Ecco il vero volto dei terroristi islamici in Siria
di Silvana De Mari 24/12/2012 08:49:10
Ahmad Al Baghdadi Al Hassani, uno dei capi della “resistenza siriana”,
il gruppo di gentiluomini appoggiato dal presidente Obama che, ha
dichiarato alla TV egiziana che “i cristiani si devono convertire
all’islam oppure moriranno”. Dove sono gli “ utili ingenui “che
continuano a rompermi l’anima sul mio blog o qui su Ali che nella loro
commovente ingenuità sono ancora convinti che l’islam riconosce Gesù
Cristo” e rispetta i Cristiani?
Qualcuno di questi cristiani ha abbandonato la terra dei suoi padri e
si è rifugiato da Padre Nader, dove li abbiamo soccorsi con qualche
aiuto. L’altro aiuto è che ci alziamo tutti in piedi e dichiariamo con
tutta la potenza delle nostre voci che l’islam è una religione di guerra
e sopraffazione che vuol distruggere il cristianesimo. Anche
l’ebraismo, se per questo, l’induismo, il buddismo.
L’ebraismo, l’induismo, e il buddismo si stanno difendendo. Il
cristianesimo sembra solidamente intenzionato a farsi spazzare via. In
silenzio, anche, con poco clamore e poca spesa.
Ahmad Al Baghdadi Al Hassani ha definito i cristiani “politeisti. Molte
persone non sanno che a causa del concetto di Trinità, i cristiani
possono essere considerati come popolo del libro, ma anche come pagani
politeisti secondo come si legga il corano. L’aggressione nel loro
confronti quindi non è la pretesa sottomissione in cambio di tributi,
cioè la dhimmitudine, ma la scelta tra la morte o la conversione. La
seconda accusa lanciata ai cristiani siriani è di essere amici dei
sionisti. Lo dico con molto dolore: i cristiani siriani, come quelli
libanesi, come quelli giordani, come quelli cisgiordani e quelli
israeliani, salvo qualche lodevole eccezione, sono antisemiti e
antisionisti. L’accusa di essere Amici dei sionisti” è semplicemente
l’accusa standard, che si lancia a chiunque debba essere delegittimato.
Ahmad Al Baghdadi Al Hassani ha concluso spiegando che se i cristiani
vogliono vivere in Medio Oriente devono scegliere tra l’islam e la morte
aggiungendo che comunque le loro donne e le loro figlie potranno essere
“legittimamente prese come mogli dai musulmani”.
Discorsi analoghi non normalmente fatti da leader islamici considerati
in occidente affidabili e moderati. Sono normali discorsi nella parte
più apertamente estremista, cioè salafita, della Fratellanza Musulmana.
Alcune chiese sono state bruciate e cristiani sono stati deportati in
Sinai. In Tunisia e in Libia i cristiani sono stati invitati a non
manifestare la propria fede, così come in Libia: thank you presidente
Obama.
Il Vaticano tende a sdrammatizzare questi segnali facendoli passare come
“singole esternazioni estremiste che non riflettono il pensiero della
maggioranza degli islamici”. Purtroppo è falco: la maggioranza dei
musulmani la pensa esattamente come Ahmad Al Baghdadi Al Hassani.
Lo scopo dell’islam ufficialmente dichiarato è la pulizia etnica del
cristianesimo in terra islamica e “libanizzazione”, cioè l’infiltrazione
etnica progressiva fino alla maggioranza demografica a scopo di dominio
e conquista dell’islam in terra cristiana.
Il Papa ha ricevuto il leader della Autorità Nazionale Palestinese, Abu
Mazen, signore che i nostri media hanno spacciato per Presisdente dello
stato Palestinese. Il non presidente del non esistente stato palestinese
è stato ricevuto dal Papa che non ha domandato come mai ai cristiani in
Cisgiordania sia vietato esporre simboli natalizi o manifestare
apertamente la propria fede, con l’unica eccezione di Betlemme, dove i
quattrini dei turisti rendono il presepe accettabile.
Il Papa non ha chiesto come mai in Cisgiordania il numero dei cristiani stia diminuendo fino alla scomparsa.
Questa non è saggezza, né prudenza, né eccesso di prudenza, ma follia. La pulizia etnica dei cristiani continuerà indisturbata.
Tra i cristiani che stano massacrando ci sono quelli del Pakistan.
Sabato 15 sono andata a Bergamo dove insieme ad Alexandre Del Valle
abbiamo tenuto una conferenza sulla cristiano fobia e insieme a noi
uomini e donne venuti dal Pakistan hanno fatto sentire la loro voce.
Voci che parlano di massacri, di stupri, bastonate, esclusione,
umiliazione, voci che parlano dell’incubo dell’accusa di blasfemia,
accusa con cui si può perdere la casa,, la terra, la libertà, la vita.
Blasfemia non è solo l’affermazione che Maometto è un individuo detestabile, no, non serve arrivare a tanto.
“Padre nostro che sei nei cieli,” è blasfemia, perché nell’islam noi siamo servi di Dio non suoi figli.
Allora diciamola noi la verità, visto che altro la pagano con la vita.
La verità è che l’islam è una religione di sopraffazione e arbitrio,
l’islam non è nemmeno una religione, ma l’antireligione come sosteneva
Cloude Levi Strauss, l’islam è un sistema politico e militare per
sottomettere il mondo. E incatenarlo nella miseria, nella stupidità, nel
non pensiero. I nemici della felicità sono stati definiti da una
giovane e valorosa donna afgana gli artefici della legge di Maometto.
A meno che qualcuno lo fermi
E che il tutto questo i vili e gli idioti se ne vadano al diavolo, o almeno che si levino dalla nostra strada.
Io amo l’Italia denuncia l’Europa che aiuta gli islamici che massacrano i cristiani e odiano Israele
di Silvana De Mari 11/02/2013 11:37:21
Io amo l’Italia è l’unico soggetto politico che parla dell’islam. Questo è il motivo per cui deve vincere.
In tutti gli altri questa parola è tabù. Fa eccezione Beppe Grillo che
spiega che l’islam è tanto bello, religione di pace e soprattutto
intelligente.
Notizie orribili arrivano dal Libano. Migliaia di nuovi profughi.
Nessuna speranza che questi profughi possano mai tornare a casa. Possono
solo aumentare.
Padre Nader è l’unico soccorso per i cristiani ch vivono nella striscia
di Siria a ridosso del confine. Ha salvato un bambino nel dicembre del
2012, unico sopravvissuto di una famiglia sterminata in una casa cui era
stato appiccato il fuoco. Il bambino ha le gambe ustionate e porterà
nell’anima cicatrici ancora più gravi ma è vivo.
Padre Nader è stato aggredito, è caduto in un agguato. La sua comunità
ha ricevuto la falsa notizia di un gruppo di cristiani bloccati alla
frontiera. Lui e la sua piccola squadra di primo soccorso sono quelli
che accorrono in soccorso ai cristiani, sono gli unici, sono disarmati.
È partito ed è caduto in trappola. Ora ha un braccio spaccato, l’uomo
che lo accompagna è stato ferito all’addome e beni preziosi, denaro, la
vecchia auto e il computer sono stati perduti.
Non solo altre migliaia di profughi cristiani si stanno riversando,
accolti e soccorsi dagli esilissimi mezzi della Chiesa Cattolica
Libanese.
Un altro frutto avvelenato della primavera araba.
Ci spiegano che tutto questo è colpa nel colonialismo occidentale, chi
la fa l’aspetti, e queste simpatiche guerre intestine sono una fase
passeggera. Ci vuole pazienza. Qualche anno e poi la democrazia nascerà
bella come la luce.
Il concetto di nazione si è creato in Europa attraverso un’elaborazione
filosofica, politica e letteraria durante i secoli del Medio Evo e
dell’Evo Moderno, nell’islam non esiste perché questa elaborazione non
c’è mai stata né potrebbe esserci. L’impossibilità strutturale
nell’islam dove la distinzione tra potere religioso e potere statale è
impensabile.
Se esaminiamo la storia dell’islam, dalla morte di Maometto in poi,
dalla guerra di successione tra omayadi e abbassadi fino all’epoca
attuale è un’infinita serie di guerre religiose, guerre tribali e guerre
tra fazioni. Sono stati periodi di pace , sia pure relativa, sono i
periodi in cui un potere centrale molto forte e molto poco democratico (
Impero ottomano, dittatore di turno) deteneva il potere.
Dato che il potere non può appartenere al popolo, che per definizione
non vale nulla, ma deve appartenere a Dio, non possono esistere
nell’islam, non si possono formare meccanismi legittimi di accesso al
potere.
Prima di destabilizzare una dittatura, o una semidittatura, in terra
islamica bisogna pensarci molto, perché il rischio di sprofondare tutto
in una paurosa guerra civile è molto alto. E in ogni guerra civile per
definizione i primi a essere attaccati saranno le minoranze, in primis
quelle ebraiche e cristiane. Gli comunità ebraiche nei paesi islamici
sono state annientate, ridotte a niente, mediante pulizie etniche
definitive e persecuzioni nella seconda metà del secolo scorso. Ora è la
volta dei cristiani.
