità della nazione viene espressa da questa”. Ma queste parole non dicono niente a coloro che non ricordano le proprie radici, che sono pronti a sacrificare la loro eredità culturale, il ricordo dei loro antenati e le loro anime pur di pensare ai guadagni temporanei.
Non è strano che la lingua russa, utilizzata non solo nel Donbass, ma dalla maggior parte dell’intera popolazione Ucraina, non venga riconosciuta come lingua ufficiale di Stato? E’ strano solo se non ci rendiamo conto del vero obiettivo e della idea dello stato Ucraino. La sua idea, portata dall’estero e sostenuta da diversi anni con i finanziamenti provenienti da altri Paesi, è basata sulla totale russofobia.
La demonizzazione del mondo russo, l’emarginazione dei cittadini russofoni e degli abitanti del Donbass come cittadini impropri, che possono e devono essere sterminati. Questi sono i fattori che servono per l’attuazione di tale aberrante idea. Tutto è fatto in conformità con i modelli nazisti, a partire dalla retorica di personaggi come Rosenberg e Himmler.
L’unica differenza è che la Germania era stata preparata per la disumanizzazione dei suoi concittadini, nel corso di cinque o sei anni, mentre in Ucraina hanno lavorato per farlo da 20 anni.
Il Donbass, come regione industriale, ha capito quali sarebbero state le conseguenze della firma dell’accordo di associazione con l’Unione europea. Tutti gli analisti economici ed industriali hanno scritto a lungo su questo argomento. Chiedere ai polacchi o ai cittadini dei paesi baltici dove sono finiti i loro cantieri navali e le loro fabbriche di macchinari. Chiedere ai bulgari e agli ungheresi dove è sono andate a finire le loro industrie alimentari.
I settori principali dell’industria dell’Unione europea, sono quelli ad alto profitto. La funzione dei paesi con altri settori industriali, è quella di servire a ricostituire le economie dei paesi più ricchi tramite l’utilizzo dei loro giovani come forza lavoro. Questa è la gerarchia coloniale.
Questo è ciò che abbiamo voluto evitare, ma non siamo stati ascoltati. La lobby politica ucraina, che si è venduta a Washington e ha fatto un colpo di stato finanziato dall’America, nel corso di lunghi anni ha creato un sistema per il lavaggio del cervello e per la propaganda, chiamato “mass media dell’Ucraina”.
La guerra di informazione in Ucraina ha causato il rincoglionimento totale della popolazione. Nessuno è perplesso davanti alle notizia della Russia che invade l’Ucraina tre volte alla settimana, o che l’aveva già invasa, o aveva già ritirato le truppe, o invade e si ritira contemporaneamente.
Nessuno si pone una domanda: perché le autorità di Kiev si lamentano del fatto che la Russia si rifiuta di acquistare le merci ucraine ed invia appelli al WTO? Come si può combattere contro un “aggressore” e allo stesso commerciare insieme per l’acquisto di gas e carbone?
Il servizio di sicurezza dell’Ucraina (SBU) sta nel frattempo catturando le “spie russe”.
Il numero delle spie russe già arrestate e fermate dei servizi segreti ucraini, ha superato il numero totale del personale che questi servizi avevano all’inizio dell’anno 1979.
Gli “agenti” erano in possesso della loro carta d’identità, così come dei premi e riconoscimenti firmati direttamente da Andropov, Putin e Shoygu, insieme ovviamente agli armamenti ad honorem, due pugnali, un lanciarazzi anticarro, un moschetto ed una pistola Shpagin.
I nobili cavalieri ucraini hanno sterminato innumerevoli soldati dell’esercito russo, in realtà inesistenti, appartenenti alla cavalleria corazzata dei battaglioni Buriati di Sakhalin.
Leggere ed osservare quotidianamente i media ucraini mi ha fatto rendere conto di come i cabaret abbiano adesso un serio concorrente e che se Hitler avesse avuto una tale macchina di propaganda, avrebbe raggiunto la Kamchatka.
