UN TRANS BRUTALE! FA LA DONNA MA PICCHIA COME UN UOMO! ] Un 62enne romano, l’altra notte, ha dato un passaggio ad una trans che doveva tornare a casa ma giunto in via Cassia per lui è cominciato l’incubo. La trans, brasiliana di 31 anni, lo ha aggredito fisicamente, si è fatta consegnare i soldi che aveva nel portafogli e non contenta ha danneggiato l’auto del malcapitato a calci e pugni. L’uomo è riuscito a scendere dall’auto e ha allertato il 112. La trans è stata arrestata. SI FA LA DONNA, MA PICCHIA COME UN UOMO! BISOGNA ESSERE FURBI A PRENDERE SEMPRE, OGNI LATO POSITIVO DELLA VITA!
Renzi, stop violazioni Russia.] BILDENBERG CALUNNIATORI VOMITO DI FANGO! SAPPIAMO CHE CI SONO MERCENARI E VOLONTARI: DA ENTRABI I FRONTI. Circa, i mercenari sono più numerosi con la NATO Kiev, perché pagano senza troppi distinguo, sul tipo di cadavere. [A SENTIRE UNA INTERCETTAZIONE TELEFONICA! ].. mentre, Mosca apre a problematiche morali, non deve essere ucciso un civile, o un giornalista, ecc.. CIRCA, I VOLONTARI DA UNA PARTE, STANNO I FASCISTI, e che sono fascisti sono proprio loro a dirlo! e dalla parte dei russofoni ci sono i partigiani, che, combattono, contro, truppe naziste di occupazione, che, calpestano la volontà di un popolo sovrano costituzionalmente organizzato! ED ADESSO CHE, CI SONO DUE POPOLI DIVERSI, COME IL DIAVOLO E L’ACQUA SANTA, QUESTO è SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, MA, IL SISTEMA MASSONICO FA FINTA DI NON VEDERE QUESTE COSE, Perché, satana Rothschild usurocrazia a tutti gli schiavi POPOLI, lui deve andare avanti nella sua espansione: NWO.. io non avrei mai pensato che, la NATO avesse una becera criminale, usurocratica, politica imperialista! SONO GLI ANTICRISTO, CHE, HANNO CANCELLATO LA PRESENZA CRISTIANA, IN TUTTO IL MEDIO ORIENTE!
Alberto Ancillotti · Top Commentator
5 criminali ed un pagliaccio allo stesso summit!
Fabio Dell’Acqua · Top Commentator
Il buffone di Cameron oggi ha detto che condurrà attacchi con gli jihadisti in Siria anche senza il consenso di Assad…. allora Cameron, visto che avete già mandato per 3 anni e finanziato attraverso l’Arabia Saudita tutti questi terroristi per far saltare la Siria,che senso ha questa affermazione ?? Prende per il culo questo signore e il suo pappagallo Obama gli va dietro,con gi altri tre allocchi Hollande,Merkel e Renzi che si bevono queste dichiarazioni.
Abd Allāh bin ʿAbd al-ʿAzīz, Saʿūd, SAUDI ARABIA, his galassia jihadista ISIS nazi SHARIA califfato — lui non conosce la storia di Caino ed Abele! Perché allora, capirebbe che Caino è proprio lui: sharia. ed Abele, sono i martiri cristiani! EPPURE, LUI NON è COSì INGENUO, come sembra, LUI SA CHE ANDRà ALL’INFERNO, anche, perché, se bisogna essere martiri innocenti pacifici, per andare in Paradiso?, poi, in Paradiso ci vanno veramente, troppo poche persone! https://www.youtube.com/user/TheUniusrei2/discussion
lui sembra Babbo NATALE, peccato, che, invece, lui è l’usuraio scarnificatore della usurocrazia mondiale Rothschild, che, ci ha rubato la costituzionale ed inviolabile sovranità monetaria, per alto tradimento del sistema massonico Bildenberg! Il giorno di Draghi, Bce taglia tassi da 0,15% a 0,05%. ‘Governi facciano la loro parte per la crescita’. Via libera da Draghi a prestiti a famiglie e imprese Paolo Dinucci · Top Commentator · Lucca la bce (beceri califfi europei) stanno comprando il debito degli stati espropriandoli della loro sovranità. quello che fa arrabbiare e che comprano il debito con i soldi che rubano dai cittadini dei vari stati! un buon affare non credete? senza spendere un cents di tasca propria diventano padroni di tutti i popoli europei. https://www.youtube.com/user/TheUniusrei2/discussion
Benjamin Netanyahu – hacker continuano a scrivere articoli nel mio blog http://uniusreixkingdom.blogspot.it/2014/09/our-opening-bell-breakout-pick-is-inside.html giovedì 4 settembre 2014. [[ Our Opening Bell Breakout Pick Is Inside ]] https://www.youtube.com/user/TheUniusrei2/discussion
Google « Sicurezza: Non hai concesso l’accesso al tuo account Google a nessuna app e a nessun sito web. ] ok, io ho cambiato la password, ed io ho rimesso il doppio passaggio, che, qualcuno aveva disattivato! SPERIAMO BENE NSA DATAGATE CIA PERMETTENDO! uniusreixkingdom.blogspot.com
http://uniusreixkingdom.blogspot.com/2014/09/sembra-babbo-natale-usuraio.html
Ivan Petronovich https://www.facebook.com/ivan.petronovich.9 COME SEI PAGATO PER FARE IL TROLL? 1. NON RISPONDI ALLE MIEI DOMANDE!
2. NON DAI SPIEGAZIONI DELLE TUE AFFERMAZIONI, CHE IL Più DELLE VOLTE SONO INSULTI! MA L’INFERNO ESISTE PER QUESTO! E SECONDO ME, LA MANO DI DIO, TI Arriverà PRIMA!
explorer11 ] sorry [ non è possibile effettuare la verifica a due passaggi ], quindi ora io devo aggiungere un altro browser necessariamente! ]] orami, gli acker della CIA DATAGATE, sono entrati in tutti i miei siti, ed hanno alterato alcuni parametri, http://wakeupusaxronpaul.blogspot.com/ Ti verrà chiesto un codice soltanto quando accederai con il tuo account ronpaulusawakeup@gmail.com
=========================
mentre io cercavo di installare firefox, ed io ero sicuro di installare firefox, si è installato invece: Pc Speed Maximizer! [search protect: che ha trovato 2000 errori ed io ho soltanto il sistema operativo che io ho installato soltanto ieri! ] Firefox.download – Navigazione Semplice e Sicura.
Firefox.downloadbestpcapps.com
Scarica l’ultima Versione Ora!
http://www.downloadbestpcapps.com/?adnm={creative}&kw=firefox.download&mt=e&mn={placement}&ct={target}&nt=T&expr={aceid}&ap={adposition}&dv=c&&dr=cHaWck1mIXvlDmW4vExthXN3DKV0vENyhKvEvmCWcyDEcmlChSDBDz1p2kDj7z1vVkDj%2BrcWIXim7z0RvmiWAkDjIKiWXzC4NzazATn0ASDPDdlChV8wNz7zNT7zAj7y
in realtà questi mi hanno rovinato! sono uscite le faccine.. tanti siti di giochi, di donne che non andavano via dalla pagina principale del browser explorer11, ma, non c’era firefox.. poi, io mi sono salvato, facendo il ripristino di sistema, ora, io spero che questi criminali siano puniti!
====================
Lorella Lago. https://www.facebook.com/lorella.lago https://www.facebook.com/edoardo.canepa PREGAte CON ME, TI FARà BENE! C. S. P. B.
Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana
Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane
S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas
Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni.. NON CONFONDERE I COMUNISTI DI STALIN, CON LA RUSSIA CAPITALISTA DI OGGI! noi non siamo allo stadio a vedere chi deve vincere, perché, in caso di guerra noi tutti moriremo! LI C’è UN POPOLO SOVRANO NEL DOMBASS CHE SI è ORGANIZZATO IN MODO PLEBISCITARIO E COSTITUZIONALE! QUI, SI TRATTA DELLA DEMOCRAZIA, CHE è CALPESTATA E DI UN POPOLO CHE SUBISCE IL GENOCIDIO DA QUANDO LA CIA CON I CECCHINI HA MESSO A TERRA, UCCISO 100 PERSoNE, poi, c’è stato: il Golpe, la abolizione della libgua russa, la chiusura dei media russi, l’eccidio di Odessa, poi, la persecuzione di tutti i giornalisti, e molti sono morti! IO NON SEGUO I RUSSI, O GLI AMERICANI, CON DEGLI SLOGAN, IO SEGUO LA GIUSTIZIA! LE NOSTRE PAROLE HANNO UNA ENORME RESPONSABILITà SU PERSONE CHE SONO STATE UCCISE E CHE VENGONO UCCISE: attenta!
Cristian Zaharie · Top Commentator
Non ho sentito nemmeno mezzo commento del cosidetto islam moderato (che poi de facto no nesiste l’islam moderato) contro questi BARBARI.
Nel Regno Unito, in Belgio, in OLANDA i musulmani inneggiano alla JIHAD E ALLA SHARIA ed i governi non fanno un caxxo, informatevi prima di parlare, l’EUROPA si sta islamizzando e presto saremo noi a dover modificare le nostre abitudini per NON URTARE la loro sensibilità del caxxo, già abbiamo tolto i crocifissi, abolite le feste di natale etc etc in quanto i LORO FIGLI si sentono offesi.,…ed intanto credono in profetta PEDOFILO qual’è MAOMETTO!!!FUCK ISLAM!!
Paolo Pera · Segui · Top Commentator
L’Islam va estirpato con la forza, perché è un cancro con dilaganti metastasi ed è la razza più razzista sulla faccia della terra. I delitti della chiesa appartengono al medioevo, quindi è ipocrita rinfacciarli oggi, per distogliere e far distogliere lo sguardo dalle atrocità dell’ Islam di oggi. Quello che è più preoccupante è che molti occidentali simpatizzano per L’Islam attratti dal fascino del male per un odio anticristiano.
Massimo Cesare Pernigotti · Segui · Rapallo
Non mi interessa Islam si islam no. Non mi interessa quello che ha fatto la chiesa 200/3’00 o 400 anni fa. Non mi interessa che si parli dell’epoca colonialista dell’Europa per dire che noi siamo o eravamo più cattivi. Qui c’é in gioco la nostra sopravvivenza. basta lassismo. basta buonismo. basta sbandieratori arcobalenghi della domenica. pacifischi dello stivale. Andate a vivere là in quel posto se vi piace e convertitevi sempre se vi piace quella gente e quella fede. andate a manifestate al loro paese !!!!!!!!!! Io non ho nulla a che spartire nel con Voi ne con l islam e sono felice della cosa. Non desidero essere islamizzato a casa mia. Andate Voi la e islamizzatevi !!!!!!!!