Tutti contro tutti, divisi in una folle frammentazione etnica e
religiosi, ma unicit nel massacro dei cristiani e dall’odio folle e
isterico per Israele: Curdi e Alawiti, Sunniti e Sciiti, Anp e Hamas,
ma, cosa importante, tutti contro Israele e contro i cristiani.
Fondamentale la spinta islamista, che è l’unica possibilità di creare
un’identità e di uscire dal comp0lesso di inferiorità dovuto
all’arretratezza culturale rispetto al mondo occidentale e orientale (
Giappone, Corea, Cina, la stessa India) L’islam cura il complesso di
inferiorità per l’inferiorità tecnologica e culturale che lo stesso
islam causa. Come ci spiega Ergodan è puramente accademica la
distinzione fra islamisti “moderati” (la Fratellanza musulmana),
“estremisti (i “salafiti”) e “terroristi (i talebani, Al Qaeda), perché i
dissensi sono semplicemente di natura tattica.
Padre Nader ha bisogno di denaro per i profughi e non ne ha salvo quello
che sono riuscita a mettere insieme grazie a Maurizio ed altri preziosi
amici.
Gli enormi contributi dall’Unione Europea vanno ai palestinesi, a
finanziare “operazioni culturali” dove si inneggia ai terroristi suicidi
che muoiono per distruggere i bus scolastici dove i bambini ebrei vanno
a scuola. Il numero degli atti di terrorismo è enormemente diminuiti
grazie alla barriera difensiva israeliana, che sta salvando vite umane,
migliaia di vite umane, perché prima che fosse costruita i mirti per
terrorismo erano circa 500 l’anno, i feriti migliaia, eppure la voce dei
vescovi non si fa sentire contro i massacri di innocenti ma contro la
barriera che questo massacro lo ferma, la barriera che protegge l’unico
paese dove i cristiani vivono in pace.
L’Unione Europea ha appena dato un contributo di 7,2 milioni di euro per
il pagamento degli stipendi di dicembre e delle pensioni di “ 83.800
dipendenti e pensionati civili palestinesi in Cisgiordania e nella
Striscia di Gaza”. L’Autorità Palestinese autorizza regolarmente i
pagamenti alle famiglie dei “martiri” utilizzando gli aiuti dell’Europa
con l’introduzione di una nuova legge che prevede il pagamento alle
famiglie degli attentatori suicidi con proventi esterni al suo bilancio
pubblico.
Nel 2011 l’Unione Europea ha stanziato 145 milioni di euro per le spese
dell’Autorità Palestinese, 35 milioni di euro per “progetti di
potenziamento delle istituzioni” e 22 milioni di euro per sostenere le
infrastrutture pubbliche. Ulteriori 11 milioni di euro sono stati
stanziati per il “settore privato” e 8 milioni di euro per “iniziative a
Gerusalemme Est”, mentre accusa Israele di “apartheid”, “pulizia
etnica”, e di voler creare un “modello per terrorizzare la popolazione
civile”. L’obiettivo dell’Europa è costringere Israele a cedere l’Area C
in Giudea e Samaria, perché, come disse John Gatt-Rutter, il
rappresentante dell’Unione Europea a Gerusalemme: “Non c’è Stato
palestinese senza Area C”, cioè la Giudea e la Samaria devono essere
“Judenrein”, senza più un solo ebreo.
Dal 1994 al 2011, la UE ha elargito 4.260 milioni di euro all’Autorità
Palestinese attraverso vari canali – e questa cifra non tiene conto
delle donazioni dei singoli Stati UE all’Anp. L’Unione Europea è
diventata il principale donatore per i palestinesi, con il contributo
totale di ben 500 milioni di euro. A questa cifra vanno aggiunti i
finanziamenti alle Ong anti-israeliane.
Il governo olandese garantisce milioni di euro a organizzazioni come
“Kerk in Aktie” e l’ “Organizzazione interreligiosa per la Cooperazione
allo Sviluppo”, che sostengono il “boicottaggio generale” dei prodotti
israeliani, secondo la politica della Chiesa protestante dei Paesi
Bassi. Anche l’Organizzazione interreligiosa ha ricevuto fondi
dall’Unione Europea per 5,3 milioni di euro. “Diakonia”, la più grande
Ong umanitaria svedese, fondata da cinque chiese, ha finanziato i
programmi “per commemorare la Nakba”, il termine palestinese per
“catastrofe”, che indica la fondazione di Israele nel 1948. La
“Christian Aid”del Regno Unito e la “Finn Church Aid “della Finlandia
hanno ricevuto milioni di euro dall’UE per diffondere le peggiori
menzogne anti-Israele, tra cui la fame, la tortura, il saccheggio e
l’assedio.
L’Europa sta finanziando con milioni di euro anche le Ong di sinistra.
Fra queste : “Addameer” (154.000 dalla Svezia), “Al Haq” (317.000
dall’Olanda, 65.500 dal piano di salvataggio economico dell’Irlanda e
116.000 dalla Norvegia), “Al Mezan” (78.000 dalla Svezia), “Applied
Research Institute” (278.000 da parte dell’Unione Europea e 73.000
dalla Spagna in bancarotta), “Coalizione delle Donne per la Pace”
(184.000 da parte dell’Unione Europea) e “Troicare” (1 milione e mezzo
da parte dell’Unione Europea e 354.000 dal Regno Unito).
L’Europa ha poi un ulteriore modo di sostenere il terrorismo palestinese
e l’antisemitismo: i libri di testo e i canali televisivi. Si tratta di
una sorta di “software” della guerra santa contro gli ebrei. I libri di
testo finanziati dall’Unione Europea sostengono apertamente la Jihad:
la “Palestina” è presentata come comprensiva di tutto lo Stato ebraico, i
luoghi più sacri dell’ebraismo (come il Monte del Tempio) sono stati
cancellati, gli ebrei sono demonizzati e viene esaltato il “martirio”
arabo. In questi testi, gli ebrei sono descritti come “scaltri”,
“locuste” e “animali selvatici”.
Funzionari dell’Unione Europea hanno appena incontrato i palestinesi a
Ramallah, Nablus e Hebron, mentre l’UE ha stanziato 5 milioni di euro
per “un programma culturale”. L’UE, con 17 milioni di euro, ha fondato
“EuroMed Heritage” ,un programma “che contribuisce allo scambio di
esperienze in materia di patrimonio culturale, crea networks e promuove
la cooperazione con i paesi partner del Mediterraneo”. Tra queste reti
c’è la televisione palestinese, che esalta gli attentati suicidi,
l’antisemitismo e la Jihad. Un documento, letto da schiere di
telespettatori su un programma della TV dell’Anp, finanziato dall’UE,
incitava al terrorismo sugli aerei.
A Costantinopoli, oggi Istanbul, per mille anni la più grande e
gloriosa città cristiana del mondo, la terza città santa della
cristianità oggi non restano quasi più popolazioni non musulmane.
A parte qualche minoranza sotto attacco in Libano e in Egitto, qualche
piccola isola in Iraq e in Siria la cristianità è scomparsa. I cristiani
vivono e aumentano in Israele, e naturalmente resistono . gli ebrei in
Israele, che hanno avuto il torto terribile agli occhi dell’Islam di
volersi riprendere la loro terra già conquistata dall’Islam e
colonizzata dagli arabi.
Per questo Israele è così odiata dall’Unione Europea e così amata da noi
di Io amo l’Italia, perché è il segno di una resistenza possibile,
della non irrevocabilità della conquista musulmana, della presenza forte
della modernità occidentale, della libertà, del pluralismo in una terra
destinata, dal punto di vista islamico, alla sottomissione.
Per Padre Nader, per i cristiani perseguitati, per Israele, e ovviamente per l’Italia, dobbiamo vincere.
Se la Chiesa Cattolica crolla, sarà rimpiazzata dall’islam
di Silvana De Mari 13/02/2013 17:19:22
Nel Cattolicesimo le dimissioni non si danno mai. Nel Cattolicesimo la
fede afferma che il Papa ha raggiunto il seggio di Pietro per volontà
dello Spirito Santo, e quindi non può lasciare quel seggio. Se si
dimette vuol dire che rinuncia ad essere il Vicario di Cristo, per
essere un signore più o meno simpatico, più o meno odiato che se ne va,
perché così il moderno avanza e si evita alla Chiesa il problema della
gerontocrazia.
Le dimissioni di Benedetto XVI sono un evento gravissimo, un’ulteriore
picconata a un cristianesimo agonizzante. Se la Chiesa Cattolica crolla,
sarà rimpiazzata dall’islam: che i paladini della laicità non si
facciano illusioni. La natura non tollera il vuoto, la storia nemmeno.
Il Papa potrebbe allontanarsi dal seggio di Pietro solo in caso di
situazioni gravissime e devastanti, cioè di una demenza grave.
Benedetto XVI stava per preparare un’enciclica e aveva appena finito un libro.
L’unica giustificazione a un gesto di così inaudita gravità è che abbia
ceduto a un ricatto. Qualcosa, una rivelazione o una calunnia che
avrebbe distrutto la Chiesa, o, meglio, ne avrebbe accelerato la
distruzione, la necessità di evitare un atto terroristico, non ho idea
di cosa stia succedendo, so che è gravissimo e che un altro passo per la
sparizione della cristianità è stato fatto.
