tecnocrazia lgbtq diritti Satana UE anticristo commercianti degli schiavi: dalit dhimmi(sharjah) e goyim(Spa$Co), Jabull-On e alto tradimento Costituzionale il signoraggio bancario sono alleati tra di loro! CSPBCSSMLNDSMDVRSNSMVSMQLIVB drink your poison made by yourself, BURN SATANA ROCKEFELLER ALLAH IN JESUS’S NAME
LAGARDE NWO becchino, Segre Liliana e i suoi complici del signoraggio bancario
United Nations Secretary General Ban Ki-moon è un traditore dei diritti umani fondamentali del 1948 lui è un islamico per la sharia del califfato mondiale! Watch Netanyahu Presents UN Chief with Hamas Rockets. During Ban Ki-moon’s visit to Israel PM Netanyahu presented him with the rockets and operating methods of Hamas terrorists 7/23/2014 During United Nations Secretary General Ban Ki-moon’s visit to Israel on Tuesday Prime Minister Binyamin Netanyahu presented him with the rockets and operating methods of Hamas terrorists. Netanyahu showed Ban among other things some of the long-range rockets that Hamas has used to target central Israel. Netanyahu also showed the UN chief some proof that Hamas has been using civilians as human shields. The two later made statements to the press. During the press conference Ban condemned Hamas’s rocket attacks against Israel but also urged Israel to exercise “maximum restraint.”
un cecchino può uccidere a più di due km di distanza la vostra strategia militare è sbagliata! Two IDF Officers Killed in Gaza will Be Buried Today. Funeral arrangements are announced for Lieutenant Natan Cohen hy”d 23 of Modiin and Dmitri Levitas hy”d 26 from Jerusalem. Two IDF officers were killed in Gaza on Tuesday evening according to a statement released by the IDF Spokesperson’s Unit on Wednesday morning. One of them has been identified as Captain Natan Cohen 23 of Modiin a company commander in the Armored Corps. The second is Captain Dmitri Levitas 26 from Jerusalem. Both officers appear to have been killed by snipers. Captain Natan Cohen will be buried Wednesday at 6:00 p.m. at the military cemetery in Modiin. Captain Dmitri Levitas will be buried at Har Herzl in Jerusalem at 3:00 p.m. The IDF Spokesman conveyed the request of the Levitas family that media refrain from covering the funeral. 29 officers and soldiers have been killed since the beginning of Operation Protective Edge. In addition said the IDF statement a total of 20 IDF soldiers were wounded on Tuesday in Gaza among them three seriously nine moderately and eight soldiers were lightly wounded. A soldier killed in Gaza on Tuesday morning was identified later that evening as Staff Sergeant Evyatar Turgeman 20 of Beit Shean. Turgeman a soldier in the Paratroopers unit was killed in a shootout with terrorists and was the 28th soldier killed in Operation Protective Edge. Earlier Tuesday it was revealed that Sergeant Oron Shaul 21 is missing and presumed dead. Due ufficiali dell’esercito uccisi a Gaza sarà sepolto oggi. Funerali sono annunciati per il tenente Natan Cohen HY “d 23 di Modiin e Dmitri Levitas HY” d 26 da Gerusalemme. Due ufficiali dell’esercito sono stati uccisi a Gaza il Martedì sera secondo una dichiarazione rilasciata dall’Unità del Portavoce dell’IDF Mercoledì mattina. Uno di loro è stato identificato come il capitano Natan Cohen 23 di Modiin un comandante di compagnia nel Armored Corps. Il secondo è il capitano Dmitri Levitas 26 da Gerusalemme. Entrambi gli ufficiali sembrano essere stati uccisi da cecchini. Il capitano Natan Cohen sarà sepolto Mercoledì alle 06:00 presso il cimitero militare di Modiin. Il capitano Dmitri Levitas sarà sepolto a Har Herzl a Gerusalemme alle 15:00 Il portavoce dell’IDF trasmesso la richiesta della famiglia Levitas che i media si astengano dal coprire il funerale. 29 ufficiali e soldati sono stati uccisi dall’inizio dell’operazione di protezione Edge. Inoltre ha detto che la dichiarazione IDF per un totale di 20 soldati israeliani sono rimasti feriti il Martedì a Gaza tra i quali tre in modo grave nove moderatamente e otto soldati sono stati leggermente feriti. Un soldato ucciso a Gaza Martedì mattina è stato identificato più tardi quella sera come sergente Evyatar Turgeman 20 di Beit Shean.
Turgeman un soldato dell’unità Paracadutisti è stato ucciso in una sparatoria con i terroristi e fu il soldato ucciso in 28 Operazione protettiva Edge.
In precedenza Martedì è stato rivelato che il sergente Oron Shaul 21 è mancante e creduto morto.
U.S. Lawmakers Broaden the Sanctions on Hezbollah. House of Representatives votes to broaden financial sector sanctions on the Hezbollah terrorist group. First Publish 7/23/2014 Hezbollah terrorists. U.S. lawmakers voted Tuesday to thwart efforts to fund Hezbollah by punishing banks and other financial organizations that help the funneling of money to the Lebanese terrorist group. According to AFP the House of Representatives voted unanimously to broaden financial sector sanctions on Hezbollah and allow the Treasury more power to “relentlessly” pursue foreign banks including central banks that do business with the group that Washington designated a foreign terrorist organization in 1995. The Senate would need to pass the legislation before President Barack Obama signs it into law. The bill has yet to be placed on the Senate calendar. “This bill builds on the existing sanctions regime by placing Hezbollah’s sources of financing under additional scrutiny particularly those resources outside of Lebanon” House Foreign Affairs Committee chairman Ed Royce was quoted as having said shortly before the vote. The U.S. sanctions would help reduce Hezbollah’s global reach he added. “We must be focused on some 5000 Hezbollah fighters in Syria massive international drug and money laundering operations and the terrorist organization’s acquisition of advanced missile systems” Royce added according to AFP. The bill would target what it says are Hezbollah’s criminal activities by calling on Obama to label the group a narcotics trafficking organization with lawmakers warning of the groups systematic use of narcotics trafficking networks as a fundraising tool.
The measure would also label Hezbollah a transnational criminal organization compelling the administration to take action to counter the group’s engagement in money laundering and trafficking in counterfeit goods. On July 10 the U.S. Treasury blacklisted the Stars Group Holding a Beirut-based network of companies accused of helping Hezbollah procure military equipment. In 2011 Treasury sanctioned the Lebanese Canadian Bank accusing it of laundering hundreds of millions of dollars from a narcotics network. The bank which has since been dissolved paid a fine of $102 million to U.S. authorities in 2013 to avoid prosecution. Exactly one year ago on July 22 of 2013 when the European Union listed Hezbollah’s military wing as a terrorist organization. At the time the EU stressed it will continue to dialogue with all the parties in Lebanon and as such chose not to blacklist Hezbollah’s political arm which is a key party in the Lebanese government. Unlike the EU Bahrain has gone all the way with Hezbollah and in April of 2013 became the first Arab country to blacklist the group as a terrorist organization. I legislatori statunitensi Ampliare le sanzioni su Hezbollah. Camera dei Rappresentanti vota per ampliare le sanzioni del settore finanziario sul gruppo terrorista Hezbollah. Prima pubblicazione 2014/07/23 terroristi Hezbollah. Legislatori degli Stati Uniti hanno votato Martedì per contrastare gli sforzi per finanziare Hezbollah da parte delle banche punisce e altre organizzazioni finanziarie che aiutano l’imbuto di denaro al gruppo terrorista libanese. Secondo l’AFP la Camera dei Rappresentanti ha votato all’unanimità di ampliare le sanzioni del settore finanziario su Hezbollah e consentire al Tesoro più potere di “tregua” perseguire banche estere comprese le banche centrali che fanno affari con il gruppo che Washington designata una organizzazione terroristica straniera nel 1995. il Senato dovrebbe approvare la legislazione prima che il presidente Barack Obama firma in legge. Il disegno di legge deve ancora essere immessi sul calendario del Senato. “Questo disegno di legge si basa sul regime di sanzioni esistente collocando fonti di finanziamento di Hezbollah sotto esame complementare in particolare quelle risorse al di fuori del Libano” Commissione Affari Esteri della Camera il presidente Ed Royce è stato citato per aver detto poco prima del voto. Le sanzioni degli Stati Uniti avrebbe aiutato a ridurre la portata globale di Hezbollah ha aggiunto. “Dobbiamo essere concentrati su circa 5.000 combattenti di Hezbollah in Siria massicce operazioni di droga e riciclaggio di denaro internazionali e l’acquisizione dell’organizzazione terroristica di sistemi missilistici avanzati” Royce ha aggiunto secondo AFP. Il disegno di legge mira quello che dice sono attività criminali di Hezbollah invitando Obama per etichettare il gruppo un’organizzazione di traffico di stupefacenti con i legislatori avvertimento dei gruppi uso sistematico di sostanze stupefacenti traffico di rete come strumento di raccolta fondi.
La misura avrebbe inoltre etichettare Hezbollah un’organizzazione criminale transnazionale costringendo l’amministrazione a prendere provvedimenti per contrastare l’impegno del gruppo nel riciclaggio di denaro e il traffico di merci contraffatte. Il 10 luglio il Tesoro degli Stati Uniti nella lista nera the Stars Group Holding una rete basata su Beirut di società accusate di aiutare Hezbollah procurarsi attrezzature militari. Nel 2011 Tesoro ha sancito la libanese Canadian Bank accusandolo di riciclaggio di centinaia di milioni di dollari da una rete di stupefacenti. La banca che da allora è stato sciolto ha pagato una multa di 102.000 mila dollari alle autorità statunitensi nel 2013 per evitare il processo. Esattamente un anno fa il 22 luglio del 2013 quando l’Unione europea elencati ala militare di Hezbollah come un’organizzazione terroristica. Al momento l’UE ha sottolineato che continuerà a dialogare con tutte le parti in Libano e come tale ha scelto di non mettere in blacklist braccio politico di Hezbollah che è una parte fondamentale nel governo libanese. A differenza della UE Bahrain è andato fino in fondo con Hezbollah e nel mese di aprile del 2013 è diventato il primo paese arabo nella lista nera del gruppo come organizzazione terroristica.
23 luglio 09:26 Italia. Yaser 25 ore in mare speronati da libici
Siriano racconta drammatico viaggio su un barcone salvato da Marina http://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2014/07/23/yaser-25-ore-in-mare-speronati-da-libici_c4532732-4314-4dae-bf3a-d2af6f6fff1b.html
i satanisti della CIA controllano internet tutto è perduto! io faccio spam su 100 siti contemporaneamente ma a me? soltanto i servizi segreti mi possono leggere!