============
Benjamin Netanyahu – https://www.facebook.com/Netanyahu ormai, ILLUMINATI FARISEI TALMUD SATANICO, ASSASSINI USUROCRAZIA SCHIAVITù E SATANISMO MONDIALE NATO BILDENBERG! SONO DIVENTATI UNA SPECIE PROTETTA! E QUESTO è GIUSTO DAL MOMENTO CHE, IO SONO IL LORO PREDATORE! Avvertimento 1 ] 29/lug/2014
la community di YouTube ha segnalato uno o più dei tuoi video come non appropriati. Quando un video viene segnalato, viene esaminato dal team di YouTube in base alle nostre Norme della community. Dall’esame è emerso che i seguenti video presentano contenuti che violano le presenti norme, pertanto sono stati disattivati:
“FALSI EBREI illuminati e sionisti contro i veri ebrei of JHWH” (http://youtu.be/EPrjvJwO0i0)
Sosteniamo la libertà di parola e difendiamo il diritto di ognuno di esprimere i propri punti di vista, anche se impopolari. [ Data ricezione: 29/lug/2014 | Data di convalida: 13/ago/2014 | Ricorso respinto ] YOUTUBE — MA, TU SAI COSA è IL SIGNORAGGIO BANCARIO E COSA DICE LO SCIENZIATO GIACINTO AURITI?
==============================
TUTTE LE PROPOSTE DI PACE DI NATO UE USA? NASCONO DALL’INFERNO!
Il Cremlino smentisce Obama sulla presenza di militari russi in Ucraina. Barack Obama, Tallin
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha negato la dichiarazione di Barack Obama riguardo la presenza di truppe russe sul territorio dell’Ucraina. Secondo lui, questa situazione mette in evidenza la riluttanza ad operare con i fatti. In precedenza il presidente degli Stati Uniti, durante la visita a Tallinn, aveva dichiarato che in Ucraina si troverebbero “unità di combattimento russe con armi e carri armati di Mosca.” Tuttavia non ha fornito alcuna prova concreta in merito a queste accuse. Peskov ha rilevato che il piano di Putin per risolvere la crisi in Ucraina è l’unica proposta concreta. Il resto, compreso lo status dei territori del Donbass, è oggetto di negoziati.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_04/Il-Cremlino-smentisce-Obama-riguardo-la-presenza-di-militari-russi-in-Ucraina-7812/ [ I canali politici e diplomatici della NATO per sostenere le relazioni con la Russia restano aperti. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Anders Fogh Rasmussen. [ ipocrisia NATO! ] Commentando il piano proposto da Vladimir Putin per normalizzare la situazione in Ucraina, ha dichiarato che la NATO accoglie tutti gli sforzi per una soluzione pacifica del conflitto. Allo stesso tempo ha esortato Mosca a ritirare le sue truppe dal confine con l’Ucraina. Contemporaneamente Rasmussen ha affermato la necessità di aumentare la presenza della NATO lungo i confini orientali. Il presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko ha dichiarato oggi a margine del vertice NATO in Galles che avrebbe dato l’ordine per il cessate il fuoco in Ucraina orientale venerdì.
Poroshenko ha inoltre detto che il 5 settembre nella riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina a Minsk sarà firmato un piano di pace a tappe.”Alle 14 dell’orario locale, a condizione che a Minsk l’incontro si svolga, darò l’ordine di cessate il fuoco allo Stato Maggiore dell’Ucraina”, – ha dichiarato il capo di Stato ucraino. Le forze separatiste del Donbass hanno già dichiarato di dubitare che i soldati ucraini rispettino l’ordine di Poroshenko, dal momento che non controlla tutte le unità delle forze di sicurezza che partecipano all’operazione militare. http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_04/Poroshenko-ordinera-venerdi-il-cessate-il-fuoco-nel-Donbass-0046/
L’Europa deve rinunciare a peggiorare le relazioni con la Russia, in una situazione di crisi non si può rompere il filo dei negoziati con Mosca, ritiene il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz. In un’intervista con il giornale Hannoverische Allgemeine, ha osservato che nel difficile contesto attuale non serve un atteggiamento bellicoso, ma bisogna perseguire la strada della diplomazia. Schulz ha ricordato che la UE ha adottato sanzioni contro Mosca che, a suo giudizio, hanno causato gravi danni all’economia russa. Ha sottolineato la necessità di compiere ogni sforzo per evitare un’ulteriore escalation del confronto.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_04/Martin-Schulz-lEuropa-non-deve-compromettere-i-rapporti-con-la-Russia-3503/
I leader delle autoproclamate Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk Alexandr Zakharchenko e Igor Plotnitsky hanno annunciato di essere disponibli ad ordinare il cessate il fuoco in Ucraina orientale venerdì. “Il 5 settembre siamo pronti ad ordinare il cessate il fuoco, nel caso si raggiunga un accordo e i rappresentanti dell’Ucraina firmino un piano per una soluzione politica del conflitto”, – si legge in un comunicato comune dei 2 leader delle Repubbliche separatiste. In precedenza il presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko aveva dichiarato che avrebbe ordinato il cessate il fuoco in Ucraina orientale venerdì alle 14.00 a margine della riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina a Minsk.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_04/I-filorussi-di-Lugansk-e-Donetsk-dicono-si-alla-tregua-proposta-da-Poroshenko-7744/
A margine del vertice NATO in Galles, il presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko ha dichiarato che l’Alleanza Atlantica adotterà una dichiarazione sull’assistenza militare e tecnica a Kiev. “In questa dichiarazione la NATO confermerà azioni bilaterali decisive dei membri dell’Alleanza per fornire assistenza militare e tecnica all’Ucraina”, – ha detto Poroshenko.
Inoltre oggi è stato reso noto che l’Ucraina ha ricevuto la seconda tranche del Fondo Monetario Internazionale per un importo di circa 1,39 miliardi di dollari. “Parte della tranche di circa 1 miliardo di dollari sarà utilizzata per sostenere il bilancio dello Stato,” – è scritto in un comunicato sul sito web del ministero delle Finanze dell’Ucraina.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_04/Poroshenko-la-NATO-fornira-aiuti-militari-allUcraina-9847/
Eterologa: adulterio ideologico: Eterologa: e i nuovi anticristo religione evoluzione delle scimmie pensanti! tutti quelli che sono vissuti in questi 6000 anni? non capivano niente ed erano coglioni! [ Vendola, voltata pagina. Applicando sentenza Corte, fine ad anni oscurantismo e medioevo: sodoma, ideologia imperialismo gender a tutti? è la nuova frontiera della civiltà! ora sono i gay, i nuovi sacerdoti della moralità! ] IL FATTO, CHE, IL SISTEMA MASSONICO DELLE FALSE DEMOCRAZIE MASSONICHE, SENZA SOVRANITà MONETARIA è PERVERTITO: IDEOLOGICAMENTE, questo LO CONOSCIAMO.. MA, ALTRESì, NOI CONOSCIAMO ANCHE, QUELLO CHE è GIUSTO da fare, e CHE, DOVREBBE ESSERE fatto! e poiché, io non sono un moralista cattivo.. io capisco le difficoltà della nostra società e rispetto la scelta della coscienza delle persone! PERCHé LA GENTE CHE SOFFRE, comunque, DEVE ESSERE RISPETTATA!
Almeno 25 persone sono rimaste uccise, mentre oltre 80 sono state ferite in un attacco dei talebani alla sede dei servizi segreti nella città afghana di Ghazni. inizialmente i 2 attentatori suicidi si sono fatti esplodere con autobombe nei pressi dell’edificio, poi gli altri terroristi della cellula hanno aperto il fuoco sul personale della struttura. Nella sparatoria ci sono stati morti e feriti tra i civili. Quest’anno termina la fase militare dell’operazione degli Stati Uniti e dei suoi alleati della NATO in Afghanistan. L’Alleanza Atlantica si prepara a ritirare le sue truppe entro la fine dell’anno. Dopodichè nel Paese dovrebbero rimanere poche migliaia di soldati americani per addestrare le truppe e la polizia afghana, che assumerà la piena responsabilità per la sicurezza del Paese.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_04/Attacco-dei-talebani-in-Afghanistan-oltre-25-vittime-7010/
o muore la sharia NAZI, o muore la LEGA ARABA! AFFANCULO A TUTTI I MAOMETTANI ASSETATI DI SANGUE PREDAZIONE, IGNORANZA!
A Kabul scongiurato un attentato terroristico
16 marzo 2013, 02:26
Afghanistan, si aggrava il bilancio delle vittime dell’attentato dei talebani
1 settembre 2012, 23:56
I talebani afghani hanno i piani delle elezioni presidenziali
3 aprile, 18:08
Attentato in Afghanistan: 25 vittime
5 settembre 2012, 00:26
I talebani lanciano un’offensiva in Afghanistan: razzi contro l’aeroporto di Kabul
12 maggio, 16:25
Afghanistan, granate contro l’ambasciata della Russia
15 aprile 2012, 15:27
In Afghanistan attacco contro un residence abitato da stranieri
19 ottobre 2013, 02:26
Esplosioni in Afghanistan ad Herat e Helmand
IS leaflets spread in Pakistan; 1200 Christians displaced as army attacked militants
Published: September 03, 2014. Qissa Khanni Bazaar in Peshawar, Pakistan. November 2008. EUPK/ Flickr / Creative Commons. In what looks like a bid to extend its influence in the South Asian region, IS militants have allegedly distributed 12-page pamphlets in the north-west of Pakistan, in Peshawar and in Afghan refugee camps based near its outskirts. Written in Pashto and Dari, and titled Fatah (Victory) the editor’s name, however, appears fake and their place of publication obscure. For a long time, Afghan resistance groups, including the Haqqani Network, Hizb-e-Islami Afghanistan and the Tora Bora group have published similar pamphlets, magazines and propaganda literature in Peshawar’s black markets. However this latest spread has raised fears of a possible link between IS and such militants, threatening all non-Muslims.
As the Islamic State declared a caliphate in areas of Iraq and Syria, Pakistan launched a joint military offensive to end a ‘caliphate’ apparently set up by a Pakistani Taliban cluster of over 35 groups, Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP) in north Pakistan’s lawless tribal areas along its Afghan border. A number of the local and foreign militant groups said they wanted to “strive for the enforcement of Islamic Shariah not only in Pakistan and Afghanistan but throughout the world”. The attack against them by the Pakistani Army started in mid-June, but air attacks (including by helicopter gunships) continued into August. Today September 3rd, it said it has killed at least 910 suspected militants since June. North Waziristan Agency has long been considered an epicentre of international terrorism and was virtually ruled by the TTP, since the central Pakistani government has lacked will to establish its writ. Operation Zarb-e-Azb. In the wake of this full-fledged military offensive called Zarb-e-Azb, meaning the “sharp strike with the sword of Prophet Muhammad,” at least 700,000 residents of North Waziristan have been internally displaced while another 75,000 to 100,000 have crossed into Afghanistan. Pakistan is already home to the largest displaced population of Afghans, 1.6 million refugees. More than 52,000 Pakistanis have been killed in terror attacks since 9/11. There have been about 5,000 bomb blasts and 400 suicide bombings but Pakistan has remained reluctant to conduct an operation against the Taliban. According to the Pew Research Center, 58% of Pakistanis view the Taliban unfavourably, while only 8% have a favourable view of them. The U.S. has long been urging Pakistan to conduct an operation against the Taliban in the tribal regions. Pakistan conducted a joint military operation in April 2009 in the area of Swat. The army generals were ready to launch a full offensive on the Taliban in North Waziristan but the then military chief feared a backlash from the religious right and delayed the operation. A commentary by analyst Michael Kugelman in the Wall Street Journal sees the operation as too little and too late. He believes that the entire success of the operation depends on Pakistan’s willingness to eradicate all militant factions without considering any of them what he calls “good,” and useful against neighbouring countries. Christian families taking refuge at St. John Bosco School. Bannu, Pakistan. Kamran Chaudhry. Fleeing for their lives. Most internally displaced people have fled to Bannu, about 65 kilometres from North Waziristan. Among them are about 1,200 Christians who first stayed in the Anglican mission-run Pennell High School and Girls’ College, and John Bosco Catholic School. Now all of them have been relocated to the compound of the Catholic Church of the Holy Name.