Non voglio nemmeno soffermarmi sulle favole della sulla milizia che bombarda le proprie città, così come la storia che gli Ukies dicono che Muzychko (il terrorista di Pravy Sektor meglio noto come Sashko Bily, ucciso dalla SBU poco dopo il golpe di Maidan) sia riuscito ad uccidersi con due colpi di pistola mentre era ammanettato con le mani dietro la schiena.
Così, signore e signori, non siate sorpresi, una gran numero di “storie suggestive” ci aspetta.
“Fino a quando gli stupidi vivono in questo mondo”…
Vladislav Breeg, Donetsk
http://novorossia.today/editor-s-choice/why-the-crimea-and-donbass-left.html
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/11/19/ucraina-lavrov-si-kerry-pressing-usa_fbe2029c-f9a2-4f2a-ae2f-df140abcc771.html
Persino sull’Ansa viene pubblicato un articolo che copre di ridicolo il presidente USA Barack Obama, sponsor numero uno dello Stato golpista ucraino e sostenitore della pulizia etnica nel Donbass: secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri russo Lavrov, Kerry gli avrebbe promesso che Washington avrebbe fatto pressioni sul governo (fantoccio) ucraino per normalizzare la situazione nel Donbass e gli ha chiesto di “dimenticare” le parole bellicose e farneticanti di Obama contro la Russia (“peggio di Isis”).
Notiziario del 18.11.2014 da SouthFront http://youtu.be/4f2z1Pd6E_w
1) Kiev ha invitato Mosca a tenere “dei colloqui seri”
2) Il governo della Repubblica di Donetsk sta valutando l’attuazione di un sistema con la doppia valuta
3) Russia e Cina tentano di formare un sistema di sicurezza collettivo nell’area Asiatica e del Pacifico
4) I marinai russi stanno continuando l’addestramento nella nave Mistral “Vladivostok”.
L’ex direttore della Cia Robert Gates, nelle sue memorie(“From the shadows), rivela che l’intelligence americana aiutava i mujahadeen afgani sei mesi PRIMA dell’invasione sovietica. In pratica l’aumento di attività dei mujahadeen( i futuri al-qaeda) serviva a provocare l’intervento sovietico.. Abbiamo quindi quello che Gianbattista Vico definiva i “corsi e ricorsi storici”: gli Usa cercano di trascinare la Russia in una guerra in Ucraina, come allora applicano sanzioni, e come allora tramite l’arabia saudita cercano di far crollare il prezzo del petrolio..Ma i tempi sono cambiati, vedasi Ossezia e Crimea.La Russia sta nei Brics..Basterà per fermare la follia dei governi americani? http://www.globalresearch.ca/sleeping-with-the-devil-how-u-s-and-saudi-backing-of-al-qaeda-led-to-911/5303313
Foto da Odessa!
Foto 1: “Vladimir Vladimirovich (Putin)! Libera Odessa dalla occupazione fascista!”
Foto 2: “Noi non siamo Yankees siamo Slavi. I Russi sono i nostri fratelli”
Putin: “Gli Stati Uniti vogliono sottomettere la Russia, ma nessuno ci è mai riuscito ne mai ci riuscirà”
Gli Stati Uniti non hanno intenzione di umiliare la Russia, ma vogliono sottometterla. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo che nessuno è mai riuscito a farlo e nessuno mai ci riuscirà.
Parlando al forum del Fronte dei popoli russi, tenutosi martedì a Mosca, il leader russo ha ricordato che la storia non cambierà e che nessuno riuscirà a sottomettere il Paese.
“Nel corso della storia nessuno è mai riuscito a farlo nei confronti della Russia – e nessuno mai lo farà” – ha detto Putin.
Rispondendo ad una domanda in merito al fatto che l’America stia cercando di umiliare la Russia, Putin non si è detto d’accordo con questa affermazione, dicendo che gli Stati Uniti volevano “risolvere i loro problemi a nostre spese”.