Le colpe di Benedetto XVI, il Papa più istericamente odiato:
1)Il discorso di Ratisbona, in cui ha detto la verità sull’islam: dove
non c’è libertà, non abbiamo una religione, ma un sistema politico
militare di controllo del mondo. Una enorme fetta del clero è filo
islamica, filo palestinese, violentemente antisemita e antisionista. La
UE, la quasi totalità del cosiddetto mondo culturale, l’ONU sono filo
islamiche, filo palestinesi, violentemente antisemite e antisioniste.
2)Il primo tentativo vero e serio di sradicare la pedofilia dalla
chiesa. La pedofilia è un crimine solo all’interno della religione
ebraica e di quella cristiana, esattamente come solo all’interno di
queste due religioni è vietato desiderare la donna di altri, cioè quella
che non ti ha scelto. La donna nel matrimonio cristiano deve dare il
suo assenso davanti a tutta la comunità La pedofilia è permessa in tutte
le altre religioni, raccomandata nell’islam. Sia l’Ayatollah Komeini
che la maggioranza degli iman attuali ricordano che la moglie più amata
di Maometto aveva 9 anni e consigliano quella come età del matrimonio.
Nel cristianesimo la pedofilia è un crimine assoluto e da sempre la
chiesa è in ostaggio a pedofili che la usano come luogo per incontrare
bambini, grazie a orfanatrofi e oratori.
Non si tratta di ipocrisia, ma di un fenomeno molto più complesso.
L’ateo si finge credente. La chiesa è in ostaggio a un incredibile
numero di personaggi che sono difesi dal loro ateismo da qualsiasi
remora etica, e dal timore che i conti verranno presentati.la Chiesa è
un centro di potere: chiunque voglia il potere , il potere politico, il
potere sul corpo dei bambini, ha nella chiesa una meravigliosa
scorciatoia. Basta imparare un po’ di latino, fingere di credere, ed è
fatta.
La chiesa è stata per secoli il rifugio di persone di forte tendenza
omosessuale, da qui il suo odio per le donne e il corpo femminile, e
soprattutto è un rifugio per i pedofili.
3)L’affermazione che un bambino ha diritto a una madre, se non la sua
biologia una madre adottiva e che il diritto a una madre è il primo
diritto di una creatura umana ha scatenato contro Benedetto XVI gli
isterismi della parte più insensata del sedicente movimento gay, lo
stesso movimento che tace davanti agli omosessuali impiccati in Iran
alle gru e che ha svenduto pa propria storia cancellato dalla storia gli
omosessuali massacrati da Che Guevara e quelli massacrati nei Gulag in
cambio dell’incredibile protezione di una sinistra che per più di mezzo
secolo li ha fisicamente annientati.
4)L’avvicinamento al popolo di Israele. Per due anni filati il Vaticano è
stato il primo stato a fare le congratulazioni allo stato di Israele
per il 63esimo e il 64esimo anniversario della sua fondazione. Per
questo il Papa è stato definito con sprezzo ebreo e filo sionista sui
siti islamici ed ulteriormente attaccato dalle gerarchie ecclesiastiche
ferocemente antisemite e antisioniste, quelle stesse gerarchie sempre
pronte a piangere sulle poche sofferenze del popolo palestinese, poche e
accuratamente cercate, e a infischiarsene nella maniera più folle e
assoluta delle decine di migliaia di cristiani massacrati in terra
islamica ogni anno.
La perdita di Benedetto XVI e il mezzo con cui è stata raggiunta sono un colpo di inenarrabile gravità.
La nostra responsabilità per il suicidio di Aaron, 9 anni, deriso dagli
islamici e disprezzato da professori e compagni britannici perché ebreo
di Silvana De Mari 02/03/2013 21:30:29
Nel libro “L’Ultimo dei Giusti” lo scrittore Schwarz Bart André ricorda
il grandissimo numero di bambini ebrei che durante i mesi che
precedettero l’espulsione definitiva dalle scuole si suicidò per
sottrarsi alle ingiurie e ai pestaggi sistematici che i compagni di
scuola infliggevano loro sotto l’occhio distratto o divertito dei
professori.
Aaron Dugmore di 9 anni si è appena suicidato a Londra per sottrarsi ai
pestaggi sistematici, all’odio, alla derisione, dei compagni di classe
di origine islamica, al disprezzo generalizzato di professori e compagni
perché in quanto ebreo è parente degli “assassini dei palestinesi”.
La Shoà non fa più parte dei programmi scolastici inglesi per non
offendere i bambini islamici. L’affermazione che sterminare gli ebrei è
un crimine potrebbe creare problemi in quanto Maometto sterminò gli
ebrei dell’Arabia fino all’ultimo neonato, da qui l’alleanza
strettissima tra islam e nazismo.
Al nostro amico islam possiamo ascrivere il rigurgito mostruoso di
antisemitismo, quello britannico, quello del re di Norvegia, quello
delle università svedesi, quello degli accademici che assegnano i premi
Nobel, quello del Movimento 5 Stelle.
Questa nuova linfa antisemita ha rinverdito e assolto l’antisemitismo
autocnono dell’Europa. Dopo la Shoà sembrava impossibile, ma ci siamo
riusciti: siamo di nuovo antisemiti.
Oriana Fallaci aveva scritto che l’invasione dell’islam del mondo è
basata su demografia, terrorismo, vittimismo. Bat Ye’or, la scrittrice e
giornalista di origine egiziana ha correttamente intuito che lo schema è
da considerare invertito (cfr. Eurabia, Edizione Lindau): Vittimismo,
Demografia, Terrorismo.
Il vittimismo palestinese, il palestinismo, non è un elemento in più,
nemmeno un elemento come gli altri: è il pilastro su cui posa tutto. Il
vittimismo è al primo posto. Il palestinismo, nuova religione del mondo è
il passaggio essenziale perché l’islam sottometta il mondo e occupi
l’Europa. Il palestinismo ha fornito una tentazione maledetta e
demoniaca: l’assoluzione per l’antisemitismo europeo, addirittura
l’assoluzione per la Shoà.
L’Europa ha sterminato i suoi ebrei, tutta l’Europa ha collaborato: gli
ucraini erano SS terribili, ma i bosniaci erano peggio, per non parlare
degli ustascia, i polacchi hanno fatto pogrom anche nel 46, i francesi
hanno rinchiuso migliaia di persone con i bambini in un velodromo per
giorni senza una goccia di acqua.
Ora affermare che gli israeliani sono come i nazisti dà l’assoluzione
per tutto. Questa è la tentazione cui l’Europa ha ceduto, condannando il
popolo di Israele all’odio e al terrorismo e condannando sé stessa alla
dissoluzione.
Non perdoniamo al popolo di Israele di proteggere i suoi figli e
battersi contro il terrorismo, quindi condanniamo noi stessi a non
proteggere i nostri figli.
Il terrorismo lo subiamo senza combattere e, ad ogni colpo, a
inginocchiarci sempre di più e strisciare sempre di più. Condanniamo il
popolo di Israele perché protegge i suoi fratelli. Che siano in Iran, in
Etiopia o nello Yemen, quindi noi non facciamo lo stesso: abbiamo
abbandonato i nostri fratelli, i cristiani che a decine di migliaia ogni
anni vengono massacrati nei paesi islamici come si abbattono gli
scarafaggi o i topi.
Grazie al palestinismo metà degli scolari e studenti spagnoli dichiara
di non volere un compagno di classe ebreo. Grazie al palestinismo
qualunque ebreo osi girare nelle strade di Amsterdam, Bruxelles, Oslo,
Stoccolma e Londra con una kippà sulla testa lo fa a suo rischio e
pericolo.
Abbiamo la scelta: o impariamo ad amare il popolo di Isarele, il popolo
cui appartenevano Maria, e Giuseppe e Pietro, il popolo dove è nato Gesù
Cristo, e combattiamo perché il popolo si Israele viva in pace sulla
sua terra, oppure anche noi saremo cancellati e perderemo la nostra
terra.
Il cristianesimo ha spesso ceduto alla infernale tentazione
dell’antisemitismo, e con questo ha rischiato di perdere la sua anima,
ha intralciato il suo cammino, che già avrebbe dovuto essere più
compiuto, verso la fratellanza con Dio e con il creato.
Aaron Dugmore di 9 anni si è suicidato.
Copriamoci la testa di nero e alziamo il nostro pianto.
Poi asciughiamo le nostre lacrime e ricominciamo a batterci.
Masonic system: Central banks Private: SpA: Corporations IMF-NWO,
the synagogue of Satan, Emma Bonino Bildenberg — you before: you made
use of the Nazis, to chase the Jews from Europe, and, today you are
serving:of Muslims for: if the Jews not expelled from Europe? your
antichrist could never arise! but, do not panic: “It was prophesied,
that, will arise in Europe, between, 300 years!” and in fact, you hate
against, Jesus Christ:is too strong, for not to believe in Him! sistema
massonico: Banche centrali privati: SpA: Corporations FMI-NWO, la
sinagoga di satana: Emma Bonino Bildenberg — voi prima: vi siete
serviti dei nazisti, per cacciare gli ebrei dall’Europa: e oggi vi
state servendo: dei musulmani, perché: se gli ebrei non vengono cacciati
dall’Europa? il vostro anticristo non potrebbe mai sorgere! ma, niente
paura: “è stato profetizzato, che, sorgerà, in Europa, tra, 300 anni!”
ed infatti, voi odiate troppo: Gesù Cristo: per non credere in Lui!
allxRonPaul
allxRonPaul ha pubblicato un commento
30 minuti fa
@ Emma Bonico Bildenberg – [gays have shown, too many times, to have
a degree of civilization excellent, artistic sensibilities and poetic,
and my love and esteem: for them is ascertained from 50 years of life.