IL COMMENTO “vogliono fare uccidere Israele dalla lega araba durante la guerra mondiale” è stato spostato ARBITRARIAMENTE in mezzo ad altri commenti PRECEDENTI MA era il mio ultimo commento che avrebbe dovuto essere sopra gli altri commenti e questo abuso lo hanno fatto ugualmente sul sito di ANSA! http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/183232#.U89jXrHalxB
VOI SIETE TUTTI TESTIMONI UE E USA VOGLIONO LA TERZA GUERRA MONDIALE PER FARE UCCIDERE ISRAELE DALLA LEGA ARABA! L’Ucraina mette sotto inchiesta il ministro della Difesa russo. Sergej Shoygu. Il ministero degli Affari Interni dell’Ucraina ha aperto un procedimento nei confronti del ministro della Difesa russo Sergej Shoygu e dell’uomo d’affari Konstantin Malofeev ha scritto il ministro ucraino Arsen Avakov sulla sua pagina Facebook. Secondo lui Shoygu è sospettato con il sostegno del ministero della Difesa russo di aver formato e addestrato gruppi armati illegali che operano nelle regioni di Donetsk e Lugansk.
Malofeev è accusato di finanziare I gruppi armati illegali. Entrambi rischiano 15 anni di carcere. Nel mese di giugno il Comitato Investigativo russo aveva aperto un procedimento penale contro Avakov e il governatore della regione ucraina di Dnepropetrovsk Igor Kolomoisky. Sono accusati di organizzare e dirigere l’operazione militare per uccidere civili. Entrambi sono stati inseriti nella lista dei ricercati internazionali. Http://italian.ruvr.ru/ news/2014_07_23/LUcraina-mette-sotto-inchiesta-il-ministro-della-Difesa-russo-Shoygu-3915/
DOVE ERA LA MOGHERINI A ODESSA? DOVE ERA Catherine Ashton? VOI SIETE I COMPLICI DI CRIMINI ABERRANTI PERCHé VOI NON POTETE DIRE DI NON SAPERE QUELLO CHE IO SO! SISTEMA MASSONICO EU USA NATO BILDENBERG ROTHSCHILD IMPERIALISMO PER SOFFOCARE IL MONDO DEGLI UOMINI STANNO IMPOSTANDO SOLTANTO UN BULLISMO GIURIDICO DOVE LA VERITà DEI FATTI è STRUMENTALIZZATA ED ASSERVITA AD UN PROGETTO IMPERIALISTICO DELLA NATO è IN QUESTO MODO CHE SONO STATI COMMESSI CRIMINI ABERRANTO CONTRO LA DEMOCRAZIA E CONTRO TUTTE LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI! IN REALTà LA AGGRESSIONE CONTRO LA RUSSIA è PRETESTUOSA NON POTETE ACCUSARE LA RUSSIA PERCHé HA POSTO IN ESSERE DELLE MISURE DIFENSIVE MINIME! NON SI PUò PUNIRE QUALCUNO CHE VOI AVETE COSTRETTO A DIFENDERSI! VOI STATE MASSACRANDO CON LA POTENZA DI UN ESERCITO UN POPOLO SOVRANO E NESSUNO PUò NEGARE CHE KIEV NON ABBIA UN ODIO DI TIPO RAZZIALE! VOI STATE NEGANDO IL DIRITTO ALLA LEGITTIMA DIFESA E LE VOSTRE PRETESE SONO ASSURDE! http://www.pandoratv.it/?p=635 i nazi BILDENBERG è POGROM che a Odessa si ripresentano ciclicamente! qui si sono uccise delle persone con un massacro razziale di ucraini europei fascisti nazisti contro ucraini di origine russa russofona.. le scene sono di una brutalità che è difficile da concepire! DOVE ERA LA MOGHERINI? DOVE ERA Catherine Ashton? VOI SIETE I COMPLICI DI CRIMINI ABERRANTI PERCHé VOI NON POTETE DIRE DI NON SAPERE QUELLO CHE IO SO!
Added by adolfo marino on 10/05/2014 Pandora TV raccomanda la visione di questo servizio ad un pubblico di soli adulti. Giulietto Chiesa commenta le immagini della strage di Odessa dimostrando che le vittime sono state assassinate brutalmente e non sono perite a causa dell’incendio al palazzo dei sindacati come è stato dichiarato dalla stampa internazionale. (14701) Category Fuori da Matrix Crimea Diritti Umani Estrema Destra Europa Geopolitica Giulietto Chiesa Guerra civile Odessa RussiaToday Scontri Ucraina Settore Destro
Pubblicato il 10/mag/2014 Pandora TV raccomanda la visione di questo servizio ad un pubblico di soli adulti.
Giulietto Chiesa commenta le immagini della strage di Odessa dimostrando che le vittime sono state assassinate brutalmente e CON UN PROGETTO PREMEDITATO.
Added by admin@pandoratv on 06/06/2014
2 marzo 2007 – DemocracyNow tramite la giornalista Amy Goodman intervista il generale Wesley Clark.
In questa parte dell’intervista l’ex comandante in capo delle forze alleate Nato durante la guerra in Kosovo del 2004 svela i piani di guerra aggressivi degli Stati Uniti.
Irina Tofani 2 mesi fa
Una sola cosa devo precisare. [[… ]]. Ho visto il video fatto dal basso dove si sentono le sue urla. Ho sentito il dialogo:
– Grida una donna…
– Le donne stanno a casa coi figli. Questa non è una donna è una separatista.
Dopo pochissecondi la voce della donna non c’era più e subito dopo dalla
finestra si sono affacciati due giovani con la bandiera ucraina. Tutta
la folla ha urlato “Hurra!” “Gloria all’Ucraina!”.
Как убивали женщину в Доме профсоюзов. Фашисты были внутри здания! Одесса.
Как убивали женщину в Доме профсоюзов. Фашисты были внутри здания! Одесса.
/watch?v=975PUOkQ-O0 Irina Tofani Ira 2 mesi fa Questo è un frammento dove si sente la voce della donna che grida. Qualcuno sotto addirittura ha urlato “Chiedetele la bocca!”
Ma ho visto anche altri video più completi fatti da altre angolature.
/watch?v=0Z3MQOC1HgI Одесса. Дом Профсоюзов. Сожженные
Одесса. Дом Профсоюзов. Сожженные
Сожжёные заживо в доме профсоюзов Одесса Украина 03-05-2014
Pubblicato il 02/mag/2014
Редактору “Антифашиста” удалось пообщаться по телефону с одним из “куликовцев” чудом выжившим в страшном пожаре устроенном хунтовскими убийцами в здании Дома Профсоюзов Одессы. 49-летний прапорщик запаса Юрий спустя несколько часов находится в шоковом состоянии и благодарит Бога за то что ему удалось вернуться из ада.
По словам Юрия их активистов Куликова поля на момент стычки с радикалами “ПСами” было не более 250-ти человек. В это общее количество входили около трёх десятков парней-охранников остальные – обычные одесситы среднего и пожилого возраста среди которых много женщин.
“После боев на ул. Греческой и Соборной площади фашисты начали наступление на Куликово поле. Их было несколько тысяч. Наши силы были не равными к тому же у нас не было вообще никакого оружия! Мы были вынуждены отступить и решили забаррикадироваться в здании Дома Профсоюзов находящемся рядом. Что потом произошло – у меня до сих пор не укладывается в голове” – голос собеседника дрожит.
По словам Юрия по отношению к ним сразу же применили травматическое и огнестрельное оружие. “Парня находившегося возле меня сразу же “уложили”. Нас загнали внутрь здания и отрезали все пути отхода. Я очутился в правом крыле 3-го этажа нас человек десять было в какой-то комнате. Правосеки начали забрасывать здание “коктейлями молотова” и стрелять по окнам. Первый этаж горел потом – выше дым распространился по коридорам выйти было нельзя… Мы открывали и выбивали окна но это не спасало дым с улицы затягивало в помещение. Кто-то выпрыгивал их внизу добивали. Снизу кричали “Слава Украине” и “Смерть врагам”… Это был ад! Приехали пожарники начали тушить 1-й этаж…” – рассказывает очевидец.
Дальше со слов чудом уцелевшего он смутно помнит свои действия. Вокруг все задыхались в здании истошно кричали и молили о пощаде…
“Я помню как снял камуфляж а товарищ который находился рядом “в гражданке” дал мне какую-то спортивную мастерку. И мы напролом бросились в коридор спотыкаясь о трупы. Их там была масса не могу сказать точное количество но много… Света не было вокруг что-то трещало мы как зомби добрались до пожарной лестницы на 1 этаж. Сам не знаю как это получилось. На 1 этаже пожар уже был потушен у запасного выхода мы увидели несколько правосеков. “Включили” дурака и на их оклик “Стоять!” ответили “хлопцы мы свои!”. Они почему-то не стали выяснять очевидно перед ними стояли какие-то другие задачи… Так мы выбрались на воздух и без опознавательных знаков смешались с толпой…” – поведал Юрий.
СЛАБОНЕРВНЫМ ПРОСЬБА НЕ СМОТРЕТЬ СТРАШНЫЕ ФОТО
Сожжёные заживо в доме профсоюзов Одесса Украина 03-05-2014 Pubblicato il 04/mag/2014
Сожжёные заживо в доме профсоюзов Одесса Украина 03-05-2014
/watch?v=SFoLasQqQcY
luigi 2 mesi fa
Per quale motivo niente di tutto questo viene mostrato nei vari ed innumerevoli telegiornali condotti prevalentemente da “giornaliste” finemente pitturate. Forse perché risulterebbero stonate con le loro “belle” faccine. Si ricordi che esistono due
modi di essere partecipi di tali atrocità; una è quella della partecipazione diretta l’altra è di aver taciuto girandosi dall’altra parte. Non potranno dire di non aver saputo visto il mestiere che fanno sarebbe un offesa al ben dell’intelletto.
Cristian Stanimirovic unikkatill 2 mesi fa
Con i sloveni ? disinformato si e staccata senza scontri. Kosovo Albanese ?! disinformato su quella terra sorgono chiese ortodosse la terra dove si sono scritte le gesta di re Lazar e dei cavalieri censimenti lo dimostrano.Durante la grande guerra turca ci siamo rifugiati poiche perseguitati a nord della odierna regione di voivodina e li siete entrati in massa voi susseguita poi da pulizie etniche di serbi ortodossi da parte dei turchi che contano un esodo di 200.000 – 400.000 persone. Poi la abbiamo ripresa 1913 poi ripersa 1941 grazie ad himmler (nazista ) poi ripresa 1944 e li Tito ha impedito ai serbi di tornare alle PROPRIE case in kosovo e per cio che siede diventati la maggioranza ma quella terra non e vostra. Voi cosa avete in Kosovo di vostro ? Te lo dico io NIENTE.
Voi non conquistate ? il kosovo ? non e una conquista vuoi dire ? Prima si chiamava Serbia adesso Kosovo.
Vuoi la Macedonia ed il Montenegro non si chiama conquista questa ?
Fatelo oggi cosa ? Ringrazia che avete implorato quel falco di america che vi ha aiutati per convenienza venduti !!! Come avete venduto la vostra fede all ‘ impero ottomano. Avete dato a quella santa terra di kosovo una reputazione orribile Traffico di organi maggior esportatore in europa di droga traffico di armi mangiate con quei soldi mangiate.
E poi con cosa li conquisti gli altri stati c ‘ avete 4 carri armati io so come vai spari in piazza ti uccidono a te e a tutti gli altri complottisti e poi chiamate piangendo l america.