Ha detto che al popolo russo piacciono molto gli americani, ma è la politica degli Stati Uniti che non è vista di buon occhio: “Credo che l’America e la sua gente piacciano alla nostra gente. E’ ‘la politica della classe dominante (negli Stati Uniti) che probabilmente viene vista negativamente dalla maggioranza dei nostri cittadini” – ha detto Putin.
Il leader russo ha detto che gli Stati Uniti sono riusciti a subordinare i propri alleati alla propria influenza, facendo si che tali Paesi “Cerchino di proteggere gli interessi di una nazione estera a discapito di situazioni e prospettive oscure e prospettive”.
Putin ha incontrato il suo omologo americano la scorsa settimana, al vertice del G20 in Australia. Nonostante l’attenzione al tema dell’economia mondiale, la crisi in Ucraina è stata uno dei temi più caldi del G20. Parlando in merito ai risultati del vertice in una conferenza stampa, il presidente americano Barack Obama non ha annunciato significativi cambiamenti di approccio del suo paese verso la Russia.
“Preferiremmo una Russia che fosse completamente integrata nell’economia globale” – ha detto il presidente degli Stati Uniti in una conferenza stampa, aggiungendo che il suo paese è “molto fermo sulla necessità di rispettare i principi internazionali fondamentali”.
Prima di lasciare Brisbane, Putin ha detto che una soluzione alla crisi in Ucraina orientale è possibile. “Oggi la situazione ha secondo me buone possibilità di risoluzione, nonostante possa sembrare strano”.
Il leader russo ha anche detto di essere soddisfatto sia per i risultati che per l’atmosfera delle riunioni.
“I nostri partner australiani hanno creato un ambiente di lavoro eccezionalmente cordiale e molto favorevole alla ricerca delle soluzioni alle sfide inerenti l’economia globale” – ha detto Putin, aggiungendo che è stata una piacevole sorpresa per lui vedere la calda accoglienza riservata alla delegazione russa da parte dei cittadini australiani presenti per le strade di Brisbane.
Anche se molti media hanno ipotizzato che Putin abbia lasciato il vertice in anticipo, saltando la colazione di lavoro di Domenica a causa di una atmosfera non accogliente, il leader russo ha ribadito che in quel momento praticamente tutto il lavoro era già stato portato a termine. “Ho affrontato tutte le sessioni” – ha detto Putin, aggiungendo: “Le nostre posizioni sono state ascoltate”
http://rt.com/news/206623-putin-us-never-subdue-russia/
Consigliatoci da un amico, ecco un interessante articolo sulla russofobia scritto da un professore universitario statunitense.
ANATOMIA DELLA RUSSOFOBIA
Vladimir Golstein è professore associato di lingue slave presso la Brown University, una “Top University” degli Stati Uniti
Esistono motivi oggettivi e soggettivi per la russofobia. E per oggettivo non intendo dire che la Russia fornisce al mondo dei validi motivi per essere odiata (nè più e nè meno di altre grandi potenze), ma faccio piuttosto riferimento alla oggettiva condizione dell’Occidente – l’incombente crisi economica e finanziaria – e la relativa esigenza di avere i suoi capri espiatori.
È molto più facile per i politici ed i loro sponsor incolpare gli altri per i propri fallimenti e la Russia è un capro espiatorio ideale. Non è potente ed indispensabile come la Cina, ma nemmeno oscura ed insignificante come la Corea del Nord.
La Russia non ha nemmeno alcuna significante lobby nei principali paesi occidentali, come possono avere Israele o la Cina, così gli attacchi contro la Russia non hanno nessuno scotto politico da pagare.
La Russia è il Paese che l’Occidente ama odiare e questa è la realtà oggettiva: è allo stesso tempo familiare e pure abbastanza strano rappresentarla come un nemico nefasto e potente, perché ancora troppo debole per essere linciata con il bullismo e la retorica, come per esempio, si faceva contro l’Unione Sovietica.