The region’s Minority Workers’ Society President Khalid Iqbal, told World Watch Monitor that most of the Christians had fled from Miramshah and Mir Ali.
“We continuously walked for more than 24-hours to reach Bannu because curfew was lifted only for a day…The first two weeks there was no government set-up in Bannu to help us, but the Church of Pakistan provided us with food and shelter.”
Bishop Peters S. Humphrey of the Peshawar Diocese told World Watch Monitor that as soon as the government’s military operation was announced, the church readied arrangements for North Waziristan’s Christians in Bannu. “We could not leave our people in the lurch, and we also opened our doors for all minorities. There are about 12 Hindus and four Shi’ite families living along with the Christians.” Iqbal said the registration process for people who are internally displaced was slow which is why most of them hadn’t yet received the government monthly financial support of 12,000 Pakistani rupees ($120) when he spoke to us. He said due to the shortage of cots and beds, most of them were sleeping on the ground – fearing possible snakebites as well. However, Bannu Deputy Commissioner Muhammad Ayaz Khan told World Watch Monitor that food had been delivered to the Christians in the schools where they stayed. He said a request for cots had been sent to Islamabad. “We are in the process of registration and as soon as that’s done, compensation would be given to every internally displaced person without discrimination,” said Ayaz. None of these Christians are descendants of the local Pashtoon tribes. Rather all of them are, Christians receiving relief aid at St. John Bosco School. Bannu, Pakistan, Kamran Chaudhry. children of Christians from Pakistan’s Punjab plains, who migrated to these mountainous areas decades ago. “My grandfather came to this land but I was born here and Miramshah is my home,” said Iqbal. “I pray that the operation finishes soon and we all return to our homes.”
Daily life for Christians under the Taliban. There are several difficulties in these remote areas, of which even other Pakistani Christians are unaware.
Being of non-Pashtoon descent, the Taliban has treated Christians relatively well under Pashtoon tribal values: Iqbal said the Taliban ordered all the men to grow beards but not the minorities. “Once they detained me over shaving but released me after I told them that Christianity does not oblige me to grow a beard.”
Pakistan’s leading English newspaper reports that some Christians have been accused by the Taliban of spying for the government. Iqbal said that once the Taliban had realized that Christians were peace-loving people, they did not disturb them.
Minarets in Hayatabad, Peshawa. Pakistan June 21, 2010
Muzaffar Bukhari/ Flickr/ Creative Commons
However, a Christian woman from North Waziristan has told BBC Urdu that even Christian women had to observe purdah: the Islamic practice used to prevent men from seeing women through forms of forced segregation and women wearing veils.
In September last year two suicide bombers killed more than 80 Christians as they worshipped in All Saints Church in Peshawar. The main Taliban denied any link with the bombings (which were, however, claimed by a TTP splinter group, Jundullah) but condoned the act saying “We didn’t carry out the church attack. However, we believe it’s according to the Sharia”. However, Iqbal confirmed what was reported in Dawn – that North Waziristan’s local Taliban expressed their sorrow with the local Christians, and even sent “a message of sympathy and condolence”. But girls’ education has become difficult to obtain for all of the locals. “It is more than a year since the Taliban closed down Miramshah Government Girls’ Degree College and other schools in the area because they considered girls’ education un-Islamic,” said Iqbal. “These issues may not remain there after the operation is conducted in the area,” said Iqbal, “but other issues are going to be there when we return to our homes”.
Iqbal said the Pakistan government is neither willing to give them a place for worship nor respectable jobs. “A good number of Christians in North Waziristan work as truck mechanics, trailers and teachers but the majority of them work as sanitary workers, or ‘sweepers’, because of discriminatory treatment,” he said. Iqbal said the Pakistani government is only willing to allow Christians in tribal areas to work as street sweepers. Traditionally, under the Indian caste system the occupation of ‘sweeping’ is attached with ‘untouchables’ and a social stigma of uncleanness and degradation is attached with it. “The only profession for Christian girls available for some time was teaching, because tribal Muslims found it indecent to send their females out of the home for work,” Iqbal said. He said now doors have been closed on Christians in this profession too.
Iqbal also said Sunday worship takes place on a road and, despite repeated requests, the government has been unwilling to assign them a building.
======================
ALLA NATO SONO DEGLI ASSASSINI DISILVOLTI INCALLITI, BUGIARDI IPOCRITI, ED IL VERO OBIETTIVO DI SATANA USUROCRAZIA ROTHSCHILD è CONQUISTARE IL MONDO! MA, IO SONO UNIUS REI! Le autorità delle autoproclamate Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk hanno proposto il proprio piano di pace per risolvere il conflitto nella parte orientale dell’Ucraina. Il piano prevede non solo una tregua temporanea, ma anche una no-fly zone per gli aerei militari nel territorio del Donbass. Il controllo del cessate il fuoco e il monitoraggio della situazione deve essere effettuato da una task force internazionale sotto l’egida dell’OSCE. Inoltre viene proposta la creazione di una zona demilitarizzata di 50 chilometri lungo i confini delle Repubbliche indipendentiste, con lo scopo di prevenire atti di provocazione da parte delle forze di sicurezza ucraine.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_04/I-filorussi-di-Donetsk-e-Lugansk-propongono-il-proprio-piano-di-pace-5916/
In Galles per le strade della città di Newport sono sfilate in corteo centinaia di persone contrarie alla politica della NATO.
Portavano striscioni con le scritte “Say no to NATO” e “Stop the war” (“Diciamo no alla NATO”, “Stop alla guerra”).
Hanno deciso di organizzare la manifestazioni gli attivisti dei movimenti pacifisti, così come i rifugiati provenienti dai Paesi che hanno patito le azioni dell’Alleanza Atlantica, in particolare Afghanistan e Iraq.
Secondo i media, lungo le vie centrali della città, in prossimità del club di golf, sede dell’incontro dei capi di Stato e di governo dei Paesi membri della NATO, sono sfilati circa 500 manifestanti.
E PERCHé, QUESTO IDIOTA DI Dambruoso, NON SA CHE, LA GALASSIA JIHADISTA SHARIA, COINCIDE, CON LA LEGA ARABA SHARIA, CHE, sono una sola Sharia Califfato, che, NOI SIAMO TUTTI MORTI! Dambruoso, pericolo jihadisti è minimo. E sono costantemente monitorati dalla nostra intelligence. 04 settembre 2014. ROMA, Lo dice Stefano Dambruoso deputato di Sc e magistrato esperto di terrorismo internazionale.
I guerriglieri del gruppo “Lo Stato islamico” hanno pubblicato un video su Internet in cui minaccia no di far scoppiare una guerra nel Caucaso, in particolare in Cecenia. Nel filmato i militanti si trovano vicino a un vecchio caccia sovietico, catturato in un aeroporto militare nella provincia siriana di ar-Raqqa. Uno dei terroristi, riferendosi al Presidente russo Vladimir Putin, ha dichiarato la loro intenzione di “liberare” la Cecenia e il Caucaso e crearvi un “califfato islamico”. Inoltre, i militanti hanno minacciato il leader siriano Bashar al-Assad, promettendo di avviare attacchi aerei.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_03/I-guerriglieri-dellISIS-promettono-di-far-scoppiare-la-guerra-in-Cecenia-0875/
Victor Navorsky 3 settembre 2014, 18:13
Gli alberi si riconoscono dal frutto. Vedrete alla fine contro chi combatteranno veramente e capirete di chi è figlio l’ISIS.
#orazioorazio 3 settembre 2014, 20:34
Meglio che con la Russia non si sbaglino… i confronti non sono con piccoli staterelli.
#pierluigipierluigi 3 settembre 2014, 22:49
L’Isis è l’esercito segreto delle monarchie; governato dalla Gran Bretagna e finanziato dal Qatar. Le monarchie nordeuropee e quelle del Golfo Persico sono una minaccia non solo per la Russia ma per tutto il Mondo; cercano di riportare indietro la Storia, e impedire la crescita civile del resto dell’Umanità.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_03/I-guerriglieri-dellISIS-promettono-di-far-scoppiare-la-guerra-in-Cecenia-0875/
E PERCHé, QUESTO IDIOTA DI Dambruoso, NON SA CHE, LA GALASSIA JIHADISTA SHARIA, COINCIDE, CON LA LEGA ARABA SHARIA, CHE, sono una sola Sharia Califfato, che, NOI SIAMO TUTTI MORTI! Dambruoso, pericolo jihadisti è minimo. E sono costantemente monitorati dalla nostra intelligence. 04 settembre 2014. ROMA, Lo dice Stefano Dambruoso deputato di Sc e magistrato esperto di terrorismo internazionale.
Orrore in Nigeria dopo raid Boko Haram. [[ disintegrare la lega araba è diventato inevitabile! ]] Jihadisti vietano funerali vittime dopo raid a Bama nel nord ROMA, 4 SET – Orrore in Nigeria dopo un nuovo attacco dei Boko Haram. Testimoni riferiscono alla Bbc di cadaveri disseminati per le strade di Bama (nord) su ordine degli stessi jihadisti che hanno vietato i funerali delle vittime. L’assalto è avvenuto due giorni fa, ma secondo l’esercito la città non è caduta nelle mani degli assalitori. E secondo l’Onu ad agosto circa 10mila persone sono scappate in Niger dalla Nigeria dopo gli attacchi dei fondamentalisti, portando a 80mila il totale dei rifugiati. TEL AVIV, 4 SET – I genitori di Daniel Tregerman – il bambino israeliano di 4 anni e mezzo ucciso nella sua casa del kibbutz Nahal Oz da un colpo di mortaio lanciato da Gaza – hanno scritto al segretario generale Ban Ki moon protestando contro la Commissione di inchiesta Onu sui possibili crimini di guerra di Israele. “Alla Commissione non è stato chiesto di indagare su come i terroristi abbiano sparato da scuole e da strutture Onu. Daniel è stato ucciso da membri di Hamas. Non è stata una morte accidentale”.