Io ti consiglio di guardare il mondo con altri occhi e di accontentarti con cio che hai.
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Kiev ostacola le indagini dei tragici eventi di Odessa e di altre violazioni dei diritti umani in Ucraina ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri russo Alexander Lukashevich in una conferenza stampa a Mosca.
Secondo il diplomatico non è ancora aperta alcuna inchiesta pubblica sui fatti di maggio avvenuti ad Odessa e Mariupol. “Inoltre non si sente nulla sulle indagini del catastrofico nelle sue conseguenze attacco aereo sul palazzo dell’amministrazione regionale di Lugansk” – ha fatto notare Lukashevich.
La missione di osservazione dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha confermato che nei tragici eventi del 2 maggio di Odessa hanno partecipato i militanti del movimento neonazista ucraino Pravy Sektor hanno dichiarato al ministero degli Esteri russo.
Al dicastero della diplomazia russa hanno tuttavia osservato che gli autori del rapporto ONU cercano di proteggere le autorità di Kiev i loro sostenitori e le forze dell’ordine in realtà responsabili della morte di tutti civili innocenti.
Al ministero hanno sottolineato che il documento non contiene alcun riferimento all’uso di sostanze tossiche.
Allo stesso modo sono convinti che le intimidazioni e le vessazioni nei confronti dei sostenitori della federalizzazione da parte degli estremisti ultranazionalisti ucraini abbiano goduto della connivenza delle autorità locali che non le ha perseguite.
Ad Odessa a seguito degli scontri e del rogo nella Casa dei Sindacati rimasero uccise 49 persone http://italian.ruvr.ru/news/2014_06_18/LONU-ammette-la-partecipazione-di-Pravy-Sektor-alla-strage-di-Odessa-8780/
Nella città italiana di Terracina si è aperta una mostra fotografica dedicata alla tragedia che ha avuto luogo a Odessa il 2 maggio nella Casa dei Sindacati che ha portato via quarantotto vite e più di duecento persone sono rimaste ferite.
All’apertura hanno partecipato i testimoni sopravvissuti all’orrore di Odessa e i sostenitori della federalizzazione dell’Ucraina. Diverse decine di fotografie esposte non avevano pietà per l’impressionabile pubblico italiano e hanno mostrato apertamente gli eventi reali avvenuti ad Odessa ai primi di maggio. Cadaveri bruciati e corpi insanguinati dei civili maltrattamento sofisticato dei feriti e vittime dei seguaci delle idee di Bandera tutto questo ha causato uno stato di stupore e panico nei visitatori italiani della mostra.
Secondo i testimoni che hanno preso parte all’evento le foto possono solo parzialmente mostrare quella che è stata la tragedia di Odessa. In realtà secondo le loro parole tutto sembrava molto più drammatico i lamenti e le richieste di misericordia da parte dei moribondi e le urla dai sostenitori di euromaidan che insieme ai tifosi di calcio in camicie ricamate gridavano “Evviva l’Ucraina evviva l’Europa!”
Purtroppo non c’erano tutti i media italiani che seguono dettagliatamente gli avvenimenti in Ucraina. Le foto che raccontano la verità sulla tragedia di Odessa in realtà sono migliaia e si spera che in futuro tutti coloro che vogliono conoscere i dettagli di quello che è successo avranno tale opportunità.
scott12ify Therefore since we have been justified through faith we have peace with God through our Lord Jesus Christ through whom we have gained access by faith into this grace in which we now stand! Pertanto dal momento che siamo stati giustificati per la fede abbiamo pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo per mezzo del quale abbiamo guadagnato l’accesso per la fede in questa grazia nella quale ci troviamo ora!
i paesi petroliferi del golfo loro possono iniziare a finaziare questa opera in favore dei palestinesi! Could Artificial Island Solve Gaza Problem? Minister proposes giving Gaza a port airport – without compromising on Israel’s security.
Che cosa sta accadendo oggi in Ucraina? Perché continuano ad essere uccisi i giornalisti in questo conflitto? E in Europa che cosa sanno di questa guerra fratricida che continua a togliere la vita ai civili nella parte orientale del Paese per mano dell’esercito ucraino e di forze irregolari? Perché per esempio in Italia non si è più detto nulla dei funerali del giornalista italiano ucciso Andrea Rocchelli e non si tratta più di Ucraina?
Che cosa sanno di questa guerra in Europa e in particolare in Italia? Ha risposto a questa domanda Giulietto Chiesa fondatore dell’associazione “Alternativa” e di PandoraTv. alla videoconferenza tra Roma e Mosca organizzata da “Rossiya Segodnya” il 16 luglio.
– In realtà gli italiani non sanno quasi nulla. La stampa e la comunicazione italiana non hanno mai avuto nella mia storia di giornalista una tale attitudine alla menzogna e all’oscuramento dei fatti. Mai visto un atteggiamento simile nemmeno ai tempi della guerra fredda! In realtà negli ultimi 25 giorni l’Ucraina è praticamente sparita dalle pagine dei giornali e dalle televisioni. Perché questo silenzio? Semplicemente è il silenzio di chi ha la coscienza sporca. Tutta la storia dell’Euromaidan è stata raccontata in un modo scandaloso attraverso una serie di trucchi secondo cui le persone in piazza erano il popolo ucraino invece sappiamo che si trattava di una sua parte. Si è detto che si trattava di dimostranti pacifici mentre si vedeva l’opposto. Tutti i telegiornali italiani non hanno mostrato le immagini di euromaidan che ha visto il pubblico russo. L’episodio più scandaloso a mio avviso di collettiva censura è la tragedia di Odessa. Al pubblico italiano questo caso non è stato né spiegato né mostrato. Noi abbiamo una gigantesca quantità di dati e fotografie di fonte russa le quali dimostrano che si è trattato di un vero e proprio assassinio di massa le persone venivano uccise una ad una. Sono state sparate in faccia bruciate in modo selettivo perché non si muore in un incendio bruciando testa e mani di una persona e lasciando intatti i pantaloni e le scarpe. Dentro l’edificio della casa dei sindacati c’è stata una mattanza organizzata da un gruppo di assassini inviati là dentro per uccidere. Nelle immagini si vedono simboli del “settore destro”che spara dall’esterno. Ma nessun italiano ha potuto vedere nei media queste immagini.
Ebbene la situazione in Ucraina Orientale si aggrava di giorno in giorno. Il numero dei profughi che cercano riparo dalla guerra in Russia cresce continuamente secondo i dati del servizio ufficiale migratorio gli ucraini a chiedere la cittadinanza russa sarebbero più di 130 mila.
Le armi come vediamo nel conflitto ucraino sono solo un lato di una guerra più grande quella informatica. Tra gli ospiti in studio a Roma ha partecipato anche il giornalista Maurizio Torrealta fondatore del programma “L’Inchiesta” sul canale Rainews24 al quale abbiamo chiesto se ha fatto o ha intenzione di fare un’inchiesta sulla guerra in Ucraina. Inoltre abbiamo proposto i contatti di testimoni diretti italiani sul posto.
http://italian.ruvr.ru/2014_07_18/Che-cosa-non-sanno-della-guerra-ucraina-in-Italia-9925/ Perché allora in Italia non si riportano i fatti della guerra in Ucraina? Giulietto Chiesa ha fatto il punto della situazione sui mass media italiani.
Da noi la stampa non è più libera bisogna essere molto franchi. Nella sua grande maggioranza la stampa è connessa con il potere e quindi scrive quello che il potere vuole. In questo caso è più difficile perché lo stesso potere non sa che cosa vuole! Il modo più semplice è quello di tacere. Io so perché li conosco che decine di parlamentari e senatori del nostro Paese sono informati allo stesso modo come l’uomo della strada. Nella loro grande maggioranza non sanno che cosa sta accadendo in Ucraina perché leggono gli stessi giornali. Le televisioni sono falsificate e quindi coloro che prendono le decisioni politiche in occidente sono vittime della cattiva informazione. Siamo in una situazione molto seria e molto grave perché in queste condizioni la possibilità di commettere errori è quotidiana.
Per saperne di più http://italian.ruvr.ru/2014_07_18/Che-cosa-non-sanno-della-guerra-ucraina-in-Italia-9925/ I Giornali a diffusione nazionale sono tutti finanziati dallo Stato per buona parte delle loro entrate e dunque non ci sono giornalisti che vogliono compromettersi con linee di condotta non adeguate a chi finanzia il loro giornale.
IO SONO IL RE DI ISRAELE QUINDI IO SONO IL RE DI TUTTO IL PIANETA! IO NON HO EGOISMI IDEOLOGIE O SOVRASTRUTTURE MENTALI IO NON DEVO RICORDARE COSE CHE DEVONO ESSERE DETTE O COSE CHE NON POSSONO ESSERE DIMENTICATE IO NON HO UNA MIA AGENDA IO SONO UN POLITICO UNIVERSALE COME MINISTRO DI DIO ALLO STATO PURO! LA MIA SEMPLICITà è LA MIA PUREZZA! IO POSSO AMARE CHIUNQUE E POSSO ODIRE CHIUNQUE CON EFFETTO IMMEDIATO PERCHé IO NON POSSO PORTARE UNA CONFLITTUALITà NELLA MIA COSCIENZA! LA MIA PRIMA DIFESA E PER I MARTIRI CRISTIANI POI IO DIFENDERò OGNI ALTRA PERSONA INNOCENTE CHE VIVE IN QUESTO PIANETA! POICHé IO SONO UN UOMO PURO NELLE INTENZIONI E TOTALMENTE DEDICATO AL BENESSERE ALTRUI TUTTO QUELLO CHE IO VOGLIO IO LO PRETENDO SE NON C’è QUALCUNO CHE MI PUò DIMOSTRARE PUBBLICAMENTE CHE IO MI STO SBAGLIANDO! TUTTO QUELLO CHE è MIO è PUBBLICO E CONDIVISO IO NON POSSO AVERE SEGRETI DI STATO PERCHé OGNI STATO è MIO!
Foreign media outlets report that an Israeli airstrike in Gaza on Tuesday targeted the Khan Yunis home of arch-terrorist Mohammed Deif commander of the Izz ad-Din al-Qassam Brigades Hamas’s so-called “military wing”. According to the reports two people were killed in the airstrike. Deif is considered the official who determines the agenda of the Izz ad-Din al-Qassam Brigades and is regarded as the “brain” behind Hamas. He is likely hiding underground somewhere inside Gaza fearing the IDF will try to eliminate him. Deif started out as a student of Yahya Ayyash who was nicknamed “the Engineer” and who was the chief bombmaker of Hamas in the late 1990s when the organization started carrying out suicide bombing attacks within Israel. Ayyash was eliminated by Israel in 1996. Following Ayyash’s elimination Deif carried out numerous murderous terror attacks in Israel including two suicide bombing attacks on buses in Jerusalem and kidnapping attempts within Israel.
Israel tried to kill Mohammed Deif several times without success. One time he lost an eye and likely his hand as well. In another attempt he was seriously wounded his hands and legs were amputated and he has been confined to a wheelchair ever since.