L’Unione Sovietica era un rivale, la Russia è diventata un capro espiatorio. Così, le invasioni sovietiche dell’Ungheria e della Cecoslovacchia produssero molta meno isteria rispetto all’attuale crisi ucraina.
La soluzione di questo pantano è abbastanza ovvia: nel momento in cui la Russia diventerà veramente forte, prospera e sicura di sé, alla maniera di Israele per esempio, questo tipo di russofobia cesserà di esistere.
Ci sono anche delle ragioni soggettive per spiegare questa particolare antipatia della Russia, motivi che hanno meno a che fare con l’economia e la politica e più con un certo retaggio culturale. Shakespeare, che aveva capito tutto, scrisse in uno dei suoi sonetti del collegamento che esiste tra le bugie che accettiamo e le nostre ansie ed insicurezze: “Quando il mio amore giura che lei è fatta di verità, io le credo, anche se so che mente”. Perché succede?
Vi è una adulazione reciproca, l’accettazione reciproca delle rispettive colpe, che si è disposti ad accettare per trarne gratificazione: “Perciò dormo con lei e lei con me, e nelle nostre colpe e bugie ci aduleremo a vicenda”.
In altre parole, nel suo desiderio di essere amato e consumato, i media occidentali mentono ed assecondano il loro pubblico. A sua volta, il pubblico è disposto ad essere ingannato pur di avere allettati i suoi pregiudizi, piuttosto che essere stimolato.
I pregiudizi anti-russi del pubblico vengono abbracciati con entusiasmo dalle bugie dei mass-media. La rappresentazione ignorante della Russia come un Paese diverso, barbaro, arretrato e crudele, ovvero l’opposto del prospero Occidente, viene riconfermata per la soddisfazione di tutti.
I pregiudizi anti-russi del pubblico hanno un lungo pedigree storico. La diffidenza religiosa verso l’ortodossia, che si è manifestata già al tempo della Quarta Crociata (1204), è stata chiaramente amplificata dai polacchi, che, essendo stati eclissati dalla Russia nel XVII secolo, non si sono mai messi l’anima in pace.
Per inciso, la parola “Ucraina” è di origine polacca e significa “confine”, “frontiera”, come la frontiera della civiltà. Nel pensiero polacco, tutto ciò che è ad est della Polonia e dell’Ucraina è oltre la frontiera ed è il caos barbaro. Così dopo aver perso con la Russia, i polacchi hanno cercato di spiegare, a se stessi e agli altri, che la loro eclissi è stata causata dalla forza barbara dei russi, piuttosto che da qualche realtà oggettiva, o piuttosto che dai propri errori. Ho il sospetto che allo stesso modo gli antichi greci non accettarono mai la loro eclissi da parte dei Romani.
Attraverso frequenti ondate di emigrazione polacca, prima in Francia e poi negli Stati Uniti, la dottrina sulla “barbarie russa” ha avuto una forte presa nell’immaginario di questi paesi.
Anche la rivalità inglese con la Russia deve essere considerata, a partire dall’intensa competizione del XIX secolo, il Grande Gioco. Quella rivalità sul predominio in Oriente ha chiaramente modellato l’immaginario britannico sulla Russia. Di conseguenza, la Gran Bretagna è stata condizionata a vedere la Russia come una minaccia, ed era disposta a sfidarla apertamente come fece durante la guerra di Crimea (1855), quando decisero che fosse più conveniente allearsi con la Francia e con la Turchia musulmana, piuttosto che tollerare l’espansione russa.
Inoltre, la cultura russa con il suo accento sul collettivismo e la sua religiosa diffidenza verso la legalità e la proprietà, è l’esatto opposto del pensiero britannico. Così, come nel caso della Polonia, la rivalità storica e politica è amplificata da differenze culturali e religiose.