Islamists want to ‘wipe out’ Christian presence in northern Mali. Published: September 02, 2014 by Illia Djadi. The city of Gao was left badly damaged during the conflict between Malian forces and the Tuareg-led Islamist groups last year.
MINUSMA/Marco Dormino / Flickr / Creative Commons
It’s not only in the Middle East that the advance of Islamist jihadists is exercising the international community. While attention has been focused on Northern Iraq and Syria, the French government has been bombing Islamist militant positions in Africa to stop the emergence of jihadists in the Sahel. Now on 1st Sep, peace talks about the future of northern Mali start again between the government and mainly Tuareg armed groups.
For nearly a year in 2012 armed Islamist groups had ruled the region, banning the practice of other religions and desecrating and looting churches and other places of worship. Thousands, including many Christians, fled the occupation and found refuge in the south of the country or in neighboring countries such as Niger and Burkina Faso. On January 11 2013, French troops moved to regain control of the region after militants had attempted to progress further south, but the re-establishment of security took time and necessitated mass reconstruction, as many displaced people returned home. As government and international organizations – including UNESCO – have undertaken to rebuild destroyed infrastructure, and notably the mausoleums and ancient monuments, Christians in Mali say that their loss is not being taken into account.
An ancient monument in Mali.
© imb.org. Dr Mohamed Ibrahim Yattara is the President of the Baptist Church, mainly present in Northern Mali. He expressed his feelings to World Watch Monitor.
WWM What’s your reaction to the reconstruction efforts undertaken in Northern Mali, when, as you tell us, it doesn’t include the damage sustained by Churches during the jihadists’ occupation? MIY
We are outraged by this policy of double standards. We do not understand why a UN Agency can rebuild mausoleums, which are still used as mosques, where people go to pray, while when it comes to churches, nothing is done – despite all our efforts to sensitize the government and international organizations.
So do you feel that you have been overlooked?
The facts speak for themselves. So far nothing has been done. All indications are that the cake has already been shared. Unfortunately, we do not have our share.
Does this mean that in the end, you will have to rely on your own means?
In fact this is what we have always done. Historically, churches were built by nationals. But we had hoped that, because of the particular circumstances of a post-conflict situation, our government and international community could help us in the reconstruction effort. But if that support does not come from outside, we will continue to do what we did in the past: to rely on our own resources.
Do you really have this capacity?
Actually, with regard to the current post-conflict situation, we have no means to undertake reconstruction projects. We can only rely on the generosity of people of good will to walk with us in these efforts of reconstruction.
What is the real extent of the damage sustained by Churches?
We have engaged the evaluation process aimed at assessing the scale of the damage. But we already knew that the loss sustained by Christians in the north amounted to hundreds of millions. We have lost most of our buildings but also vehicles and other objects of inestimable value. The churches are in ruins: in Gao, in Niafounké, in Hombori and other towns occupied by jihadists. In Timbuktu, for example, in addition to buildings, our ‘Water Project’ set up over a period of 20 years, and which has cost billions, is no longer operational, because all the materials were stolen. This constitutes a heavy blow to the population, the main beneficiaries of this project.
Is it an exaggeration to say that Islamists attempted to erase the presence of Christianity in northern Mali?
No, we had this feeling that jihadists wanted to wipe out any trace of Christianity in the north of Mali. But God in his goodness has not allowed such an eventuality. The church is still there and most of the believers have returned, albeit in very difficult conditions, without external assistance or the financial resources needed in such circumstances. And despite such adversity we are determined to resume our ministries because after all, this northern Mali is ours. We have the right to freely exercise our faith and we are firmly committed to make this happen.
Further notes
In 2013, Mali was ranked No. 7 on World Watch List, a ranking of the 50 countries where persecution of Christians is most severe. The list is published annually by Open Doors International, a charity supporting Christians worldwide who live under pressure because of their faith.
In March 2014, the UNHCR said that, due to the number of other crises, Malian refugees were likely to be forgotten.
‘We want to stay in Iraq, but can’t live like this anymore’. Published: September 01, 2014 by Lauren Gunias. IS’ unseen victims – the most vulnerable, including disabled, elderly and children. Tents in the yard of a church in Erbil. Pictured are some of the tents of the 216 displaced families who fled the violence of IS fighters. August 16, 2014
World Watch Monitor. When IS captured Mosul on June 10th the most devastating part of its seizure was its outright targeting of all non-Sunni Muslim groups. This has resulted in a mass loss of life, forced conversions and seizure of homes for Iraq’s minority Christians, Shia Muslims, Yazidis and Turkmen.
Since then, IS has steadily moved north of Mosul into the Nineveh Plain, a predominantly Christian area. In total, more than 100,000 people have had to flee the villages and towns of Qaraqosh, Mosul and the Nineveh plain. With many thousands of people internally displaced, temporary shelters are overflowing in Kurdistan. Limited resources and so many in need have made an already difficult situation worse.
At the same time reports are coming to light about continued acts of violence committed by IS, as well as of the cruelties resulting from IS’ takeover. Due to the extreme dangers and risks to locals, these reports are often from a single source and cannot be cross-checked. Three Assyrian Christians starve to death. The Assyrian International News Agency (AINA) reports that the bodies of George David and his son Saad David were recently found by their Muslim neighbour at their home in Bashiqa. The town is historically an Assyrian Christian village in the Nineveh Plain, but is now occupied by IS.
The neighbour noticed an unusual smell, so he entered their home where he found the bodies, and then buried them at a church. According to AINA, he suspected that since both the father and son were deaf and mute they may not have known to leave after IS entered the town. Also in Bashiqa, the body of a 70 year old Assyrian Christian man was found slumped over in his chair at home. According to AINA it is believed that all three died from starvation. Christina Khader Ebada, 3 years-old, abducted from her family by IS at a checkpoint in Qaraqosh. Courtesy of AINA News. IS abducts a Christian toddler
AINA also reports that a three-year-old Assyrian girl, Christina Khader Ebada, was abducted from her family as they were trying to leave Qaraqosh. On August 25, AINA said that the girl was taken from her family at a checkpoint. IS had escorted the family along with other residents from their homes to the checkpoint where they told them to leave and never return. Her mother said Christina was hysterical as a heavily bearded man separated them and took her away. The Ebadas are one of several Assyrian families who chose not to leave Qaraqosh when the Kurdish forces withdrew and IS took charge on August 7. Christina’s mother was later interviewed on the local Assyrian TV channel, Ishtar TV. Prior to IS’ occupation Qaraqosh was the largest Christian city in Iraq, since August 7 more than 50,000 Christians have fled.
Other incidents in Qaraqosh
AINA reports today (1st Sept) that 75 year-old Najib and his wife Dalal, 72, were too old and ill to leave Qaraqosh when it fell to IS on August 7, but that at the end of August they were forced to leave by IS gunmen.
On August 19, IS militants detained dozens of Christians still living in its Hamdaniya district, according to Mid-East Christian News.
They made phone calls to their relatives on August 26, saying that they were detained in St. Paul’s House for church services, but communication had not resumed at the time of publication. Iraqi family continually on the run from Islamist extremists
A grandmother and her granddaughter in a tent at a church in Erbil. August 20, 2014
World Watch Monitor.A mother, aged about 30, has told aid workers in Erbil that this is the third time her family has had to flee Islamic extremists in the past eight years.
They were first threatened by Islamists while living in Baghdad in 2006. They were warned ‘You are a Christian, if you stay, we will kill you.’ So they fled, but the group followed the family’s car and pushed it over the edge of a flyover. Two of her relatives died, and she barely survived the crash, suffering severe head injuries, and deep wounds in her neck and face. Her two boys had minor physical injuries, but one of them was so traumatised he could not speak or walk for three days.
After the incident, the family moved to Qaraqosh and lived at peace until June when they learned that fighters of the Islamic State (IS) were closing in on their town. They fled again, not wanting to risk another attack. After three days in Erbil, they returned because they were told it was safe.
Weeks later, on August 8, they were yet again on the run after news of IS rebels closing in on Qaraqosh. This time they had less than three hours before the rebels were due to arrive so they had to flee with only the clothes they were wearing.
The mother said “If we stay, this will happen over and over again. First we wanted to stay in Iraq, it’s our home, we love this land, but it’s too much. We can’t live like this anymore.”
Her mother-in-law added “God will wipe away all the tears and reward us for everything we have lost, we will be compensated in heaven. This will always be our hope and faith!”
Displaced Iraqis sleeping in the courtyard of a church in Erbil. August 8, 2014
World Watch Monitor
All hope lost to ever return home
In another part of Iraq, IS members forced an Assyrian Christian woman and her elderly mother out of their home for the second time on August 20.
According to AINA, the women initially fled Mosul on July 19 but recently attempted to return after finding their camp for internally displaced people in Dohuk unbearable.
They returned home to Mosul on August 16 in hopes of getting some of the belongings they left behind with a Muslim neighbour, only to discover that this family had fled to Kirkuk after finding it impossible to live under IS.
The daughter said she was careful about keeping a low profile by only leaving home when fully veiled and to shop. However, only four days later, around 6pm, three IS members broke in and threatened them that they must convert to Islam, leave or be killed.
After refusing to convert they were taken to the IS Governor at a mosque in New Mosul where they were told to leave immediately – as he said “there is no place for infidels in the state of Nineveh.”
Since it was almost midnight the women begged to be allowed to stay until morning. Their request was granted but they were forbidden to go home as their house had already been seized by IS, and so had to sleep at a neighbour’s house.
Upon their return to the temporary camp in Dohuk, the daughter said she has no desire or hope of ever returning to Mosul.
Displaced minorities’ real-estate protected
Photo taken of four young men sleeping on the roof of a church in Erbil on the morning of August 17 2014. World Watch Monitor
Meanwhile on August 22, the Iraq Ministry of Justice announced that all real-estate sales in areas under IS control are null and void and will not be recognized.
The ministry issued the decree to ensure protected minorities, in particular Christians and Yezidis, will have their real estate protected against IS’ enforced transactions.
In an interview for Alsumaria News, Ministry spokesman Haidar al-Saadi said, “The Justice Minister Hassan al-Shammari has directed all real-estate departments to close real-estate records and not to transfer ownership of real-estate in areas that fall under the control of terrorist groups.”
==================
Nepali pastor leaves prison after 2 years for killing a cow. Published: August 29, 2014.
We will no longer sit and watch as cows are slaughtered in our sacred land’: Shrinevasacharya. John Hill / Creative Commons. A Nepali pastor sentenced to 12 years in prison for slaughtering a cow has been released early after a court declared him not guilty on 17 July. Reverand Chhedar Lhomi Bhote, 37, served only two years of his sentence. Bhote was arrested in October 2012 after a Hindu mob attacked and burned down his home in north eastern Nepal, close to the border with Tibet, where he and his wife were ministering to Tibetans. The mob accused him of eating beef, which is taboo in Nepal but not illegal for non-Hindus, and of killing a cow. Intentionally slaughtering a cow, sacred to Nepal’s majority Hindus, is punishable by up to 12 years in prison though the law is rarely enforced. Pastor Chhedar Bhote Lhomi
Voice of the Martyrs. Hindu society is very sensitive as to how other faiths regard their sacred animal and some Hindu groups have recently said that Christians have been encouraging new converts to show disrespect to Hindu symbols, such as the cow; this is causing anger and accusations of forced conversion in Nepali society.