Meanwhile the IDF said that a Golani force discovered two tunnel access shafts in northern Gaza on Tuesday. So far members of the brigade have uncovered three shafts of tunnels within Gaza eliminated over 25 terrorists and seized weapons and intelligence means belonging to Hamas. Media stranieri riportano che un attacco aereo israeliano a Gaza il Martedì mira la casa di Khan Yunis di arci-terrorista Mohammed Deif comandante delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam il cosiddetto “braccio armato” di Hamas. Secondo i rapporti due persone sono state uccise nel bombardamento aereo. Deif è considerato il funzionario che determina l’ordine del giorno delle Izz ad-Din al-Qassam ed è considerato come il “cervello” dietro Hamas. Egli è probabilmente nascosto sottoterra da qualche parte dentro Gaza temendo l’IDF cercherà di eliminarlo. Deif iniziato come allievo di Yahya Ayyash che è stato soprannominato “l’ingegnere” e che era il bombmaker capo di Hamas alla fine del 1990 quando l’organizzazione ha iniziato svolgimento attentati suicidi all’interno di Israele. Ayyash è stato eliminato da Israele nel 1996. Dopo l’eliminazione di Ayyash Deif effettuato numerosi attacchi terroristici omicidi in Israele tra cui due attentati suicidi sugli autobus a Gerusalemme e tentativi di rapimento in Israele.
Israele ha cercato di uccidere Mohammed Deif più volte senza successo. Una volta ha perso un occhio e probabilmente la mano pure. In un altro tentativo è stato gravemente ferito le sue mani e le gambe sono state amputate e lui è stato costretto su una sedia a rotelle da allora.
Nel frattempo l’IDF ha detto che una forza Golani ha scoperto due pozzi di accesso tunnel a nord di Gaza il Martedì. Finora i membri della brigata hanno scoperto tre alberi di gallerie all’interno di Gaza eliminate oltre 25 terroristi e armi sequestrate e mezzi di informazione appartenenti ad Hamas.
Bennett The Enemy Hasn’t a Chance Against the ‘Eternal People’. Israel’s Economic Minister spoke at the funeral of Sgt. 1st Class Oded ben Sira in Nir Etzion 7/23/2014 Min. Bennett at funeral. Israel’s Economics Minister Naftali Bennett (Jewish Home) took part in the funeral of Nachal Brigade Sergeant 1st Class Oded ben Sira which took place at the soldier’s home town of Nir Etzion a veteran religious moshav near Haifa.
Bennett eulogized ben Sira saying “Anyone who thinks we will give up should open a Bible read the Covenant G-d made with Abraham pledging to give him this land and should look at the faces of our soldiers at their steadfast spirit.” “The enemy hasn’t a chance in this battle against the Eternal People [of Israel]” he continued.
Bennett referred to the long road the Jewish People have travelled in the past generation adding “The liturgical poet Rabbi Judah ben Shmuel Ibm Abbas says with regard to the binding of Isaac ‘the eyes weep bitterly but the heart is glad’ and that is how we feel today as well. At this moment our eyes weep bitter tears so many tears. How much sadness accompanies your leaving us. But with all that our inner hearts are glad. They are glad because we know and understand what Oded’s grandfather a Holocaust survivor would have said to us all at this time.” “My brothers and sisters in just one day during the Holocaust of our people more Jews were murdered than in all of Israel’s wars put together. And Oded fell as a Jewish soldier protecting his people in the Land of Israel” he said. “Against a cowardly enemy whose commanders hide behind women and children flee to hiding places under hospitals and schools deciding that their people can die you Oded decided to volunteer to be on the front line. Against an enemy that glorifies death you fought so that we will be able to live our lives here. Against an enemy that has no roots you deepened our roots here and even when a branch is plucked no one can uproot the tree it is on. No one. We were here before the Hamas terrorists and we will be here long after they are gone.”
“You entered Gaza as a regular soldier and you left a reservist. You entered Gaza as a soldier who had been drafted but you left as a volunteer. You entered Gaza alive yet you left there alive in our hearts You went into Gaza to stop the deaths. And you left there willing us our lives. Oded rest in peace rest assured that we will complete the mission you began.” Bennett il nemico non ha una possibilità contro il ‘popolo eterno. Il Ministro economica di Israele ha parlato al funerale del sergente. 1st Class Oded Ben Sira in Nir Etzion 2014/07/23 min. Bennett al funerale. Israele ministro dell’Economia Naftali Bennett (ebraico Casa) ha preso parte ai funerali di Nachal Brigata Sergeant 1st Class Oded Ben Sira che ha avuto luogo a casa di città del soldato di Nir Etzion un moshav religioso veterano nei pressi di Haifa.
Bennett elogiato Ben Sira dicendo “Chi pensa che ci arrenderemo dovrebbe aprire una Bibbia leggere il Patto Gd fatto con Abramo impegnandosi a dargli questa terra e deve guardare le facce dei nostri soldati al loro spirito saldo. “”Il nemico non ha una possibilità in questa battaglia contro il popolo eterno [di Israele]” ha continuato.
Bennett cui la lunga strada il popolo ebraico hanno viaggiato nel passato generazione aggiungendo “Il poeta liturgico Rabbi Judah ben Shmuel Ibm Abbas dice per quanto riguarda il legame di Isaac ‘gli occhi piangono amaramente ma il cuore è felice’ e che è come ci sentiamo anche oggi. in questo momento i nostri occhi piangono lacrime amare tante lacrime. Quanta tristezza accompagna la vostra lasciandoci. Ma con tutto ciò i nostri cuori interni sono contento. sono contento perché sappiamo e capiamo cosa il nonno di Oded un sopravvissuto all’Olocausto avrebbe detto a tutti noi in questo momento. “”I miei fratelli e sorelle in un solo giorno durante l’Olocausto del nostro popolo più ebrei furono assassinati che in tutte le guerre di Israele messi insieme. E Oded sceso come un soldato ebreo proteggere il suo popolo nella Terra di Israele” ha detto. “Contro un nemico codardo cui comandanti nascondersi dietro le donne ei bambini fuggite in nascondigli sotto ospedali e scuole decidendo che la loro gente può morire voi Oded ha deciso di fare volontariato per essere in prima linea. Contro un nemico che glorifica la morte avete combattuto in modo che saremo in grado di vivere la nostra vita qui. contro un nemico che non ha radici è approfondito le nostre radici qui e anche quando un ramo viene pizzicato nessuno può sradicare l’albero è acceso. nessuno. siamo eravamo qui prima che i terroristi di Hamas e noi saremo qui a lungo dopo che se ne sono andati “.
«Hai inserito Gaza come un soldato regolare e hai lasciato un riservista. Hai inserito Gaza come un soldato che era stato redatto ma hai lasciato come volontario. Hai inserito vivo Gaza eppure hai lasciato lì vivo nei nostri cuori Sei andato a Gaza per fermare le morti. E si lasciò lì desiderando noi la nostra vita. Oded riposa in pace certi che porteremo a termine la missione si è iniziato. “
è indispensabile ordinare un ultimatum alla popolazione e poi radere al suolo la citta di GAZA con l’artiglieria è un crimine troppo grande DI PORTARE I SOLDATI ISRAELIANI DENTRO I PALAZZI! ] [ In tutti questi anni HAMAS nonostante le dichiarazioni di pace accresceva il suo potenziale militare e perfezionava le vecchie gallerie. Tutta l’area della Striscia di Gaza è piena di vie di collegamento per cui si spostano i combattenti di Hamas. Per chiudere codeste tane ci vogliono forze consistenti anzi questi lavori sono accompagnati da ingenti perdite. HAMAS non ha cambiato lo scopo della sua esistenza. Esso ritiene che lo Stato israeliano debba essere eliminato (genocidio). HAMAS è in grado di impedire gli attacchi missilistici ad Israele da Gaza ma ciò non avviene. Perché la scalata dei combattimenti risulta vantaggiosa a HAMAS stesso per mantenere la sua reputazione di irriducibile nemico di Israele. Tutta la complessità della situazione consiste nel fatto che il problema HAMAS non può essere risolto con mezzi militari. Per distruggere l’infrastruttura dei terroristi occorrerà un’occupazione di lunga durata che implica gravi perdite. Una guerra totale contro questa organizzazione equivarrebbe al genocidio di tutto il popolo palestinese- ritiene Serghey Sereghichev L’arma più spaventosa in possesso di HAMAS è rappresentata dalla sua ideologia e non dai missili Kassam. In questo senso agli israeliani non mancheranno grossi problemi. Alla tv palestinese anche i cartoni animati per ragazzi li educano all’odio per Israele. Sin dall’infanzia agli abitanti di Gaza e della Cisgiordania si danno consigli pratici per la lotta contro il nemico. È difficile fare qualcosa con questa ideologia poiché coloro che sono impegnati nel lavaggio dei cervelli dei giovani palestinesi non vogliono rinunciare a questa impresa redditizia. Secondo le parole di Mikhail Marghelov presidente del Comitato Esteri del Consiglio della Federazione a Gaza vi sono diversi raggruppamenti alcuni dei quali anche non si contattano tra di loro. Perciò gli israeliani sono costretti a lottare contro la conseguenza e non contro la causa. Attualmente stanno tentando di arrecare ai palestinese il maggiore danno possibile per neutralizzare se non la volontà almeno la capacità fisica alla resistenza. Non appena il Governo israeliano avrà deciso che il danno arrecato risulta sufficiente e i leader di HAMAS avranno deciso che è troppo grave essi permetteranno alla comunità mondiale e ai mediatori internazionali di farsi convincere di scendere a compromesso.
22 luglio 2014 L’operazione militare di Israele non risolverà i problemi fondamentali di Gaza
OPEN LETTER TO ISRAEL — non puoi tu risolvere egoisticamente soltanto i tuoi problemi senza risolvere i problemi di tutti e scongiurare la imminente pianificata guerra mondiale contro CINA E RUSSIA per realizzare il NWO FMI Spa Rothschild 322 Califfato Mondiale! non fare finta di essere stupido se io so queste cose poi le sai anche tu! PER FAVORE TU devi RADere AL SUOLO LA ARABIA SAUDITA CON ARMI ATOMICHE.. guadagnerai almeno la vita di 4milioni di cittadini israeliani! perché non hai compassione della tua gente?
Grande preoccupazione per la persecuzione delle migliaia di cristiani costretti alla fuga da Mosul è stata espressa dal ministro degli esteri Federica Mogherini durante l’incontro dei ministri degli affari esteri europei a Bruxelles. La Mogherini ha sollevato il tema sottolineando la necessità che l’Unione europea si impegni per la protezione dei cristiani in Iraq e per garantire loro di poter restare nella regione. I membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu “condannano nei termini più forti” la persecuzione delle minoranze religiose ed etniche a Mosul e in altre parti dell’Iraq controllate dall’Isis e sono “profondamente preoccupati per le minacce” rivolte a questi gruppi incluso il recente ultimatum ai cristiani a lasciare la città o pagare un tributo convertirsi all’islam oppure essere uccisi. I Quindici sono ugualmente preoccupati dal fatto che le minoranze sono soggette a rapimenti uccisioni e alla distruzione delle loro proprietà. I membri del Consiglio si rammaricano inoltre che nelle ultime settimane decine di migliaia di persone siano state costrette a fuggire dalle loro case mentre molte altre sono stati giustiziate o rapite. I Quindici ricordano inoltre che l’Isis e gli altri gruppi armati devono rispettare il diritto internazionale umanitario e invitano tutti i soggetti politici a superare le divisioni e lavorare insieme per un processo politico inclusivo e che rafforzi l’unità nazionale la sovranità e l’indipendenza dell’Iraq. È con profonda preoccupazione che il Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) guarda all’esodo dei cristiani dalla città irachena di Mosul. “È una tragedia sia per i cristiani sia per i musulmani” ha dichiarato il pastore Olav Fykse Tveit segretario generale del Cec.