My gay pupils, avvalenti,and not avvalenti: of religion: would estimate
me very good.]. but this is evident: for, dogs and pigs: they can have
children? they are more worthy of the gay, to have the wedding! and
then, Sweden, Norway and Belgium, what, your average Masonic: they are
obscuring? the suburbs Swedish and Stockholm in particular are on fire
again. Statistics is a science. 80% of admissions in prisons in France,
Belgium and Norway are Muslims. We are faced with a deadly threat that
is called Islam. Islam is a totalitarian political-religious movement
founded on freedom-Jihad, with many points in common with Nazism (as
Churchill wrote more than half a century ago).
allxRonPaul
allxRonPaul ha pubblicato un commento
33 minuti fa
@Emma Bonico Bildenberg –[i gay hanno dimostrato, troppe volte, di
avere un grado di civiltà eccellente, sensibilità artistiche e poetiche,
ed il mio amore: e stima: per loro: è acclarato da 50 anni di vita. I
miei alunni gay, avvalenti e non avvalenti della religione: mi stimano
tutti.]. ma questo è evidente: poiché, cani e porci: possono avere
figli? loro sono più degni dei gay, di avere il matrimonio! e poi,
Svezia, Norvegia e Belgio, cosa, i vostri media massonici: stanno
oscurando? le periferie svedesi e quella di Stoccolma in particolare
sono di nuovo in fiamme. La statistica è una scienza. L’80 % delle
presenze nelle prigioni francesi, belghe e norvegesi sono islamici.
Siamo di fronte a una minaccia mortale che si chiama Islam. L’Islam è un
movimento politico-religioso totalitario e liberticida fondato sul
Jihad, con molti punti in comune col nazismo (come Churchill scriveva
oltre mezzo secolo fa).
lorenzojhwh
lorenzojhwh ha pubblicato un commento
1 ora fa
[is thanks: to you, that: we have a halloween: all year] @ Emma
Bonino – a moment, but, are not you, those (super Masons IMF SpA
Corporations Rothschilds, occult power) that is, those of higher social
engineering of the story? well, you have put, all us, in the shit! 30%
of my students? have the skulls everywhere, and 1%, has strongly
pornographic messages and vulgar (albeit stylized) on T-shirts .. and I,
who are the teacher of religion and that I should speak with some
freedom, to stimulate dialogue, I am slandered and misrepresented in
what I say very easily, and all the classrooms of the institute? only
two have the crucifix, while the crib has become a taboo .. and it is a
pity that the teaching of religion: yet exist, and that: you have not
given marriage: even dogs and pigs! social future that you are planning?
has never worked anywhere!
lorenzojhwh
lorenzojhwh ha pubblicato un commento
1 ora fa
[e grazie a voi, che, noi abbiamo un halloween: tutto l’anno] @Emma
Bonino — un momento, ma, non siete voi, quelli (dei super massoni del
FMI SpA Corporations Rothschild, occult power) cioè, quelli della più
alta ingegneria sociale della storia? bene, ci avete messi nella merda!
il 30% dei miei alunni? hanno i teschi, dappertutto, e un 1%, ha
messaggi fortemente pornografici,e volgari(anche se stilizzati) sulle
magliette.. ed io che sono il docente di religione e che dovrei parlare
con una certa libertà, per stimolare il dialogo, mi trovo calunniato e
travisato in quello che dico con molta facilità, e di tutte le aule
dell’Istituto? soltanto due hanno il Crocifisso, mentre il Presepe è
diventato un tabù.. ed è un vero peccato che, l’insegnamento della
Religione: esiste ancora, e che: non avete dato il matrimonio: anche a
cani e porci! il futuro sociale che voi state pianificando? non ha mai
funzionato da nessuna parte!
lorenzojhwh
lorenzojhwh ha pubblicato un commento
1 ora fa
@youtube 666 — assassini, voi mi avete sbudellato il canale!
UniusRei3
UniusRei3 ha pubblicato un commento
2 ore fa
[you’re hating Jesus Christ, who has made the crime of loving you!]
@ Emma Bonino – what makes you believe that I am the friend of the
clergy? is your fault, only, if I do not, I still have them all removed!
you are, unaware of, almost criminals, you are destroying the Jewish
roots of the Christian, and you’re telling the first Muslim who comes,
“we are children of the whore, without roots and without identity”, you
are handing over Europe to the Arab League but, I do not believe that,
for you, turn with the burca, will make you happy. In contempt of the
current regulations, the crucifixes from classrooms, and: the Christmas
crib? has been replaced by Halloween! the cultural crime that you are
doing? is immense! but, if you can do expose, in all public places,
again, an new crucified, with below, supplemented by the Menorah? then
you will become my friend!
UniusRei3
UniusRei3 ha pubblicato un commento
2 ore fa
[tu stai odiando Gesù Cristo, che, ha fatto il crimine di volerti
bene!]@Emma Bonino — che cosa ti fa credere, che, io sono l’amico dei
clericali? è colpa, soltanto, tua, se, io non li ho ancora licenziati
tutti! voi siete degli incoscienti, quasi dei criminali, voi state,
distruggendo le radici ebraico cristiane, e state dicendo al primo
musulmano che arriva, “noi siamo figli i puttana, senza radici e senza
identità”, voi state consegnando l’Europa alla Lega Araba, ma, io non
credo, che, per te, girare con il burca, ti renderà felice. In disprezzo
della attuale normativa, i crocifissi dalle aule scolastiche, ed: il
presepe di natale? è stato sostituito da Halloween! il crimine culturale
che voi state facendo? è immenso! ma, se riuscirai a fare esporre, in
tutti i locali pubblici, i nuovi crocifissi: con sotto, integrati, dalla
Menorah? allora, tu diventerai la mia amica
UniusRei3
UniusRei3 ha pubblicato un commento
3 ore fa
[the destruction of the Jewish-Christian civilization] [the
destruction of the Jewish-Christian civilization] Julian Mangano:
Comment on your video: “YHWH King loving peaceful” SAID: “The Zionists,
who, you find yourself at the top of the system , the Illuminati are
worshipers of Yahweh: it is Their God, Yahweh is the god of Israel! –
ANSWER – since 1600 with the founding of the Bank of England, SpA, a
private Rothschild corporations? directors are the hidden history in the
Therefore .., are responsible for, any, the Holocaust, as, they are
into: Olympus: invisible, and in Their state, you can predict well in
advance, to the historical and political phenomena, Which they plan! the
worldwide caliphate of the Arab League, the de-Christianization, are
the inevitable process to disintegrate Israel, as Albe Pike wrote to
Mazzini, then there is a very precise agenda That is the facelift was of
Satan: that is, the NWO
UniusRei3
UniusRei3 ha pubblicato un commento
3 ore fa
Julian Mangano: Commentaire sur votre vidéo: «YHWH Roi aimer
pacifique”, a déclaré: «Les sionistes, qui, vous vous trouvez au sommet
du système, les Illuminati sont des adorateurs de l’Éternel: il est leur
Dieu, Yahvé est le Dieu d’Israël ! – RÉPONSE – depuis 1600, avec la
fondation de la Banque d’Angleterre, un spa, un Rothschild privé: les
entreprises sont les administrateurs cachés dans l’histoire .. donc,
sont responsables, tout, l’Holocauste, comme ils sont en : Olympus:
invisible, et dans leur état, vous pouvez prévoir bien à l’avance, tous
les phénomènes historiques et politiques, dont ils envisagent le califat
dans le monde de la Ligue arabe, la déchristianisation, sont
l’inévitable processus de désintégrer Israël, comme! Albe Pike a écrit à
Mazzini, alors il ya un ordre du jour très précis qui est la levée de
l’ère de Satan: c’est le NWO
UniusRei3
UniusRei3 ha pubblicato un commento
3 ore fa
[my Holy JHWH, my Holy Bible] the man was perfect, had infused
knowledge, but it was not an automaton, because without free will there
can not be love … therefore, all of us in the Garden of Eden, we have
betrayed, in a conscious way (do not know why all your comments do not
come in my internal mail) of course, that God has always done miracles,
without no miracles? neither do we, we might be alive today! but God’s
plans, which pass between the wheat and the tares? are not totally
understood by us today, however, we must never doubt God. God has never
said to do usury, wear, against: goyim (but, this was introduced in the
Bible, they also lied about Solomon, who wanted to introduce religious
tolerance), but the Pharisees Illuminati IMF, today they wear, too,
against the Jews themselves, which, for them not: they are Jews,
La mia battaglia contro la legge islamica sulla blasfemia
di Silvana De Mari 17/03/2013 17:52:47
Esistono diritti inalienabili della persona umana, diritti inviolabili
di ogni essere umano: il diritto alla libertà, il diritto alla vita, il
diritto a professare la propria religione. Questi diritti sono sanciti
nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo (DDU). Noi rispettiamo
l’individuo e solo l’individuo. L’individuo ha la capacità di provare
dolore, il dolore delle ferite, il dolore della fame, il dolore
dell’imprigionamento. L’individuo ha una coscienza. L’individuo ha il
libero arbitrio e la capacità di assumersi la responsabilità delle sue
azioni e di renderne conto.