Figures show that Christianity is one of the fastest growing faiths in a country where more than 75 per cent of the population are Hindu.
A Hindu protest group called Vedic Sanatan Hindu Rastha Nepal recently brought cow slaughter to prominence by carrying out a month-long hunger strike.
It was led by Hindu holy man Yuva Sant Shri Shrinevasacharya who said: ‘Hindus, Hindu gurus, and other organisations should unite to fight against the growing number of crimes against our identity and culture. ‘We will no longer sit aside and watch as cows are slaughtered in this sacred land of our ancestors”.
Hindu groups are linking cow slaughter to faith conversion – both are issues that many Hindus find unacceptable in the Hindu-majority country.
According to Operation World, Nepal’s Christian population is 2.85 per cent, yet it is the rapid growth of Christianity – when contrasted with the declining numbers of Hindus – that is causing a major concern for Hindu leaders.
Nepali churches are showing substantial growth.
World Watch Monitor. Between the two most recent censuses the Christian population has more than doubled. In 2001 it was 180,000 but by the 2011 census 375,699 identified as Christian. Missionaries and Christian NGOs are repeatedly accused of promising money and education to lure poor non-Christians into the faith.
Kamal Thapa, the leader of the Hindu nationalist Rastriya Prajatantra Party Nepal (RPP-Nepal), has been vocal about the issue. He recently said that ‘US dollars are being poured into the country to lure an innocent Hindu population to convert to Christianity’. According to Nepali law, while an individual has the right to change their religion and practice the religion they wish, there is a prohibition against attempting to convert people. However the line is blurred.
Yuva Sant Shri Shrinevasacharya insists that Christians, funded by aid agencies, are ‘helping to destroy the legacy of Hinduism in Nepal’.
Accusations of Christian proselytism by have intensified at a time when Nepali Hindus are seeing their country become more secular, which they fear will ‘dilute’ the Hindu population. They are also growing more confident in asserting their authority over Christianity because of the success of Hindu nationalism in neighbouring India, which saw a Hindu led government elected at the elections in May 2014.
Since that election, Nepal’s prime minister, Sushil Koirala has been pressured to heed the country’s Hindu cultural integrity by Narendra Modi, India’s newly elected prime minister who recent visited. Shri Shrinevasacharya added: ‘So far our protest has been peaceful, but if cow killing and conversion continues we will have to use other means.’
Christian leaders claim that the state has not fully accepted its secular identity and continues to favor Hinduism. They also recount that Christians continue to face persecution in society. In December 2013 a church building and the homes of four Christian converts were set on fire. In April this year Christians and other religious minorities were being asked to ‘reconsider their faith’ ahead of a new scheme requiring all Nepali citizens to register for an identity card.
==========================
Una cronologia di ISIS terrore. Pubblicato: 15 agosto 2014 Un bambino dorme sotto un cavalcavia autostrada vicino Dohuk, Iraq, nella regione curda, il 7 agosto la famiglia del bambino è tra le migliaia che inondavano relativamente più sicura regione curda dell’Iraq per sfuggire militanti ISIS, che sono overruning città nel nord dell’Iraq.
CAPNI. Nel mese di giugno, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante, un gruppo scissionista di al-Qaeda noto come ISIS, ha iniziato un’offensiva in tutto nord dell’Iraq. E successivamente adito Mosul, la seconda città del paese, e una manciata di piccole città. Decine di migliaia di iracheni, molti dei quali cristiani, hanno abbandonato le loro case sia a mano armata o di anticipo dell’arrivo dei militanti ISIS pesantemente armati.
World Watch Monitor ha assemblato una cronologia della incursione ISIS del nord dell’Iraq e dei suoi effetti sulla popolazione cristiana del paese.
UniusRei3
Scadenze ‘Una settimana’ per i cristiani iracheni per convertire o ‘affrontare la spada’. Pubblicato: 22 agosto 2014 Lauren Gunias. Un rifugiato iracheno cristiano spazzare il pavimento di cemento del palazzo incompiuto dove ora vive. Ankawa; 20 agosto 2014
World Watch Monitor. Un iracheno cristiano Mikha Qasha, in fuga da Qaraqosh, ha dato un resoconto personale di membri dello Stato islamico, SI, arrivando a casa sua e lo minaccia di lasciare, convertirsi all’Islam o affrontare la spada. Qasha detto Medio Oriente Christian News, specializzato in minoranze cristiane in Medio Oriente, cioè i membri gli hanno dato una settimana per pensarci; la minaccia è venuto con armi puntate alla testa.
Anziani e paralizzato, Qasha, è stato portato via da Qaraqosh da un amico -in sua sedia a rotelle. Alla fine ha trovato il suo nipote, che lo ha portato al quartiere a maggioranza cristiana di Ankawa, in provincia di Erbil, la capitale della regione del Kurdistan.
Secondo MCN diretto, altri che sono fuggiti da un quartiere a Ninive, e da Qaraqosh e Bartella, Said è sta imponendo un termine di conversione di una settimana per ogni non-musulmano. Vicino di Qasha, un giovane uomo che fuggì dalla città questa settimana, ha detto che era nascosto nella sua casa con il padre quando i membri sono loro trovati il 17 agosto hanno dato loro una settimana, fino al 24 agosto, a convertirsi all’islam o essere uccisi. Tende di circa 650 famiglie di profughi. Ankawa Iraq 19 agosto 2014 World Watch Monitor. 70.000 cristiani sono arrivati ad Ankawa, il quartiere cristiano di Erbil e circa 60.000 sfollati sono in Dohuk, ha detto Louis Sako, Patriarca della Chiesa cattolica caldea in Iraq.
Dohuk, prevalentemente abitata da curdi e assiri, si trova nel nord della regione autonoma del Kurdistan iracheno, mentre Qaraqosh, un comune di circa 50.000 persone nella provincia di Ninive, siede tra Mosul, la seconda città dell’Iraq, e Erbil, la capitale del regione curda, a est. Lo Stato islamico ha assunto Mosul nel mese di giugno. Al momento ci sono stati 3.500 i cristiani residenti fuggiti da est a Qaraqosh, che è spesso definito come la capitale cristiana dell’Iraq. Dei 3.500 circa 25 persone ha deciso di rimanere a casa a Mosul. Da allora, nove si sono convertiti all’Islam, mentre gli altri stanno pagando jizya – la tassa islamica per i non musulmani. L’ONU ha lanciato una grande operazione di aiuto: ACNUR ha detto tende e altri beni saranno inviati a Erbil via aria, terra e mare a partire Mercoledì 20 agosto persecuzione cristiana ‘fuori scala’ in Iraq, dice l’Arcivescovo di Canterbury
La strage di cristiani e Yazidi in Iraq è “fuori scala di orrore umano”, ha detto l’arcivescovo di Canterbury il 18 agosto l’arcivescovo Justin Welby ha detto che è membri sono “particolarmente selvaggia… In un mondo globalizzato dove anche nazioni lontane sono il nostro ‘vicino’, non possiamo permettere queste atrocità per essere scatenata impunemente… La comunità internazionale deve documentare le violazioni dei diritti umani nel nord dell’Iraq in modo che gli autori possono poi essere perseguiti “. Profughi cristiani di Erbil, sfollati da Mosul. Agosto 2014 World Watch Monitor. Anche il 18 agosto, Papa Francesco apparve ad avallare l’azione militare per fermare i militanti islamici di attaccare le minoranze religiose in Iraq. Questa è una dichiarazione eccezionale in quanto va contro la guida normale del Vaticano, che è contro l’uso della forza. Papa Francesco ha detto che è disposto a visitare l’Iraq se stesso, ma è stato messo in guardia contro di essa. “Sono disposto (per andarci),” ha detto. “Ho detto, se fosse necessario, quando torneremo dalla Corea possiamo andare lì. Era una delle possibilità… Al momento non è la cosa migliore da fare, ma sono pronto per questo”, ha detto notizie Zenit, una agenzia di stampa cattolica. Aree di sicurezza irachene sono stracolmi. Porte Aperte, un ministero internazionale che lavora con i cristiani perseguitati, ha lavorato attraverso partner locali irachene attraverso curdo dell’Iraq a distribuire le merci. I suoi partner hanno riferito che la maggior parte delle persone sfollate sono fuggite da Mosul, Qaraqosh e altre città e villaggi della piana di Ninive. Con un grande afflusso di sfollati interni quali, chiese Erbil sono a corto di spazio e le case sono diventate pieno.
Ragazzo che si trova in aula, pila di materassi in un angolo. Scuola elementare a Erbil, dove sono ospitati i rifugiati di Qaraqosh. World Watch Monitor. Un operaio locale ha detto World Watch Monitor, “Quando la chiesa è piena, le persone vanno in altri edifici o le sale della chiesa. Se queste sono troppo pieno, poi scorrono fuori nel giardino o cortile della chiesa. Anche cemento incompiuto costruzioni, che hanno solo pochi piani grezzi, sono prese da rifugiati come un luogo di soggiorno. Essi sono ovunque! “
Open Doors dice che sta aiutando attivamente chiese e partner locali per fornire beni di prima necessità, come kit per l’igiene e pacchetti di cibo.
Un altro lavoratore locale ha dichiarato: “La maggior parte ha dovuto dormire per terra. Così ho deciso di provare a soddisfare le loro esigenze, non solo con il cibo, ma anche cercando di fornire materassi e cuscini. Ho iniziato subito a contare il numero di persone che erano lì, e non era solo 13 famiglie – come mi è stato detto – ma più di 50 in totale ho contato circa duecento persone “!.
Nello stesso fine settimana, un team di chiesa aveva organizzato le distribuzioni in ed intorno a Dohuk, aiutando circa 500 famiglie con pacchi alimentari e igienici.
Trauma di rifugiati. Chi fugge SI hanno perso le loro case, assistito uccisioni e subito violenza sessuale. Un lavoratore ha parlato con diverse famiglie che erano fuggite entro la settimana passata. “Le famiglie che abbiamo incontrato sono legati gli uni agli altri e originario di Mosul Erano fuggiti un po ‘di tempo fa, in un villaggio nei pressi di Al Qosh Quando le voci sono venuto -.. Sulla combattenti dello Stato Islamico (IS) che vengono in questo modo pure -esse ancora una volta hanno dovuto fuggire. Ora sono in Dohuk. E ‘terribile quello che hanno vissuto.
“Lasciando Mosul hanno dovuto passare è checkpoint. Una delle donne è stato umiliato in una IS sole donne checkpoint quando un combattente femmina tirò giù la gonna, perché era ‘troppo stretto’. Fino al giorno l’abbiamo visitato, quattro giorni dopo, stava ancora piangendo – terribilmente traumatizzato da quella, in cima a dover fuggire e tutte le altre cose che ha visto “.