“È con grande dolore che assistiamo a quella che sembra la fine della presenza cristiana a Mosul in un luogo che è stato sede di una comunità cristiana fin dai primissimi secoli del cristianesimo” ha aggiunto Tveit. La minaccia dell’autoproclamato Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) di passare per le armi i cristiani a meno che non si convertano all’islam paghino la jizya (la tassa di compensazione per i non musulmani) o lascino la città riguarda anche altre minoranze religiose. Per questo Tveit ha invocato le preghiere di tutte le Chiese membro del Cec “per l’intero popolo iracheno specialmente per chi appartenendo a una minoranza religiosa tanto cristiana quanto musulmana è costretto a lasciare la propria casa”.
Tveit ha infine ricordato una recente dichiarazione del Comitato centrale del Cec riunitosi a inizio luglio a Ginevra che esprimeva il sostegno dell’intero movimento ecumenico alle Chiese cristiane irachene auspicando per l’intera regione “l’inizio di un processo politico inclusivo per rafforzare i diritti umani fondamentali con particolare riferimento alla libertà religiosa”.
È appena rientrato da Erbil dove ha visitato le comunità locali. Trema un po’ la voce di Jshlemon Warduni abituato dagli anni dell’embargo e dalla guerra contro Saddam Hussein a lanciare vigorosi appelli. «Ora è difficile temiamo ritorsioni per chi adesso è ancora là» spiega con un filo di voce. È stato lui vescovo caldeo ausiliare di Baghdad a denunciare per primo mercoledì la «N» di Nasara (cristiani) disegnata dai miliziani dello stato islamico dell’Iraq (Isis) sulle abitazioni dei cristiani. Allora monsignor Jshlemon Warduni conferma queste «N» scritte sui muri? È così. Hanno cominciato due o tre giorni fa. Lo scrivono come mi hanno detto su tutte le case cristiane. Anche quelle ancora abitate. A chi chiedeva delle spiegazioni è stato risposto che si tratta semplicemente di una pratica amministrativa per mettere quelle proprietà sotto la protezione della nazione musulmana. In realtà da quando il 9 giugno è iniziata l’avanzata islamista è un chiaro invito ad andarsene per i pochi cristiani rimasti a Mosul? Ad alcuni è stato detto o ve ne andate o diventate come noi o pagate la «jizya» la tassa di sottomissione. Ad alcuni cristiani è stato detto così. Io non ho parlato con nessuno dell’Isis non ho visto nessuno di loro ma ci parlano i cristiani e gli altri abitanti di Mosul rimasti là. Capite quanto è pericoloso dire queste cose…
Le case poi vengono espropriate sono date ai fiancheggiatori dei fondamentalisti o vanno direttamente al patrimonio dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante?
Non so. Sinora hanno scritto queste lettere sui muri delle abitazioni dei cristiani. Poi Hanno detto che con lo spray scriveranno questa è proprietà della nazione musulmana.
Conferma anche che sul vescovado ora sventola la bandiera dell’Isis?
Sì c’è. Me lo hanno riferito o da una finestra o sulla porta della casa del vescovo.
E i pochissimi cristiani rimasti dopo la battaglia del 9 giugno cosa fanno di fronte a questa nuova violenza psicologica?
Non sanno cosa fare nemmeno noi sappiamo che fare. Non è facile credetemi. Non sappiamo con chi parlare non sappiamo chi ci darà la risposta. Ci sono tanti gruppi e non c’è il governo. I guerriglieri hanno conquistato la città con la forza. Non è facile non si può parlare normalmente con loro.
Ci sono altri segni di islamizzazione a Mosul e dintorni. I fondamentalisti hanno imposto la sharia nella città e nella cintura dei villaggi cristiani?
Questi gesti che si rifanno agli insegnamenti della sharia sono certamente un grande segno che le cose vanno in questa direzione. Ma non lo posso affermare con certezza come dicevo sono tanti gruppi diversi e alcuni sono molto fanatici altri lo sono un po’ meno. Ci sono alcuni che parlano con tanta dolcezza «Voi siete nostri amici dovete sapere che noi vi amiamo» ci dicono. Però i fatti sono ben altra cosa ad esempio hanno tolto l’acqua ai villaggi cristiani che sono sotto la protezione curda.
Questo vale anche per Qaraqosh vicino a Mosul bombardata a fine giugno?
Da quella parte dell’Iraq non ho notizie precise. Penso che questa sia una situazione generale per tutti i cristiani.
Le famiglie cristiane scappate in Kurdistan sono ancora in alloggi di fortuna a Erbil?
Quelli fuggite nei giorni del bombardamento a Qaraqosh per il 70-80% sono tornati. Gli altri non so che fine abbiamo fatto ma penso siano ora ad Ankawa Telkaif e dintorni.
Siete riusciti ad organizzare una prima assistenza?
La Chiesa ha fatto tutto ciò che poteva abbiamo aperto le scuole le chiese i posti di carità per ospitare gli sfollati. La Caritas non ha potuto dare posti letto ma ha distribuito viveri materassi sapone…Domani tornerò ad Ankawa e Erbil per discutere con le organizzazioni umanitarie cosa poter fare di più la mancanza della luce e dell’acqua sono un danno gravissimo. Mettiamo tutte le nostre forze per scavare dei pozzi e avere così l’acqua dolce. Un lavoro in collaborazione con i sacerdoti locali i diversi operatori locali e sostenuti dal patriarca Louis Sako che sta facendo tutto il possibile per avere aiuti e poi distribuirli alla gente.
Intanto a Baghdad non c’è ancora un governo. Il Kurdistan sembra essere l’unica forza di protezione per i cristiani?
Lo è per tutte le persone che sono vicine ai curdi hanno una forte organizzazione. Intanto noi aspettiamo un nuovo governo aspettiamo le cose che aspettano tutti i cittadini iracheni…
E con i fondamentalisti cercate il dialogo?
Per il momento è molto difficile. Si può parlare qua e là avere o dare qualche notizia ma sedersi a un tavolo è un sogno. Siamo tutti in ansia e cerchiamo di attaccarci alla speranza. Ogni giorno fronteggiamo qualcosa di impensabile il giorno prima ma questo è il momento presente. Non sappiamo se sarà mai possibile sedersi a un tavolo e se avremo una risposta e se saranno soddisfatti di questo perché questi estremisti hanno le loro convinzioni. Ma il Signore ci aiuta noi urliamo sempre «Dio nostro Dio nostro non ci abbandonare».
“Siamo tutti Noon”. Che tradotto vale a dire “siamo tutti cristiani”. Così la società civile irachena le associazioni che da anni si impegnano per favorire il dialogo discutere dei problemi di un Paese funestato da dittatura guerre occupazione divisioni settarie terrorismo corruzione sta facendo sentire la sua voce contro IS il nuovo autoproclamato Stato Islamico dopo che i miliziani di IS hanno “marchiato” con la N di nazareno le case di Mosul abitate dai cristiani o appena abbandonate dai membri della stessa comunità. Tutto e’ iniziato a Mosul dove un iracheno di nome Ali ha lanciato la campagna scrivendo sul muro della sua casa “Siamo tutti cristiani” e invitando via Social tutti gli iracheni a fare lo stesso “per preservare la dignità delle nostre azioni per tutti i cristiani fuggiti da Mosul e come esempio per i nostri bambini”. Nell’arco di un paio di giorni il social ha fatto la sua parte e a oggi la campagna su Twitter con ashtag #I_am_Iraqi_I_am_Christian e’ condivisa da centinaia di iracheni cristiani e musulmani sciiti e sunniti assiri e caldei soprattutto giovani anche sulle bacheche dei profili Facebook. Domenica nel cortile della chiesa caldea di San Giorgio a Baghdad decine di persone cristiani e musulmani insieme si sono fatte ritrarre con cartelli e ashtag in bella vista avvolte dalla bandiera nazionale irachena e con il chiaro obiettivo di affermare la coesistenza delle religioni e delle etnie in Terra di Abramo. Ghaith Gaffney ventenne di Baghdad ha fatto di più lui musulmano ha aggiunto sul suo profilo un selfie con la croce al collo dicendo “Ho imparato la lingua assira e ho passato molti momenti felici della mia esistenza con i miei amici cristiani. Ho imparato ad apprezzarli. Oggi siamo tutti cristiani sono cristiano anch’io”. A chi gli chiede se non ha paura per una esposizione così chiara sui social risponde “Adesso e’ il momento di restare uniti”.
Un gruppo di musulmani di Baghdad uomini e donne si è riunito ieri sera dopo la messa domenicale davanti alla chiesa caldea di San Giorgio per condannare gli attacchi alla comunità cristiana di Mosul portati avanti dallo Stato Islamico del Levante e dell’Iraq (Isis) e per portare la propria solidarietà e vicinanza alla comunità minacciata. Secondo l’agenzia Asianews alcuni di loro si sono presentati davanti alla chiesa con un cartello dove c’era scritto “Sono un cristiano iracheno”. I fedeli caldei che li hanno raggiunti dopo la messa hanno cantato insieme a loro l’inno nazionale; diversi hanno dichiarato “La mia casa è aperta per il mio fratello cristiano”.
Sua Beatitudine Louis Mar Sako Patriarca di Baghdad li ha voluti ringraziare “Questo raduno porta speranza per un nuovo Iraq. Penso soprattutto ai giovani che hanno il compito e il dovere di cambiare la situazione”. Secondo il leader caldeo “è una vergogna e un crimine cacciare persone innocenti dalle proprie case e confiscare le loro proprietà perché sono ‘diversi’ perché sono cristiani. Il mondo intero deve ribellarsi contro queste azioni abominevoli”. Noi cristiani ha concluso “amiamo i musulmani e li consideriamo fratelli; essi devono fare lo stesso. Siamo tutti uguali in dignità tutti cittadini dello stesso Paese. Dobbiamo unirci per creare un nuovo Iraq. Grazie a tutti voi c’è ancora una speranza”. Prima di andare via i cristiani hanno recitato il Padre Nostro e i musulmani la sura al Fatiha (la prima del Corano che rappresenta il “sunto” del credo musulmano ndt).