Le religioni posso essere rispettate solo se rispettano l’individuo.
Nulla, nemmeno le religioni devono essere al di sopra delle critiche,
perché altrimenti la prima libertà, quella che garantisce tutte le
altre, la libertà di parola, verrà annientata.
Il 2 agosto 1990 l’onu (volutamente con la “o” minuscola) ha equiparato
alla DDU la libertà dell’uomo islamico di seguire la Umma, come sancito
dal congresso de Il Cairo da 54 paesi islamici. Questo è stato un
crimine assoluto, la condanna a morte per tutte le minoranze non
islamiche che vivono in paesi islamici.
La umma riconosce il diritto, quindi il dovere di punire l’apostasia:
chiunque voglia abbandonare la religione islamica per convertirsi al
cristianesimo, al buddismo o al libero pensiero sarà punito.
La umma punisce il proselitismo, che rischia di levare sudditi
all’islam: ma anche semplicemente avere un crocifisso al collo è
considerato tentativo di proselitismo: e il proselitismo deve essere
punito perché leva sudditi all’islam. Ho usato la parola la parola
suddito perché nessuna altra è adatta. Islam vuol dire sottomissione,
niente altro che sottomissione. In tutto il corano non una sola volta
c’è la parola libertà, la parola amore, la parola perdono.
Ma soprattutto la umma ha il diritto, quindi il dovere di punire la
blasfemia, ed è qui che i diritti più elementari vengono calpestati. La
preghiera fondamentale del Cristianesimo è il Padre Nostro, la preghiera
presa dal Discorso della Montagna. Anche pronunciare la preghiera
fondamentale del cristianesimo è blasfemia, perché nell’islam noi siamo
servi di Dio non suoi figli.
Il diritto a perseguitare la blasfemia ha trasformato in un inferno la vita dei cristiani in terra islamica.
L’accusa di blasfemia proferita da un islamico contro un cristiano non
deve essere provata e causerà la perdita dei beni, della libertà, forse
della vita.
Diceva M.L. King, non sono le grida dei nostri nemici, ma il silenzio
dei nostri amici a ferire il nostro cuore. Da 23 anni l’Occidente tace
davanti a questo abominio e resta indifferente alle sofferenze dei
perseguitati in quanto cristiani.
Non sono disposta a restare indifferente, non sono disposta a non fare nulla.
Amo profondamente la vita, ma non temo la morte.
L’unica cosa che posso fare è battermi per la libertà di parola, è sfidare la legge sulla blasfemia.
Molti diranno che è completamente sbagliato quello che penso dell’islam,
che sia una religione falsa fondata da un uomo crudele. Ma per la
libertà di dirlo sono disposta a morire.
La verità vi renderà liberi.
La verità e il coraggio di dirla.
Giovedì 14 marzo manifestiamo a Ginevra contro la legge sulla blasfemia in Pakistan
di Silvana De Mari 10/03/2013 20:53:43
Siamo gli utili idioti che con le loro buone intenzioni lastricano gli
inferni altrui. Il secondo punto, la seconda atroce conseguenza
dell’equiparazione della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo alla Sharia
è la persecuzione dei cristiani e delle altre minuscole e disperate
minoranze ancora presenti in terra islamica. Uno dei punti fondamentali
della Umma (Nazione islamica) è il diritto che in realtà è un dovere, di
punire la blasfemia, l’apostasia e l’istigazione all’apostasia.
Apostasia: un islamico che si converte al cristianesimo, al buddismo o
al libero pensiero commette apostasia: condanna a morte nei paesi
integralisti, solo 3 anni di galera nella laica Algeria e nella moderata
e laica Malesia. Una persona che esprima dubbi sull’islam e su Maometto
è accusato di blasfemia, in Egitto perde i beni e la famiglia, in
Pakistan si aggiungono le pene fisiche, le frustate.
Istigazione all’apostasia, vale a dire fare proselitismo. Un uomo
entrato in Pakistan con una croce al collo è stato bastonato a morte e i
suoi assassini assolti in quanto hanno punito un tentativo di
conversione. Bibi, cristiana pachistana, è stata condannata a morte per
aver descritto la bellezza del cristianesimo.
Blasfemia: blasfemia non è solo ritenere che Maometto sia stato un uomo
dissoluto e crudele, anche solo pronunciare il Padrenostro è blasfemia,
perché nell’islam noi siamo servi di Dio, non suoi figli.
Quando il 2 agosto 1990 quando l’onu (il minuscolo non è un errore, ma
una rappresentazione grafica del mio profondo disprezzo per
un’associazione che sempre si è battuta a proteggere dittature, crimini,
persecuzioni, genocidi, diffondere l’odio per la libertà e
l’antisemitismo) ha fatto questa folle equiparazione, cui la “parte
migliore del mondo occidentale”, vale a dire l’assembramento degli utili
idioti che con le loro buone intenzioni lastricano gli inferni altrui,
ha risposto con un educato silenzio, per quell’infernale di impasto di
eccesso di buona educazione, ignoranza assoluta e pura imbecillità di
ottima qualità che si chiama politicamente corretto.
O politicamente corrotto? Corrotto dal denaro che arriva dai regni del
petrolio, dalla vigliaccheria che è diventato un merito, una virtù
cardinale, corrotto dal terrore delle due accuse, razzismo e
islamofobia, con cui si esce dalla società civile, con cui si viene
massacrati.
Il risultato è il martirio, in nome della cristianità che non è più un
valore universale del mondo postmoderno, in nome della libertà che
dovrebbe esserlo e invece non lo è, non può esserlo.
La verità vi renderà liberi.
“Il mio nome è Shahbaz Bhatti. Sono nato in una famiglia cattolica. Mio
padre, insegnante in pensione, e mia madre, casalinga, mi hanno educato
secondo i valori cristiani e gli insegnamenti della Bibbia, che hanno
influenzato la mia infanzia.
Fin da bambino ero solito andare in chiesa e trovare profonda
ispirazione negli insegnamenti, nel sacrificio, e nella crocifissione di
Gesù. Fu l’amore di Gesù che mi indusse ad offrire i miei servizi alla
Chiesa. Le spaventose condizioni in cui versavano i cristiani del
Pakistan mi sconvolsero. Ricordo un venerdì di Pasqua quando avevo solo
tredici anni: ascoltai un sermone sul sacrificio di Gesù per la nostra
redenzione e per la salvezza del mondo. E pensai di corrispondere a quel
suo amore donando amore ai nostri fratelli e sorelle, ponendomi al
servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei
perseguitati che vivono in questo paese islamico.
Mi sono state proposte alte cariche al governo e mi è stato chiesto di
abbandonare la mia battaglia, ma io ho sempre rifiutato, persino a
rischio della mia stessa vita. La mia risposta è sempre stata la stessa:
«No, io voglio servire Gesù da uomo comune».
Questa devozione mi rende felice. Non voglio popolarità, non voglio
posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che
la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che
sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi
considererei privilegiato qualora — in questo mio battagliero sforzo di
aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan —
Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita.
Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura
in questo paese. Molte volte gli estremisti hanno desiderato uccidermi,
imprigionarmi; mi hanno minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato
la mia famiglia. Io dico che, finché avrò vita, fino al mio ultimo
respiro, continuerò a servire Gesù e questa povera, sofferente umanità, i
cristiani, i bisognosi, i poveri.
Credo che i cristiani del mondo che hanno teso la mano ai musulmani
colpiti dalla tragedia del terremoto del 2005 abbiano costruito dei
ponti di solidarietà, d’amore, di comprensione, di cooperazione e di
tolleranza tra le due religioni. Se tali sforzi continueranno sono
convinto che riusciremo a vincere i cuori e le menti degli estremisti.
Ciò produrrà un cambiamento in positivo: le genti non si odieranno, non
uccideranno nel nome della religione, ma si ameranno le une le altre,
porteranno armonia, coltiveranno la pace e la comprensione in questa
regione.
Voglio dirvi che trovo molta ispirazione nella Sacra Bibbia e nella vita
di Gesù Cristo. Più leggo il Nuovo e il Vecchio Testamento, i versetti
della Bibbia e la parola del Signore e più si rinsaldano la mia forza e
la mia determinazione. Quando rifletto sul fatto che Gesù Cristo ha
sacrificato tutto, che Dio ha mandato il Suo stesso Figlio per la nostra
redenzione e la nostra salvezza, mi chiedo come possa io seguire il
cammino del Calvario. Nostro Signore ha detto: «Vieni con me, prendi la
tua croce e seguimi».
I passi che più amo della Bibbia recitano: «Ho avuto fame e mi avete
dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e
mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato,
carcerato e siete venuti a trovarmi». Così, quando vedo gente povera e
bisognosa, penso che sotto le loro sembianze sia Gesù a venirmi
incontro.