Calma nella tempesta. In un campo profughi sulla base di una chiesa a Erbil, qualche gioia può essere trovato tra le masse di sfollati, nonostante il sole caldo cocente, dove le temperature raggiungono facilmente a 45 gradi Celsius (113 gradi Fahrenheit).
Piscine Inflatible per il divertimento e raffreddamento. Ankawa, Iraq. 17 AGOSTO 2014
World Watch Monitor. Un volontario ha riportato “Con mia grande sorpresa, sono stato accolto nella grande agitazione di cose in un campo profughi. Un leader della chiesa caldea organizzato alcuni giochi per gli uomini e gonfiato alcune piccole piscine per i bambini. Le piscine sono riempite con acqua in modo che possano rinfrescarsi un po ‘, divertirsi e mantenere i loro spiriti. Allo stesso tempo usiamo alcune delle piscine per lavare le mani e le teste dei bambini, in modo che anche ottenere un bagno con sapone ogni volta in un po ‘. “
“Allo stesso tempo, un gruppo di persone si trova in linea per ricevere le scarpe distribuiti dai lavoratori della chiesa.”
Questo gruppo di lavoratori della chiesa aiuta più di 360 famiglie che soggiornano in Erbil, di cui 216 famiglie vivono nel cortile della chiesa. Ogni giorno danno fuori la colazione, il pranzo e la cena a più di mille persone.
“Guida viene da un sacco di lati differenti. Una compagnia telefonica sta dando le carte SIM gratuiti via. Persone inviano mini-bus alla chiesa per raccogliere le donne ei loro bambini in modo che possano fare la doccia a casa loro. Bambini ricevono giocattoli per giocare con. L’elenco di aiuto è infinita. ». Mentre questi piccoli gesti sono i benvenuti – come ad esempio un barbiere Dohuk e il suo team di cinque che offre un taglio di capelli gratuito e una rasatura per coloro che hanno perso tutto. La domanda nella mente di tutti resta – come sostenibile è la vita in questo modo a lungo termine?
UniusRei3
QUEL MASSONE BILDENBERG, è ATTACCATO ALLA POLTRONA ANCHE SE I FRANCESI LO HANNO CACCIATO! I MASSONI SONO VERAMENTE, UNA RAZZA DI ANTICRISTI! Hollande, record storico impopolarità
Tns-Sofres: “solo 13% fiducia in lui, mai così basso dal 1978”
=====================
https://www.facebook.com/Netanyahu — perché, quando io dico qualcosa, diventa come un tuono, che tutto il genere umano ascolta? ECCO PERCHé IO SONO IL RE DI ISRAELE!
UniusRei3
‘Il futuro della Chiesa in Nigeria NE anche minacciato’ dice il leader del Chibok
Pubblicato: 28 Agosto 2014 Illia Djadi. Alcune famiglie cristiane sfollate dalla violenza in Yobe Stato, si sono spostati a Jos. Nigeria, gennaio 2014.
World Watch Monitor. Setta islamista radicale della Nigeria, responsabile del rapimento di quasi 300 ragazze in Chibok nel mese di aprile, appare implacabile nella sua lotta per la creazione di uno stato islamico nel paese più popoloso dell’Africa. Il leader di Boko Haram Abubakar Shekau ha annunciato, in un recente video online, la creazione di un califfato islamico in città e nei villaggi che ha sequestrati nel nord-est della Nigeria.
Gli insorti hanno sollevato le loro bandiere oltre Damboa e Gwoza a Borno Stato, e due settimane più tardi, nel corso Buni Yadi nel vicino stato di Yobe. Boko Haram sta anche cercando di rivendicare Madagali in uno Stato terzo, Adamawa, vicino al confine con il Camerun. Centinaia di membri della setta attaccarono la base militare Madagali prima di prendere la città. Hanno anche attaccato i villaggi di Sabongari e Kafin Hausa vicine.
Presidente esecutivo di Madagali, James Abawu Watharda, ha detto che gli insorti hanno colpito la zona con armi sofisticate, tra cui lanciarazzi propulsione, improvvisati dispositivi esplosivi e bombe molotov. Hanno sparato a persone, beni appiccato il fuoco e sopraffatto operatori di sicurezza e gruppi di vigilantes prima di issare le loro bandiere. Hanno distrutto almeno cinque chiese. Essi hanno inoltre emesso avvertimenti scritti per i residenti dei villaggi vicini di lasciare immediatamente.
Boko Haram è ritirata dalla Madagali il 25 agosto, dopo aver tenuto la città per 24 ore. Tuttavia, l’offensiva ha causato diffusa spostamento dei residenti per lo più cristiane e altri provenienti da villaggi circostanti che stavano prendendo rifugio in Madagali. La maggior parte hanno fatto il loro modo di Mubi, circa 80 chilometri di distanza, si vittima di un grave attacco di Boko Haram nel mese di ottobre 2012 anche il 25 agosto, i ribelli hanno attaccato le città di frontiera di Gamboru Ngala e Banki. Il combattimento ha costretto migliaia di civili a fuggire oltre il confine Camerun. L’esercito nigeriano, spesso disarmato e regolarmente criticato per inefficacia contro l’insurrezione, non è riuscita a fermare i militanti. Centinaia di soldati sono fuggiti nel vicino Camerun.
Più di 178 chiese sono state distrutte intorno Gwoza, dice un operaio per Open Doors International, che lavora per sostenere i cristiani che sono sotto pressione a causa della loro fede. In una intervista telefonica, un lavoratore cristiano locale ha detto che “la situazione sta diventando di mano. La chiesa non può più sostenere la grande popolazione di rifugiati provenienti da diverse parti del nord-est trooping a Mubi.”
Il Direttore delle Comunicazioni Sociali della Diocesi cattolica di Maiduguri (che copre Borno, Yobe e Adamawa stati) Rev. P. Gideon Obasogie, ha detto ai giornalisti il Giovedi 29 Agosto che “decine sono state uccise e strutture ecclesiali sono state bruciato. Cristiani in città sono in grande persecuzione. Uomini cristiani sono stati catturati e decapitati, le donne sono state costrette a diventare musulmani e sono stati presi come mogli ai terroristi. Le case di cristiani che sono fuggiti sono ora occupati dagli Haramists. Le loro auto sono utilizzati dai terroristi. Alcuni simpatizzanti di Boko Haram in tutto il paese hanno mostrato i terroristi che erano le case dei cristiani, ei cristiani clandestinità sono stati individuati e uccisi. Strict Sharia è stata promulgata, come osservato da una donna che fortunatamente fuggito dalla zona della morte “.
Un leader della chiesa locale ha detto, al telefono, “Solo Dio può venire in nostro aiuto -. Siamo in una situazione molto difficile” Rev Samuel Dali, presidente della EYN Chiesa.
World Watch Monitor. Rev. Samuel Dali è il presidente della Chiesa dei Fratelli in Nigeria, conosciuto localmente come Ekklesiyar Yan’uwa una Nigeria, o EYN Chiesa. Situato principalmente nel nord-est della Nigeria, EYN Chiesa è un bersaglio diretto di attacchi di Boko Haram; la maggior parte delle famiglie delle ragazze Chibok ‘appartengono alla Chiesa. A meno che mettere giù, ha detto World Watch Monitor, l’insurrezione islamista “porterà ad un sicuro disastro umanitario, e il futuro della Chiesa in tutta la zona è minacciata.” Del World Watch Monitor Illia Djadi incontrato Dali recente. Ecco una trascrizione a cura della loro conversazione:
ID: Come valuta o descrivere la situazione sul terreno?
SD: La maggior parte delle comunità sono rifugiati, accovacciata con i loro fratelli e gli altri membri della chiesa o che vivono in luoghi che ancora non conoscevano prima. In zona Gwoza, tutta la popolazione è fuggita in Camerun, o in altri stati nigeriani vicini come Adamawa o Taraba. Hanno perso quasi tutto. La stagione delle piogge è iniziata ma la gente non può andare alle loro fattorie, così si può facilmente immaginare il risultato. I prossimi mesi stanno per essere peggiore del presente perché in quanto hanno più nulla con loro e che non possono andare alle loro fattorie. Anche se Boko Haram smesso di attaccare, che sarà un disastro per le comunità di quest’anno. In realtà la maggior parte delle persone che vivono con così poco, solo ‘alla giornata’. Essendo così rifugiato nella casa dei loro parenti è anche creando ulteriori problemi per le persone. Quindi ci sarà sicuramente una carestia in quella zona, a meno che i miracoli accadono.
ID: Da chi – e dove – saranno questi miracoli venire?
SD: Forse da una comunità umana amorevole che probabilmente sente sulla storia e il motivo di questo popolo. L’assistenza più importante che la comunità internazionale può fornire è quello di aiutare la Nigeria a fermare gli attacchi di Boko Haram, in modo che le persone possano ricominciare una nuova vita. La comunità internazionale può aiutare il governo nigeriano per identificare gli autori di quella violenza e di imporre sanzioni contro di loro, in particolare congelando i loro conti e negando loro i visti. Questi possono contribuire a ridurre il problema [la prova sta emergendo che Boko Haram ha complici all’interno di alti politici rango e l’esercito]. Naturalmente sarà molto utile per aiutare le persone con materiali come il cibo e rifugi. Abbiamo un comitato di soccorso incaricata di distribuire gli aiuti.
ID: Qual è l’impatto della crisi sulla vostra vita quotidiana?
SD: La crisi ha creato un effetto di distrazione sulla nostra chiesa, in modo che non abbiamo più stiamo pensando nostri piani futuri. Inizialmente, come leader, ho cercato di creare alcuni programmi che mirano a promuovere un futuro migliore per la mia Chiesa. Ma, come la crisi si è intensificata e sta avvicinandosi a ogni villaggio, non sappiamo quando è venuta al nostro posto. Ogni giorno, quando ci svegliamo, noi ringraziamo Dio perché siamo ancora vivi. Più volte, i membri del Comitato di Soccorso previste per distribuire materiale alle popolazioni colpite, ma in quanto sono in procinto di andare, si sente che la zona è stata attaccata e devono rinviare. La crisi non ci permette di passare attraverso questo tipo di burocrazia. In realtà abbiamo migliaia di rifugiati nei locali della nostra sede. La prima volta che mi sono imbattuto in bambini affamati elemosinare il cibo, mi ha fatto molto turbato e ho cercato di evitarli. Alcuni di loro erano nudi. Li vedi andare in giro e alcune volte, se si dà loro cibo e acqua, cominciano a giocare come pensano le cose sono normali. Così, a poco a poco comincio a venire più vicino a loro, cercando di confortare le loro famiglie. La maggior parte dei genitori sono donne che trasportano questi bambini perché i loro uomini sono scomparsi. Quando li ho visti così, io dico: per quanto tempo possono questi bambini essere in esecuzione da un villaggio all’altro?