Nel pomeriggio di domenica i miliziani jihadisti dell’auto-proclamato Califfato Islamico si sono impossessati dell’antico monastero di Mar Behnam a dieci minuti dalla città di Qaraqosh in Iraq fino a pochi giorni fa officiato da monaci siro-cattolici. L’arcivescovo siro-cattolico di Mosul Yohanna Petros Moshe conferma all’agenzia Fides che gli emissari del Califfato “hanno imposto ai tre monaci e a alcune famiglie residenti nel monastero di andar via e lasciare le chiavi”. Non ci sono per ora altre notizie confermate su quello che sta succedendo nel monastero anche se molti temono il ripetersi di atti vandalici e profanazioni già registrati in altri luoghi di culto cristiani finiti nelle mani degli jihadisti. Intanto nella città di Qaraqosh distante solo pochi chilometri da Mar Behnam la resa del monastero da parte dei miliziani islamisti ha già accresciuto lo stato di allarme della popolazione in maggioranza cristiana. Il monastero dedicato al principe martire assiro Behnam e a sua sorella Sarah risalente al IV secolo è uno dei luoghi di culto più antichi e venerati del cristianesimo siro.
“La comunità internazionale” sottolinea a Fides il sacerdote siro-cattolico Nizar Semaan collaboratore dell’arcivescovo Moshe “fa registrare un’inquietante passività davanti a quello che sta succedendo in quell’area. Occorre uscire dalle dichiarazioni vaghe e porre in atto misure concrete sul piano umanitario e politico. Ad esempio è venuto il tempo di inserire questi gruppi nella lista delle organizzazioni terroristiche condannate dagli organismi internazionali e soprattutto occorre rendere pubblici i nomi dei Paesi e delle forze che li finanziano. I servizi segreti e i governi dei vari Paesi certo sanno certo da dove arrivano le armi e il denaro che tengono in piedi questi gruppi. Basterebbe interrompere il flusso per un mese e questi gruppi non avrebbero più nessuna forza”. Inoltre a giudizio di padre Semaan occorre coinvolgere leader e seguaci dell’islam sunnita nello sforzo di isolare i gruppi jihadisti “Un pronunciamento di condanna nei confronti di questi gruppi da parte delle autorità islamiche diffuso attraverso la rete delle moschee avrebbe di certo un effetto rilevante” fa notare il sacerdote. IL CARDINALE SANDRI DOLORE PER MOSUL E ALEPPO
Le comunità cattoliche di rito orientale esprimono forte adesione all’appello a favore dei cristiani perseguitati in particolare in Iraq pronunciato da papa Francesco all’Angelus. Ne è stato partecipe anche il cardinale Leonardo Sandri prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali che ieri ha presieduto la messa nella cattedrale maronita di Los Angeles nella festa di san Charbel e di sant’Elia celebrata dai libanesi maroniti in tutto il mondo nella terza domenica di luglio. Nell’omelia – riferisce un comunicato della Congregazione – rivolgendosi a circa 400 fedeli orientali il cardinale Sandri “si è fatto interprete dell’immenso dolore per la sorte disperata di tante persone innocenti”. I cristiani di Mosul in Iraq e di Aleppo in Siria sono i più colpiti “ma tutta l’area è nell’insicurezza purtroppo favorita dalla indifferenza di molti” mentre “anche dalla Palestina continuano a giungere preoccupanti notizie sull’aggravarsi delle violenze”. Dopo aver dato lettura delle parole del Papa il cardinale ha invitato alla preghiera silenziosa ed ha rinnovato tutta la vicinanza della Congregazione per le Chiese Orientali a quanti “sono gravemente colpiti dall’odio e dalla violenza in particolare ai patriarchi siro-cattolico e caldeo che sono accanto ai loro fedeli con gli altri vescovi per condividere la sofferenza e la perseveranza nella difesa dei diritti umani e della libertà religiosa ‘anche’ per i cristiani che non sono stranieri in Oriente” “Là è nato il cristianesimo; là hanno mantenuto la fede per due millenni edificando come cittadini generosi il bene delle rispettive nazioni; là devono poter continuare a dare il proprio contributo alla comunità umana”.
Heavy Rocket Fire on Central Israel. Gaza terrorists target central Israel and Modiin area in evening onslaught 7/22/2014 Rockets from Gaza seen over central Israel. Gaza terrorists fired a sudden barrage of rockets at Israeli cities at around 9 p.m. Tuesday.
Rocket sirens were heard in the coastal cities of Holon Bat Yam and in Modiin located inland between Jerusalem and Tel Aviv. Sirens sounded in Samaria as well.
Terrorists also targeted Israeli towns near Gaza as they had done on several previous occasions throughout the day. No injuries or damage were reported in the attack. The Iron Dome defense system shot down two incoming rockets. Earlier in the day Gaza terrorists fired on the Tel Aviv region. Shrapnel from one rocket hit a courtyard in the town of Yahud near Ben Gurion International Airport causing damage. The Yahud attack prompted several international airlines to suspend their flights to and from Israel. A short time later terrorists fired on the southern cities of Ashdod and Ashkelon. The frequency of rocket attacks has dropped since the beginning of Operation Protective Edge in Gaza. IDF commanders say troops have successfully destroyed over 1700 terror targets including rockets launchers and launch sites. Pesante lancio di razzi su Israele Central. Terroristi di Gaza bersaglio zona centrale di Israele e Modiin in assalto sera 2014/07/22 razzi da Gaza visto nel corso centrale di Israele. Terroristi di Gaza hanno sparato un improvviso fuoco di fila di razzi contro le città israeliane intorno alle 09:00 Martedì. Sirene razzo sono stati ascoltati nelle città costiere di Holon Bat Yam e in Modiin situato nell’entroterra tra Gerusalemme e Tel Aviv. Sirene suonarono in Samaria pure. I terroristi di mira anche le città israeliane vicine a Gaza come avevano fatto in diverse occasioni durante il giorno. Nessun ferito o danni sono stati segnalati in attacco. Il sistema di difesa Iron Dome abbattuto due razzi in arrivo. All’inizio della giornata i terroristi di Gaza hanno sparato sulla regione di Tel Aviv. Shrapnel da un razzo ha colpito un cortile nella città di Yahud vicino a Ben Gurion International Airport causando danni. L’attacco Yahud spinto diverse compagnie aeree internazionali a sospendere i loro voli da e per Israele. Poco tempo dopo i terroristi hanno sparato contro le città meridionali di Ashdod e Ashkelon. La frequenza degli attacchi con razzi è caduto dall’inizio dell’Operazione protezione bordo a Gaza. Comandanti dell’IDF dicono truppe hanno distrutto con successo oltre 1.700 obiettivi terroristici tra cui razzi lanciarazzi e siti di lancio.
TUTTO QUELLO CHE ISRAELE FA è PER LA PROTEZIONE DEI CIVILI TUTTO QUELLO CHE LA LEGA ARABA FA E PER ROVINARE I CIVILI! SE LORO VINCESSERO? 6 MILIONI DI ISRAELIANI SAREBBERO TRUCIDATI SENZA PIETà! Please Share While Israel uses its resources to invest in the protection of its civilians. Hamas uses its resources to invest in its terrorist infrastructure using civilians in Gaza as human shields for its missiles.
Human Shields in Gaza. A Children’s playground a hospital a mosque a cemetery – all of those are used by Hamas for terror. Hamas uses civilian structures as rocket launching sites.
This is the essence of the “Human Shields” strategy – put the people of Gaza in the line of fire.
Un marchio per individuare i cristiani. Una “N”. Un marchio della vergogna. Che ci riporta indietro alle persecuzioni nazifasciste contro gli ebrei. Accade in Iraq. [ Baghdad Iraq marchio della vergogna ] I miliziani jihadisti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) che dallo scorso 9 giugno controllano Mosul e hanno proclamato il Califfato islamico hanno ordinato ai funzionari pubblici di sospendere ogni fornitura di aiuti in cibo e bombole del gas agli sciiti ai curdi e ai pochi cristiani rimasti nella seconda città dell’Iraq. Lo confermano all’Agenzia Fides fonti cristiane di Mosul dopo che la notizia era stata rilanciata dal sito arabo http://www.ankawa.com Secondo quanto riferito dal funzionario locale Fadel Younis i rappresentanti del Califfato islamico hanno annunciato che ogni infrazione del divieto verrà punita sulla base di regole attribuite alla sharia. Nella città dell’Iraq settentrionale – confermano a Fides fonti del Patriarcato caldeo – anche le case abbandonate dai battezzati vengono “segnalate” con la lettera iniziale della parola araba nasara (cristiano) e in esse si insediano occupanti sunniti fiancheggiatori del Califfato. Una lettera N quindi indica le case dei cristiani di Mosul. Quelle vuote sono tutte requisite. Per quelle ancora abitate ai loro occupanti viene intimato di abbandonarle oppure di diventare musulmani o di pagare la tassa di protezione la jizia molto esosa e insostenibile ai più prevista dal dhimma (patto di protezione). Anche il vescovado caldeo di Mosul è stato occupato e sopra ora sventola la loro bandiera. La stessa cosa accade oltre che a Mosul anche in altre zone irachene controllate dai miliziani jihadisti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) nell’area del neo costituito Califfato Islamico. Il terribile giro di vite contro i cristiani e gli sciiti della zona è stato confermato all’agenzia Sir pure da monsignor Shlemon Warduni vicario patriarcale caldeo di Baghdad.
“Sono notizie che arrivano da Mosul e purtroppo – dice amareggiato – non sono le uniche. Ci risulta che i rappresentanti del Califfato islamico hanno ordinato ai funzionari pubblici di sospendere ogni aiuto in cibo e gas ai pochi cristiani rimasti in città agli sciiti e ai curdi. Ogni infrazione al divieto sarà punito in base alla Sharia”.
Notizia quest’ultima rilanciata dal sito ankawa.com. “Stiamo tornando indietro la situazione peggiora giorno dopo giorno. Nei villaggi cristiani che hanno accolto gli sfollati in fuga da Mosul e dall’Isis è in atto una emergenza umanitaria – ricorda monsignor Warduni al sito Baghdadhope – come Caritas Iraq stiamo cercando di fare il possibile ma siamo a corto di mezzi. Anche i pozzi che abbiamo costruito in collaborazione con l’Unicef si stanno rivelando insufficienti. Servono aiuti urgentemente la stagione è calda e serve acqua e cibo ed ogni aiuto che possa alleviare le sofferenze di tutta la popolazione”. Intanto a Baghdad dopo un mese di stallo i parlamentari hanno eletto come presidente del Parlamento il sunnita Salim al-Juburi. Così la classe politica irachena cerca di rinserrare le file e avviare il processo per la formazione di un nuovo governo mentre un terzo del Paese rimane sotto il controllo delle milizie islamiste dell’Isis. Nelle ultime ore l’esercito governativo ha lanciato un’offensiva per riprendere il controllo della città di Tikrit città natale di Sadddam Hussein in gran parte occupata dall’Isis nelle scorse settimane.