Per cui cerco sempre d’essere d’aiuto, insieme ai miei colleghi, di
portare assistenza ai bisognosi, agli affamati, agli assetati.
Credo che i bisognosi, i poveri, gli orfani qualunque sia la loro
religione vadano considerati innanzitutto come esseri umani. Penso che
quelle persone siano parte del mio corpo in Cristo, che siano la parte
perseguitata e bisognosa del corpo di Cristo. Se noi portiamo a termine
questa missione, allora ci saremo guadagnati un posto ai piedi di Gesù
ed io potrò guardarLo senza provare vergogna”.
Shahbaz Bhatti, il ministro pachistano per le Minoranze religiose ucciso
il 2 marzo 2011 da un commando di fondamentalisti islamici che lo hanno
“punito” perché cercava di modificare la Legge sulla blasfemia che in
25 anni di applicazione è costata la vita a centinaia di cristiani.
Giovedì prossimo alle ore 13 sarò davanti al palazzo dell’onu di Ginevra
a manifestare contro la legge sulla blasfemia in Pakistan.
Lo so, abbiamo tutti molto da fare, ma dobbiamo anche guardare in faccia
i nostri figli e prima o poi guarderemo anche in faccia l’angelo della
morte, no? Forse sarà anche il caso di avere qualcosa di intelligente da
dirgli. Quanti giorni abbiamo nella nostra vita? E se ne usassimo uno
per chi, come Shahbaz Bhatti li ha dati tutti?
Saremo in tanti, vero? Riusciremo a farci sentire, vero?
L’islam e le donne.
di Silvana De Mari 08/03/2013 10:27:54
Coloro che sono nati nei paesi democratici non possono sapere a che
punto i diritti che a loro sembrano del tutto naturali sono
inimmaginabili per altri che vivono nelle teocrazie islamiche. Avrei
meritato, come qualsiasi essere umano, di essere nata in un Paese
democratico, non ho avuto questa fortuna, allora sono nata ribelle. Ma
che cos’è portare il velo, abitare un corpo velato? Cosa significa
venire condannata a essere chiusa in un corpo velato perché femminile?
Chi ha il diritto di parlarne?
Avevo tredici anni quando la legge islamica si è imposta in Iran sotto
la ferula di Khomeini rientrato dalla Francia con la benedizione di
molti intellettuali francesi. Una volta ancora, questi ultimi avevano
deciso per gli altri quel che doveva essere la loro libertà e il loro
avvenire. Una volta ancora, si erano prodigati in lezioni di morale e in
consigli politici. Una volta ancora non avevano visto arrivare niente,
non avevano capito niente. Una volta ancora, avevano dimenticato tutto, e
forti dei loro errori passati, si apprestavano a osservare impunemente
le prove subite dagli altri, a soffrire per procura, anche a costo di
fare, al momento opportuno, qualche revisione straziante che tuttavia
non intaccherà né la loro buona coscienza né la loro superbia.
Certi intellettuali francesi parlano volentieri al posto degli altri. E
oggi ecco che parlano al posto di quelle che non hanno voce – quel posto
che, per decenza, nessuno al di fuori di esse dovrebbe cercare di
occupare. Perché, questi intellettuali, insistono, firmano, presentano
petizioni. Parlano della scuola, dove non hanno più messo piede da lungo
tempo, delle periferie dove non hanno mai messo piede, parlano del velo
sotto il quale non hanno mai vissuto. Decidono strategie e tattiche,
dimenticando che quelle di cui parlano esistono, vivono in Francia,
Stato di diritto, e non sono un soggetto su cui dissertare, un prodotto
di sintesi per esercitazioni scolastiche. Smetteranno mai di lastricare
di buone intenzioni l’inferno degli altri, pronti a tutto per avere il
loro nome in fondo a un articolo di giornale?
Possono rispondermi, questi intellettuali?
Perché si velano le ragazze, solamente le ragazze, le adolescenti di
sedici anni, di quattordici anni, le ragazzine di dodici anni, di dieci
anni, di nove anni, di sette anni? Perché si nascondono i loro corpi, la
loro capigliatura? Che cosa significa realmente velare le ragazze? Che
cosa si cerca di inculcare, di instillare in loro? Perché all’inizio non
sono loro ad avere scelto di essere velate. Sono state velate. E come
si vive, si abita un corpo di adolescente velata? Dopo tutto, perché non
si velano i ragazzi musulmani? I loro corpi, le loro capigliature non
possono suscitare il desiderio delle ragazze? Ma le ragazze non sono
fatte per avere desideri, nell’islam, solamente per essere l’oggetto del
desiderio degli uomini.
Non si nasconde ciò di cui si ha vergogna? I nostri difetti, le nostre
debolezze, le nostre insufficienze, le nostre carenze, le nostre
frustrazioni, le nostre anomalie, le nostre impotenze, le nostre
meschinità, i nostri cedimenti, i nostri errori, le nostre inferiorità,
le nostre mediocrità, le nostre ignavie, le nostre vulnerabilità, i
nostri sbagli, i nostri inganni, i nostri delitti, le nostre colpe, le
nostre ruberie, i nostri stupri, i nostri peccati, i nostri crimini?
Presso i musulmani, una ragazza, dalla sua nascita, è un’onta da
nascondere poiché non è un figlio maschio. Essa è in sé l’insufficienza,
l’impotenza, l’inferiorità… Essa è il potenziale oggetto del reato.
Ogni tentativo di atto sessuale da parte dell’uomo prima del matrimonio è
colpa sua. Essa è l’oggetto potenziale dello stupro, del peccato,
dell’incesto e anche del furto dal momento che gli uomini possono
rubarle il pudore con un semplice sguardo. In breve, essa è la
colpevolezza in persona, giacché essa crea il desiderio, esso stesso
colpevole, nell’uomo. Una ragazza è una minaccia permanente per i dogmi e
la morale islamici. Essa è l’oggetto potenziale del crimine, sgozzata
dal padre o dai fratelli per lavare l’onore macchiato. Perché l’onore
degli uomini musulmani si lava con il sangue delle ragazze! Chi non ha
udito delle donne urlare la loro disperazione nella sala parto dove
hanno appena messo al mondo una figlia invece del figlio desiderato, chi
non ha sentito alcune di loro supplicare, invocare la morte sulla loro
figlia o su loro stesse, chi non ha visto la disperazione di una madre
che ha appena messo al mondo la sua simile, che le rinfaccerà le sue
proprie sofferenze, chi non ha sentito delle madri dire: “Gettatela
nella pattumiera, soffocatela se è femmina”, per paura di essere pestate
o ripudiate, non può comprendere l’umiliazione di essere donna nei
Paesi musulmani. Rendo qui omaggio al film di Jafar Panahi, Il cerchio,
che mette in scena la maledizione di nascere femmina in un Paese
musulmano.
Charlotte Javanne Giù i veli ed Lindau
L’8 marzo, la festa della donna. Qualcuno ci regalerà mummificati
rametti di mimosa sotto cellophane e soprattutto verranno raccolte
inutili firme contro la violenza sulle donne.
La violenza sulle donne è stata ufficializzata dall’Onu il 2 agosto 1990
con il riconoscimento della “Libertà dell’uomo islamico di seguire la
Umma”, vale a dire la Sharia, così equiparata alla Dichiarazione dei
Diritti dell’Uomo.
Molte persone penseranno inevitabilmente le affermazioni contro le
donne, pochissime se paragonate al corano, che possiamo trovare nel
Vecchio o nel nuovo Testamento. Il Vecchio e il Nuovo Testamento e il
Corano non possono essere interpretati come testi simili. Il Vecchio e
il Nuovo Testamento sono ispirati, anche secondo i credenti più
ortodossi sono scritti da uomini. Ogni rigo è scritto da un uomo, e ogni
uomo è inserito nel proprio tempo e può sbagliare. I grandissimi
profeti della Bibbia, tutti, commettono errori, perché sono uomini. La
Bibbia è un libro straordinario, scritto da uomini che parla di uomini.
Le storie, tutte, sono metafore e come tale vanno interpretate.
E sono storie di uomini, non di semidei.
Re Davide è the best of the best, the hero, the super hero. Eppure ad un
certo punto re Davide manda a morte certa il soldato fedele per
fregargli la moglie: questo non vuol dire che questo sia il
comportamento encomiabile, vuol dire che tutti, anche il re più grande,
può fare porcate. Padre Abramo insieme alla schiava fa un bambino e poi
lascia entrambi nel deserto. Vuol dire che questa è una buona cosa? Vuol
dire, che chiunque, può fare cose meravigliose ed errori, può dire cose
meravigliose ed errori. Il fatto che i padri della Chiesa faccia
affermazioni misogine e antisemite, non vuol dire che dobbiamo essere
misogini e antisemiti, ma semplicemente che anche loro sbagliano, perché
sono uomini. Si può benissimo affermare che quando San Paolo chiede
“Donne, siate sottomosse ai vostri mariti, così come al vostro Signore”
non ha detto una cosa condivisibile, chi lo afferma resta un ottimo
cristiano. Anzi, una persona che affermasse oggi che le donne devono
sottomettersi ai mariti perché lo dice San Paolo, dovrebbe risponderne.