ID: Che cosa ti aspetti da chiese di tutto il mondo?
SD: Vogliamo che la Chiesa in tutto il mondo a riconoscere che questo non è solo un nostro problema. È il problema di tutto il corpo di Cristo. Forse potrebbero non hanno conosciuto ancora l’intensità della crisi che stiamo attraversando. Come chiesa, inizialmente abbiamo totalmente dipendiamo sulle offerte dei nostri membri. Ma poiché non possono tenere i servizi e hanno perso quasi tutto, tutta la chiesa ha perso il suo reddito. In realtà ci sentiamo siamo stati lasciati soli. Ecco perché abbiamo completamente diamo a Dio e dire: ‘Dio, eccoci qui, fare quello che pensi sia corretta per il tuo popolo qui’. La situazione è solo trovato male ogni giorno e alla fine porterà ad un disastro umano. Il futuro della Chiesa in quella zona è anche minacciata. Decine di nostre chiese sono già state completamente rase al suolo verso il basso e molti pastori uccisi, mentre altri sono fuggiti insieme con i loro membri. Se la situazione non si ferma, c’è un reale pericolo di eliminare le chiese in Nigeria nord-orientale.
Sfollati della Nigeria
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari: dal maggio 2013 (quando il governo nigeriano ha dichiarato lo stato di emergenza negli Stati di Adamawa, Borno e Yobe) ad oggi, più di 300.000 sono stati costretti a fuggire dalla violenza di Boko Haram.
Con 3,3 milioni di sfollati interni (IDP), la Nigeria ha la più grande popolazione sfollata dal conflitto in Africa – come viene rivelato in un rapporto intitolato “Panoramica globale 2014: le persone sfollate dal conflitto e dalla violenza.”
Il rapporto – pubblicato congiuntamente da Internal Displaced Monitoring Centre (IDMC) e il Norwegian Refugee Council (NRC) – ha dichiarato che il numero di sfollati interni in Nigeria è circa un terzo degli sfollati interni in Africa e il 10 per cento degli sfollati nel mondo.
Secondo il rapporto, 470.500 persone sono state sfollate in Nigeria nel 2013 da solo, ponendolo come il paese con il terzo più alto numero di sfollati nel mondo. La Nigeria è classificato dietro solo la Siria, con 6,5 milioni di sfollati interni e Colombia con 5,7 milioni di sfollati.
L’esercito nigeriano ha riferito che Boko Haram ha ucciso più di 1.500 persone nei primi tre mesi del 2014, e più della metà delle vittime erano civili.
UniusRei3
Pastore Nepali lascia carcere dopo 2 anni per aver ucciso una mucca. Pubblicato: 29 agosto 2014.
Non saremo più sedersi e guardare come le mucche vengono macellati nella nostra terra sacra ‘: Shrinevasacharya. John Hill / Creative Commons. Un pastore Nepali condannato a 12 anni di carcere per la macellazione di una mucca è stato rilasciato in anticipo dopo che un tribunale ha dichiarato non colpevole il 17 luglio. Reverendo Chhedar Lhomi Bhote, 37, servito solo due anni della sua condanna. Bhote è stato arrestato nel mese di ottobre 2012 dopo una folla indù ha attaccato e bruciato la sua casa nel nord-est del Nepal, vicino al confine con il Tibet, dove lui e sua moglie servivano ai tibetani. La folla lo ha accusato di mangiare carne bovina, che è tabù in Nepal, ma non illegale per i non indù, e di uccidere una mucca. Intenzionalmente macellazione di una mucca, sacra a maggioranza indù del Nepal, è punibile con fino a 12 anni di carcere se la legge viene raramente applicata. Pastor Chhedar Bhote Lhomi
Voice of the Martyrs. Società indù è molto sensibile di come altre fedi considerare il loro animale sacro e alcuni gruppi indù hanno recentemente detto che i cristiani hanno incoraggiato i nuovi convertiti a mancare di rispetto ai simboli indù, come la mucca; questo sta causando la rabbia e le accuse di conversioni forzate nella società nepalese.
Le cifre mostrano che il cristianesimo è una delle religioni più rapida crescita in un paese dove più del 75 per cento della popolazione è indù.
Un gruppo di protesta indù chiamati Veda indù Sanatana Rastha Nepal recentemente portato alla ribalta la macellazione della mucca effettuando uno sciopero della fame di un mese.
E ‘stato condotto da indù santo uomo Yuva Sant Shri Shrinevasacharya che ha detto:’ indù, guru indù, e altre organizzazioni dovrebbero unirsi per lottare contro il crescente numero di crimini contro la nostra identità e cultura. ‘Non saremo più stare in disparte e guardare come le mucche vengono macellati in questa terra sacra dei nostri antenati “.
Gruppi indù stanno collegando la macellazione della mucca alla conversione fede – entrambi sono questioni che molti indù trovano inaccettabile nel Paese a maggioranza indù.
Secondo Operation World, popolazione cristiana del Nepal è 2.85 per cento, ma è la rapida crescita del cristianesimo – se confrontato con i numeri in calo di indù – che sta causando una grande preoccupazione per i leader indù.
Chiese nepalesi stanno mostrando una crescita sostanziale.
World Watch Monitor. Tra i due censimenti più recenti la popolazione cristiana è più che raddoppiata. Nel 2001 è stato 180.000, ma dal censimento 375.699 identificato come cristiano 2011. Missionari e le ONG cristiane sono ripetutamente accusati di promettere denaro e di educazione per attirare i poveri non cristiani nella fede.
Kamal Thapa, il leader nazionalista indù Rastriya Prajatantra Partito Nepal (RPP-Nepal), è stato vocale sulla questione. Recentemente ha detto che ‘i dollari statunitensi sono versate nel paese per attirare una popolazione innocente indù a convertirsi al cristianesimo’. Secondo la legge Nepali, mentre un individuo ha il diritto di cambiare la propria religione e di praticare la religione che vogliono, c’è un divieto di tentare di convertire le persone. Ma la linea è sfocata.
Yuva Sant Shri Shrinevasacharya insiste sul fatto che i cristiani, finanziati dalle agenzie umanitarie, sono ‘contribuendo a distruggere l’eredità di induismo in Nepal’.
Le accuse di proselitismo cristiano sono intensificati nel momento in cui gli indù nepalesi stanno vedendo il loro paese diventano più laico, che temono sara ‘diluito’ della popolazione indù. Essi sono in crescita anche più fiduciosi nella affermare la propria autorità su cristianesimo a causa del successo del nazionalismo indù nella vicina India, che ha visto un indù portò governo eletto alle elezioni del maggio 2014.
Dal momento che l’elezione, il primo ministro del Nepal, Sushil Koirala è stato sotto pressione per ascoltare indù integrità culturale del paese da Narendra Modi, primo ministro neo-eletto indiano che di recente visitato. Shri Shrinevasacharya ha aggiunto: ‘Finora la nostra protesta è stata pacifica, ma se mucca uccidere e conversione continua dovremo usare altri mezzi.’
I leader cristiani affermano che lo Stato non ha pienamente accettato la sua identità laica e continua a favorire l’induismo. Raccontano anche che i cristiani continuano a subire persecuzioni nella società. Nel dicembre 2013 una chiesa e le case di quattro convertiti cristiane sono state incendiate. Nel mese di aprile di quest’anno i cristiani e le altre minoranze religiose veniva chiesto di ‘riconsiderare la loro fede’ in vista di un nuovo schema che richiede a tutti i cittadini nepalesi per registrarsi per una carta d’identità.
UniusRei3
‘Vogliamo rimanere in Iraq, ma non può vivere così più’. Pubblicato il: 1 Settembre 2014 da Lauren Gunias. IS ‘vittime invisibili – i più vulnerabili, compresi i disabili, anziani e bambini. Tende nel cortile di una chiesa a Erbil. Nella foto sono alcune delle tende delle 216 famiglie di sfollati fuggiti dalla violenza dei combattenti IS. 16 Agosto 2014
World Watch Monitor. Quando viene catturato Mosul il 10 giugno la parte più devastante del suo sequestro è stata la sua vera e propria di mira tutti i gruppi musulmani non sunniti. Questo ha portato ad una perdita di massa della vita, conversioni forzate e sequestro di case in minoranza i cristiani in Iraq, sciiti musulmani, yazidi e turcomanni.
Da allora, è ha progressivamente spostato a nord di Mosul nella Piana di Ninive, una zona a maggioranza cristiana. In totale, più di 100.000 persone hanno dovuto abbandonare i villaggi e le città di Qaraqosh, Mosul e nella piana di Ninive. Con molte migliaia di persone sfollate, rifugi temporanei sono sovraffollati in Kurdistan. Risorse limitate e tanti bisognosi hanno peggiorato una situazione già difficile.
Allo stesso tempo, i rapporti stanno venendo alla luce per le continue atti di violenza commessi da IS, nonché delle crudeltà derivanti dalla acquisizione IS ‘. A causa dei pericoli estremi e rischi per la gente del posto, questi rapporti sono spesso da un’unica fonte e non può essere un controllo incrociato. Tre assiri cristiani morire di fame. L’assiro Internazionale News Agency (AINA) riferisce che i corpi di George David e suo figlio Saad David sono stati recentemente trovati dai loro vicino musulmano nella loro casa di Bashiqa. La città è storicamente un villaggio cristiano assiro nella Piana di Ninive, ma è ora occupata da IS.
Il vicino ha notato un odore insolito, così entrò la loro casa dove ha trovato i corpi, e poi sepolto in una chiesa. Secondo AINA, sospettava che poiché sia il padre e il figlio erano sordi e muti che non possono essere conosciuti per lasciare dopo l’inserimento della città. Anche in Bashiqa, il corpo di un uomo di 70 anni cristiano assiro è stato trovato accasciato sulla sua sedia a casa. Secondo AINA si ritiene che tutti e tre sono morti di fame. Christina Khader Ebada, 3 anni di età, rapito dalla sua famiglia è a un posto di blocco a Qaraqosh. Per gentile concessione di AINA News. IS rapisce un bambino cristiano
AINA riferisce anche che un tre-anno-vecchia ragazza assiro, Christina Khader Ebada, è stato rapito dalla sua famiglia come stavano cercando di lasciare Qaraqosh. Il 25 agosto, AINA ha detto che la ragazza è stata presa dalla sua famiglia in un posto di blocco. IS aveva scortato la famiglia insieme ad altri residenti dalle loro case al checkpoint dove hanno detto loro di andarsene e di non tornare mai più. Sua madre ha detto che Christina era isterica come un uomo con la barba li separava e la portò via. Le Ebadas sono una delle diverse famiglie assire che hanno scelto di non lasciare Qaraqosh quando le forze curde si ritirarono ed è presero il 7 agosto la madre di Christina fu poi intervistato sul canale televisivo locale assira, Ishtar TV. Prima di IS ‘occupazione Qaraqosh era la più grande città cristiana in Iraq, dal 7 agosto, oltre 50.000 cristiani sono fuggiti.