NON si può ricattare la sopravvivenza di Israele con i piccoli bambini figli di jihdisti terroristi hamas CERTO AL POSTO DI Benjamin Netanyahu IO AVREI UCCISO PIù BAMBINI ED AVREI PERSO MENO SOLDATI! SOPRATTUTTO IO DISTRUGGENDO LA ARABIA SAUDITA IO AVREI FERMATO TUTTO QUESTO DELIRIO ISLAMICO GENOCIDIO SHARIA IN TUTTO IL MONDO! PER QUESTO PER ME Benjamin Netanyahu è PIù CHE UN CODARDO LUI è IL VERO NEMICO DI ISRAELE E DEL GENERE UMANO.. SONO TUTTI ANGELI INNOCENTI CHE L’IMPERIALISTA SAUDITA BILDENBERG OTTOMANO FARISEO HA SACRIFICATO SULL’ALTARE DEL NWO CALIFFATO MONDIALE!
Iraq Mosul la gente a fianco dei cristiani. Camille Eid. 22 luglio 2014
Mogherini la Ue protegga i cristiani in Iraq 22 luglio 2014
L’Onu condanna le persecuzioni dei cristiani iracheni
22 luglio 2014 Il Cec la fuga dei cristiani è una tragedia per tutti
22 luglio 2014 Mosul il Papa telefona al patriarca
22 luglio 2014 Il cuore spezzato
Luigi Geninazzi 22 luglio 2014
Iraq campagna web siamo tutti cristiani
Laura Silvia Battaglia 21 luglio 2014
Mosul le mani del califfato sul monastero
21 luglio 2014
A Mosul bruciato il palazzo episcopale
Luca Geronico 19 luglio 2014
«A Mosul minacciati da nemici senza volto»
Luca Geronico 18 luglio 2014
Sulle case di tutti
Marco Tarquinio 17 luglio 2014
Iraq marchio della vergogna
16 luglio 2014
Un marchio per individuare i cristiani. Una “N”. Un marchio della vergogna. «Che ne dicono i musulmani moderati? Non si sentono voci di denuncia». Lo ha chiesto il patriarca maronita Béchara Rai nella sua omelia domenicale a proposito dell’ultimatum lanciato dallo Stato islamico di al-Bahghdadi ai cristiani di Mosul. La denuncia del porporato è condivisa da molti giornalisti arabi come l’editorialista Basim Tweissi che ieri esprimeva il suo rammarico per l’imbarazzante silenzio dei dignitari arabi e musulmani di fronte al dramma di Mosul. Poche dichiarazioni – scrive sul quotidiano giordano al-Ghad – che non sono all’altezza dell’accaduto quando «salvare la cristianità araba deve essere invece la battaglia degli stessi arabi e musulmani contro l’oscurantismo» dell’Isis.
Non si è ancora udita la voce del grande imam al-Azhar né quelle degli ulema delle “capitali” dell’islam dalla Mecca a Islamabad e da Casablanca a Giacarta ma forse qualcosa comincia a muoversi. In Iraq gli ulema sunniti hanno definito l’ultimatum intimato «un’ingiustizia contro una popolazione innocente e un comportamento che va contro le raccomandazioni del Profeta». Gli ulema hanno inoltre ritenuto che la spogliazione delle case dei soldi e dei beni è considerata dalla sharia islamica alla stregua della rapina chiedendo agli autori del «grave errore» di rimediare subito con l’autorizzazione al rientro dei cristiani.
Più dure ovviamente le reazioni dalla controparte sciita anch’essa finita nel mirino dei jihadisti. Lo sceicco Alì al-Khatib vice presidente dei Beni religiosi in Iraq ha parlato di «barbarie» e ha definitio le azioni contro i cristiani «comportamenti disumani che non hanno alcun legame con l’islam».
Una condanna senza mezzi termini è stata espressa domenica dal segretario generale della Lega araba. Svuotare Mosul della sua popolazione cristiana ha dichiarato Nabil al-Arabi in un comunicato «è una intollerabile infamia. Ciò costituisce un crimine contro l’Iraq e la sua storia contro i Paesi arabi e anche contro l’islam e l’insieme dei musulmani».
Pure l’Isesco (Organizzazione islamica per l’educazione le scienze e la cultura l’equivalente islamico dell’Unesco) ha deplorato ieri le azioni dell’Isis contro i cristiani di Mosul. «Il trattamento incivile del cosiddetto Isis è una prova di corruzione e deviazione dai dettami dell’islam di questa organizzazione». L’Isesco ha chiesto agli Stati membri e agli ulema musulmani di «condannare questo crimine atroce» e di adoperarsi per il rientro dei cristiani sfollati e la «protezione delle loro vite chiese beni e dignità».
Ad Amman cento personalità musulmane e cristiane tra cui diversi parlamentari hanno sollecitato le autorità giordane a condannare espliticamente «la pulizia religiosa» in atto contro i cristiani di Mosul e Ninive. In un comunicato comune i firmatari chiedono al governo di esercitare tutta l’influenza di cui gode nelle zone settentrionali e occidentali dell’Iraq per mettere fine «all’azione criminale che influirà sul futuro di tutti i cristiani arabi nel Levante inclusi i cristiani giordani».
L’esodo forzato dei cristiani di Mosul ha toccato un (pentito) Walid Jumblatt lui stesso responsabile nel periodo 1983-1985 durante la guerra in Libano di un simile sfollamento ai danni dei civili cristiani dello Chouf. «Condanno e biasimo con forza quanto è avvenuto ai cristiani di Mosul» scrive il leader druso sul giornale del Partito socialista. «Ciò rappresenta un duro colpo ai concetti di diversità pluralismo e convivenza che richiama la presenza cristiana in Oriente una presenza che salvaguardata a qualsiasi prezzo».
Ma forse la condanna più sincera quella espressa non solo a parole arriva come sempre dalla gente comune. Come da quei musulmani di Mosul che sono cresciuti hanno studiato o lavorato con cristiani e che hanno aiutato i loro ex compagni o colleghi a salvare i loro risparmi dal saccheggio sistematico operato dall’Isis. Alcuni rifugiati scappati da Mosul raccontano di essersi sentiti proporre dai loro vicini di casa o da amici musulmani di affidare loro i propri soldi o altri beni preziosi prima di lasciare la città. «Questi amici raccontano hanno attraversato indisturbati i check point dei terroristi con i nostri averi e ci hanno aspettato per la riconsegna in una zona sicura dicendoci che sperano di rivederci presto a Mosul».
A Baghdad oltre duecento musulmani hanno partecipato domenica in segno di solidarietà alla Messa celebrata dal patriarca della Chiesa caldea monsignor Louis Sako. Molti innalzavano cartelli con la scritta «Sono un iracheno sono un cristiano». Altri portavano cartelli con la frase «kulluna masihiyyun» siamo tutti cristiani con una “N” finale che riproduce la lettera tracciata dai terroristi del califfato sulle abitazioni di cristiani. La stessa lettera con cui l’Isis intendeva umiliare il nome cristiano era stampata su alcune magliette.
MA C’ERANO 12MILIONI DI CRISTIANI CON SADDAM HUSSEIN LUI ERA INFINITAMENTE MIGLIORE DEI SATANISTI AMERICANI! ROMA 18 LUGLIO – “Gli ultimi cristiani di Mosul vengono costretti ad abbandonare la città” dai jihadisti dell’Isis e del neo costituito Califfato islamico. Lo ha riferito venerdì il vicario patriarcale caldeo di Baghdad monsignor Shlemon Warduni. I combattenti dell’Isis fermano i cristiani ai check-point in uscita “sequestrando loro tutto soldi averi e persino le auto e dicendo loro andate camminate”. Monsignor Warduni non sa quanti cristiani stiano lasciando Mosul “forse 50 o 100 famiglie”.
SONO TUTTI ANGELI INNOCENTI CHE L’IMPERIALISTA SAUDITA BILDENBERG OTTOMANO FARISEO HA SACRIFICATO SULL’ALTARE DEL NWO CALIFFATO MONDIALE! Gaza decine piccole bare a Ramallah. Allineate davanti a comune per protestare contro attacco Israele
SI POTREBBE ANCHE FARE SE I GIUDICI NON FOSSERO POLITICIZZATI! MA IL COSTITUZIONALISTA CHE AVEVA PREVISTO LA IMMUNITà PARLAMENTARE NON ERA UNO SCEMO! VOI AVETE VIOLATO LA INDIPENDENZA DEI TRE POTERI DELLO STATO. è STATO MOLTO GRAVE VOTARE A SCRUTINIO SEGRETO QUESTO è IL LAVORO DEGLI INFAMI!
Mose Galan arrestato andrà in carcere Milano ad Opera. Lui ‘Sono incazzato’
Votazione a scrutinio segreto voti a favore sono stati 395 138 i contrari
NON SI POSSONO VIOLARE I VALORI IDENTITARI DELLA SCUOLA CATTOLICA ECCO PERHé LA IDEOLOGIA GENDER INTOLLERANTE NAZI MASSIMALISMO è LA MORTE DELLA DEMOCRAZIA! ] Prof di Trento preside non è discriminazione
Francesco Dal Mas 22 luglio 2014 Nessuna discriminazione nei confronti della professoressa. Al momento la direzione dell’Istituto Sacro Cuore di Trento mille tra bambini e ragazzi 137 insegnanti ha deciso di non rinnovarle il contratto scaduto a fine giugno. Ma nessun rinnovo anche per altri 30 insegnanti con contratto a termine. Decisioni in merito avverranno solo ai primi di settembre a seconda del monte ore da assegnare e del numero di classi. La scuola d’altra parte è impegnata a garantire le assunzioni anzitutto al personale abilitato. E la professoressa al centro della vicenda non lo è. Il Sacro Cuore però mantiene i rapporti con tutti i docenti che ricontatta in base alle esigenze. È vero che la docente in questione avrebbe scelto di non condividere il progetto educativo dell’istituto. «Un progetto – spiega madre Eugenia Libratore la superiora – che si àncora ad alcuni valori fondamentali come quello della famiglia e ad una determinata concezione della vita. Quando in un colloquio riservato ho chiesto all’insegnante di condividerlo non ho ricevuto risposta».
La professoressa ha dato tutta un’altra versione attribuendo a madre Eugenia un’indagine ritenuta inammissibile sui suoi orientamenti sessuali. «Mi dispiace ma l’insegnante non mi ha capito – puntualizza la responsabile del Sacro Cuore – volevo semplicemente aiutarla in un chiarimento doveroso rispetto alle preoccupazioni di tanti genitori che anche in queste ore mi hanno manifestato vicinanza e solidarietà». Il colloquio avvenuto a metà luglio era «solo interlocutorio di carattere privato e in vista di eventuali futuri contatti qualora si fossero aperte nuove opportunità di lavoro al momento assenti» precisa l’Istituto. Per nessuno quindi ci sono le porte chiuse. «Abbiamo diritto di avere un nostro programma educativo e il dovere di farlo rispettare. I genitori ci scelgono per questo. Nel colloquio con l’insegnante era mia intenzione capire qualcosa di più riguardo a talune lamentele espresse da alcuni genitori da alunni e colleghi riguardo a specifiche affermazioni che lei avrebbe fatto in classe ad esempio in tema di sessualità. Affermazioni considerate inopportune fuori luogo e non compatibili con il nostro ambiente scolastico che aveva dimostrato turbamento».