San Paolo era giustificato dal fatto di essere un uomo del suo tempo,
noi non lo siamo più. Essendo i nostri testi sacri scritti da uomini,
devono sempre essere contestualizzati al periodo storico cui
appartengono. E devono sempre essere elaborati in un lavoro di
interpretazione che si chiama filologia, il che chiarisce come il mio
pensiero sia comunque sempre il primo strumento con cui mi metto in
contatto con la Divinità.
Il Corano non è ispirato, è dettato, il Corano è Dio, è increato, esiste
da prima dell’esistenza del mondo. Non è permessa alcuna elaborazione
filologia e l’affermazione che il Corano è increato all’ulteriore
problema di annullare il concetto di causa e effetto, e il concetto
libero arbitrio.
Nell’islam ogni distinzione tra religione e stato è impensabile, non è
ipotizzabile. Chiunque pensi che sia possibile non conosce il corano e
la vita di Maometto, cioè non conosce l’Islam. I periodi di laicità
nell’Islam sono stati brevi, blindati da personaggi autarchici, come
Ataturk in Turchia o lo si ha in Persia e terminano inesorabilmente.
L’islam e le donne
Nell’islam ci sono 3 pilastri: il corano, la vita di Maometto e la umma ( l’insieme dei precetti)
Il corano, che è increato, è Dio, ogni sillaba è legge e sempre lo sarà.
La vita di Maometto è al di sopra di ogni critica. Qualsiasi cosa abbia
fatto Maometto non può essere criticata. Chiunque critichi la poligamia
sta criticando sia il Corano che lo stesso profeta Maometto. Il problema
drammatico è che delle numerosissime mogli di Maometto la preferita è
stata terza, Aisha. Aisha è stata sposata quando lei aveva sette anni.
Il matrimonio è stato consumato quando aveva nove anni. Chiunque affermi
che una bambina di sette anni non deve sposarsi sta criticando Maometto
cioè sta commettendo blasfemia. Questo il motivo per cui quando
l’ayatollah Khomeini giunse al governo in Iran la seconda legge che fece
fu di abbassare a otto anni l’età minima del matrimonio per le donne,
la prima legge fu di istituire la lapidazione. All’età di otto anni una
bambina diventa adulta, può essere sposata può essere lapidata, deve
portare il velo. La più piccola lapidata in Iran aveva 12 anni e aveva
subito uno stupro. Maometto dichiarò più volte che la giovanissima sposa
era di gran lunga la sua preferita. Nonostante questo lei però è
riuscita a facilitare la sua voce: nell’Islam il destino delle donne è
dolore. Il matrimonio con bambina è legale sempre più paesi, oltre
ovviamente, era la sua vita, e si sta diffondendo soprattutto in Gran
Bretagna. Sono diverse centinaia i casi fino adesso dimostrati di
bambine di otto anni già sposate, vanno a scuola con le loro divise
simili a quelle di via di Hatty Potter, e il dolore della deflorazione.
Se sono centinaia di casi di bambine di otto anni sono migliaia di casi
di bambine in tutta Europa sposate a 12 13 14 anni.
La lapidazione fu istituita da Mosè nell’età del bronzo, quando la
punizione draconiana dell’adultera era la norma ovunque, la necessità
per uscire dalla preistoria e entrare nella storia che gli uomini
fossero certi della paternità dei figli che mantenevano e per i quali si
ammazzavano di lavoro.. Fu poi abbandonata sempre di più. Nella Bibbia
il successivo dove ci siano contraddizioni annulla il precedente e ben
prima di Gesù compare l’11esimo comandamento, non fare agli altri quello
che non vorresti fosse fatto a te. L’episodio riportato nel Vangelo di
Giovanni sull’adultera è una discussione tra ebrei, dove tutti arrivano
alla conclusione che è meglio lasciar perdere. Dopo secoli che
l’adultera era stata graziata, quando ormai i tempi della lapidazione
erano ovunque finiti Maometto la istituisce di nuovo e le permette di
traghettare i secoli.
La punizione dell’adultera protegge gli stupratori. Dato che nella
sharia più stretta perché sia riconosciuto la stupro, e dato che la
parola della donna non ha valore, perché ci sia stato stupro occorre che
quattro uomini d’onore abbiano assistito e testimonino che la donna non
era consenziente. In tutti gli altri casi l’uomo afferma che lei era
consenziente, la parola di lei vale di meno e il risultato che la donna
stuprata di trova ad affrontare lei il giudizio per immoralità.
Il velo islamico è sancito dal verso del Corano impone alle donne di
coprire le parti belle. Possiamo discutere cosa sono le parti belle
questo il motivo per cui per secoli il velo non è mai stato usato
nell’Islam dell’estremo oriente e stava quasi scomparendo verso la metà
del secolo scorso. La moglie di Assad e Rania di Giordania vestono
all’occidentale perché quali siano le parti belle è un precetto della
umma, quindi qui margini di discussione ci sono. Sono i genitali e il
seno oppure gli occhi e il sorriso? Il velo è stato imposto a tutti
negli anni 80 ed è un punto fondamentale. Il velo è una prigione di
tela. La razza umana si è evoluta al sole. La mancanza di sole sulla
pelle causa rachitismo, osteoporosi, carie, depressione cronica per
mancanza di vitamina D e di serotonina. Il velo nei paesi islamici e
imposto anche le donne non islamiche. Questo sta succedendo anche sul
suolo europeo. In Gran Bretagna della divisa delle poliziotte fa anche
parte il velo islamico d’ordinanza, che deve essere obbligatoriamente
portato quando entrano in quartieri maggioranza islamica. Nelle piscine,
nelle ore in cui sono affittate dagli islamici, le bagnine l’obbligo di
indossare il burkini. In Afghanistan era sufficiente avere una caviglia
scoperta per essere condannate a morte. Le donne che portavano lo
smalto hanno avuto le dita amputate con le tronchesine. Il caso più
atroce è il terribile racconto delle quindici ragazze morte
nell’incendio della loro scuola in Arabia Saudita nel Marzo del 2002.
Non essendoci uomini nella scuola, le ragazze avevano tolto l’abito
Islamico per le lezioni. La polizia saudita religiosa, la muttawa , non
ha permesso loro di uscire dalla scuola in fiamme perché non erano
velate. Non hanno aperto i cancelli e le ragazze sono bruciate vive. La
morte delle ragazze era preferibile al rischio di esporre gli uomini del
vicinato a pensieri impuri.
Altro punto fondamentale differenza dell’Islam con le altre religioni e
che nell’Islam è ufficialmente autorizzato lo stupro etnico, vietato
invece nella spiritualità biblico evangelica dal comandamento non
desiderare la donna degli altri.
Sta scritto nel Corano. Il Corano nella sura 4:24 dice:
E vi sono vietate le mogli sposate di altri popoli a meno che non siano
cadute nelle vostre mani (come prigioniere di guerra o schiave
comprate). . .
Questo vieta a un vero credente l’adulterio con una donna dei popoli infedele, ma non gli vieta lo stupro.
Inoltre Maometto prese come concubine delle donne prede di guerra. Chi critichi questa pratica quindi commette blasfemia.
Quando per il favore divino la fortezza fu espugnata, il nemico perdette
ogni forza e fu incapace di reagire. Il popolo fedele non incontrò più
ostacoli e pose mano al saccheggio in piena sicurezza. Si potrebbe dire
che la vista della possibilità di poter fare bottino di ragazzi e belle
donne devastasse i loro cuori e i loro animi. Trassero fuori da tutti i
palazzi, che uguagliavano il palazzo di Salomone e si avvicinavano alla
sfera del cielo, trassero nelle strade strappandole dai letti d’oro,
dalle tende tempestate di pietre preziose, le beltà greche, franche,
russe, ungheresi, cinesi khotanesi, cioè in breve le belle dai morbidi
capelli, uguali alle chiome degli idoli, appartenenti alle razze più
diverse, e i giovinetti che suscitavano turbamento, incontri
paradisiaci.
Questa è la descrizione della presa di Costantinopoli da parte di
Maometto II. Il brano è preso da “Storia del signore della conquista” di
Tarsun Beg Kemal, vale a dire è il racconto ufficiale, quello su cui i
bambini turchi studiano la storia. Quindi lo stato turco comincia la sua
storia con: abbiamo violentato le donne e i ragazzini.
Anche in Europa, certo, sempre, ma almeno ufficialmente era vietato. Non
si poteva scrivere. E quando le cose sono vietate ufficialmente tempo
pochi secoli ( non è ironico) scompaiono. Quando non sono vietate ma
incoraggiate anche nelle linee teoriche non possono scomparire mai.