Altri incidenti a Qaraqosh
AINA riporta oggi (1 settembre), che il 75 anni, Najib e sua moglie Dalal, 72, erano troppo vecchio e malato per lasciare Qaraqosh quando cadde a è il 7 agosto, ma che alla fine di agosto furono costretti a lasciare da parte IS uomini armati.
Il 19 agosto, QUELLO militanti arrestati decine di cristiani che ancora vivono nel suo quartiere Hamdaniya, secondo Medio Oriente cristiano News.
Hanno fatto le telefonate ai loro parenti il 26 agosto, dicendo che sono stati arrestati a St. Paul Casa per le funzioni religiose, ma la comunicazione non avevano ripreso al momento della pubblicazione. Famiglia irachena continuamente in fuga da estremisti islamici
Una nonna e sua nipote in una tenda in una chiesa di Erbil. 20 ago 2014
World Watch Monitor.A madre, all’età di circa 30 anni, ha raccontato operatori umanitari in Erbil che questa è la terza volta che la sua famiglia ha dovuto fuggire estremisti islamici negli ultimi otto anni.
Essi sono stati minacciati dagli islamisti mentre viveva a Baghdad nel 2006 Sono stati avvertiti ‘Tu sei un cristiano, se rimani, ti uccideremo.’ Quindi sono fuggiti, ma il gruppo seguito vettura della famiglia e spinto sopra il bordo di un cavalcavia. Due dei suoi parenti sono morti, e lei a malapena sopravvissuto allo schianto, soffrendo gravi ferite alla testa e ferite profonde nel suo collo e viso. I suoi due ragazzi avevano lesioni fisiche lievi, ma uno di loro è stato così traumatizzati che non poteva parlare o camminare per tre giorni.
Dopo l’incidente, la famiglia si trasferì a Qaraqosh e visse in pace fino a giugno, quando hanno appreso che i combattenti dello Stato Islamico (IS) stavano avvicinando a loro città. Fuggirono di nuovo, non volendo rischiare un altro attacco. Dopo tre giorni di Erbil, sono tornati perché ci hanno detto che era sicuro.
Settimane dopo, l’8 agosto, erano ancora una volta in fuga dopo la notizia di ribelli sta chiudendo su Qaraqosh. Questa volta avevano meno di tre ore prima che i ribelli erano in arrivo in modo che dovette fuggire con solo i vestiti che avevano addosso.
La madre ha detto “Se restiamo, questo accadrà più e più volte. Innanzitutto volevamo stare in Iraq, è la nostra casa, noi amiamo questa terra, ma è troppo. Non possiamo vivere così più”.
Sua madre-in-law ha aggiunto: “Dio asciugherà tutte le lacrime e ci ricompenserà per tutto ciò che abbiamo perso, ci saranno compensati in cielo. Questa sarà sempre la nostra speranza e la fede!”
Gli iracheni sfollati che dormono nel cortile di una chiesa a Erbil. 8 AGOSTO 2014
World Watch Monitor
Ogni speranza perduta di tornare sempre a casa
In un’altra parte dell’Iraq, IS membri costretto una donna cristiana assira e la sua anziana madre fuori della loro casa per la seconda volta il 20 agosto.
Secondo AINA, le donne inizialmente fuggiti Mosul il 19 luglio, ma recentemente tentato di tornare dopo aver trovato il loro campo per sfollati a Dohuk insopportabile.
Tornarono a casa a Mosul il 16 agosto nella speranza di ottenere alcune delle cose che hanno lasciato con un vicino musulmano, solo per scoprire che questa famiglia era fuggito a Kirkuk dopo aver constatato l’impossibilità di vivere sotto IS.
La figlia ha detto che era attento a mantenere un basso profilo da solo lasciando a casa quando è completamente velato e per lo shopping. Tuttavia, solo quattro giorni più tardi, intorno 18:00, tre membri è rotto e li minacciarono che devono convertirsi all’Islam, lasciare o essere uccisi.
Dopo aver rifiutato di convertire sono stati portati al Governatore è in una moschea a New Mosul, dove fu detto loro di lasciare immediatamente – come aveva detto “non c’è posto per gli infedeli in stato di Ninive”.
Dato che era quasi mezzanotte le donne pregavano di poter rimanere fino al mattino. La loro richiesta è stata accolta, ma fu proibito di tornare a casa come la loro casa era già stato colto da IS, e così ha dovuto dormire a casa di un vicino.
Al loro ritorno al campo temporaneo Dohuk, la figlia ha detto che non ha alcun desiderio o speranza di tornare a Mosul.
Protetto immobiliare minoranze sfollati “
Foto scattata di quattro giovani uomini che dormono sul tetto di una chiesa a Erbil la mattina del 17 agosto, 2014.
World Watch Monitor
Nel frattempo, il 22 agosto, il Ministero della Giustizia iracheno ha annunciato che tutte le vendite immobiliari sulle aree sotto controllo IS sono nulle e non saranno riconosciuti.
Il Ministero ha emanato il decreto per garantire le minoranze protette, in particolare cristiani e Yezidi, avranno il loro immobiliare protetta è ‘operazioni forzate.
In un’intervista per Alsumaria Notizie, portavoce del ministero Haidar al-Saadi ha detto: “Il ministro della Giustizia Hassan al-Shammari ha diretto tutti i servizi immobiliari per chiudere registri immobiliari e di non trasferire la proprietà di beni immobili in aree che rientrano il controllo di gruppi terroristici. “
UniusRei3
Islamisti vogliono ‘spazzare via’ presenza cristiana nel nord del Mali. Pubblicato: 2 settembre 2014 da Illia Djadi. La città di Gao era rimasto gravemente danneggiato durante il conflitto tra le forze del Mali ei gruppi islamisti Tuareg condotte l’anno scorso.
MINUSMA / Marco Dormino / Flickr / Creative Commons
E ‘non solo in Medio Oriente, che l’anticipo di jihadisti islamici esercita la comunità internazionale. Mentre l’attenzione è stata focalizzata su Iraq del Nord e la Siria, il governo francese ha bombardato posizioni militanti islamici in Africa per fermare l’emergere di jihadisti nel Sahel. Ora il 1 settembre, i colloqui di pace sul futuro del nord del Mali ricominciano tra il governo e soprattutto tuareg gruppi armati.
Per quasi un anno, nel 2012 i gruppi islamisti armati avevano governato la regione, che vieta la pratica di altre religioni e dissacrante e chiese saccheggi e altri luoghi di culto. Migliaia, tra cui molti cristiani sono fuggiti, l’occupazione e trovarono rifugio nel sud del paese o nei paesi confinanti come il Niger e il Burkina Faso. In data 11 gennaio 2013, le truppe francesi si trasferì a riprendere il controllo della regione dopo che i militanti avevano tentato di progredire più a sud, ma il ripristino della sicurezza ha preso tempo e hanno richiesto la ricostruzione di massa, come molti sfollati sono tornati a casa. Mentre governo e organizzazioni internazionali – tra cui l’UNESCO – si sono impegnati a ricostruire le infrastrutture distrutte, e in particolare i mausolei e monumenti antichi, i cristiani in Mali dicono che la loro perdita non è stata presa in considerazione.
Un antico monumento in Mali.
© imb.org. Dr Mohamed Ibrahim Yattara è il presidente della Chiesa Battista, presente soprattutto nel nord del Mali. Ha espresso i suoi sentimenti a World Watch Monitor.
WWM Qual è la tua reazione agli sforzi di ricostruzione intrapresi nel nord del Mali, quando, come ci dite, non include il danno subito dai Chiese durante l’occupazione dei jihadisti ‘? MIY
Siamo indignati da questa politica di due pesi e due. Non capiamo il motivo per cui l’Agenzia delle Nazioni Unite può ricostruire mausolei, che sono ancora utilizzati come moschee, dove la gente va a pregare, mentre quando si tratta di chiese, non si fa nulla – nonostante tutti i nostri sforzi per sensibilizzare il governo e le organizzazioni internazionali.
Quindi ti senti che sei stato trascurato?
I fatti parlano da soli. Finora nulla è stato fatto. Tutte le indicazioni sono che la torta sia già stato condiviso. Purtroppo, non abbiamo la nostra parte.
Questo significa che, alla fine, si dovrà fare affidamento su mezzi propri?
In realtà questo è quello che abbiamo sempre fatto. Storicamente, le chiese sono state costruite dai cittadini. Ma avevamo sperato che, a causa delle particolari circostanze di una situazione post-conflitto, il nostro governo e la comunità internazionale potrebbe aiutarci nello sforzo di ricostruzione. Ma se tale sostegno non viene da fuori, continueremo a fare quello che abbiamo fatto in passato: fare affidamento sulle nostre risorse proprie.
Hai davvero questa capacità?
In realtà, per quanto riguarda l’attuale situazione post-conflitto, non abbiamo i mezzi per intraprendere progetti di ricostruzione. Possiamo contare solo sulla generosità delle persone di buona volontà a camminare con noi in questi sforzi di ricostruzione.
Qual è la reale entità del danno subito dalle Chiese?
Ci siamo impegnati al processo di valutazione volto a valutare l’entità dei danni. Ma sapevamo già che la perdita subita dai cristiani nel nord ammontano a centinaia di milioni. Abbiamo perso la maggior parte dei nostri edifici, ma anche veicoli e altri oggetti di valore inestimabile. Le chiese sono in rovina: a Gao, in Niafounké, in Hombori e in altre città occupata dai jihadisti. In Timbuktu, per esempio, oltre agli edifici, il nostro ‘Progetto Acqua’ istituita per un periodo di 20 anni, e che ha un costo di miliardi, non è più operativo, perché tutti i materiali sono stati rubati. Ciò costituisce un duro colpo per la popolazione, i principali beneficiari di questo progetto.
E ‘esagerato dire che gli islamisti tentarono di cancellare la presenza del cristianesimo nel nord del Mali?
No, abbiamo avuto la sensazione che i jihadisti volevano spazzare via ogni traccia di cristianesimo nel nord del Mali. Ma Dio nella sua bontà non ha permesso una tale eventualità. La chiesa è ancora lì e la maggior parte dei credenti sono tornati, anche se in condizioni molto difficili, senza assistenza esterna e le risorse finanziarie necessarie in tali circostanze. E nonostante le avversità quali siamo determinati a riprendere i nostri ministeri, perché dopo tutto, questo è il nostro nord del Mali. Abbiamo il diritto di esercitare liberamente la nostra fede e siamo fermamente impegnati a rendere questo accada. Ulteriori avvertenze. Nel 2013, il Mali è stato classificato n ° 7 su World Watch List, una classifica dei 50 paesi in cui la persecuzione dei cristiani è più grave. L’elenco è pubblicato annualmente da Open Doors International, un ente di beneficenza a sostegno dei cristiani di tutto il mondo che vivono sotto pressione a causa della loro fede. Nel marzo 2014, l’UNHCR ha affermato che, a causa del numero di altre crisi, rifugiati maliani sono suscettibili di essere dimenticato.
Scopri di più da KING of kings Unius REI
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