E, ultimo ma non meno importante, c’è anche una dimensione giudaica del problema. Quasi un milione di ebrei lasciarono la Russia zarista nel corso degli ultimi venti anni del XIX secolo, il periodo in cui la parola “pogrom” entrò nelle principali lingue europee. Soprattutto gli ebrei americani sono i discendenti di questi esuli, che venivano da tutte le estremità dell’Impero russo. Le memorie dei famigliari che venivano perseguitati e attaccati da quei cattivoni russi, persistono chiaramente.
Se si guarda a coloro che detengono il potere nel formare l’opinione pubblica negli Stati Uniti, sarà molto difficile trovare qualcuno che non sia discendente di uno dei gruppi che nutrono rancori verso la Russia: che si tratti di ebrei, o europei dell’Est, o educati Oxbridge inglesi.
Di conseguenza, quando questi opinionisti si schierano contro la Russia, a nessuno importa davvero se ciò che dicono sia vero o falso, dal momento che i russi (agli occhi sia dei media che del loro pubblico) non possono far altro che invadere, attaccare, maltrattare e andare d’accordo con tutto ciò che il mondo civilizzato trova bizzarro. Le accuse recenti ne sono una dimostrazione. La Russia vuole ripristinare l’Unione Sovietica, la Russia vuole rioccupare l’Europa orientale, la Russia vuole abbattere gli aerei civili.
La demagogia dei politici e della stampa mi ricorda il demagogo Mark Anthony dal Giulio Cesare di Shakespeare, che incita la folla alla violenza contro gli assassini di Cesare. Quando la folla cattura una persona di nome Cinna, non importa che questo Cinna non abbia nulla a che fare con Cinna il cospiratore: Il Primo plebeo: bisogna farlo a pezzi; è lui il cospiratore. Cinna il poeta: io sono Cinna il poeta! Non sono Cinna il cospiratore!…. Il Quarto plebeo: “Non importa, il suo nome è Cinna; bisogna strappare il suo nome dal suo cuore” (Atto III, sc. 3). “
Allo stesso modo, non importa che Putin non sia Alessandro III, Lenin, Stalin o Breznev, che i russi oggi non abbiano nulla a che fare con i pogrom, i Gulag, l’invasione dell’Ungheria, l’omicidio di ufficiali polacchi o l’esilio dei Tartari di Crimea. Sono russi, e questo è più che sufficiente per la folla. Bisogna levare la loro russicità dai loro cuori. Questo non vuol dire che i russi non debbano fare i conti con il proprio passato, spesso ingiusto o violento, ma questo è il compito che ogni paese deve fare da solo, senza che venga puntato il dito dall’esterno.
Mentre con il tempo si potrebbe curare la russofobia soggettiva, lasciando che le generazioni più giovani vedano la Russia con i propri occhi ed imparino a pensare con la propria testa, la russofobia oggettiva è molto più difficile da dissipare.
Con la situazione economica del mondo occidentale che si deteriora (e, finora, non ho visto alcun segno di inversione), la necessità del capro espiatorio potrà soltanto crescere. Inoltre, questo capro espiatorio, se non controllato, può facilmente trasformarsi in atteggiamento aggressivo, spinto dalla competizione per accaparrarsi le risorse, di cui la Russia dispone in abbondanza.
Spetta alla Russia svilupparsi in un Paese forte, prospero e indipendente, in grado di generare una forte reazione contro un qualsiasi politico demagogo che abbia il coraggio di nascondere i suoi fallimenti politici dietro accuse infondate e banali.
http://russia-insider.com/en/2014/11/17/07-03-54pm/russophobia
La vita che i civili di Gorlovka sono costretti a vivere grazie ai bombardamenti delle truppe ucraine.
Rinchiusi nei rifugi antiaerei. (9 foto)
Una infermiera di Kramatorsk tenuta prigioniera dall’SBU racconta le torture subite dagli sgherri del regime ucraino
https://www.facebook.com/pages/Fort-Rus/725233754212794?ref=stream
Scopri di più da KING of kings Unius REI
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

