Questo verso fa sì che in Europa, ( UK e Norvegia) percentuali di
cittadini di origine islamica di seconda e terza generazioni dichiarino
in percentuali variabili che ritengono le donne occidentali, che non
portano il velo e soprattutto quando abbiano comportamenti promiscui,
una giusta preda. Su questo concetto si è basata l’aggressione di 8
uomini islamici pachistani, dai media pudicamente definiti asiatici, a
631 ragazzine inglesi cristiane con situazioni familiari molto fragili,
accolte cioè in case di accoglienza, attirate con promesse di piccoli
doni, schede telefoniche, cellulari, e stuprate sistematicamente.
http://www.loccidentale.it/node/116425
Tre di loro si sono suicidate. Assistenti sociali per mesi si sono
rifiutate di dare peso alle denunce delle ragazzine perché l’uomo
islamico che insidia la ragazzina bionda fa tanto “balla razzista “ che
per evitare l’accusa di islamofobia, hanno preferito non credere. Non è
un caso che tutto sia saltato fuori grazie a un giudice di origine
pachistana. Tutti i magistrati inglesi di origine inglese sono stati
paralizzati dal terrore di essere accusati di razzismo e islamofobia.
L’accusa di razzismo e islmaofobia è gravissima: tutte le associazioni
islamiche e quelle “antirazziste” attaccano chiedendo risarcimenti
milionari. Quello che hanno pensato magistrati e assistenti sociali è
Se faccio un processo: uomini islamici contro ragazzine inglesi e
risulta una falsa accusa, rischio di essere massacrato anche
economicamente oltre che uscire dalla società civile.
Meglio far finta di niente.
Poche settimane fa una corte inglese ha prosciolto dall’accusa di stupro
un islamico di seconda generazione asserendo che fa parte della sua
civiltà il non comprendere che una ragazza che porti abiti succiniti e
sia andata in discoteca abbia il diritto di rifiutare l’atto sessuale.
L’islam e le donne in Europa e USA.
Il fatto che la sharia sia stata equiparata dall’onu, di cui noi
facciamo parte, alla Dichiarazione dei Diritti, fa sì che essa sia
accettata anche in Europa. Contrariamente alla base della democrazia,
leggi uguali per tutti, il multiculturalismo prescrive leggi diverse a
seconda del gruppo di appartenenza.
Il divieto di picchiare la propria moglie che si rifiuti di
accondiscendere ai doveri coniugali, il divieto di sopprimere una figlia
che si sia coniugata con un non musulmano, vietato dalla umma,
violano “La libertà dell’Uomo islamico di seguire la Umma”
Nel contesto della tutela delle minoranze, le minoranze islamiche
richiedono il riconoscimento della shari’a (legge islamica),
nell’attuazione dell’autonomia collettiva. Il Regno Unito ha
riconosciuto le corti arbitrali islamiche (volontarie) in materia di
diritto di famiglia e per una certa parte anche di diritto contrattuale.
In molti Stati europei, le istituzioni sono di fronte al dilemma del
riconoscimento di istituzioni giuridiche islamiche come, per esempio, la
poligamia, attraverso le richieste di unione famigliare per moglie e
figli dei matrimoni poligami. Il Norvegia la poligamia è raccomandata
sugli opuscoli in arabo e norvegese per “l’integrazione” finanziati dal
governo e sempre più numerosi sono i casi di poligamia norvegese, non
come ricongiungimento.
Cittadini europei non possono sposare donne con la cittadinanza di paesi
islamici perché le ambasciate rifiutano di far avere i documenti
necessari al matrimonio se l’uomo non si converte all’islam, in quanto
la sharia, riconosciuta dall’onu e quindi da tutti i paesi che
appartengono all’onu, vieta il matrimonio tra una donna islamica e un
occidentale, perché il marito è superiore alla moglie e l’islam sempre
deve dominare e non può essere dominato.
Le istituzioni hanno già abdicato alla difesa dei minori perché
permettono che bambine anche di otto anni vadano a scuole velate: la
mancanza di vitamina d e serotonina è un danno anche fisico.
Le istituzioni pronte a intervenire se una bambina occidentale di 12 o
13 o 14 anni resta incinta, non intervengono quando la ragazzina è
islamica. I matrimoni con minori non sono ufficiali, sono celebrati solo
con rito islamico, ma sono riconosciuti.
L’aumento vertiginosi su suolo europeo del delitti d’onore e l’indifferenza che accompagna questo dato è sconvolgente.
Nell’islam un verso del corano autorizza a picchiare le mogli se
rifiutano l’atto sessuale e dato che nell’islam nel matrimonio la sposa
non è presente e il suo consenso non è ritenuto necessario , l’obbligo a
subire il contatto con il marito sempre è particolarmente odioso.
Lo scopo della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo era riconoscere che
tutti gli uomini hanno alcune caratteristiche in comune, e che una di
queste caratteristiche è l’anelito alla libertà, una caratteristica che
appartiene alle tre sfere dell’umanità, il corpo alla mente l’anima.
L’anelito alla libertà del mio corpo, che però va sbagliato essere
costretto a subire dolore della motivazione, a subire l’arbitrio del
digiuno, a subire la mancanza del sole, a subire l’oltraggio assoluto di
una sessualità imposta. Il fatto che le femmine scelgano chi sarà il
padre dei loro figli e che questa scelta sia inappellabile, è la base
dell’evoluzione. La libertà appartiene alla mia mente, dando quindi il
diritto di pensiero, il diritto di parola, il diritto di leggere e
scrivere quello che mi pare, il diritto di fare vignette e film senza
essere ammazzata. La libertà appartiene alla mia anima: il diritto di
credere alla regione che voglio, e il diritto di informare le persone
che amo e anche quelle di cui non mi importa un accidenti ,che secondo
me la religione a cui credo particolarmente bella
La sedicente tolleranza che ha equiparato la Sharia alla Dichiarazione
dei Diritti dell’Uomo ha avuto ha avuto diverse conseguenze devastanti.
Il concetto base dell’autodeterminazione dei popoli: se a un popolo la
Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo gli fa schifo, non possiamo certo
imporla. I tagliolini con il parmigiano, per esempio a noi piacciono
moltissimo, ma i cinesi trovano il concetto del formaggio assolutamente
ripugnante. Nell’Amazzonia mangiano le tarantole: sono proteine pure,
sicuramente permesse nella dieta Dukan, ma da noi non hanno attecchito.
Il concetto di libertà quindi, in tutto questo, passa da un costituente
del pacchetto base dell’individuo a un optional. Se un popolo la libertà
non lo vuole, non si può imporre. La biologia e la psicologia ci dicono
che l’amore per la libertà è un costituente irrinunciabile
dell’individuo. La tragedia sono le due pseudoscienze che negano
l’individuo: antropologia e sociologia. L’antropologia e la sociologia
hanno dignità di scienza solo quando sono una branca della psicologia
che a sua volta ha dignità di scienza solo se resta una branca della
medicina. Nel primo anno della facoltà di psicologia si studiano
biologia, genetica, anatomia del sistema nervoso centrale e
neuroscienze. Questa formazione manca nelle facoltà di antropologia e
sociologia, che quindi porta un’inversione del pensiero. L’unità di
misura dell’uomo, è il gruppo, la società, il popolo sono insieme di
individui ognuno diverso dall’altro ognuno con il libero arbitrio. Un
uomo è facile misurare. Finisce dove finisce la sua pelle e comincia con
il posto dove sente il dolore e scegliere cosa fare. Il popolo,
l’etnia, sono concetti astratti. La civiltà della Somalia è
l’infibulazione ma la scrittrice Hirsi Alì rifiuta che sia la sua
civiltà. La civiltà pachistana è, in questo momento , è l’islam. I
cristiani fanno parte di questa civiltà? L’accettare le altre civiltà
calpesta le minoranze e i dissidenti. Inoltre molte donne islamiche
vogliono essere picchiate e che la loro libertà sia spazzatura, ci
assicurano gli iman. Le alternative sono due.
O questa affermazione è falsa, o è vera, e il secondo caso è ancora più
grave: vuol dire che la psiche è stata talmente devastata dall’infernale
mistura di disprezzo e violenza gratuita da avere interiorizzato lo
schema della persecuzione.
In Europa le immigrate sono minacciate se non portano il velo, uccise se
vogliono vivere all’occidentale. I mariti spesso ricevono piccole somme
se “convincono” le donne ad essere velate.
Il corano descrive il paradiso: Dio è assente nel paradiso islamico, la
sua contemplazione non c’è. Il paradiso è inoltre separato, maschi e
femmine, quindi un uomo non incontrerà più la sua sposa. Nel paradiso
dei maschi vergini e giovinetti bellissimi vestiti di verde, zampilli di
acqua, vino, musica, giardini.
Nel paradiso delle femmine fichi ed uva.
Quindi questo ci dà la spiegazione di tutto.
Le mutilazioni sessuali, http://www.silvanademari.com/mgf.htm il delitto
d’onore, la lapidazione, il velo, il burka,
http://www.silvanademari.com/giuiveli.htm le botte non sono gesti di
astio verso le donne, ma una cortesia. Solo dopo che ogni istante della
tua vita è stata resa un vero inferno, puoi passare l’eternità al
reparto ortofrutta dell’ipercoop avendo anche l’impressione di averci
fatto un affare.
Silvana De Mari
Un omaggio appassionato a Theo Van Gogh, che ha raccontato il martirio
delle donne islamiche nel film Submission e per questo è stato ucciso,
aperto in due come un panino da vivo, come ha detto con fierezza il suo
assassinio.. Nessuna televisione ha osato trasmettere il suo film.
http://www.youtube.com/watch?v=neQcqyUAhr8
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