Su questo punto da parte della docente nessuna chiarificazione a quanto pare. Ma non per questo il rapporto contrattuale non è stato rinnovato. Nessun ricatto nè alcuna discriminazione sessuale. Il Sacro Cuore ha una precisa impostazione – fa notare la superiora – ed è significativo che anche dei genitori omosessuali abbiano chiesto di poter iscrivere a questa scuola i loro figli. È bastato tuttavia che la docente portasse in piazza il colloquio privato perché esplodesse la polemica. Trento in questo periodo è un ambiente caldo a motivo della dibattuta proposta di legge provinciale sull’omofobia. Apriti cielo. Arcilesbica Agedo Equality Italia e Famiglie Arcobaleno non hanno trovato di meglio che chiedere al ministro Stefania Giannini di «restituire all’insegnante offesa la sua dignità di persona». I Comitati trentini per Tsipras hanno sollecitato dal canto loro un intervento del presidente della Provincia Ugo Rossi perché verifichi la legittimità dei fondi passati alla scuola paritaria. «Certo noi riceviamo un contributo ma perché svolgiamo un servizio pubblico. Sfido chiunque – insiste suor Eugenia – a dimostrare il contrario». Venti deputati del Pd fanno pressing sul ministro Giannini perché faccia rispettare le leggi «Valuteremo il caso con la massima rapidità e con un confronto chiaro e doveroso con le parti coinvolte» ha risposto il ministro. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Provincia Rossi che dice di voler approfondire ma tenendosi lontano da ogni «clamore di piazza» e «nel rispetto del diritto di tutti». Mentre il senatore leghista Sergio Divina parla di «vicenda montata ad arte» e il senatore Ncd Carlo Giovanardi di «distorsione della realtà» e altri cinque senatori Ncd intervengono per difendere la libertà di «un imprenditore di licenziare un lavoratore assunto a tempo determinato». Per Paolo Campisi presidente dell’Associazione Agesc non ci sono dubbi l’unica discriminante in vicende come questa è la condivisione del progetto educativo. «Se questa c’è l’accoglienza non ha confini». La vicenda è seguita con particolare preoccupazione anche dall’arcidiocesi di Trento.
Mosul decristianizzata. l’islam tace. ERDOGAN saudi arabia TACE! Il cuore spezzato. Luigi Geninazzi 22 luglio 2014. È il cuore di una Chiesa antica che non aveva mai smesso di battere nonostante i colpi violenti subiti negli ultimi anni. Due giorni fa quel cuore si è fermato una tragedia tanto più grande quanto più segnata dall’orrore del presente e dall’angoscia per il futuro. A Mosul culla della Chiesa caldea la comunità cristiana è morta. Da quando la città del nord dell’Iraq è diventata la capitale del “Califfato” proclamato dall’Isis il nuovo e aggressivo movimento jihadista è aspro regolamento di conti con gli sciiti marchiati con la «R» di rawafed (rinnegati) ma non c’è più posto per i cristiani marchiati con la «N» di nazara (nazareni come Gesù ) tracciata sulle loro case e costretti a una fuga precipitosa dopo essere stati insultati picchiati e depredati. Monasteri bruciati croci divelte statue mariane distrutte. In questo modo gli estremisti musulmani intendono sradicare una comunità presente in Iraq «fin dai tempi in cui la religione islamica era di là da venire». Me l’aveva fatto notare monsignor Emil Nona appena nominato pastore di un piccolo e martoriato gregge quando lo incontrai nella sede dell’arcivescovado caldeo di Mosul. Alle sue spalle stava il ritratto del predecessore monsignor Paulos Rahho assassinato dagli integralisti islamici nel 2008. Mi condusse sul terrazzo dove mi mostrò la grande croce bianca che spiccava in cima alla cupola dell’unica chiesa rimasta aperta ai fedeli meno di un migliaio di famiglie che avevano deciso di restare malgrado tutto con la vita quotidiana cadenzata da attentati alle chiese sequestri di fedeli e uccisioni di sacerdoti. Eppure viviamo e restiamo qui diceva con un mesto sorriso quel coraggioso vescovo. Oggi non più. Ho ancora davanti agli occhi quella grande croce bianca sulla cupola che l’esercito dell’Isis pochi giorni fa ha ricoperto con un drappo nero simbolo del califfato. Non era mai successo neppure nei momenti più terribili vissuti dalla Chiesa irachena in seguito alla sciagurata guerra del 2003. Per la prima volta nella sua storia Mosul non ha più abitanti cristiani non ha più traccia di una cultura e di una fede che erano diventate patrimonio di civiltà. Dalla Siria all’Iraq l’odio anti-cristiano dilaga come un fiume in piena. «È una nuova pulizia etnica un nuovo genocidio» denuncia il patriarca caldeo di Baghdad monsignor Louis Sako. Non a caso un intellettuale laico francese Regis Débray ha definito la persecuzione dei cristiani nel terzo millennio come “il nuovo anti-semitismo”. «Siamo tutti cristiani»; è la campagna lanciata da un abitante di Mosul e condivisa sul web da centinaia di iracheni. Un gesto ammirevole che però non sembra coinvolgere la maggioranza del mondo arabo e musulmano. E cos’hanno da dire in proposito i capi religiosi della “umma” l’autorità di Al-Azhar del Cairo e più in generale i leader dei Paesi islamici? Nulla finora ad eccezione ovviamente del premier iracheno al-Maliki che si trova nell’occhio del ciclone. Eppure come ha scritto recentemente la rivista Oasis «il califfato proclamato dallo Stato islamico con sede a Mosul non ha trovato molti sostenitori tra i pensatori musulmani». Intellettuali che ispirano la Fratellanza musulmana ed esponenti del movimento salafita hanno criticato l’idea del califfato. Senza però accennare minimamente a quel che sta succedendo sul campo come se la persecuzione dei cristiani marchiati come gli ebrei ai tempi del nazismo non li riguardasse direttamente. Come se i fanatici dell’Isis venissero da un altro pianeta e non fossero sostenuti armati e finanziati da Paesi potenti della penisola arabica cui sono legati dalla comune ideologia wahhabita la stessa che ha partorito al-Qaeda. Con l’Isis il terrorismo islamico sta diventando un fenomeno di massa e rischia di essere più pericoloso delle cellule di al-Qaeda.
Ma gli intellettuali del mondo musulmano fanno finta di non vedere mentre l’Occidente si guarda bene dal chiedere conto a un Paese come l’Arabia Saudita alleato degli Stati Uniti strategico per le forniture di petrolio. Ancora una volta è la croce il segno di contraddizione piantato nel cuore della storia.
IN QUESTA PAGINA CANCELLANO TUTTI I MIEI COMMENTI ANCHE SE UNICI CON EFFETTO IMMEDIATO! Missile abbatte un aereo malese in Ucraina 298 morti
Kievprove contro Mosca. Ira Putin. Ribelli non siamo stati noi
i politici europei sono completamente impazziti non esiste uno straccio di prova di colpevolezza ma per loro è sempre colpevole la Russia! VOI SIETE TUTTI TESTIMONI EUROPA ED USA SONO I RESPONSABILI DELLA GUERRA MONDIALE! NON DANNO NESSUNA MOTIVAZIONE DEL LORO IMPIANTO ACCUSATORIO ALL’INFUORI DELLA CALUNNIA CHE SONO I RUSSOFONI CHE VIETANO L’ACCESSO AL LUOGO DELLO SCHIANTO! [ AGI) – Bruxelles 22 lugLIO. Quello che e’ cambiato nella crisi ucraina dopo l’abbattimento del volo MH17 e’ che “la crisi che conoscevamo” perche’ dura ormai da 5 mesi “e’ diventata globale” come ha detto al termine del Consiglio Affari esteri il ministro Federica Mogherini la decisione di oggi e’ stata presa “in modo doloroso perche’ i morti si sono aggiunti ai morti di 5 mesi di conflitto con un senso di urgenza di recuperare tutti i corpi e i resti” ed e’ stata dettata dall’esigenza di “mettere il massimo della pressione congiunta possibile sulla Russia perche’ eserciti tutto il suo potere sui separatisti”. Solo “un atto del tutto nuovo e del tutto positivo che finora non c’e’ stato da parte della Russia” potrebbe evitare l’aumento della pressione sanzionatoria su Mosca da parte dell’Europa ha detto la Mogherini “in assenza di questo messaggio chiaro e’ inevitabile procedere sulle sanzioni”. Secondo il ministro puo’ “essere relativamente facile per Mosca dare un input chiaro e deciso ai separatisti perche’ le condizioni sul terreno migliorino in modo consistente” consentendo l’accesso agli osservatori internazionali per il recupero dei corpi e dei resti dell’aereo. “In assenza di questo chiaro messaggio che consenta di lavorare in modo decisamente diverso rispetto ad ora penso che sia del tutto inevitabile procedere con le sanzioni che verranno proposte giovedi’”.
Lorenzo · Teologico dell’Italia Meridionale
e ARABIA SAUDITA ONU SHARIA AL-QAEDA QUANDO LI PUNITE?
Filippo Dall’Olio
A quando sanzioni contro Israele?
Lorenzo · Teologico dell’Italia Meridionale
QUESTA SI LA MALEDIZIONE ISLAMICA DEL FALSO PROFETA MAOMETTO PEDOFILO GENDER BORDELLO POLIGAMO SENZA DIRITTI UMANI ASSASSINO STERMINATORE SOTTO PROTEZIONE ONU! DOVE ERAVATE VOI QUANDO 50 NAZIONI CRISTIANE SONO DIVENTATE LE 50 NAZIONI NAZISTE DELLA LEGA ARABA? è DOVE SIETE VOI MENTRE LA NIGERIA RICEVE UN GENOCIDIO DI ISLAMIZZAZIONE E DI INCORPORAMENTO ALLA LEGA RABA? CHI DI VOI CONDANNA GLI OMICIDI NAZISTI DELLA SHARIA APOSTASIA BLASFEMIA PENA DI MORTE A TUTTI? VOI PROPRIO MERITATE DI ESSERE UCCISI DAGLI JIHADISTI! SARETE ACCONTENTATI!
Lorenzo · Teologico dell’Italia Meridionale
C’è UN CERTO tuo parente GESUITA PADRE Paolo Dall’Oglio che era amico degli islamici ma è stato decapitato anche lui
QUESTA SI CHIAMA LA MALEDIZIONE ISLAMICA DEL FALSO PROFETA MAOMETTO PEDOFILO GENDER BORDELLO POLIGAMO SENZA DIRITTI UMANI ASSASSINO STERMINATORE SOTTO PROTEZIONE ONU! DOVE ERAVATE VOI QUANDO 50 NAZIONI CRISTIANE SONO DIVENTATE LE 50 NAZIONI NAZISTE DELLA LEGA ARABA? è DOVE SIETE VOI MENTRE LA NIGERIA RICEVE UN GENOCIDIO DI ISLAMIZZAZIONE E DI INCORPORAMENTO ALLA LEGA RABA? CHI DI VOI CONDANNA GLI OMICIDI NAZISTI DELLA SHARIA APOSTASIA BLASFEMIA PENA DI MORTE A TUTTI? VOI PROPRIO MERITATE DI ESSERE UCCISI DAGLI JIHADISTI! SARETE ACCONTENTATI!
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